tenuto da Simonetta Po in occasione della presentazione del volume "Il libro nero delle sette in Italia" di Caterina Boschetti. Roma, 21 settembre 2007.
Buongiorno a tutti.
Sono Simonetta Po e da dieci anni, con lo pseudonimo "Martini", gestisco il sito Web denominato "Allarme Scientology" [1]. Si tratta di una biblioteca di informazione critica sulla multinazionale Dianetics/Scientology in cui archivio documenti istituzionali, rapporti governativi, sentenze di tribunale, relazioni accademiche, libri, articoli di riviste prestigiose e testimonianze dirette di ex appartenenti. In questi anni di attività ho ricevuto centinaia di segnalazioni, denuncie ed allarmanti racconti di esperienze personali di cittadini italiani che hanno avuto contatti con Scientology o le sue numerose affiliate, e che per timore di ritorsioni, di non essere ascoltati o per semplice senso di vergogna non osano rivolgersi alle autoritè preposte. Ciò di cui vorrei parlare in questa sede però riguarda altro, e vorrei cominciare da quanto a me pare un paradosso. Da almeno 10 anni l'Ufficio per la Protezione della Costituzione della Repubblica Federale Tedesca tiene monitorate le attivitè della Chiesa di Scientology in quanto rappresenterebbero un potenziale rischio per l'ordinamento democratico del paese [2]. A fine anni Settanta, infatti, undici alti dirigenti del movimento, tra cui la moglie del fondatore, vennero condannati negli Stati Uniti per associazione a delinquere a fini di spionaggio e per essersi impossessati illegalmente di documenti governativi. Operativi del Guardian's Office, oggi Ufficio degli Affari Speciali della Chiesa di Scientology, si erano introdotti in numerosi uffici governativi e privati asportando migliaia di documenti e collocando microspie. Si trattò probabilmente della più ampia e organizzata attività spionistica ai danni del governo in tempo di pace [3]. Nel 1992, in Canada, la Chiesa di Scientology di Toronto e tre suoi dirigenti furono condannati per abuso di fiducia pubblica in un caso che vedeva coinvolto il furto di informazioni in pubblici uffici [4]. Nel 1997 la Grecia dissolse la locale organizzazione di Scientology per attività criminali, tra cui spionaggio e schedatura ai danni di giornalisti, uomini politici, rappresentanti della Chiesa Ortodossa e privati cittadini critici del movimento [5]. È di poche settimane fa la notizia che in Belgio è stato richiesto il rinvio a giudizio di una decina di dirigenti e della la "Chiesa di Scientology" in quanto tale per numerosi capi di imputazione, tra cui l'associazione per delinquere. [6]. Le scritture interne del fondatore, inoltre, darebbero disposizioni precise su come comportarsi con i "nemici", tra cui vanno annoverati anche i governi "ostili" alle attività del gruppo, e su come infiltrare le loro strutture [7]. I maggiori partiti politici tedeschi chiedono ai loro tesserati di firmare una dichiarazione in cui affermano di non essere seguaci del movimento, convinti che esistano fondati motivi per ritenere che la fedeltà del seguace sia primariamente destinata al movimento. Alcuni Land tedeschi richiedono la stessa dichiarazione, per gli stessi motivi, ai dipendenti pubblici [2]. Francia, Germania, Belgio, Svizzera ed altri paesi europei hanno istituito commissioni parlamentari per indagare sulle attività dei cosiddetti movimenti settari, con particolare interesse a quelle di Scientology [8]. Hanno inoltre da tempo recepito e attuato le raccomandazioni del Consiglio d'Europa del 1999 [9]. In Italia la situazione è ben diversa. Oltre a quello che sembra essere un generale e profondo disinteresse istituzionale per le attività settarie, nel collegio difensivo della Chiesa di Scientology all'epoca del controverso procedimento giudiziario che la vide coinvolta tra la metà degli anni '80 e il 2000 [10] figuravano l'On. Alfredo Biondi, ex Vice Presidente della Camera dei Deputati, e l'On. Giuliano Pisapia. Quando l'On. Biondi ancora rivestiva la quinta carica dello Stato, presenziò all'inaugurazione della nuova sede milanese dell'organizzazione. Sul podio accanto a un busto bronzeo del fondatore, pare abbia detto: «sono veramente orgoglioso di essere un amico della Chiesa di Scientology» [11]. Per i parenti, gli amici, le vittime italiani di movimenti settari la cosa ha senz'altro lasciato un profondo senso di amarezza, di sconforto e di abbandono verso quegli organi dello Stato che, al contrario, dovrebbero proteggerli.
