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Lois Reisdorf, Scientology e le sue conseguenze (quinta e ultima parte)

Oggi Lois ha 56 anni ed è stata una scientologist di seconda generazione. Entrata in Sea Org a 12 anni, fu una delle messaggere di L. Ron Hubbard a bordo dell'Apollo e continuò a servirlo ininterrottamente dal 1973 al 1980. All'avvento di Miscavige lasciò la Sea Org assieme al marito e per anni si dimenticò dell'esistenza di Scientology, anche se parte della sua famiglia ancora frequentava. Dopo 30 anni, però, la Chiesa di Scientology non si è dimenticata di lei.
Lois e la sua famiglia sono tra i protagonisti del settimo episodio di Scientology and the Aftermath, la serie TV voluta da
Leah Remini per denunciare gli abusi di Scientology e le sue conseguenze.
Tratto dal Blog di Mike Rinder, dicembre-gennaio 2017.

© Traduzione di Simonetta Po, marzo 2017

 


Capitolo Nove - Le conseguenze di Scientology

2016. Da sinistra: Leah Remini, Gary Reisdorf, Brett
Reisdorf, Lois, Jessie Reisdorf, Mike Rinder.
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2009. Da sinistra: Brandon, Brett e Craig Reisdorf.
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Questa è la storia delle pressioni che abbiamo subito negli ultimi 4-5 anni e del punto in cui si spinge la Chiesa di Scientology per costringere a disconnettere dalla famiglia e dagli amici. Devo dire che è una vera tortura mentale e ci si trova a dover fare la "Scelta di Sophie" tra i propri figli. L'esperienza è paragonabile al gaslighting, forma di violenza psicologica che spiega perfettamente come mi sentivo in quel periodo. (Nel gaslighting le informazioni vengono distorte, inventate o omesse selettivamente a favore della persona abusante, oppure le false informazioni vengono presentate con l'intento di far dubitare la vittima delle proprie memorie, percezione e sanità mentale).

La nostra storia dimostra poi che quando la Chiesa di Scientology sostiene che la disconnessione non viene imposta, sta mentendo spudoratamente. Nell'episodio di 20/20 che la ABC ha mandato in onda venerdì 6 gen. 2017, l'avvocata Monique Yingling ha affermato [min. 11,30 circa – NdT] che la persona viene "dichiarata" [soppressiva] solo se parla male della chiesa. Questa è una bugia totale e la mia storia lo dimostra.

Craig

Craig è mio figlio minore e adesso ha 26 anni. E' una persona molto affettuosa e lo era soprattutto con me. Da bambino era sempre attaccato alla mia gonna. Era parte di una famiglia molto premurosa.

Era il più piccolo e doveva tenere il passo dei suoi due fratelli maggiori, ma non è mai stato escluso. E' un artista, adora la musica e aveva un rapporto speciale con Gary (mio marito), perché entrambi amano la musica degli anni '60 e '70 e conoscono le parole a memoria. Ho dei video con loro due che cantano insieme. Come i suoi due fratelli è bravissimo a fare surf ed è un ottimo calciatore. E' un essere umano eccezionale, come sanno tutti quelli che lo conoscono. Tanto per fare un esempio, nel 2014 il nostro amato cagnolino Jonty, che aveva 14 anni, si ammalò gravemente e decidemmo di sopprimerlo. Craig lavorava al ristorante e venne a casa nostra verso le 23,00, si sedette fuori sul cemento con Jonty (avvolto in una coperta) e restò con lui per tre ore. Il mattino dopo portammo Jonty dal veterinario per il suo ultimo viaggio. Ecco, Craig è una persona di questo tipo. Qualche mese dopo prendemmo un cucciolo favoloso e Craig volle dargli il nome: Misty. Spezza davvero il cuore vedere quanto sia ora cambiato, quanto ci odia. Mentre scrivo mi viene da piangere... la perdita è inimmaginabile. Ecco la storia di come ho cercato di salvare la mia famiglia.

Nel 2012, Craig scrisse a me e Gary una lettera bellissima. Era un ragazzo molto affettuoso, lo si coglie dalle sue lettere di cui pubblico alcuni estratti. Il contrasto con la sua ultima lettera del 2015 è stridente. Come si fa a disaffezionarsi dai genitori così rapidamente?

Disconnessione

Mio figlio tornò dal Sud Africa nel 2010. Aveva vissuto con le mie sorelle ed era diventato uno scientologist (spiegato nel Capitolo Otto). Una delle cose che dovette fare subito, quando ancora era in Sud Africa, fu mandare questa lettera di disconnessione a mia cognata Dede Reisdorf, visto che lei nel 1982 era stata dichiarata "persona soppressiva". Da quel momento in poi vivemmo in uno stato di precarietà. Al suo ritorno in USA, Craig cominciò ad andare all'organizzazione Scientology locale, ma noi continuavamo a incontrare i nostri parenti "dichiarati" (tra cui Dede). Alle riunioni familiari frequentate da alcune "persone soppressive", i parenti "malvagi", veniva anche Craig, ma non comunicava con loro. Era complicato e strano. Mi sembrava di camminare sulle uova.

Poi nel 2012 le cose cambiarono (ne parlo al Capitolo Otto) – fummo convocati alla locale org di Scientology, quella di San Diego, e ci dissero che o disconnettevamo dai parenti Reisdorf, o avremmo perso mio figlio e i parenti sudafricani. Per capire come avremmo dovuto "maneggiare" la situazione impiegammo quattro settimane. Alla fine decidemmo di scrivere delle lettere di disconnessione a Dede e Gale (le sorelle di Gary), ma non le inviammo. Preferimmo incontrarle di persona e spiegare loro la situazione. Io e Gary avevamo fatto un patto: avremmo continuato a incontrarle in segreto, e glielo comunicammo. Per questo motivo, però, il rapporto famigliare cominciò a deteriorarsi. Non era più possibile trascorrere insieme la Festa del Ringraziamento. Non era più possibile festeggiare insieme il Natale. Non si facevano più insieme i compleanni e le grandi feste a cui partecipavano figli e cugini.

