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Ricordi e riflessioni di Sunny Pereira (2)

Sunny Pereira, oggi 48enne, è una scientologist di seconda generazione. Sua madre era (ed è) un membro della Sea Org che al momento del reclutamento si portò dietro i suoi due bambini. Sunny aveva appena 5 anni. Per 7 visse nella Sea Org come "cadetta", a 12 vi entrò come membro effettivo. Lasciò la Chiesa di Scientology nel 2004. Questa è una raccolta dei suoi ricordi così come li ha voluti consegnare a Tony Ortega del Underground Bunker.

© Traduzione di Simonetta Po, aprile 2019

 

Tony Ortega e Sunny Pereira


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Scientology è un'oasi di pace per gli abusanti sessuali grazie al modo in cui L. Ron Hubbard l'ha progettata
Di © Sunny Pereira, 9 agosto 2018

Ron Lafayette Hubbard

Potrei raccontarvi molte storie su come, nei miei anni in Scientology, l'organizzazione si occupò dei devianti sessuali. In ogni decennio di mia permanenza - dagli anni '70 ai 2000 - le storie sarebbero uguali. E ora storie simili a quelle di cui fui testimone escono sempre uguali dalla serie televisiva di Leah Remini.

Perché in Scientology l'abuso sessuale è un problema così persistente? Per comprenderlo bisogna risalire alle idee centrali della sua dottrina. L. Ron Hubbard disse molto chiaramente che solo lui poteva dire al mondo cosa fosse Scientology - per comprenderlo basta leggere una direttiva molto importante: "Mantenere Scientology in funzione". Dopo la sua morte quelle idee non possono essere cambiate. E, prese nel loro insieme, le politiche di Hubbard hanno creato un'oasi di pace per gli abusanti sessuali.

- I bambini, dice Hubbard, sono degli adulti in corpi piccoli.

- Dalle loro vite precedenti, tutti possono ricordare qualsiasi cosa necessaria, visto che la hanno già vissuta, bambini compresi.

- Sebbene le molestie sui minori (o lo stupro di adulti, come è emerso di recente) sia illegale, un abusante scientologist non viene denunciato alle autorità, ma "maneggiato" internamente con le pratiche Scientology. Hubbard non voleva che le autorità fossero coinvolte in nulla che riguardasse la sua chiesa; per questo motivo - e poiché Scientology pensa di avere la risposta giusta per tutto - "maneggerà" al proprio interno questi devianti.

- Benché Scientology ami tenere traccia di tutto, nel caso dei devianti sessuali alla chiesa non piace conservare o avere nulla di scritto con riferimento a questi fatti. Per tale motivo le linee di "radio serva" sapevano di molti devianti sessuali, ma nulla di più. Molti di loro, quando colti sul fatto, ricevono dei "maneggiamenti" (di etica o di auditing) poi vengono esclusi dai servizi, ma continuano a gravitare nell'orbita Scientology e, spesso, ripetono il loro comportamento fuori-etica senza essere consegnati alle autorità. Infine quelle persone si perdono nel sistema senza alcuna documentazione di ciò che hanno fatto. In questo modo continuano a essere accolte per anni. Così su due piedi posso dire che, nell'area di Los Angeles, mi sono imbattuta in circa 200 di queste situazioni. Quella gente non è sul "Ponte", non ha accesso ai servizi, ma non viene nemmeno espulsa, perché nessuno osa mettere nero su bianco (sotto forma di un documento che non le permetterebbe più di frequentare) che cosa ha fatto.

- Hubbard dice che chiunque si sottometta ad avance sessuali - anche se è un bambino - ha un engram oppure, come risulta da successivi suoi riferimenti, che la vittima ha già fatto quelle brutte cose nella sua vita precedente. Hubbard punta il dito contro la vittima. Queste sono le idee attualmente in uso sull'argomento.

Molti episodi di abusi sessuali non vengono riferiti perché in Scientology i bambini vengono indotti a credere di non avere subito danni. Sono anche indotti a credere di essere semplicemente degli adulti in corpi piccoli e di essere immortali. Tanti, perciò, acconsentono. Alcuni ricevono minacce, per cui si spaventano e non lo dicono a nessuno.

Ma cosa succede nel caso lo dicano? Alla persona che denuncia, cioè al bambino, viene chiesto che cos'ha fatto per "pulinarsela" (da pull in, tirarsela addosso, esserne la causa). Il bambino verrà messo a fare le "condizioni di etica" così che pensi che sia colpa sua. Quel bambino ricorderà la gestione dell'evento (o la mancanza di) per il resto della vita. Imparerà che in Scientology nessuno lo protegge, ma che, al contrario, lo faranno sentire come un criminale.

Spesse volte anche il colpevole viene richiamato per dei "maneggiamenti" che possono variare da persona a persona, ma nella maggioranza dei casi la persona dovrà fare dei "maneggiamenti di etica" e, probabilmente, ammenda per il danno. Le ammende, però, sono sempre a favore di Scientology, mai del bambino. In un certo senso, Scientology trae beneficio da entrambe le parti. In molti casi parte del "maneggiamento di etica" e delle "condizioni" consiste nel fare grosse donazioni a Scientology. Spesso il colpevole va in seduta per delle "verifiche di sicurezza" (confessional per tirar fuori overt e withhold). Spesso l'auditor cerca di scoprire la causa fondamentale di tale comportamento indirizzando il colpevole alle sue vite precedenti per scoprire l'origine del problema. Agli occhi di Scientology, una volta scoperta quell'origine il colpevole non è più colpevole. E' come avere davanti una lavagna ripulita.

Ci si ritrova quindi con questi "vagabondi" che non possono continuare sul "Ponte" perché rappresentano una minaccia, ma che Scientology non denuncia né documenta. E a seconda della vittima e da quanto profondamente è coinvolta in Scientology (quella vittima farà denuncia o lei/la sua famiglia è tanto sotto controllo che Scientology glielo impedirà?) con il trascorrere degli anni i "peccati" del colpevole usciranno dalle linee di "radio serva"... "arbitrati cancellati" e l'abusante sarà di nuovo ammesso sul "Ponte".

Quando detto riguarda soprattutto lo scientologist del pubblico coinvolto nella situazione, ma per la Sea Org la procedura è un po' diversa. Ai miei tempi ogni episodio era gestito separatamente e i "maneggiamenti" più comuni erano: a) rimuovere il colpevole dall'area (in un altro stato o fuori dal paese) per impedire qualsiasi denuncia; b) mandare il colpevole sul RPF, che fondamentalmente lo tiene nascosto fin che non si calmano le acque. Non veniva riaccolto in Sea Org, ma allo stesso tempo doveva stare sul RPF per anni. Poi veniva espulso dalla Sea Org senza informazioni scritte sul perché del RPF e finiva per mescolarsi agli altri "vagabondi" che non possono riprendere il "Ponte" fino alla cessazione dei pettegolezzi ("radio serva").

Perché sono così preoccupata? Perché in Scientology il problema è dilagante e continuerà fino a che Scientology continuerà ad esistere.
Il lavoro di ricerca e traduzione di questo e dei numerosi articoli collegati ha comportato molte ore di impegno volontario. Contribuisci a difendere questo sito e il suo importante ruolo informativo offrendo una pizza a chi ha lavorato anche per te.

Se i membri della Sea Org verranno nuovamente autorizzati ad avere dei bambini, quei bambini saranno allevati in Sea Org. E' davvero uno scenario terribile che spero non si verificherà. La mancanza di risorse adeguate per la cura dei bambini li rende bersagli perfetti dei devianti. Esistono dei "Flag Order" in cui Hubbard spiega il ruolo dei bambini nella Sea Org e come dovrebbe essere. Adesso non è così, ma un giorno i bambini torneranno, fu Hubbard a dire che ci dovevano essere. E temo quel giorno.

Scientology è organizzata per essere una fabbrica di molestie, basta leggere gli scritti di Hubbard. Che vi piaccia o no, che ci crediate o no, dopo decenni di esperienza personale posso dire per certo che bisogna continuare a tenere i riflettori accesi sulla questione. E' un aspetto pericoloso di Scientology, causato da commenti e bollettini irresponsabili e negligenti di Hubbard.



La "disconnessione" di Scientology e l'incalcolabile danno che fa ai bambini
Di © Sunny Pereira, 20 settembre 2018

Sunny Pereira e il fratello. Clicca per ingrandire

Questa foto è stata scattata il giorno in cui mia mamma disconnetté da me.