Al convegno erano presenti funzionari istituzionali e magistrati di tutta Europa, oltre che un rappresentante delle Forze Armate statunitensi, relatore di un interessante studio sui gruppi fondamentalisti islamici. Purtroppo, benché il contribuente italiano mantenga a Bruxelles una nutrita schiera di funzionari e la sede del convegno fosse esattamente di fronte al Parlamento Europeo, ho dovuto constatare con enorme amarezza di essere l'unica italiana presente. E a me, che rappresento soltanto me stessa o al più la "casalinga di Voghera", detti funzionari istituzionali e magistrati europei ed extra europei chiedevano informazioni sulla situazione in Italia. Non nascondo di aver provato un profondissimo senso di vergogna per l'assenza di figure istituzionali del mio Paese e per la loro generale latitanza sull'argomento, che spero di avervi trasmesso. Ed ora vorrei illustrarvi una serie di curiosi episodi che hanno visti direttamente coinvolti il mio sito e me, ma non solo. Nell'autunno 2000 appresi che erano state presentate una interpellanza e una interrogazione parlamentare sulle presunte attività del mio spazio Web [14]. I quesiti, a firma rispettivamente Teresio Delfino e Enrico Nan/Gianni Pilo, erano praticamente identici, e i deputati basavano le loro gravi richieste al Parlamento su una unica fonte, cioè le accuse mosse da un sito Web denominato "Tell it All" in cui un sedicente e anonimo "antisette pentito", senza presentare alcuna prova salvo le sue affermazioni, denunciava l'esistenza di una "associazione a delinquere" «organizzata al fine di diffamare con tutti i mezzi il gruppo o la "setta" da loro inviso, e finalizzata all'istigazione dell'odio e della discriminazione religiosa; il tutto compiuto abusando di mezzi e anche di uffici preposti a ben altri scopi di pubblica utilità» [15]. Tale sodalizio criminale sarebbe stato costituito da due parlamentari e un politico italiani di cui venivano fornite unicamente le iniziali, da un «funzionario del Ministero dell'Interno», nome in codice AKA, che si sarebbe adoperato per «causare incidenti, istigare indagini giudiziarie, fomentare stampa scandalistica» contro Scientology, da rappresentanti del CICAP, il comitato fondato da Piero Angela i cui garanti scientifici sono i premi Nobel Rubbia e Levi-Montalcini oltre che il noto farmacologo Garattini, da me, cioè Martini, e da altri personaggi non meglio identificati [16]. Secondo l'anonima e apparentemente bene informata fonte, il mio nome di battesimo sarebbe stato Luciano [16]. Su queste basi gli Onorevoli Delfino, Nan e Pilo chiedevano ufficialmente al Consiglio dei Ministri, al Ministro dell'Interno, della Giustizia e a quello per i Rapporti con il Parlamento, «quali concrete misure il Governo» intendesse intraprendere «per tutelare la minoranza religiosa della Chiesa di Scientology»; «quali provvedimenti» intendesse «assumere per far cessare [...] attività che assumono caratteristiche spionistiche ed inquietanti»; «quali interventi» si intendessero «operare per ricondurre alla liceità il comportamento dei politici che sembrano essere coinvolti in questa attività indegna» e naturalmente «chi siano i gestori dei siti anonimi italiani che, secondo la documentazione citata, risultano essere collusi con gli utenti degli indirizzi di posta elettronica elencati, e quali azioni giudiziarie si intendano promuovere nei loro confronti». Il sito "Tell it All" mi era noto da qualche mese e già in ambiente Internet era diventato una barzelletta. Registrato negli Stati Uniti con dati falsi, perciò del tutto anonimo e al di fuori della giurisdizione italiana, aveva l'apparenza di un sito internazionale di denuncia, ma in realtà conteneva unicamente le pagine in italiano oggetto delle interrogazioni. Le "prove" a sostegno del presunto complotto di cui Martini, cioè la sottoscritta, avrebbe tirato i fili erano semplici righe digitate dall'autore del sito che venivano presentate come un veritiero scambio di e-mail tra i diversi personaggi elencati. Sarebbe bastato sottoporre a un esperto di comunicazioni telematiche le intestazioni riportate, cosa che io ho fatto, per avere conferma che si trattava di una bufala e che quella corrispondenza, così come riportata, non sarebbe mai potuta uscire da un computer, né esservi entrata [17]. Inutile aggiungere che, almeno per quanto mi riguarda, quella presunta corrispondenza non è mai stata scambiata. Ma evidentemente, senza alcuna elementare quanto doverosa verifica e senza alcun tentennamento, ben tre parlamentari della Repubblica in due occasioni diverse ritennero opportuno scomodare le Istituzioni e ben 3 ministeri con quesiti fotocopia che