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La ballerina privata di Scientology: storia di seduzione, di un tentato recupero e di tradimento

Manuela era una promettente ballerina, poi un giorno conobbe Scientology e rinunciò a tutto. Il fidanzato, con l'aiuto di famosi ex scientologist, tenta inutilmente un intervento dissuasivo.

Di © Tony Ortega, 2 settembre 2013.

© Traduzione a cura di Simonetta Po, settembre 2013.

 
Visto alla TV: l'immagine usata da Bryan Seymour
nel suo Today Tomight
L'Underground Bunker [il blog di Tony Ortega da cui sto traducendo questo articolo - N.d.T.] ha collaborato con una stazione televisiva australiana per una storia in esclusiva su Scientology. Siamo molto lieti di aver lavorato con Bryan Seymour di Today Tonight, il programma di Channel 7 News.

Ci siamo coordinati con Seymour per indagare sulla vicenda di Manuela Oliveira, donna con una solida carriera in ascesa di ballerina che aveva lavorato in programmi come The Voice e The X Factor, e con star del calibro di Jennifer Lopez, Rihanna e Paula Abdoul. Tre anni fa Manuela e il fidanzato Yannus Sufandi, collega e coreografo, lasciarono l'Australia e si trasferirono a Los Angeles; entrambi cullavano il sogno di sfondare a Hollywood.

Due anni dopo, i loro sogni e la loro relazione erano andati in frantumi. Con grande sorpresa della famiglia, Manuela aveva rinunciato a tutto per entrare nell'ordine religioso della Chiesa di Scientology, la Sea Organization.

A marzo [2013] la famiglia Oliveira, che vive a Sydney, ha mandato a Los Angeles Mark, il fratello di Manuela, per incontrare Yannus e scoprire che cosa fosse successo. I due hanno deciso di attirare Manuela fuori dalla sede Scientology di Los Angeles e di portarla in una casa privata per incontrare diversi ex scientologist molto noti che la stavano aspettando; l'intento era cercare di intervenire per far desistere un membro della Sea Org, evento raro e parecchio emotivo che ha messo una ragazza condizionata e robotica contro il fratello, il fidanzato e diversi altri che stavano facendo del loro meglio per ricondurla alla ragione.

C'eravamo anche noi.

Negli ultimi due anni vi abbiamo tenuti costantemente informati sulle numerose crisi che attanagliano Scientology: un'affiliazione in calo, le spaccature interne, la catastrofe del Narconon, le notizie sulle inchieste governative e sulla presentazione di decine di nuove querele in tutto il paese. Ma indagare sulla vicenda di Manuela Oliveira - una storia che presenta alcune delle esperienze più eccezionali della nostra carriera giornalistica - ci ha fatto rendere conto che errore sarebbe ritenere che Scientology non abbia ancora la forza di attrarre i giovani e convincerli a rinunciare alla loro vita e alla famiglia. Per alcuni il canto delle sirene Scientology è più potente che mai, cosa che preoccupa persone come il senatore australiano Nick Xenophon, che ci ha detto di essere molto preoccupato per la vicenda di Manuela.

«Vi dimostra la presa che Scientology può avere sulla gente», ci ha detto Xenophon. «È un'organizzazione che promette tutto ma che in alcuni casi dà il contrario. Promette la salvezza spirituale, invece vi accompagna all'inferno.»

***

Yannus e Manuela

La famiglia di Yannus Sufandi emigrò in Australia dall'Indonesia quando lui era ancora bambino. Quella di Manuela Oliveira era arrivata dal Portogallo. I due si conobbero nel 2004. Lei usciva da una relazione durata sette anni e cercava una vita nuova. Cominciò a prendere lezioni di danza da Yannus e presto iniziarono a uscire insieme. Tra danza e coreografie, a Sydney la coppia riscosse i primi successi. Lavorarono all'edizione australiana di So You Think You Can Dance e Manuela fece la giudice in quella malese.

Nel 2010 i due decisero che era venuto il momento di fare il grande salto, si trasferirono a Los Angeles e chiesero la green card [permesso di soggiorno]. Guadagnarsi da vivere era sempre stato un problema, adesso ancora di più.

«È un processo», ci dice Yannus. «Non è che ti trasferisci a LA e diventi automaticamente famoso. Ci sono alti e bassi. È l'industria dello spettacolo, vieni respinto di continuo. Ci sono un sacco di rifiuti. È un tritacarne, un grande andirivieni. E devi conoscere la gente giusta.»

Le loro carriere continuarono però a progredire. Insieme curarono alcune coreografie di The Voice e di X Factor, ma entrambi tentarono anche la carriera individuale - Yannus nella recitazione e Manuela con il canto e la produzione musicale.

