Già autore acclamato di Sogni rubati, Jefferson Hawkins riflette sugli indottrinamenti basilari di Scientology. Quelli che non compaiono nei libri a vasta distribuzione. Di © Jefferson Hawkins, da una serie di interventi su Leaving Scientology, il suo interessante blog.
© Traduzione di Simonetta Po, giugno 2015.
La serie di interventi qui tradotti è stata scritta in uno spazio temporale compreso tra il luglio 2009 e l'aprile 2010. Poiché ricorrono termini o locuzioni tipiche dello scientologese, la neolingua coniata da L. Ron Hubbard - fondatore di Scientology - prego i neofiti di avvalersi del glossario messo a disposizione da Allarme Scientology.
Scientology si presenta come "il gruppo più etico del pianeta". Ma quando vediamo un gruppo di suoi alti dirigenti aggredire verbalmente e fisicamente qualcuno su una via cittadina, quando vediamo Tommy Davis [ex portavoce NdT] raccontare palesi bugie a una TV nazionale, quando sentiamo dire che David Miscavige minaccia e malmena i suoi sottoposti (a destra) dobbiamo chiederci: qual è la definizione che questa gente dà alla parola "etica"?
Hubbard descrive l'etica in termini di "maggior bene sul maggior numero di dinamiche". È una citazione quasi identica di un certo Jeremy Bentham (1748-1832), filosofo inglese che patrocinava l'utilitarismo, una filosofia di natura etica. L'utilitarismo è spesso caratterizzato dalla frase di Bentham: «Il maggior bene per il maggior numero di persone» e afferma che il valore morale di un'azione è determinato dal suo risultato. Questo punto di vista è spesso espresso dalla frase: «Il fine giustifica i mezzi». Naturalmente il problema di fondo dell'etica utilitaristica è: a chi spetta decidere ciò che è bene? Sono certo che Hitler, per esempio, credesse che quanto stava facendo fosse "il maggior bene per il maggior numero di persone". Credeva che gli ebrei stessero distruggendo la Germania e l'Europa, perciò per "salvare" il maggior numero doveva incarcerare e uccidere quanti più ebrei possibile. Si potrebbe dire che questo è un esempio ridicolo, ma nella Germania degli Anni '30 era Hitler a ordinare ciò che era "buono". E milioni di persone lo seguivano e sostenevano. Il fine di una razza ariana pura e di un Terzo Reich trionfante giustificava i mezzi da lui utilizzati terrore, incarcerazione e omicidio di massa. E sono certo che l'Inquisizione considerasse "maggior bene" arrestare, torturare e uccidere gli eretici. Machiavelli (1469-1527) fu uno dei primi sostenitori dell'etica utilitaristica. Nel suo famoso trattato politico "Il Principe", argomentava che «Il maggior bene morale è uno stato stabile e virtuoso, e le azioni per proteggere il paese sono perciò giustificate anche se crudeli.» Naturalmente l'aggettivo "machiavellico" ha cominciato a significare anteporre l'interesse politico alla morale, e l'uso di artifici e inganni per mantenere l'autorità. E cominciamo ad avvicinarci a qualcosa che assomiglia all'attuale Chiesa di Scientology. Essa promuove "il maggior bene sul maggior numero di dinamiche" e, naturalmente, è lei che definisce il bene e il male. La dirigenza della Chiesa è bene. Miscavige è bene. Tutto ciò che fa avanzare Scientology è bene. Tutto ciò che si riflette negativamente su Scientology è male. I critici di Scientology sono male. Sfidare lo status quo è male. Parafrasando Machiavelli, «Il maggior bene morale è la sopravvivenza continua della Chiesa di Scientology, e le azioni per proteggerla sono pertanto giustificate, anche se crudeli.» Perciò, minacciare e maltrattare i propri sottoposti è giustificato. Hanno "statistiche basse", pertanto danneggiano Scientology. Il "maggior bene" richiede che il personale che non produce sia trattato con crudeltà. Dopotutto, L. Ron Hubbard non aveva forse detto che «La gente riga dritto solo perché puoi spianare le baionette per imporle di farlo»? (HCO PL 4 ottobre 1968, "Presenza etica"). Non aveva forse detto, nello stesso bollettino, di usare «forza e potere» quando emetti degli ordini? È tutto per il "maggior bene". E bisogna penalizzare i "downstat", giusto? E come lo fai? Beh, gettali fuori bordo o in un lago, falli correre intorno al palazzo, costringili a mangiare solo "riso e fagioli", falli lavorare tutta la notte. Mandali sul RPF. Quello è il "maggior bene", giusto? Donare soldi a Scientology rafforza la Chiesa, pertanto è un'azione "etica". Rifiutarsi di donare non porta beneficio alla Chiesa, perciò sei "fuori etica". Acquistare immobili con i soldi dei fedeli è "il bene della Chiesa". E se qualcuno cerca di denunciare gli abusi? Beh, sta creando "cattive pubbliche relazioni" per la Chiesa. E quello non è il "maggior bene". Perciò chi lo fa è un SP una Persona Soppressiva. E come vanno trattati gli SP? Con tutti i mezzi necessari. Dopotutto, L. Ron Hubbard non ha forse detto che «Una persona soppressiva la si tratta piuttosto duramente»? (HCO PL 5 aprile 1965, "Occuparsi della Persona Soppressiva") citazione che Miscavige ama ripetere. Perciò, naturalmente, far gruppo contro qualcuno e urlargli addosso è per il "maggior bene". Disconnettere dai propri familiari è per il "maggior bene". Rendere pubbliche le loro cartelle di auditing è per il "maggior bene". E quando tutto questo "bene" viene denunciato, come si gestiscono le "cattive pubbliche relazioni" che ne derivano? Beh, naturalmente si mente. Lo si fa per proteggere la Chiesa. Si raccontano "verità accettabili". Non c'è violenza, la disconnessione non esiste. Non esistono abusi. E anche quello è per il "maggior bene". E certo, puoi anche dire «No, no, no! Questa è un'applicazione sbagliata, è un'aberrazione. Non è ciò che L. Ron Hubbard intendeva, non è...». Ma io vi dico che questo è il modo in cui Scientology viene applicata da migliaia di membri dello staff, di membri della Sea Org e dagli scientologist del pubblico, giorno dopo giorno, anno dopo anno. Questa è la cultura di Scientology. Questa è la vita nella chiesa. La disconnessione è tollerata. La crudeltà è tollerata. Le bugie sono tollerate. I maltrattamenti sono tollerati. E tutto per il "maggior bene". E se si tratta di applicazione sbagliata o fraintendimenti, allora sono fraintendimenti universali e cattiva applicazione condivisa dalla totalità della Scientology organizzata da molti anni. Perciò chi parla seriamente di "riformare Scientology" che ne direbbe di riesaminare il sistema di "etica utilitaristica" di Scientology? Qual è l'alternativa? Beh, esiste un altro punto di vista. Ghandi diceva: «Nel momento in cui perdiamo le basi morali cessiamo di essere religiosi. Non si dà che la religione scavalchi la morale. L'uomo, per esempio, non può essere bugiardo, crudele o perdere il controllo, e sostenere di avere Dio al suo fianco.»
Ghandi diceva che mezzi e fini sono inscindibili. Diceva che è contraddittorio cercare di usare mezzi ingiusti per ottenere giustizia o cercare di usare la violenza per ottenere la pace. Scrisse: «Dicono: "dopotutto, i mezzi sono mezzi". Io direi "dopotutto, i mezzi sono tutto". Tali i mezzi, tale il risultato finale.» Non potete usare violenza, minaccia, punizioni, crudeltà, bugie, truffa e paura per ottenere "Una civiltà priva di pazzia, di criminali e di guerra". Perché ciò che in realtà avrete saranno violenza, minaccia, punizioni, crudeltà, bugie, truffa e paura. Tali i mezzi, tale il fine. O, come diceva Ghandi, «Sii il cambiamento che vuoi vedere nel mondo.» "Troppo orribile"
Ho appena finito di leggere Abuse at the Top, il libro di Amy [Scobee NdT]. Va davvero letto. Naturalmente per me non c'è scritto nulla di nuovo, l'ho vissuto assieme a Amy. Ma mi ha fatto intensamente ricordare l'atmosfera avvelenata della Int Base e la follia che circonda David Miscavige. Mi ha fatto anche ricordare una frase che avevo pietosamente dimenticato, "Troppo orribile". È un nome. Viene usato così: «Dagli un "troppo orribile".» Proviene da una lettera direttiva di HCO del 5 gennaio 1968, "Basket per le comunicazioni in entrata stracolmo: Cattive notizie" in cui L. Ron Hubbard scrive: «RENDETE LE PENALITÀ PER LINADEMPIENZA E PER I RAPPORTI FALSI TROPPO ORRIBILI DA AFFRONTARE, E METTETELE IN ATTO.» [Maiuscolo in originale NdT] Nello stesso bollettino aggiunge: «Per far funzionare unorganizzazione occorre che ci sia molta più etica e che siano in vigore delle penalità molto più severe di quanto gli Scientologist abbiano avuto finora.» Questa policy letter fu scritta nel 1968, l'anno in cui sulla nave entrarono in vigore i "fuoribordo" [gettare la gente in mare dal ponte della nave NdT], l'imprigionamento nell'alloggiamento delle catene, la pulizia delle sentine. Troppo orribile. Più tardi quello stesso anno, in una HCO PL del 4 ottobre 1968 intitolata "Presenza etica", LRH scrisse: «La gente riga dritto solo perché puoi spianare le baionette per imporle di farlo.» Non so in che cosa si fosse imbattuto Hubbard per scrivere cose del genere. Ma furono queste cose a dare il ritmo della Sea Org nel 1968 e da allora in poi. Ricordo bene quando nel 1968 arrivò una "missione Sea Org" alla Pubs Org in Danimarca dove lavoravo. Cominciammo a sperimentare presto i nostri "fuoribordo" (secchiate di acqua gelata tirate da un "plotone d'esecuzione"), "giri" di corsa su e giù per le scale e gente "inadempiente" imprigionata sul fondo del pozzo dell'ascensore. Tutto era permeato del tanfo della paura. In una parola, era troppo orribile. Osserviamo alcune definizioni. Beh, secondo il Random House [dizionario NdT] orribile significa: "provocare grande orrore; orribilmente ripugnante; disgustoso". Uhmmm... orrore. E conformità? Beh, quando ero nella Sea Org sapevo esattamente che cos'era la conformità. Significava eseguire gli ordini, completare i propri obiettivi, fare ciò che il tuo superiore diceva di fare. Ma che cosa significa in sé la parola? Torniamo al dizionario: "l'atto di conformarsi, di acconsentire o cedere; la tendenza a cedere prontamente agli altri, specialmente in modo debole e servile; osservanza; accordo; cooperazione o obbedienza".
