L'ex famosissima "Capitano" di Flag si unisce alla schiera dei sempre più numerosi accusatori di David Miscavige. © Thomas C. Tobin e Joe Childs,Tampa Bay Times.
© Traduzione a cura di Simonetta Po, febbraio 2012.
Sensazionale messaggio di Capodanno: l'ex "Capitano" di Flag denuncia raccolte fondi "estreme"© Di Thomas C. Tobin e Joe Childs, redattori del Tampa Bay Times, 1 gennaio 2012, © Traduzione di Simonetta Po.
Il nuovo anno ha portato una grossa sorpresa per la Chiesa di Scientology: una delle sue figure più note e rispettate si è rivolta al pubblico in modo senz'altro drammatico: ha chiesto una riforma interna e ha condannato le feroci pratiche di raccolta fondi che, a suo dire, hanno permesso alla chiesa di accantonare riserve per oltre un miliardo di dollari. Sabato scorso Debra J. Cook è emersa dalla sua vita privata e tranquilla a San Antonio, Texas con una e-mail indirizzata a migliaia di scientologist (sia ancora attivi, sia disaffezionati). La sua è una lettera esplosiva che invita i fedeli a ribellarsi alle aggressive richieste di denaro della chiesa. La Cook è stata per 17 anni una figura di primo piano delle attività della chiesa di Clearwater. La sua grande reputazione nel mondo Scientology aggiunge credibilità al movimento nato un paio di anni fa e in crescita costante che chiede una riforma della chiesa. La Cook ha lamentato che la dirigenza di Scientology fa pressioni affinché il suo personale si impegni in campagne di raccolta fondi «estreme», denaro destinato a inutili e nuovi edifici «lussuosi» e all'arricchimento della International Association of Scientologists nota anche come IAS. La donna ha scritto che la chiesa ha accantonato «ben oltre un miliardo di dollari» in donazioni alla IAS, violando così le direttive scritte del fondatore della chiesa, L. Ron Hubbard. Il denaro sarebbe dovuto essere utilizzato per diffondere la religione, ma «ne è stata spesa soltanto una minima parte... è stata spesa soltanto una parte degli interessi maturati su quei fondi e per finanziare progetti sono stati usati degli stanziamenti.» La chiesa non ha replicato alle nostre richieste di commenti. Molti dei punti sollevati dalla Cook erano stati analizzati in una recente serie di articoli del Tampa Bay Times intitolata "La macchina da soldi" in cui decine di membri descrivono le tattiche di vendita coercitive e le pratiche ingannevoli usate dagli operatori religiosi della chiesa. I membri sostengono che gli operatori di Scientology ricorsero ad addebiti non autorizzati dei loro conti interni e li sottoposero a incessanti pressioni affinché facessero donazioni, spesso impedendo loro di abbandonare i raduni di raccolta fondi, o presentandosi inattesi sulla porta di casa per minacciarli di rallentare il loro progresso spirituale se non avessero donato. La serie di articoli ha poi rivelato la portata di tali raccolte fondi: almeno 100 milioni di dollari l'anno provengono dall'ente di Clearwater un tempo diretta dalla Cook; dal 2006 a oggi la IAS ha raccolto oltre 250 milioni di dollari; ulteriori milioni vengono incamerati annualmente dalla vendita di libri e dalle donazioni per i nuovi edifici. Nella sua lettera, la Cook scrive che il dominio del leader ecclesiastico David Miscavige, unica fonte di potere di Scientology, viola il sistema di pesi e contrappesi posto in essere da Hubbard prima di morire nel 1986. Secondo la Cook, i funzionari di vertice che hanno cercato di ridimensionare la sua autorità sono stati sottoposti a programmi disciplinari «lunghi e rigorosi» e da diversi anni non ricoprono più i loro incarichi istituzionali. La Cook, oggi 50enne, era il volto di Flag, la sede spirituale mondiale Scientology di Clearwater . "Capitano" di Flag dal 1989 al 2006, operava come direttore amministrativo della chiesa locale ma era nota e rispettata in tutto il mondo Scientology. A Clearwater era la funzionaria di livello più alto della Sea Org, l'ordine religioso paramilitare di Scientology. Era poi la figura istituzionale di Source, la rivista di Flag, che in ogni numero pubblicava una sua foto in uniforme blu d'ordinanza, sorridente e sicura di sé, e un suo messaggio positivo ai fedeli. Successivamente venne trasferita in California alla sede dirigenziale internazionale della chiesa, da cui si dimise nel 2007. La Cook e il marito Wayne Baumgarten, anch'egli ex staff della chiesa, oggi gestiscono un'azienda a San Antonio specializzata in consulenza, marketing internet, progettazione di siti web, social media, programmazione finanziaria e altri campi. Le dichiarazioni della Cook costituiscono una rarità in una chiesa che molto si adopera per mantenere segreto il suo funzionamento interno e per controllare a lungo il proprio personale, anche dopo che si è dimesso. Mentre altri ex dirigenti hanno parlato in pubblico solo dopo aver lasciato la chiesa, la Cook ha scritto la sua lettera mentre è ancora membro attivo a tutti gli effetti. Dopo essersi dimessa dalla sua carica dirigenziale ha infatti mantenuto contatti regolari con gli scientologist e, stando alla sua pagina Facebook e al sito web aziendale, molti di essi sono suoi clienti. La Cook scrive di essere rimasta in buoni rapporti (good standing) con la chiesa e il suo messaggio ai correligionari era quello di una persona «totalmente dedicata» a Scientology e a L. Ron Hubbard. «Tuttavia», aggiunge, «è indubbio che questa nuova era di continue raccolte fondi non è il nostro momento migliore.» Lo status della Cook all'interno della chiesa è sicuramente destinato a cambiare. Solitamente la chiesa considera «atto soppressivo» le critiche aperte e si adopera per bandire dalle attività pastorali chi contravviene alla regola, intimando di interrompere ogni rapporto con "il peccatore". Non siamo riusciti a contattare la Cook per un'intervista, del resto lei stessa sottolinea che il suo appello è diretto ai compagni scientologist e non vuole coinvolgere i media. La lettera promette di mandare forti onde d'urto a tutta la comunità di scientologist leali alla chiesa, la quale da oltre due anni è investita da resoconti mediatici poco lusinghieri sulla sua gestione: accuse di violenze perpetrate tra i vertici dirigenziali e ripetuti racconti sulla natura pervasiva della chiesa. In anni recenti hanno abbandonato il movimento anche altre figure di spicco che poi hanno parlato pubblicamente. Tra i più noti ricordiamo Mike Rinder, ex