Poi, all'inizio del 2012, Manuela si fece seriamente male a un ginocchio durante una lezione di danza e dovette restare a letto per alcune settimane. Yannus ci dice che la sua compagna entrò in depressione. «Ebbe anche un'infezione a un occhio. Era molto giù. Voleva lavorare alla sua musica, ma era anche molto in crisi.»

Il problema al ginocchio non era la sua unica preoccupazione, continua Yannus. «Ogni uomo che incontrava per parlare della sua carriera di ballerina o di cantante voleva portarsela a letto. E Manuela cominciava a essere stanca.»

Ancora convalescente, la donna sentì al telefono una vecchia amica conosciuta in Australia. L'amica le disse che era in Florida per frequentare dei corsi nella sede spirituale di Scientology e incoraggiò Manuela a recarsi al Celebrity Centre di Hollywood dove, le disse, avrebbe potuto ricevere delle "assistenze al tocco" che l'avrebbero aiutata a guarire.

(Le "assistenze al tocco" [touch assist] sono una sorta di tecnica di guarigione per fede che gli scientologist vengono incoraggiati a utilizzare. Di recente una rivista Scientology ha riferito che con la semplice assistenza John Travolta avrebbe fatto sparire il dolore che un uomo aveva a una caviglia, risultato di un incidente automobilistico).

Quando il ginocchio fu guarito a sufficienza da permetterle di camminare, Manuela cominciò a far visita allo Scientology Celebrity Centre. E iniziò a magnificarlo a Yannus: gli disse che Scientology aveva un suo studio di registrazione chiamato Mad Hatter, fondato da Chick Corea. Insistette perché Yannus l'accompagnasse a visitare lo studio. Lei ormai si dilettava di Scientology da alcuni mesi. «Mi diceva di sentirsi meglio, che stava imparando delle cose», racconta. E lui non si preoccupò più di tanto.

Poi in novembre 2012 Manuela gli chiese di andare con lei al Celebrity Centre. «Voleva farmi conoscere il Rundown di Purificazione. Mi disse che quella sera avrebbe parlato Kelly Preston. Nei sei mesi precedenti non mi ero preoccupato molto. Poi cominciai a inquietarmi. Non mi piacevano le pressioni che le facevano. La chiamavano di contino», racconta Yannus.

A gennaio di quest'anno [2013] Manuela si recò più volte ai Mad Hatter Studios, gli scientologist presenti le mostrarono i video dei vecchi event e le dissero che volevano affidarle le coreografie dei programmi futuri.

A febbraio Manuela informò Yannus che era sua intenzione "unirsi alla squadra" del Mad Hatter. «Che cosa significa "unirsi alla squadra"?», le chiese. Lei gli disse di aver chiuso con il mondo della musica, dove i produttori volevano soltanto portarsela a letto. Gli scientologist volevano migliorare il mondo, non fare sesso con lei.

Lui le chiese di nuovo, «Ma che cosa significa "unirsi alla squadra"?»

«Significa andare a vivere da loro», gli rispose Manuela. Yannus si arrabbiò. Le chiese se aveva fatto qualcosa di sbagliato, se fosse per questo che voleva entrare in Scientology. No, gli assicurò lei. Nel loro rapporto non c'era nulla che non andasse.

«Stanno lavorando a una nuova stazione televisiva e hanno bisogno di coreografie», gli spiegò.

Nel 2011 Scientology aveva acquistato gli studi della vecchia KCET, sede della stazione TV pubblica di Los Angeles. Da allora la chiesa dice di voler lanciare la propria stazione televisiva, ma non ha mai fornito altri particolari.

«E chi guarderà questa TV?», le chiese lui. «Secondo me non la guarderà nessuno.»

Lei rispose che avrebbe preso piede. E poi... lui non era interessato ad aiutare la gente? Questa frase lo mise sulla difensiva. Le disse che aveva fatto delle donazioni a parecchie cause e che una volta diventato famoso era intenzionato a creare una sua fondazione.

«E di noi che ne sarà?», le chiese il ragazzo. «Mi rispose "non vederla come se tra noi finisce tutto. Guardala piuttosto come io che progredisco, e anche tu dovresti andare al Celebrity Centre per scoprire di che cosa realmente si tratta". Ma io non voglio studiare Scientology, le dissi. Ma loro possono aiutarti, rispose lei. Le dissi che io avevo i miei modelli di riferimento. Lì dentro non c'era Spielberg, non c'era nemmeno Denzel. E non mi importava nulla di Cruise o di Travolta.»

Manuela si disse convinta che fosse stato Dio a mandarla da Scientology.

Nelle settimane seguenti la chiesa sottopose Manuela a delle verifiche di sicurezza per accertarsi che non avesse collegamenti con la polizia o i giornalisti. Le fecero anche domande su Yannus e sulle sue conoscenze. E cominciò a ventilare l'idea di firmare il contratto da un miliardo di anni con la Sea Org.

