Rapporto speciale sulla Chiesa di Scientology di © Joe Childs e Thomas C. Tobin, redattori del Times.
© Traduzione e note a cura di Simonetta Po, giugno 2009.
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Mark C. "Marty" Rathbun ha lasciato lo staff della Chiesa di Scientology alla fine del 2004, ponendo termine a una carriera durata 27 anni che lo ha visto salire fino ai più alti vertici dirigenziali dell'organizzazione. Negli ultimi quattro anni ha vissuto in Texas mantenendo un basso profilo. Qualcuno ha speculato che fosse morto. A febbraio 2009 Rathbun ha aperto un sito Web in cui annuncia la sua disponibilità a dare assistenza ad altri scientologist delusi. «Poiché sono riuscito ad uscire dal buco nero in cui molti cadono dopo aver lasciato la chiesa» scrive, «Ho iniziato a tendere una mano ad altri nelle stesse condizioni». Contattato dal St. Petersburg Times Rathbun ha accettato di raccontarci la storia dei suoi anni in Scientology e i motivi che lo hanno spinto a lasciarla. Il Times lo ha intervistato a casa sua in Texas, poi l'uomo è venuto a Clearwater per rivedere alcuni dei luoghi che aveva descritto. Per cercare di corroborare il racconto di Rathbun, il quotidiano ha contattato altri che erano in Scientology nello stesso periodo e che hanno poi lasciato la chiesa: Mike Rinder, per 20 anni uno dei colleghi più stretti di Rathbun; Tom De Vocht, che Rathbun ha citato come figura chiave per la sua decisione di andarsene; e successivamente Amy Scobee. Rathbun e Rinder erano molto noti agli autori di questi articoli, in quanto li avevano intervistati decine di volte - in certi momenti in modo combattivo - durante gli anni di controversia a Clearwater. Avevano anche accolto i giornalisti a Los Angeles nel 1998 quando Miscavige rilasciò l'unica intervista ai media che abbia mai dato. I due autori di questi articoli hanno contattato Rinder a Denver, dove egli ora vive, ma l'uomo aveva rifiutato l'intervista. Circa un mese dopo due avvocati di Washington che lavorano per la chiesa si sono presentati inaspettatamente a Denver, informando Rinder che erano a conoscenza della visita dei giornalisti e chiedendogli che cosa avesse rivelato. Gli hanno ricordato che era stato uno dei funzionari legali di vertice dell'organizzazione e che l'obbligo di confidenzialità avvocato-cliente non era decaduto quando l'uomo aveva lasciato la chiesa. Gli hanno detto che se avesse parlato pubblicamente avrebbe potuto danneggiarla. Qualche settimana più tardi la chiesa ha fornito al nostro quotidiano un video del 2007 in cui Rinder negava con veemenza che Miscavige avesse mai picchiato lui o chiunque altro. A quel punto Rinder ha deciso di parlare con il Times. De Vocht è stato intervistato a Winter Haven e la Scobee nella contea di Pinella durante una visita ai parenti. I giornalisti hanno intervistato i quattro disertori in molteplici occasioni, e hanno avuto 25 ore di incontri con i portavoce e gli avvocati della chiesa. Joe Childs, Capo Redattore /Tampa Bay, dirige il Times di Clearwater dal 1993 e supervisiona la copertura di Scientology del giornale. Thomas C. Tobin copre in modo non continuativo la Chiesa di Scientology dal 1996. Il leader della Chiesa di Scientology entrò a grandi passi nella stanza con uno stereo portatile e un annuncio: era venuto il momento di fare il gioco delle sedie [1]. David Miscavige aveva tenuto segregati per settimane oltre 30 membri dello staff esecutivo della sua chiesa, rinchiusi in un piccolo edificio alle porte di Los Angeles. Potevano uscire soltanto per fare una doccia veloce. Dormivano sul pavimento, i pasti erano portati da fuori. Il loro compito era quello di sviluppare piani strategici per la chiesa. Ma il leader considerava immondizia qualsiasi idea proponessero e li redarguiva definendoli incompetenti e nemici, sia di lui stesso che della chiesa. Dimostrate la vostra devozione, disse loro Miscavige, vincendo al "gioco delle sedie". Tutti gli altri - i perdenti, tutti voi - verranno spediti in sperduti avamposti di Scientology in giro per il mondo. E se questo significherà separare delle famiglia, peccato. Giocarono tutta la notte al ritmo della Bohemian Rhapsody dei Queen, sfilando in sala conferenze con le loro uniformi della Marina, donne e uomini adulti che si accapigliavano per una sedia. La sera seguente, erano i primi del 2004, Miscavige radunò il gruppo e del tutto improvvisamente prese a schiaffi un manager di nome Tom De Vocht, lo atterrò e continuò a picchiarlo. De Vocht accettò in silenzio le percosse e l'umiliazione - allo stesso modo in cui gli altri executive accettavano sempre le aggressioni del leader. Questo racconto proviene da funzionari esecutivi che sono stati per decenni figure chiave del circolo più interno e potente di Scientology. Marty Rathbun e Mike Rinder, gli executive di rango più alto che abbiano mai lasciato la chiesa, parlano per la prima volta. Due altri ex executive, a loro volta fuoriusciti, hanno accettato di essere intervistati dal St. Petersburg Times: si tratta di De Vocht, per anni sovrintendente della sede spirituale di Clearwater, e di Amy Scobee, che ha contribuito a creare il network di celebrità di Scientology, che vanta personaggi come John Travolta e Tom Cruise. Uno ad uno i quattro disertori hanno abbandonato l'unica vita che conoscevano. Il fatto che Rathbun e Rinder stiano parlando pubblicamente è un capovolgimento sbalorditivo in quanto erano i colleghi più vicini a Miscavige, come dire Haldeman e Ehrlichman per Nixon. Ora forniscono una panoramica senza precedenti dei più alti livelli di potere di questa organizzazione fortemente controllata. Essi rivelano che:
I funzionari della chiesa hanno negato tutte le accuse. Miscavige non ha mai colpito un solo singolo membro dello staff, mai nemmeno una volta, sostengono. Il 13 maggio il Times richiese una intervista con Miscavige, in persona o al telefono, e nelle ultime cinque settimane ha ripetutamente rinnovato la richiesta. Ma i funzionari della chiesa hanno ripetuto che nell'agenda di Miscavige non c'era posto per un'intervista prima di luglio. Alle 17,50 di sabato [20 giugno 2009] Miscavige ha inviato una e-mail al Times per protestare contro la decisione del quotidiano di andare in stampa, invece che aspettare la sua disponibilità. La sua missiva dice che fornirà informazioni in grado di "distruggere la credibilità" dei disertori. Amato da milioni di scientologist, sostengono i suoi portavoce, Miscavige ha guidato la chiesa lungo un quarto di secolo di crescita. I disertori sono dei bugiardi, sostengono, sono apostati rancorosi che hanno raccattato in Internet le loro accuse e hanno gonfiato l'importanza degli incarichi che mantenevano all'interno del team di dedicati devoti conosciuto come Sea Org. Sostengono che furono quei disertori a maltrattare gli staff e che, quando Miscavige lo scoprì, pose un freno agli abusi e li destituì. Sostengono che ora i disertori stanno cercando di fare un colpo di mano, si inventano accuse per poter rovesciare Miscavige e prendere il controllo della chiesa. I disertori negano. Dicono invece che si sono decisi a parlare perché si deve sapere la verità su Miscavige. Rathbun sostiene che i maltrattamenti del leader sugli staff hanno fatto allontanare molti manager, e ha paralizzato chi ancora resta. «Sta succedendo il caos perché... manca qualsiasi forma di organizzazione. Nessuno rispetta più nessuno perché lui [Miscavige] denigra e malmena di continuo la gente». «Non voglio che si continuino a danneggiare le persone, che le si imbroglino, che si continui a mentire» aggiunge Rinder. «Non sono riuscito a cambiare le cose perché quando ero ancora dentro la chiesa me ne è mancato il coraggio. Ma ritengo che si debba porre fine a questi abusi... questa corruzione istigata dall'interno di Scientology è in realtà molto più distruttiva per il movimento di qualsiasi cosa possa essere detta all'esterno».
A 49 anni Miscavige è in forma e abbronzato, la sua cesellata avvenenza è accentuata da due intensi occhi blu. È piuttosto basso di statura, sul metro e sessanta, ma è ben piantato e ha una stretta di mano forte e sicura. La voce, tuonante e forte, può inchiodare le folle. Molti lo chiamano "COB" poiché è il Presidente del Consiglio dell'entità responsabile della salvaguardia di Scientology, fondata da L. Ron Hubbard nel 1954. «È uno degli individui più capaci e intelligenti che io abbia mai incontrato» dice Rathburn. «Ma L. Ron Hubbard sostiene che la scala dell'intelligenza non si allinea necessariamente con la scala della sanità mentale. Adolf Hitler era brillante, come lo era Stalin. Erano dei geni. Ma erano anche decisamente pazzi, in modo desolante». Rathbun, Rinder, Scobee e De Vocht affermano di avere partecipato in prima persona e di essere stati testimoni della follia, dal gioco delle sedie ai ripetuti maltrattamenti fisici. Che cosa scatenava gli scoppi di ira di Miscavige? In generale le vittime non ne hanno una idea precisa. «Se non gli davi la risposta che voleva, esplodeva» dice De Vocht. «Se la risposta era contraria a come lui la vedeva, esplodeva. Se la riteneva non troppo furba, o se era una risposta migliore della sua, esplodeva». Rathbun e Rinder elencano gli executive che hanno visto essere aggrediti da Miscavige: Marc Yager: almeno 20 volte. Guillaume Lesevre: almeno 10 volte. Ray Mithoff: Rathbun dice che Miscavige «Gli dava regolarmente sberle sulla testa, con la mano aperta, parecchio forte. Oppure lo prendeva per il collo e lo gettava a terra». Norman Starkey: «Lo pestò a sangue proprio nel parcheggio, lo atterrò e poi cominciò a prenderlo a calci mentre era a terra» sostiene Rathbun, che aggiunge di aver visto Rinder «Venire picchiato almeno una decina di volte solo negli ultimi quattro anni... in certe occasioni in modo davvero raccapricciante». E Rinder: «Yager era una specie di sacco da pugilato, come del resto lo ero io». Aggiunge che: «Il problema non era il dolore fisico. Erano piuttosto l'umiliazione e la dominazione... la dominazione che devi subire - colpito in faccia, preso a calci - e non puoi farci nulla. Se ci avessi provato saresti stato quello che aggrediva il "COB". «Erano attacchi a casaccio, senza logica. Poteva essere lo sguardo che avevi. Oppure non aver risposto sufficientemente in fretta a una domanda. Ma si trattava comunque e sempre di una punizione». La Scobee dice che Miscavige non le ha mai messo le mani addosso, né a lei né a nessun'altra donna, ma sostiene di essere stata testimone di molteplici aggressioni tra cui la volta in cui il leader strinse il collo di Rinder fino quasi a soffocarlo. Rinder ha confermato il racconto. De Vocht rivela che tra il 2003 e il 2005 vide Miscavige picchiare gli staff almeno un centinaio di volte. Rathbun, Rinder e De Vocht ammettono di avere a loro volta malmenato altri. Nel gennaio del 2004 Rathbun prese a pugni Rinder e dovette essere fermato da alcuni altri staff. «Sì, quell'episodio è vero» conferma Rinder. «E non è stata l'unica volta in cui io o Marty siamo rimasti coinvolti in qualche forma di violenza fisica con altri». Ha ricordato la volta in cui prese uno staff per il colletto e lo "attaccò al muro", premendogli la gola. Da parte sua Rathbun ammette di aver aggredito parecchie persone, e in svariate occasioni, tra cui far volare Lesevre oltre la scrivania, prendere a pugni Starkey sulle orecchie, sgambettare Yager sulle scale - tutto, dice, su ordine di