Quello tra i miei genitori fu il classico matrimonio riparatore. Mia madre era incinta di mio fratello e mio padre non la voleva sposare. La nonna li costrinse a farlo con un fucile in mano, letteralmente. [gioco di parole tra "shotgun marriage", matrimonio riparatore, e "shotgun", fucile - NdT] Sì, eccovi una cartolina del Texas...

Mamma diventò scientologist nel 1969 all'org di Austin. Ebbe mio fratello nel 1970 poi, mentre era staff, rimase incinta di me. Non mi raccontò mai molto di quel periodo, salvo due cose: aveva sempre desiderato una bambina e avrebbe continuato a restare incinta fino a che non ne avesse avuta una (siamo solo mio fratello maggiore e me); per colpa mia perse il discorso di Yvonne Jentzsch perché entrò in travaglio proprio la sera in cui Yvonne parlava all'org di Austin.

Il matrimonio dei miei fu tumultuoso, giusto per usare un eufemismo. Anche mio padre era nello staff. Mia madre gli fece credere che non ero sua figlia, ma che era rimasta incinta di un altro membro dello staff. Litigarono parecchio e lui alla fine decise di lasciar perdere il matrimonio e anche Scientology. Intanto era stato dichiarato "persona soppressiva" (la versione Scientology della scomunica). Era il 1975.

Sebbene a quei tempi la disconnessione non fosse così imposta come lo è oggi, fummo comunque disconnessi da mio padre. Lui ogni tanto invitava mio fratello per dei brevi periodi, io non ero mai invitata e non sapevo perché (scoprii solo nel 2009 che lui era convinto di non essere mio padre: un test del DNA invece dimostrò che lo era).

Questa foto fu scattata il giorno in cui mia madre partì per la Sea Org. Si era finalmente liberata del marito, l'unica cosa che le impediva di entrarci. Riempì la macchina e attraversammo tre stati fino a Los Angeles, dove lei prese servizio alla Sea Org di ASHO. Io avevo 3 anni, mio fratello 5 e da quel momento diventò lui il mio genitore.

Ho detto spesso ai miei amici che ero diventata un'adolescente ribelle a di 5 anni. Ed è vero. Feci un sacco di sforzi e sprecai un sacco di tempo per avere l'attenzione e l'affetto di mia madre, ma lei non reagiva. Forse c'è stato una specie di fenomeno Benjamin Button in cui per noi non era mai il momento giusto, salvo una volta: in quel momento eravamo ai lati opposti degli Stati Uniti. Chissà?

Con Tony [Ortega] abbiamo rivisto alcuni documenti Sea Org sui bambini e, con grande orrore, ho scoperto che di fatto in quei primi anni mia madre era la responsabile dei servizi per l'infanzia della Sea Org. Per molto tempo avevo pensato che mi avesse semplicemente lasciata lì. No, lei conosceva bene le condizioni squallide e orribili dei bambini in Sea Org ed era la persona che aveva la responsabilità di correggerle. Non ci riuscì e finì per ricoprire un altro incarico, quello di Missionaria. Il nuovo lavoro la portò letteralmente lontano da noi e dalle nostre vite, visto che veniva mandata in tutto il mondo per risollevare le sorti delle org in decadenza. Era del tutto e intimamente consapevole delle squallide condizioni in cui ci stava lasciando.

Intanto mio fratello cercava di aiutarmi e di essere un bravo e amorevole fratello. Siamo sempre stati molto uniti, davvero molto nonostante tutto.

Molti anni dopo, negli anni 1990, andai a lavorare al Celebrity Centre di Hollywood e, incredibilmente, anche mia madre lavorava lì. Fu una delle poche occasioni in cui ogni tanto riuscimmo a vederci. Mi disse che voleva andare a trovare la nostra famiglia e mi chiese di darle una verifica di sicurezza (interrogatorio di sicurezza) per poter partire. (Se vuoi andare in vacanza devi fare una verifica di sicurezza per assicurarsi che non stai progettando di fuggire). Sì, mi sarei potuta rifiutare. Ma accettai. Per audirla dovetti studiare i suoi folder. Che idea orribile. Non ne parlerò nello specifico, ma ciò che lessi mi convinse una volta per tutte e senza alcuna ombra di dubbio che lei davvero non mi voleva bene e non me ne aveva mai voluto, non era una mia idea.

Dovetti continuare le verifiche di sicurezza perché ormai avevo preso l'impegno. Restare lì seduta, sorridente e calma durante le sedute fu la cosa più dura che abbia mai fatto. Ma ci riuscii. Quella cosa mi si attaccò addosso per sempre, a volte ancora riemerge. Dentro di me scattò qualcosa: non era più assolutamente e indiscutibilmente mia madre (genitore).

Sarei stata "dichiarata soppressiva" solo una decina d'anni più tardi, così in quel periodo ebbi incontri occasionali con mia madre, ma ormai ero cresciuta e indipendente. Quegli incontri erano brevi e le conversazioni vuote. Non riuscivo a connettermi con lei, proprio per niente.

Poi arrivò il mio primo aborto. Non avevo i soldi per l'intervento e li chiesi a prestito a una parente (senza dire a che cosa mi servivano). Mia madre si arrabbiò con me per «averli presi fuori da Scientology.» Mi spiegò che sarebbe stata contenta di pagare l'aborto e che non dovevo coinvolgere la famiglia extra-Scientology.

A febbraio 2004 fui "dichiarata persona soppressiva" ma restai alla Base PAC fino alla metà di maggio: lavori di fatica e verifiche di sicurezza. (Di recente ho saputo da chi c'era in quel periodo che la mia "dichiarazione" era stata affissa in bacheca, ma la gente continuava a vedermi in giro per l'org... deve aver creato confusione). In quei tre mesi fui guardata a vista 24 ore al giorno, 7 giorni la settimana e messa a fare lavori di fatica (costruzioni e pulizie) mentre terminavo delle verifiche di sicurezza che non portarono a nulla, perché non avevo intenzione di dire alcunché a quei pervertiti... altra storia che vi racconterò.

Comunque sia, restai lì da febbraio a maggio e, non si sa come, mia madre fu autorizzata a farmi visita. In effetti fu proprio lei a dirmi che stavo per essere "dichiarata" e mi pregò di mostrare un qualche cambiamento. Restai abbastanza sorpresa della sua richiesta. Mi sa che in quei miei ultimi tre mesi abbiamo avuto il meglio dei nostri anni di rapporti terribili.

Intanto mio fratello, con cui negli ultimi mesi parlavo raramente, visse le sue, e non furono leggere. Aveva avuto 4 figli: uno era morto di cancro, uno era entrato in Sea Org, due erano ancora presenti nella sua vita. Naturalmente aveva una moglie, ma ci sono cose che si preferisce confidare a qualcun altro. E quella sono io. Nemmeno lui ha avuto una madre e un padre adeguati. Se l'è sempre dovuta sbrigare da solo. Sono molto dispiaciuta di non essergli stata vicino quando morì suo figlio. A impedirlo furono aspetti complicati della disconnessione. Ma dopo di allora siamo stati sempre molto, molto vicini. E lo saremo per sempre. Quello che abbiamo dovuto sopportare è davvero incredibile.

La nonna ci ha sempre detto che non aveva allevato una figlia perché diventasse così. Noi non le abbiamo mai raccontato molto di quanto abbiamo dovuto sopportare, ma lei ha visto a sufficienza per capirlo da sola. Purtroppo, in quella situazione, non siamo mai realmente riusciti a capire che cosa fosse stato provocato da Scientology e che cosa da una madre (genitore) che non aveva mai voluto essere tale.
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Da quando ho lasciato Scientology ho sperato per molto tempo che mamma tornasse nella mia vita, ma allo stesso tempo mi sono detta che era sempre stata una scelta sua. Quando provo a ricucire la nostra storia, ho sempre l'impressione che io e mio fratello ce la siamo cavati bene senza di lei. Lei ha scelto la sua vita. Lei non è intrappolata dentro la Sea Org. Finanziariamente parlando potrebbe andarsene, se solo lo volesse. Ma ha scelto di restare lì.

Tutto questo non significa che se apparisse sulla porta di casa mia non la riprenderei nella mia vita. Ma non trattengo più il respiro e non l'aspetto più. L'ho aspettata dal 1975 al 2017, quando dissi a me stessa di averne avuto abbastanza.

Io e mio fratello, e le rispettive famiglie, abbiamo deciso di ripartire da noi due. Noi saremo genitori, nonni, zia e zio, tutto quel che serve affinché i bambini si sentano amati. Con loro saremo severi, ma li lasceremo anche crescere, sia fisicamente che emotivamente.