Yannus le chiese di aspettare. Sapeva che alla fine di aprile Manuela aveva una serata a Las Vegas come giudice di un grosso talent show e che le avevano già pagato in anticipo metà dell'ingaggio.

«Sono convinto che le avessero fatto ancora più pressioni. E così, all'improvviso, alla fine di febbraio mi disse "Credo di averlo dentro di me. Mi sveglio ogni mattina con il pensiero su questa cosa". Mi disse che doveva farlo», sospira Yannus.

E martedì 26 febbraio Manuela fece i bagagli.

«Non riuscivo a guardarla fare le valigie, dovevo uscire», ci dice. «Quando la sera tornai a casa trovai nella cassetta della posta le nostre due green card [permesso di soggiorno - N.d.T.]. Folle. Surreale. Al diavolo le green card, arrivate nel giorno della sua partenza.»

«La amavo e avevo fiducia in lei. Ero totalmente confuso. Eravamo venuti qui per realizzare i nostri sogni», continua. Poi si infuriò. «Volevo sapere qualcosa di più su Scientology.>

Trascorse su Internet i giorni successivi. «Ero in preda all'agitazione più totale.»

Per tre settimane lesse tutto ciò che trovò sul movimento e un giorno si imbatté nel canale YouTube di Tory Christman, che aveva lasciato Scientology una decina di anni prima dopo 30 anni di affiliazione.

Yannus la chiamò. Si sentirono diverse volte. Tory gli consigliò di rivolgersi a Tiziano Lugli, un ex scientologist a sua volta musicista e produttore. Gli disse che se c'era un ex scientologist in grado di capire che cosa lui e Manuela stavano attraversando, quello era proprio Tiziano.

Yannus telefonò anche alla famiglia di Manuela a Sydney e scoprì che la ragazza si era limitata a informarli che aveva iniziato a lavorare per uno studio di produzione. «Non gli aveva detto niente di Scientology. Raccontai che si trattava di una religione, di una setta, e che lei era andata a vivere con loro», racconta.

Manuela lo chiamò arrabbiata. Perché aveva raccontato ai suoi delle cose lette in Internet? «Ma è tutto vero, giusto? Non è forse vero che io non posso stare con te perché non sono un membro della Sea Org?», le rispose lui. Lei ammise che era così. Fintanto che lei fosse stata un membro della Sea Org della base, non avrebbero più potuto frequentarsi. A meno che anche lui decidesse di entrare. «E allora non dirmi che non posso parlarne con i tuoi. È la verità», ribatté Yannus.

Il ragazzo parlò con Mark, il fratello di Manuela, e gli spiegò che lei lo aveva lasciato dopo nove anni insieme. Gli chiese di raggiungerlo a Los Angeles con i genitori per parlare con Manuela. Mark gli rispose che i suoi non erano d'accordo.

A marzo Mark andò in California da solo. Incontrò Yannus e i due cominciarono a progettare come far uscire Manuela dalla base di Scientology.

***

Lunedì 25 marzo ero a Los Angeles per altre questioni quando ricevetti una telefonata di Tiziano Lugli. L'autunno precedente eravamo stati a trovarlo e ci aveva fornito una chicca delle sue. Nel sentirlo al telefono raddrizzai subito le orecchie. Mi disse che cosa bolliva in pentola e lo informai che stavo arrivando.

Lugli e la moglie Jamie Sorrentini vivono in una bella casa sulle colline di Hollywood. Lei è attrice; lui è stato una pop star in Italia [in realtà aveva tentato la carriera di cantante, ma comprensibilmente con scarso successo - N.d.T.] e ora fa il produttore musicale a Los Angeles. Hanno lasciato Scientology tre anni fa e per questo hanno subito parecchie molestie - avevano dietro talmente tanti investigatori privati che li seguivano ovunque, che Tiziano ha raccolto parecchi video per documentare che cosa significa.

Yannus aveva parlato a Tiziano della sua situazione e, una volta arrivato Mark, studiarono un piano. Il giorno prima, il 24 marzo, Tiziano, Yannus e Mark erano andati a trovare Michael Fairman, l'attore di Young and Restless e sua moglie Joy Graysen - entrambi ex scientologist. Erano stati poi raggiunti da Tom DeVocht, ex funzionario Scientology che aveva diretto per molto tempo la sede spirituale della chiesa a Clearwater, Florida e che nel 2005 era uscito.

Insieme decisero di convincere Manuela a seguirli a casa di Tiziano, dove avrebbero provato un intervento [dissuasivo] su di lei. Il 25 marzo Mark chiese alla sorella di uscire dal Big Blue su Fountain Avenue per andare a pranzo con lui e Yannus. Lei accettò e Mark diresse l'auto verso casa di Tiziano, che li stava aspettando.

