Scientology sgancia una bomba sulla causa presentata da Monique Rathbun: i 199 giorni di intimidazioni contro i due coniugi sarebbero stati esercizio della libertà di parola. Questo e molto altro negli aggiornamenti sul caso texano che vede coinvolta la moglie dell'ex Numero Due della Chiesa di Scientology. Di © Tony Ortega, 19 ottobre 1013.
© Traduzione a cura di Simonetta Po, ottobre 2013.
Venerdì, nella causa per molestie che Monique Rathbun ha presentato contro la chiesa e il suo leader David Miscavige, la Church of Scientology International (CSI) ha presentato una mozione anti-SLAPP [vedi sotto]. La mozione contiene ammissioni stupefacenti e tenta di bloccare la causa. Quella di venerdì al tribunale di Comal, Texas, doveva essere un'udienza di routine per questioni procedurali. Scientology aveva chiesto un ordine protettivo per impedire a Monique di condividere con il marito Mark "Marty" Rathbun, che è stato il braccio destro di Miscavige, le prove che la chiesa è costretta a consegnare. Ma ha perso la battaglia: ora non solo Marty potrà vedere qualsiasi prova consegnata dalla chiesa, ma potrà anche essere consulente nel caso. Questa notizia però è passata in secondo piano grazie alla straordinaria mozione anti-SLAPP presentata da Scientology e drammaticamente consegnata al giudice Dib Waldrip da Ricardo Castillo, uno dei legali locali della chiesa che è ricomparso l'altro giorno dopo essere rimasto lontano dal caso perché impegnato altrove. Il Texas è uno dei 28 stati americani che si sono dotati di leggi anti-SLAPP, quelle che servono a proteggere da cause il cui intento è unicamente intimidatorio [bullying]. In una Strategic Lawsuit Against Public Participation, o SLAPP, il ricorrente presenta una causa non per vincerla, ma per mettere a tacere la controparte e caricarla di costi legali. Con una mozione anti-SLAPP però, non solo l'imputato può vedere archiviato il procedimento, ma anche essere risarcito dei costi legali e addirittura ottenere un risarcimento punitivo. Un esempio recente è quello della mozione anti-SLAPP (accolta) presentata nel 2009 dal sito web BoingBoing che era stato querelato da MagicJack. Il produttore di apparecchi telefonici era risentito dal fatto che BoingBoing denunciasse le sue pratiche imprenditoriali ingannevoli, ma il sito web riuscì a dimostrare che la causa era in realtà solo un tentativo di zittirlo, ottenne l'archiviazione della denuncia della MagicJack e il risarcimento di quasi tutti i costi legali. Essenzialmente, lo scopo dell'anti-SLAPP è impedire ai prepotenti di querelare a sangue le voci contrarie o di protesta. «Ma qui si sta verificando il contrario. Qui il grosso prepotente sostiene che questo procedimento gli impedirà di continuare a prevaricare», commenta l'avvocato Scott Pilutik dopo aver dato un'occhiata alla mozione presentata da Scientology. In essa, Scientology fa ammissioni stupefacenti: per esempio, la Church of Scientology International adesso ammette di avere inviato in Texas la squadra degli "Squirrel Buster" e di avere addirittura pagato parte delle spese affinché stazionasse ininterrottamente per quasi sei mesi davanti alla casa dei Rathbun (da aprile a settembre 2011. In precedenza, l'avvocato di CSI Les Strieber aveva negato davanti alla corte che gli Squirrel Busters fossero stati mandati da CSI). L'investigatore privato di Scientology David Lubow ammette di avere collaborato alla gestione dell'attività. Anche due altri imputati, Monty Drake e Steven Gregory Sloat, ammettono di aver partecipato allo schema di Scientology per sorvegliare i Rathbun. Nei decenni di storia di processi che hanno visto coinvolta Scientology, mai una volta la chiesa ha ammesso così apertamente un comportamento tanto vendicativo. Ma tali ammissioni fanno parte di una strategia più ampia. Innanzitutto, la CSI si pugnala da sola ammettendo la responsabilità di tutte le attività contro i Rathbun, ma insiste che il Religious Technology Center, e il leader David Miscavige che lo dirige, non hanno alcuna colpa (entrambi cercano di farsi cancellare dal caso). Secondariamente, nella sua mozione anti-SLAPP la CSI afferma che tutte le attività che Lubow e gli altri hanno ammesso di avere compiuto sono protette dal diritto di libertà di parola, in quanto la CSI fu costretta a difendersi da Marty Rathbun e dal suo "squirreling". Marty Rathbun ha trascorso in Scientology 27 anni della sua vita, molti dei quali come secondo in comando della chiesa, prima di andarsene nel 2004 e poi, nel 2009, aprire un blog critico sul suo ex datore di lavoro David Miscavige. Rathbun è tra i numerosi "scientologist indipendenti" che incolpano Miscavige di aver allontanato la pratica di Scientology dagli scopi voluti dal suo fondatore L. Ron Hubbard, morto nel 1986. Un crescente numero di "indi", tra cui Rathbun, ha continuato a praticare l'"auditing" di Scientology - la sua consulenza pastorale - al di fuor della chiesa ufficiale, pratica che la chiesa etichetta come "squirreling". "Squirrel" è la definizione ecclesiastica di eretico, e non c'è termine peggiore con cui definire uno scientologist.