Miscavige. Avrebbe anche gettato uno staff sul cofano di un taxi all'Aeroporto Internazionale di Los Angeles. Si radunò un capannello di gente per cui gli disse di comportarsi meglio, dopo avergli dato un pugno. De Vocht ha ammesso di avere «preso a pugni un paio di tizi» nel corso di una delle molte riunioni in cui i manager confessavano ai pari le loro mancanze, riunioni in cui si alzava molto la voce e che finivano per diventare parecchio "fisiche". Ora si dice imbarazzato, ma all'epoca razionalizzava dicendosi: «Se non aggredisco sarò aggredito. È l'istinto di sopravvivenza in situazioni che nessuno mai dovrebbe vivere». Tutti e quattro i disertori hanno affermato che il leader aveva instaurato una cultura che incoraggiava la violenza fisica. «Era diventato il modo consueto e accettato di fare le cose» dice Rinder. «Se lo faceva il COB allora era giusto che lo facesse anche chiunque altro». Secondo Rinder, Rathbun era quello che faceva rispettare il modo di agire di Miscavige. «Se Dave non voleva occuparsi personalmente del lavoro sporco mandava avanti Marty al posto suo». E Rathbun non nega. È difficile stabilire la verità, dice: «Perché tutti hanno le mani sporche. E ammetto che anche le mie sono sporche, cosa di cui ora mi rammarico. Ecco perché faccio quel che sto facendo». Rathbun non era esentato dalle aggressioni di Miscavige: «Una volta mi afferrò per il collo sbattendomi la testa sul muro». Nessuno reagiva. «Il punto è che lui aveva questo grosso entourage» dice la Scobee. «Lui è il "saggio" supremo e deve sempre occuparsi di tutto perché siamo tutti dei fottuti incompetenti... questo ci ripeteva di continuo. «E non hai denaro tuo. Non hai esperienza lavorativa. Non hai niente di niente. E lui poteva sbatterti in mezzo a una strada e rovinarti». Tommy Davis, portavoce della chiesa, sostiene che i disertori stanno mentendo. Nel rispondere alle accuse di Rinder secondo cui Miscavige lo avrebbe aggredito una cinquantina di volte, dice: «Sta mentendo su tutta la linea». Yager, Starkey, Mithoff, e Lesevre hanno tutti enfaticamente sottolineato al Times che Miscavige non li ha mai aggrediti. Davis ha fornito dichiarazioni giurate presentate in tribunale in cui Rathbun e Rinder, quando erano ancora alti papaveri di Scientology, lodavano il leader come persona di grande statura morale, negando vigorosamente le chiacchiere secondo cui avrebbe maltrattato il personale.
Ma oggi Rathbun afferma: «Quella è stata la bugia più grossa che vi abbia mai raccontato». Davis ci ha mostrato un video del confronto tra Rinder e un cronista della BBC avvenuto a Londra nel 2007, poco prima che Rinder lasciasse la chiesa. Il giornalista aveva fatto ripetute domande a proposito delle chiacchiere su Miscavige, che Rinder aveva liquidato animatamente come "spazzatura". Ora Rinder sostiene di aver mentito per proteggere la chiesa, e che la sua lealtà in Miscavige è stata malriposta. Dice di aver fatto ciò che lo staff di Miscavige sta facendo oggi: «Negare. Negare. No. Non è vero. Non è mai successo». La Chiesa di Scientology si dipinge come impegnata al raggiungimento di "Una civiltà senza pazzia, senza criminali, senza guerra in cui l'abile possa prosperare e le persone oneste possano avere diritti, e in cui l'uomo possa elevarsi a maggiori altezze". Secondo la Scobee, Miscavige non mette in pratica ciò che Scientology predica. Etichetta a suo capriccio i membri della chiesa come "nemici", il che porta alla proibizione di mantenere contatti con parenti e amici ancora in Scientology. «Non puoi definirti un leader religioso e poi malmenare la gente, mandarla al confino, distruggere le famiglie» continua. «Se stessi veramente cercando di distruggere Scientology lascerei semplicemente David Miscavige là dove si trova, perché sta facendo un lavoro fantastico».
E' ciò che i disertori stanno attuando contro Miscavige, secondo il team di due avvocati della chiesa e due suoi portavoce. Rathbun, Rinder, De Vocht e Scobee: tutti hanno fallito nello svolgimento delle loro mansioni, hanno infranto le regole della Sea Org e hanno commesso violazioni etiche, sostiene il team. Mettete a confronto i fallimenti di questi quattro individui e il successo di un uomo della statura di Miscavige, e sarà chiaro chi è credibile e chi non lo è. «Non si tratta che loro hanno una versione e noi ne abbiamo un'altra, ma che le cose che raccontano non sono mai successe» afferma Monique Yingling, avvocato non scientologist che rappresenta la chiesa da oltre 20 anni. «C'è una storia, e non è quella che vi hanno raccontato». Avvocati e portavoce, nel difendere Miscavige e cercare di screditare i disertori, ci hanno fornito materiale proveniente dai "folder di etica" dei quattro - confessioni, atti di contrizione, lamenti che la chiesa conserva al fine di documentare le loro manchevolezze. I documenti fanno luce su un mondo di giustizia interna a cui raramente gli esterni hanno potuto accedere. Questo sistema di etica tiene gli scientologist sempre sulla corda affinché continuino a produrre. Si basa sulla teoria secondo cui in ogni dato momento ogni attività umana può essere ridotta a statistica e tutto - dal gruppo alla persona, dal lavoro al matrimonio - può essere misurato e incasellato in una di 12 "condizioni". Le condizioni inferiori comprendono "Confusione", "Tradimento" e "Nemico". La più alta è "Potere", seguita da "Cambio di Potere" e "Affluenza". Risalire la scala di etica richiede che il soggetto metta per iscritto delle confessioni o annotazioni intime denominate "formule", che si dice migliorino l'individuo durante il processo di analisi di che cosa è andato storto. Queste annotazioni possono anche fornire alla chiesa una fonte pronta e disponibile