Io ero già là e nell'attesa cercammo di ricordare una situazione simile, ma non ce ne venne in mente nemmeno una. La "deprogrammazione" era finita negli anni '80 e non avevamo alcuna esperienza su come intervenire per dissuadere un membro della Sea Org - di certo non con un tale gruppo di ex membri famosi.

Quando gli altri arrivarono con Manuela, mi presentai e mi sedetti in disparte, non volevo partecipare, solo osservare. Tiziano, Jamie, Yannus, Mark e Manuela si sedettero al tavolo da pranzo dei Lugli.

Se Manuela era confusa su chi fossimo e sul motivo per cui eravamo lì, non lo dette a vedere. Indossava l'uniforme Sea Org, polo blu, pantaloni in tinta e una modesta giacca grigia. Era difficile riconoscere la straordinaria ballerina che avevamo visto nei video. Sembrava piuttosto che lavorasse a un distributore di benzina.

Tiziano cominciò a parlare, ma Manuela lo guardava inespressiva e gli dava dei riconoscimenti veloci - sì, capisco, ho capito, bene - proprio come gli scientologist vengono addestrati a fare.

DeVocht, Fairman e la Graysen non erano ancora arrivati, era Tiziano a dover gestire la situazione. Cominciò una lunga dissertazione su tutte le controversie che circondano Scientology. Nonostante Manuela continuasse a snocciolare dei "sì" e dei "capisco" e a dargli riconoscimento su tutto, restava impenetrabile. E dopo un po' cominciò a dire che doveva tornare alla base. Aveva chiesto un permesso per pranzare con il fratello, non per partecipare a un lungo incontro con degli sconosciuti.

L'intervento sembrava essere fallito ancor prima di iniziare. Tiziano continuava a parlare di cose di cui una neofita come Manuela non aveva mai sentito parlare - che i corsi sempre più costosi di Scientology alla fine insegnano ai membri la storia di signori galattici della guerra, di genocidi alieni e di spiriti disincarnati per esorcizzare i quali Scientology fa pagare fino a mille dollari l'ora.

Ciò che Tiziano stava dicendo era vero, ma non sembrava il tipo di informazione capace di impressionare Manuela. Era chiaro che cercava solo di prendere tempo, ma lei lo interrompeva sempre più spesso per dirgli che alla base la stavano aspettando.

Jamie Lugli cercò allora di tornare su questioni più reali e le raccontò alcune delle cose che lei e Tiziano avevano dovuto sopportare dopo aver lasciato la chiesa - in base alle direttive Scientology, i loro parenti e amici ancora affiliati avevano velocemente "disconnesso" da loro. Suo padre, le spiegò Jamie, non aveva mai conosciuto la bambina che lei e Tiziano avevano avuto, e questo perché la chiesa aveva "dichiarato" Jamie una "persona soppressiva" - il gergo Scientology per scomunica.

Il nastro audio

Mark Oliveira registrava l'intervento con il suo smartphone. Tempo dopo ci ha inviato degli spezzoni di conversazione. Ne abbiamo montati alcuni per darvi l'idea dell'aria che si respirava in quella stanza. Nella prima parte c'è Tiziano che parla di cose di Scientology che Manuela non conosce; in quella centrale si sente Manuela dire che non può trattenersi oltre perché ha chiesto un permesso di un'ora soltanto; alla fine Jamie parla della disconnessione nella sua famiglia e si sente anche la voce di Mark.

Poi finalmente arrivarono anche DeVocht, Fairman e la Graysen, che Tiziano coinvolse immediatamente. La Graysen e DeVocht cambiarono subito registro, cominciarono a fare domande dirette a Manuela, le chiesero di lei e cercarono di trasformare le sue risposte in ulteriori domande. Manuela però continuava a dire che doveva tornare alla base perché aveva chiesto il permesso per un'ora soltanto.

Poi fu Mark a prendere la parola. Era passata quasi un'ora e fino a quel momento Mark e Yannus avevano parlato poco. Adesso Mark disse alla sorella che doveva smetterla di ripetere di voler tornare alla base, che doveva invece ascoltare quelle persone che erano state in Scientology per vent'anni o più. Prima di dedicarsi alla Sea Org e pensare di firmare un contratto da un miliardo di anni doveva sapere bene a che cosa sarebbe andata incontro. Mark aveva le guance rigate di lacrime.

Michael Fairman e Joy Graysen

L'atmosfera nella stanza cominciò a cambiare. Fino a quel momento Manuela e ciò che Manuela significava per suo fratello e per Yannus erano un'idea vaga, per certi versi astratta - ma adesso la concretezza di quanto c'era in gioco cominciava a emergere. E fu a quel punto che Yannus esplose.

