Dopo la citazione in giudizio dell'ex dirigente colpevole, a detta della chiesa di Miscavige, di aver violato un accordo di non rivelazione, Debbie Cook passa al contrattacco. Intanto, lei e il suo avvocato vengono pedinati da investigatori privati. Di © Tony Ortega, caporedattore del Village Voice. Scrive articoli su Scientology dal 1995 e ha pubblicato con diverse testate. Marzo 2012.
© Traduzione a cura di Simonetta Po, marzo 2012.
Debbie Cook controquerela Scientology© Di Tony Ortega, the Village Voice, 29 febbraio 2012. © Traduzione di Simonetta Po.
Il Voice è stato informato della controquerela presentata lunedì contro la Chiesa di Scientology da Debbie Cook, primo sviluppo significativo dopo la sua stupefacente vittoria del 10 febbraio scorso in un tribunale texano. Nei documenti presentati, la Cook punta direttamente al leader assoluto di Scientology David Miscavige nel tentativo di aggiungere alla causa presentata contro di lei dal suo vecchio datore di lavoro, la Flag Service Organization di Scientology, due delle entità più potenti della chiesa. Oltre a quella documentazione, siamo anche venuti in possesso di diverse lettere scambiate tra le parti che ci rivelano come il caso viene gestito dietro le quinte. Queste nuove informazioni giungono mentre la causa della chiesa contro la Cook arriva finalmente sui più importanti media nazionali - la Cook è infatti apparsa stamattina a Good Morning America della ABC e sarà di nuovo a Nightline questa sera.
Un piccolo riassunto per chi fosse arrivato qui dopo aver visto il programma della ABC... Debbie Cook è stata funzionaria della Sea Org e ha diretto la Mecca spirituale di Scientology a Clearwater, Florida, nota ai fedeli come Flag Land Base o Flag. Per 17 anni Capitano della Flag Land Organization, la Cook aveva la supervisione della consegna degli insegnamenti di alto livello segreti di Scientology ai membri della chiesa in pellegrinaggio a Clearwater. Nel 2007 lei e il marito Wayne Baumgarten lasciarono la Sea Org e si trasferirono nella zona di San Antonio, dove non conoscevano nessuno. Ancora membro della chiesa ma non più parte del suo personale ecclesiastico, grazie a Facebook e alle e-mail la Cook era rimasta in contatto con molti altri correligionari. A Capodanno la donna ha inviato a migliaia di colleghi scientologist una e-mail davvero notevole in cui si lamentava del modo in cui sotto la guida di Miscavige la chiesa aveva sviluppato una vera ossessione per «le raccolte fondi estreme».
A quel punto la chiesa ha citato in giudizio la Cook e Baumgarten: sostiene che quella mail denigrava il movimento e violava i termini degli accordi di non rivelazione che la coppia aveva firmato al momento dell'uscita dalla Sea Org (quando i due avevano anche ricevuto un assegno di 50.000 dollari a testa). La Cook ha sostenuto in aula che quell'accordo era stato firmato sotto costrizione e perciò non è valido. Durante la notevole testimonianza rilasciata il 9 febbraio al Tribunale della Contea di Bexar, la Cook ha descritto come avesse preso il denaro di Scientology e firmato l'accordo soltanto dopo essere stata trattenuta contro la sua volontà in uno strano ufficio-prigione conosciuto come "Il Buco", presso la base internazionale della chiesa nel deserto a est di Los Angeles. In base alla sua testimonianza, nelle sette settimane trascorse nel "Buco" la Cook fu costretta a partecipare a confessioni di massa, a mangiare una sbobba disgustosa, a dormire sul pavimento infestato di formiche con temperature che a volte superavano i 40°C. In seguito si ritrovò confinata e guardata a vista in un hotel di Clearwater, di nuovo costretta a partecipare a delle confessioni. Ha sostenuto che furono quelle circostanze a motivare la sua decisione di firmare qualunque cosa pur di potersene andare.