Perciò per inosservanza o inadempienza potremmo anche dire "disobbedienza". Provate a metterla in modo un po' diverso e tornate a leggere la frase di Hubbard: «Rendete le penalità per la disobbedienza troppo orribili da affrontare, e mettetele in atto». Quando la mettete così suona infausto, addirittura orwelliano. Ma è precisamente questo che divenne base operativa della Sea Org. E naturalmente, essendo sociopatico, Miscavige lo portò agli estremi: lanci nella piscina o nel lago infestato di sanguisughe, decine di giri di corsa intorno agli edifici, gente trattenuta in ufficio per settimane o mesi di fila, tenuta sveglia per giorni. E divenne molto creativo nell'escogitare nuovi modi per degradare e umiliare le persone, come leggere a voce alta i propri withhold davanti agli altri, obbligarle a fare il saluto militare al suo cane, far loro pulire le fosse settiche o i bidoni dell'immondizia, e così via. Leggete il libro di Amy resterete scioccati nello scoprire quanto quest'uomo è depravato. La Chiesa dovrebbe sbarazzarsene? Certamente. Dovrebbero rimuoverlo da ogni posizione di autorità? Assolutamente. Ma come dico ai miei amici scientologist, se sei serio quando parli di riformare la chiesa allora per favore riesamina ciò che ha reso la Chiesa di Scientology quella che è oggi, le cose incastonate nel DNA della Sea Org. Cose come "troppo orribile". Comprendere la lingua Scientology
Alcuni hanno difficoltà a comprendere le pubblicità Scientology, i suoi comunicati stampa o i discorsi agli event. Ho scoperto che la difficoltà deriva dal fatto che spesso la Chiesa usa parole o frasi comuni dell'inglese per intendere qualcosa di completamente diverso dalla comune definizione "wog" di quelle parole o locuzioni. Perciò per fare chiarezza ho compilato questo breve glossario per aiutare a comprendere la letteratura Scientology e i suoi portavoce.
Spero che questo glossario vi aiuterà a comprendere frasi del tipo: «La nostra crociata umanitaria spalla a spalla ci ha portati in una nuova era di espansione senza precedenti e ha dato al termine "espansione globale" un significato del tutto nuovo.» Certezza, knowingness e fede cieca
Ok, lo ammetto. Sono un fan di Lost. E ho guardato l'ultima puntata. Una delle mie scene preferite è quella dove Locke urla a Jack: «Perché per te è così difficile credere? » E Jack gli risponde: «Perché per te è così facile credere?» Sembra una delle nostre discussioni. Stavo pensando a conoscenza, certezza e credenza. Come facciamo a conoscere qualcosa? Come possiamo essere certi di qualcosa? Dove iniziano conoscenza e credenza? In un articolo della rivista Ability, LRH scrisse: «In quanto scientologist siamo gnostici, vale a dire che sappiamo di sapere». Il sito web della chiesa dice che «Scientology è una fede gnostica in quanto sa di sapere». Perciò, che cos'è lo gnosticismo? Lo gnosticismo era un movimento mistico religioso dell'antichità. A parte le decorazioni mitologiche via via accumulate, gli gnostici erano alla ricerca della cosiddetta gnosi, che può essere approssimativamente tradotta come "conoscenza". Ma parlavano di un tipo speciale di conoscenza: la conoscenza intuitiva acquisita grazie all'intuizione spirituale, non la conoscenza acquisita grazie al pensiero razionale o ragionato. Si raggiunge la gnosi attraverso il misticismo, la meditazione o la contemplazione. Il termine scientology equivalente sarebbe "knowingness", che LRH definisce come: «conoscenza auto-determinata». Abbiamo anche il termine agnostico che sembrerebbe il contrario di gnostico, ma non lo è. L'agnosticismo non è un credo, ma un metodo di indagine scettica basata sull'evidenza. A volte gli agnostici vengono raggruppati con gli atei come "persone che non credono", ma sarebbe più preciso dire che un agnostico è chi differenzia tra credenza e conoscenza. Un teista agnostico, per esempio, può credere in Dio, ma non sa se Dio esiste. Direi che da quando ho lasciato Scientology sono diventato parecchio agnostico. Credo, per esempio, di essere un essere immortale che ha già vissuto e vivrà di nuovo. Lo credo. Ma non lo so vale a dire che non ho prove che sia vero. Non sono andato a cercare vecchie lapidi tombali né ho parlato con persone di una vita precedente. Quindi la mia è davvero una credenza. Quando ero scientologist avrei detto che certe cose le sapevo. Ne avevo la "certezza". Avevo "knowingness". Che cos'è la certezza? Ecco un interessante studio dei sinonimi preso dal dizionario Random House: «Credenza, certezza, convinzione si riferiscono all'accettazione, o alla sicurezza [fiducia], che un presunto fatto o corpo di fatti sia vero o giusto senza conoscenza positiva, o prova. La credenza è questo tipo di accettazione in generale: credere all'astrologia. La certezza indica una credenza indiscutibile e sicurezza interiore che qualcosa è vero: lo so con certezza. La convinzione è la credenza decisa, profonda o sincera che qualcosa sia giusto: una convinzione che una decisione è giusta.» Ne I Fattori, LRH dice: «La certezza, non i dati, costituisce conoscenza». Beh, è sicuramente un'idea gnostica. Conoscenza non come dati o informazioni, ma come certezza spirituale. E come acquisiamo quella certezza? In Scientology veniamo incoraggiati a valutare il valore della tech attraverso la nostra esperienza personale soggettiva. Come diceva LRH, «Per uno scientologist il test finale di tutta la conoscenza acquisita è: "i dati e il loro uso nella vita hanno davvero migliorato le condizioni, o no?» Abbastanza giusto. Ma valutare la propria esperienza personale e soggettiva è sempre complicato. Entrano in ballo diversi fattori speranze, aspettative, pressione di gruppo. Ricordo che una delle mie prime esperienze in Scientology fu un "Congresso" del 1968 al Tempio Massonico sulla Wilshire in cui John McMaster (si veda anche qui) fece un procedimento "Grand Tour" di gruppo preso da La creazione dell'Abilità Umana: «Sii vicino alla Terra. Sii vicino alla Luna. Sii vicino al Sole» e così via. Mi esteriorizzai davvero allontanandomi dal mio corpo? Chi lo sa. Mi sentivo frastornato, quasi euforico all'idea che fosse possibile. C'è una cosa nota come pregiudizio di conferma che descrive la nostra tendenza naturale a concentrarci su informazioni che confermano i nostri preconcetti e a trascurare informazioni che contraddicono quei preconcetti. Il pregiudizio di conferma comparirà con maggior probabilità per questioni emotivamente significative o per credenze personali radicate. Come scientologist tendevo a concentrarmi sulle mie esperienze positive in auditing e a trascurare o giustificare le mie esperienze negative. Fu così che arrivai a sapere (nel senso gnostico di esperienza spirituale soggettiva) che Scientology funzionava. Non avevo conoscenza oggettiva che Scientology funzionasse. Non avevo fatto studi approfonditi di casi, o di folder o di risultati. Non avevo visto alcun studio scientifico che convalidasse Scientology. Ma se me lo avessero chiesto, avrei enfaticamente affermato che «io so che Scientology funziona.» Col senno di poi sarebbe stato più preciso dire: «io credo che Scientology funzioni in base alla mia esperienza personale e soggettiva.» Non c'è davvero nulla di sbagliato nella conoscenza gnostica o nel misticismo o nella "knowingness". Si ha diritto di pensare o credere a quello che vogliamo. Le difficoltà insorgono quando la "knowingness" spirituale e interiore, la credenza, viene confusa con la conoscenza fattuale del mondo reale.