Manuela aveva reagito alle parole del fratello con il solito veloce e freddo "capisco". E Yannus perse la bussola. Sorprese tutti battendo il pugno sul tavolo e urlò in lacrime: «NO, TU NON CAPISCI. CONTINUI A DIRE "CAPISCO", MA NON CAPISCI E VOGLIO CHE SMETTI DI DIRE "CAPISCO"!»

«Fu un momento molto emotivo», ci ha detto DeVocht la settimana scorsa nel ricordare la giornata. «Era chiaro che suo fratello era veramente preoccupato per lei. E poi Yannus che esplode a quel modo. È stato terribile. Erano una bella coppia», continua, «stavano bene, forse erano molto innamorati, si erano trasferiti qui dall'Australia e poi lei improvvisamente entra in una setta e scompare.»

«Vederlo esplodere così è stato un vero shock. Ma credo stesse covando da parecchio tempo. E a un certo punto è uscito tutto», dice Jamie Lugli. «Sono stata contenta che lo abbia fatto, era necessario. Qualcuno doveva provare a fare breccia in lei, fino a quel momento non era successo.»

Immagini della telecamera

Ma Manuela restò impassibile. Si girò verso il fratello e gli chiese di seguirlo fuori. Gli altri decisero di fare una pausa. Manuela, Mark e Yannus si fermarono a parlare di fianco alla casa dei Lugli, in un punto coperto dalle telecamere di sorveglianza della proprietà. Riuscimmo a seguire la scena dallo studio di Tiziano: Manuela sembrava molto agitata e gesticolava visibilmente. Dopo un po' DeVocht decise di raggiungerli e lei cambiò subito atteggiamento. DeVocht ha un modo di fare molto caldo, cordiale, sa mettere le persone a proprio agio e Manuela ne sembrò colpita. Accettò di parlare della sua esperienza alla base. Poi Manuela abbracciò Yannus, lo baciò - da quando aveva lasciato casa un mese prima non aveva avuto molte occasioni di vederlo.

Siamo riusciti a catturare alcune immagini della telecamera con lo smartphone, danno bene l'impressione di ciò che accadeva fuori.

Tom DeVocht

«La conversazione uno a uno sembrava metterla più a suo agio», ci racconta DeVocht. «Le chiesi se quando era alla base poteva tenere il suo cellulare No, devo consegnarlo ogni sera, mi rispose. E non pensi sia strano? Controllano la tua posta? Cercai di sottolineare le violazioni della privacy, che veniva tenuta controllata di continuo. Volevo che le mie parole le si fissassero nella mente, così che quando avesse visto accadere certe cose avrebbe ripensato alle nostre parole.»

Dopo un po' anche la Graysen decise di raggiungerli. «Erano riusciti a fare un po' di breccia in lei», racconta Joy. «Quando uscii, Manuela sembrava più umana, decisamente meno robotica. Continuava a dire di non voler sapere quelle cose, che nella Sea Org avrebbe potuto danzare e cantare, che avrebbe partecipato a un programma televisivo. E noi continuavamo a scuotere la testa. Disse che non aveva mai avuto problemi a tenere il cellulare, che quando chiedeva del tempo libero glielo davano. Che aveva libertà di movimento e avrebbe potuto parlare di nuovo con noi, se lo avesse desiderato. Noi continuavamo a dirle che non ne avrebbe mai più avuto occasione.»

Manuela era molto determinata a rientrare alla base e Mark e Yannus dovevano riaccompagnarcela.

Tiziano ammette di essersi sentito sconfitto. «Non avrei voluto lasciarla uscire da casa mia», ci dice. «Avrei voluto convincerla a lasciare la Sea Org, ma non ci riuscimmo. Era come un robot. Mi chiedevo: come possiamo fare breccia in tutto questo? Come possiamo spezzare questa insensibilità scientologica? Non era veramente in grado di capire in che cosa si era ficcata.»

Manuela entrò per prendere le sue cose e rassicurò tutti che alla base si trovava veramente bene. Il cibo era gustoso e biologico, il lavoro soddisfacente. Non aveva davvero nulla di che lamentarsi.

Mark e Yannus la riaccompagnarono al Big Blue.

***

Qualche settimana dopo Chuck Beatty di Pittsgurgh ricevette la telefonata disperata di una certa Beatriz Camarillo di Los Angeles.

Beatty è un nome noto ai lettori regolari di questo blog - ex scientologist con decenni di esperienza in Sea Org, trascorse anche sette anni nel Rehabilitation Project Force, la sua struttura detentiva. Dopo aver lasciato la chiesa decise che l'aiuto ad abbandonare l'organizzazione sarebbe diventata la sua missione e ha anche istituito una linea di aiuto: 866-XSEAORG.