Se nostra madre vuole tornare e mostrare un po' di amore per questa famiglia allargata, è la benvenuta. Non chiediamo spiegazioni o scuse. Solo di ricominciare. Ma ripeto che non sto più trattenendo il fiato con la speranza di avere una madre. Amen.



Diventare grandi in Scientology e crescere assieme senza di essa: un appello
Di © Sunny Pereira, 16 ottobre 2018

John Travolta, prominente scientologist
Scientology per bambini.
«I bambini sono thetan che occupano corpi di piccole dimensioni...»

Vorrei raccontarvi alcune delle mie esperienze dopo aver lasciato Scientology e degli adattamenti, a volte piuttosto grossi, che ho dovuto fare. Spero serva ad altri scientologist di seconda e terza generazione e aiuti gli altri a comprenderci meglio.

Sono cresciuta in Scientology e prima di liberarmene ho trascorso molti anni in Sea Org, ho vissuto le sue deprivazioni. L'adattamento alla vita fuori Scientology coinvolge molti aspetti; per chi ci è nato e cresciuto, adattarsi al mondo esterno può richiedere molti anni. Per la maggioranza è una lotta costante.

Quando ci cresci dentro, Scientology è la sola cultura che conosci. Perdi i passaggi normali della crescita e, quando si esce, alcuni si ritrovano con forti sensi di colpa, vergogna, isolamento, dubbio e confusione.

Fin da piccolissimi - diciamo sui tre anni - i bambini scientologist imparano di essere degli esseri immortali che devono semplicemente "ricordare" le esperienze delle vite precedenti: sono costretti a diventare adulti a un'età molto precoce. Molti bambini cresciuti in questo modo hanno genitori che, pensando di fare la cosa migliore, non insegnano loro com'è il mondo che li circonda. Visto che si proviene tutti da tempi remotissimi, non è necessario insegnare nulla perché si può ricordarlo da soli.

Questo mancato sviluppo non si recupera più. Avrete perciò un adulto che nell'intimo può sentirsi incredibilmente perso.

Dentro i confini di Scientology (e della Sea Org) le nostre vite sono sempre state dettate da un leader (in questo caso il leader sono le direttive e i bollettini di Hubbard, le sue istruzioni e risposte a tutto). Adesso che ce ne siamo andati ci è rimasto dentro un grosso vuoto che non identifichiamo immediatamente come tale.

Lo scopo di questo articolo non è analizzare Scientology o se è giusta o sbagliata, solo osservare i suoi effetti a lungo termine sulle seconde e terze generazioni.

Per chi è uscito dalla Sea Org, che ha uno stile di vista molto più severo dello scientologist comune, il passaggio al mondo reale può apparire surreale, per anni. Parlando di me stessa, sono ormai fuori da 14 anni ma ancora a volte mi ritrovo in strani schemi. Certe situazioni mi rendono nervosa e mi spavento alle domande più innocenti. (Da dove vieni? Quale università hai frequentato?)

Crescendo in Scientology ci hanno fatto credere di essere molto più consapevoli degli "altri". Perciò ci ritroviamo intorno questi "estranei" del tutto inconsapevoli di ciò che noi sappiamo della vita e dell'universo. Ad alcuni occorre un po' prima di disfarsi di questa strana idea. A volte agli altri può sembrare arroganza. Serve del tempo (o almeno è stato così per me) per guardare il prossimo e scoprire che sono persone gentili, di buon cuore e buone intenzioni. Scientology ci ha fatto credere che fossero tutti dei robot che se ne vanno in giro sulla terra fino alla fine dei tempi e che solo Scientology e la tecnologia di Hubbard possa "svegliarli".

Alcune cose comuni che mi sono capitate (e a volte ancora accadono) a seguito dei decenni trascorsi in Sea Org...

Cibo: Nella Sea Org la pausa-pasto dura al massimo 30 minuti. A volte nemmeno quelli, alcuni ne avevano appena 5. E se uno aveva il vizio del fumo, e la maggioranza lo aveva, erano un minuto per mangiare e quattro per la sigaretta. Una volta usciti avvertiamo ancora questa fretta nel mangiare. Non abbiamo tempo, non possiamo rilassarci e goderci il cibo. A me sono occorsi 15 anni per perdere questa abitudine. Adesso ho un po' rallentato, ma trovo ancora incredibilmente difficile rilassarmi a tavola. Avverto ancora questa fretta.

Sonno: Nella Sea Org potevamo dormire 8 ore solo se eravamo molto fortunati. Ma accadeva di rado. Molte volte ci ordinavano di stare in piedi fino a che un compito non fosse stato portato a termine. A volte significava stare svegli per una settimana intera. Una volta terminato il progetto ti venivano concesse 8 ore al massimo per fare la doccia e dormire. Dopo essermene andata, per qualche anno ho dormito male perché in Sea Org anche quando riuscivi ad andare a dormire, c'era sempre qualcuno che ti tirava giù dal letto per questo o quello. E il sonno non lo recuperi, è perso per sempre. Mi sto ancora abituando a rilassarmi e dormire come si deve. Molti amici mi hanno detto di essere ricorsi ai sonniferi. Oltre ai problemi di sonno, molti (tra cui io) fanno sogni molto vividi e realistici del periodo trascorso in Sea Org. I miei riguardano spesso le molte volte in cui sono stata mandata sul RPF, il programma detentivo della Sea Org. Mi sveglio stravolta e disorientata chiedendomi se ci sono tornata.

Giorni liberi: Nella Sea Org si ha un solo giorno libero ogni due settimane e solo se le tue statistiche sono alte, vale a dire se hai lavorato bene e non hai combinato guai. Dopo aver lasciato la Sea Org, per me avere due interi giorni liberi alla settimana era stranissimo. Spesso non riuscivo a capire come usare il mio tempo. Requisito normale della Sea Org è che prima di poterti godere del tuo tempo libero devi superare una verifica al "guanto bianco" del tuo spazio personale. Per molti anni ho avvertito quell'obbligo. Adesso sono felice di godermi i giorni liberi anche se la casa è piena di peli di cane!

Negli anni '70 e '80 alcune scientologist partorivano in casa e non registravano all'anagrafe i loro bambini. Perciò quando quei bambini sono cresciuti e si sono ritrovati fuori dalla Sea Org hanno dovuto sbattersi per ottenere un certificato di nascita. Cosa che può essere una incredibile e lunghissima scocciatura se i tuoi genitori hanno disconnesso e non collaborano. Non essere in possesso di un certificato di nascita crea un sacco di complicazioni nelle questioni del mondo moderno, tipo fare domanda di lavoro, prendere la patente o il numero di Sicurezza Sociale.

Alcuni ex membri della Sea Org trovano lavoro in aziende di scientologist. Ma quando lasciano anche Scientology, trovare un nuovo lavoro può rivelarsi particolarmente difficoltoso. Oltre ai sensi di fallimento se non si riesce bene sul lavoro, c'è sempre il terrore interiore di essere "maneggiati" o costretti a restare. Anche questo può aggiungere stress allo stress.

Fin da piccoli i bambini di Scientology vengono educati a "mantenere IN i TRs" - cioè a non mostrare emozioni. Portare questa abitudine nel mondo esterno può provocare confusione e turbamento. Non abbiamo, o sentiamo, le reazioni normali alla morte di una persona cara, se si ammala o sta male, alla perdita di un animale domestico. In tutte queste situazioni, la dentro non dovevamo esprimere emozioni. Perciò quando i nostri sentimenti finalmente escono, lo fanno con un flusso così forte e incontrollabile che per alcuni di noi diventa insopportabile, così cerchiamo ancora di controllarci.

Un altro aspetto collegato al "mantenere IN i TRs" è la nostra privacy. Non sapevamo di avere dei diritti perciò non ci veniva nemmeno in mente di avere dei confini personali. Così ci ritroviamo a parlare di cose molto personali di noi stessi con degli estranei, senza darci pensiero.

Per i membri della Sea Org che lavorano 24 ore al giorno per la chiesa, il denaro è generalmente un aspetto poco rilevante. Una volta fuori c'è l'amaro risveglio di trovare un mondo dominato dal denaro. Dobbiamo imparare a gestirlo, e in fretta. Bisogna capire quanto ci occorre guadagnare per sopravvivere, che per molti neo-fuoriusciti è una vera sorpresa.

