Di Chris Owen, 2001. Tratto da solitarytrees.com. Dopo i numerosi attacchi personali subiti da parte di ex membri esaltati, il giornalista, storico e critico inglese - che non ha mai miliatato nelle file di Scientology ma è stato molto attivo nella critica moderata e ragionata - ha deciso di ritirarsi dalla scena pubblica. Una grossa perdita per tutti. © Traduzione a cura di Simonetta Po, novembre 2004.
Qualche giorno fa ho parlato della mia insoddisfazione per la petizione "Indagate
Scientology" che sta circolando. Ho commentato che quella petizione aveva difetti di fondo ed evidenziava un problema nello stato attuale della critica a Scientology, vale a dire
che troppi tra gli sforzi critici sono inefficaci, malamente progettati e, in certe
occasioni, addirittura controproducenti. In questo saggio spiegherò perché e, in seguito, spiegherò che cosa potrebbe - e dovrebbe - essere fatto [1].
Forse dovrei iniziare parlando del percorso che ci ha portati fin qui. Sono coinvolto nella critica a Scientology da molto più tempo di quanto lo sia la maggioranza di chi frequenta alt.religion.scientology - dal 1995, cioè dal tristemente noto raid contro Erlich e dal tentativo di chiudere a.r.s., azioni che all'epoca resero il newsgroup uno dei più letti di Usenet. A quel tempo la critica era in stato embrionale - quasi tutti i critici erano antisette generici oppure ex scientologist. Esistevano relativamente pochi siti critici e una grande mancanza di informazione dettagliata e attendibile su Scientology. Quasi tutti i materiali segreti erano ancora sconosciuti ai più, e stavano appena iniziando ad uscire. Con l'esplosione della controversia a.r.s. [alt.religion.scientology] apparve sulla scena una nuova ondata di critici: i sostenitori della libertà di parola (che non avevano mai fatto parte di Scientology) e chi era rimasto sgomento dal suo comportamento in generale. Molte di quelle persone, tra cui io, si sentivano frustrate dalla mancanza di informazioni e dalla qualità spesso scadente del dibattito. Diversi aprirono archivi di materiale su quando stava succedendo, il sito "Scientology Vs Internet" di Ron Newman ne è un esempio classico. Altre persone, come Martin Poulter e Steve A., concentrarono l'attenzione sugli eventi locali (inglesi nello specifico) e sugli articoli di giornale. Altri ancora, come Larry Wollersheim e me, andarono alla ricerca di materiale originale come libri e rapporti, e li resero disponibili in Rete. Un piccolo numero di persone, tra cui ancora io, si spinsero oltre e scrissero nuovi articoli originali sul background di Scientology, la sua storia e le sue pratiche. A distanza di sei anni la quantità dell'informazione critica presente sul Web è enorme - molto più di quanto si potesse immaginare nel 1995. Anche la sua qualit è molto alta: libri critici come Bare Faced Messiah e A Piece of Blue Sky, documenti originali come gli archivi del FBI su Hubbard o quelli della Marina. In realtà è stato forse grazie ai critici online che Scientology ha sentito il bisogno di gettarsi massicciamente in Rete. Tuttavia questo successo è stato accompagnato da problemi. La raccolta di informazione primaria è stata facile (sebbene abbia richiesto molto tempo). Adesso quel compito è stato ampiamente assolto ed è rimasto relativamente poco da mettere sotto i denti dei critici novelli. E questo ha lasciato molti con un ridotto raggio d'azione sulle possibili attività. (Dovrei aggiungere che uno dei motivi per cui ho iniziato a scrivere saggi critici su Scientology [2] era la speranza che altri seguissero quella strada, visto che già alla metà degli anni '90 ci si chiedeva "che cosa facciamo dopo". Sfortunatamente avevo sottovalutato le difficoltà insite nel fornire materiale completamente nuovo - sia in termini di accesso all'informazione che in termini di competenza e perizia. Perciò questo progetto non è mai realmente decollato, anche se il Lisa McPherson Trust ha fatto uno sforzo importante nel promuoverlo con il suo Concorso Letterario annuale [3]). Ritengo che le attività "anti-Scientology" rientrino in tre principali categorie:
La prima categoria è, tanto per usare un po' di gergo, lo sfruttamento dell'informazione. Cioè ottenere e distribuire informazioni per scopi specifici. I siti critici sono, per definizione, una forma passiva di sfruttamento dell'informazione: le persone vi accedono e cercano informazioni. Se non sanno che il sito esiste, o non possono accedervi fisicamente, quell'informazione per loro è inutile. Sebbene potessero sembrare poco efficaci, i siti critici hanno avuto un impatto veramente significativo. Adesso è disponibile molta più informazione online di quanta ne sia mai stata disponibile in qualsiasi altra forma. L'opinione pubblica non deve più fare affidamento solo su libri vulnerabili che possono essere facilmente rimossi dalle biblioteche locali. Nemmeno le maggiori biblioteche nazionali hanno a disposizione così tanti libri critici come se ne possono trovare su alcuni siti. E naturalmente l'informazione disponibile online va molto oltre la riproduzione di libri critici - innanzitutto molti di essi non sarebbero mai stati pubblicati se non fosse stato per il Web. Non ho dubbi sul fatto che ciò abbia avuto un effetto realmente negativo su Scientology. Genitori, amici e familiari, gli scientologist stessi hanno avuto modo di accedere a informazioni dettagliate su ciò in cui erano coinvolti. Il fatto stesso che Scientology abbia ritenuto necessario costringere i suoi membri a filtrare i siti critici dimostra quanto efficaci siano stati. L'effetto si spinge anche oltre: ho risposto a molte domande di giornalisti e di rappresentanti di governi di tutto il mondo sulle informazioni presenti sulle mie pagine Web, e su Scientology in generale. Articoli di giornale e azioni governative sono state influenzate, e in alcuni casi sono scaturite direttamente, dall'attivismo Internet - il caso di Lisa McPherson ne è un esempio. L'informazione è il maggior nemico di Scientology - essa preferisce operare al riparo dallo scrutinio e dall'attenzione critica, specialmente per quanto riguarda i propri membri. Essa stessa concentra grandi sforzi sull'informazione - o per meglio dire, la propaganda - investendo probabilmente milioni di dollari nella produzione e distribuzione di grandi quantità di materiale promozionale patinato, accuratamente calibrato e con target precisi. Tuttavia spesso si tratta di informazione di scarsa qualità - spesso confutabile, faziosa e, in più di un'occasione, semplicemente falsa. Viceversa i critici cercano almeno di essere obiettivi e di presentare informazione che Scientology non confuta o non può confutare e che si dimostra solitamente vera, ma che viene presentata male, che spesso non è disponibile fuori dalla Rete e che non ha quasi mai target precisi. Perciò, sebbene il prodotto dei critici sia solitamente migliore, quello di Scientology è sfruttato meglio. Le campagne contro le attività presenti e future di Scientology dipendono, in modo assolutamente cruciale, sullo sfruttamento dell'informazione. Scientology è stata abile nell'ottenere il sostegno del governo degli Stati Uniti e dei politici contro le restrizioni delle sue attività in Europa; non perché quelle persone nutrano grandi simpatie per il gruppo - non mi risulta che alcuna legislatura nazionale abbia tra le sue file politici scientologist, o per il potere elettorale degli scientologist - irrilevante ovunque al di fuori della Contea di Pinella, ma perché Scientology è riuscita a premere i loro "bottoni", tanto per usare una frase cara a Hubbard. "La "libertà di religione" è un bottone molto potente e Scientology ha fatto ampio uso del suo effetto. Confrontatelo con quello sul "nuovo nazismo in Germania" che cercò di premere qualche anno fa - che non ebbe alcun effetto e le si ritorse contro con un rimprovero ufficiale del Dipartimento di Stato americano; semplicemente la germanofobia al giorno d'oggi non è un bottone importante. A parte quel fallimento, bisogna riconoscere che Scientology è sostenuta da un'operazione di lobbying a tempo pieno estremamente determinata che fa accurate ricerche ed ha un indirizzo preciso. La sua efficacia non è dipesa dalla qualità dell'informazione, ma dal modo in cui essa è stata sfruttata. Ciò richiede risorse che i critici semplicemente non hanno - salvo il LMT, di cui parlerò in seguito. Un altro concetto cruciale per la