Beatty ascoltò il racconto di Beatrix e ci contattò.

La donna era disperata. Viveva con le figlie Iliana e Veronica Galvez di 20 e 21 anni e un paio di mesi prima aveva affittato una stanza a un nuovo inquilino che, subito dopo il trasferimento, aveva iniziato a parlare di Scientology con le due ragazze, convincendole a fare qualche corso. Iliana e Veronica non avevano mai sentito nominare Scientology, ma nel giro di poche settimane avevano firmato il contratto da un miliardo di anni ed erano andate a vivere al Big Blue. Beatrix disse che era successo tutto talmente in fretta che le girava ancora la testa.

«Non mi hanno nemmeno lasciato l'indirizzo. Sono andata là e ho detto che volevo vedere le mie figlie, visto che non rispondono al telefono. Mi hanno fatto fare un giro del palazzo, poi mi hanno portato in una sala che sembrava un tempio e che ha dei dormitori sul retro.» A quel punto erano uscite le due figlie in uniforme Sea Org.

«Avevano una brutta cera», spiegò Beatrix, che intanto aveva fatto delle ricerche Internet su Scientology. «Cercai di parlare con loro di quel posto, di dire che non era il meglio. Ma mi si rivoltarono contro. Ogni volta che dicevo qualcosa contro quel posto mi guardavano come se fossi pazza. Mio Dio, non riuscivo a credere che stesse succedendo proprio a me.»

Quando Beatrix aveva telefonato la prima volta a Beatty sapeva già che Iliana, la figlia minore, aveva cominciato a nutrire dei dubbi. E quando le raccontò di Beatty, la figlia le disse che voleva parlargli.

Qualche giorno dopo anche io parlai con Beatrix e mi disse che Iliana era tornata definitivamente a casa. Veronica, la figlia maggiore, si era invece rifiutata di lasciare la base, diceva di essere felice e di stare bene.

«Ci hanno detto di mentirvi», disse Iliana alla madre una volta a casa.

Chiedemmo di parlare con la ragazza, che sembrò sollevata di poter parlare della sua esperienza. Disse che, col senno di poi, anche lei era molto sorpresa di essere entrata in Sea Org così velocemente. Ma quando aveva fatto il corso assieme alla sorella il supervisore aveva chiesto loro se non desiderassero lavorare per Scientology e aiutare l'umanità. Veronica si era innamorata subito dell'idea mentre Iliana era più scettica, ma avevano deciso in fretta di andare a vivere al Big Blue e lavorare sul "Prodotto Zero" [Estate Project Force], una specie di campo paramilitare delle reclute Sea Org. Dormivano in una stanza con altre quattro donne, una delle quali era Manuela Oliveira.

«Manuela era la nostra dorm I/C [responsabile del dormitorio - N.d.T.], doveva assicurarsi che la stanza fosse pulita», ci raccontò Iliana. «Ci disse che suo fratello era venuta a trovarla per cercare di convincerla a lasciar perdere. Le raccontai che anche nostra madre non vedeva di buon occhio la nostra scelta. "Anche la mia famiglia è contraria, ma è necessario. È il maggior bene", aveva commentato lei. Era carina e molto alla mano. A volte anche un po' strana, molto ligia alle regole.»

Iliana ci raccontò che Manuela parlava molto di voler danzare ai Mad Hatter Studios, che «voleva usare lì il suo talento». Ma c'era una cosa di cui non aveva parlato. «Non accennò mai a un fidanzato», ci disse la ragazza.

Le riferimmo quanto ci aveva detto Manuela, cioè che era libera di usare il cellulare, che poteva prendersi tutto il tempo libero che voleva, che il cibo era molto buono.

«Il cibo era orrendo. Dovevamo lavorare tutto il giorno e con le schifezze che ci davano da mangiare, mi sentivo veramente esausta», commentò lei. «Alla mattina c'erano uova fritte, niente verdura. Oppure uova strapazzate, ma senza frutta. C'erano i cereali, ma erano una vera porcheria. Roba economica. E poco latte. Eravamo in prigione. Non potevamo parlare ai membri della Sea Org. L'EPF [Prodotto Zero] stava con l'RPF [Rehabilitation Project Force]. Ci dicevano che dovevamo sorridere, chiamarli "signore" e stargli fuori dai piedi.

«A pranzo ci davano hamburger troppo unti, le patatine erano rinsecchite. E hot dog immangiabili. La frutta c'era di rado. Oppure c'erano tacos disgustosi. O mi veniva la diarrea, o ero costipata. Avevo sempre il mal di pancia.

