Si indaga a Cagliari, dopo il suicidio di un ventenne. Rassegna stampa a cura di Harry e Martini.
Clamorosa inchiesta - indagini Digos dopo la denuncia dei familiari di un ventenne suicida. Da due edizioni de La Nuova Sardegna, 26 Marzo 1999. Sono anni che le procure di mezza Italia aprono e chiudono fascicoli su Scientology. E sono anni che si parla di giovani costretti in stato di soggezione psicologica, pronti a finanziare la chiesa di "Dianetics" con qualsiasi mezzo, rovinando la propria vita. Scientology - sostengono i detrattori - ha costruito un colossale patrimonio, a livello mondiale, sfruttando la debolezza dei suoi interlocutori. Uomini e donne in cerca di riferimenti, disposti a tutto pur di superare la barriera delle proprie paure. Ma al di là delle accuse, fino ad oggi nessun tribunale è riuscito a provare l'esistenza di un nesso fra l'attività di proselitismo condotta da Scientology e le conseguenze che a quell'attività vengono addebitate. Meno che mai i suicidi, che pure si susseguono in tutto il mondo con cadenza quasi regolare. In Sardegna si ricorda un caso a Nuoro, negli anni Ottanta, dove a togliersi la vita fu una ragazza. Gli aderenti a Scientology (che veniva definita «un'associazione a scopo di predica pratica e diffusione della religione fondata sui libri'Dianetics' di Ron Hubbard») dovevano pagare per accedere ai corsi e iscriversi alla chiesa. La donazione iniziale era - secondo l'Ansa - di novantamila lire più l'acquisto «consigliato» di tre libri. A questo poi avrebbero fatto seguito sempre maggiori richieste di denaro. Un'inchiesta sulla rete sarda di Scientology è stata aperta dalla Procura della Repubblica di Cagliari. Da Il Manifesto, 27
Marzo 1999.
CAGLIARI - La Digos, che ha perquisito, oltre alla sede cittadina, anche alcune abitazioni private di dirigenti, dovrà svolgere indagini approfondite sull'attività della organizzazione che fa capo alla dottrina dello scomparso Lafayette Ron Hubbard, fondatore della setta ed autore del libro "Dianetics". I reati ipotizzati sono circonvenzione di incapace ed estorsione e si riferiscono al tragico caso di un ventenne cagliaritano, Roberto D., che si tolse la vita nel marzo di due anni fa buttandosi dall'ottavo piano di un palazzo. Una denuncia che seguì il suicidio del giovane affiliato ha fatto scattare l'inchiesta. Scientology - è scritto in una nota del Telefono Antiplagio contro le truffe dei maghi e delle sette - ha alle spalle una lunga scia di inchieste giudiziarie, cause civili, suicidi, condanne per associazione a delinquere, e pubblicità ingannevoli a seguito di nostre denunce. In Germania ed in Grecia i membri della setta sono stati allontanati. In Italia il Dipartimento di pubblica sicurezza del ministero dello Interno ha attivato un'indagine e, nel febbraio dello scorso anno, redatto un preoccupante rapporto. Sono anni infatti che si parla di giovani in stato di soggezione psicologica, pronti a finanziare l'organizzazione con qualsiasi mezzo. Per i corsi di Scientology si arriva a spendere fino a 400 milioni di lire a persona. Nel mondo singoli scientologisti sono fortemente indiziati, o condannati, per aver indotto affiliati al suicidio. A nostro parere - conclude la nota del Telefono Antiplagio - le motivazioni vanno ricercate nel fatto che la setta opera in aperta e dichiarata concorrenza con la psichiatria e la psicologia ufficiali senza possedere i titoli per esercitare tali professioni". Da La Nuova
Sardegna, 4 Aprile 1999.
CAGLIARI. Scientology resta sotto il tiro della procura della Repubblica: la Digos cagliaritana ha perquisito alcune abitazioni di dirigenti e di altre persone legate all'organizzazione religiosa che si rifà agli scritti di Ron Hubbard, l'autore del bestseller 'Dianetics'. L'inchiesta riguarda il suicidio di un ventenne cagliaritano, avvenuto a marzo del 1997: Roberto D. si tolse la vita buttandosi dall'ottavo piano di un palazzo. Nessuno fu in grado di spiegare il perché di quella decisione così tragica. I familiari sapevano soltanto che negli ultimi tempi aveva frequentato la sede cagliaritana di Scientology. Secondo le ipotesi d'accusa alle quali lavora il pm Guido Pani - circonvenzione d'incapace ed estorsione - il giovane sarebbe stato istigato al suicidio dopo essere stato ridotto in sudditanza psicologica da affiliati alla sede cagliaritana di Scientology. Le nuove perquisizioni domiciliari seguono quelle eseguite una settimana fa nella sede di Cagliari dell'organizzazione religiosa. L'attività investigativa è circondata dal massimo riserbo. Né il pm Pani, né gli investigatori hanno voluto rilasciare dichiarazioni. L'inchiesta giudiziaria della procura cagliaritana sembrava destinata all'archivio, ma è stata la famiglia del giovane suicida a rivolgersi a un legale - l'avvocato Mario Canessa - e a chiedergli di svolgere indagini per ricostruire gli ultimi mesi di vita del ragazzo. Il risultato dell'inchiesta è un ampio carteggio, ricco di testimonianze e di documenti, che l'avvocato Canessa ha consegnato al pm Pani alcune settimane fa. Il magistrato l'ha esaminato e ha deciso di disporre una nuova serie di accertamenti, affidandoli alla Digos. Soltanto a conclusione delle verifiche in corso il pm Pani potrà decidere se chiudere archiviare l'inchiesta o firmare nuovi provvedimenti. [*] Il breve articolo contiene alcune imprecisioni di dettaglio. «Milioni di ragazzi» è una esagerazione mutuata dalla propaganda di Scientology. Per cominciare, si veda questa nota. In Italia l'organizzazione non è stata immune da condanne che abbiano sottolineato il legame tra metodi impiegati ed effetti negativi di lunga durata a scapito delle persone coinvolte. Si veda ad esempio la doppia condanna per associazione a delinquere nel maxi-processo di Milano e l'indagine condotta dal Dipartimento di Pubblica Sicurezza del Ministero degli Interni nel Febbraio del 1998. Scientology è stata spesso indiziata a seguito dei suicidi commessi dagli affiliati. Si veda ad esempio il caso di Noah Lottick portato all'attenzione dell'opinione pubblica dalla rivista TIME nel 1991, e la relativa sezione nel nostro sito. In lingua inglese è attivo un ampio spazio di denuncia che fornisce documentazione su una quantità di casi. |
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