Abbiamo seguito la testimonianza in diretta e avevamo fatto notare sul nostro blog che George Spencer, avvocato locale di Scientology, aveva fatto obiezione alle accuse della Cook contro David Miscavige per il trattamento degradante subito dalla donna. Spencer aveva detto al giudice Martha Tanner che Miscavige non era un dipendente della Flag Land Organization - l'entità ecclesiastica che ha adito le vie legali - e pertanto era irrilevante per il caso. Miscavige è presidente del consiglio del Religious Technology Center, una delle molte entità create durante la riorganizzazione di Scientology degli anni '80. Ex membri sostengono che dalla sua posizione di vertice di RTC, Miscavige detiene di fatto il potere su tutte le molte organizzazioni individuali sotto l'ombrello ecclesiastico. Tra di esse anche la Church of Scientology International (CSI) e la Flag Land Organization. Come vedrete nella controquerela, la Cook chiede i danni per un importo non specificato. Ma il punto centrale della sua denuncia è far aggiungere al caso le due entità CSI e RTC affinché non restino dubbi sul fatto che David Miscavige è rilevante per il caso (cliccare sulle immagini per ingrandirle). [Non viene fornita traduzione dei documenti poiché il giornalista ha già spiegato i punti rilevanti - N.d.T.] La Cook ha poi chiesto un processo con giuria da tenersi alla prima data utile che, senza la collaborazione di Scientology, sarà il 13 novembre prossimo (se Scientology si dice d'accordo potrebbe essere firmata una data anteriore, forse in settembre). La Cook e Baumgarten hanno anche inviato agli avvocati di Scientology decine di domande e di "ammissioni" a cui la chiesa dovrà dare risposta quando il processo entrerà in fase più avanzata: in base alla legge del Texas, tali domande hanno lo scopo di far mettere agli atti se la chiesa ritiene che il trattamento riservato alla Cook nel "Buco" sia da considerarsi parte della pratica religiosa di Scientology. Eccovi le tre serie di domande e richieste di ammissione. Ve le sottoponiamo nell'attesa che sollecitino i commenti della nostra comunità di commentatori.
Prima serie di domande (cliccare qui e qui per visionare gli originali):
Prima serie di ammissioni (cliccare qui, qui, qui, qui e qui per visionare gli originali): Si confermi o si neghi che:Seconda serie di ammissioni (cliccare qui e qui per visionare gli originali): Si confermi o si neghi che:Altro importante sviluppo: il 20 febbraio, la Cook e Baumgarten si sono offerti di restituire i100.000 dollari ricevuti all'atto della firma dell'accordo di non rivelazione nel 2007 in cambio dell'annullamento degli accordi firmati con la chiesa... Quattro giorni dopo, l'avvocato di Scientology Gary Soter (presente alle udienze del 9 e 10 febbraio, ma che in quell'occasione non prese la parola), ha inviato questa lettera a Ray Jeffrey, avvocato della Cook, per lamentarsi che la donna aveva parlato a Nightline e che se l'offerta di accordo era seria, Jeffrey doveva contattare l'ABC per bloccare il programma. (clicca sulle immagini per ingrandirle). Jeffrey non ha apprezzato la missiva di Soter e il giorno successivo gli ha risposto in questi termini: Egregio Mr. Soter,Quello stesso 25 febbraio, l'avvocato locale di Scientology George Spencer ha respinto l'offerta della Cook di restituire i soldi alla chiesa e ha reiterato quanto già detto in tribunale, cioè che la chiesa chiederà il rito abbreviato (clicca per vedere il documento originale). Lo stesso giorno Spencer ha inviato a Jeffrey altre tre lettere. In una chiede al legale della Cook di conservare tutte le e-mail e gli altri documenti pertinenti che potrebbero dimostrare che la Cook e Baumgarten hanno violato i termini degli accordi sottoscritti con la chiesa: «Vi chiediamo di conservare quei documenti al fine di poter calcolare i danni su quante violazioni si sono verificate», scrive Spencer. In un'altra missiva, Spencer si lamenta del fatto