«Cominciai a frequentare la mensa», dove si può acquistare qualcosa di tasca propria, «e ad arrangiarmi con burro di mandorle e frutta. A cena c'erano riso e fagioli. Fagioli rifritti e riso nero. Praticamente tutti i santi giorni. Al mercoledì c'era l'arrosto o qualcosa del genere.»

Il racconto di Iliana era molto diverso da quello di Manuela.

Iliana ci disse che i motivi di preoccupazione circa le condizioni del "Prodotto Zero" e della Sea Org di Los Angeles non si limitavano soltanto a quello, ma ce n'erano parecchi altri. Gli orari di lavoro erano brutali, dalle 7,40 del mattino fino alle 11,30 di sera, quando si spegnevano le luci. Dormivano troppo poco ed erano disidratate, una donna più vecchia di loro era caduta e si era rotta un ginocchio facendo lavori pesanti.

«Non avevamo tempo per bere. Non avevamo tempo per andare in bagno. Il cibo non era nutriente. Stavamo fuori al sole, lavoravamo in un cortile per rimuovere il guano degli uccelli. Non era sicuramente il luogo felice che ci avevano descritto», raccontò Iliana. «Prima ti fanno vedere tutti questi video sul dare il buon esempio, sull'aiutare i senza tetto e cose del genere. Ma io non li ho mai visti farlo. Mi dissero che dovevo mentire a mia madre, mi dissero "dille che stai bene, che ti diverti e che ti diamo da mangiare molto bene".»

Ma dopo la visita della madre, i superiori avevano ordinato alle due sorelle di fare un rapporto scritto su qualsiasi cosa la donna avesse detto.

«Non sapevo che sarebbe andata così. Ti fanno tutte queste promesse, ma non le mantengono», ci disse. «Ho cercato di scappare, ma mi hanno riacciuffata. Mi hanno detto che se volevo andarmene dovevo firmare dei documenti e ci sarebbero volute due settimane. Ho pensato "Cristo santo!"»

Alla fine Iliana scrisse un "CSW" - "completed staff work" - chiedendo l'autorizzazione per tornare a casa perché doveva occuparsi di alcuni conti in sospeso (i membri della Sea Org non possono avere debiti, regola che permette loro di isolarsi dal mondo esterno). Lo stratagemma funzionò e appena arrivata a casa Iliana seguì il consiglio della madre e telefonò a Chuck Beatty. E decise che non sarebbe rientrata.

Iliana (a sinistra) e Veronica Galvez

Poco tempo dopo le nostre conversazioni con Beatrix e Iliana, anche Veronica fuggì dal Big Blue di Scientology. Aveva deciso di dar retta a sua madre.

«Mamma continuava a venire. Veniva tutte le domeniche e i capi non gradivano. Mia mamma mi raccontava quello che aveva letto di Scientology e cominciavo a pensare che avesse ragione», ci dice Veronica. «Pensavo a quello che lei mi diceva e lo collegavo a ciò che stavo vivendo e che vedevo. Avevo voluto chiudere gli occhi, ma cominciai a riaprirli.»

Iliana e Veronica sono molto giovani e si sono innamorate in fretta di Scientology, ma con la stessa velocità hanno fatto dietrofront. Entrambe, però, ci hanno detto che Manuela Oliveira era sembrata molto determinata.

***

Mark Oliveira ci ha raccontato che quando nove anni fa la sorella cominciò a danzare, la famiglia non era per niente d'accordo. «I miei genitori erano contrariati, ma Manuela ha avuto successo. E quando i miei se ne sono resi conto beh, si sono molto congratulati. Per loro questa cosa [di Scientology] è un'altra svolta. Perciò per loro è difficile dirsi in disaccordo perché l'ultima volta che Manuela ha imboccato una nuova strada, ha avuto successo.»

Un paio di giorni dopo l'intervento di marzo, Mark riuscì a rivedere Manuela. La sorella non fece alcun accenno all'accaduto. «Mi disse soltanto che c'è un sacco di gente contraria a Scientology. Ma c'è anche chi la difende. Che è come qualsiasi altra religione. Lei crede davvero nello spirito e nelle vite precedenti, il che rende tutto più difficile.»

Manuela gli ha detto che le persone conosciute in Scientology le piacevano molto.

Dopo l'intervento di dissuasione, Mark si è trattenuto ancora un po' negli Stati Uniti spostando più volte il volo di rientro, ma alla fine è dovuto tornare in Australia. «Non credo di andarmene a mani vuote», ci ha detto. «Penso di aver fatto tutto quel che potevo fare. Ci ho provato e ho conosciuto moltissime persone.» Mentre parlavamo al telefono ha iniziato a piangere. «Penso di aver fatto tutto il possibile. Le ho mentito e l'ho portata a casa di Tiziano.»

