Scientofollia - La Chiesa Spettacolo. Le strategie con cui Scientology, una delle
sette più discusse, va alla conquista del mondo. Si dicono vittime di una Inquisizione
giudaico-cristiana.
Talvolta sembra di sognare. Si ascoltano e si leggono, sempre più spesso, enormità
che non sembrano stupire nessuno. Eppure no, siamo svegli. Nelle recenti arringhe
degli avvocati della Chiesa di Scientology, sono state espresse le seguenti intenzioni:
attaccare questa potente organizzazione internazionale e finanziaria sarebbe "un ritorno
all'Inquisizione", la "ripetizione della Shoah", la "prosecuzione della propaganda
nera contro i protestanti e i massoni".
[1] Chi osa
dunque comportarsi così, in tempi di piena Repubblica? Una lobby minacciosa,
una mescolanza di integralismo e hitlerismo? Gli appartenenti a Scientology, queste
brave persone che chiedono soltanto di credere alle loro elucubrazioni inoffensive
e vagamente elettroniche, sono diventati "i meticci della Francia giudaico-cristiana",
l'oggetto "di un processo politico intollerabile", dell'irruzione della "propaganda
mediatica" condotta in nome del "religiosamente corretto".
Scientology non vi entusiasma? Ebbene, siete un fanatico, un Pio XII complice di Himmler,
un Torquemada che vuole riempire il mondo di roghi, un persecutore, un gesuita che
trama nell'ombra, un vichysta mascherato, uno Stalin in potenza, un totalitario cinese
che opprime il Dalai Lama o i miti adepti della setta Fanlungong. In breve, un pericoloso
oscurantista. "Che dirà la storia della vostra decisione?" domanda minaccioso
uno degli avvocati della nuova Chiesa alla sconcertata presidentessa del tribunale,
la quale non si aspettava di essere sorvegliata dalla Storia stessa. Una scena che
meriterebbe di essere dipinta, nello stile tipicamente kitsch che caratterizza Scientology
e la sua pubblicità mondiale. Un pomposo pittore non saprebbe fare di meglio.
Ascoltiamo ancora l'avvocato della Chiesa: "Oggi regna un terribile criterio di normalità.
Ci si è inventati la buona coscienza del rifiuto. È ormai in nome della
libertà che si rifiuta l'altro. Quest'altro che fa paura perché è
nuovo, come all'epoca in cui i Romani parlavano di setta a proposito dei cristiani".
I feroci romani, oggi, sono dunque i "moralisti", i "politici", i fedeli della "religione
dominante". Eccoli sul piede di guerra, in clima da crociata, arriveranno a strapparci
i figli dalle braccia per sgozzarli, crocifiggeranno e daranno in pasto ai leoni i
nuovi martiri. In fondo il cristianesimo è una setta che ha avuto successo,
ormai duemila anni fa, grazie a intrighi incredibili. Una setta ebrea, guarda caso.
E che farebbe meglio, in fin dei conti, dopo i suoi infiniti errori, crimini, persecuzioni,
censure, a sciogliersi, anziché esprimere un "pentimento" che non convince
nessuno. Roma, unico oggetto del nostro risentimento.
E poi, perché mai attaccare briga con le sette, visto che i loro lati positivi
(autocontrollo, lotta contro la droga) possono essere dimostrati? Truffe, imbrogli?
Nulla di tutto ciò è davvero provato, i dossier si volatilizzano, le
complicità ad alto livello non si contano. Anche il fisco americano è
stato obbligato a firmare una tregua, dicono.
[2] E
che c'è di male se a me piace truffare? Per il mio bene, per la salvezza, per
la salute? "Ogni setta - scrive Voltaire nel suo
Dictionnaire philosophique
- di qualsiasi genere essa sia è un insieme di dubbio e di errore (...). Non
ci sono sette in geometria (...) Quando la verità è evidente, si eleva
al di sopra dei partiti e delle fazioni. Non ci sono mai state discussioni se a mezzogiorno
sia davvero giorno".
Meraviglioso Voltaire, meraviglioso quel tempo in cui due più due faceva quattro
e quattro più quattro otto. Oggi non è più così. Che a
mezzogiorno sia giorno è un fatto dubbio e il buon senso non è più
la qualità che sembrava meglio ripartita nel mondo. Chi sono? Non ne so molto.
Cosa mi è dato di sperare? Non grandi cose. C'è un progresso fatale?
Non è sicuro. L'avvenire abbassa la cresta, l'uomo è lupo per l'uomo,
Dio, come al solito, è tra gli abbonati assenti, Godot non si prende neanche
la pena di telefonare a Beckett, la storia non è che diceria, esaltazione,
corruzione, non un centimetro è stato guadagnato dopo Shakespeare. Riprendere
il controllo è dunque necessario, e come non rendersi conto che Scientology
(parola magica) è fatta apposta per questo genere di situazione? Le religioni
dominanti hanno fatto il loro tempo, è urgente inventare un nuovo culto a cui
votarsi. La psicanalisi? Troppo lunga, troppo complicata e, per essere franchi, sgradevolmente
sessuale. La scienza pura e semplice?
Forse, ma lo scienziato stesso dubita, ha bisogno di un sostegno: è smarrito
tra i suoi elettroni, le galassie, i buchi neri, le pecore clonate, gli esperimenti
transgenici. La filosofia di una volta? Lei, poverina, è davvero precipitata.
I filosofi sono stanchi, malinconici, in ritirata. Parlano in continuazione, fanno
precisazioni, ma ormai devono essere il più possibile innocui, accondiscendenti,
un po' conservatori. E poi andiamo: tutto tende alla distruzione ed essi hanno talmente
delirato... No, c'è bisogno di una nuova religione, moderna, fisica, pratica.