che Debbie Cook ha fatto un post sul blog di Marty Rathbun per ringraziare chi l'aveva sostenuta (clicca per visionare l'originale). Nella comunicazione successiva, Spencer fa riferimento alle raccolte fondi istituite per aiutare la Cook a pagare i servigi di Jeffrey (Una raccolta fondi è sul suo sito, un'altra è stata organizzata da Rathbun sul suo blog). Ieri Rathbun ha commentato questa lettera e ha detto che non rivelerà mai chi ha aderito al fondo da lui istituito (clicca per visionare il documento). Abbiamo tenuto per il finale uno dei documenti più interessanti. Lunedì Spencer ha inviato questa lettera per discutere del fatto che la Cook e Baumgarten stanno interagendo con Mike Rinder e Marty Rathbun, due altri ex funzionari di alto livello (entrambi erano stati citati come testimoni alle udienze del 9 e 10 febbraio, ma non sono stati chiamati.) [Clicca qui e qui per vedere gli originali]. All'udienza del 9 febbraio 2012, Lei ha detto alla corte: «... abbiamo due potenziali testimoni... in aula... Mike Rinder e Marty Rathbun... che sono stati i responsabili... del dipartimento legale [della Chiesa] eccetera.» (Trascrizione, pag. 59)Rinder e Rathbun vincolati da accordi di non rivelazione? Dal loro comportamento non si direbbe. Più tardi chiederò un commento. Per ora dobbiamo digerire parecchie nuove informazioni. Gli avvocati di Scientology stanno inviando un sacco di lettere piuttosto dure, ma della richiesta di rito abbreviato Jeffrey ha già parlato alla conferenza stampa del 10 febbraio: a suo parere nessun giudice del Texas riterrebbe che sui fatti in discussione non esistano forti disaccordi (per esempio, la Cook dice di essere stata torturata, Scientology le dà della bugiarda). Jeffrey è fiducioso che il giudice non concederà il rito abbreviato e ha detto di volere un processo - vuole che una giuria del Texas ascolti la testimonianza di Debbie Cook sui trattamenti subiti nel "Buco". Aggiornamento: Ho appena visto su Good Morning America lo spezzone della ABC su Debbie Cook. Se è vero che vedere questa vicenda sui media nazionali dà soddisfazione, e che Dan Harris fa in generale un buon lavoro per spiegare i punti centrali della storia, la ABC commette un errore lampante e tipico dei media nazionali: Harris fa sembrare il caso di Debbie Cook nel "Buco" un evento isolato, negato dalla chiesa. Capisco che la ABC debba tener conto di entrambe le versioni, ma perché il network non parla anche dei tanti altri ex funzionari di Scientology che da anni rendono testimonianza pubblica sul "Buco"? Sono trascorsi quasi tre anni dalla descrizione del bizzarro ufficio-prigione fatta dal St. Petersburg Times (ora Tampa Bay Times) nella sua monumentale serie "Il Rundown della Verità". E Monique Rathbun ha sottolineato sulla mia pagina Facebook che lo stesso Nightline già mandò un'intervista a Marty in merito al "Buco"! Alla ABC costava poco aggiungere queste parole: «Debbie Cook è soltanto l'ultima di una serie di ex funzionari della chiesa a farsi avanti con racconti strazianti sullo strano ufficio-prigione di Scientology». Bene, stasera a Nightline vedremo se la versione più lunga del servizio di Dan Harris cita il fatto che la Cook non è l'unica a dire di aver subito un trattamento degradante da David Miscavige. Aggiornamento 2: Un'altra lettera! Oggi George Spencer ha inviato un'ulteriore lettera, questa volta per lamentarsi dell'intervista che Debbie Cook ha rilasciato lunedì a una TV australiana (clicca per vedere il documento). Tenetevi pronti, ci scommetto che Spencer starà sicuramente inviando anche una lettera per Good Morning America... 4, 3, 2, 1... Aggiornamento 3: Scommessa vinta! (clicca per vedere il documento). Forse a casa Spencer Nightline va in onda quando dormono già tutti? Lo impareremo domani. L'"esclusiva" di Nightline su Scientology: qual è di preciso l'esclusiva?© Di Tony Ortega, the Village Voice, 1 marzo 2012. © Traduzione di Simonetta Po.