Da notare che nostro figlio maggiore Brett non era uno scientologist, e nemmeno sua moglie Jessie. I suoi genitori erano stati degli scientologist, ma erano inattivi da tempo e in contatto sia con degli scientologist, sia con persone che erano state "dichiarate" – erano sulla nostra stessa barca, ma – per così dire – lontani dai riflettori.

Pensavamo che la cosa fosse finita lì. Avevamo vicini tutti i nostri figli e incontravamo in segreto i nostri parenti "soppressivi". Ma ci sbagliavamo... non era sufficiente. In agosto 2012 un mio familiare mi inoltrò – per sbaglio – questa mail scritta da mia sorella che lavora nella Sea Org a Gold (vicino a Hemet, California). Fu mandata a tutte le mie sorelle e a mio fratello, in tutto siamo sei figli.

Data: 16 agosto 2012 17:19:31 – 0700
>Subject: Lois e Gary
>
>Carissima Lou,
>Hai probabilmente ricevuto il formulario firmato da Lois e Gary.
>Di questo ho avvisato Dione e adesso devo avvisare anche te e Dor.
>Non va ancora bene del tutto, perché hanno ancora delle connessioni che non vanno bene
>tra cui Brett, che ha ancora contatti con gli altri parenti, oltre agli altri!
>Il MAA di Int sta lavorando su questo con me e mentre parliamo ce ne stiamo occupando –
>ma il fattore R è che non possono esistere dei collegamenti fino a che io o OSA non diamo il benestare.
>Già saprai che Cathy True di OSA-Flag sta programmando di incontrarsi con te e D per
>darvi alcuni dati e il programma esatto, oltre al maneggiamento. Lei è l'Incaricata delle
>Liberatorie [Clearances I/C] di OSA Flag. Se non ti ha ancora contattata, dovresti provare a
>cercarla. La persona che lavora con me è Marion Pouw e Cathy ne è informata.
>Per piacere, fammi sapere che stai seguendo questa cosa.
>Ti voglio bene,
>Geray
>PS: Giusto perché tu lo sappia: se Lois e Gary collaborano totalmente le loro vite
>cambieranno per sempre – quindi c'è un maneggiamento esatto – mi hanno appena
>informata. E ci si avvarrà di Craig affinché i collegamenti residui vengano maneggiati,
>perché lui sta davvero cercando di farla andare bene, il che è molto evidente da tutti i
>terminali con cui sono in contatto.
Come potete vedere da questa mail, l'aver disconnesso da Dede e Gale non era "bene abbastanza", anche nostro figlio maggiore Brett (che non è scientologist) e sua moglie Jessie avevano dei "collegamenti" che dovevano essere "maneggiati".

Alla fine della mail c'è un poscritto interessante su come Craig li stesse "aiutando". Affrontai Craig su questo punto, ma lui negò di esserne a conoscenza. Credo che dopo avergli detto che "aiuterà terribilmente i tuoi genitori", lui stesse dando inconsapevolmente dei dati e delle informazioni su di noi. Il che diventerà più evidente in seguito.

A quel punto l'org mi telefonò per dirmi che mio figlio Brett e mia nuora Jessie avevano troppi contatti Facebook. Avrei dovuto dirgli di togliere l'amicizia a un tot di persone. Non sapevo nemmeno chi fossero! Era ridicolo. Jessie si rifiutò. Come fai a dire a un non scientologist che non può avere degli amici che qualcun altro ritiene essere degli "SP"? Ecco rispuntare quella policy letter di cui ho parlato nel Capitolo Otto, quella che esiste ma che non è disponibile allo scientologist comune. «Una volta identificato un SP, elimina tutte le sue connessioni». Mio figlio Brett chiuse il suo profilo Facebook, che ha riaperto solo da qualche settimana. Piuttosto che togliere l'amicizia a quella gente, preferì chiudere tutto.

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Poi arrivò l'ordine di andare alla Organizzazione Avanzata di Los Angeles [AOLA]. Dissero a me e a Gary che l'org di San Diego era troppo bassa per il nostro "maneggiamento", perciò dovevamo andare a LA. L'avremmo fatto regolarmente per i successivi due anni. Chiunque conosca il traffico della zona sa perfettamente che scocciatura sia il tragitto da San Diego a LA. Già quello ci faceva odiare la trasferta, figuriamoci il resto.

Era la prima volta in 30 anni che rimettevamo piede in una chiesa della Sea Org. La MAA [Master at Arms, funzionaria di etica della Sea Org] cominciò a interrogarci separatamente sulle persone con chi eravamo in contatto. Roba da matti. Quel tipo di interrogatorio viene chiamato "roll back" [tornare alle origini]. Nella nostra vita in Scientology, né io né Gary avevamo mai sperimentato nulla di simile.

Non sapevamo nemmeno che cosa significa l'acronimo C.O.B. Gary chiese: «Che cosa vuol dire COB?» pronunciandolo proprio cob come "cobra" [invece che "sioubi" all'inglese – NdT]. Significa Chairman of the Board, Presidente del Consiglio, di RTC (Religious Technology Center) ed è il modo in cui tutti chiamano David Miscavige, o DM. Sapevamo naturalmente chi è Miscavige, ma non conoscevamo questo suo nuovo "titolo".

Dopo questi interrogatori ci dissero che potevamo scegliere tra una "Corte di Etica" (un processo interno) o una "verifica di sicurezza", che avremmo dovuto pagare. Le verifiche di sicurezza sono un'altra forma di interrogatorio, ma più intenso. La MAA ci disse che se avessimo optato per la Corte di Etica saremmo stati probabilmente dichiarati SP, ne era sicura quasi al 100%. Ci spaventammo e optammo per la verifica di sicurezza, perché se fossimo stati dichiarati Persone Soppressive, in base alla direttiva della disconnessione avremmo sicuramente perso Craig e Brandon. Pensammo che saremmo riusciti a cavarcela.