campagna contro le attività di Scientology, oltre allo sfruttamento dell'informazione, è il capitale politico. Fare campagne contro lo status quo significa convincere la gente a fare qualcosa - cambiare una regolamentazione o una legge, pubblicare un articolo di giornale, imporre una restrizione eccetera. Fare una campagna contro un'attività futura di Scientology - ad esempio ottenere fondi per un suo gruppo di facciata - richiede il convincere qualcuno a non fare qualcosa, solitamente favorire Scientology. In entrambi i casi il capitale politico è cruciale anche per mettere un piede oltre la soglia. Per "capitale politico" intendo credibilità - una merce difficile da acquistare ma molto facile da perdere. Scientology conosce bene anche questo concetto ed è il motivo per cui compie sforzi così elaborati per promuovere il suo capitale politico e ridurre quello altrui. L'adozione, negli anni '70, di un titolo e di un abito talare cristiano fu un tentativo molto riuscito di migliorare la sua credibilità di organizzazione religiosa legittima, così come lo è la sua corte di celebrità che, in particolare negli Stati Uniti, trova sempre una platea disponibile. Viceversa il "dead agenting", che i critici spesso ritraggono come una semplice tattica diffamatoria, è in realtà un metodo sofisticato e spietato per distruggere la credibilità politica dell'avversario. La denuncia delle attività di Bob Minton in Nigeria, attività per altro intraprese da molti banchieri, è stata usata per ritrarlo come un imprenditore corrotto. Altri "nemici" sono stati ritratti come pedofili, fannulloni, truffatori finanziari, neonazisti, mercanti di odio, assassini, stupratori, ricattatori. In ogni caso l'obiettivo è distruggere la credibilità del target e spingere gli altri a pensare «non c'è fumo senza arrosto - meglio non associarsi a quella persona nel caso sia vero». Ma il capitale politico può essere sprecato anche dagli stessi critici nel caso si dedichino ad attività che si rivelino o che possano essere dipinte come estremiste o folli. Ad esempio FACTNet disse che il film "Battaglia per la Terra" conteneva messaggi subliminali pro-Scientology - affermazione a tutt'oggi infondata che fu ampiamente diffusa e altrettanto ampiamente derisa. La reputazione di veridicità e la credibilità di FACTNet hanno ricevuto un duro colpo. Funziona anche in senso opposto: ad esempio l'affermazione falsa di Scientology che la famiglia reale norvegese avesse avallato il suo programma pseudoscientifico di "riabilitazione" dalle droghe è risultata in una diffusa denuncia mediatica e ha dato prova della reputazione di disonestà del gruppo. In entrambi i casi un'affermazione nuova incontrerebbe immediatamente sfiducia e commenti del tipo «Ah sì - pensa piuttosto a quanto hai detto l'ultima volta». Questo è il motivo per cui prima di condurre una campagna bisogna valutarla con estrema attenzione. La petizione "Indagate Scientology" è un caso pertinente: è stata concepita talmente male che la sua credibilità è pari a zero, e danneggerà la credibilità dei suoi sostenitori. I futuri approcci della medesima fonte incontreranno un maggior grado di scetticismo - in realtà i suoi sostenitori hanno fatto "dead agenting" di se stessi. Denuncie infondate fatte a caso sortiranno lo stesso effetto come succede, sfortunatamente, con i picchetti. I picchetti anti Scientology mi hanno sempre messo a disagio e questo è il motivo per cui sono uno dei pochi critici inglesi a non avervi mai preso parte (anche se ciò non ha impedito a Scientology di affermare falsamente che l'ho fatto). Secondo me qualsiasi attività critica deve innanzitutto superare queste due prove:
Tuttavia dopo il collasso di quel caso l'attenzione si è dissipata in una generale "protesta contro Scientology". Ho visto giustificare i picchetti come una valvola di sfogo emotiva o un modo per creare spirito di squadra tra i critici. Questo non è sufficiente: se l'attività critica comincia ad andare a beneficio dei critici piuttosto che della critica ha completamente fallito il suo scopo. Qualsiasi valutazione obiettiva dell'attività di picchettaggio deve riconoscere che il suo effetto reale è scarso. Il disturbo che provoca è minimo: forse qualche ora persa di "body routing". A livello globale permette il contatto al massimo con poche migliaia di membri del pubblico di cui solo una minima parte presterà qualcosa di più che un fuggevole sguardo. Non ha effetti sul miglioramento del comportamento di Scientology: l'organizzazione è incapace di reagire positivamente alla pressione esterna poiché considera questo tipo di pressione come una manifestazione di un malvagio complotto psichiatrico contro di sé. I picchetti hanno probabilmente aiutato i leader di Scientology - li abbiamo già visti giustificare le loro azioni puntando il dito contro "gli SP urlanti". Ma la cosa che più danneggia è che il picchettaggio è forse una conferma per lo scientologist comune che le teorie cospirative paranoiche dei loro leader sono vere. È facile per la dirigenza di Scientology ritrarre i picchetti contro Scientology come manifestazioni contro gli scientologist, in particolare perché essi si identificano così fortemente con il gruppo. Il picchettaggio è il peggior modo possibile per arrivare agli scientologist dubbiosi, poiché avviene in una modalità che non permette loro di contattare i critici - qualsiasi contatto sarebbe immediatamente notato e riferito a OSA - e conferma l'immagine propagandistica dei critici come mercanti di odio. Ugualmente dannoso è l'uso che Scientology è riuscita a fare delle dimostrazioni. La carta "picchettaggio di una religione" è particolarmente dura da giocare, soprattutto dopo l'11 settembre, e Scientology l'ha giocata in pieno. Il fatto è che, a ragione o torto, Scientology è largamente riconosciuta come una religione legittima (anche se bizzarra e in qualche modo dubbia). Il semplice fatto che sia conosciuta pubblicamente come "chiesa" è un importante strumento propagandistico. L'idea di "picchettare una religione" mette comprensibilmente a disagio la gente - se proprio non la rende ostile - proprio come se il target fosse una moschea o una sinagoga. Indipendentemente dal fatto che i critici la percepiscano come una religione o un racket, ciò che importa è come viene percepita dal mondo esterno. I picchetti forniscono anche a Scientology un'opportunità d'oro per provocazioni e diffamazione. Il confronto fisico diretto con gli scientologist è un gioco pericoloso, come abbiamo già visto. Il dispiegamento di batterie di telecamere dello staff di OSA, osservato spesso, non è semplicemente un metodo di intimidazione, ma un modo per generare propaganda di valore. Fotografie poco lusinghiere di manifestanti che urlano slogan, issano cartelli e - particolarmente utile - rispondono alle provocazioni sono state ampiamente utilizzate per fare "dead agenting" dei critici. Se Scientology ha commesso azioni sbagliate contro i manifestanti non fa differenza - con la sua macchina molto efficiente propagandistica è riuscita a diffondere la sua versione dei fatti molto più rapidamente e ampiamente di quanto abbiano fatto i critici. È stata indubbiamente usata su larga scala una tattica raccomandata da Hubbard - screditare i critici compilando "pacchi di dead agenting" che li ritraggono come fanatici estremisti, portando come prova a sostegno le foto scattate in occasione dei picchetti. Il sito www.parishioners.org presenta qualcosa di questo genere, ma OSA avrà di sicuro documentazione molto più dettagliata. Forse l'esempio più chiaro di come il picchettaggio si ritorca contro è quello del LMT a Clearwater, Florida, che negli ultimi 2 o 3 anni ha fatto numerose manifestazioni (ricordo che a volte si è cercato di dire che i membri del LMT lo facevano in via del tutto personale, ma era chiaramente una finzione e non credo sia mai stata presa sul serio da nessuno, tribunali compresi).
Colpisce particolarmente che i picchetti non sembrino aver mobilitato la popolazione
locale, sia a Clearwater che altrove. Le manifestazioni contro Scientology tenute a
Clearwater nel 1979 avevano attratto quasi 3000 persone - da allora non si è più visto nulla del genere. Non mi pare si possa dire che Scientology "ha preso il controllo" della città; è più probabile che la popolazione abbia deciso di tollerare, anche se forse di non amare, il gorilla da 800 tonnellate seduto nel suo ingresso.