Secondo le dichiarazioni allegate alla mozione, John Allender, Richard Hirst e altri membri della squadra "Squirrel Buster" sostengono di essersi recati in Texas per affrontare Rathbun, poiché volevano difendere la loro chiesa dall'eresia del più "squirrel" di tutti. Monique Rathbun ha presentato la sua causa il 16 agosto [2013] dopo che, a suo dire, aveva subito anni di molestie e sorveglianza di casa sua a Ingleside on the Bay, Texas, dove gli Squirrel Buster stazionarono per protesta per ben 199 giorni. Loro dicevano di stare girando un documentario. Gli Squirrel Buster se ne andarono solo nel settembre 2011, ma alcuni mesi dopo i Rathbun scoprirono che una casa in fondo all'isolato era stata dotata di telecamere connesse a Internet, puntate su casa loro. Esasperati da tale continua sorveglianza, l'anno scorso i Rathbun si trasferirono in una casa più isolata nei pressi di San Antonio, e sembrò che la sorveglianza fosse calata. Poi notarono un uomo impegnato a ripulire una proprietà vicina alla loro che, da quanto sapevano, era disabitata. L'uomo, Steven Gregory Sloat, sosteneva di essere uno scrittore il cui editore aveva affittato il posto per permettergli di terminare il suo libro. Poi i Rathbun scoprirono che su un albero confinante con il loro terreno era stata montata una fotocamera high-tech telecomandata puntata sul loro vialetto, e giunsero alla conclusione che quell'uomo doveva essere in realtà un agente della chiesa. Ora la chiesa non solo ammette di avere assunto Sloat per raccogliere informazioni sui Rathbun, ma di aver collocate ben tre fotocamere così da poter riprendere chiunque andasse e venisse da casa Rathbun. Questa dichiarazione è stata allegata, assieme a diverse altre, alla mozione presentata da Scientology. Le ammissioni della chiesa sono semplicemente stupefacenti. Ma abbiamo scoperto che alcune di esse sono anche problematiche. Ci torneremo più avanti. Prima di analizzare in dettaglio le ammissioni della chiesa, vogliamo raccontarvi una sorprendente rivelazione: la chiesa sta sorvegliando il procedimento legale in cui è accusata di sorveglianza. Mike Bennitt è un ex scientologist che sta filmando il processo a suo spese, e che poi posta i video in Internet. Ieri Bennitt era in aula e ha catturato il momento in cui Ricardo Cedillo ha consegnato al giudice Waldrip la voluminosa mozione anti-SLAPP e i relativi allegati. Sentirete Cedillo dire che sebbene mozioni di questo tipo interrompano un procedimento e congelino tutta la discovery, la chiesa non sta prendendo quella posizione e non vuole interferire con la calendarizzazione delle prossime deposizioni (una concessione minore, considerando che la mozione chiede che il caso venga archiviato entro 60 giorni). Oltre a condividere il video, Bennitt ci dice che ormai è ovvio che tre o più investigatori privati lo stanno seguendo, e che hanno fatto ben poco per nascondere il fatto che lo stanno sorvegliando. Durante l'udienza di ieri, per esempio, uno degli investigatori, che già lo aveva fotografato, è andato in aula per tenerlo d'occhio. «L'ho affrontato durante la pausa pranzo», ci ha raccontato Bennitt. «Sono andato da lui e gli ho chiesto: "sai che cosa faccio qui?". Lui ha risposto di sì. Così gli ho replicato "Beh, anche io so che cosa fai tu qui".» Tornato al suo hotel in centro a New Braunfels, la direzione dell'albergo lo ha informato che si era presentato un uomo per chiedere informazioni su di lui. Ma la direzione si era rifiutata di darle. Una donna che lavora all'hotel gli ha poi detto che: «È lo stesso tizio che ci aveva chiesto informazioni su Mr. Childs.» Il riferimento è al giornalista Joe Childs del Tampa Bay Times che soggiornò nello stesso albergo per un'udienza del mese scorso. Bennitt ci ha poi detto che anche due giornalisti locali che stanno seguendo il caso gli hanno riferito di avere