Sta rivalutando l'intera esperienza e ha ammesso che è stata molto difficile. «Non è che posso legarla. Anche lei ha diritto di fare le sue esperienze. Lasciamo che sbatta la testa contro il muro», mi dice. «Il modo in cui l'ha fatto è stato per noi uno schiaffo in pieno volto. Ma sai che cosa ti dico? Voglio che la realtà schiaffeggi un po' anche lei.»

Da quanto è tornato in Australia, Mark è stato meno comunicativo. Ci ha mandato gli stralci delle registrazioni fatte il giorno dell'intervento, ma per il resto ha smesso di parlare della sorella.

Yannus è rimasto in contatto con Manuela, anche se solo per sms. Ha cercato di coltivare la speranza che prima o poi cambierà idea sulla Sea Org, o che tutta questa attenzione su di lei convincerà Scientology che si tratta di un impedimento non piccolo.

Tom DeVocht si è detto convinto che Manuela non abbia fatto parola dell'intervento dissuasivo. «Penso che non ne abbia parlato con nessuno. L'avrebbero messa sotto chiave» se [in Scientology] si fossero resi conto che aveva incontrato degli arci-apostati come i Lugli, Joy Graysen, Michael Fairman e DeVocht. «Non sarebbe sicuramente riuscita a mantenere i contatti con Yannus», ha commentato.

Ma una volta che si saprà che lo ha fatto, e che Yannus è a sua volta in contatto con tanti ex scientologist di primo piano, le cose cambieranno?

«Penso di sì. Dubito che riuscirà più a comunicare con lui», ci dice DeVocht. «L'alternativa è farsi sbatter fuori.»

La replica di Manuela

Ora la storia di Manuela è di dominio pubblico. Qualche settimana fa Bryan Seymour è volato a Los Angeles e, con l'aiuto di Yannus, ha provato a intervistarla. Lei ha rifiutato di collaborare e prima ancora che il servizio di Seymour andasse in onda, ha registrato un video di "risposta".

Il video è stato tolto dalla Rete nel giro di un paio d'ore, ma siamo riusciti ad averne un fermo immagine. Nella sua replica, Manuela (che adesso non indossa più l'anonima divisa Sea Org) dice di essere felice in Scientology e che continua a danzare. Speriamo che il suo video torni online e che Manuela ci dica un po' di più, ora che il programma di Seymour è andato in onda e che noi abbiamo pubblicato questo articolo.

La decisione di restare in Scientology è, ovviamente, solo sua. Ma con la quantità di informazioni oggi disponibili sulla storia dell'organizzazione, sulle sue molte controversie e sulla realtà della vita in Sea Org non possiamo che dirci sorpresi che giovani così pieni di talento, che hanno davanti a sé una vita così promettente, decidano di firmare un contratto da un miliardo di anni e di mettersi al servizio di Scientology vita dopo vita. [1]

Abbiamo chiesto a Yannus se ritenesse che l'intervento a casa dei Lugli fosse stato una perdita di tempo.

«Assolutamente no», ci ha detto. «Non possiamo ancora valutarne gli effetti. Ma prima o poi li vedremo.»

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Non ha rinunciato alla speranza.


Dichiarazione della Chiesa di Scientology

Bryan Seymour ha ricevuto dalla chiesa questa replica al suo programma:

La Chiesa di Scientology obietta alla partecipazione di Channel 7 ad avvenimenti appositamente inscenati che cercano di manipolare la verità. Tutta questa storia è semplice propaganda appositamente fabbricata da una manciata di zelanti antireligiosi che operano ai margini di Internet. Siete del tutto consapevoli di avere cercato di perseguitare [to stalk] e di molestare un membro della Chiesa e di stare rendendo pubbliche cose non vere sul suo conto.

Scientology è un movimento religioso riconosciuto in tutto il mondo, con milioni di membri in 184 paesi. La Sea Organization è l'ordine religioso della religione Scientology, molto simile agli ordini religiosi delle altre confessioni. La partecipazione volontaria ai servizi religiosi di Scientology è una questione di scelta personale ed è un diritto umano fondamentale garantito in tutto il mondo libero.

Chi fosse interessato alla verità può consultare il nostro sito web www.scientology.org.au

Distinti saluti
Karin Pouw
Chiesa di Scientology


Note del traduttore:

1. Non credo ci sia da stupirsi se giovani talentuosi intraprendono percorsi che ai più paiono balzani. In fondo l'immagine di santità che le religioni maggioritarie trasmettono è proprio quella di uomini e donne che danno un taglio netto con il passato, rinunciano a tutto ciò che di terreno avevano e si mettono a disposizione del prossimo. Oppure scelgono vite di isolamento e contemplazione. Interessante il reportage pubblicato sul N. 39 (25 sett. 2013) del rotocalco Oggi.

 
 
 
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