La petizione "Indagate Scientology" a cui ho fatto riferimento in apertura manca il
duplice test dell'efficacia e della zappata sui piedi. Nella migliore delle ipotesi il suo
effetto sarà minimo. Ho già sottolineato, in precedenti interventi, i suoi difetti di fondo. Quando si comunica con il governo o con i media bisogna sempre ricordare che lo si sta facendo da una posizione di debolezza. Sia il governo che i media hanno grossi problemi nel ricevere il segnale, perso nel rumore di fondo della pubblica comunicazione. Qualsiasi ufficio di governo e organizzazione mediatica riceve valanghe di corrispondenza la cui quasi totalità è vaga, indirizzata al posto sbagliato o semplicemente priva di valore. Qualche segnalazione può essere di grande importanza, molta è insignificante: una grossa perdita di tempo. Anche la lettera che nel 1940 Albert Einstein scrisse al presidente Roosevelt sulla possibilità di una bomba atomica impiegò settimane per arrivare sulla scrivania del Presidente, e ci arrivò solo perché Einstein era una figura molto nota, un vincitore di premio Nobel con credenziali molto serie. Se la lettera fosse stata scritta dal Signor Tizio Caio di Tulsa, Oklahoma, dubito sarebbe arrivata da qualche parte.
Dispiace, ma è inevitabile che il cittadino comune non abbia pari opportunità. Le grandi società, i personaggi famosi e i politici hanno accessi preferenziali - sia perché rappresentano importanti interessi economici e politici, sia perché hanno un peso politico implicito. Come tali essi hanno effettivamente il diritto automatico all'udienza. Secondi nella lista sono la pressione ben organizzata e i gruppi di interesse, come Greenpeace, i sindacati e addirittura Scientology, la quale è ben organizzata, ben finanziata e fortemente professionale nel dirigere la sua comunicazione ai target giusti, facendo perciò arrivare efficacemente il suo messaggio e arruolando alleati utili. Il messaggio in sé può avere o meno valore - che cosa significa davvero una frase come «lava più bianco del bianco?» - ma a fare la differenza per concludere la vendita è il modo in cui viene presentato, sia essa di un detersivo o la posizione di una campagna. In fondo alla lista c'è la massa disorganizzata dei cittadini comuni. Sono pochi quelli che si rendono conto, o che si sono sforzati di scoprire, come funzionano il governo o i media, e spesso fanno richieste impossibili o indesiderabili alle persone sbagliate.
Le comunicazioni delle organizzazioni e dei gruppi di interesse vengono solitamente considerate come segnali, mentre quelle del cittadino comune sono troppo spesso considerate soltanto rumore. Questo è particolarmente vero per chi è ossessionato da un singolo interesse, e che scrive numerose diatribe polemiche. In Inghilterra li chiamiamo "brigate dell'inchiostro verde" o "inchiostro verde" a causa del colore dell'inchiostro che, per qualche motivo, sembrano preferire. Di solito danno l'impressione di essere in qualche modo degli squilibrati, e in alcuni casi lo sono davvero. Per chi scrive, essere marchiato come "inchiostro verde" equivale al bacio della morte, e ancora di più se l'etichetta è "interlocutore vessatorio" (che garantisce il
cestinamento immediato). Tenete a mente che di solito la corrispondenza del pubblico viene
letta dai sottoposti e ha poche possibilità di arrivare in alto, a meno che la sua
importanza non salti immediatamente all'occhio. Viceversa un tuonare mal formulato salterà immediatamente all'occhio nel modo sbagliato e il suo mittente avrà meno possibilità di essere preso sul serio.
Pertanto i comuni cittadini che scrivono al governo o ai media a proposito di Scientology
partono svantaggiati, anche rispetto alla stessa Scientology. A torto o a ragione al
cittadino comune viene data una priorità più bassa che alle organizzazioni. Qualsiasi comunicazione su Scientology deve essere inattaccabile, sostenuta da prove inconfutabili, indirizzata alle persone o organizzazioni giuste e scritta in modo che centri le loro preoccupazioni. Non è una cosa facile da fare e richiede ricerca, un minimo di organizzazione e una stesura molto accurata. Hubbard aveva capito questa lezione fin dal 1965, quando istituì il suo "Dipartimento degli Affari di Governo"; oggi Scientology usa questo approccio nel migliore dei modi.