portavoce della chiesa, e Marty Rathbun, alto funzionario per anni braccio destro di Miscavige. Ma tra la massa dei fedeli la Cook era molto più nota, godeva di un'immagine impeccabile, legata com'era al desiderio della chiesa di rendere Flag una destinazione di lusso e di miglioramento spirituale per tutti gli scientologist. Alcuni degli amici scientologist hanno reagito positivamente alla lettera pubblicata sulla sua pagina Facebook. Altri lo hanno fatto con rabbia, sostenendo che la discussione online era sconveniente e andava fatta nel privato dell'ambito ecclesiastico. Altri ancora si sono detti increduli e convinti che la pagina Facebook e la mail della Cook fossero state hackerate dai critici della chiesa. Domenica, al culmine della discussione, la Cook ha tolto da Facebook l'intero thread e ha postato questo messaggio: «Cari Amici. Sì, sono stata io a scrivere l'e-mail. No, non ho contatti con nessuno che non sia in buoni rapporti [con la chiesa]. Ho scritto ispirata dal grande rispetto e affetto che nutro per LRH (L. Ron Hubbard) e per il desiderio di vederci uniti nel correggere situazioni che nel nostro gruppo necessitano di essere corrette.» Nella lettera faceva riferimento ai recenti guai mediatici della chiesa e ha scritto che gli scientologist avevano superato molte tempeste. «Mi spiace dover essere io a dirvelo, ma c'è un'altra tempesta in arrivo. Le sue ondate stanno già colpendo i media e il mondo circostante.» La Cook incoraggiava i fedeli a far sentire la loro voce, a pagare unicamente per i servizi religiosi e a tener testa agli operatori della chiesa che insistono per avere donazioni extra. Consigliava di chiedere sempre di vedere gli scritti di Hubbard che sostengono tale comportamento. Citava numerose direttive di Hubbard in conflitto con le attuali pratiche di raccolta fondi. Sosteneva che la forte enfasi posta per raggiungere le quote di raccolta costituisce una distrazione per la chiesa e per gli staff coinvolti. Rathbun, oggi figura di riferimento del movimento per la pratica indipendente di Scientology, si dice convinto che l'impatto della lettera della Cook sarà fortissimo ma che agli scientologist occorrerà tempo per metabolizzarla e accettarla: «Nelle prossime settimane, nei prossimi mesi vedrete molti scientologist importanti che si faranno sentire», ci ha riferito in un'intervista. «Potrebbe trattarsi di uno degli sviluppo più significativi da molto tempo a questa parte.» L'ex leader di Scientology Debbie Cook rinnova le preoccupazioni sulle raccolte fondi della chiesa© Di Joe Childs e Thomas C. Tobin, redattori del Tampa Bay Times, 7 gennaio 2012. © Traduzione di Simonetta Po.Debbie Cook, la scientologist di alto profilo che a Capodanno ha lanciato un forte appello per la riforma delle pratiche aggressive di raccolta fondi della Chiesa di Scientology, ha rinnovato l'invito all'azione, ma insiste nel dire che non sta cercando di contrastare la chiesa. In una lettera inviata al Tampa Bay Times la Cook incoraggia nuovamente gli scientologist e li invita a fare la loro parte per recuperare la chiesa e il modo in cui il suo fondatore L. Ron Hubbard desiderava fosse diretta. «È una responsabilità che tutti gli scientologist devono sentire e far propria», scrive. La Cook si riferiva alla sua e-mail del 31 dicembre scorso che incoraggiava migliaia di scientologist a sollevarsi contro le richieste incessanti di denaro così comuni nella chiesa odierna. In essa scriveva che, sotto la guida di David Miscavige, la chiesa era troppo concentrata su edifici lussuosi e aveva riserve per oltre un miliardo di dollari, denaro che non stava spendendo per diffondere la religione. Diceva poi che Miscavige aveva efficacemente smantellato il sistema di pesi e contrappesi interno, atto a prevenire la gestione della chiesa da parte di un singolo individuo. La forte attenzione della chiesa sulle raccolte fondi era stata documentata dal Times in una serie investigativa in quattro parti pubblicata il novembre scorso e intitolata "La macchina da soldi". Gli articoli rivelavano come i dirigenti della chiesa facessero pressioni affinché il personale raggiungesse quote settimanali di raccolta. Esito di tali pressioni era stato il ricorso a tattiche coercitive e ingannevoli, al punto che molti fedeli si erano pesantemente indebitati per poter pagare la chiesa. La mail della Cook e le successive precisazioni costituiscono una delle sfide più significative all'autorità di Miscavige dalla sua presa di potere del 1986, subito dopo la morte di Hubbard. Ma la Cook sostiene che il suo intento è unicamente aiutare la chiesa. La donna, oggi 50enne, è stata per 17 anni la massima autorità della chiesa di Clearwater, il centro spirituale di Scientology più riverito al mondo. Divenuta scientologist da ragazzina nella natia Carolina del Nord, Debbie entrò nello staff di Clearwater ad appena 17 anni. Oggi lei e il marito, l'ex staff Wayne Baumgarten, vivono a S. Antonio, Texas, dove possiedono un'agenzia di consulenza alle imprese. Hanno lasciato l'ordine religioso di Scientology nel 2007, ma sono rimasti entrambi scientologist devoti. Nel suo messaggio di Capodanno la Cook dice di essere una correligionaria in buoni rapporti con la chiesa, ma anche di sentirsi molto preoccupata per la direzione da essa imboccata, tanto da avvertire il dovere di agire. Numerose agenzie mediatiche statunitensi e straniere hanno diffuso la sua storia. I funzionari della chiesa non hanno risposto alle richieste di commento fatte dal Times il 1 gennaio. Ma in successive dichiarazioni ai media dicono che la Cook non è una insider di Scientology. Hanno riferito a USA Today e a Good Morning America che la Cook è una «fuoriuscita scontenta», una «apostata» indegna di credito e una «squirrel», termine con cui Scientology bolla gli eretici. Venerdì il Times ha pubblicato stralci della lettera della Cook alla chiesa. A una richiesta di replica, la portavoce Karin Pouw ha detto che «La chiesa non può rispondere a una lettera che non ha visto... e sarebbe inopportuno farlo sulle pagine del Times.» L'ultima comunicazione della Cook sembra indirizzata sia ai praticanti di Scientology sia ai media. In essa la donna chiarisce di aver mal valutato la reazione dei media alla sua e-mail. Ci tiene a sottolineare la sua devozione a Hubbard e il suo sostegno alla chiesa, nonostante insista sulla necessità di riforma.