Ho richiesto per la prima volta una carta di credito a 32 anni. L'impiegato mi domandò molto educatamente perché non ne avessi mai chiesta una prima. Non sapevo che rispondergli così gli dissi: «Sono stata in una setta fino all'anno scorso.» Lui sgranò gli occhi e mi sorrise amichevolmente. Gli avevo detto troppo. Fu gentilissimo e mi chiese: «quindi usavate solo contanti?» Sì, ecco, indovinato! Non dobbiamo raccontare necessariamente tutta la storia della nostra vita. Per domande di quel tipo ci sono risposte semplici e accettabili.

Mentre crescevamo ci hanno martellato in testa che la psichiatria e la psicologia sono cose orribili. Perciò immaginate questo adulto che ha dei ritardi di sviluppo fin dall'infanzia, che è perso in un mondo che non conosce, che molto probabilmente è pieno di traumi ed emozioni mai espresse ed è privo di voglia di cercare aiuto. Vogliamo aiuto, ma per molti il terrore della terapia è sufficiente per non ricorrervi. Così si continua a girare in tondo e cercare di dare un senso alla nostra vita in Sea Org. Per molti è davvero dura.

Alcuni trasferiscono questa serie di idee anche alle cure mediche, si è in ansia davanti ai dottori e in particolare davanti ai farmaci. Per quanto mi riguarda, mi ci è voluto un sacco di tempo per accettare che quando si è malati i farmaci possono davvero servire, e che l'ibuprofene è fantastico per il mal di testa. Ma noi siamo cresciuti con l'idea che tutti i farmaci, da quello più leggero a quello salvavita, fanno male e liberarmi di questa idea è stata per me una corsa a ostacoli.

Mentre i miei figli crescevano non potevo fare a meno di pensare a che cosa facevo io alla loro età. Devo dire che quando i miei figli hanno raggiunto l'età in cui io e mio fratello siamo entrati in Sea Org beh... quello, emotivamente, è stato assolutamente e senza alcun dubbio l'anno peggiore della mia vita. Ogni giorno di quell'anno è stato come se i 32 anni passati in Sea Org si abbattessero tutti assieme su di me. Sopravvivere a ogni giornata fu durissimo. Non volevo parlarne con nessuno e nemmeno fare qualcosa. La cosa assolutamente peggiore che potessi fare era un ripasso della mia vita, lasciar uscire tutte le emozioni che avevo tenute nascoste per decenni.

Fortunatamente ricevetti aiuto e riuscii a riprendermi, ma vedere i miei figli crescere è ancora una specie di promemoria.
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Alcuni, ma pochi, ex membri della Sea Org sono riusciti ad andarsene con tutti i propri cari, o con alcuni di essi. Sono persone davvero fortunate, benché rimanga convinta che anche loro abbiano una buona dose di problemi da risolvere - ma almeno possono godere del reciproco aiuto. Alcuni di quelli catapultati in Sea Org da bambini non sono così fortunati ed escono lasciandosi dietro la famiglia. Persone piene di traumi e confusione e nessuna persona cara che le sostenga.

Ecco perché dovremmo essere qui per sostenerci a vicenda. Indipendentemente da. Tutti quanti siamo passati per lo stesso buco. Abbiamo avuto esperienze diverse, ma ritengo che abbiamo tutti sostanzialmente vissuto, a livelli diversi, i problemi e i traumi che ho descritto. Tutti noi stiamo guarendo in modi diversi, ognuno con il suo passo.

La mia porta resta aperta per ognuno di voi. So che cosa state passando. Ci sono passata anche io. Tutti noi lottiamo ogni giorno. Siamo qui per aiutarci a vicenda.

Vi voglio bene.



Quando chi certificava i "Clear" di Scientology scoprì che non erano Clear
Di © Sunny Pereira, 26 novembre 2018

Sunny Pereira e un Clear di Scientology
I "Volumi Rossi" di Scientology

La mia faccia doveva apparire senz'altro stupita. La mia capa, cioè la Supervisore del Caso Senior, cioè l'incaricata di tutti gli standard tecnici della nostra org (e Sea Org) di Scientology, mi stava fissando con sguardo truce. Dovetti impormi di non scoppiare a ridere. Ero sicura si trattasse di un pesce d'aprile, ma eravamo in novembre. La guardai di nuovo, sembrava seria.

«Quindi mi stai dicendo che per verificare che chi afferma di essere un "Clear della Vita Precedente" [Past Life Clear] dobbiamo scoprire che nome aveva in quella vita precedente, procurarci tutte le sue cartelle di auditing di quella vita e in esse trovare la prova di Clear? E mi stai dicendo che è un ordine del Presidente del Consiglio di RTC, David Miscavige?», le chiesi. «Sì», mi rispose impassibile e se ne andò. Per un momento mi chiesi se fosse opportuno farle il saluto militare.

Fu in quel preciso momento, proprio mentre si allontanava, che mi resi conto che nessuno, nemmeno il fondatore di Scientology L. Ron Hubbard, aveva una vaga idea di che cosa fosse un Clear, o come ottenerlo. In quel momento mi diventò chiaro, lampante. E in quel momento seppi che dovevo andarmene. Avevo chiuso.

Per darvi un'idea di come giunsi a quel punto e perché mi colpì con tanta forza devo raccontarvi un po' di più. Ero stata onorata del programma di addestramento di Flag che mi aveva fatto diventare Supervisore del Caso di Classe VI. E' ciò che in Scientology viene definito un "Duca della élite degli auditor". Avevo studiato tutte le conferenze di Hubbard del Saint Hill Special Briefing Course (che, credetemi, è una noia mortale - ascoltare centinaia di ore di Hubbard che blatera su scoperte tecniche fondamentali fatte quotidianamente, la maggioranza delle quali lui stesso poi cestinò nel giro di pochi giorni, settimane o anni. A quelle si era aggiunto lo studio di ogni singolo "volume rosso", i volumi dei bollettini tecnici che se non ricordo male erano una quindicina).

Mi ero anche addestrata su come audire il Clear Certainty Course, il solo metodo approvato per verificare e confermare i Clear. Agli occhi di qualunque scientologist, e della sua entità di governo chiamata Religious Technology Center, ero totalmente qualificata per dare quelle sedute di auditing che portano le persone a Clear e poi, per le mansioni mie proprie di Supervisore del Caso, di confermare che fossero realmente Clear.

Lo scopo ultimo di Hubbard, e di Scientology, è sempre stato un "Pianeta Clear". Vale a dire che come scientologist e membri della Sea Org avevamo il compito di portare a Clear ogni singola persona sul pianeta, obiettivo che pareva impossibile.

E che dire degli OT? A che punto si incastrano? Beh, se studi i materiali dei Livelli OT vedi che anche per loro lo scopo è un "Pianeta Chiarito". In che modo? Un Clear è Clear solo sulla prima dinamica (se stessi). I Livelli OT puntano a "chiarire" le altre dinamiche attraverso il "chiarimento" dei body thetan, cioè quegli spiriti invisibili che sono attaccati a ognuno di noi. In questo modo Scientology progetta davvero di "chiarire" la Terra. I Livelli OT mirano ad "assistere" quegli spiritelli per renderli Clear, farli "staccare" da noi così che si prendano da soli dei nuovi corpi. E' proprio così che Scientology pensa di rendere Clear il Pianeta, non sto scherzando.

Ma che cos'è un Clear? E' un essere privo della propria mente reattiva, ci dice Hubbard. E' anche una persona che ha realizzato, si è resa conto di aver creato e posto in essere la sua propria mente reattiva. Deve arrivare a capire che è stata lei a creare quella parte nevrotica e illogica della mente che da sempre cerca di ostacolarla. E questa è l'intuizione, la visione chiave che anni di costoso auditing di Hubbard deve produrre.

Sembra abbastanza semplice, ma da un semplice problema sono nate molte controversie: sebbene nel corso degli anni molte persone abbiano espresso questa realizzazione e sono perciò state dichiarate "Clear", nel mondo reale nessuna di esse ha mai dimostrato di aver acquisito qualche nuova e particolare abilità. Alla fine i Clear non sono migliori degli altri.

In bollettini successivi anche Hubbard ammise che un "cannibale chiarito" era ancora un cannibale. In altre parole, arrivare a Clear non significa che la persona pensi o agisca in modo minimamente diverso da prima. E una volta deciso di spostare Dianetica dall'ambito della scienza a quello della religione, Hubbard si diede molto più spazio di manovra. C'era sempre qualche nuova spiegazione sul perché gli esageratamente costosi livelli di Scientology non producevano nulla di tangibile.

In Scientology, è sempre il "prossimo livello" quello che sistemerà ciò che ti fa star male.