E questo è il punto dove la petizione cade miserevolmente. È un miscuglio di accuse e richieste, molte di esse vaghe e non supportate, indirizzate al target sbagliato.
Semplicemente non contiene niente che potrebbe giustificare altro che una risposta educata
e poi il cestino. Il suo effetto sarà precisamente zero. In realtà potrebbe addirittura avere un effetto negativo, vale a dire che potrebbe danneggiare la credibilità del mittente quando cercherà di portare argomentazioni più sostanziate. Ho visto alcuni interventi che cercavano di giustificare la petizione come una sorta di "appello emotivo", ma se non c'è un effetto utile, a che cosa serve? È molto più probabile che in certe stanze venga usata come "prova" che il governo degli Stati Uniti sta dalla parte di Scientology. Altri hanno portato ad esempio la petizione di Jon Noring sulla questione Scientology contro Internet, ma quella era più una espressione di preoccupazione pubblica su una faccenda ben documentata che una petizione del tipo "facciamo qualcosa", piena delle argomentazioni più disparate e scarsamente documentate. La petizione di Noring in effetti non cercava di "fare" qualcosa, a differenza di questa petizione.
Un altro problema dei critici sono i rapporti sempre più divisi e avvelenati all'interno della loro comunità (ad alcuni non piace che usi il termine "comunità critica", ma se da una parte potrebbe non esistere un'organizzazione critica formale esiste sicuramente una comunanza di interessi, per cui uso il termine in quest'ultima accezione). Il gocciolío costante di veleno proveniente da frequentatori anonimi e probabilmente collegati a Scientology è stato sicuramente un fattore, ma la natura vaga della comunità è forse la ragione più importante nel creare attrito tra le persone. Qui le nostre diversità ci lavorano contro. A differenza di Scientology non c'è nessuno che ci dice cosa fare e pensare. Se questo assicura una maggiore libertà di azione e più creatività di quanto Scientology possa mettere assieme, significa però anche che molta dell'attività critica è
mal diretta, scarsamente ragionata e un inutile doppione degli sforzi altrui.
Sfortunatamente significa anche che esiste un campo d'azione più vasto per la divisione e per il conflitto personale di quanto non avvenga in una organizzazione rigorosamente irreggimentata come è Scientology. Ciò è stato particolarmente visibile nei flame feroci e personali scoppiati tra i critici, i quali si accusavano a vicenda di essere "puttane di OSA", lecchini ecc.
Dovrei aggiungere che si tratta di una situazione tutt'altro che insolita - si potevano
vedere all'opera le stesse identiche dinamiche interne nelle comunità degli esiliati
politici dell'Europa dell'est o del Medioriente. Gli argomenti relativi ai regimi
repressivi da cui erano fuggiti, che in teoria si preoccupavano di contrastare, venivano
oscurati dalla disunità e dal conflitto tra i dissidenti. Si passava - sprecava - molto tempo nell'attaccare le reciproche posizioni politiche e credenziali ideologiche. Pochi, se non nessuno, hanno avuto una significativa influenza sugli eventi delle loro terre
d'origine, dove i cambiamenti sono avvenuti grazie alla pressione interna piuttosto che a
quella esterna. Il gruppo di esiliati anti Saddam non si è mai coeso precisamente per
questi motivi, con grande frustrazione del governo statunitense. Anche la sinistra
radicale ha vissuto peripezie analoghe, con innumerevoli gruppi scissionisti che
discutevano e si combattevano sul significato del socialismo piuttosto che unirsi nella
presunta opposizione comune. Come dice il proverbio, «l'altra parte è l'opposizione - la mia parte è il nemico».