chiedevano con quale peso lo Stato intendesse muoversi a difesa della Chiesa di Scientology contro parlamentari, funzionari ministeriali e semplici privati cittadini. I contenuti del sito bufala e il testo dell'interrogazione dell'On. Delfino, conditi con ulteriori complottismi e con precisi riferimenti all'Onorevole Violante quale possibile parte della congiura, vennero poi ripresi con grande clamore dalla rivista "Diritti dell'Uomo" della Chiesa di Scientology [18], e suoi funzionari della sede di Pordenone si recarono personalmente a Massa dal mio Internet Provider. Sventolandogli sotto il naso le interpellanze quasi fossero atti giudiziari, gli intimarono di rivelare la mia identità. Il mio provider non si lasciò impressionare e li invitò ad andarsene. Non so chi fossero i responsabili del sito bufala [19] sulle cui "sconvolgenti rivelazioni" gli Onorevoli Delfino, Nan e Pilo richiesero l'intervento dello Stato, ma posso chiedermi come e da chi i suoi contenuti vennero usati in più occasioni, chi furono i loro unici beneficiari e posso azzardare una risposta. Nel 2005 venni a sapere che all'On. Delfino l'interpellanza era stata sollecitata da un seguace di Scientology, suo collega di partito piemontese e tecnico in almeno una commissione ministeriale, che a sua volta aveva ricevuto il testo, già redatto, dall'ufficio torinese del movimento. A darmi tali informazioni fu lo stesso giovane politico. In base a una relazione accademica del dott. Introvigne del Cesnur, i Ministeri interpellati svolsero indagini giungendo alla conclusione che nessun funzionario era coinvolto nelle attività denunciate; Introvigne aggiungeva poi che i contenuti di "Tell it All" «sembravano totalmente incredibili e ovviamente inventati» [20]. Ma secondo una missiva della Segreteria Particolare dell'On. Delfino del 7 febbraio 2003 non vi sarebbe stata alcuna discussione e si suggeriva di ripresentare l'interpellanza [21]. Copia fotografica della lettera della Segreteria di Delfino, scritta in tono molto amichevole, è pubblicata su un ulteriore spazio Web anonimo che costituisce motivo di interesse. Con il nome "Esti ora e d'accabbai" (che in lingua sarda significa "è ora di finirla") il sito si prefigge di smascherare i "crimini nascosti" di una serie di persone ritenute responsabili della riapertura delle indagini sulla morte di un giovane seguace cagliaritano di Scientology, suicidatosi nel 1997 ad appena 19 anni [22]. Il sito cerca quindi di demolire la reputazione dei genitori, del loro avvocato, del magistrato, del giudice e di chiunque a suo dire si sia occupato della vicenda. Ed è in questo spazio anonimo che viene riportata la lettera del segretario di Delfino, da cui è stato cancellato il nome del destinatario. Il sito, per corroborare le sue affermazioni sul marcio «giudiziario-mediatico» di cui sarebbe stata intrisa l'intera vicenda giudiziaria cagliaritana, si rifà ampiamente ai contenuti bufala di "Tell it All", dando loro ampio risalto [23]. Il procedimento relativo alla riapertura del fascicolo sul suicidio del giovane sardo si è concluso in primo grado a fine 2004. L'allora responsabile della sede cagliaritana di Scientology, cugino della vittima, è stato condannato per estorsione in concorso con altre persone non identificate. L'imputato avrebbe costretto il ragazzo a versargli una ingente somma di denaro consegnatagli dal padre per altri usi, cosa che avrebbe scatenato una forte depressione nel ragazzo, alla base del suo atto auto distruttivo [24]. Per tornare al sito "Tell it All", quello secondo cui e secondo gli On. Delfino, Nan e Pilo avrei manovrato occultamente il Ministero dell'Interno, l'On. Violante, la Senatrice Levi Montalicini e Piero Angela, dopo essere rimasto online per 6 anni è definitivamente defunto nella primavera 2006, più o meno nel periodo in cui l'ufficio investigazioni della Chiesa di Scientology ebbe conferma della mia vera identità. Non vi illustro le molestie che ho subito nell'ultimo anno e mezzo, già oggetto di due denuncie penali e ampiamente descritte sul mio sito [25]. Capisco che, così come l'ho narrato, si tenderebbe a liquidare l'accaduto come semplice dabbenaggine dei parlamentari citati. Ciò che invece tengo a sottolineare è la capacità manipolativa, anche ad alto livello, del movimento. Grazie per l'attenzione Simonetta Po 2. Si veda: home.snafu.de/tilman/
3. Si veda: "Il lato oscuro di Scientology: 1975 - 1979".
4. Si veda: www.planetkc.com/
5. Si veda: "La Grecia chiude le porte a Scientology" e "New Order Mercenaries - The activities of extremist parareligions and SCIENTOLOGY", basato sui documenti sequestrati al movimento. Di Tony Bosnakoudis.