Durante tutto il mio addestramento sul Saint Hill Special Briefing Course ho ascoltato tante volte Hubbard dire che «questa volta ho davvero capito e risolto Clear.» Per me questa frase ha sempre significato due cose: uno, che Hubbard non aveva ancora capito come raggiungere lui stesso Clear (perché pensava di esserci arrivato, ma non era stabile) e, in seguito, pensai che avesse compreso come lui personalmente riusciva a fare dei Clear, ma doveva trovare il modo, un modo ottimizzato, per far sì che altri riuscissero ad audire la gente fino a Clear. Dopotutto Hubbard non sarebbe riuscito da solo a rendere Clear il pianeta. Doveva trovare un modo affinché tutti noi, indipendentemente dalla nostra formazione precedente, riuscissimo a imparare come fare dei Clear, e farli in grossi numeri. All'epoca per me aveva senso.

Terminato l'addestramento fui mandata a fare dei Clear e a portarli verso i Livelli OT. Nella Sea Org è un lavoro stressante, si è sempre sotto pressione. I rappresentanti di RTC [Religious Technology Center, l'ente che governa tutta Scientology - NdT] erano costantemente nel mio ufficio per scoprire chi sarebbe potuto essere il successivo candidato per i redditizi Livelli OT. Perciò una parte importante del mio lavoro era dimostrare agli RTC reps che tutte le persone che loro volevano avere sui Livelli OT fossero diventate veramente Clear.

Tuttavia, molti di quelli che erano presumibilmente arrivati a Clear non avevano di fatto espresso la "cognition" [realizzazione] richiesta per procedere su OT, e di solito li si mandava indietro per ulteriore auditing di Dianetica dicendo loro che purtroppo non erano ancora Clear.

Potete immaginare la rabbia e il dolore... la gente che aveva speso anni (e ingenti somme di denaro) per arrivare a Clear si sentiva dire che no, non era il caso.

Per gestire questo problema RTC escogitò un programma di interviste che, pescando un po' in giro, trovasse evidenze che erano davvero Clear anche se ancora non ne avevano dato prova. Queste interviste potevano durare molte ore. Poi il programma fu cancellato perché le nostre domande erano troppo allusive.

Ritenevo che l'80% di chi arrivava per cominciare i Livelli OT non fosse davvero arrivato a Clear, in un certo senso erano dei "cannibali chiariti". Non riuscivo a trovare nessuna reale differenza di comportamento tra chi era arrivato a Clear e chi no.

Ci fu un esempio che spiccò tra i tanti. A una donna venne detto che non era Clear e lei si arrabbiò al punto da scaraventare a terra chi la stava intervistando. Poi marciò a passo di carica lungo L. Ron Hubbard Way, quella che collega ASHO e AOLA, e bussò alla porta dell'ufficio di RTC. Spiegò al rappresentante che le avevano appena detto che non era Clear, ed era chiaramente molto arrabbiata. Il rappresentante di RTC le assicurò che avrebbe controllato.

Il tizio venne da me e dall'altro Supervisore del Caso che aveva seguito la donna. Voleva che controllassimo tutto per vedere se per caso ci era scappato qualcosa e la donna era davvero Clear. Parli sul serio? Pensai. Ha appena aggredito un membro dello staff e ci stai dicendo che è Clear? Quella non è stata una prova sufficiente che non lo è?

A ogni minuto in più quel posto mi mandava sempre più in confusione. Stavo cominciando a pensare che i bollettini e le conferenze di Hubbard fossero solo una messinscena.

Mi impegnai molto per cercare nelle cartelle di auditing di quella donna qualche prova che fosse arrivata a Clear. Ripassai centinaia di pagine cercando di trovare anche solo un accenno di prova. Restai sveglia parecchie notti, ma non ne trovai. Dissi a RTC e all'altro Supervisore del Caso che non c'era alcuna prova e che dovevamo rimandarla in auditing. Fine.

Un paio di settimane dopo non avevo ancora avuto notizie della donna (non ero nemmeno direttamente coinvolta nella sua situazione, avevo solo dato una mano). Chiesi che ne fosse stato e scoprii che era stata riconfermata Clear e messa sui Livelli OT. Caso volle che proprio quel giorno fosse stata mandata in etica per aver aggredito il Supervisore del Corso di OT.

Mi stava cadendo il mondo addosso. Cominciai davvero a capire che un Clear era esattamente uguale a un non-Clear. Di fatto non esisteva alcuna differenza tangibile. Le compulsioni, i comportamenti, il livello di felicità e la stabilità della persona erano esattamente gli stessi, prima e dopo. L'unica differenza sembrava essere una etichetta.

Lessi attentamente centinaia di "storie di caso" e documentazione varia, pensai anche a me stessa. Avevo davvero avvertito qualche differenza prima e dopo Clear? No. Avevo ancora gli stessi problemi e compulsioni. Sostanzialmente non era cambiato nulla. E fu come se mi fossi tolta il paraocchi.

L'ultima goccia fu l'assurda conversazione con la Supervisore del Caso Senior sui "Clear della vita precedente". Ulteriore prova che, come qualsiasi altra cosa in Scientology, Clear era una invenzione. In quel momento fu come se mi avessero tolto un peso dalle spalle, mi sentii davvero libera. E seppi che dovevo andarmene. Ero nata e cresciuta nell'ambiente molto ristretto della Sea Org e per me il mondo era "spaventoso". Ma nulla sarebbe stato peggio che sprecare la mia vita in Scientology. Era venuto il momento, dovevo andarmene.
Il lavoro di ricerca e traduzione di questo e dei numerosi articoli collegati ha comportato molte ore di impegno volontario. Contribuisci a difendere questo sito e il suo importante ruolo informativo offrendo una pizza a chi ha lavorato anche per te.

Sapevo che mi avrebbero lasciato andare con estrema difficoltà. Dovevo fare qualcosa per far sì che non mi volessero più intorno. Avevo cercato di "fare blow" [scappare] almeno 100 volte ma ero sempre tornata indietro, oppure mi avevano trascinata indietro per essere "corretta" e recuperata. Ogni volta ero rimasta perché non sapevo assolutamente dove andare e non avevo soldi. Così pensai che l'unica possibilità fosse farmi cacciare. Se avessi cercato di scappare avrebbero fatto di tutto per "recuperarmi" alla Sea Org. No, dovevo andarmene sul serio. E restarne fuori. Avevo già all'attivo due "falli", il terzo era ovvio. Non passò molto prima che mi buttassero fuori e cancellassero tutti i miei diplomi, tra cui la conferma del mio "Stato Di Clear". Avrei voluto fare un sorrisetto di scherno. Ma come, non è strano che abbiate impiegato ben 32 anni per capire che ero una "Persona Soppressiva"?



Nella Scientology omofobica devi mettere per iscritto i tuoi peccati, o peggio per te
Di © Sunny Pereira, 16 febbraio 2019

Lettera che Sunny fu costretta a scrivere.
clicca per ingrandire

Secondo Hubbard, quando in Scientology si viene dichiarati "persona soppressiva" esiste ancora una possibilità di redenzione e di rientro nel gruppo. La proceduta che il Fondatore mise a punto si chiama "Gradini A-E".

All'inizio del 2004 la mia carriera in Sea Org durava ormai da 17 anni e avevo già commesso due "falli": ero stata sul RPF per due anni per aver limonato con un tizio e, in seguito, ero stata retrocessa per aver abbracciato un altro tizio. Scientology mi era sempre andata stretta e non avevo mai realmente condiviso o collaborato alle sue regole. Per Scientology ero una anticonformista. Spesso mettevo in discussione le cose che vedevo accadere intorno a me e non ero mai realmente soddisfatta delle bizzarre risposte che ricevevo. Questo mio atteggiamento mi aveva fatto scoprire che "Clear" era una stupidaggine. Dopo essermene resa conto, nessuno degli scopi di Scientology o della Sea Org aveva più importanza per me.

In mezzo a tutto questo ebbi una relazione con un'altra ragazza, cosa che tenemmo rigorosamente segreta perché in Sea Org l'omosessualità è vietata. Scientology la considera una perversione. Durò pochissimo e ci lasciammo quasi subito.

Poco dopo la nostra rottura lei decise di voler lasciare la Sea Org e ordinarono a me di audirla sui "Confessional". Mi sarei potuta rifiutare ma, se lo avessi fatto, avrei dovuto spiegare il perché. Ed è qui che le cose si fecero parecchio complicate. Quando mi ordinarono di fare delle verifiche di sicurezza (interrogare) a questa ragazza andavo a trovare regolarmente mio nipote, ricoverato in un ospedale locale perché stava combattendo un tumore molto raro. Se avessi spiegato perché non volevo audire quella ragazza mi avrebbero messa immediatamente sotto sorveglianza 24 ore al giorno, perciò non avrei potuto parlare con mio fratello né andare a trovare mio nipote. Per cui accettai di audirla.