Un ulteriore problema sono le affermazioni superficiali e spesso insostenibili fatte da
troppi critici. Un esempio primario è il parlare di Scientology come di una "setta criminale", una "mafia criminale", un "complotto criminale internazionale", un "gruppo terroristico" e così via. Non è così, e una rapida occhiata alla cronaca storica lo dimostrerà. Nei suoi ormai 50 anni di esistenza l'organizzazione è stata condannata una sola volta per un reato criminale grave e in un solo paese - il Canada - per le attività criminali scaturite dalla campagna di spionaggio denominata "Biancaneve". Nomi più noti come la Exxon e la General Motors hanno una fedina penale aziendale molto peggiore.
Alcuni hanno sostenuto che questo è un esempio delle coperture ad alto livello o del fatto che lo Stato non riesce a incastrare Scientology. In realtà l'organizzazione sta molto attenta a mantenersi entro i limiti della legge, o ad impegnarsi in attività difficili da perseguire. Non che nel passato l'argomento non sia mai stato preso in esame: una funzionaria del governo britannico disse molto bene nel 1963 quando scrisse che Hubbard
era «il tipo di uomo che si assicura di restare sempre nella legalità». Il fatto è che probabilmente il 99,9% delle attività di Scientology - auditing, le campagne contro la psichiatria, l'Etica, tutta l'ingombrante burocrazia nota come "tecnologia di management", la manipolazione del sistema legale ecc. - sono completamente legali. Possono essere indesiderabili, sbagliate, disoneste o immorali, il che è completamente diverso dall'essere "criminale". Pensandoci su, rimango colpito da quanto le argomentazioni siano simili da entrambi i lati della barricata. Gli scientologist vedono i critici fare cose che ritengono immorali, perciò i critici sono "criminali". Alcuni critici vedono gli scientologist fare cose che ritengono immorali, e perciò gli scientologist sono "criminali". Le due posizioni sono effettivamente speculari.
Se il restante 0,1% delle attività di Scientology potrebbe essere legalmente dubbio, è però molto difficile perseguirlo legalmente a meno che a) non esistano prove inattaccabili; b) un magistrato sia innanzitutto interessato a farlo. Lo standard delle prove richieste potrebbe essere più basso nei tribunali civili, ma le difficoltà - non ultimo le risorse illimitate che Scientology può usare per la guerra - sono tali che presentare un caso civile potrebbe diventare una faccenda molto pericolosa. Alla metà degli anni '60, poco prima di proibire l'immigrazione degli scientologist, il governo britannico analizzò nel dettaglio la possibilità di azioni legali, concludendo che «gli scientologist non stanno commettendo reati e un'azione civile per trattamento negligente sarebbe molto difficile». Questo ovviamente accadeva prima che le attività del Guardian's Office, poi diventato OSA, diventassero di conoscenza comune. Tuttavia il fatto scomodo è che, per quanto ne so, nessuna denuncia per molestie è mai stata vinta (o, per quel che importa, mai presentata) contro OSA. La sua condotta può essere criticabile, ma è essenzialmente legale. Se OSA in realtà si impegna in attività illegali riesce a nasconderlo molto bene - non è mai venuto alla luce niente della portata e dell'impudenza della criminalità del Guardian's Office. Se voi pensate che tali attività siano in corso allora indagate con ogni mezzo e denunciate - ma non urlate "criminali" senza prove più che solide.
La stragrande maggioranza degli scientologist non è membro di OSA e non è nemmeno coinvolta nelle sue attività (considerate quanto OSA è reticente e riservata). Qualcuno, come Tory, può essere reclutato come soldato semplice in attività dubbie - ma non si oltrepassa quel limite. Le loro altre attività quotidiane non sono per nulla criminali.
Prendete ad esempio il famoso OCA test, il "test della personalità". Giudicando dalle apparenze si tratta di un esempio ben documentato di marketing ingannevole. Tuttavia, il fatto è che non viene considerata questa grande cosa né dai magistrati né da chi da esso è stato imbrogliato o fregato. L'Università di Oxford la quale (in base alla mia esperienza) viene citata dagli scientologist come inventrice del test, quando ho sollevato il punto presso le sue autorità non si è dimostrata interessata. Per quanto ne so nessuno è mai riuscito ad iniziare una causa contro Scientology per quanto riguarda l'OCA. Il "test della personalità" assomiglia molto al resto di Scientology - legale o almeno di improbabile perseguibilità, anche se possiamo essere giustificati quando diciamo che le sue pratiche sono indesiderabili o disoneste.