La Chiesa di Scientology querela la sua leader veterana di Clearwater© Di Joe Childs e Thomas C. Tobin, redattori del Tampa Bay Times, 31 gennaio 2012.© Traduzione di Simonetta Po.La Chiesa di Scientology ha adito le vie legali contro la leader veterana di Clearwater Debbie Cook dopo le sue critiche pubbliche alle tattiche di raccolta fondi aggressive della chiesa e ad altre pratiche. La causa - presentata venerdì a San Antonio, Texas, dove la Cook vive - rivela che la chiesa liquidò 50.000 dollari a testa alla Cook e al marito Wayne Baumgarten per mantenere il silenzio sul periodo trascorso alle dipendenze dell'organizzazione. La Cook, 50 anni, è stata per 17 anni la dirigente capo della chiesa di Clearwater, la sede spirituale mondiale di Scientology. Con il grado di "Capitano", la donna presiedeva alle attività che, in quel periodo, fecero incassare alla chiesa oltre 1,7 miliardi di dollari. Nell'ottobre 2007 la donna e il marito lasciarono lo staff e firmarono un accordo di confidenzialità. Nel complesso, la Cook è stata per 29 anni alle dipendenze della Sea Org, l'ordine religioso della chiesa, la quale sostiene ora che la coppia ha violato gli accordi presi. A Capodanno, infatti, la Cook ha diffuso una mail in cui esortava gli scientologist a lavorare internamente per riformare l'organizzazione. La lettera è stata ricevuta da migliaia di membri del movimento. La chiesa ha chiesto e ottenuto un ordine restrittivo temporaneo contro la Cook e Baumgarten, in quanto, a suo dire, la lettera l'ha messa «a grave rischio di danno imminente e irreparabile». I due non potranno più dire una sola parola fino all'udienza del 9 febbraio prossimo. In una dichiarazione al Times rilasciata lunedì, la portavoce della chiesa Karin Pouw ha detto che i pagamenti alla coppia erano una forma di «aiuto» e che l'accettazione di quel denaro era parte di un accordo che li vincolava al silenzio. «Solo a causa delle recenti violazioni la chiesa si è vista costretta a perseguire e proteggere i suoi diritti.» La chiesa chiede almeno 300.000 dollari di risarcimento. La Cook, contattata via e-mail, non ha rilasciato commenti. Gli accordi firmati dalla coppia, allegati alla causa, forniscono un quadro eccezionale degli sforzi fatti dalla chiesa per mantenere segrete le sue attività interne. Tra le restrizioni imposte alla Cook e a Baumgarten:
La coppia accettò di pagare forti penalità in caso di violazione dell'accordo, tra cui un minimo di 100.000 dollari per ogni post internet denigratorio, ogni trasmissione televisiva o articolo di giornale. Nella causa, la chiesa sostiene che, grazie a programmi televisivi e radiofonici e articoli a stampa tra cui quelli del Times, la notizia delle «mail denigratorie» della Cook ha raggiunto oltre 24 milioni di persone. La sua lettera criticava le tattiche «estreme» di raccolta fondi usate dal personale della chiesa e la accusava di aver accantonato ben oltre un miliardo di dollari di riserve. Criticava poi la costruzione in tutto il mondo di nuove chiese, chiamate "Org Ideali" che definiva come inutilmente «lussuose». La Cook ha diffuso la sua lettera sei settimane dopo la pubblicazione de "La macchina da soldi", la serie in quattro parti del Times che descrive le pressioni e le intimidazioni esercitate da Scientology sui suoi fedeli per ottenere donazioni e l'acquisto di servizi della chiesa. La lettera della donna sosteneva che: «la complessa struttura di comando fatta di pesi e contrappesi» voluta dal defunto fondatore di Scientology L. Ron Hubbard non esiste più e che Scientology è governata da un unico e singolo capo: David Miscavige. Diceva poi che parecchi membri della chiesa raggiungono i livelli più elevati di consapevolezza spirituale offerti da Scientology solo per sentirsi dire che devono pagare nuovamente cifre importanti per rifare i livelli inferiori. Tali pratiche sono contrarie alle direttive di Hubbard e, in base a quelle stesse direttive, tutti i membri sono tenuti a riferire e a correggere i problemi interni. La portavoce Pouw non ha risposto alle numerose domande sull'accordo firmato dalla Cook e da Baumgarten e ha sostenuto che l'inchiesta del Times «rientra nel vostro intento polemico». Ha aggiunto che il giornale dovrebbe invece parlare delle 15 "Org Ideali" che apriranno quest'anno, tra cui quella di Amburgo in Germania e di Sacramento, California appena inaugurate. Prima di presentare la causa, la chiesa ha trasmesso alla Cook e a Baumgarten la richiesta di cessazione della violazione dell'accordo. Nei documenti presentati al tribunale si legge che martedì la Cook ha risposto via e-mail che non rinuncerà al suo diritto di libertà di parola, aggiungendo che «non mi interessa se mi querelate... non ho soldi per pagare un avvocato.» La coppia ha aperto da poco un ufficio di marketing, pubbliche relazioni e pubblicità alla periferia di San Antonio, la Cook Profitability Services. Sul suo sito personale la donna sta chiedendo donazioni per la difesa legale. La scorsa settimana Marty Rathbun, altro ex dirigente di Scientology divenuto parecchio critico della chiesa, ha lanciato una raccolta fondi al medesimo scopo. Non ha voluto rivelare quanto è stato già raccolto, ma dice che è sufficiente per rappresentare con competenza la coppia all'udienza del 9 febbraio. Mike Rinder, l'ex portavoce che pure lasciò la chiesa nel 2007, ha detto che gli accordi firmati sono simili a un documento usato nei diversi anni in cui lui stesso diresse le attività legali del movimento e che veniva utilizzato per accordarsi in caso di dispute. Ha aggiunto che nelle varie negoziazioni il linguaggio usato si è evoluto e oggi quel documento è diventato "obbligatorio" nei contratti di fine lavoro. Rinder riferisce di non aver mai visto un contratto che contempli penalità pecuniarie così elevate come quello della Cook. «Ora viene usato per mettere la museruola a chi ha lavorato in Sea Org a diretto contatto con David Miscavige, a chi è a conoscenza delle questioni in cui lui è direttamente coinvolto e delle attività della chiesa». Rinder ci informa che di solito la chiesa versa 500 dollari ai membri della Sea Org dimissionari, molti dei quali pure firmano un accordo di confidenzialità. Lui ricevette 5000 dollari. Dopo la pubblicazione della lettera, la Cook ha scritto al