Io e Gary non avevamo mai parlato male di Scientology ai nostri parenti scientologist o a chiunque frequentasse Scientology; non eravamo mai andati a leggere in Internet tutta la roba "anti"; non avevamo mai letto un libro "anti"; non avevamo mai parlato pubblicamente di Scientology; non avevamo mai fatto niente. In realtà Scientology era talmente remota nei nostri pensieri che all'inizio faticavamo persino a ricordare le cose di 30 anni prima. Credevamo di poter avere zero coinvolgimento con la chiesa e riuscire a mantenere la pace familiare.

Andammo a LA per le temute verifiche di sicurezza, che superammo. Occorsero circa 25 ore a testa. L'approvazione di ogni cosa che facevamo sembrava richiedere un tempo infinito, cosa – anche questa – mai sperimentata nella nostra precedente esperienza, quando le azioni di etica venivano sempre fatte rapidamente. Questa invece impiegò diversi mesi, a un certo punto pensai addirittura che fosse finita ai più alti livelli della chiesa. Non c'erano altre spiegazioni. Nemmeno la MAA di AOLA seppe darmi delle spiegazioni. Fu molto frustrante.

A questo punto, quindi, tutta la mia famiglia sudafricana non poteva ancora parlare con noi, addirittura non parlavano nemmeno con i nostri due figli che adesso lavoravano all'org di San Diego! Nonostante io e Gary stessimo andando regolarmente a LA dove chiacchieravamo con altri scientologist o con gli staff della Sea Org. Ebbi uno scambio di mail con una delle mie sorelle, nemmeno lei capiva. Sollevavo costantemente la questione con la MAA, che però non mi seppe mai dare risposta. Ecco l'ultima lettera di mia sorella:

Cara Lowie,
Esporrò ancora una volta tutti i fatti.
1. Quando Lou stava per cominciare OT VII, OSA Flag le disse che non doveva ristabilire una comunicazione con voi, perché OSA controlla quel che viene fatto.
2. Il suo MAA e il suo terminale di OSA glielo hanno ridetto anche all'ultimo corso di aggiornamento. Te l'ho anche ripetuto nell'ultima mail che ti ho mandato, che vedo sta provocando molta cattiva duplicazione.
3. Il MAA e il terminale di OSA hanno detto a Geray che le linee di comunicazione devono ancora rimanere interrotte per tutti noi. Questo non l'avevo detto nella mia ultima mail, e ha causato cattiva duplicazione. Geray non sta facendo Terza Parte.

Continua a fare il tuo maneggiamento di etica e le verifiche di sicurezza, perché questo è molto buono. Adesso avrai l'opportunità di maneggiare tutto completamente. Lo so perché anche io ho compiuto lo stesso identico percorso. Vedo che hai inviato le tue informazioni anche a Dor, perciò spero che tu possa correggere anche le sue idee sbagliate.

Per favore, fai tutto il necessario e torneremo presto in comm con te, ma per il momento per cortesia non rispondere alla mia mail e lasciamo le cose come stanno, perché le tue mail mi inturbolano troppo.

A metà 2014 nostro figlio Craig ricevette un incarico in HCO (Hubbard Communications Office) all'org di San Diego. Pensai che fosse molto strano, perché lui era ancora un "novellino" di Scientology e non si ricopre un incarico così importante dell'org in un periodo così breve. Per poter lavorare in quella posizione doveva andare per un mese a LA per addestrarsi e fare una verifica di sicurezza. L'org locale non poteva pagargli il soggiorno così gli anticipammo la somma, con la promessa che l'org ci avrebbe rimborsati il prima possibile – cosa che non hanno mai fatto.

Era la sua prima verifica di sicurezza così Craig raccontò tutto ciò che gli avevamo detto fin da quando era bambino e riferì i nostri reali contatti – pensiamo gli abbia detto di ritenere che forse vedevamo ancora Gale e Dede, forse anche altri. Alla fine Craig non fu ritenuto idoneo per il posto. All'epoca mi chiesi addirittura se non fosse stato fatto tutto apposta per trovare una scusa per fargli una verifica di sicurezza e scoprire che cosa stava "veramente" succedendo con noi.

Credo che Craig avesse anche dovuto scrivere dei "rapporti per conoscenza" contro di noi e alla fine eccoci al punto di partenza: dovevamo sottoporci a una "Corte di Etica", nonostante ci avessero detto che non sarebbe successo. E' come dover subire un processo, salvo che non hai un avvocato difensore e che praticamente non hai voce in capitolo. Venimmo accusati di ciò che nel mondo Scientology sono dei tremendi "alti crimini".

Anche questa procedura richiese un tempo infinito... quasi un anno.

In agosto 2014, a metà di questa "Corte di Etica", era previsto il matrimonio di nostra nipote, la figlia di Gale, sorella di Gary. Nostra nipote non è una scientologist. Decidemmo di andare nonostante tutto. Anche nostro figlio Brandon, che era staff all'org di San Diego, decise di partecipare. Non lo dicemmo a Craig per non metterlo in difficoltà. Com'è come non è, qualcuno presente al matrimonio postò su Facebook una foto in cui compariva anche Brandon ed ecco fatta la frittata.

Ero quasi certa che la corte di etica ci avrebbe dichiarati "persone soppressive". Presenti al matrimonio non c'erano soltanto Dede, Gale e tutta la famiglia Reisdorf, ma anche Janis e Paul Grady e Terri e Fernando Gamboa – tutti SP dichiarati. Adesso eravamo veramente nelle peste.