«Come sai che David Miscavige è onesto?», domandate a uno scientologist. «Lo so e basta», risponderà. «Percepisco che è onesto. Quella è la mia realtà. Ho la knowingness che è un uomo buono.» E se cercate di fornirgli qualche dato o fatto su di lui non lo vorranno ascoltare dopo tutto, «la certezza, non i dati, è conoscenza.» Ed ha già la certezza che Miscavige è OK. Sarebbe preferibile chiamare questo tipo di "knowingness" con il suo vero nome: fede. Fede cieca in questo caso. Manipolazione mentale
Dopo aver lasciato la Chiesa di Scientology la domanda che mi veniva fatta più spesso era: «Perché hai sopportato tutto questo?» La gente ascoltava questi racconti di abuso, degradazione, privazione del sonno, stipendi da fame, controllo e si chiedeva perché qualcuno dovrebbe sopportarlo, tollerarlo. Racconti recenti di "cicli di regging" violenti, di palesi estorsioni, minacce, invasioni della privacy altrui, disconnessioni familiari eccetera stimolano la stessa domanda: perché la gente sopporta tale pazzia? Perché la sopportiamo? Dopo aver lasciato Scientology quella domanda mi ha tormentato per anni. Mi considero una persona intelligente, una persona razionale. Non penso di essere facilmente spinto di qui o di là, facilmente manipolato. E allora perché ho sopportato tale follia? Perché ho accettato di farmi trattare in quel modo? È stato così che ho cominciato a studiare ciò che potremmo chiamare "manipolazione mentale". Evito volutamente il termine "lavaggio del cervello". È una parola imprecisa ed emotivamente carica. La si associa a coercizione e tortura dolore, droghe e ipnosi. Quando ero scientologist sapevo che nessuno mi aveva torturato, ipnotizzato o drogato, perciò l'idea che mi avessero fatto il "lavaggio del cervello" mi suonava ridicola. Per ragioni simili evito anche il termine "controllo mentale". La gente immagina subito zombie barcollanti con gli occhi fuori dalla testa. Ma è possibile manipolare le persone. Ed è possibile farsi manipolare. È importante sapere come. Già in precedenza ho usato il termine "dissonanza cognitiva" - definito come sensazione di disagio causata dal mantenimento contemporaneo di due idee contraddittorie. Nel suo romanzo 1984, George Orwell lo chiamava "bipensiero". Leon Festinger, il tizio che inventò il termine dissonanza cognitiva, lo scompose in tre fattori: comportamento, pensiero e emotività. La sua teoria è che se riesci a controllare o modificare uno qualsiasi di questi tre fattori la persona tenderà a cambiare gli altri due per minimizzare la dissonanza che prova. Per fare un esempio. La Chiesa di Scientology dice al suo pubblico di non guardare la serie di servizi di Anderson Cooper su Scientology (a destra). Questo è controllo del comportamento. Uno scientologist potrebbe provare un po' di dissonanza cognitiva dopo tutto, perché una chiesa dovrebbe dire che cosa guardare o non guardare alla TV? Perciò lo scientologist razionalizza (modifica il suo pensiero) dicendosi: «Beh, ci sarà un motivo», oppure: «Se lo guardassi il mio caso [condizione psicologica NdT] ne sarebbe danneggiato.» Potrebbe modificare anche il suo sentire, la sua emotività per allinearla alla modificazione di comportamento provare odio per Anderson Cooper in quanto "nemico", o sentirsi in colpa nel caso prendesse in considerazione l'idea di guardare il programma. Se un gruppo può controllare tutti e tre i fattori allora può manipolare i suoi membri per esempio se riesce a impedirgli di guardare un programma TV (controllo del comportamento), convincerli che "rovinerà il loro caso" (controllo del pensiero) e farli sentire in colpa alla sola idea di guardarlo (controllo emotivo), allora ha stabilito un controllo quasi totale. Nel suo studio sulle sette, Steven Hassan ha aggiunto un quarto fattore, l'informazione. Vediamo come tutto questo si può applicare alla Chiesa di Scientology: Controllo del comportamento: Nella Sea Org, naturalmente, il controllo è quasi totale. I membri hanno orari calcolati al minuto. Dormono e mangiano quando gli viene detto di farlo. Indossano ciò che gli dicono di indossare (una uniforme). Se gli dicono che non possono dormire, non dormono. Devono ottenere il permesso per parlare ai propri familiari, per andare al supermercato, per prendersi del tempo libero. Seguono ordini precisi e dettagliati e vengono sottoposti a punizioni e disciplinati se deviano dagli ordini e dai programmi approvati. Ogni momento della loro vita è controllato. Ma al giorno d'oggi anche gli scientologist del pubblico hanno un guinzaglio abbastanza corto, in particolare quelli che sono in cima al Ponte. Si presentano quando vengono chiamati, donano quando gli dicono di donare, fanno ciò che gli dicono di fare in caso contrario devono sottoporsi a "interviste" di etica e a Verifiche di Sicurezza. Gli dicono quali possono essere i loro amici, se possono o meno contattare la famiglia e ciò che possono o non possono guardare alla TV. Come faceva notare Mary Jo nel suo KR [Knowledge Report Rapporto per conoscenza NdT], devono rivelare tutto sulla loro situazione finanziaria, sulle loro conoscenze e affiliazioni, sulle loro relazioni personali, altrimenti... Controllo del pensiero: Come scrisse Orwell nel suo romanzo 1984, il "controllo mentale" non è qualcun altro che controlla i vostri pensieri, siete voi che imparate a controllare i vostri pensieri in base all'ideologia del gruppo. In un gruppo settario quell'ideologia è bidimensionale, "bianco o nero", "buono o cattivo", "loro" o "noi". I membri devono filtrare i loro pensieri e atteggiamenti attraverso questa lente ideologica. Per esempio, se le informazioni provengono dalla dirigenza del gruppo sono sempre vere e buone. Se provengono da chi è stato etichettato come "nemico", sono sempre false e cattive. Avere nemici è vitale. Il nemico può essere inventato o esagerato, ma deve comunque esistere. Il gruppo deve credere di essere in "guerra". È questo che poi giustifica sacrifici straordinari, donazioni eccessive, persino azioni criminali, tutto in nome di "vincere la guerra". In un gruppo settario il leader ha sempre ragione e non può essere criticato o messo in discussione. La dottrina o le credenze sono sempre giuste e non possono essere criticate, nemmeno discusse. Si dà per scontato che tutti i problemi o i fallimenti sono colpa del membro individuale. I membri imparano presto a incolpare se stessi di tutti i fallimenti. Questo, tra l'altro, è vero per tutte le sette. A proposito, LRH non ha mai detto: «Se vi dico qualcosa, allora è vero fino alla fine dei tempi e non potrà mai e poi mai essere messo in dubbio.» In realtà ha detto il contrario: «Se è vero per te, è vero. E se non è vero per te, non è vero. Nemmeno se Ron ti dice che è vero. È semplicemente non vero, fine.» (Dalla conferenza Differences Between Scientology & Other Philosophies). Ma nella chiesa attuale non è permesso mettere in dubbio LRH. E sicuramente non è permesso mettere in dubbio Miscavige. Pensiero o discussione indipendenti vengono scoraggiati da tutti i gruppi totalitari. Tutte le risposte devono essere trovate nella dottrina del gruppo. Hai una domanda? Leggi più dottrina. Hai un dubbio? Leggi più dottrina. Cercare al di fuori della dottrina è vietato. Mettere in dubbio o alla prova la dottrina è considerato tradimento. I membri di gruppo settario sono istruiti a bloccare tutte le informazioni critiche sul gruppo, il leader, la dottrina. Se un membro percepisce una informazione come critica al gruppo, allora si alza un muro di ostilità. Chiunque cerchi di presentare informazioni critiche viene percepito come "parte del campo nemico" e fatto tacere, oppure persino aggredito sul personale. Controllo emotivo: le emozioni usate più spesso per manipolare gli altri sono senso di colpa, vergogna e paura. Vengono usate come leve per portare i membri a conformarsi e a fare ciò che gli viene detto. Una parte del creare paura è avere un nemico potente intenzionato a distruggere il gruppo. Dove sarebbe la IAS se non avessero potuto istillare negli scientologist la paura degli "psychs", di Anonymous, degli "SP" e così via? La paura è usata per ottenere donazioni, per far sì che le persone dedichino sempre più tempo e sforzi al gruppo. Ai membri viene insegnato che i loro sentimenti, i loro bisogni non hanno importanza e sono egoistici, e che i bisogni del gruppo e del leader sono della massima importanza. Non viene mai permesso loro di criticare il leader, ma sono incoraggiati a biasimare se stessi, a sentirsi in colpa o a provare vergogna per non aver fatto di più, per non avere contribuito di più. La confessione, naturalmente, è uno strumento importante. Come sappiamo, quando uno scientologist confessa qualcosa in seduta quell'informazione può essere usata per manipolarlo, e lo si fa. Se lo scientologist esce dal seminato, quell'informazione può essere usata per farlo sentire in colpa, per fargli provare vergogna e per controllarlo. I membri vengono anche addestrati a temere il mondo esterno al gruppo. Gli si insegna che saranno soli e indifesi alla mercé di indicibili malvagità e depravazioni droghe, crimini, violenza. Controllo dell'informazione: in un gruppo settario, controllare a quali informazioni possono accedere i membri è un elemento chiave per mantenere il controllo. A Flag, per esempio, di recente si è detto al pubblico che era vietato leggere gli articoli del St. Petersburg Times su Scientology o guardare il programma AC360 sulla CNN. Chiunque lo avesse fatto sarebbe stato mandato in etica. Ma gli scientologist sono addestrati a censurare il proprio flusso informativo. Se si imbattono in informazioni che percepiscono come critiche al loro leader o alla chiesa, se ne allontanano. Si rifiutano di leggere. Si tengono alla larga da "siti nemici" o da "forum pieni di natter", così da non esporsi al "entheta". Gli insegnano a prendere le distanze dai membri che parlano apertamente. Gli insegnano a "togliere l'amicizia" a chi è critico della chiesa. E gli insegnano a spiarsi a vicenda e a fare rapporto su chiunque sia considerato critico o dubbioso. Gli scientologist affermano di saperne molto di più degli esterni sulla loro chiesa, purtuttavia una volta che se ne vanno scoprono che ne sapevano molto meno di chi sta fuori. Scientology è così stratificata ed elusiva che nessuno, a nessun livello, sa che cosa sta realmente succedendo al livello immediatamente superiore. Lo scoprono solo quando se ne vanno o leggendo i siti "proibiti".