di materiale scritto da utilizzare contro quei membri che si ribellano a Scientology. Ulteriori documenti vengono prodotti quando una persona se ne vuole andare, o "fa blow". Nel 1959 Hubbard scrisse una policy secondo cui chi abbandona la chiesa lo fa come sorta di nobile gesto quando non riesce a impedire a se stesso di danneggiarla. Hubbard credeva che per giustificare l'abbandono il soggetto si inventi cattiverie da dire contro la chiesa. Chiunque se ne va ha commesso degli "overt" (azioni dannose) contro la chiesa e li sta nascondendo. La chiesa è obbligata a ripulire quelle persone, sosteneva Hubbard, poiché trattenere overt contro Scientology può indurre al suicidio o alla morte per malattia. Per restare in "buone condizioni" quando si decide di abbandonare il gruppo bisogna mettere per iscritto le proprie trasgressioni. La Yingling e Davis sostengono che la chiesa non ama utilizzare documenti provenienti dagli archivi di etica. Ma, dicono l'avvocato e il portavoce, dopo che i quattro disertori hanno parlato contro Miscavige non avevano altra scelta. Ci hanno perciò fornito dei documenti a dimostrazione che la Scobee violò le regole della Sea Org con un "coinvolgimento romantico fuori dal matrimonio". La Scobee ribatte che la chiesa sta esagerando. Riconosce di aver violato le regole con un atto sessuale compiuto in una stanza del supervisore, ma fa notare che l'uomo coinvolto era il suo futuro marito. Un altro documento dice che nel 1988 "iniziò una relazione" con un uomo che non era suo marito. La Scobee specifica che si trattava di un elettricista non scientologist che le aveva chiesto di fuggire con lui. Lei aveva rifiutato e fatto immediatamente rapporto al suo superiore, ma era stata comunque punita. Un documento del luglio 2003 parla delle sue scarse prestazioni sul lavoro e la dichiara inadeguata per la base californiana. La Scobee controbatte dicendo che la chiesa l'aveva mantenuta in incarichi di responsabilità per oltre 20 anni. Su una rivista interna del 1996 viene ritratta come una degli executive senior "di maggiore e provata abilità" e "profondamente dedicata". «Il punto però non è se io sia stata un dio o soltanto una inserviente approssimativa. Ciò che ho visto è ciò che ho visto» sottolinea. Quando su una annotazione del 2004 De Vocht scrisse che aveva fatto un contratto per acquistare del terreno a Clearwater che aveva portato la chiesa a una perdita di un milione di dollari, si trovava a dover risalire una condizione di "tradimento". In una lettera del 2002 scritta a Miscavige l'uomo confessò di aver dilapidato dieci milioni di dollari di fondi della chiesa con sperperi vari e spese eccessive su due progetti. Alle domande del Times sui due documenti De Vocht risponde che quegli scritti appartengono alle "formule delle condizioni" e non riflettono la realtà ma la cultura distorta creata da Miscavige. «Dici qualsiasi cosa vogliano sentirsi dire, devi apparire collaborativo. Non sono azioni volontarie. È cercare di pararsi il posteriore, devi terminare quel programma altrimenti ti prendono a botte». Lodare Miscavige era parte della formula, sostiene De Vocht. «È il nostro papa, il nostro leader, e lui non può sbagliare... Se dici "farò qualsiasi cosa in mio potere per farla funzionare" allora sei OK. Non hai alternative se non inchinarti e dire: tu hai ragione e io ho torto». La chiesa afferma che Rinder, portavoce al vertice per decenni, è un bugiardo inveterato. Nelle sue cartelle di etica, dice la chiesa, Rinder ammette di aver mentito 43 volte nel corso degli anni. «Era un vero problema, intendo la propensione di Mike a mentire... è ovvio che ha dei grossi problemi con la verità» aggiunge Davis, che gli è succeduto come portavoce. Dopo aver negato che Miscavige avesse picchiato lui o chiunque altro adesso Rinder mente, sostiene la Yingling. «Se ne è andato perché era stato retrocesso... Adesso nutre rancore e nel suo livore si attacca ad accuse che per anni ha negato con veemenza». Davis aggiunge: «Una delle cose che era famoso ripetere era: "Beh, se sono così cattivo perché continuate a chiedermi di fare delle cose?" volete sapere la risposta a quella domanda? ... La risposta definitiva a quella domanda è "Mike, sai cosa, hai ragione. Perché continuare a chiedertelo?". E abbiamo smesso di chiedere. Poi lui se n'è andato e nessuno lo ha più cercato». Rinder, come gli altri disertori, ammette di avere scritto personalmente i contenuti della cartella di etica, ma aggiunge che quelle ammissioni sono insignificanti perché erano semplicemente ciò che i suoi superiori volevano sentirsi dire. «Tutte quelle cose furono scritte per cercare di entrare nelle loro grazie o accattivarsi il loro favore». Secondo Davis, Rinder non è stato in grado di gestire il suo declino da portavoce di una chiesa internazionale alla sua attuale vita lavorativa. «Mike se ne è andato. Credo possiamo tutti essere d'accordo sul fatto che è rancoroso» aggiunge Davis, «questo era il tizio che frequentava gli alti papaveri e la bella gente... è una vita molto eccitante. E ora vende automobili, deve davvero essere stato uno shock». La chiesa ha reso pubbliche anche numerose pagine del fascicolo di etica di Rathbun. Tra le altre cose c'è una lettera del 1994 in cui l'uomo informa di avere terminato il "Rundown della Verità" - uno tra i tanti tipi di confessional della chiesa - e si scusa per aver brevemente lasciato l'organizzazione l'anno prima; ci sono poi tre confessioni per aver picchiato e abusato verbalmente gli staff decine di volte e documenti in cui ammette di avere gestito male alcune situazioni. In un documento del 2003 Rathbun scrive un "annuncio pubblico" in cui dettaglia due decenni di pasticci da lui