E questo ha importanza quando ritraiamo Scientology al mondo esterno. Se denunciare
Scientology come "criminale" o "terroristica" può convogliare impulsi critici, in realtà non ha altro scopo. Il pubblico può avere un'immagine di Scientology come "corrotta, sinistra e pericolosa" (tanto per usare le parole immortali del giudice Latey), ma tra questo e la
criminalità c'è una bella differenza, perché quest'ultima attualmente non fa parte della percezione che la gente ha di Scientology.
In realtà la stessa Scientology fornisce buoni esempi su cosa fare e non fare per ritrarre le cose che la interessano. Nella categoria del "non fare" c'è la campagna ossessiva contro la psichiatria, la quale viene accusata di tutto: dalle perdite in borsa all'11 settembre. Il concetto di un complotto psichiatrico mondiale responsabile dei mali del
mondo è tanto lontano dalla percezione comune da essere veramente ridicolo. La sua
costante ripetizione ha l'unico effetto di convincere la gente della eccentrica natura di
frangia di Scientology - naturalmente l'organizzazione non ha potere di scelta in materia,
vista la profondità in cui è radicato il suo odio ideologico per la psichiatria. Hubbard era convinto che il cittadino comune odiasse la psichiatria, ma nonostante questa convinzione si sia dimostrata assolutamente falsa, Scientology mantiene quella convinzione e non possiede un meccanismo di auto correzione per quanto riguarda gli errori del suo fondatore.
Dall'altra parte la sua campagna contro i farmaci psichiatrici è un buon esempio di "come fare". La gente ha una nozione preconcetta che i farmaci possono avere effetti collaterali imprevedibili - il talidomide e, prima ancora, l'eroina sono esempi veri del mondo reale. Non richiede grande sforzo immaginativo pensare che il Ritalin o il Prozac possano avere effetti collaterali pericolosi. Scientology ha giocato con abilità su queste paure sottolineando storie dell'orrore, facendo causa comune con altri gruppi di pressione e servendo storie appetibili sia ai media che ai politici. Anche se non ha condotto ad azioni legislative, la campagna ha avuto seri effetti negativi sulla vendita di
psicofarmaci e indubbiamente ha convinto la gente a non usarli. Il nome di questo gioco è FUD (Fear, Uncertainty, Doubt - Paura, Incertezza, Dubbio) e, sfruttando un'apprensione esistente, è stato possibile diffondere il FUD ad una platea ricettiva.
Tutto questo dovrebbe essere un'importante lezione per i critici di Scientology. È molto difficile, davvero inutile e forse controproducente, cercare di progettare un cambiamento di percezione di Scientology nell'opinione pubblica. Senza un diffuso sostegno di politici e media, gli strumenti per questo progetto non sarebbero comunque disponibili. Sarebbe invece molto più produttivo rafforzare le percezioni esistenti sull'organizzazione - la sua avidità, la sua stranezza, la sua rabbiosa ostilità verso gli scettici.
Ciò significa che sarà necessario modificare il linguaggio che viene usato da alcuni, in particolare le denuncie spesso isteriche che, nella migliore delle ipotesi, vengono giudicate eccentriche e, nella peggiore, confermano le affermazioni di Scientology di essere oggetto di odio e di fanatismo. Conferma anche il bisogno di costruire una coalizione critica e cercare alleati, il che richiederà quanto meno un minimo di organizzazione. Sarebbe indesiderabile, per non dire impossibile, replicare il network mondiale autoritario di Scientology, ma si può fare molto per accrescere la
"professionalità" (in mancanza di una parola migliore) delle attività critiche. E questo sar l'oggetto del mio prossimo saggio sull'argomento [1].
Chris Owen
1. Non ho trovato lo scritto a cui Owen si riferisce. Lo stesso Owen, però, prima di gettare la spugna a causa dei ripetuti attacchi di "antiscientology" fanatici quanto ignoranti e facinorosi, si era mosso in prima persona con due siti importanti di informazione:
2. Chris Owen ha scritto saggi molto interessanti sulla storia e per la comprensione della Chiesa di Scientology; ad esempio:
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