Lei lasciò la Sea Org. Non so se ci guardammo le spalle a vicenda, ma nessuna delle due parlò della nostra relazione. Sapevamo entrambe che avrebbe significato grossi guai e sapevamo entrambe di essere in un brutto periodo.

Non passò molto prima che la nostra relazione fosse riferita da qualcun altro e a quel punto fui immediatamente rimossa dall'org e messa sotto "baby watch", vale a dire che una guardia della sicurezza mi controllava 24 ore al giorno, 7 giorni alla settimana per accertarsi che non fuggissi. Intanto che aspettavo che si liberasse un auditor per darmi le verifiche di sicurezza dovetti fare lavoro fisico pesante, tipo pulizie e costruzioni. Quello fu il mio ultimo "fallo" ed entrai nel mirino della dichiarazione di "Persona Soppressiva". Quella situazione durò da gennaio a maggio del 2004, CINQUE MESI. A febbraio mi consegnarono questa bella dichiarazione di "Persona Soppressiva" con i ricami in oro. Dopodiché, per alcuni altri mesi rimasi sulla proprietà di Scientology per gli interrogatori. Non ebbi nemmeno la possibilità di parlare con mio fratello.

Per velocizzare la procedura di uscita bisogna mostrare un qualche cambiamento "etico", cioè che stai cercando di migliorare e di fare ciò che per gli standard scientologici è giusto. Quando sei "dichiarato SP", l'unica cosa che puoi fare per dimostrare che sei "allineato" è cominciare a fare i "Gradini A-E". E si arriva a un punto in cui soppesi con attenzione se vuoi restare sotto controllo 24/7 oppure fare qualsiasi cosa ti porti fuori alla svelta. Arrivai al punto in cui avrei ammesso anche un omicidio (si fa per dire) pur di uscire da quella situazione.

Per me in quelle condizioni disumane fu davvero difficile mantenere la mia umanità. Non esistono giustificazioni per alcune delle cose che feci, sia perché mi furono ordinate, sia perché mi facevano comodo. Feci delle cose brutte che ferirono alcune persone, senza considerare il danno che stavo provocando a loro e a me, di cui ancora pago le conseguenze. Parlarne oggi non nega il fatto che vorrei aver fatto quelle cose in modo diverso. A quelle persone vorrei dire che sto ancora cercando una soluzione e sono veramente dispiaciuta della mia cecità e del dolore che allora provocai loro, che ancora ne soffrono. Allo stesso tempo dico che quando sei rinchiuso e dichiari qualcosa, quel qualcosa non può essere vero o valido. Non puoi tenere rinchiusa una persona per mesi e ottenere una "confessione" sincera e onesta. Quando una situazione tremenda si protrae troppo a lungo, si fa di tutto pur di uscirne.

Perciò cominciai i "gradini". Il Gradino A è semplicissimo: smetti di commettere azioni soppressive. E' il decidere di farlo. Il Gradino B consiste nell'annunciare pubblicamente di avere smesso di commettere quelle azioni odiose. Nel mio caso significò scrivere una lettera pubblica in cui dicevo di essermi resa conto di quanto fossi uscita di carreggiata e che volevo tornare sulla giusta via. Quella lettera fu inviata a tutte le org locali. E' importante che il pubblico annuncio mostri il massimo del "sono stata io, è colpa mia", così da rendere chiaro a tutti che vedi il tuo errore di comportamento e sei pronta a "pentirti". In poche parole, ciò che vediamo in questa lettera è che il mio flirtare e la mia cattiva condotta stavano distruggendo Scientology e la sua capacità di salvare l'umanità. Dal punto di vista di Scientology è veramente normale. Ecco qui la mia lettera:

3 febbraio 2004

Sunny Pereira
Gradini A-E

A. Ho smesso di commettere overt http://www.allarmescientology.it/glossario/MNO.htm#overt nel Tempo Presente e ho eliminato tutte le azioni fuori-etica che sarebbero state un attacco o una soppressione di Scientology o della Sea Org. Sto facendo questo in piena consapevolezza, avendo riconosciuto che le mie azioni erano state soppressive.

B. (Si veda allegato) (ho scoperto che devo inviarlo via IJC/CJC [Capo Internazionale della Giustizia] e, una volta fatto, sarà mandato allo staff di ASHO, ad alcuni staff di Flag, ai terminali di CMOI, ai terminali di RTC, di WUS e altri).

3 febbraio 2004

Annuncio Pubblico (Gradino B di A-E)

Mi chiamo Sunny Pereira e ho commesso azioni contrarie e soppressive agli scopi di Scientology e della Sea Org. Con queste mie azioni ho attaccato in modo occulto il solo gruppo che aiuta con successo l'umanità.

Le mie azioni erano sconsiderate e non hanno aiutato il miglioramento dell'uomo, ma hanno in realtà spinto gli esseri [spirituali] giù per lo scivolo e li hanno resi meno consapevoli e più introvertiti.

I miei motivi e moventi per attaccare occultamente questo gruppo non hanno giustificazioni. I motivi dietro l'attacco non hanno alcuna relazione con Scientology o la Sea Org, ma provengono da cose con cui sto combattendo da molto prima di incontrare questo gruppo. Ho cercato di attaccare nemici di moltissimo tempo fa che non esistono in alcuna maniera nel mio ambiente del tempo presente.

Le mie azioni non sono state sottoforma di attacco palese o verbale, ma su una linea occulta tesa a distruggere il gruppo introvertendolo in attività non etiche di seconda dinamica, a detrimento del gruppo. Particolarmente sulla seconda dinamica, (con le mie attività) ho causato guai alla Sea Org fin dal mio arrivo in Sea Org nel 1985. All'inizio credevo, e ho indotto altri a credere, di aver compiuto dei fuori-etica di seconda dinamica solo dal 1999. Ciò è falso e di fatto ho usato la seconda dinamica per corrompere e introvertire le persone per un lunghissimo periodo di tempo.

Nonostante tutto questo sia stato oggetto di procedimenti di Scientology le mie azioni fuori-etica non sono diminuite, poiché ho rifiutato di prendermi responsabilità delle mie azioni che hanno influenza sull'individuo, su me stessa, Scientology e la Sea Org.

Ho usato la seconda dinamica per controllare e ottenere ciò che volevo, invece di agire in modo mentalmente sano e razionale.

Con le mie azioni soppressive ho rappresentato in modo errato Scientology, la Sea Org, l'addestramento, lo stato di Clear e di OT.

Ho anche attaccato e dato torto a chi ha cercato di aiutarmi a risolvere questa questione, comprese tutte le investigazioni sulle mie azioni, tutti i tentativi di maneggiamento di etica su di me, tutti gli sforzi per togliermi carica con l'auditing e il chiarimento di parole.

Mi sono data da fare con un'attiva campagna per celare le mie azioni a presunti nemici che in realtà erano solo nella mia mente, non reali o fattuali.

Con le mie azioni mi sono auto-esclusa dal gruppo di scientologist e membri della Sea Org etici e non ho i diritti riservati a chi si è comportato in modo etico e lotta per la libertà spirituale. Me lo sono auto-imposta con le mie azioni. Nessuno mi ha costretta a fare quel che ho fatto, con le mie azioni ho (giustamente) perso i miei diritti.

Ho cessato questi atti e azioni soppressivi e vorrei che ciò fosse noto a chi ha subito le conseguenze del mio comportamento irrazionale e soppressivo. Da ora in poi non tollererò né giustificherò attività fuori-etica.

Ciò è vero.

Sunny Pereira

Scrivere cose del genere è visto in una buona luce. Mostra che non ho più il desiderio di continuare a commettere atti soppressivi e sono pronta per tornare sulla giusta via. Il passo successivo? Beh, pagare 500.000 dollari che avevo presumibilmente rubato a Scientology per l'addestramento ricevuto, poi andarmene... Si chiama freeloading, cosa di cui vengono ritenuti colpevoli tutti gli ex membri della Sea Org.

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Quando oggi mi chiedono perché fui dichiarata "soppressiva", a volte penso che la risposta sia troppo complicata. Sono stata "dichiarata" per il mio "terzo fallo"? Perché ebbi una relazione con una donna? Perché in seguito portai quella donna in seduta? Di sicuro sappiamo due cose: a) la mia "dichiarazione" era piena di "perversioni" e fa riferimento a una relazione con una donna; b) qualsiasi sia stato il motivo della mia "dichiarazione", la mia confessione (forzata) risultò accettabile come primo atto di redenzione.