E allora perché la gente accetta questi abusi? Perché in un modo o nell'altro è sotto il controllo del gruppo. Sollevare obiezioni o lamentarsi non è permesso dai codici comportamentali del gruppo e avrebbe come conseguenza la censura o il rifiuto. Avere pensieri critici li collocherebbe sul "lato oscuro" dalla parte del "nemico". Sentimenti di paura, vergogna e colpa trattengono la gente dal lamentarsi. Perciò si filtrano via "negatività" e "entheta" e si cerca di leggere o diffondere solo informazioni positive. Uno qualsiasi di questi fattori, o tutti e quattro assieme, possono efficacemente mantenere il soggetto sotto il controllo del gruppo. Imparate a riconoscere questi fattori e, come Pinocchio, potrete cantare: "Io non ho fili eppur sto in piè!" 27 giugno 2010 Ci sono diversi film che secondo me tutti gli scientologist dovrebbero vedere. Uno di essi è The Truman Show, la pellicola del 1998 interpretata da Jim Carey. Se non lo avete visto, noleggiatelo. Vi piacerà moltissimo. La trama si incentra su un reality show televisivo, il "Truman Show". Truman Burbank, l'interprete principale, ha vissuto fin dalla nascita davanti alle telecamere del programma, ma lui non lo sa. La vita di Truman viene filmata 24 ore al giorno da migliaia di telecamere nascoste e trasmessa dal vivo in tutto il mondo. Seahaven, la città di Truman, è un set costruito sotto una cupola gigantesca e popolato da attori e personale dello show, permettendo così il controllo totale di ogni aspetto della vita di Truman. Tutto ciò di cui lui ha esperienza è fornito dal programma la "famiglia", gli "amici", il "lavoro", i giornali che legge, i programmi televisivi che guarda, e così via. Per impedirgli di scoprire la falsa realtà della sua vita, Truman viene bombardato con falsi notiziari e pubblicità su quanto il mondo fuori da Seahaven sia pericoloso e ostile, e quanto sia invece positivo e sicuro starsene a casa. Nonostante tutte queste precauzioni, Truman comincia a notare delle stranezze e il suo senso di "dissonanza cognitiva" aumenta, in particolare quando si innamora di una "extra" (non parte del copione) e lei cerca di raccontargli la verità sulla sua vita. La ragazza scompare misteriosamente (disconnessione?) I paralleli sono interessanti e hanno a che fare con ciò che chiamo "la bolla" il mondo autosufficiente di Scientology. Proprio come nella Seahaven di Truman, il mondo esterno alla sicura bolla Scientology viene dipinto come pericoloso e ostile. Un amico mi ha appena mandato una recente pubblicità di reclutamento della Sea Org. Nel titolo si legge: «Viviamo in un mondo impazzito». Poi continua dicendo «Un ambiente in cui i Soppressivi sono tesi a reprimere i pochi che lavorano per creare un mondo migliore». Ecco il mondo esterno che Scientology ama presentare ai propri membri un mondo spaventoso popolato di Soppressivi, di persone fanatiche e cariche di odio dove una cricca onnipotente di psichiatri e aziende big pharma operano grazie a un vasto esercito di terroristi Anonymous per intralciare Scientology a ogni angolo e produrre in serie tonnellate di "bugie" sulla chiesa. Questi racconti, proprio come i falsi "notiziari" di Seahaven, sono studiati per impedire agli scientologist di mettere il naso fuori dalla bolla. Dentro la bolla, naturalmente, è tutto meraviglioso e sicuro. La chiesa si sta "espandendo". David Miscavige, il leader della chiesa, è perfetto sotto ogni punto di vista e non ha mai fatto nulla di male. La tech "funziona sempre" e produce con regolarità successi strepitosi. LRH era un genio puro, benevolo e divino (anche se non ha mai detto di essere tale). La "dirigenza", anonima ma benevola, di Scientology porta fedelmente avanti e sostiene il lascito di Ron. Tutto va bene. È la perfetta sceneggiatura del Truman Show. Essere in grado di controllare il flusso di informazioni sia verso la bolla che dentro di essa è vitale. Tutti devono attenersi alla sceneggiatura. Controllare il flusso informativo verso la bolla è facile. Basta etichettare tutte le informazioni esterne come entheta, bugie, propaganda nera, natter e così via. Se qualche abitante della bolla entra in contatto con informazioni esterne (ciò che il resto di noi definirebbe "realtà"), gli viene semplicemente detto che sono "tutte bugie". E siamo a posto. Gli dicono che è "entheta". Gli dicono di non leggere o non guardare. E se lo fanno vengono minacciati con un "giro di giostra" in Etica. Anche controllare il flusso informativo dentro la bolla è semplice. Gli scientologist sanno quello che possono o non possono dire, e si attengono al copione. Sanno che non possono dubitare o criticare la Dirigenza o David Miscavige, quindi non lo fanno. Sanno che non possono contestare le azioni della chiesa, quindi non lo fanno. Sanno che non possono criticare Scientology, nessuna sua parte, perciò non lo fanno. Presentano coscienziosamente rapporto quando gli dicono di farlo, pagano quando gli dicono di pagare, e si alzano per una standing ovation nei punti dell'event previsti dalla sceneggiatura, quando i riflettori si accendono e le telecamere volanti inquadrano la platea sorridente. Proprio come gli abitanti della Seahaven di Truman, sanno che non devono mai discostarsi dal copione. Cercare di comunicare la realtà di quanto sta succedendo dietro le quinte di questa chiesa a uno degli abitanti della bolla può essere un compito frustrante. Non guardano, non vedono. Non è parte del copione approvato. Puoi presentare le prove degli abusi e della malafede di David Miscavige, e ti rivolgeranno uno sguardo vuoto dicendo qualcosa di insipido come: «Quella non è la mia realtà», oppure «È solo entheta». Puoi presentare prove che la chiesa è in declino, ma non servirà a niente. Non è quanto gli hanno detto agli event o sulla rivista Impact, perciò non può essere vero. Puoi dar loro montagne di link, ma ti diranno che non visitano "siti entheta" o "forum pieni di natter". Se insisti, scoprirai che considerano "entheta" tutto ciò che esula dai siti approvati dalla chiesa. La bolla, però, è una delle cose più difficili da incrinare. Per alcuni è impossibile. Tuttavia, la bolla ha un punto debole. Può essere incrinata dall'interno. E, come accade a Truman, è l'individuo dentro di essa che alla fine la incrina. Tutto comincia quando si scopre che il perfetto mondo da libro di fiabe in cui sono immersi non è ciò che sembra essere. Limiti e bugie diventano sempre più evidenti. Si comincia a vedere la mano manipolativa del regista occulto. E un giorno, proprio come Truman, si arriva ai confini della bolla e si va oltre, si continua a camminare verso la libertà. Sai di essere in un culto se...