Durante l'ultimo incontro, la "Corte di Etica" ci aveva comunicato che Ron e Lisa Boyd (i genitori di Jessie, perciò i nostri consuoceri) erano stati dichiarati SP perché avevano rifiutato di disconnettere da alcuni loro amici a loro volta dichiarati, e perché nel 1986 Lisa aveva mandato una lettera PERSONALE ad alcuni amici informandoli di aver lasciato Scientology. Quella lettera fu ovviamente ritrovata nel suo vecchio folder di etica (documenti che non vengono mai distrutti). A quel punto pensai sinceramente che fosse in atto uno sforzo concertato per distruggere intenzionalmente la mia famiglia. Adesso Brett e Jessie erano collegati ai genitori di lei, entrambi dichiarati SP. A proposito... i Boyd non sono mai stati contattati dalla chiesa, solo dichiarati su due piedi.

Pregai i membri della "Corte di Etica" di non dichiararci. E sorprendentemente non lo fecero. Una delle raccomandazioni fu... ulteriori verifiche di sicurezza! Avevamo appena impiegato mesi per fare le precedenti verifiche e adesso eravamo punto e a capo. Sborsammo ulteriori quattrini. Lo so, lo so... è ridicolo e ce ne saremmo dovuti andare, volevamo anche farlo, credetemi. Ma si trattava dei nostri figli. Volevo dimostrare ai miei figli e ai parenti sudafricani che stavamo facendo tutto il possibile per tenere insieme la famiglia e non perderli.

In tutto questo periodo la famiglia sudafricana continuò a non parlare con noi.

All'org di San Diego, Craig aveva conosciuto una ragazza e si erano innamorati. Si fidanzarono e... anche i genitori di lei erano scientologist. La faccenda si stava complicava sempre più. Siccome aveva usato le sue carte di credito per fare molte donazioni a Scientology, soprattutto per acquistare libri, nastri, corsi e donazioni per l'edificio di San Diego, adesso nostro figlio non aveva più soldi per metter su casa. Gli pagammo la caparra dell'appartamento per due volte. Ma ancora non aveva soldi per comprare da mangiare... gli diedi allora una delle carte che non usavo per pagare il supermercato e la benzina, lui avrebbe dovuto saldare le rate mensili. Craig era staff all'org locale e per far quadrare i conti lavorava anche in un ristorante di lusso, mentre la sua fidanzata non sembrava avere un lavoro fisso, quindi nostro figlio stava cominciando ad affogare nei debiti.

Intanto io e Gary avevamo ricominciato ad andare a Los Angeles per le verifiche di sicurezza. Fu una cosa brutale. Lo stupido e-meter dava delle letture su delle cose folli, arrivai al punto che le sedute mi lasciavano sconvolta e l'auditor doveva maneggiare i miei turbamenti sul fatto che c'erano delle letture che non avrebbero dovuto esserci, e io ero sempre più preoccupata di perdere i miei figli, quindi c'era da maneggiare anche questa cosa [tutto a pagamento - NdT]. Cominciai a inventarmi le cose. Avevo alle spalle anni di auditing e non l'avevo mai fatto. Quando a fine seduta andavo dall'esaminatore mi sforzavo di avere un "ago libero" pensando a cose belle della mia vita. Intanto dovevamo pagare fior di quattrini perché si sprecavano ore e ore per "maneggiare" i miei "turbamenti" – era come un problema senza fine e cominciai anche a preoccuparmi per le spese.

Una volta a fine seduta andava tutto bene, all'esame finale avevo avuto un F/N ed ero pronta per tornare a San Diego, ormai era sera, ma NO!... Il C/S decise che su un elenco di domande c'era stata una lettura e non potevo andarmene. Pensai di essere finita all'inferno o di essere lì lì per impazzire. Dovevo tirar fuori altri soldi e tornare in seduta, e fui costretta a passare la notte a LA. Siccome ero sola, Gary insistette che trovassi un hotel in un quartiere più sicuro (l'org di LA è in una zona piuttosto malfamata), così l'org mi mandò al Manor Hotel di proprietà di Scientology. L'hotel era però al completo ed era rimasta solo la suite – che naturalmente era costosissima.

Noi non sapevamo che la chiesa video-registra tutte le sedute di auditing, comprese le verifiche di sicurezza.

La cosa su cui la MAA e la "Corte di Etica" mi martellarono di più fu la mia "ragionevolezza". Infatti, nei 30 anni in cui ero stata lontana da Scientology NON avevo mai fatto rapporto sulle cose che non andavano, per esempio su qualcuno che spettegolava su qualcosa del mondo Scientology, in Sud Africa o a San Diego. Mi fecero leggere e rileggere le policy sulla "ragionevolezza" e quanto essa fosse soppressiva. Mi dissero che avrei dovuto scrivere dei rapporti per conoscenza, il fatto di non averli scritti mi rendeva colpevole tanto quanto la persona che aveva fatto o detto, qualsiasi cosa fosse. Nel periodo in cui avevo lavorato per la Sea Org non avevo mai scritto un solo rapporto per conoscenza e nemmeno avevo dovuto sopportare quella fesseria.

Un'altra delle policy che mi fecero leggere fino allo sfinimento fu "Mantenere Scientology in funzione" (KSW); anche in quel caso, nei quasi 10 anni in cui avevo lavorato in Sea Org l'avevo forse letta solo una volta. Non riuscivo a credere a ciò che la chiesa era diventata. E mi agitavo sempre di più, ero furibonda.

A marzo 2015 io e Gary avevamo già fatto TUTTI i gradini (A-E) e tutte le raccomandazioni della "Corte di Etica", tra cui uno stupido progetto di ammenda consistente in 100 ore di lavoro nell'archivio centrale dell'org di San Diego. Perciò riunimmo tutte le carte per ottenere l'approvazione di chiunque dovesse darcela, di chiunque dovesse dire che avevamo completato tutta la procedura che ci era stata ordinata, che eravamo a posto e che potevamo tornare alla vita normale. Ci mettemmo in attesa e aspettammo, aspettammo... per mesi... senza ricevere una sola parola.