scoperto di essere pedinati. Uno dei due gli ha raccontato che lui e la moglie erano stati seguiti, e che aveva trovato un investigatore che sorvegliava il suo vialetto alle cinque di mattina. L'altro gli ha raccontato che dopo la pubblicazione di un suo articolo sul caso, due uomini erano andati all'ufficio anagrafe della Contea di Comal e avevano chiesto una copia del suo certificato di matrimonio. E ieri sera Bennitt ci ha chiamati da uno Starbucks della vicina San Marcos, dove era andato nella speranza di allontanarsi dalle molestie e lavorare un po', per dirci che aveva visto arrivare un uomo che si era avvicinato alla sua macchina a nolo. Lo aveva osservato mentre l'altro cercava di aprire la portiera della macchina, senza riuscirci. Bennitt sostiene che questa è la terza persona che lo sta tenendo d'occhio. Se sembra incredibile che Scientology sorvegli così apertamente chi sta seguendo una causa in cui è accusata di sorvegliare i suoi presunti nemici, è importante ricordare che ora, con questa ultima mozione, Scientology sostiene che la sorveglianza è praticamente un sacramento della sua libertà religiosa. Prendete per esempio l'investigatore privato David Lubow, che negli ultimi anni è stato a capo delle "investigazioni rumorose" di Scientology. Se la chiesa vi ritiene un nemico di cui preoccuparsi, allora ci sono serie possibilità che Lubow cominci a telefonare a tutti quelli con cui avete lavorato, o vada a bussare alla porta dei vostri parenti per scambiare quattro chiacchiere. La tattica è intesa più che altro come una guerra psicologica, piuttosto che come mezzo per raccogliere informazioni. Per quanto riguarda il tenerlo a distanza di sicurezza così che la chiesa possa negare di avere a che fare con le sue attività, ecco come l'ex alto dirigente degli affari legali di Scientology ed ex portavoce Mike Rinder ha descritto il modo in cui lui stesso dirigeva le attività di Lubow, quando la chiesa sosteneva invece che Lubow fosse soltanto un dipendente a contratto dell'avvocato Elliot Abelson. Marty Rathbun scoprì che a dirigere gli Squirrel Buster per conto della chiesa era proprio David Lubow quando l'operazione era ancora in corso. Un cineoperatore indipendente di nome Bert Leahy aveva lavorato qualche giorno per gli Squirrel Buster, ma era rimasto disgustato da quel lavoro e se ne era andato. In seguito si era scusato con Rathbun e gli aveva detto che a capo dell'operazione c'era un certo "David Statter". Rathbun si era allora reso conto che Leahy stava parlando di Lubow, gli aveva mostrato una foto dell'uomo e Leahy gli aveva confermato che era proprio quello che lui chiamava "Statter". Statter, disse Leahy, aveva rivelato agli Squirrel Buster che il vero scopo del loro lavoro era «rendere un inferno la vita di Rathbun» seguendolo costantemente con le telecamere e non dandogli mai un momento di tregua. E ora CSI ha presentato una dichiarazione in cui Lubow ammette che sì, fu lui a organizzare e stipendiare le operazioni degli Squirrel Buster per ordine della Church of Scientology International. E lo fece perché si sentiva offeso nel suo sentimento religioso. Nel 2009 e fino ai primi del 2011, Rathbun attaccò in modo molto astioso e malizioso la religione scientology a cui appartengo. Comparve tra l'altro sui media telematici con interviste dal vivo, si fece intervistare dalla carta stampata e scrisse molto sul suo blog. Tra le affermazioni pubbliche di Rathbun c'erano... dichiarazioni secondo cui lui poteva dare i servizi agli scientologist in modo diverso da quelli offerti nelle chiese, ma a suo dire più vicini alla religione - dichiarazioni che sono molto offensive per me in quanto scientologist, per la CSI e per tutti gli scientologist. E, come ho fatto notare prima, Rathbun consegnava i servizi e la consulenza pastorale scientology a casa sua e dietro compenso, benché