Times facendo presente che il suo scritto non era inteso agli esterni alla chiesa. «Era chiaramente indirizzato agli scientologist.» Debbie Cook, ex dirigente Scientology di Clearwater, testimonia di essere stata maltrattata e rinchiusa nel "Buco"© Di Joe Childs e Thomas C. Tobin, redattori del Tampa Bay Times, 10 febbraio 2012. © Traduzione di Simonetta Po.San Antonio, Texas - La funzionaria di Scientology Debbie Cook era al telefono con il capo ecclesiastico David Miscavige quando sentì bussare pesantemente alla porta del suo ufficio nel compound californiano della chiesa. Non volendo interrompere la telefonata con l'infuriato boss che si stava lamentando della sua resa sul lavoro, non andò ad aprire. Il rumore cessò ma due dipendenti maschi della chiesa apparvero alla finestra al pianterreno, l'aprirono e si infilarono nella stanza. «Sono lì?» le chiese Miscavige. Sì, rispose la Cook. «Bene, addio.» I due uomini l'accompagnarono al "Buco", [1] due grandi roulotte parcheggiate nel vasto compound [area recintata] che la chiesa possiede nel deserto della California e dove - come hanno raccontato al Tampa Bay Times altri ex dirigenti ora fuoriusciti - Miscavige invia i funzionari che non raggiungono le quote di produzione imposte. Sbarre alle finestre e guardie della sicurezza che piantonano l'unica uscita racconta la Cook, aggiungendo di essere stata trattenuta in quel luogo, dove già soggiornava un centinaio di dirigenti di Scientology, per sette settimane. Dormivano in sacchi a pelo gettato sul pavimento infestato di formiche, mangiavano brodaglia, una «sbobba» cucinata con avanzi riscaldati e venivano sottoposti a interrogatori-confessioni pubbliche che spesso si facevano violente. Per due settimane, con la temperatura esterna del deserto che superava i 40 gradi, Miscavige fece staccare la corrente elettrica. Martedì in tribunale la Cook ha testimoniato che l'estate del 2007 le dà ancora gli incubi e fu uno dei motivi per cui, nell'autunno di quell'anno, il desiderio di lasciare lo staff di Scientology si fece tale che firmò un accordo in cui si impegnava a non parlare mai in modo negativo della chiesa. «Avrei firmato anche di aver pugnalato a morte dei neonati e che farlo mi dava piacere. A quel punto avrei firmato veramente qualunque cosa», ha dichiarato nelle sette ore di testimonianza giurata rilasciata al tribunale di San Antonio. La Chiesa di Scientology ha querelato la Cook e suo marito per aver violato i termini dell'accordo in quanto la donna a Capodanno aveva inviato una mail in cui esortava i compagni scientologist ad attivarsi per riformare le tattiche di raccolta fondi del movimento e altre sue pratiche.
Martedì sera la portavoce della chiesa Karin Pouw ha dichiarato che la testimonianza della Cook è falsa, che la donna firmò volontariamente quell'accordo e che «ora è chiaramente amareggiata e sta falsamente diffamando la religione a cui un tempo apparteneva.» La chiesa e la Cook si accordarono su alcuni obblighi, prosegue la Pouw: «La signora Cook e il marito hanno violato quell'accordo. Gli imputati e il loro avvocato stanno cercando di sviare la corte con affermazioni false e leggende insensate.» L'avvocato della chiesa George H. Spencer Jr. ha detto che la testimonianza della Cook era irrilevante e ha discusso sul fatto che, indipendentemente dalla fondatezza delle sue affermazioni, aveva comunque sottoscritto l'accordo e accettato 50.000 dollari. «È un chiaro caso di contratto privato», ha sostenuto davanti al giudice distrettuale Martha Tanner. La testimonianza proseguirà in data odierna. Ray Jeffrey, avvocato della Cook, ha discusso sul fatto che le costrizioni patite negli anni e nei mesi precedenti la firma dell'accordo renderebbero nullo il documento. La testimonianza della Cook ha accompagnato gli ascoltatori in un viaggio straordinario: dal "Buco" [1] nel deserto della California al campus [2] di Clearwater che ospita la mecca spirituale di Scientology, fino alla fuga della Cook del 2007, finita quando una squadra di operatori della chiesa la rintracciò in un ristorante della Carolina meridionale e bloccò la sua auto nel parcheggio. Un tempo capo rispettato delle attività ecclesiastiche di Clearwater e famosa tra gli scientologist di tutto il mondo, la Cook ora rivela che nei mesi finali della sua appartenenza era stata tenuta «praticamente prigioniera» a Clearwater. Dice di essere stata confinata nella struttura residenziale ecclesiastica denominata Hacienda Gardens di Saturn Avenue e che le era impossibile allontanarsi perché la proprietà è circondata da un'alta recinzione, guardata a vista da personale della sicurezza, con telecamere al cancello e sensori di movimento. Quando andava a lavorare negli edifici del centro città veniva seguita costantemente da un funzionario della chiesa il cui compito era impedirle la fuga: la seguiva addirittura in bagno. La Cook ha riferito che nel corso degli anni è stata testimone di aggressioni fisiche e di abusi psicologici di Miscavige o di chi agiva ai suoi ordini diretti contro dei dirigenti della chiesa. La donna ha descritto la dura prova a cui fu sottoposta per dodici ore di fila nella base californiana di Scientology: rinchiusa in un bidone dell'immondizia mentre i colleghi dirigenti le gettavano addosso acqua, le urlavano improperi e ingiurie e l' accusavano di essere una lesbica. Ha testimoniato di aver visto personalmente Miscavige aggredire il dirigente Marc Yager, prenderlo a pugni in faccia e scaraventarlo al suolo. Ha poi raccontato le modalità con cui fu punito il dirigente Mark Ginge Nelson per aver obiettato alle violenze che vedeva nel "Buco". La Cook ha raccontato che Nelson fu portato in un'altra stanza e malmenato per due ore consecutive da un assistente di Miscavige e da altri due uomini. Dovette anche leccare il pavimento dei bagni per almeno mezz'ora. Una volta Miscavige - ha continuato la donna - ordinò alla sua segretaria di schiaffeggiarla. Le sberle furono così forti che cadde riversa sulle sedie. In un'altra occasione Miscavige ordinò al suo "funzionario comunicatore" di fratturarle un dito. L'addetta le prese il dito e lo torse all'indietro, ma non glielo spezzò. Un'altra volta Miscavige girò minaccioso intorno a un grande tavolo conferenze quasi a volerla strangolarla, ma si limitò