Intanto Craig e la sua fidanzata si erano trasferiti a Burbank, vicino a LA, e non abitavano più a San Diego. Ancora una volta li aiutammo a pagare la caparra dell'appartamento e lui usava e pagava ancora con la mia carta di credito, perché con la sua era a debito di una somma importante. Cominciò a lavorare per un'azienda di scientologist, la David Morse e Associati, e mi preoccupai ancora di più perché i titolari erano Duke Snider e Henning Heldt, due ex-Guardian Office che avevano fatto parte dell'Operazione Biancaneve e per quello erano anche stati in prigione. Ne avevo sentito parlare e non riuscivo a credere che fossero ancora in Scientology, ma c'erano, e anche molto coinvolti.

All'inizio del 2015 Craig andò dalla MAA di AOLA e le chiese di leggere le conclusioni e le raccomandazioni della nostra "Corte di Etica". Naturalmente non fu felice di ciò che lesse e scrisse un rapporto per conoscenza di 4-5 pagine su di noi. La MAA ci chiamò per dircelo. Le chiesi di mandarcelo, e lei ce lo fece spedire da Craig. Le ricordai che esiste una direttiva in base alla quale gli accusati devono riceverne copia. A quel punto non sapevamo ancora che era stato Craig a scrivere quel rapporto. Quando lo ricevetti per conoscenza restai senza parole. Craig riferiva di quando era piccolo e io gli raccontavo di LRH e del suo attacco cardiaco, fatto vero; del suicidio di Quentin, altro fatto vero, ecc. Io e Gary scrivemmo una "confutazione" a quel suo rapporto dicendo che i suoi ricordi non erano veritieri, in fondo era solo un bambino piccolo e ricordava male ciò che avevamo detto.

Ho visto Craig l'ultima volta in aprile 2015 per il mio compleanno. Non si fermò molto. Continuai a mandargli e-mail e messaggi in segreteria, sapevo che c'era qualcosa che non andava e gli proposi di vederci in un posto neutrale nella Contea di Orange per parlare e chiarire le cose. Usai termini scientology e riferimenti alle direttive di LRH per dirgli che dovevamo sistemare le cose, che la comunicazione è il solvente universale... fu straziante. Dopo diverso tempo mi mandò questa mail:

Ciao Mamma e Papà,
mi avete chiesto alcune volte perché non mi tengo in comunicazione con voi. A essere sinceri è perché non sono in accordo su come avete trattato me o la mia fidanzata.

Ho i miei obiettivi e le mie ambizioni che ho chiarito a entrambi voi, e voi mi avete scoraggiato. Ci sono anche alcuni punti di vista che avete espresso sul mio gruppo su cui non concordo; vi ho chiesto di risolvere la cosa, ma non l'avete fatto. Ho i miei obiettivi, li sto perseguendo e vedo che in questo momento le nostre intenzioni non sono allineate.

Spero che continuerete a lavorare con i terminali con cui lo state facendo, in modo da risolvere completamente le cose da soli.

Con Affetto,
Craig

Avevamo fatto di tutto per supportare Craig, ci eravamo addirittura spinti oltre il tollerabile.

Poco dopo Brett, il nostro figlio non scientologist, andò a trovare Craig e la fidanzata, che adesso vivevano a Glendale. Arrivò inatteso con la speranza di far cambiare idea al fratello, ecco il suo racconto di quel giorno:

Sono arrivato a LA di mattina sul presto. L'idea era di sorprendere Craig di domenica mattina con caffè e ciambelle, unica giornata in cui lui e la sua ragazza dormono un po' di più. Mi sono preparato in macchina con qualche respiro profondo e molto concentrato e mi sono diretto alla sua porta senza ben sapere come lui o la sua ragazza avrebbero reagito. Craig mi è venuto ad aprire e mi ha fatto entrare quasi subito, la sua ragazza ha mormorato una scusa e se n'è andata. Indubbiamente cercava di pararsi il culo, eclissandosi non avrebbe poi dovuto raccontare al suo ufficiale di etica che aveva parlato con una Fonte Potenziale di Guai. Non poteva importarmene di meno ed ero felicissimo di stare un po' con il mio amato fratello Craig. Una volta stabilito un contatto visivo è stata tutta discesa, sembrava che tra di noi non fosse mai successo nulla. Nelle due ore successive mi sono proprio divertito. Ci siamo raccontati delle vecchie storie di surf e abbiamo parlato soprattutto delle novità di quel mondo.

Quello che voglio dire è che siamo due fratelli che ovviamente si vogliono un mondo di bene, e lui è sul punto di disconnettere da me e la nostra famiglia senza neanche batter ciglio. E questo, più di qualsiasi altra cosa, dimostra quanto sia potente il controllo mentale. Voglio dire, siamo cresciuti in Sud Africa come dei bambini selvaggi su una terra altrettanto selvaggia, dove una volta scacciammo pure un branco di scimmie vervet che ci avevano rubato la merenda... girato l'angolo io e mio fratello Brandon ci fermammo, mentre Craig, il più piccolo, continuò a rincorrerle da solo. Quando le scimmie si resero conto che era rimasto solo il più piccolo degli umani, si girarono di 180 gradi e cominciarono a inseguire lui. E fu una scena non da poco vedere questo terrorizzato ragazzino lentigginoso che veniva quasi ucciso da un branco di scimmie! Sopravvisse, come in qualche modo noi tre siamo sopravvissuti al Sud Africa, cosa che ci ha resi ciò che eravamo quando alla fine arrivammo in California senza nient'altro che i nostri fratelli a sostenerci.

Negli ultimi 45 minuti della mia visita abbiamo parlato di Scientology. Ho finto di saperne molto meno di quel che so (avevo già letto Going Clear, Mentalmente liberi e Scientology di Jenna Miscavige), ho continuato a dire che ero confuso, che non riuscivo a capire che cosa c'entrasse lui con la famiglia di mia moglie, visto che né io né Jessie siamo mai stati degli scientologist. Per me non aveva senso gettare alle ortiche un rapporto bello come il nostro per qualcosa che si sarebbe potuto facilmente risolvere. Ero convinto che qualcuno da qualche parte avesse fatto degli errori ed ero sicuro che se lui avesse cercato la persona giusta avrebbero capito che c'era stato un errore. Che lui non aveva niente a che fare con la famiglia di mia moglie. Naturalmente sapevo com'è la chiesa e ci avrei scommesso che l'ignoranza stava rendendo Craig cieco e sordo a qualsiasi verità potessi dirgli.