La parola "culto" [*] è controversa ed è nato un forte dibattito su ciò che è un culto o non lo è. Alcuni (come la Chiesa di Scientology) obiettano in toto all'uso del termine. Altri sostengono che tutte le religioni sono partite come culti, perciò si dovrebbe usare soltanto il termine "nuove religioni". Altri ancora usano la parola in senso così estensivo che potrebbe descrivere di tutto, dai vegetariani ai fan di Miley Cirus. Tutti, però, mascherano un problema molto reale. [*: setta. L'inglese distingue tra "cult" "setta abusante" e "sect" gruppo deviante. Userò "culto/cult" quando lo usa l'autore. NdT] Sono esistiti ed esistono veri culti: Il Tempio dei Popoli, Il Solar Temple, Aum Shinrikyo, Heaven's Gate, La Chiesa dell'Unificazione e molti, molti altri. A volte il vero pericolo di questi gruppi è stato rivelato soltanto dopo che il peggio era ormai accaduto: suicidi/omicidi di massa. Ma tutti i precedenti anni di abuso erano passati sotto silenzio, a volte mascherati da abile propaganda. E allora? Che cos'è un culto? Come possiamo identificarlo? E soprattutto: come facciamo a sapere se abbiamo aderito ad uno di essi? Beh, negli ultimi cinque anni da quando ho lasciato la Chiesa di Scientology ho cercato di approfondire l'argomento. Ho letto molti libri e articoli e ho cercato di ricavarne un senso. Ecco la mia personale analisi dei sette punti che definiscono un culto: Isolamento: Molti gruppi settari hanno modo e maniera di isolare gradualmente i propri membri dai non-membri. I membri vengono incoraggiati a passare sempre più tempo con altri membri del gruppo e sempre meno tempo con amici e parenti che non lo sono. Con l'aumentare del coinvolgimento e della dedizione, i membri del gruppo tendono a socializzare, e persino lavorare, solo con altri membri del gruppo. La capacità personale di comunicare con i non-membri si atrofizza e la comunicazione con parenti e amici non-membri diventa problematica. I membri del gruppo cominciano a pensare ai loro parenti e amici non-membri nei termini negativi che il gruppo usa per il mondo esterno: "società borghese", "non credenti", "wog", ecc. La maggioranza dei culti ha anche qualche metodo per isolare i membri dagli ex membri, quelli che hanno lasciato il gruppo. Il gruppo stigmatizza e demonizza i membri espulsi o fuggiti. Sono considerati dei nemici e delle non-persone, degli "agenti di Satana", ecc. Ai membri viene vietato comunicare con loro sotto minaccia di essere a loro volta espulsi. Evitare, tagliar fuori gli ex membri è pratica comune a molti culti. State frequentando socialmente o professionalmente solo i membri del vostro gruppo? Frequentate sempre di meno parenti e amici non-membri? Vi vietano di frequentare parenti e amici ex membri? Se è così, allora è probabile che abbiate aderito a un culto. Controllo dell'informazione: il maggior nemico di tutti i culti è il libero flusso di informazioni, perciò i culti cercheranno sempre di censurare e controllare il flusso informativo dei loro membri. I membri del culto non vengono soltanto scoraggiati a leggere fonti informative esterne (che provengono "da Satana"), ma sono nutriti con una costante falsa mitologia sul culto e i suoi leader. Il numero degli affiliati al culto viene esagerato. Viene costruita e inventata l'influenza che il culto ha sul mondo. La reputazione del leader è abbellita. Ai membri viene insegnato a leggere e ascoltare solo le fonti informative del culto e a non guardare mai informazioni esterne sul culto. Allo stesso tempo: le attività della dirigenza sono avvolte dal mistero? Chi sta gestendo il gruppo? Chi prende le decisioni? Dove vanno a finire i soldi? Ai membri non è dato sapere queste cose. Il vostro gruppo cerca di dirvi ciò che potete e non potete leggere, guardare, ascoltare? Il vostro gruppo demonizza le fonti esterne di informazione? Il vostro gruppo è riservato ed elusivo sulle sue attività e finanze? Il vostro gruppo fa affermazioni non verificabili sulle sue dimensioni e i traguardi raggiunti? Se è così, allora è probabile che siate entrati in un culto. Pensiero in bianco e nero: per un culto il mondo è in bianco e nero, senza sfumature di grigio. Il culto e i suoi leader sono sempre buoni e bene intenzionati. Gli esterni sono cattivi, ignoranti, fuorvianti o malvagi. Chiunque dubiti, metta alla prova o critichi le credenze del culto è un nemico da distruggere. I membri del culto arrivano a pensarsi come superiori agli esterni il che può portare ad atteggiamenti intransigenti e moralistici, all'atteggiamento "noi contro loro". O si è d'accordo e si approva il culto, oppure si è nemici. Se pensate che il vostro gruppo e i suoi leader siano perfetti, al riparo da disapprovazione o critica, e se pensate automaticamente che chiunque metta in dubbio il vostro gruppo e i suoi leader o dottrine è un nemico da distruggere, allora è probabile che siate entrati in un culto. Sospensione del pensiero critico: alcuni cercano di definire un culto come "un gruppo le cui credenze e pratiche sono considerate strane". È una definizione piuttosto vaga, poiché molti gruppi, tra cui le religioni maggiori, credono in cose che gli esterni potrebbero considerare strane. Chi se ne importa in che cosa crede la gente? Il punto non è quello. Ciò che, secondo me, rende "culto" è che il gruppo non permette ai propri membri di dubitare, mettere alla prova o persino riflettere sulle credenze essenziali. Mentre alcuni culti si vantano di dire ai neofiti cose del tipo: «Puoi accettare o rifiutare le parole del Maestro», resta il fatto che più aumenta il coinvolgimento, più rifiutare le parole del Maestro non è più un'opzione. I disaccordi vengono trattati in modo paternalistico «Non comprendi pienamente», «Devi salire a un livello di coscienza superiore per comprendere realmente», e così via. Chi insiste nel disaccordo o nel dubbio sulle parole del Maestro viene alla fine ostracizzato ed evitato. In un culto, il Leader e la Dottrina sono sempre perfetti. Tutti i fallimenti dipendono dal membro individuale che è imperfetto, pieno di difetti. Quando vi si chiede un'opinione, tendete a citare o parafrasare ciò che ha scritto il leader, piuttosto che elaborare in proprio? Quando dovete prendere decisioni importanti per la vostra vita, le elaborate da soli o tendete a pensare: «Che cosa farebbe il Maestro?» Le conversazioni tra i membri del gruppo tendono a ruotare attorno alla reciproca citazione delle parole del Leader? Se vi capitasse di esprimere disaccordo con il Leader o il Maestro, sareste guardati male, evitati, persino ostracizzati? Se è così, è probabile che siate entrati in un culto. Cultura della confessione: La confessione è un'esperienza potente ed è un elemento chiave di molte religioni. Si confessano i propri peccati in modo confidenziale, si viene ascoltati e si riceve il perdono. Può essere un sollievo tremendo. Ma i culti non usano la confessione in questo modo. La usano per controllare. Il membro deve aprirsi e rivelare completamente tutti i suoi peccati, trasgressioni, cattivi pensieri e così via. Il confine tra pubblico e privato viene distrutto. La dirigenza del culto vuole conoscere tutti i segreti più intimi di ogni membro, così da poterli controllare con senso di colpa, vergogna e paura. Nulla viene mai perdonato. Il vostro gruppo pretende che confessiate i vostri segreti più intimi? I membri passano molte ore in confessione? Quelle informazioni vengono usate per far tacere gli ex membri? Se è così, allora è probabile che siate entrati in un culto. Controllo: I culti cercano di aumentare il controllo sulla vita dei propri membri, di confondere il confine tra sé e gruppo. Il culto cerca di spingere i membri a ristrutturare la loro vita in termini assolutistici, la visione in "bianco e nero". Pertanto non esistono scelte personali, ogni scelta è una scelta di gruppo. Dovrei comprare un'auto? Dovrei mandare mio figlio all'università? Tutto viene giudicato in termini di "ciò che è meglio per il gruppo". Il gruppo rivendica il vostro tempo, il vostro denaro, le vostre risorse. Il vostro gruppo vi ha mai criticato per aver comprato un'auto o mandato vostro figlio all'università invece di dare soldi al gruppo? Il vostro gruppo vi ha mai fatto pressioni per divorziare? Per smettere di uscire con qualcuno? Vi hanno mai fatto sentire in colpa per essere andati al cinema, a una festa o in vacanza, invece di impegnarvi nelle attività del gruppo? Vi hanno mai fatto pressioni per accendere un secondo mutuo e dare i soldi al gruppo? O di lasciare una eredità al gruppo? Se è così, allora è probabile che siate entrati in un culto.