Ieri sera stavo guardando l'intervista di Nightline a Debbie Cook, ascoltavo la sua esperienza nel "Buco" alla Base internazionale di Scientology in California, l'ufficio-prigione in cui i dirigenti caduti in disgrazia con il leader ecclesiastico David Miscavige vengono confinati per settimane, mesi, a volte anni di fila e ho sperimentato un potente dejà vu. Ok, forse non è stato un dejà vu. Quale altro grazioso termine francese potremmo usare quando un organismo mediatico sostiene di avere l'"ESCLUSIVA" su un'intervista che parecchi di noialtri giornalisti abbiamo già sentito diverse volte? Non lo so. Qualcuno di voi conosce bene il francese? C'è qualcuno che sa come si dice «restare a bocca aperta davanti all'epico fallimento di un media Va bene, non vorrei sembrare troppo severo. È entusiasmante vedere che un network nazionale con un pubblico così vasto prende sul serio Debbie Cook. Ieri la sua storia è entrata in milioni di case ed è comparsa sia a Good Morning America che a Nightline. Ma per chi di noi sta narrando le vicende di Debbie Cook fin dai primi minuti del 2012 è davvero irritante vedere il modo in cui ieri Nightline ha riferito la sua storia, un modo che potrebbe essere descritto soltanto come "fifa matta". L'ABC è sembrata talmente terrorizzata dalla reputazione di litigiosità legale di Scientology che non solo ha permesso alla chiesa di diffamare a piene mani la donna, ma, ancora più sorprendentemente, non ha detto che la Cook è soltanto l'ultima di una serie di ex dirigenti che hanno testimoniato pubblicamente e hanno fatto le stesse medesime affermazioni sui maltrattamenti subiti nella chiesa. Ieri sera la Cook è stata quella che avevamo già visto in tribunale il 9 febbraio scorso: credibile, realistica, impeccabile. Ma sembra che la ABC abbia fatto di tutto per farla sembrare una voce solitaria che si lamenta di abusi senza nulla che avvalori le sue affermazioni. È impossibile giustificare ABC per aver presentato la Cook senza contestualizzare in modo adeguato le sue dichiarazioni: sono trascorsi quasi tre anni dalla monumentale serie investigativa del St. Petersburg Times (oggi Tampa Bay Times) quando Tom Tobin e Joe Childs rivelarono gli orrori del "Buco: "Il Rundown della Verità". Lo scorso anno, anche Janet Reitman ha parlato del "Buco" nel suo Inside Scientology e nel 2009 Marc Headley aveva descritto gli orrori della Base Internazionale nel libro Blown for Good. Ma anche volendo dare a Nightline il beneficio del dubbio e fingere che il programma della ABC, come fanno tutti i media nazionali, non attinga a piene mani da quotidiani, riviste e - Dio ci scampi - dai blog, un particolare resta imperdonabile. Nightline non ha scusanti per aver fatto sembrare le accuse della Cook come uscite dal nulla e non invece avvalorate da precedenti dichiarazioni analoghe. Non ha scusanti perché Nightline avrebbe potuto attingere a... Nightline stesso. Due anni fa, dopo le rivelazioni del St. Petersburg Times, Martin Bashir realizzò infatti un servizio pungente sul trattamento degradante che David Miscavige riserva ai funzionari di Scientology... Ma Nightline ha ignorato se stesso e non ha spiegato che esistono diverse altre testimonianze sul "Buco"; ha incredibilmente deciso di chiedersi unicamente se Debbie Cook fu schiaffeggiata o se le fu ritorto un dito. A me non interessa un accidente se a Debbie Cook torsero un dito. Non stiamo narrando le peripezie di Debbie Cook solo per il modo in cui la trattarono nel 2007 alla sede di Scientology nel deserto californiano, ma per ciò che la donna ha rivelato nella sua mail di Capodanno su quanto sta accadendo ora in Scientology. E di questo Nightline non ha minimamente accennato. La mail di Debbie Cook racconta dell'accumulo di un miliardo di dollari fatto da Scientology grazie a «raccolte fondi estreme». Quella lettera è comparsa a poche settimane dall'uscita di "La macchina da soldi", di Tobin e Childs e conferma che la chiesa sta impoverendo i suoi fedeli. Sebbene l'inchiesta del Tampa Bay Times e tutte le testimonianze pervenute qui al Village Voice confermino le affermazioni della Cook sul fatto che, per esempio, le "Org Ideali" siano solo uno stratagemma per far apparire una chiesa in espansione quando invece non lo è