fosse stato espulso dalla religione e non possedesse alcuna autorità religiosa per fornire detti servizi. Queste azioni di alterazione della pratica standard di Scientology, e la consegna di consulenza pastorale alterata di Scientology, è nota all'interno della religione come "squirreling". Nel vernacolo Scientology, Rathbun era uno "squirrel". Che cosa fece allora Lubow in quanto scientologist oltraggiato? Beh, fece ciò per cui è diventato famoso: Nel 2010 intervistai alcuni ex colleghi di Monique Rathbun. Lo scopo era acquisire informazioni su Marty Rathbun, la sua situazione finanziaria, le sue attività, le sue conoscenze e il suo stato mentale. Per gli stessi motivi intervistai anche l'ex marito di Monique.Poi nel 2011 si presentò un'occasione speciale per manifestare il suo sdegno religioso. Quel marzo, dice Lubow, venne a sapere che «CSI era disponibile a fornire assistenza e qualche finanziamento agli scientologist che desiderassero manifestare contro ciò che ritenevano essere azioni odiose commesse da Rathbun.» Perciò incontrò gli scientologist John Allander e Mark Walrick e insieme idearono gli "Squirrel Buster", che sarebbero stati in parte una protesta religiosa e in parte la produzione di un documentario. Nella sua dichiarazione giurata, Lubow spiega di essere stato particolarmente qualificato per l'incarico poiché aveva già prodotto un documentario premiato nel 2005, intitolato Prescription: Suicide? Infatti, continua, si può cercarlo su IMDB che con lo pseudonimo "David Statter" lo elenca come "direttore esecutivo" del film, che debuttò al Ft. Lauderdale International Film Festival quello stesso novembre. Effettivamente IMDB cita un "David Statter" come sceneggiatore e produttore esecutivo di Prescription: Suicide? Tuttavia, la pagina IMDB del documentario non riporta crediti di sorta e si limita a linkare la pagina ufficiale del film. E quando andate lì vi leggerete una serie di cineasti tra cui Robert Manciero (produttore, regista, autore), Rich Samuels (produttore, autore, montatore), David Garland (produzione), Jace Veck (compositore, arrangiatore), Kara Vander Pyl (cantante/cantautrice) e Marc Haley (cantante). "David Statter" non è citato. Il sito del film conferma il debutto del 2005 al Ft. Lauderdale International Film Festival e riporta foto e comunicati stampa dell'occasione. Ma anche in questo caso non si fa alcun cenno a "David Statter". Abbiamo inviato un messaggio al regista del film Robert Manciero per farci raccontare il ruolo nel film di questo "David Statter" e il perché non venga citato dal sito web ufficiale. Oltre ad affermare di aver partecipato agli "Squirrel Buster" per il suo passato di cineasta, Lubow se la prende anche con Bert Leahy, il cineoperatore indipendente che, avutone abbastanza del progetto, aiutò poi Marty Rathbun a svelare il coinvolgimento di Lubow. «Mr. Leahy si rivelò estremamente inaffidabile e incompetente», scrive Lubow, «dopo tre giorni lo informai che non avevamo più bisogno dei suoi servigi e lo pagammo per i giorni lavorati.» Prosegue affermando che Leahy mentiva quando disse che Lubow aveva detto alla squadra di «rendere la vita di Marty un inferno», e che poi aveva cercato di estorcergli 20.000 dollari per cambiare versione. Così come John Allender e Richard Hirst, i quali parteciparono agli Squirrel Buster e hanno fornito dichiarazioni giurate, anche Lubow sostiene che da aprile a settembre 2011 la squadra si presentò quotidianamente nel cul-de-sac dove vivevano i Rathbun, ma che non puntarono mai le telecamere contro le sue finestre, non gli misero mai microspie nei telefoni, non gli filtrarono l'accesso Internet e non misero mai delle cimici dentro casa sua (CSI ha anche negato di aver qualcosa a che fare con il vibratore anonimamente inviato a Monique nel suo ufficio, e nega di aver falsificato un biglietto romantico