commessi, tra cui: essersi vantato di essere più importante di ciò che era; avere mal gestito il personale e avere pasticciato incarichi importanti tra cui la decennale battaglia della chiesa contro l'IRS. Rathbun controbatte sostenendo di avere scritto semplicemente ciò che Miscavige voleva sentirsi dire. La chiesa ha attirato la nostra attenzione su una testimonianza giurata datata 6 giugno 2009 - dopo che il Times aveva fatto domande alla chiesa su Rathbun. È stata scritta da una Sea Org member il cui nome è stato oscurato. La donna critica Rathbun per essere stato violento e abusivo e per aver giocato un ruolo importante nei tentativi della sua famiglia di strapparla a Scientology. Rathbun conferma di avere aiutato quella famiglia poiché la donna aveva espresso seri dubbi sul voler tornare in Scientology. Come quelle di De Vocht, anche molte delle confessioni di Rathbun sono contrassegnate da lodi sperticate a Miscavige. Scrive, ad esempio, che il leader «Ha salvato da solo tutta Scientology». I quadri dirigenziali internazionali di Scientology vivono e lavorano in una proprietà di 500 acri sulle aride colline tra Mount San Jacinto e Palm Springs. Laggiù, affermano i rappresentanti della chiesa, tra il 2002 e il 2003 Rathbun orchestrò un vero e proprio "regno del terrore" fingendosi ufficiale di etica. In quel periodo Miscavige era a Clearwater a occuparsi di questioni legali e diverse. Sostengono che alla fine del 2003, quando il leader rientrò alla base, retrocesse velocemente Rathbun e cominciò a ripulire i guai che questi aveva combinato durante la sua assenza. Rathbun ribatte di essere stato lontano dalla base per quasi tutto il 2002 e il 2003, impegnato a gestire cause legali e altre questioni sensibili per conto di Miscavige. Sostiene che quando rientrò alla base a fine 2003 era stato Miscavige a instaurare un "regno del terrore". Secondo la chiesa Rathbun ha gonfiato la sua importanza in Scientology: si sostiene infatti che dopo il 1993 non più avuto alcun titolo. Ma su una rivista Scientology del 1998 Rathbun viene ritratto come oratore principale di un importante event tenutosi alla Ruth Eckerd Hall, a cui parteciparono 3000 scientologist. La rivista dice che Rathbun era "Inspector General" dell'entità incaricata della salvaguardia di Scientology. Inoltre la chiesa stessa fornì al Times un documento legale del marzo 2000 che elencava Rathbun tra i "direttori" della medesima entità. Se la responsabilità di Rathbun era così limitata come sostiene la chiesa, ha chiesto il Times, come poteva pretendere che gli altri si sottomettessero a un "regno del terrore"? Davis, il portavoce della chiesa, è esploso. «Lui è quello che dice che Miscavige picchia la gente», ha urlato Davis. «E sostiene che Dave Miscavige picchia precisamente quelle stesse persone che invece era lui a malmenare. E questo proprio non mi va giù. Questo tizio è un fottuto pazzo e non devo spiegare come o perché è diventato così. Il fatto è che lui sta dicendo che David Miscavige ha fatto questo e quello... e ora mi sto un po' arrabbiando. Sono arrabbiato con lei? Non necessariamente. Ma sono dannatamente imbestialito con Marty Rathbun, perché lui sa perfettamente che il regno del terrore era suo».
Autunno 1975. Un gruppo che si definiva United Churches of Florida annunciò che avrebbe preso in affitto il Fort Harrison Hotel dalla Southern Land Development Corp., compagnia che progettava di acquistare lo storico edificio [2]. Nessuno - nemmeno i legali del venditore - riuscirono a scoprire alcunché sulla Southern Land. Nemmeno il numero di telefono. Alla chiusura della vendita, il 1 dicembre, la Southern acquistò il simbolo cittadino pagando 2,3 milioni di dollari in contanti. Per 50 anni nell'edificio si erano celebrati matrimoni, feste di Capodanno ed eventi civici. I nuovi arrivati chiusero prontamente l'hotel al pubblico. Guardie in uniforme armate di mazze e manganelli pattugliavano l'ingresso. Il 28 gennaio 1976 arrivò a Clearwater da Los Angeles un team di pubbliche relazioni il quale annunciò che il vero acquirente del palazzo era la Chiesa di Scientology della California. L'inganno mise in allarme la sonnacchiosa cittadina dalle bellissime spiagge. Gabe Cazares, sindaco di Clearwater, si irritò molto per le tattiche prima evasive e poi pesanti del gruppo. «Il Fort Harrison è lì da cinquant'anni ed ora, per la prima volta, è diventato davvero una fortezza» si lamentò. «Fa paura». L'ansia della cittadinanza crebbe nell'apprendere che Scientology era una setta con un passato parecchio belligerante. Aveva fatto causa al Dipartimento di Stato, a quello della Giustizia, all'IRS, alla CIA, al LAPD - a qualsiasi agenzia che avesse chiesto informazioni su di lei o avesse negato le sue richieste. Perché Hubbard aveva scelto Clearwater? Da anni dirigeva la sua chiesa da bordo di una nave, la Apollo, e voleva trovare una "base di terra". Aveva inviato in missione i suoi ricognitori: trovate un edificio grande vicino a un buon aeroporto, in una località dal clima mite. Vennero localizzate due proprietà, una a Daytona Beach e l'altra fu il Fort Harrison. Sarebbe diventato "l'ammiraglia" [Flagship] di Scientology. Hubbard inviò dispacci su come "Flag" doveva essere gestita, specificò ogni dettaglio dai progetti di marketing fino all'aspetto e all'abbigliamento che avrebbe dovuto indossare il personale. L'edificio sarebbe stato "enorme, lussuoso e autosufficiente" scriveva Hubbard, "un hotel di qualità da far arrossire di vergogna il Waldorf Astoria". Hubbard coniò anche un motto per l'hotel: "Il luogo più amichevole della terra". Il fondatore sarebbe morto un decennio dopo ma già la nuova generazione di leader della chiesa era in addestramento.