Sfortunatamente, [a seguito di questi eventi] io e mio fratello restammo disconnessi per alcuni anni. Non potei stare vicino a lui e alla sua famiglia quando nel gennaio 2005 suo figlio morì. Da allora ci siamo ritrovati e abbiamo un rapporto molto stretto. Naturalmente nostra madre, membro della Sea Org, ha disconnesso da mio fratello, cosa che sapevamo sarebbe successa nel momento preciso in cui lui avesse riallacciato i rapporti con me. Nonostante nostra madre abbia tagliato i ponti con entrambi, la cosa non ha impedito ai registrar di Scientology di perseguitare la famiglia di mio fratello per avere ancora soldi. Ancora oggi.



Lettera di resa scritta dalle cantine del "Big Blue", la sede Scientology a Los Angeles
Di © Sunny Pereira, 27 febbraio 2019

Il "Big Blue" di Los Angeles. Tre piani sotto l'ingresso principale

Dopo essere stata sottoposta a sorveglianza continuata 24/7 e aver ricevuto un ordine di "dichiarazione di persona soppressiva", a febbraio 2004 avevo già fatto i primi due "gradini" della "redenzione" Scientology come previsti dalle direttive di Hubbard.

Poco dopo aver scritto il "Gradino B" [capitolo precedente - NdT] mi rimangiai il "pubblico annuncio" e chiesi una revisione di tutto il procedimento. La "dichiarazione SP" non mi sembrava corretta. Semplicemente ritenevo che quel "crimine" non meritasse come "punizione" l'espulsione a quelle condizioni, che mi si togliesse addirittura la possibilità di frequentare la mia famiglia. In Sea Org avevo lavorato sodo per molti anni e finirla in questo modo mi sembrava ingiusto. Sì, desideravo ancora andarmene, ma forse ero un po' spaventata dalla "dichiarazione".

Già una volta, ormai esausta, me n'ero andata. Non mi avevano trattenuta, solo seguita per un paio di isolati. A quel punto mi ero resa conto che la Sea Org aveva il mio passaporto e la carta di identità, così li richiesi. La guardia che mi seguiva disse di non saperne nulla, dovevo telefonare in ufficio. Chiamai da un telefono pubblico e la sicurezza mi rispose che dovevo tornare indietro e mi avrebbero restituito la mia roba. Quando tornai, naturalmente, mi riaccompagnarono nel seminterrato (il tizio responsabile dei miei documenti era "fuori stanza"), così mi ritrovai bloccata lì. Si comportavano tutti come se mi avrebbero lasciata andare appena recuperate le mie cose, ma una volta dentro non esci più. Non mi avrebbero restituito la mia roba fino a che non avessi fatto quello che volevano loro.

Mia madre mi veniva a trovare con regolarità. Le espressi le mie preoccupazioni e a quanto pare lei le riferì ad altri. La conseguenza fu che il procedimento di "dimissioni" si allungò ulteriormente. A nessuno importava davvero scoprire che cosa fosse giusto o equo, nemmeno riesaminare il tutto. Ero stata "dichiarata soppressiva", punto.

Ho ritrovato questa lettera che avevo scritto a mia madre. E' di aprile 2004, due mesi dopo la precedente.

Cara mamma, Mi dispiace molto per il nostro ultimo ciclo di comm. [conversazione]. Da allora sto cercando di avere un OK [autorizzazione] per parlare con te.

Comunque sia, cercavo di dirti che:

1) Non intendo chiedere un Comm Ev di revisione. Va bene così. Devo fare gli A-E.

2) la Tech Standard funziona. Se faccio i gradini con onestà non avrò alcun problema a terminarli.

3) Ho in progetto di lavorare molto duramente per guadagnare a sufficienza per ripagare il F/L. Se necessario farò 2-3 lavori contemporaneamente. Inoltre ho in mente di scrivere dei libri, so che sono brava (con uno pseudonimo, non con il mio vero nome).

4) Se mai ci sarà una amnistia, la coglierò al volo. Per favore, se dovesse succedere assicurati che CJC mi informi, perché la chiederò subito.

5) Penso tu possa tenerti in comm[unicazione] con CJC WUS sui miei progressi - tipo quanto ho fatto sui gradini e così via.

Voglio che tu sappia che ti voglio tantissimo bene e che sono molto dispiaciuta di averti fatto passare tutto questo. Ti penserò e desidero farti sapere che voglio veramente risolvere questa situazione e non mi arrenderò.

Ti voglio tanto bene.

Sunny Pereira

Ero chiaramente turbata perché non mi facevano più incontrare mia madre. O semplicemente era lei che non mi veniva a trovare. Da questa lettera si capisce bene quanto cercassi freneticamente di tornare sui miei passi sulla questione "terribile persona soppressiva". Ero in attesa da due mesi, sottoposta di continuo a interrogatori per cambiare idea e accettare di essere "soppressiva" ed era giunto il momento di imboccare il percorso di redenzione. Per loro era importante che mostrassi un cambiamento etico e la volontà di darmi da fare per tornare in Scientology, così che potessero lasciarmi uscire e continuare quel percorso.

L'ultima comunicazione che la madre di Sunny
ha inviato alla figlia

Nella lettera a mia madre (che finì sicuramente nelle mani di tutti quelli coinvolti nel mio "maneggiamento") dimostro che sto progettando di andare avanti e di ricavare del bene dalle brutte cose che ho fatto contro Scientology nei decenni che ho lavorato per loro.

In poche parole, io pensavo che 17 anni dedicati alla Sea Org meritassero una revisione più approfondita rispetto a quello che stavano facendo. Loro volevano farmi accettare la "dichiarazione SP" e che proseguissi nel percorso di redenzione, e non c'era assolutamente modo che mi lasciassero andare fino a che non avessi mostrato di essere allineata ai loro voleri. Per me il periodo da febbraio ad aprile 2004 fu una totale perdita di tempo, non per loro e per il programma che stavano portando avanti. Subito dopo aver scritto quella lettera a mia madre le cose ricominciarono a muoversi e presto mi lasciarono andare. La lettera mostra che mi sono rimessa in linea.

Poi, poco dopo quegli eventi, ricevetti l'ultima lettera di mia madre (con il faro) che è essenzialmente la sua disconnessione da me...

Dieci giorni dopo, lasciata la Sea Org, ricevetti una lettera con cui si accettava il mio gradino delle "scuse pubbliche", comunicazione che il Continental Justice Chief Office avrebbe inviato a tutte le org per mostrare che stavo lavorando pienamente alla mia redenzione.

Da allora non ho mai più visto mia madre.



Lasciare la "Sea Org" di Scientology non è facile e alcuni ricorrono a misure disperate
Di © Sunny Pereira, 30 marzo 2019

Donne della Sea Org

Perché si arrivano a fare cose estreme pur di auto-escludersi dalla Sea Org? Avrete sicuramente sentito di storie strazianti su membri della Sea Org che minacciano o tentano il suicidio, dei loro pericolosi tentativi di scappare. Alcuni, pur di uscire dalla Sea Org, hanno addirittura minacciato di rivolgersi ai media. A un membro della Sea Org giunto al limite della sopportazione e che non voglia più stare lì non è concesso di dare semplicemente il preavviso di due settimane e andarsene. Per alcuni, lasciare la Sea Org implica misure drastiche. Cerchiamo di capire perché.

Nel gergo scientologico, quando uno se ne va senza autorizzazione si dice che ha "fatto blow". Nei miei 32 anni nella chiesa l'ho fatto diverse volte. Molte di esse quando ero bambina, molte di più da adulta, perché non volevo più stare nella Sea Org. In effetti riuscii a fuggire parecchie volte, ma il mio unico genitore era in Sea Org e senza nessun altro della mia stessa famiglia a cui potermi rivolgere, ogni volta tornai indietro e piegai la testa, pronta a ricevere il "maneggiamento di etica". Forse sono scappata cento volte e tutte e cento sono tornata indietro. Dove sarei voluta o potuta andare? Per me il mondo era un luogo sconosciuto, addirittura spaventoso. Mi avevano detto che la gente fuori da Scientology era inconsapevole, era cieca e non poteva vedere le cose nel modo in cui le vedevamo noi.

