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Autunno 2015: Scientology a processo in Belgio (4)

Prende avvio il procedimento che vede imputati 12 dirigenti e due associazioni della Chiesa di Scientology con accuse che vanno dalla truffa all'abuso della professione medica, fino all'associazione criminale

Cronaca di © Jonny Jacobsen, dicembre 2015
© Traduzione di Simonetta Po, dicembre 2015

Pubblico Ministero ammalato: il processo belga contro Scientology viene rimandato

Di Jonny Jacobsen, 9 novembre 2015

Lunedì, alla ripresa del processo dopo una pausa di una settimana, Caliman non era presente. Il PM Jean-Pascal Thoreau ha detto alla corte che il suo collega si era ammalato. All'inizio dell'udienza pomeridiana, ha detto che Caliman non sarebbe tornato fino al 20 novembre e ha chiesto un rinvio dell'argomentazione finale dell'accusa.

La molto attesa requisitoria di Caliman era prevista per martedì. Poiché la Procura sostiene che la Chiesa di Scientology Belgio è un'organizzazione a delinquere, gli osservatori erano in attesa di vedere se ne avrebbe chiesto lo scioglimento. A processo è anche un'altra organizzazione Scientology, l'Ufficio Europeo degli Affari Pubblici e Diritti Umani con sede a Bruxelles.

Dopo essersi consultato con gli avvocati, il giudice Yves Régimont ha rivisto il programma delle udienze: la requisitoria dell'accusa si terrà martedì 24 novembre, mentre le arringhe della difesa cominceranno il 30 novembre. Il giudice ha chiarito che questa riorganizzazione del programma non è l'ideale. La presenza di Caliman al processo servirebbe soprattutto per dare sostegno al suo collega, ha spiegato.

Caliman ha una conoscenza approfondita di quello che è diventato un fascicolo imponente e che riunisce due indagini diverse. Ha lavorato al caso per quasi 20 anni e in tribunale ha assunto il ruolo guida nell'esame degli imputati.

Thoreau, benché sia un procuratore esperto, sarebbe comunque in notevole svantaggio nel caso dovesse subentrargli. Ma come ha chiarito il giudice Régimont, gli altri impegni dei legali della difesa e dei tre giudici della corte renderebbero parecchio problematiche ulteriori variazioni al programma.

La notizia della malattia di Caliman è arrivata nello stesso giorno in cui un gruppo Scientology ha annunciato di aver presentato un esposto contro di lui allo Special Rapporteur per la Libertà Religiosa Internazionale delle Nazioni Unite.

Nel suo esposto, la Scientologists Alliance for Freedom in Europe (SAFE) non ha fatto il nome di Caliman, ma ha denunciato il procuratore incaricato del caso per avere « ... iniziato un'invadente indagine durata 18 anni su credenze religiose Scientology sinceramente mantenute, su pratiche religiose pacifiche, prendendo di mira gli scientologist e la comunità religiosa Scientology.»

Nella sua dichiarazione, il portavoce della SAFE Ivan Arjona ha detto dalla Spagna: «Vivo in un paese in cui Scientology è riconosciuta come religione dallo Stato e dove i diritti degli scientologist sono protetti, così come lo sono nella maggioranza dei paesi europei che rispettano la libertà religiosa come parte del nostro retaggio comune.

«Eppure in Belgio per oltre due decenni il procuratore ha calpestato il diritto alla libertà religiosa degli scientologist, spingendo gli scientologist di tutto il mondo a ergersi per i loro diritti e a protestare contro la persecuzione religiosa.»

Ha aggiunto che gli scientologist hanno chiesto allo Special Rapporteur di sorvegliare il processo e di far pervenire il loro reclamo al Governo belga.

Il lavoro di ricerca e traduzione di questi articoli collegati ha comportato molte ore di impegno volontario. Contribuisci a difendere questo sito e il suo importante ruolo informativo offrendo una pizza a chi ha lavorato anche per te.

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La SAFE si è descritta come una «iniziativa di base degli scientologist di tutta Europa» il cui scopo è promuovere i diritti umani, in particolare nel campo della libertà religiosa.

Il processo belga contro Scientology è iniziato il 26 ottobre e ha visto finora cinque giorni di udienza. Gli imputati respingono le accuse di truffa, estorsione, associazione per delinquere, falsificazione e uso di documenti falsi, violazione della privacy e abuso della professione medica.

In base al nuovo programma la difesa comincerà le sue arringhe il 30 novembre. Dato che a processo ci sono dodici singoli individui e due organizzazioni Scientology, le arringhe dureranno per otto giorni fino all'11 dicembre.

Il procuratore ha già avuto problemi di salute in passato. In settembre 2010 Caliman si ammalò durante un processo e dovette essere ricoverato.