Hubbard lo chiamava "fair game" [bersaglio libero]. Chi cerca di danneggiare la chiesa, scrisse, «Può essere privato della proprietà o danneggiato con ogni mezzo da qualsiasi scientologist, senza che lo scientologist subisca punizioni. Può essere imbrogliato, querelato, gli si può mentire, può essere distrutto». Il sindaco Cazares sollevò domande sul nuovo gruppo accasatosi al Fort Harrison, definendolo una setta e ingaggiando una battaglia legale con la chiesa. Il Times e il Clearwater Sun iniziarono a indagare. Gli scientologist seguivano le indicazioni di Hubbard e tallonavano i nemici. Cercarono di incastrare Cazares con una falsa omissione di soccorso. Intercettarono la posta del Times accusando falsamente il suo presidente Nelson Poynter di essere un agente della CIA. Nella primavera del 1976 Hubbard - il "Commodoro" - stava già realizzando la sua visione del Fort Harrison. Scientologist di tutto il mondo prenotavano per lunghe permanenze. Spendevano migliaia di dollari per una forma di assistenza denominata "auditing", che cerca di liberare l'inconscio da esperienze negative, pratica che condurrebbe a "stati superiori di consapevolezza spirituale". Mike Rinder, ventenne australiano, gestiva il telex dell'albergo, mandava e riceveva dispacci dalle sedi Scientology di tutto il mondo. David Miscavige, proveniente dalla periferia di Filadelfia, compì 16 anni quell'aprile e abbandonò la seconda superiore per andare a lavorare al Fort Harrison. Curava i giardini, serviva i pasti e scattava fotografie per le brochure promozionali. Nel giro di brevissimo tempo l'arrogante Miscavige faceva già la supervisione degli adulti. Nel 1977, dopo appena dieci mesi a Clearwater, fu trasferito in California dove entrò nella Commodore's Messenger Organization, un gruppo di circa 20 ragazzi che svolgevano le "missioni" assegnate da Hubbard. Alla fine nel 1978 Miscavige fu messo a capo della squadra che doveva ridisegnare la casa di Hubbard in un ranch della California meridionale. Nel gruppo c'era anche un ventunenne ex giocatore universitario di basket che era entrato in Scientology un anno prima a Portland. Trent'anni dopo, Marty Rathbun dice di ricordare perfettamente la prima volta che mise gli occhi sul suo adolescente boss, e di come "abbaiava ordini". David Miscavige, senza dubbio.
Alla metà degli anni '70 l'IRS aveva assunto un dattilografo di nome Gerald Bennett Wolfe. Ciò che l'ufficio non sapeva era che si trattava di una talpa di Scientology - nome in codice "Silver". L'uomo si introdusse nell'ufficio di un avvocato alla sede IRS di Washington e per mesi copiò documenti del governo con l'aiuto del Guardian's Office, il braccio riservato dei servizi segreti della Chiesa di Scientology. Circa 10 anni prima l'IRS le aveva revocato l'esenzione fiscale sostenendo che si trattava di una attività commerciale. Scientology contrattaccò rifiutandosi di pagare le tasse, dispiegando i suoi avvocati e usando Silver per infiltrare l'agenzia. Ma la sua missione sotto copertura ebbe un effetto contrario allo sperato. L'8 luglio 1977 l'FBI fece irruzione nelle sedi Scientology di Washington e di Los Angeles, sequestrò attrezzi da scasso, equipaggiamento di sorveglianza e 48.000 documenti. Nell'ottobre del 1979 Mary Sue Hubbard, moglie del fondatore e a capo del Guardian's Office, e dieci altri scientologist vennero condannati per associazione a delinquere finalizzata al furto di documenti governativi, e per ostruzione della giustizia. L. Ron Hubbard, il marito, citato come co-cospiratore non imputato, decise di ritirarsi in isolamento nel suo ranch nei pressi di La Quinta, California.
Nel gennaio del 1981 Miscavige chiese a Rathbun di accompagnarlo in un lungo viaggio al Super Bowl. Alternandosi alla guida in turni di otto ore, durante il tragitto da L.A. a New Orleans impararono a conoscersi meglio. Più tardi quello stesso anno Hubbard affidò a Miscavige un incarico critico: risolvere la valanga di cause e inchieste che minacciavano la chiesa. Come aiutanti per portare a termine il lavoro Miscavige scelse Rathbun e altri tre. Rathbun dichiara di aver impiegato sei mesi per elencare le cause in ordine di priorità e per sviluppare una strategia adeguata. «Organizzai delle unità per gestire i diversi casi, una a Clearwater, una a New York, una a Boston, una a Toronto» dice oggi. «Avrebbero dovuto rispondere direttamente a me. Stavo per diventare l'incaricato dell'operazione legale». Frattanto Miscavige stava prendendo provvedimenti contro i rivali interni, era iniziata la scalata al potere. A 21 anni convinse la moglie di Hubbard a dare le dimissioni. Avere l'appoggio di Hubbard non guastava. Suo figlio aveva presentato una causa in cui sosteneva che l'azienda che controllava il patrimonio di Hubbard, capeggiata da Miscavige, stava dirottando altrove la sua fortuna. Hubbard reagì con una dichiarazione in cui affermava di avere «Piena e inequivocabile fiducia in David Miscavige, che da lungo tempo è un devoto scientologist, un collega fidato e un mio buon amico». Rinder, dal canto suo, era diventato socio fidato del leader emergente. Miscavige richiamò da Clearwater il suo amico dell'adolescenza affinché lo aiutasse a dissolvere il Guardian's Office, il braccio di Scientology che aveva rubato i documenti all'IRS e commesso altri reati. Istallò Rinder a capo del nuovo Office of Special Affairs [OSA]. Parte del nuovo lavoro di Rinder consisteva nel diffondere una narrazione revisionista della storia di Scientology: i nuovi leader della chiesa erano rimasti sgomenti nell'apprendere dei giochi sporchi del Guardian's Office. Sostennero che quel tipo di azione non era ciò che costituiva Scientology.