Mi ha persino detto che non posso credere a tutto quello che leggo in Internet, ma gli ho ribattuto chiedendomi: perché la gente dovrebbe sprecare il suo tempo a mentire su una chiesa, anno dopo anno, persona dopo persona? Alla fine ho capito che indipendentemente da quello che potevo dirgli, lui avrebbe annuito e sorriso, ma che ormai la sua idea era irremovibile. E' stato abbastanza divertente – si fa per dire – quando mi ha detto che un certo Mike Rinder (poi si è confuso su qual era di preciso l'SP e ha cominciato a parlare di Marty Rathbun) era un sostenitore dei nazisti. Sentire queste cose, compresi i numeri gonfiati degli scientologist nel mondo e che è la religione a più alto tasso di crescita nel mondo, è stato incredibilmente triste. La sua è una missione per liberarsi dalle sofferenze della vita e per lui l'unico percorso che conduce a quella salvezza è Scientology.

Ho chiuso la mia visita paragonando la mia vita alla sua. Abbiamo parlato di matrimonio, dell'educazione che abbiamo ricevuto e dei nostri rispettivi obiettivi di lavoro. Il che mi ha dato modo di mostrargli alcuni dei progetti che avevo fatto e altri materiali del mio curriculum, così che vedesse che cosa significa condurre nel mondo reale una vita onesta e creativa. Mi ha accompagnato alla macchina e per qualche minuto abbiamo rimirato le nostre rispettive tavole da surf, poi ci siamo abbracciati e salutati. Ha anche sentito l'esigenza di chiarire un bisticcio che avevamo avuto qualche anno fa, forse per non avere rimpianti sulla sua decisione di disconnettere. Sono andato via con la speranza che un giorno, magari fra 10 anni, alcuni dei semi lanciati quel giorno possano germinare e permettere al suo vero sé di vedere la credenza corrotta che ha abbracciato.

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L'ultimo incontro con la MAA fu in agosto 2015. Le chiesi che cosa pensasse del rapporto per conoscenza e delle nostre confutazioni, lei si disse disgustata, si trattava solo di "inturbolamento" e cattiva pubblicità. Le parlai anche del fatto che Craig aveva disconnesso da noi e la sua risposta fu semplice: aveva il diritto di prendere quella decisione. Sapeva che Brett lo era andato a trovare e riteneva che la cosa fosse disgustosa, che dovevamo "maneggiare" Brett.

Avevo già prenotato un viaggio di due settimane in Sud Africa per vedere il mio padre biologico, che stava per compiere 80 anni. Volevo anche vedere mio fratello, che grazie a Whatsapp era in qualche modo rimasto in contatto con me (lui non è staff di nessuna org, nemmeno della missione di mia sorella). Mio fratello stava divorziando con conseguente battaglia legale per la custodia dei bambini. In quanto sorella maggiore, volevo incontrarlo e aiutarlo in quel momento difficile. Chiesi l'autorizzazione per poterlo vedere. Quando arrivai in Sud Africa, la MAA non mi aveva ancora risposto, così decisi di rimandare l'incontro a fine viaggio. Aspettai... aspettati... poi ricevetti questa e-mail dalla MAA:

Lois,
Non hai l'autorizzazione per incontrare tuo fratello Scott. Voglio assicurarmi che tu lo sappia. Prima di poterlo incontrare devi completare il maneggiamento che tu e Gary state facendo.

ML,
L

All'aeroporto di Johannesburg mandai comunque un messaggio Whatsapp a mio fratello e gli dissi che stavo per tornare a casa, avevo alcune ore di attesa. Se voleva poteva trovarmi in una certa caffetteria dell'aeroporto, lo pregavo di venirmi a salutare, visto che abita lì vicino. Ma non si fece vedere.

Poco dopo essere tornata a casa ebbi una breve conversazione telefonica con la MAA. Il pacchetto di completamento delle raccomandazioni della "Corte di Etica" – inviato otto mesi prima – non era stato approvato perché «lo step 1 è incompleto.»

Le chiesi che cosa significava. Avevamo disconnesso dagli SP dichiarati presenti nella nostra vita. NO, rispose lei. Vostro figlio maggiore Brett e vostra nuora Jessie sono ancora in contatto con degli SP e devono essere "maneggiati". E che cosa dovremmo fare? Dire a questi due non scientologist di disconnettere dai genitori di lei, di disconnettere dal lato Reisdorf della famiglia, di disconnettere dal padrino di Jessie che è stato "dichiarato"? Continuai a elencare e a dirle «come possiamo fare tutto questo? E' una pessima pubblicità per la chiesa.» Lei mi rispose con tono condiscendente: «Se tu sapessi che il tuo vicino guarda pedopornografia sul computer, che cosa faresti?» Le risposi che naturalmente lo denuncerei alla polizia e non vorrei averci più nulla a che fare. La MAA ci stava dicendo che il crimine di chi è connesso a "persone soppressive" è paragonabile al coinvolgimento nella pedopornografia. Fu allora che capii che eravamo arrivati a fine corsa. In quanto genitori, NON avremmo MAI disconnesso da uno dei nostri figli.

Tutta la farsa degli ultimi anni si stava riassumendo a questo: Brett e Jessie erano collegati a troppi SP da cui dovevano (LORO) disconnettere, in caso contrario NOI saremmo stati "dichiarati".

A questo punto non avevamo più contatti con la mia famiglia di scientologist in Sud Africa, avevamo rapporti sfilacciati con la famiglia Reisdorf e, credetemi, i non scientologist di quella famiglia si stavano veramente arrabbiando, e a giusta ragione. E adesso ci venivano a dire che dovevamo anche troncare tutti i rapporti con i Boyd. La nostra famiglia si stava riducendo a nulla.