affatto, quelli di Nightline come hanno pensato bene di aprire il programma? Naturalmente con Terry Moran [conduttore] che informa con sicurezza quanto Scientology si stia espandendo. Sospiro. Beh, mi sa che dovremo rassegnarci alle genuflessioni dei media nazionali. Statistiche del giovedì: in salita o in discesa? Al giovedì gli scientologist si affannano attorno alle statistiche settimanali e anche noi vorremmo fare lo stesso soppesando le sorti della chiesa nella settimana appena trascorsa. Naturalmente, l'apparizione di Debbie Cook alla ABC è un enorme downstat per Scientology. Ma non possiamo impedirci di riflettere sulle occasioni mancate dal programma, dall'indecente titolo scelto dalla ABC (una "crisi di PR"? È così che definite trattenere le persone contro la loro volontà in condizioni degradanti, oppure i ragazzini di 8 anni che firmano contratti da un miliardo di anni, vengono fatti lavorare per molte ore al giorno e privati dell'accesso al mondo esterno? [vedi servizio dell'australiano Today Tonight del febbraio 2012] Davvero le "PR" sono il maggior problema della chiesa?) al fatto che Nightline non ha citato i suoi precedenti programmi sull'argomento. Ciononostante, questi primi due mesi dell'anno per la chiesa sono stati disastrosi e la causa contro la Cook è soltanto agli inizi. Storia N. 2: i "seguaci" di Ray Jeffrey - Pare che i lettori del Voice abbiano preso in simpatia l'avvocato di Debbie Cook, in particolare dopo la nostra analisi del modo in cui ha gestito una raffica di dure lettere degli avvocati di Scientology. Jeffrey mi ha raccontato che le missive di Scientology poco lo preoccupano mentre a farlo veramente arrabbiare è stata un'altra cosa: la sorveglianza operata su Debbie Cook e sul suo stesso studio professionale.
Jeffrey ha voluto condividere con me questa e-mail che ha inviato martedì a George Spencer e Mark Cannan, gli avvocati locali di Scientology: Oggetto: Scientology Vs. CookGli ho subito telefonato per avere qualche commento. «Penso che la cosa che più mi infastidisce sia che degli avvocati che incontro in tribunale da tanti anni e che si sono fatti una buona reputazione si lascino coinvolgere in cose del genere. Poi quando queste cose diventano pubbliche, fanno gli innocenti.»Jeffrey mi ha spiegato che quando ha fatto presente alla controparte che investigatori privati stavano filmando le targhe delle auto nel suo parcheggio, o che la Cook veniva seguita, gli avvocati di Scientology si sono detti assolutamente scandalizzati da tali bassezze. «Sono veramente irritato che dei colleghi abbiano standard così bassi. Non era la prima volta che parlavo della sorveglianza a cui siamo sottoposti », ha proseguito Jeffrey. «Ieri sera Debbie è stata seguita. E sai qual era l'attività che rendeva necessario spiarla? Era venuta allo studio per farci vedere alcuni cuccioli.» Jeffrey sembrava calmo come sempre, ma era chiaramente irritato dai ficcanaso. «Faccio l'avvocato da 20 anni. È comprensibile ricorrere ai video quando c'è chi sostiene di aver subito delle lesioni e poi lo becchi mentre gioca a tennis. Ma questo è ridicolo... mettere degli investigatori privati alle calcagna di qualcuno solo perché sei in causa con lui? Io non avevo mai visto una cosa del genere. Se tu fossi un avvocato, quale motivo ti spingerebbe a fare cose del genere? Io dico: intimidazione.» «Quello studio si presenta come uno dei più longevi di San Antonio e dice di essere il più prestigioso della città», continua Jeffrey riferendosi a Clemens & Spencer, gli avvocati locali assunti dalla chiesa per querelare la Cook. «Ricorrere a certi mezzi... davvero sono disposti a cadere così in basso? » Mi è sembrata una buona domanda. A San Antonio avevo notato che George Spencer sembra un ottimo avvocato. Divideva il banco dell'accusa con il suo socio Mark Cannan, l'uomo che ha rappresentato per anni il quotidiano cittadino San Antonio Express-News (all'udienza del 9 febbraio fu Cannan ad aprire le danze cercando di convincere il giudice Martha Tanner che il team legale di Scientology non poteva ottemperare alla richiesta di Jeffrey di trovare e consegnare i materiali relativi al caso, tra cui un video del 2007 di Debbie Cook che, in procinto di dimettersi dall'incarico ecclesiastico, firma l'accordo