Il 27 gennaio 1986 migliaia di scientologist si riunirono al Hollywood Palladium di Los Angeles dove un solenne David Miscavige annunciò la notizia: il fondatore aveva iniziato un nuovo livello di ricerca che sarebbe stato «condotto in esteriorizzazione... completamente esteriorizzato dal corpo». A 74 anni, L. Ron Hubbard era morto. Miscavige passò il microfono a Earle Cooley, avvocato della chiesa, che non lo citò mai per nome ma contribuì a cementarlo come futuro leader. Cooley rivelò che Hubbard, morto per un ictus, aveva lasciato il grosso del suo patrimonio alla Chiesa di Scientology dando istruzioni finali che rappresentavano «La sua espressione definitiva di fiducia nel management della chiesa». Non aveva steso un piano esplicito per la sua successione, lasciando aperta la questione di chi avrebbe diretto l'organizzazione. Mesi dopo Miscavige, Rathbun e un altro alto funzionario esecutivo presero il controllo del Religious Technology Center, RTC, che Hubbard aveva creato come corpo ecclesiastico superiore. Licenziarono il personale esistente e fecero pressioni sul capo dell'ufficio affinché si ritirasse. Miscavige diventò Presidente del Consiglio di Amministrazione di RTC, titolo che ancora mantiene. Rathbun assunse l'altissimo incarico di "Ispettore Generale" dell'etica. Gli ultimi rivali per il controllo totale di Scientology erano Pat e Annie Broeker, che avevano assistito Hubbard durante i suoi ultimi anni di vita. Il fondatore li aveva elevati al rango di "Ufficiali Leali", superiore a quello di Miscavige che aveva il titolo di semplice Capitano. I Broeker avevano in custodia anche gli ultimi scritti di Hubbard, i famosi livelli superiori dell'auditing di Scientology scritti a mano durante gli anni di eremitaggio. Per una chiesa che dipende in larga misura dalle tariffe dell'auditing, quei documenti erano una miniera d'oro non solo spiritualmente, ma anche finanziariamente. Miscavige li voleva. Rathbun rivela ciò che fecero: Quel giorno, mentre Pat Broeker e Miscavige attraversavano il paese per incontrare gli avvocati della chiesa a Washington, Rathbun dispiegò una squadra di una ventina di uomini davanti al ranch dei Broeker a Barstow, California. Durante uno scalo a Chicago Miscavige chiamò Rathbun dicendogli di telefonare alla governante del ranch. Era il segnale. Rathbun chiamò la donna dicendole che Miscavige e Broeker l'avevano contattato per riferire un importante messaggio: l'FBI avrebbe fatto irruzione al ranch nel giro di un paio d'ore. Se non li avessero portati via subito, i documenti di Hubbard potevano andare persi per sempre. La donna fece entrare Rathbun e i suoi. «Il piano andò a meraviglia», racconta l'uomo. L'ascesa di Miscavige era completa. A 26 anni non doveva più rispondere a nessuno. Per Rathbun il punto cruciale della storia è che Miscavige manovrò e si fece largo fino al vertice, ma non era lui il prescelto. Gli scientologist però sono convinti che lui fosse il predestinato, l'unto. «E quando credono una cosa del genere, allora sono veramente disposti a tutto». Fu una conversazione avuta alcuni giorni dopo aver messo le mani sugli ultimi scritti di Hubbard, prosegue, che Rathbun si rese conto che Miscavige vedeva se stesso non come un arrampicatore politico ma proprio come il leader prescelto. Miscavige sembrava in soggezione davanti alle sue nuove responsabilità, per cui Rathbun cercò di rincuorarlo. «Gli raccontai che il mio allenatore di basket delle superiori usava spesso dei detti ispiratori. Uno era di Darrell Royal dei Texas Longhorns e recitava "Non preoccuparti di scegliere un leader, esso emergerà". "È un dato falso!", urlò Miscavige. Rifiutò la cosa alla velocità della luce. Quando gli suggerii che forse non era lui il prescelto mi saltò alla gola».
Dopo i giorni tumultuosi dei furti con scasso e le condanne, alla fine degli anni '80 la battaglia con l'IRS si era raffreddata, ma Miscavige non era meno intenzionato a riprendersi l'esenzione fiscale, cosa che pensava avrebbe dato legittimità a Scientology. La nuova strategia, secondo Rathbun, era: travolgere l'IRS. La chiesa presentò circa 200 cause contro l'agenzia delle entrate in cerca di documenti che dimostrassero le sue molestie, sfidando apertamente il suo rifiuto a concedere l'esenzione alle varie entità della chiesa. Inoltre, circa 2300 scientologist individuali aprirono contenziosi con l'ente chiedendo deduzioni fiscali per le contribuzioni alla chiesa. «Prima ancora di rendersene conto, quelle piccole e insignificanti cause legali ... divennero casi esplosivi» racconta Rathbun. William C. Walsh, avvocato di Washington che ora collabora con la chiesa per ribattere alle affermazioni dei disertori, si occupò di molti di quei contenziosi. «Volevamo arrivare alla base di ciò che percepivamo come vera discriminazione» dice. «E ottenemmo un sacco di documenti, prove che la dimostravano. È corretto dire che quando iniziammo c'era molta sfiducia da entrambe le parti, e anche parecchio sospetto» continua il legale. «Dovevamo dissiparli e dimostrare chi eravamo e che tipo di persone eravamo». Nella squadra che si occupò del caso, oltre a Walsh, c'erano anche la Yingling, Miscavige e Rathbun. La donna afferma che l'indagine dell'IRS su Miscavige risultò in un fascicolo più spesso di quello del FBI su Martin Luther King. «Voglio dire, pura follia». La chiesa contrastò la pressione iniziando una campagna incessante contro l'IRS. Armata di documenti interni dell'agenzia ottenuti tramite il Freedom of Information Act [legge sulla trasparenza], la rivista Scientology "Freedom" pubblicò numerosi articoli sui presunti abusi dell'IRS: vacanze lussuose a carico dei contribuenti, quote prestabilite per verificare le dichiarazioni dei redditi dei singoli scientologist, il prendere di mira con controlli fiscali le piccole imprese, mentre si tralasciavano le grandi aziende con collegamenti politici. Gruppi di scientologist distribuivano la rivista sui gradini del palazzo IRS di Washington. Un gruppo denominato National Coalition of IRS Whistleblowers iniziò una sua propria campagna. Quasi nessuno sapeva che essa era stata creata e veniva finanziata da Scientology. Era una guerra di logoramento, con Scientology disposta a spendere qualsiasi cifra per mettere in ginocchio l'agenzia federale. «Non pensavo minimamente