L'ultimo chiodo nella nostra bara arrivò alla fine del 2015 quando andammo a cena dai Boyd, i genitori di Jessie, che avevano invitato anche Ronnie Miscavige Jr., Bitty, loro figlia Jenna Miscavige con suo marito Dallas (conoscevano Ronnie fin dai primi anni '70). Non avevamo mai incontrato Jenna e avevo appena finito di leggere il suo libro – sì, ormai a quel punto avevamo cominciato e leggere Internet e i libri dei fuoriusciti. Ne avevamo avuto abbastanza e sapevamo che saremmo stati comunque "dichiarati".

I Boyd vivono in un cul-de-sac di un quartiere tranquillo. Arrivammo, parcheggiammo e appena scesi dall'auto due grosse macchine fecero rapidamente inversione nella strada chiusa. Capimmo subito che erano degli investigatori privati che ovviamente seguivano Ron Jr. e Jenna. Adesso la chiesa sapeva che incontravamo anche tutti questi altri SP.

La lotta per salvare Brandon

Sapevamo che dei nostri due figli in Scientology, Brandon era quello che dovevamo far uscire.

Continuava a dirci che mai e poi mai avrebbe disconnesso da noi. Ma lavorava ancora all'org locale, viveva a casa con noi, era impegnato in una nuova azienda che cercava di lanciare e stava facendo il "Rundown della Sopravvivenza", ore e ore di "auditing oggettivo" fatto con un "twin" (compagno) che gli fa da auditor. Non implica l'uso di un E-meter. Si tratta di "nuova tecnologia" (nel senso di riesumata) e sapevo che era "tech" fasulla, alterata. Tutti gli scientologist dovevano farla, anche se si trovavano in cima al Ponte. In precedenza l'auditing oggettivo durava al massimo 50 ore per uno – darlo e riceverlo – ma Brandon lo stava facendo da due anni, tutti i giorni. Secondo lui ne aveva già fatto mille ore. A volte mi raccontava i procedimenti che faceva, che a me parevano poco chiari. Stavo già pensando di mio che tutta questa riedizione dei libri e la nuova "Età d'Oro della Tecnologia II" fossero una marea di stupidaggini. Ormai dubitavo di tutto.

Avevamo cercato di essere molto bravi dal punto di vista scientologico e non avevamo mai raccontato a Brandon tutto quello che ci era capitato nel tentativo di mantenere unita la famiglia. Lui sapeva ovviamente che avevamo fatto delle verifiche di sicurezza, la "Corte di Etica" ecc., ma aveva sempre pensato che ci saremmo potuti rivolgere più in alto, al RTC (Religious Technology Center), e tutto sarebbe stato corretto. Sapeva che quanto ci stava accadendo era sbagliato e ogni volta che chiedeva in org gli dicevano di fare rapporto a RTC. Ma io sapevo che era inutile.

Brandon trovò una ragazza non scientologist veramente in gamba e sapevamo che ci sarebbe tornata utile per allontanarlo da Scientology. Infatti stava prendendo sempre più le distanze.

Il 25 gennaio 2016 ricevemmo una e-mail dal Capo Internazionale della Giustizia il quale ci informò che eravamo stati dichiarati "persone soppressive".

L'org di San Diego convocò Brandon per dirgli che doveva disconnettere da noi e che Craig e la famiglia sudafricana erano pronti ad aiutarlo, erano la sua famiglia. Lui rispose che potevano andare a quel paese e uscì dall'org. Ne fui sollevata, tanto per usare un eufemismo. L'idea di perdere due dei miei tre figli era troppo pesante da accettare. Tuttavia, Brandon era molto turbato. Credeva ancora nella tech e a nostra insaputa aveva ceduto alle pressioni di fare donazioni per costruire una "LRH Hall" a Clearwater, Florida. Non aveva più soldi e anche le sue carte di credito erano esaurite. All'org avevano allora escogitato un piano: due ricchi scientologist avrebbero fatto una donazione di 60.000 dollari a suo nome, che Brandon avrebbe restituito a rate. Adesso quelle due persone volevano i loro soldi e lui era disperato. Noi non ne sapevamo niente.

Tutti i suoi amici scientologist Facebook gli tolsero l'amicizia, ne perse 50 in una sola notte. Ma, soprattutto, aveva perso suo fratello Craig. Ad aprile era ormai nella confusione più totale: il debito e le pressioni a pagarlo; la sua azienda che stava andando a rotoli. Aveva perso in un colpo solo la sua religione e suo fratello.

Oltre a tutto questo, noi ormai ci sentivamo liberi di parlargli della nostra posizione anti-scientology e io stavo per comparire nel programma 20/20 della ABC che sarebbe andato in onda il 29 aprile: Ruthless. Una notte Brandon ebbe un collasso mentale e uscì di casa a mezzanotte per tornare solo alle 4,30 (noi dormivamo e non ci accorgemmo di nulla). Aveva bisogno di aiuto psichiatrico, poi decise di farsi curare e adesso sta molto meglio. Vede ancora il suo dottore e non prende più gli psicofarmaci.

Quello fu il giorno peggiore della mia vita. Andai letteralmente nel panico. Come sa chi mi conosce, sono una donna solitamente calma e controllata, ma quella fu la situazione più brutta in cui mi sia mai trovata. Anche se adesso ero fermamente contro Scientology, in particolare contraria all'attuale organizzazione, ero ancora avversa alla psichiatria, l'ultimo atteggiamento scientologico che ho perso. Per uno scientologist o per chiunque sia vicino a Scientology, rivolgersi a una clinica psichiatrica è la cosa assolutamente peggiore che si possa fare. Questo concetto mi era stato inculcato fin dalla più tenera età.