di non rivelazione. Qualche ora più tardi, dopo che Cannan aveva rumorosamente affermato che per Scientology era troppo impegnativo rintracciare quel video, gli avvocati della chiesa hanno mostrato quello stesso preciso filmato per sostenere le proprie accuse.) Ieri ho inviato a Cannan l'e-mail che segue. Spero che mi risponderà. Se lo fa, posterò la sua replica. Gentile Cannan,Forse avrei anche dovuto chiedergli se gli assegni di Scientology sono incassabili senza difficoltà. Statistiche del giovedì: in salita o in discesa? L'estate scorsa abbiamo visto che in una zona diversa del Texas l'abitudine di Scientology a sorvegliare e intimidire gli avversari si è rivelata controproducente. In questo caso è difficile non supporre che mettere degli investigatori privati alle calcagna di Ray Jeffrey sia una strategia poco saggia. Ma al momento possiamo soltanto attendere e vedere che succederà. Racconto N. 3: Rathbun e Rinder imbavagliati? Vorrei qui commentare i contenuti di un documento di ieri. Si tratta di una lettera in cui George Spencer fa alcune interessanti affermazioni su Marty Rathbun e Mike Rinder, due ex dirigenti di alto profilo di Scientology che negli ultimi anni non hanno risparmiato critiche pubbliche al leader ecclesiastico David Miscavige. I due si sono offerti di testimoniare per Debbie Cook nella causa che la vede contrapposta alla chiesa. Ma Spencer ha avvertito Jeffrey che parlare con Rathbun e Rinder della loro personale conoscenza del funzionamento interno di Scientology costituisce una violazione: «Mr. Rinder e Mr. Rathbun hanno firmato accordi di riservatezza con la Chiesa», ha infatti scritto Spencer. L'affermazione ha creato fermento tra i nostri commentatori, così ieri ho telefonato a Rinder per chiedergli chiarimenti. «Tutti i membri della Sea Org firmano quel tipo di accordo. È una cosa di routine. Devono firmarlo più o meno tutti gli anni», mi ha riferito Rinder in merito agli accordi di riservatezza citati da Spencer nella sua lettera. «Io ne ho firmati una ventina. Probabilmente lo ha fatto anche Marty. Sono assolutamente insignificanti. Non valgono la carta su cui sono scritti.» Fino al 2007, anno in cui lasciò la chiesa, Rinder è stato portavoce capo di Scientology. Ha anche diretto il suo ufficio di intelligence, l'Ufficio degli Affari Speciali [OSA] e aveva la supervisione degli affari legali. «Fa tutto parte del gioco», commenta Rinder riferendosi alla raffica di lettere che Spencer ha inviato a Jeffrey la settimana scorsa e di cui abbiamo parlato ieri. «Cercano di attaccarsi a tutto. Stiamo parlando di un tizio che vive in un bunker. Quella persona è persa nella sua mentalità da assediato», dice riferendosi a David Miscavige. «È una follia. Non esistono precedenti di attività così folli come quelle che stanno portando avanti adesso, a cominciare dallo stesso caso Cook. Quel tipo vive nella sua bolla di irrealtà e sospetto che se l'ordine di pedinare la Cook e il suo legale sia arrivato da Los Angeles, probabilmente gli avvocati del posto non ne sanno davvero nulla.» Secondo Rinder nelle lettere di Spencer e nella scelta delle parole è ravvisabile una eterodirezione della dirigenza ecclesiastica di Los Angeles, probabilmente dello stesso Miscavige. La strategia di sorveglianza - quella, dice, proviene direttamente dal vertice. «Mi pare che nemmeno [Ken] Dandar avesse investigatori alle calcagna. Non ricordo di aver mai disposto il pedinamento degli avvocati», continua Rinder riferendosi all'avvocato della Florida che rappresentò la famiglia McPherson nel processo per omicidio colposo. All'epoca Rinder dirigeva ancora le strategie legali della chiesa. Si dice sorpreso che Scientology ritenga utile pedinare uno come Jeffrey, che per due anni è stato sindaco. «Io non farei mai seguire l'ex sindaco di quella comunità. Starei molto attento a non pestare i piedi delle persone sbagliate», conclude. Statistiche del giovedì: in salita o in discesa? Quanto è dannosa la decisione di mettere degli investigatori privati alle calcagna di Ray Jeffrey? Beh, provate a chiedervi che cosa lo ha spinto a condividere con i lettori del Village Voice tutti quegli incredibili documenti. Bravo Miscavige. Davvero astuto. |
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