a scuoterla violentemente per le spalle e a urlarle ingiurie. In maggio 2007 la Cook ebbe una tregua dal "Buco": fu nuovamente convocata a Clearwater per aiutare Miscavige a preparare un importante evento della chiesa che avrebbe riunito 2000 scientologist al Ruth Eckerd Hall. Lavorò per diverse settimane ed ebbe occasione di riunirsi al marito, il funzionario Wayne Baumgarten a cui però non raccontò nulla di quanto stava succedendo nel "Buco". Gli disse soltanto che farne parola sarebbe stato «alto tradimento». Più tardi quell'estate Debbie e il marito decisero di averne avuto abbastanza. Un mattino un addetto della chiesa li accompagnò in auto alla mensa della chiesa nel centro di Clearwater. Quando entrò per andare a prendere la colazione, la Cook si mise velocemente al volante e raggiunse un autonoleggio, dove lasciò parcheggiata la macchina della chiesa. La coppia voleva raggiungere il padre della Cook in North Carolina ma venne intercettata in un ristorante e convinta a tornare a Clearwater. Per loro sarebbe stato preferibile dimettersi seguendo le procedure interne. L'addetto della chiesa che li aveva localizzati disse che, se non lo avessero seguito, i parenti scientologist del marito avrebbero dovuto interrompere ogni contatto con lui. Il funzionario assicurò ai due che la procedura avrebbe richiesto un paio di giorni. Ma dopo tre settimane d'inferno i coniugi erano ancora a Clearwater. Fu a quel punto che la Cook informò i suoi guardiani di essere riuscita a telefonare alla madre e di averle detto che se non l'avessero rilasciata entro tre giorni doveva chiamare la polizia di Clearwater. Scrisse anche una lettera in cui informava che se non l'avessero rilasciata avrebbe «intrapreso i passi necessari, anche tagliarmi i polsi.» I legali della chiesa hanno cercato di controbattere alle accuse della Cook mostrando un video in cui la donna firma il contratto [di confidenzialità], si dice d'accordo con uno degli avvocati del movimento che la chiesa l'ha aiutata e accetta un assegno di 50.000 dollari, poi incassato. Nel video la donna dice di aver firmato in piena libertà e senza costrizioni. Riconosce inoltre di aver criticato la dirigenza della chiesa e di aver rivelato informazioni sulla chiesa e il suo personale. Note del traduttore:
1. in linguaggio carcerario anglosassone viene definito "Buco" il regime di isolamento e condizioni particolarmente severe a cui vengono sottoposti i prigionieri indisciplinati, vedi qui.
2. per campus si intende un insieme di edifici, terreni, strutture tutti appartenenti e facenti capo allo stesso ente, es. campus universitario. La Chiesa di Scientology ritira la richiesta di ingiunzione restrittiva contro Debbie Cook© Di Joe Childs e Thomas C. Tobin, redattori del Times, 11 febbraio 2012. © Traduzione di Simonetta Po.San Antonio, Texas - Colpita da una pesantissima testimonianza sul suo funzionamento interno, venerdì la Chiesa di Scientology ha repentinamente posto fine al suo tentativo di ridurre al silenzio l'ex leader di Clearwater Debbie Cook, battendo un'insolita ritirata legale e perciò incoraggiando la Cook a continuare a parlare. Poche ore dopo il dietrofront della chiesa su una ingiunzione per far rispettare un accordo di confidenzialità, la Cook ha rilasciato una conferenza stampa e ha detto di sperare che gli eventi turbolenti degli ultimi giorni serviranno ad aprire gli occhi ai membri della chiesa. «Spero si arriverà a una riforma dall'interno», ha detto la donna che in precedenza aveva sempre rifiutato di parlare con i media. La Cook, 50 anni, ha riferito che non aveva mai parlato con nessuno degli abusi rivelati sul banco degli imputati, nemmeno con il marito. La sua testimonianza è stata soltanto la «punta dell'iceberg» di ciò che sa sui problemi interni della chiesa. Non è suo desiderio che la testimonianza rilasciata «si rifletta negativamente su Scientology perché davvero, la realtà è che tutto questo è ascrivibile a una sola persona», il capo ecclesiastico David Miscavige. Secondo la Cook Miscavige, che prese il potere nel 1986, ha portato la chiesa in una direzione non voluta e non prevista dagli insegnamenti del fondatore L. Ron Hubbard. Spera che le sue rivelazioni contribuiranno a «aiutare la chiesa e, alla fine, ad aiutare gli scientologist e tutti gli altri... a tornare alle origini, alla sua originaria bontà e gentilezza.» La Cook è impegnata «in una dura campagna di odio» e le sue affermazioni sono false, si legge in una dichiarazione della chiesa. Miscavige «da oltre 30 anni è al servizio altruistico per il bene della religione», dipendenti e fedeli plaudono a quel servizio. Inoltre, «La chiesa è sempre stata fedele agli insegnamenti di L. Ron Hubbard» e la Cook sarebbe stata espulsa per aver trasgredito alle scritture.
Il mese scorso la Chiesa di Scientology ha citato in giudizio la Cook e il marito Wayne Baumgarten a San Antonio, la città texana dove la coppia si è trasferita dopo aver lasciato lo staff di Scientology nel 2007 e dopo aver firmato un accordo di confidenzialità. La causa chiede un risarcimento di almeno 300.000 dollari e afferma che a Capodanno la Cook ha violato l'accordo di confidenzialità inviando una mail agli amici scientologist in cui criticava diverse pratiche della chiesa e l'attuale indirizzo ecclesiastico. La battaglia legale ha raggiunto l'apice giovedì, quando la chiesa ha chiamato la Cook a testimoniare ed ha così permesso al suo avvocato di controinterrogarla. La Cook ha raccontato numerosi episodi di violenza verificatisi negli ultimi sette mesi alle dipendenze della chiesa, compresa la volta in cui Miscavige ordinò a un operatore ecclesiastico di schiaffeggiarla. Ha aggiunto che il leader aveva ordinato di tenerla prigioniera (assieme a un altro centinaio di dirigenti di vertice della chiesa) per sette settimane in un setting surreale noto come "Il Buco", situato nella proprietà recintata che la chiesa possiede a est di Los Angeles. Dopo essere tornata a Clearwater, dove era stata l'autorità suprema dal 1989 al 2006, la Cook cercò di fuggire ma una squadra della chiesa riuscì a rintracciarla e a portarla indietro. Lei e il marito furono segregati per tre settimane e alla fine i due accettarono di firmare un accordo di confidenzialità e un assegno di 50.000 dollari a testa.