Quella notte Brandon era andato a Los Angeles. La chiesa ha telecamere e guardie di sicurezza che controllano tutte le sue proprietà, quindi riuscirono ad avere immediatamente il numero di targa (l'auto è intestata a me) e i fotogrammi in cui lo si vede scagliare un martello contro una vetrata dell'org di Los Angeles. La chiesa reagì prontamente. Sapevano che sarei comparsa a 20/20 e non potevano ricevere regalo migliore. Il figlio di Lois Reisdorf ha appena lanciato un martello contro una delle nostre finestre. Immagino abbiano brindato.

20/20 e la ABC furono molto bravi con noi, quando la chiesa li chiamò. Erano preoccupati per noi, ma decisi di andare avanti con la mia apparizione nonostante quanto appena accaduto con mio figlio.

Poi facemmo ricoverare Brandon. Il giorno in cui lo dimisero dall'ospedale, appena varcata la porta fu arrestato dalla polizia di Los Angeles. Lo portarono a LA in manette. Ci ritrovammo di nuovo devastati. Passò tre notti in carcere, cosa che lo prostrò. Era MOLTO peggio dell'ospedale psichiatrico. Riuscimmo a farlo uscire su cauzione.

Il processo si sarebbe svolto a LA e i poliziotti venuti a interrogarci per l'inchiesta ci dissero senza mezzi termini che la chiesa voleva il sangue di Brandon e aveva fatto pressioni sul pubblico ministero per una piena applicazione della legge, compresa una imputazione per crimine di odio.

Il lavoro di ricerca e traduzione di questo e dei numerosi articoli collegati ha comportato molte ore di impegno volontario. Contribuisci a difendere questo sito e il suo importante ruolo informativo offrendo una pizza a chi ha lavorato anche per te.

Per tutto il 2016 ci siamo occupati dei problemi di Bandon: pagare la cauzione di 50.000 dollari per farlo uscire, pagare gli avvocati, pagargli le multe. Lui era senza lavoro. E andare a LA per le udienze... E' stato un incubo. L'avvocato della chiesa era Kendrik Moxon e sedergli vicino alle udienze è stato molto pesante.

A un'udienza la chiesa è arrivata con 7 testimoni, il giudice si è arrabbiato e la volta successiva erano soltanto due. A un'altra udienza la chiesa ha cercato di dire che, dopo l'incidente, Brandon si era presentato a un'org di Orange County e voleva un ordine restrittivo, ma era una palese bugia. A tutt'oggi non ne vuole più sentire parlare.

Io e Gary non abbiamo mai caldeggiato la violenza e i nostri tre ragazzi sono sempre stati bravi e non violenti, non hanno mai fatto cose del genere, ma in quel periodo Brandon era mentalmente instabile. Lo ha fatto da solo nel mezzo della notte, era uscito a nostra insaputa.

Naturalmente la chiesa ha aperto un sito diffamatorio contro me e Brandon e la mette come se avessi allevato un figlio violento.

Alla fine Brandon è stato accusato di vandalismo e il giudice (che si è mostrato comprensivo nei suoi riguardi) vuole declassare l'accusa a semplice infrazione. La libertà vigilata e le 100 ore di servizio sociale sono stati trasferiti da LA a San Diego. Adesso Brandon ha un nuovo lavoro e ha imparato la lezione, sta molto meglio, in realtà sta meglio di quanto non lo sia mai stato negli ultimi anni. In tutto questo travaglio ha avuto vicino la sua famiglia, lo stiamo aiutando a rimettersi in piedi e la cosa più bella è che è completamente fuori dalla chiesa e dalla mentalità scientology.

Conclusione

Dopo i traumi degli ultimi 5 anni, come famiglia stiamo molto meglio. Nonostante i problemi finanziari siamo molto uniti tra di noi, siamo legati alle famiglie Reisdorf e Boyd e a tutte le famiglie e le persone che ci conoscono, che ora conoscono la nostra storia e ci hanno sostenuto e ci sostengono. Abbiamo una famiglia e degli amici meravigliosi a cui saremo eternamente grati.

2016. Jessie, Brett e il loro bambino

Io e Gary abbiamo molti rimpianti, avremmo dovuto dire molto prima ai nostri ragazzi che non eravamo coinvolti in Scientology e non volevamo esserlo. Avremmo dovuto chiarirlo fin dall'inizio. Avremmo dovuto cercare aiuto per Brandon molto prima. Ma quel che è fatto è fatto e tutto ciò che posso fare è rallegrarmi di avere una famiglia e degli amici meravigliosi, e di essermi ripresa in mano la vita.

Sono molto triste per mio figlio Craig, che ora negli Stati Uniti non ha più una famiglia. E' da solo con la sua fidanzata. Ma sa che la nostra porta è sempre aperta e speriamo di vederlo presto. Gli vogliamo molto bene.

Dobbiamo guardare al futuro e nostro figlio Brett con la moglie Jessie stanno adottando un bambino molto speciale, c'è la possibilità di accogliere anche la sua sorellina appena nata. Abbiamo molto di cui occuparci.

Brett ha aperto una pagina Facebook intitolata "Surfing Against Scientology" e stiamo aprendo un sito web per nostro figlio Craig: www.CraigReisdorfWithLove.com. Ci metteremo le nostre lettere con tutto il nostro affetto, delle riproduzioni di arte e delle foto di lui che fa surf. Il mio auspicio è che un giorno leggerà quelle lettere.

Abbiamo ricostruito un bel rapporto con la famiglia di Gary e con quella di Jessie (i Boyd) e festeggeremo di nuovo insieme il Natale e i compleanni.

Un ringraziamento particolare va a Mike Rinder che è stato un nostro grande sostenitore e un grande amico, e che mi ha permesso di raccontare la mia storia. E ovviamente alla meravigliosa Leah Remini, persona adorabile e coraggiosa. Le vogliamo molto bene per tutto ciò che fa, ha tutta la nostra stima. Grazie alla A&E che ha trasmesso la sua serie su Scientology, spero che vincano un Emmy. E grazie al produttore Alex Weresow, che ha fatto un grande lavoro.

Speriamo in un 2017 senza drammi.

 
 
 
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