che accompagnava un mazzo di fiori inviato a una sua collega). Nonostante però sostenga di non aver mai fatto nulla di illegale, né di aver mai realmente molestato i Rathbun, la chiara ossessione della chiesa per Marty Rathbun emerge prepotentemente dai molti allegati alla mozione. Allan Cartwright, direttore legale di CSI, risalta come un tizio ossessionato da ogni cosa comparsa sul blog di Rathbun. Si allegano anche pagine e pagine a dimostrazione che la pagina Facebook di Monique Rathbun era tenuta costantemente monitorata. (Alcuni degli amici di Monique potrebbero sentirsi imbarazzati nello scoprire che i loro coloriti commenti sono ora allegati a un documento messo agli atti, che sarà passato al setaccio dai molti osservatori di questo processo). Probabilmente a Marty Rathbun non servono quegli allegati ora agli atti per capire che ogni sua mossa online è stata costantemente monitorata dalla chiesa. Ciò che più lo ha sorpreso, e ha sorpreso in particolare la moglie Monique, è stato scoprire una videocamera telecomandata puntata sulla casa in cui i due ora vivono, dopo aver pensato di essere sfuggiti alla stretta sorveglianza di Ingleside on the Bay. Nella sua dichiarazione, Steven Gregory Sloat ammette ora di essere stato assunto da J.R. Skaggs, investigatore privato, per ottenere informazioni su chi andava a trovare i Rathbun, «scattare fotografie dei loro conoscenti, se possibile incontrare e fare amicizia con Rathbun così da farmi dire di più sulle attività che svolgeva a casa sua.» A questo scopo, Sloat aveva montato tre fotocamere che, attraverso gli alberi, tenevano d'occhio il vialetto dei Rathbun. Voleva riprendere chi andava e veniva. Ma Sloat afferma che le fotocamere furono praticamente inutili, forse per stemperare l'idea che potesse aver catturato immagini della vita privata dei Rathbun. Di solito queste fotocamere vengono usate per riprendere i cervi, hanno una lunghezza focale di 10-20 metri e non possono essere regolate. Non avevano lo zoom. Gli oggetti oltre la lunghezza focale diventano indistinti. Le fotocamere sono del tipo solitamente usato per fotografare gli animali, vengono accese dal rilevatore di movimento e cominciano a scattare quando si muove qualcosa. Attraverso un telefono cellulare, riescono a mandare le foto a un sito web dove possono essere visionate.Sloat si lamenta che le immagini avevano una "scarsa risoluzione". Quando stava cercando i luoghi adatti per montarle, trovò un capanno di avvistamento che secondo lui era sul suo terreno (i Rathbun dicono di no) e voleva sapere chi lo avesse montato. Sloat fissò una fotocamera e lasciò un biglietto per chiedere a chi lo aveva montato di telefonargli. Fu Rathbun a trovare il biglietto e lo chiamò. Sloat ammette di essersi inventato la storia che si era trasferito lì per scrivere un libro. Quando Rathbun scoprì la fotocamera ne mise fuori uso il sensore di movimento con un pezzo di scotch. Sloat ha allegato quella foto alla sua dichiarazione, eccola qui:
Come potete vedere, l'immagine è in realtà piuttosto definita. E le annotazioni sul bordo ("C900 PROFESSIONAL ... RECONY") ci hanno permesso di determinare che si trattava di una macchina fotografica Reconyx PC900 HyperFire Professional High Output Covert IR, che ha le seguenti caratteristiche: - 3.1 megapixels, 1080P HD