6. Si veda Scientology affronta accuse penali in Belgio.
7. Si veda: "Scientology: religione o servizio segreto?":
9. Si veda: "Rapporto 1999 del Consiglio d'Europa in materia di sette", e anche www.rickross.com
10. Si veda "Il processo di Milano: Indice dei documenti".
11. International Scientology News, N. 15, senza data, © 2001 CSI (Church of Scientology International). La didascalia della foto dell'On. Biondi così recita:
12. www.icsahome.com.
13. www.icsahome.com/infoserv_conferences/.
14. Interpellanza 2-02507 del 29 giugno 2000 a firma On. Teresio Delfino (a tutt'oggi deputato, ed ex sottosegretario delle Politiche Agricole);
15. Si veda mirror: www.kelebekler.com/cesnur/tell/tellitall/
16. Si veda mirror: www.kelebekler.com/cesnur/tell/tellitall/
17. I protocolli di trasmissione e-mail hanno parametri ben precisi che vengono stampigliati inequivocabilmente nell'intestazione dei messaggi. Tali intestazioni non venivano riportate da "Tell it All" salvo che per 4 righe che però risultavano essere assolutamente incompatibili con i sistemi di trasmissione. Si veda una breve analisi di tali discrepanze.
18. Diritti dell'uomo, Vol. XI pubblicazione N. 17, senza data, © 2000 CNSI (Chiesa Nazionale di Scientology Italia).
19. I dati rilasciati in fase di registrazione, infatti, risultavano essere falsi e/o inesistenti. Si veda qui una disamina.
20. "Religious Minorities and Anti-Cult Opposition. The Italian Situation in Comparative Perspective" di M. Introvigne, 2001, scaricato il 14/09/2007 presso http://www.cesnur.org/2001/mi_june02.htm
21. Si veda http://web.tiscali.it/esti_ora/mail_delf.htm, scaricata il 14/09/2007 (qui l'immagine fotografica catturata il 19/09/2007):
22. Si veda http://web.tiscali.it/esti_ora/, scaricato il 14/09/2007
(qui l'immagine fotografica catturata il 19/09/2007):
23. ibid, (qui l'immagine fotografica catturata il 19/09/2007)
«Tellitall letteralmente significa "dilla tutta". Un serbatoio informatico on line di notizie scandalistiche da tutto il mondo. A quanto pare, anche l'indagine cagliaritana ha avuto risonanze internazionali e ha trovato spazio in questo sito.
«Infatti, nella sezione italiana di Tellitall abbiamo trovato una storia molto interessante di un ex militante del movimento anti-sette. Questo pentito, aperti gli occhi sui retroscena delle attivitè del movimento, ha deciso di uscirne portando con sé la documentazione che proverebbe l'esistenza di un'associazione per delinquere (vedi lettera di presentazione della sezione italiana di Tellitall).
«Stando a questi documenti i protagonisti del movimento anti-sette, nascondendosi dietro pseudonimi, non sono altro che un gruppo di delinquenti che usa ogni mezzo, lecito o meno, per togliere di mezzo personaggi o gruppi scomodi, nella fattispecie guarda caso proprio la setta americana scientologica. TORRA! (ndt: aridaglie!).
«Tanto lerciume ha suscitato l'indignazione di diversi parlamentari che, in merito al contenuto del sito, hanno presentato due interrogazioni parlamentari molto severe.
«Altra stranezza: sebbene il contenuto delle interrogazioni denunciasse gravissime interferenze indebite in procedimenti giudiziari (incluso quello di Cagliari!!!), ad opera anche di un funzionario del Ministero dell'Interno, il governo in carica, nella persona dei rappresentanti dei dicasteri interrogati, compreso quello dell'Interno, ha preferito ignorare quanto veniva denunciato.
«In seguito alla pubblicazione del nostro sito, uno dei "protagonisti" della cricca di cui "Tellitall" denuncia l'esistenza, un certo Martini (altro pseudonimo), gestore del sito "Allarme Scientology" ci ha mandato un e-mail, segnalandoci una pagina Web nella quale si affermava che era stata data risposta ad una delle due interrogazioni parlamentari qui riportate, quella dell'On. Teresio Delfino.
«Noi, fedeli al nostro stile, siamo andati alla fonte scrivendo un e-mail direttamente al parlamentare interessato, il quale ha affermato chiaramente di non aver ricevuto nessuna risposta alla sua interrogazione: ecco a voi la risposta della segreteria dell'On. Delfino, e visto che l'interpellanza non è stata discussa si rende necessario ripresentarla.
«Pertanto, alla luce di questi fatti, rimaniamo del nostro avviso e ribadiamo che il contenuto del sito americano "Tellitall" non è stato ancora smentito». (segue riassunto dei contenuti di tellitall e del presunto complotto ai danni di Scientology)
24. Si veda il testo della sentenza.
25. Si veda: "Scientology, la critica, gli investigatori e la diffamazione".
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