ai soldi» racconta Rathbun. «Facevamo tutto ciò che era necessario». Gli scientologist erano anche al corrente che la controparte aveva subito danni. Un memo che erano riusciti ad ottenere tramite il FOIA diceva che le cause intentate da Scientology avevano prosciugato in largo anticipo il bilancio destinato ai contenzioni dell'IRS. La chiesa utilizzò altri documenti per combattere l'agenzia federale. In uno di essi il Dipartimento della Giustizia rimproverava l'IRS per aver assunto posizioni indifendibili in casi contro Scientology. Il dipartimento sosteneva di temere di essere "risucchiato" assieme all'IRS, e disonorato. Un altro memo documentava una conferenza di 20 funzionari dell'IRS degli anni '70. Essi cercavano di escogitare il modo con cui rispondere a una sentenza di un giudice secondo cui Scientology rientrava nella definizione di religione dell'agenzia. La soluzione dell'IRS? Parlavano di modificare la definizione. Rathbun la chiama la conferenza della "Soluzione Finale", un incontro che dimostrava i pregiudizi dell'IRS contro Scientology. «non so quante volte utilizzammo [quel memo] contro di loro» ricorda. Nel 1991 Miscavige era ormai impaziente di risolvere la vicenda legale. Confidava di poter persuadere personalmente l'IRS a piegarsi. Quell'ottobre lui e Rathbun entrarono nella sede dell'agenzia a Washington e chiesero di incontrare il Commissario Fred Goldberg. Non avevano un appuntamento. Rathbun racconta che contrariamente alle chiacchiere non furono mai pagate tangenti e non venne mai usata estorsione. Si trattò invece di una preparazione portata avanti per lungo tempo e con enorme persistenza - oltre alle migliaia di cause, ai feroci articoli sulle riviste e alle pagine a pagamento su USA Today che criticavano l'IRS. «Tutto ciò fu sufficiente» ricorda Rathbun, «nessun bisogno di ricorrere al ricatto». Lui e Miscavige si erano lungamente preparati per quell'incontro. «Io ero seduto lì con tre scatoloni di documenti. Lui [Miscavige] aveva preparato un discorso di 20 pagine e per ogni frase avevo un paio di cartelle» di documenti a sostegno. Miscavige argomentò che Scientology era una religione legittima - poi offrì il ramoscello d'ulivo. Rathbun ricorda la sostanza delle parole del leader all'IRS:
Le due parti si presero una pausa. Rathbun ricorda: «Mentre eravamo nel corridoio mi si avvicinò Goldberg che aveva capito che io ero il braccio destro. E mi disse "Lo intende veramente? Davvero possiamo chiudere la partita?" E io, prendendogli la mano per sottolineare l'effetto, "Sì, possiamo chiuderla proprio come si chiude un rubinetto"». Le due parti iniziarono le trattative. La Yingling sostiene di avere messo in guardia i leader della chiesa di armarsi di coraggio, e di aver loro consigliato di rispondere ad ogni domanda, per quanto offensiva potesse essere. Gli agenti fecero domande bizzarre, ad esempio su rituali di iniziazione a base di LSD, se i membri venivano uccisi quando uscivano dai binari, e sull'addestramento di terroristi in Messico. «Rispondemmo a tutto», aggiunge la Yingling lodando Miscavige per la sua insistenza affinché la chiesa fosse aperta, onesta e collaborativa. Le trattative durarono due anni e si conclusero con questo accordo: la chiesa avrebbe pagato 12,5 milioni di dollari, l'IRS avrebbe lasciato cadere le indagini penali. Tutti i casi ancora pendenti furono ritirati. L'8 ottobre 1993 circa 10.000 membri della Chiesa di Scientology si riunirono alla Sports Arena di Los Angeles per celebrare l'annuncio del leader: l'IRS aveva ripristinato l'esenzione fiscale legittimando Scientology come chiesa, non più come attività a fini di lucro. «La guerra è finita» disse Miscavige alla folla. «E questo significa tutto».
L'euforia fu di breve durata. Con la chiusura del caso i documenti divennero di pubblico dominio. I giornali volevano sapere perché Miscavige e la moglie guadagnavano 100.000 dollari mentre all'epoca quasi tutti gli staff della chiesa non superavano i 50 dollari la settimana. Miscavige era furente e si arrabbiò ancora di più quando Rathbun gli disse che in fondo si trattava di una cosa insignificante. Poco dopo Michelle, la moglie di Miscavige, andò nell'ufficio di Rathbun e senza dire una parola gli strappò dalla divisa le mostrine dorate di capitano. Miscavige lo additò come SP, persona soppressiva, e Rathbun fu costretto a confessare i propri peccati davanti ai suoi propri sottoposti. Rathbun ne aveva avuto abbastanza. «Pensai tra me: sai cosa? Basta. Chiuso. Che cosa ci faccio qui?» Prese dalla cassaforte del suo ufficio nella base californiana tre lingottini d'oro del valore di circa 500 dollari l'uno, si infilò il giubbotto, fece colazione in mensa e partì in auto diretto a Pensacola [Florida], per andare a trovare un amico. Miscavige lo rintracciò e si accordarono per vedersi a New Orleans. «Mi pregò di tornare indietro» ricorda, aggiungendo che come carota Miscavige gli offrì un periodo di servizio di due anni a bordo della Freewinds, nave da crociera Scientology su cui i membri ricevono i livelli superiori di assistenza mentre visitano i Caraibi. Secondo Rathbun, Miscavige gli disse: «Hai lavorato sodo, ti meriti un premio. Vai per qualche tempo sulla nave. Ricarica le batterie, riposati, rientra in contatto con ciò che ti aveva innanzitutto fatto amare la chiesa. Affila le tue capacità e ritorna come il miglior auditor del pianeta». Era ciò che Rathbun aspettava di sentirsi dire. «Non sarei potuto essergli più grato e più felice».
Rathbun salì a bordo della Freewinds alla fine del 1993. Faceva lavori occasionali, divorava gli scritti di Hubbard e riceveva dalle 8 alle 10 ore quotidiane di assistenza, o di formazione come auditor. Dopo due anni in mare rientrò a Clearwater, a Flag, dove la chiesa alloggia i suoi auditor migliori e offre i livelli superiori di addestramento. Ma la qualità dell'auditing era calata. Il compito di Rathbun era di risollevarla. Alla fine dell'estate del 1995 una donna uscì da una stanza di auditing del Fort Harrison Hotel, le braccia alte sulla testa urlava di gioia a squarciagola - una violazione del protocollo che impone il silenzio assoluto al piano dell'hotel dove si consegna auditing. «E quella chi è?» chiese Rathbun a un supervisore. «È Lisa McPherson». |
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