Ray Jeffrey, avvocato della Cook, ha detto che la donna firmò l'accordo perché costretta e il suo contro-interrogatorio di giovedì tendeva a stabilire la costrizione subita. Il controesame sarebbe dovuto proseguire venerdì mattina, ma l'avvocato della chiesa George H. Spencer Jr. ha riferito che la sua cliente abbandonava: «Come avevamo previsto e come temevamo, gli imputati e il loro legale hanno usato il procedimento per fare numerose volgari affermazioni, false e denigratorie che, se proferite fuori da quest'aula avrebbero chiaramente violato gli accordi», ha detto Spencer al giudice distrettuale Martha Tanner. A quel punto l'avvocato ha ritirato la richiesta fatta in precedenza di far rispettare gli accordi di non rivelazione fino alla fine del procedimento civile. Ha aggiunto che porre termine all'udienza avrebbe impedito alla Cook di «continuare a usare il tribunale come un pulpito.» Spencer si riferiva alla testimonianza di giovedì in cui la donna ha riconosciuto di aver firmato un accordo di confidenzialità, di aver accettato del denaro e di aver violato quell'accordo con la sua mail di Capodanno. L'avvocato ha detto che quelle ammissioni daranno alla chiesa munizioni sufficienti per chiedere al giudice di negare un processo e di emettere direttamente una sentenza a suo favore. Jeffrey, dal canto suo, ha detto che la chiesa non ha speranze di ottenere una sentenza favorevole. Sul piatto ci sono talmente tanti fatti e argomentazioni che nessun giudice impedirebbe al caso di arrivare in aula. E Jeffrey ha promesso che se il caso arriverà in dibattimento convocherà ben più dei tre testimoni chiamati alle udienze di questi giorni, sentirà di nuovo la testimonianza della Cook e altro. «Se i giurati ascoltassero questa serie di fatti... farebbero molto più che sentenziare a favore dei miei clienti», ha ribadito Jeffrey. «Si sentirebbero oltraggiati.» Paura per l'ex leader di Scientology: Debbie Cook acquistò una pistola© Di Joe Childs e Thomas C. Tobin, redattori del Tampa Bay Times, 7 marzo 2012.© Traduzione di Simonetta Po.
Stavano iniziando una nuova vita a San Antonio, Texas, dopo aver dedicato decenni di vita al leale servizio della Chiesa di Scientology. Era l'agosto del 2009 quando suonò il telefono. Risposero rimanendo senza parole: all'altro capo c'era Kathy True, la funzionaria della sicurezza della chiesa. Lei e altri due dipendenti di Scientology erano arrivati in città per incontrarli. Potevano recarsi a casa della coppia? No, rispose la Cook. Pensava che la True sarebbe venuta da sola. Suggerì allora di incontrarsi in un luogo pubblico, un ristorante. Per Scientology era un momento di grande tensione. Qualche settimana prima, quattro fuoriusciti di altissimo livello avevano pubblicamente denunciato maltrattamenti ai massimi vertici del movimento. Ora tre grossi nomi di Scientology volevano assicurarsi che la Cook e Baumgarten appartenessero ancora al gregge dei fedeli. Prima di recarsi al ristorante, Baumgarten acquistò una pistola. Martedì scorso Debbie Cook e il suo avvocato Ray Jeffrey hanno descritto gli eventi al Tampa Bay Times. Il legale è stato assunto dalla coppia per difendersi nella causa intentata loro dalla Chiesa di Scientology a gennaio per violazione di accordi di confidenzialità firmati dai due al momento delle dimissioni dalla chiesa, nel 2007. Debbie Cook è tra i fuoriusciti più famosi di Scientology. Per 17 anni è stata ai vertici dell'organizzazione, figura ecclesiastica di spicco della sede spirituale mondiale della chiesa a Clearwater. Quando lei e il marito si dimisero, la chiesa versò loro due assegni da 50.000 dollari in cambio della firma di un accordo. Per quattro anni sono stati zitti. Ma a Capodanno 2011 la Cook ha inviato a migliaia di scientologist attuali ed ex una mail in cui li esortava ad attivarsi per riformare le pratiche dirigenziali e di raccolta fondi della chiesa che, a sua volta, li ha immediatamente citati in giudizio per danni. Il movimento afferma che i due hanno violato degli accordi di confidenzialità e ha chiesto a un giudice di San Antonio di imporre loro un ordine restrittivo per impedire ulteriori dichiarazioni. Il caso ha attirato l'attenzione dei media di tutto il mondo, è sfociato in una testimonianza drammatica in tribunale della Cook e s'è ingrossato a dismisura, gli avvocati delle due parti stanno presentando risme intere di documenti e si rimpallano acide accuse. I legali della chiesa hanno chiesto di vedere i tabulati del fondo di difesa legale della Cook e accusano Jeffrey di aver utilizzato in modo improprio delle informazioni fornite da ex funzionari della chiesa. Jeffrey controbatte che il movimento sta cercando di zittire e intimidire la Cook ignorando le sue richieste di esibizione di prove. Li accusa di tattiche "tritasassi" e sostiene che la controparte ha ingaggiato degli investigatori privati per far seguire la Cook. Martedì la chiesa ha rifiutato di rilasciarci commenti sul racconto della visita della True e su altre accuse di Jeffrey; dichiara che risolverà la questione in tribunale e non sulla stampa. In settimana, i legali di Scientology hanno presentato dei documenti in cui sostengono che la Cook e il marito non hanno giustificazioni. Erano, e sono, vincolati da accordi di confidenzialità che hanno chiaramente violato. La pronta risposta dei due: i contratti non sono legalmente validi perché la Cook e Baumgarten li sottoscrissero sotto costrizione. Se non li avessero firmati, la chiesa non li avrebbe lasciati andare via. Il caso ha avuto una svolta drammatica il 9 febbraio, quando gli avvocati della chiesa hanno chiamato la Cook sul banco dei testimoni. Deposizione di tre ore che ha oltremodo danneggiato l'immagine del movimento. La donna ha infatti raccontato di essere stata trasferita da Clearwater alla Base californiana Internazionale della chiesa dove ha visto decine di funzionari del movimento tenuti prigionieri in due grandi case mobili appaiate, soprannominate "Il Buco". Anche lei nell'estate del 2007 fu gettata nel "Buco" e ha testimoniato che i dirigenti erano costretti a dormire sul pavimento infestato da formiche e a consumare pasti costituiti da avanzi ricotti, da lei definiti "sbobba". Ha raccontato che il leader ecclesiastico David Miscavige ordinò alla sua segretaria di schiaffeggiarla perché deluso dal suo lavoro. Un'altra volta ordinò a una sua assistente di romperle le dita. La donna le torse un dito senza spezzarlo. La Chiesa di Scientology nega tutto. La Cook ha testimoniato che, dopo essere stata di nuovo trasferita a