Perfezione del leader: alcune definizioni di culto parlano di "seguire un leader carismatico". Mi sembra un po' vago. Dopo tutto, Steve Jobs poteva essere considerato un leader carismatico ma pochi definirebbero la Apple "un culto". No, in un vero culto il leader non è soltanto carismatico o ammirato, è perfetto e impeccabile. Il Leader non può fare errori. Tutti i fallimenti sono colpa dei sottoposti o sono "opera di Satana". Le parole del leader sono sempre vere, giuste, brillanti. Lui non mente mai. Le sue intenzioni sono sempre pure. Tutto ciò che il Leader produce è stupefacente e meraviglioso. Tutti i progressi o successi del gruppo sono sempre dovuti al Leader. Mettere in dubbio o criticare il leader è un'azione nemica. Denaro, bei vestiti, case e auto lussuose, personale di servizio sono tutti suoi di diritto. Nessuno può mettere in dubbio la sua ricchezza e potere. Il vostro leader è perfetto? Il vostro leader ha mai ammesso un errore? Che cosa succederebbe se esprimeste a voce alta qualche critica al leader del vostro gruppo? Vi farebbero rapporto? Sareste sottoposti a disciplina? Se è così, allora è probabile che siate entrati in un culto. Blocca-pensiero
Bene, ecco il post che vi avevo promesso sul blocca-pensiero argomento interessante che tutti gli scientologist e gli ex dovrebbero comprendere. Il termine fu coniato da Robert Jay Lifton nel suo libro del 1961 Thought Reform and the Psychology of Totalism [Riforma del pensiero e psicologia del totalitarismo NdT], libro di cui raccomando la lettura, in particolare del Capitolo 22 in cui l'autore delinea le sette caratteristiche dell'ambiente di riforma del pensiero totalitaria]. Nel libro, Lifton descrive ciò che chiama "cliché blocca-pensiero": I problemi umani più complessi e di vasta portata vengono compressi in frasi brevi, fortemente riduttive e all'apparenza definitive, facilmente ricordabili ed esprimibili. Il che diventa l'inizio e la fine di qualsiasi analisi ideologica. Nella riforma del pensiero [della Cina Comunista], per esempio, la frase "mentalità borghese" viene usata per ricomprendere e liquidare con disapprovazione le preoccupazioni generalmente problematiche come la richiesta di espressione individuale, il ricorso a idee alternative, la ricerca di visione ed equilibrio nei giudizi politici.Nel suo romanzo distopico 1984, George Orwell descrive una società in cui è stato sviluppato un linguaggio completamente nuovo, la "Neolingua", pieno di frasi blocca-pensiero: ... un elaborato allenamento mentale, cominciato nell'infanzia e raggruppato attorno alle parole stopreato, bianconero e bipensiero della Neolingua, rende [il cittadino] incapace e riluttante a riflettere troppo profondamente su qualsiasi argomento... stopreato significa la capacità di fermarsi bruscamente, quasi per istinto, sulla soglia di tutti i pensieri pericolosi.Tutti noi nella vita quotidiana abbiamo sperimentato forme leggere di cliché blocca-pensiero. Pensiamo a un uomo licenziato. Dice a se stesso e agli amici: «Beh, la merda esiste». È un cliché. "Spiega" tutto. Permette di non riflettere troppo approfonditamente sulle cose, come per esempio chiedersi che cosa lui può aver fatto per perdere di continuo il lavoro. Oppure pensiamo a una madre il cui figlio è stato sospeso da scuola per aver picchiato un altro studente. Fa spallucce e dice: «I ragazzi sono pur sempre ragazzi». E anche questo è un cliché che le permette di "spiegare" le cose e le impedisce di pensare ai motivi per cui suo figlio si è comportato in quel modo, o se magari potrebbero esistere motivi più profondi. Gruppi autoritari totalitari come i culti e i governi oppressivi caricano il linguaggio con parole e frasi blocca-pensiero di questo tipo. Per esempio, un culto fondamentalista potrebbe credere che i medici sono malvagi e che la medicina moderna è opera di Satana. Se un bambino si ammala, non gli forniscono cure mediche. Se il bambino muore, dicono: «E' la volontà di Dio.» E questo "spiega" perché il bambino è morto e ferma pensieri più inquietanti che potrebbero far dubitare della propria fede. Questo tipo di "linguaggio interno" influisce su come la gente comunica e, di conseguenza, su come pensa. L'uso dei termini settari inizia subito con una rigida ortodossia se ti puoi esprimere soltanto usando i termini specializzati del culto, cominci a pensare dentro a un certo modello e a fermarti davanti a quei pensieri che escono dal modello, dal binario prestabilito. Anche Scientology ha la sua quota di frasi blocca-pensiero. Faccio alcuni esempi: «È un SP» oppure «È stata dichiarata». Queste frasi bloccano efficacemente tutti i pensieri su quella persona o su qualsiasi cosa possa dire. E non ci si ferma nemmeno a riflettere se quella persona tiene davvero comportamenti soppressivi. Se la chiesa dice che la è, allora la è, e non ci si pensa più. Alla domanda: «Hai visto il programma della CNN su Scientology?» si risponde: «Oh, quella gente è tutta SP dichiarata». Fine dei discorsi non serve ulteriore ragionamento. Questo è entheta: È la frase blocca-pensiero perfetta. Significa "Non spingerti oltre, è una cosa pericolosa, qualcosa che non puoi leggere, guardare, discutere". Tutto ciò che è critico della chiesa è, naturalmente, "entheta". Tutte le critiche a David Miscavige sono, naturalmente, "entheta". Tutte le lamentele o i commenti negativi sono "entheta". Gli scientologist sanno che non vi si devono avvicinare. Come scriveva Orwell, hanno «La capacità di fermarsi immediatamente, quasi per istinto, sulla soglia di ogni pensiero pericoloso.» «Hai visto gli articoli del St. Petersburg Times sui pestaggi a Int?» «È roba entheta». Fine della storia. Ha degli overt: È la frase perfetta per liquidare chiunque sia critico o si lamenti. Non devi ascoltare o comprendere le sue lamentele. Non devi pensare alle possibili condizioni che potrebbero far nascere quelle lamentele. La frasetta comoda spiega tutto e non devi pensarci più. È propaganda nera: Simile a "È entheta". Tutte le lamentele sulla dirigenza di Scientology o i suoi leader vengono liquidate con questa frase. Non devi più pensarci su. È l'Intenzione di Comando: Ricordo che veniva usata internamente tra gli staff e forse è giunta anche al pubblico. Significa: "Non fare domande o riflettere su ciò che ti è stato detto di fare". Una frase simile è: "È un ordine del COB". È PTS: Fatemi spiegare. Un conto è studiare il "caso" di qualcuno, prenderne in considerazione tutti i fattori, concludere che è un PTS e intraprendere un "maneggiamento PTS" per farlo stare meglio. Un altro conto è lanciare questa frase come un cliché per evitare di riflettere troppo approfonditamente sulle cose. Per esempio, quando l'OT VII Rex Fowler uccise il suo socio in affari, la prima cosa che uscì dalla bocca di certa gente fu "È PTS". Affermazione buttata lì senza aver fatto uno studio del caso o avere qualche conoscenza, giusto per evitare di riflettere troppo su che cosa potrebbe significare un OT VII, che dovrebbe essere "Causa sulla Vita", che ammazza qualcuno. Ho sentito dire la stessa cosa quando Steve Brackett, un OT VIII, si suicidò: «Era PTS». L'ho addirittura sentito dire per spiegare tutta l'attuale dirigenza di Scientology: «Sono tutti PTS». Prima di usare una frase del genere chiedetevi: «La sto usando come razionalizzazione o scusa per non riflettere su questioni più profonde?»