Scientizzare il religioso è la formula ideale. Azione! Un tempo si credeva
che le "religioni dominanti" si fondassero su dei testi. La Bibbia, i Vangeli, il
Corano (ma anche il buddismo è pieno di testi sacri). Per l'appassionato,
in ogni caso, c'era molto da leggere. Il Talmud, volendosi impegnare, prende un certo
tempo. Sant'Agostino e Pascal anche. E poi ci sono i poeti, i pittori, i musicisti,
gli scultori e i santi, di cui ciascuno meriterebbe uno studio a parte. Dalla lettura
della
Divina Commedia non si esce in poco tempo. Ma tutto ciò è
troppo pesante in confronto a Ron Hubbard, non è vero? E chi avrà ancora
il piacere, o il coraggio (ce ne vuole), di prendere sul serio un tale sterminato
archivio?
Semplifichiamo: non c'è bisogno di leggere, di studiare, di confrontare, di
criticare. Non c'è bisogno di essere colti, di saper distinguere una crosta
da una tela d'autore. Una messa di Mozart? Per fare che? E poi, che cos'è esattamente
una messa? E un'Ascensione? Un'Assunzione? Una Pentecoste? Una Resurrezione? Come
si è potuto credere a tutte queste frivolezze! Forse che i Romani, malgrado
tutto, non avevano un po' di ragione? In ogni caso, una religione ci vuole. La più
adatta alla società dello spettacolo sarà quella che arruolerà
le sue leve nello spettacolo stesso. I migliori scientologi saranno cineasti, attori,
attrici, cantanti, modelle, pubblicitari, acconciatori, decoratori, avvocati, giornalisti.
Un mondo di energia religiosa si sta sollevando. La tecnologia seguirà.
Box
Scientology (culto? setta? associazione? religione?) è nata negli Anni Cinquanta
in California, fondata dallo scrittore di fantascienza L. Ron Hubbard. La sua Bibbia
è il bestseller
Dianetics, che per decenni ha convinto moltissime persone
ad aderire. Altre sono state reclutate attraverso test della personalità, corsi
di "dinamica mentale" e di management, centri di disintossicazione da droghe e alcol.
Quanti siano gli adepti non si sa: secondo l'
Office of Special Affairs, centrale
californiana di Scientology, sarebbero otto milioni in tutto il mondo. Secondo i gruppi
che la combattono, l'ultimo dato, del 1987, è di 50 mila aderenti, e oggi sarebbero
alcune decine di migliaia nel mondo. La maggior parte è ancora in California:
tra loro ci sarebbero alcuni attori famosi, come Tom Cruise, Nicole Kidman, John Travolta,
Kirstie Alley. Bisogna ricordare che la Chiesa di Scientology ha nel mondo una rete
di oltre cento organizzazioni, affiliate anche con marchi diversi (come
Purification,
Celebrity,
Nuova Era Dianetica, o
Hubbard Life Orientation, dal
nome del fondatore).
In ltalia gli scientologisti sarebbero 100 mila.
[3] Anche
le accuse a Scientology sono ormai note, e pesanti: grosse somme estorte per far uscire
gli alieni dal corpo degli adepti, abusi psicologici, umiliazioni e violenze subite
da adulti e bambini nei centri della setta, serie minacce a critici o membri che volevano
staccarsi. Per questo, sono nati vari gruppi anti-Scientology; e proprio l'altro ieri,
a Mosca, un tribunale ha revocato la licenza alla locale chiesa di Scientology in
quanto, dice la sentenza, la setta "plagia i suoi adepti e ne viola i diritti civili
e umani".
Note
[1] Le affermazioni degli avvocati della multinazionale appaiono
seguire le linee strategiche generali adottate dal management dell'organizzazione,
il quale invoca la protezione delle garanzie accordate alla religione per ciascuna
attività nella quale è coinvolta. Scientology presenta regolarmente
se stessa come una "minoranza religiosa perseguitata" esclusivamente per le sue credenze
di natura religiosa, e non al contrario soggetta a riserve e maggiori controlli a
seguito di condanne subite in tribunale per l'accertata commissione di attività
illegali in campi che esulano dalla sfera religiosa. Per una nota esaustiva sull'argomento,
vedi
qui.
[2] Sull'influenza di Scientology negli U.S.A., si veda in
particolare la vicenda dell'IRS, l'ente fiscale statunitense,
qui
e
qui ("New York Times" del 9 Marzo 1997 e aggiornamento del
1 Marzo 1998 a cura del "Salt Lake Tribune").
[3] «Scientology afferma di avere 8 milioni di seguaci,
di cui 100 mila nel nostro paese. Un dato da prendere con le molle, visto che Pierluigi
Zoccatelli, ricercatore del Cesnur, parla invece appena di un milione di fedeli, di
cui soltanto 5 mila in Italia.» ("Allarme Scientology",
Espresso N. 5
- ANNO XLIII - 6 Febbraio 1997). A proposito di cifre gonfiate, così spiega
il
Rapporto 1998 del Governo Italiano sui Nuovi
Movimenti Religiosi: «Paradigmatico, a riguardo, è il caso di Scientology,
che dichiara oltre 27000 adepti [in Italia], numero decisamente abnorme e verosimilmente
raggiunto calcolando tutti coloro che, almeno una volta, si sono sottoposti al famoso
"test di misurazione della personalità" gratuitamente offerto, anche per corrispondenza,
al fine d'incentivare l'ingresso nell'organizzazione.» Per quanto concerne il
nostro paese, nel medesimo documento vengono attribuiti alla multinazionale circa
7000 affiliati.