Clearwater, lei e Baumgarten riuscirono a fuggire, inorriditi da quanto lei aveva visto in California. Ma l'addetta alla sicurezza True li rintracciò in un ristorante del South Carolina, li convinse a tornare e a rassegnare le dimissioni secondo le procedure ordinarie della chiesa. Dopo essere stati trattenuti a Clearwater e guardati a vista per tre settimane, i due erano disposti a firmare di tutto pur di potersene andare. La drammatica testimonianza della Cook ha attirato l'attenzione dei media nazionali: infatti la settimana scorsa Nightline della ABC le ha dedicato un lungo servizio. Venerdì la chiesa ha cercato di uscire velocemente dal caso. Ha chiesto alla corte di chiuderlo, di aggiudicarle la vittoria e di costringere la Cook e Baumgarten a pagare 300.000 dollari di danni. Nella richiesta di rito abbreviato, l'avvocato della Chiesa di Scientology George Spencer, Jr di San Antonio ha detto che la chiesa «nega fermamente» le affermazioni della Cook. Ha poi sottolineato che la donna ha ammesso in aula che le vere o presunte azioni costrittive cessarono al trasferimento a San Antonio. Ha discusso sul fatto che la Cook e Baumgarten sottoscrissero i termini degli accordi di non rivelazione intascando due assegni di 50.000 dollari, spendendo quel denaro e accettando poi successiva assistenza dalla chiesa. Il fatto che la coppia è rimasta tranquilla per quattro anni senza provare a rescindere il contratto dimostrerebbe che ne avevano accettato i termini. Secondo Spencer, le affermazioni della coppia di aver firmato sotto costrizione sono «infondate». L'udienza relativa a questa richiesta è stata fissata per il 23 marzo. Ma in settimana Jeffrey, avvocato della Cook, ha presentato una mozione in cui sostiene che la chiesa sta affrettando le cose. È «molto, molto raro» che un querelante chieda il rito abbreviato a caso appena iniziato. Le questioni sono lungi dall'essere state chiarite e ha detto che la chiesa deve ancora comparire per una deposizione, oppure fornire prove di essere stata citata a comparire. «È un tentativo in extremis di aggiudicarsi il caso senza dover sottostare a richieste di esibizione prove, senza dover scoprire le proprie carte», sostiene Jeffrey, il quale sottolinea che la Cook è rimasta in silenzio per quattro anni non perché avesse accettato i termini del contratto, ma perché subiva ancora le costrizioni della chiesa. La visita della True ne è un esempio, ha aggiunto Jeffrey.
Martedì la Cook ha riferito al Times che la True era arrivata a San Antonio con Angie Blankenship e Mike Sutter. La Blankenship era un'amica e collega dirigente che spesso aveva la responsabilità del "Buco", dove avvennero parecchi degli abusi di cui la Cook fu testimone. Sutter è un addetto della sicurezza della Chiesa di Scientology. Informato che erano arrivati tre membri del personale ecclesiastico e non uno soltanto, Baumgarten ricordò il racconto fattogli dalla moglie di un funzionario che era riuscito a fuggire dal "Buco", ma che era stato «malmenato» e portato indietro. Temendo che potesse accadere anche a loro, ha detto la Cook, il marito acquistò una Taurus 9 mm con munizioni. Non aveva intenzione di usarla e la lasciò in macchina prima di entrare al ristorante. Il contingente ecclesiastico voleva sapere cosa pensasse la Cook di Scientology e se aveva parlato con Marty Rathbun, che alcune settimane prima aveva raccontato al Times che David Miscavige maltrattava i suoi sottoposti, accuse che la chiesa ha strenuamente negato. Le parlarono anche dei progetti espansionistici del movimento. La Cook ha riferito che la chiesa continuava a mantenere il controllo su di loro: se non avessero ottemperato alle richieste dai suoi funzionari, avrebbero perso i loro clienti scientologist e sarebbero stati "disconnessi" dai propri familiari. Dopo essere andata a trovarla nell'estate del 2009, a volte la True telefonava alla Cook per dirle di togliere l'amicizia Facebook agli scientologist ribelli. «Ho sempre ottemperato», ha riferito la Cook. Debbie Cook e la Chiesa di Scientology raggiungono un accordo stragiudiziale. Nuova museruola per l'ex altissima dirigente© Di Joe Childs e Thomas C. Tobin, redattori del Tampa Bay Times, 25 aprile 2012.© Traduzione di Simonetta Po.Soltanto alcune settimane fa, al termine di alcune ore della sua devastante testimonianza sulla Chiesa di Scientology, l'ex alta funzionaria Debbie Cook sembrava avesse fornito solo un antipasto e che aveva molto altro da aggiungere. Sperava poi che il pubblico dibattito sugli abusi commessi all'interno della chiesa scatenasse una «riforma dall'interno». In settimana, quella voce si è spenta. La Cook e Scientology hanno raggiunto un accordo sulla citazione in giudizio presentata dalla chiesa, procedimento ritortosi contro il movimento il 9 febbraio scorso, quando la Cook salì sul banco dei testimoni del tribunale di San Antonio, Texas. In quell'occasione, la donna aveva rilasciato una testimonianza devastante su come lei e altri operatori religiosi avessero subito maltrattamenti fisici e mentali nella proprietà Scientology del deserto californiano. Nel 2007, quando lei e il marito, anch'egli ex staff della chiesa, avevano cercato di andarsene dal campus Scientology di Clearwater, erano stati trattenuti contro la loro volontà e tenuti sotto costante controllo. L'udienza successiva del procedimento era stata fissata per il 7 maggio. Ma ora la Cook, la chiesa e i rispettivi avvocati hanno deposto le armi. L'accordo, firmato lunedì scorso, mette una pietra sul passato. Nessuno pagherà danni a nessuno e per il futuro la Cook e il marito hanno la proibizione legale di dire anche solo una parola storta sulla chiesa. La chiesa, da parte sua, si lecca le ferite della brutale testimonianza della donna, che resta agli atti. La Cook e il marito tornano all'inizio, alla condizione in cui si trovavano prima che della mail di Capodanno inviata a migliaia di scientologist in cui lei criticava la chiesa per le sue tattiche di raccolta fondi, metteva in dubbio la dirigenza ecclesiastica e invitava i fedeli a chiedere una riforma. La chiesa aveva presentato la sua richiesta danni il 27 gennaio, sostenendo che la Cook aveva violato un accordo di riservatezza firmato nel 2007 prima di dimettersi. Raggiunta per e-mail martedì sera, la Cook ha rifiutato di commentare l'accordo. Anche Karin Pouw, portavoce di Scientology, non ha voluto rilasciare commenti e ha detto che il documento parla da solo. Su ordine del giudice, quell'accordo impone alla Cook e al marito Wayne Baumgarten di astenersi dal