Se l'è pulinata: [Da pull-in, attirare. Secondo la credenza scientology, a un "flusso uscente" corrisponde un "flusso entrante", perciò se si fa del male o se si fa sbagliato ci si "attira" pari trattamento NdT] Usata troppo spesso dagli scientologist per evitare di riflettere o di provare empatia con le disgrazie altrui. Sono certo che potrete trovare altri esempi. Consiglio a chi è uscito da Scientology da poco di smettere di usare la sua terminologia e smettere di pensare in quella terminologia. Non perché quella terminologia sia necessariamente "sbagliata" o "cattiva", ma alcune di quelle frasi o parole potrebbero agire come cliché blocca-pensiero. Se per un po' evitate deliberatamente di parlare e pensare in quella terminologia, vi costringete a riflettere sulle cose in modo diverso, piuttosto che appiattirvi su una frase fatta. Blocca-pensiero al testosterone
Ho appena ascoltato un po' del discorso di David Miscavige all'inaugurazione dell'Org Ideale di Seattle (non sono riuscito a reggere più di tanto). In riferimento al mio precedente post sul blocca-pensiero, mi è venuto in mente che una delle tecniche blocca-pensiero della chiesa sono i discorsi fatti a questi event. Sono orazioni lunghissime, piene di cliché su cliché, non dicono assolutamente nulla e vengono fatte tutte con una cadenza ritmica, quasi ipnotica. Ecco i commenti di apertura di Miscavige: Sono sinceramente onorato di unirmi a voi in questo giorno in cui la Scientology di Seattle diventa adulta; non che non abbiate da molto tempo una presenza in questa città, non che non abbiate affondato le vostre radici in questa città molto tempo fa, e non che non abbiate tenuta alta la fiaccola di questo grande Nordovest, ma solo ora c'è tutta la grandiosità e la delicatezza dell'esplosione che questa chiesa ha reso manifesta, perché solo ora possiamo apprezzare il significato profondo degli slogan di quelle campagne che hanno sospinto i vostri nuovi costruttori di civiltà fino a questo momento: guidare il cammino; consegnare il futuro; elevare Seattle ad altezze superiori, solo adesso è chiaro che non erano affatto slogan, erano una profezia, perciò mentre da tanto tempo eravamo meravigliati dalla vostra sfrenata creatività e da event elaborati, dai molti ruoli che avete giocato, dai molti palchi che avete calcato, dalla miriade di costumi che avete indossato, solo ora è evidente che quando vi hanno detto di dare il meglio, l'avete interpretato come il meglio del meglio.Sì, ha proprio detto così. Riuscite a crederci? È una frase di 164 parole [in inglese NdT]. Tutta per dire assolutamente niente. Quanti cliché riuscite a contare? "Diventare adulti", "affondare radici", "portare la fiaccola", "elevare Seattle ad altezze superiori". E così via. E che cosa significa? Sono sconcertato. Che cosa significa " tutta la grandiosità e la delicatezza dell'esplosione che questa chiesa ha reso manifesta"? E le chiacchiere su come gli slogan propagandistici erano in realtà delle profezie. E la gente che batteva le mani al "momento applausi" giusto. Questi sono "cliché blocca-pensiero" gonfiati di steroidi. La gente normale non parla così, nemmeno quando fa un discorso. Parla così solo chi non ha niente da dire. Solo chi ha qualcosa da nascondere. Ecco perché David Miscavige ha Danny Sherman, uno scrittore innamorato del suono delle sue parole. E a Danny poco importa se l'oratore ha qualcosa da dire oppure no, lui produrrà una sottile ragnatela di frasi e cliché insignificanti. È il suo lavoro. Un dirigente normale arriverebbe lì per dire qualcosa di sincero, proveniente dal cuore. Ma naturalmente "proveniente dal cuore" e "sociopatico" non vanno molto d'accordo. Miscavige non prova alcuna vera gratitudine per quella gente del posto (e infatti tra il pubblico c'erano molti che non erano per niente del posto, erano stati portati in corriera da Porland fatto che in modo manifesto quanto imbarazzante è diventato ovvio quando ha nominato l'Org di Portland, e si è alzato un grande applauso). Non prova alcuna vera empatia per i locali che hanno contribuito e si sono sacrificati in realtà, ad alcuni dei maggiori contributori non è stato nemmeno permesso partecipare perché si erano rifiutati di sottostare agli ordini di Miscavige. E l'onestà? Beh, se Miscavige dovesse tenere un discorso onesto dovrebbe dire qualcosa di questo tipo: «Sono contento di essere qui oggi con la mia troupe cinematografica personale di Gold. Per me questa è una grande opportunità fotografica. Mostreremo questi filmati all'event del Giorno dell'Auditor così che io possa prendermi pieno merito personale di tutto il vostro duro lavoro e dei vostri soldi. Sono sempre sorpreso quando gli slogan della nostra campagna delle Org Ideali funzionano davvero e nessuno vede l'imbroglio. Perché naturalmente non sto prendendo soltanto il merito personale per tutto questo, mi sto prendendo anche l'edificio. Giusto, avete capito bene. Questo palazzo non è vostro, anche se lo avete pagato voi. Appartiene al International Landlord Office, che è sotto il mio pieno controllo. Perciò molte grazie, babbei. E non aspettatevi alcun aiuto dal Management internazionale per riempire questo elefante bianco ho fatto rinchiudere tutto quel branco di perdenti. Oh, e non mettete ancora via i vostri borsellini, ho ancora in serbo per voi un bel po' di imbrogli. Ho riconfezionato un po' di roba vecchia di LRH così da obbligarvi a ricomprarla. Qualche lamentela? Forza, fatevi avanti vi dichiarerò così in fretta da farvi girare la testa. Beh, ho cose più importanti da fare che star qui in questa città di bifolchi con un branco di peones frustrati. Lou, è pronto il mio aereo privato?» Io sono OK, tu sei OK
Essere in un ambiente settario può influenzarci in modi non sempre immediatamente visibili. Nel settembre 2005 ero fuori dalla Sea Org da cinque mesi. Ero riuscito a trovare un buon impiego come Direttore di Produzione di una rivista settimanale di Santa Barbara. Mi stavo adattando alla vista esterna alla Sea Org e pensavo di cavarmela discretamente bene. Poi feci un errore. Non era nemmeno un errore enorme avevo messo un numero di telefono sbagliato su un annuncio pubblicitario. Significò che dovemmo dare al cliente un'uscita gratuita con il numero di telefono giusto. Fu soltanto un contrattempo nell'economia di produzione di una rivista settimanale di 60 pagine. Sicuramente increscioso, ma non la fine del mondo. Ma per qualche motivo ne restai malamente colpito. Mi sentii pervadere da senso di colpa e di vergogna condito con una specie di ira difensiva. Stavo per mettermi a piangere, fui del tutto irrazionale. Sapevo che la gente del giornale era brava gente. Non mi avrebbero coperto di vergogna né fatto sentire in colpa. Non mi avrebbero assegnato a una "condizione di rischio" e insistito che facessi progetti di ammenda. Non mi avrebbero urlato addosso oscenità né accusato di tradimento o sabotaggio. Non mi avrebbero sottoposto a ore e ore di Verifiche di Sicurezza per scoprire e "maneggiare" le mie "contro-intenzioni", per poi farmi leggere i miei overt davanti al gruppo in adunata. Non mi avrebbero gettato nel lago, né fatto fare 50 giri di corsa intorno al palazzo, o mandato a fare lavori pesanti. Io però avevo trascorso molti anni in un ambiente dove quelle cose precise sarebbero successe, anche per una sciocchezza come un errore di battitura. Ne fui così turbato che dovetti andare a fare una passeggiata per sbollirmi. Al ritorno il mio capo mi prese da parte. Aveva capito che ero sconvolto anche se naturalmente non sapeva perché. Mi rassicurò che non era tutta quella gran cosa. «Guarda», mi disse, «Tutti fanno degli errori. Non è così importante. Ciò che importa è apprendere qualcosa dai nostri errori». Giuro che in quei pochi minuti mi dimostrò più comprensione, saggezza e capacità manageriali del 99, 999% dei cosiddetti "dirigenti" della Int Base. E da quel giorno fino a oggi non ho mai più sbagliato un numero di telefono, indirizzo o sito web di un cliente. Ma quel singolo episodio mi fece capire che gli effetti di una vita spesa in un culto potevano essere molto maggiori di quanto potremmo immaginare. Ho fatto un po' di studi sull'argomento, tra cui un libro affascinante di Janja Lalich e Madeline Tobias intitolato Take Back Your Life: Recovering from Cults and Abusive Relationships. Le autrici hanno studiato per molti anni gli ex membri di culto e i problemi che si trovano ad affrontare. Discutono di un qualcosa chiamato "distorsioni cognitive", un modo elegante per dire "errori di ragionamento". Ecco le dieci "distorsioni cognitive" che hanno scoperto essere comuni a molti ex membri convalescenti. Non le presento come un vangelo, ma come qualcosa su cui riflettere e discutere. Pensiero tutto o niente: i culti insegnano il ragionamento in "bianco e nero" e noi in Scientology ne abbiamo assorbito molto. "Tutti gli psych sono cattivi" [psicologi e psichiatri NdT]; "Tutti i critici sono SP" [Persone Soppressive NdT]; "David Miscavige è perfetto e non fa mai errori"; "Gli apostati mentono sempre". Questo tipo di ragionamento soffoca e reprime le capacità di pensiero critico e crea una mentalità "noi contro loro". Ritengo che dubitare e mettere alla prova quei dati "in bianco e nero" ogni volta che si presentano sia di aiuto. Chiedetevi cose del tipo: «È vero davvero che tutti gli psichiatri sono malvagi?» Parte del ragionamento settario "tutto o niente" è l'idea che la missione del culto sia "tutto", mentre obiettivi e desideri personali siano "niente". Uscendo da Scientology si potrebbe patire la perdita di una enorme, primaria missione tesa a salvare il pianeta. Al confronto, vivere la propria vita e perseguire i propri obiettivi può sembrare "piccolo" e "noioso". Beh, un rimedio potrebbe essere avere una vita impegnata, darsi degli obiettivi e perseguirli. Un altro rimedio è l'educazione. Scoprite da soli quali sono le reali dimensioni di Scientology e qual è stato il suo vero "impatto planetario". Quando scoprirete quanto piccola e insignificante è realmente Scientology, forse non avvertirete più così tanto la perdita di quel "grande gioco". Iper-semplificazione, eccessiva generalizzazione: i culti