Una scienza sacra

Di Jonny Jacobsen, 12 novembre 2015

Il giudice Yves Régimont è poi passato all'esame dell'imputata successiva, Bernadette P. , che in Scientology ha ricoperto diversi incarichi e iniziò nel 1990 come supervisore del caso. Tra il 1998 e il 2001 fu in posizione più elevata: segretaria esecutiva della Chiesa di Scientology di Bruxelles.

Bernadette è sembrata molto più sicura di se stessa dell'imputata precedente: più vigile e disposta a difendersi.

Alla domanda del giudice di riassumere la sua esperienza Scientology, ha spiegato di essersi addestrata come auditor e poi come supervisore del caso. L'auditing, ha spiegato, è una specie di consulenza pastorale, «voglio mettere le cose in un contesto più religioso», ha spiegato rifacendosi alle argomentazioni sollevate il giorno precedente dal suo co-imputato Vincent G.

«Perché ciò che facciamo ha a che fare con procedure religiose o spirituali?», ha chiesto in modo retorico. «L'obiettivo è che le persone dovrebbero essere più vigili e dovrebbero vedere se stesse come degli esseri spirituali...», ha spiegato.

Il senso dell'auditing e del Programma di Purificazione Scientology, su cui il giudice aveva già fatto domande agli altri imputati, è rendere le persone più sveglie, vigili, allerta, «e per noi tutto questo è qualcosa di spirituale.»

Verso quale fine? Le ha chiesto il giudice. Verso un senso superiore di benessere, ha risposto Bernadette. Verso un senso di consapevolezza superiore. La donna si è poi lanciata nella difesa del Programma di Purificazione [Purification Rundown] ideato da L. Ron Hubbard, fondatore di Scientology, che combina ginnastica aerobica, sedute in sauna e dosaggi sempre più alti di vitamine e minerali.

La sua argomentazione principale è stata che nell'organismo permangono elementi tossici che impediscono il progresso spirituale – e che il Rundown è stato studiato per porvi rimedio.

Il giudice Régimont aveva già citato il fatto che il fascicolo processuale contiene rapporti medici critici del Programma. Bernadette, comunque, non ha mostrato dubbi sulle affermazioni fatte da Hubbard in proposito.

«Abbiamo scoperto che, scientificamente, i residui [tossici] permangono nell'organismo, cosicché le persone sono meno vigili di quanto potrebbero essere», ha spiegato. Il senso del Rundown è porvi rimedio, rendere il soggetto più consapevole, più vigile e perciò meglio preparato per l'auditing.

Ma, ha aggiunto, il personale chiarisce sempre a chi entra nei suoi locali che si tratta di una chiesa e che i corsi che faranno sono parte di un percorso spirituale. Più in generale, ha detto che secondo gli scientologist le persone sono degli esseri spirituali e che l'addestramento Scientology riguarda l'insegnare alle persone come agire nel loro ambiente, piuttosto che limitarsi a reagire. Il Rundown è parte di questa più ampia missione.

Il giudice Régimont ha riportato la discussione alle specifiche del caso. Ha voluto saperne di più sui controlli medici che le persone effettuano prima di fare il Programma. «Quando mandate qualcuno dal medico, c'è stato qualcuno che ha detto "No, non fa per te?"»

Certamente, ha risposto Bernadette: ci sono state persone con problemi renali a cui il medico ha detto che non potevano sottoporsi al Rundown. Aveva già detto che non si spinge la gente a farlo, che erano le persone a chiedere di farlo quando pensavano di essere pronte; e che si faceva una specie di intervista informale per decidere se erano idonee. Ma il giudice voleva più dettagli.

«Perciò, come fa lei a decidere che la persona è sufficientemente forte?», le ha chiesto.

La donna ha risposto che decideva in base a se la persona aveva avuto sufficiente addestramento psicologico – con cui intendeva presumibilmente l'auditing. E se la riteneva pronta, la mandava da un medico con un libro o un volantino sul Programma.

Ma, ha commentato il giudice, non poteva certamente aspettarsi che il medico leggesse il libro. I pazienti venivano istruiti a informare il medico sui forti dosaggi di vitamine e minerali che avrebbero dovuto assumere?

«Ricordo che quando la gente andava dal medico c'era un volantino molto semplice», ha risposto Bernadette.

E durante il Programma, ha domandato il giudice, chi decide i dosaggi giornalieri di vitamine e minerali? Lei riteneva di avere sufficiente preparazione medica?

Il giudice aveva già seguito questa linea con gli altri imputati e, poiché l'abuso di professione medica in relazione al Programma di Purificazione è tra le accuse, non si tratta di domande futili.

Bernadette ha risposto di non essere sicura che quella sia medicina.

Il giudice ha detto al cancelliere di mettere a verbale che «Madame P. dice che per quanto riguarda le informazioni date ai fedeli per le vitamine quotidiane, non ritiene che sia... medicina.»

«Per quanto mi riguarda», ha aggiunto la donna, «per me l'aggettivo "medico/a" significa medicina e il Rundown di Purificazione non lo è. Abbiamo a che fare con persone sane. Quando ero bambina e mia madre d'inverno mi dava l'olio di fegato di merluzzo, era medicina, quella?»