rivelare a chicchessia qualsiasi cosa sappiano sulla chiesa, si tratti di conversazioni, di post Internet o di qualunque altra forma di comunicazione. Non potranno nemmeno avere contatti con chiunque abbia denigrato o intenda denigrare la chiesa. Martedì pomeriggio il sito web e la pagina Facebook della Cook sono stati chiusi. C'è chi nel campo della Cook sostiene che i quattro mesi di battaglia come voce critica della chiesa - evidenziati dalle tre ore di testimonianza giurata del 9 febbraio - hanno raggiunto lo scopo prefisso. «Provenendo da lei, considerando il profondissimo rispetto e l'autorità di cui gode tra i fedeli, e il fatto che sia riuscita a far mettere agli atti la sua testimonianza giurata, l'impatto delle sue affermazioni è stato molto più potente di qualunque altra dichiarazione pubblica», ha riferito Yvonne Schink, che è stata scientologist per 23 anni e ha lasciato la chiesa assieme al marito Ken lo scorso anno, frustrati dalle azioni del leader ecclesiastico David Miscavige. La Cook «ha rivelato la realtà di quanto sta avvenendo - di come Miscavige maltratti fisicamente, mentalmente e spiritualmente le persone», ha aggiunto. Marty Rathbun, ex dirigente di alto livello della chiesa che guida il movimento degli scientologist "indipendenti" critici dell'attuale gestione, non ha voluto rilasciare commenti, ma sul suo sito web ha fatto un'analisi dell'accordo. Ha scritto che la chiesa non aveva nulla da guadagnare salvo un risarcimento a sei cifre che difficilmente sarebbe stata in grado di incassare, e che la Cook aveva efficacemente diffuso il suo messaggio sugli abusi interni. Secondo Rathbun, la testimonianza della donna «è stata per lo più ciò che l'opinione pubblica mondiale era interessata a sapere da lei... e quel dentifricio non può più essere rimesso nel tubetto.» Soltanto ai primi di marzo scorso, la Cook sembrava pronta per una lunga battaglia legale. In un messaggio sul suo sito ringraziava i sostenitori e si descriveva come «la ragazza che aveva scoperchiato i tombini.» Scriveva che «non si può permettere alla chiesa di continuare in quel modo» e chiudeva il suo messaggio con queste parole: «Nel profondo continuate a credere che alla fine la verità e il bene prevarranno, ma quando vi guardate intorno vedete che spesso non è così. Chi si può permettere costosi avvocati ha sicuramente una possibilità di cavarsela anche per omicidio. Perciò abbiamo pane per i nostri denti... Abbiamo modo di vincere, dobbiamo farlo!» Molto nota a rispettata tra gli scientologist di tutto il mondo, la Cook è stata per 17 anni la figura ecclesiastica di maggior spicco del centro spirituale di Clearwater, noto come "Flag". Ai primi del 2005, Miscavige la convocò per lavorare nella proprietà che Scientology possiede a un centinaio di chilometri da Los Angeles, residenza dei dirigenti internazionali del movimento. La Cook ha testimoniato che, poco dopo il suo arrivo, venne a sapere che decine di dirigenti erano trattenuti a forza, guardati a vista giorno e notte in una costruzione soprannominata derisoriamente "Il Buco". Secondo Miscavige, quei dirigenti avevano avuto una resa lavorativa scarsa, dovevano affrontare collettivamente i loro fallimenti e confessare le proprie colpe. In seguito due membri del personale erano andati a prenderla nel suo ufficio per condurla nel "Buco", dove trascorse sette settimane. Assieme a tutti gli altri rinchiusi, doveva dormire sul pavimento e mangiare "sbobba". Venivano accompagnati in piccoli gruppi a passo di marcia alle docce, e poi dovevano marciare di nuovo fino alla loro prigione. La Cook ha testimoniato che i suoi colleghi dirigenti pretendevano che confessasse pubblicamente le sue trasgressioni e una volta la costrinsero a stare per ore in piedi dentro un bidone dell'immondizia, mentre le versavano acqua sulla testa. Nei mesi trascorsi nella proprietà californiana, dove centinaia di staff vivono e lavorano, vide diverse volte gli operatori ecclesiastici aggredirsi fisicamente. Miscavige prese a pugni uno dei suoi vice e lo inchiodò al suolo per punirlo. Alla fine restò scontento anche del lavoro della Cook e su suo ordine, una delle assistenti del capo la schiaffeggiò così violentemente da farla cadere. La Cook venne liberata dal "Buco" nel maggio del 2007 e la trasferirono nuovamente a Clearwater, dove era tenuta sotto sorveglianza continua. Dopo aver cercato di andarsene, lei e Baumgarten furono «sostanzialmente imprigionati» per tre settimane. I funzionari della chiesa permisero alla coppia di andarsene solo dopo aver fatto loro firmare degli accordi di confidenzialità. Un avvocato della chiesa consegnò a entrambi un assegno da 50.000 dollari come indennizzo per non parlare contro la chiesa. Per quattro anni i due restarono in silenzio, fino a quando la comunità scientology venne investita dalla mail del 31 dicembre. Quella mail fu essenziale per far decidere all'imprenditrice Marsha Friedman di Clearwater di lasciare la chiesa dopo 43 anni di appartenenza. Girò poi la mail della Cook a tre amici scientologist dicendo di condividere quelle stesse preoccupazioni. Ieri la Friedman ha detto di ammirare il coraggio della Cook e ha aggiunto che «ci voleva proprio qualcuno del suo calibro per creare consapevolezza tra gli scientologist affinché approfondissero ciò che lei ha denunciato.» In marzo, la Friedman e il marito Steve hanno annunciate di aver lasciato la chiesa. I tre scientologist a cui aveva inviato la mail della Cook l'hanno invece informata di non voler più avere contatti con lei. Nel linguaggio interno, hanno "disconnesso".
Dopo essere stati querelati e accusati di aver violato gli accordi sottoscritti, la Cook e Baumgarten hanno sostenuto che quei contratti erano nulli perché firmati sotto costrizione. Nel descrivere il suo terrore di essere rimandata nel "Buco", la Cook ha testimoniato che il suo desiderio di lasciare Scientology era tale che «Avrei firmato che mi piaceva pugnalare neonati e che l'avevo fatto molte volte.» I legali della chiesa avevano chiamato la Cook a testimoniare sulla violazione dell'accordo di confidenzialità. Ma il giudice aveva permesso all'avvocato della donna di contro-interrogarla, e la sua testimonianza era stata devastante. All'epoca la Pouw, portavoce della chiesa, aveva definito quella testimonianza una raccolta di «leggende infondate» di un'apostata amareggiata. Ma a detta della Cook, si trattava soltanto di una piccola parte di ciò che avrebbe voluto dire, solo «la punta dell'iceberg». |
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