Pertanto, nonostante la testimonianza giurata di Sloat, queste tre fotocamere se piazzate correttamente potevano mandare a un sito web remoto migliaia di immagini ad alta definizione della proprietà di Rathbun, giorno e notte; immagini che potevano essere viste a Los Angeles o a Clearwater, Florida. A costo di ripeterci, si tratta di ammissioni stupefacenti per una chiesa che da decenni cerca di negare ogni accusa di abuso o rappresaglia. Ma queste ammissioni schiaccianti della Church of Scientology International riusciranno a far archiviare il procedimento? Abbiamo chiesto all'avvocato newyorkese Scott Pilutik di commentare la mozione: Due parole prima di iniziare: ho letto soltanto la mozione e non gli allegati, l'ho letta dal mio cellulare, da cui sto scrivendo in questo momento. Per cui non ho avuto la possibilità di analizzarla a fondo. Inoltre non conosco bene la legge anti-SLAPP texana perciò baso i miei commenti sulle anti-SLAPP in generale, ma ogni stato ha la sua (alcuni stati non ce l'hanno nemmeno e il Texas se ne è dotato solo nel giugno 2011).Le ultime righe di Pilutik sembrano decisamente profetiche - lui non ha ancora letto gli allegati, ma noi sì. E possiamo dirvi che Scientology sta provando il tutto e per tutto. Per esempio, tira in ballo diversi ex scientologist con due dichiarazioni che rimescolano una storia che aspetta di esplodere dal 2010. Ci abbiamo già scritto un paio di articoli, ma ora la chiesa ha messo agli atti materiale stupefacente. E riguarda Daniel Montalvo. La chiesa ha presentato due dichiarazioni di Montalvo, che nel dicembre del 2010, a 19 anni, si allontanò brevemente da Scientology. Era un operaio della Sea Org - i fedeli così dedicati a Scientology da firmare un contratto da un miliardo di anni e lavorare 100 ore la settimana per pochi spiccioli - in forza alla Bridge Publications, la casa editrice di Scientology. Ora Montalvo accusa Marty Rathbun e diversi altri ex scientologist - Tom DeVocht, Marc Headley, Mike Rinder, Jason Beghe e Tiziano Lugli - si averlo usato come pedina in un'operazione orchestrata per fargli rubare diversi hard disc pieni di informazioni segrete di Scientology. Il mattino dopo cercai di accedere agli hard disc dal computer di Tiziano Lugli. Però era un Mac, mentre i dischi che avevo io giravano su Microsoft e non riuscii ad aprirli. Lugli allora ebbe l'idea di andare a casa di Marc Headley e ci andammo insieme. Headley viveva a Burbank, California, e aveva dei computer Windows 7.
La dichiarazione di Montalvo è accompagnata dalla copia di una fotografia postata su Internet. Ora Montalvo sistiene di essere stato manipolato affinché si mettesse in posa con una copia di Blown for Good, il libro di Marc Headley, e la chiesa si assicura di evidenziare (con una freccia rossa) l'immagine di Monique Rathbun riflessa nella porta dietro Montalvo (la foto fu scattata a casa di Tiziano Lugli). Questa foto è anche un piccolo promemoria grafico sulla natura di tutta la mozione e dei suoi allegati - prende di mira, di riflesso, la vera ricorrente nel caso, Monique Rathbun. La mozione contiene centinaia di pagine che attaccano Marty Rathbun in quanto nemico numero uno di Scientology. Marty era uno "squirrel" che osò praticare una sua versione di Scientology nella privatezza di casa sua. Bisognava dargli una lezione perché stava violando i marchi di impresa di Scientology, e quella lezione comportava l'utilizzo di un elaborato e costoso spettacolo di persone vestite in modo bizzarro che per mesi lo seguirono con delle telecamere. Questo sforzo era necessario perché Marty Rathbun stava incoraggiando e favorendo i fuoriusciti, chiedeva loro di rubare documenti interni e di consegnarglieli. Marty. Marty. Marty. Marty. L'ossessione che Scientology nutre per lui è veramente notevole. Ma non è stato lui a denunciare la chiesa, è stata sua moglie. Quello di Scientology è stato un azzardo, ha ammesso apertamente l'uso di metodi bizzarri per proteggere la sua purezza religiosa. Ma visto che quell'azzardo non è diretto alla vera ricorrente del caso, vincerà la partita? È stata una mossa ardita, forse suicida.
I documenti: Mozione Anti-SLAPP di Scientology, parte 1
Mozione Anti-SLAPP di Scientology, parte 2
Mozione Anti-SLAPP di Scientology, parte 3
e il video di Mike Bennitt del dibattito sull'ordine di protezione (11 min.) |
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