tendono a dipingere un quadro catastrofico di ciò che succede a chi lascia il gruppo. Hai mai pensato che se lasci Scientology ti succederà qualcosa di brutto? Hai mai pensato che diventerai un PTS, o un malato incurabile, o un fallimento? Quando fai errori o ti ammali, senti nella testa questo tipo di severa critica? Ritieni che tutti i più piccoli contrattempi sono la realizzazione di quelle catastrofiche previsioni? Filtro mentale: i culti addestrano a soffermarsi su errori e debolezze. In Scientology, Verifiche di Sicurezza, interrogatori di Etica, Condizioni, stesure di overt e withhold diventano sempre più comuni. Si viene addestrati a monitorare continuamente i propri pensieri e azioni in cerca di negatività. Anche la minima trasgressione diventa motivo di sensi di colpa, critiche e contrizione. Il che può rendere difficile le decisioni. Se non hai fiducia in te stesso, anche la più piccola decisione di vita diventa spaventosa e scoraggiante. Provate a riflettere su questo: siete troppo severi con voi stessi? Vi rimproverate senza motivo per piccoli errori e sbagli? A volte perdete di vista le cose positive che accadono? Squalificare il positivo uno dei mezzi di controllo settario è non permettere di provare orgoglio personale per le proprie conquiste. Tutto il buono proviene dal Leader o dalla Dottrina, non dall'individuo. Vi hanno mai fatto sentire stupido o inadeguato? Avete mai fatto un elenco delle vostre conquiste e punti di forza, e le avete riconosciute? [dare riconoscimento, scientologese NdT] Saltare a conclusioni: Molti culti insegnano che è possibile leggere nella mente. Ne ho vista una versione in cui gli scientologist affermano di avere knowingness di una persona o situazione prima ancora di saperne realmente qualcosa. Vi è mai capitato di saltare a conclusioni su una persona o situazione che poi si sono rivelate scorrette? Certo, percepite ciò che percepite su persone o situazioni, ma non è saggio sostituire una buona e sincera comunicazione e osservazione con una specie di assunto mistico. Amplificazione e minimizzazione: i culti tendono a ingigantire i difetti e le debolezze dei membri e a minimizzare i loro punti di forza e talenti. E fanno il contrario con il Leader. Collocare i vostri punti di forza e talenti nella giusta prospettiva è di importanza vitale. Avete mai fatto un elenco dei vostri punti di forza e ricchezze personali? Ragionamento emotivo [di pancia]: alcuni culti mettono l'accento sulle emozioni a discapito del ragionamento. La cosa più importante è ciò che una persona prova. Ritengo che la versione scientology di questo "ragionamento emotivo" sia il "postulato positivo". Pensiamo che se postuliamo qualcosa con sufficiente intenzione positiva, quella cosa avverrà. Viceversa, se sperimentiamo delle sventure o dei fallimenti, tendiamo a incolpare i nostri "postulati negativi". Il che può portare a una specie di costante e introvertita analisi della "purezza" dei nostri postulati. Affermazioni di dovere: tutti i culti hanno un sacco di affermazioni di "dovere", devi dare, devi fare, è necessario, ecc. Anche dopo essersene andati si continuano a sentire queste frasi. Alcune delle mie preferite sono: "devo sempre essere più produttivo", "non devo mai essere pigro", e così via. Etichette e etichette negative: le etichette sono moraliste e severe. È probabile che in Scientology vi siano state apposte molte etichette PTS, NCG, contro-intenzione (CI), SP, "particella di etica", dilettante. Continuare a pensare nei termini di queste etichette può essere controproducente. Usarle per gli altri è moralistico. Oppure potresti assegnare etichette a te stesso per essere entrato in Scientology: stupido, credulone, folle, pazzo. Tutte queste etichette sono controproducenti. Se devi usare etichette, allora perché non provare quelle positive come idealista, altruista, diligente e solerte? Sei entrato in Scientology per aiutare il prossimo. Allora riconosci a te stesso i giusti meriti di quell'impulso. [La visione di Hawkins mi pare eccessivamente semplicistica. È controproducente e fuorviante ritenere che tutti entrano in Scientology per impulsi altruistici o idealisti, o di aiuto. I motivi per cui si aderisce sono svariati, compresa una certa quantità di motivazioni prettamente egoistiche Commento della traduttrice].
Personalizzazione: In Scientology ci insegnavano che eravamo totalmente responsabili di tutto ciò che ci accadeva. Anche questo può avere come conseguenza l'eccessiva interiorizzazione di preoccupazioni e sensi di colpa, cose come: "Che cosa ho fatto per pulinarmela?" È importante essere realisti su ciò che si può o non si può controllare. Il punto è: non siate troppo intransigenti con voi stessi. Rendetevi conto che sensi di colpa e di vergogna, di fallimento, di disperazione o depressione possono essere i residui di uno stile di vita settario. Pensate piuttosto ai vostri talenti e punti di forza, non solo a debolezze e fallimenti che non sono così grossi come potreste pensare. Non continuate ad arrovellarci su errori e contrattempi. E, soprattutto, informatevi, istruitevi, educatevi. Credi alla magia?
Non fraintendetemi. Amo la magia come il mio prossimo. Ho amato i libri e i film di Harry Potter. Da bambino adoravo i negozi per maghi dove potevo curiosare tra le più recenti attrezzature da gioco di prestigio. Ma cerco di non lasciare che influenzi i miei ragionamenti. Detta in poche parole, "Pensiero magico" è cercare una relazione causale tra cose che potrebbero non essere per niente in relazione o collegate. La superstizione ricade in questo tipo di pensiero: "specchio rotto sette anni di guai". Lo sport ne è pieno: per esempio, Michael Jordan (laureato in North Carolina) sotto l'uniforme dei Bull portava sempre come portafortuna i suoi calzoncini blu della North Carolina. Il giorno della partita alcuni appassionati di calcio indossano sempre un certo capo di abbigliamento per assicurarsi che la squadra del cuore vinca. I bambini piccoli a volte proiettano le loro emozioni sul mondo circostante: "Piove perché sono triste". E naturalmente le religioni hanno molte credenze di questo tipo: pregare un certo dio o santo, recitare una certa preghiera, scandire un rituale per compiacere gli dei o evitare certi tabù. Naturalmente, Scientology non indulge in nulla di irrazionale come il pensiero magico. O forse sì? Provate a cercare Barbara Dews, Cosulente dei Servizi di Flag, e pensiero magico. Di recente ha spedito una stupefacente e-mail intitolata: "Boom OT di proporzioni inimmaginabili: in 10.000 su Solo OT". Vale la pena analizzarne qualche passaggio. Inizia così: Abbiamo superato la metà del nostro obiettivo di avere 10.000 persone in cima alla Scala Gradi. Sì, e questo significa che ora sulla terra abbiamo più di 5000 Nuovi OT VII e OT VIII!"Fermiamoci qui. Non per essere troppo puntiglioso, ma di recente un ex Direttore dei Procedimenti di Solo ha postato su ESMB http://www.forum.exscn.net/showthread.php?t=16796 alcune cifre a cui potresti dare un'occhiata, Barbara. Per gli Auditor di Solo NOTS esiste un sistema di cartellini e, secondo questo utente, i dati sono questi:
E Barbara... c'è stato un esodo imponente di VII e VIII, nel caso non lo avessi notato. Dove eravamo rimasti? Questa naturalmente è una buona notizia ed è della massima importanza per il pianeta e per il maneggiamento della società! Ma ciò che è realmente più importante è lo stadio successivo, portare i prossimi 5000 su Solo NOTs per raggiungere la cifra di 10.000.Davvero? È stato un calcolo matematico? Allora se è matematica deve essere valida! Scusa se sono scettico, Barbara, ma credo che il solo calcolo usato per arrivare al numero 10.000 sia stato questo:
Tutto ciò creerà degli effetti reali sull'universo fisico in termini di guadagni di caso e conseguente attività di terza dinamica, compresi i Nuovi OT VII e VIII che entreranno nello staff, ed è stato stimato che raggiungeremo l'obiettivo di dar luogo alla consegna di Nuovo OT IX e XPer cortesia, Barbara. Leggi l'ultimo post di Marty [Rathbun]. OT IX e X non esistono. Dopo 24 anni, ancora non l'hai capto? E adesso arriviamo al pensiero magico: Ma non solo questo è stato anche calcolato che 10.000 persone su OT VII, o che l'hanno già completato, riusciranno a fare molto in termini di "timone e guida"... e perciò il raggiungimento di questo obiettivo farà moltissimo per maneggiare la nostra società.Fatemi capire: se facciamo 10.000 OT VII, quelle persone assumeranno incarichi di leadership su base planetaria? Davvero? Qualcuno sa dirmi i nomi di alcuni di questi OT VII che già nel mondo sono in posizione di leadership? Non ne conosco neanche uno, ma vorrei avere qualche esempio. E se anche non hanno cariche dirigenziali importanti, il solo fatto di aver raggiunto quello stato destimolerà magicamente tutto il pianeta. Barbara dice che stiamo già assistendo ogni settimana ad attività importanti che cambieranno il pianeta. Davvero? Sarebbe troppo disturbo avere maggiori dettagli? Questi OT VII che cosa hanno cambiato sul pianeta?
Ricordo che alla caduta del Muro di Berlino, nel novembre 1989, si diceva che il vero motivo dietro l'evento era il gran numero di persone che raggiungevano OT VIII sulla Freewinds, benché nessuno di loro avesse niente a che fare con la liberazione dai sistemi autoritari del Blocco Orientale o con l'erosione del potere del blocco sovietico. No, era magia! Si stavano facendo degli OT VIII e... tombola! Il muro crollò. Gli scientologist proposero realmente tutto questo come "il motivo". Barbara tiene alta la tradizione. Tutto ciò che dobbiamo fare per "maneggiare il pianeta" è fare 10.000 OT VII. E, incredibile ma vero, c'è gente che ci crederà. E non lo vedrà per ciò che è: un discorso promozionale adatto per chi crede alla magia. Vai alla serie successiva di post |
Copyright © Allarme Scientology. L'utilizzo anche parziale dei materiali di questo sito - testi, traduzioni, grafica, immagini,
digitalizzazione e impaginazione - con qualsiasi mezzo e su qualsiasi supporto, non è consentita senza il preventivo consenso
scritto del gestore del sito. Per richieste e chiarimenti contattare: allarmescientology@email.it |