Dopo un "blow" viene sempre fatto un "maneggiamento". Vale per chiunque cerchi di andarsene e venga "recuperato". Facevo quindi le "condizioni di etica" per "scoprire" (innumerevoli volte) che Scientology era la cosa migliore al mondo, che avrei dovuto aiutarla, non danneggiarla cercando di fuggire. Le condizioni di vita non sono buone? Colpa mia, e devo lavorare ancora più sodo in Scientology e nella Sea Org per migliorarle. Così ogni volta mi rimettevo a lavorare come un mulo e dimenticavo perché volevo andarmene. Beh no, non che lo dimenticassi, ero semplicemente troppo impegnata a "salvare il mondo" per ricordarmi che non volevo più stare lì.

Per me questo ciclo continuò per molti anni. A volte pensavo davvero che stessimo facendo un buon lavoro e che aiutavamo a salvare il mondo, una persona "aberrata" alla volta. Ero orgogliosa del lavoro che facevamo. Ma, abbastanza stranamente, non ne fui mai orgogliosa al punto da dire audacemente "Sono una scientologist". Quando possibile cercavo di evitare l'uniforme e mai e poi mai avrei indossato indumenti Scientology o Dianetics. Suppongo fosse un segno che non sono mai stata totalmente dedicata.

Sono sempre stata una brava scolara perciò per me l'addestramento all'auditing di Hubbard e alla Supervisione del Caso fu relativamente facile. Per alcuni completare quei corsi è lungo e difficoltoso. Terminato l'addestramento scoprii che sfortunatamente esso mi rendeva di estremo valore per l'org, perché a volte gli staff con addestramento tecnico erano rari (o venivano sempre retrocessi per un motivo o per l'altro. Gli staff tecnici non erano "sacrificabili").

Questo "non essere sacrificabile" si estendeva a molti altri incarichi da staff, per esempio le persone al corrente di informazioni private, o di che cosa accadeva nei circoli più ristretti, o che si sospettava sapessero troppo... anche per loro lasciare la Sea Org era particolarmente difficile.

Se è vero che lasciare la Sea Org è difficile per tutti, per alcuni era quasi impossibile.

Oltre ai miei "blow", furono molte le volte in cui dissi di volermene andare. Perciò, che cosa succede quando dici che non vuoi più restare in Sea Org? Beh, se non ti sei auto-squalificato verrai costretto, con conversazioni spaventosamente aggressive, a convincerti che devi restare. Ti intimidiranno per mesi e mesi affinché cambi idea. Diventerai l'oggetto delle cosiddette riunioni "Perimeter Council", un gruppo di membri dello staff che tra gli altri compiti ha quello di gestire chi vuole lasciare la Sea Org. Faranno tutto il possibile per convincerti a restare. Lusinghe, tattiche per spaventarti, ti urleranno che là fuori nel mondo morirai in modo orribile, ti diranno che non ce la farai mai, che se te ne vai sarai l'ultimo della lista ad essere salvato, che la tua famiglia ti abbandonerà, che sei tu ad abbandonare la tua famiglia e tutti quelli che ti amano. E avanti così, all'infinito. Per riuscire ad andarsene occorre una incredibile resistenza. Ti getteranno addosso qualsiasi cosa pur di convincerti a non andartene e cercheranno di fare di tutto, compreso farti sfilare davanti la tua povera famiglia che stai per lasciare. Possono esserci anche interrogatori molto pesanti e molto lavoro fisico pesante. Molti gettano la spugna e decidono di rimanere.

Altri cercano dei modi per auto-squalificarsi ed evitare tutto questo. Per molti il processo di convincimento a restare è traumatizzante in sé. Perciò alcuni membri della Sea Org che sanno come auto-squalificarsi lo fanno, semplicemente per uscire dalla Sea Org nel modo più indolore possibile.

Abbiamo sentito tante storie terribili su che cosa alcuni hanno fatto per uscire dalla Sea Org. Oltre al "blow", alcuni escono tentando il suicidio o minacciandolo - e sia chiaro, non lo sto raccomandando. Minacciare di rivolgersi ai media ottiene lo stesso scopo, ma c'è comunque il rischio di essere "dichiarati soppressivi" perciò se non si vuole ottenere quel risultato è meglio evitare. Ho visto donne della Sea Org restare incinte e rifiutarsi di abortire, così da essere mandate in org inferiori o semplicemente espulse. In questi casi, il padre del bambino viene prontamente recuperato e la madre lasciata ad arrangiarsi con il bambino. Spesso i membri della Sea Org si dedicano a "out-2D" (sesso senza essere sposati), che ha come conseguenza l'assegnazione automatica al RPF. Se ci si rifiuta di fare il RPF si può essere autorizzati ad andarsene, ma molti finiscono in "maneggiamenti" che durano mesi per convincerli a fare il programma RPF invece che andarsene. E si ritorna allo stesso ciclo traumatico in cui la persona non è semplicemente autorizzata a partire con sanità mentale e famiglia intatte.

L'altro biglietto di uscita che ho visto riguardava gli ammalati cronici o con salute malferma, come nel caso degli anziani, che venivano sottoposti a una "Commissione di Idoneità" in cui altri membri dello staff decidevano se erano abili al lavoro nella Sea Org, in caso contrario venivano espulsi. Quella gente veniva scaricata senza risparmi o assicurazione medica. Gente lasciata ad arrangiarsi da sola o con l'aiuto di parenti esterni, se mai esistono.

La mia era una situazione del genere. Per uscirne dovevo rendermi totalmente indesiderata dalla Sea Org, dovevo farmi odiare. E funzionò. Mi odiavano. Ero stata molto attratta dalla ragazza con cui ebbi una breve relazione, ma se fossi stata un membro felice della Sea Org avrei potuto contenere la mia attrazione e conformarmi alle sue regole omofobiche.

Se non lo si è vissuto può risultare difficile da capire, ma per uno staff tecnico "altamente addestrato" lasciare la Sea Org non è facile. Non accade quasi mai. Avrei dovuto "fare blow" e nascondermi così bene da non farmi trovare, oppure auto-squalificarmi. La storia mi aveva insegnato che quando avevo "fatto blow" mi avevano trovata subito e convinta a tornare. Alla lunga era molto più facile farmi rifiutare.

E sì, mi facevo detestare da tutte le parti. Che brutta persona che ero, cercavo di distruggere Scientology. Che pervertita. A me andava bene perché ero finalmente libera. Anche se per cinque mesi mi tennero sotto continua vigilanza, in tutto quel tempo non cercarono mai di convincermi a restare. No, volevano davvero sbarazzarsi di me. Tutto quel tempo fu necessario per sottopormi agli interrogatori e autorizzarmi l'uscita. (Parte del procedimento era di assicurarsi che non avrei mai aperto bocca contro Scientology. Suppongo che quel punto non abbia funzionato!)

Sapevo intimamente che gli obiettivi di Scientology erano un'impostura. E sapevo che non ne volevo più far parte.

Quanto disumana è un'organizzazione che porta della brava gente a un punto di rottura come questo? Sentiamo storie del genere di continuo.

Il lavoro di ricerca e traduzione di questo e dei numerosi articoli collegati ha comportato molte ore di impegno volontario. Contribuisci a difendere questo sito e il suo importante ruolo informativo offrendo una pizza a chi ha lavorato anche per te.

Ancora oggi sono incredibilmente restia a lasciare un lavoro, ho ancora paura di sentirmi urlare contro o di essere in qualche modo costretta a restare. Rimasi piacevolmente sorpresa la prima volta che decisi di licenziarmi e mi sentii rispondere soltanto con un: «Grazie per il servizio che ci hai reso in questi anni» e «se decidi di tornare sei sempre la benvenuta.» Ciononostante, essendo nata e cresciuta in un ambiente come quello di Scientology e della Sea Org, restano sempre nella mente certi timori e certe preoccupazioni, e tutto lo stress relativo a dedizione, tenere o lasciare un lavoro ecc.

Tutti noi siamo usciti con le etichette che ci ha messo Scientology: persone orribili, tanto orribili da lasciarci andare via. Nonostante tutti gli anni di dedicato servizio alla Sea Org, di orari di lavoro lunghissimi, paga da fame, deprivazione del sonno, pressioni e rimbrotti costanti. Poi ci ritroviamo con l'etichetta di "pervertiti", "scarsa produzione", "bugiardi", "adulteri", "distruttori di statistiche", "maltrattatori di mogli", "mentalmente instabili" oppure stavamo "cercando di distruggere Scientology". L'elenco continua all'infinito.

Qualcuno è mai stato ringraziato per il suo servizio nella Sea Org e gli è stato permesso di viversi la sua vita?

 
 
 
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