Ma il giudice non è parso soddisfatto. «Il fatto che lei desse delle vitamine in dosaggi veramente molto elevati: era sufficientemente preparata sulle conseguenze?», le ha domandato. «Oppure diceva "Lo ha detto Mr. Hubbard, lo ha indubbiamente sperimentato – deve essere ok". Era una cosa del genere?»

«Più o meno», ha risposto la donna. «Quando abbiamo ricevuto istruzioni sul Purification Rundown ci hanno detto che, per metterlo a punto, Ron Hubbard aveva lavorato con degli scienziati.»

Ha citato uno scienziato di cui aveva letto, uno che aveva vinto un Premio Nobel per il suo lavoro sulla Vitamina C. Grazie a quelle sue letture, ha aggiunto, aveva appreso che il problema non riguardava le vitamine in quanto tali, ma trovare il giusto equilibrio. Ha spiegato che la niacina, una delle vitamine usate sul Programma, ha la capacità di sciogliere i residui tossici. Ecco perché chi fa il Rundown prende una piccola dose di niacina. (La niacina è vitamina B3).

«E questo è nel libro?», le ha domandato il giudice Régimont. È sembrato riferirsi al libro di Hubbard Mente sana in corpo sano, già citato in precedenza durante il processo.

«Sì», ha risposto Bernadette.

«Ma non si tratta necessariamente di un libro scientifico», ha commentato il giudice. E ha dettato un altro appunto al cancelliere: «L'imputata riteneva che trattandosi di un libro di Mr. Hubbard era scientificamente valido ed è stato corroborato da sue letture personali.»

Bernadette ha aggiunto di avere avuto discussioni con altri scientologist sui dosaggi quotidiani di vitamine e le fu detto che non esisteva legislazione in materia. «Non credo di poter violare una legge che non esiste.»

Il giudice Régimont l'ha incalzata. «I dosaggi stabiliti da Mr. Hubbard erano soggetti a modifiche? Lei non aveva preparazione medica perciò voglio sapere come abbia potuto osare prendersi una responsabilità del genere. S'è mai fatta la domanda: "non è che sto facendo qualcosa di stupido?"»

Bernadette non ha dato una risposta diretta alla domanda. Viceversa, ha fatto un'esposizione dettagliata di come, durante il Programma, chi ha assunto LSD possa alleviare gli effetti allucinogeni di un trip; la niacina fa effetto e provoca l'espulsione dei residui del LSD. Alla fine la persona passa attraverso l'esperienza e ne esce più vigile, più consapevole.

Quindi l'indicatore dell'efficacia del Programma è come la persona si sente? Al giudice non è parso molto scientifico. Oppure la decisione spetta a chi fa la supervisione del Programma?

La donna ha sottolineato che dopo ogni seduta la persona sul Programma fa un'intervista con il supervisore.

«Questo supervisore però è in un certo senso la sua persona di riferimento, chi la sta guidando», ha obiettato il giudice. «Faccio fatica a pensare che possa dirsi in disaccordo.»

«Però è successo», gli ha assicurato Bernadette. «La persona ha detto: "da ieri mi sento molto meglio. Credo che possiamo passare allo stadio successivo".»

Il giudice Régimont ha cambiato argomento e le ha chiesto quanto costa il Rundown.

La donna ha risposto che, venduto come parte di un pacchetto comprendente anche due intensivi di auditing (di 12 ore e mezza ciascuno), costava 150.000 franchi belgi (circa 3700 euro).

Il giudice ha ritenuto interessante l'informazione. Ha fatto il nome di Mme B., la primissima querelante la cui denuncia aveva di fatto dato il via all'indagine su Scientology. La donna aveva dichiarato di aver pagato 150.000 franchi belgi per fare il Programma di Purificazione. Ma all'epoca tutti gli scientologist avevano detto agli investigatori che il prezzo citato da Mme B. era una stupidaggine. Ora invece quanto appena detto dall'imputata rendeva la cifra plausibile.

«Perciò forse questa querelante non stava raccontando frottole», ha commentato Régimont.

A un certo punto dell'esame il giudice ha fatto riferimento a un altro filone del fascicolo. Perché, ha chiesto alla donna, l'aver avuto problemi psicologici o psichiatrici rendeva inidonei per il Programma di Purificazione e per l'auditing? Sicuramente escludere persone psicologicamente fragili equivaleva a non prendersi responsabilità per loro. «Scientology non può aiutarle?», ha chiesto alla donna.

«Persone che hanno avuto degli esaurimenti nervosi», ha risposto l'imputata, «sono persone che sono state indebolite e non me la sento di prendermene cura.»

«Perciò non trovano posto nella Chiesa di Scientology?»

«Ritengo che persone che hanno avuto l'esaurimento nervoso possano benissimo avere delle ricadute», ha risposto Bernadette.

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«Lei potrebbe avere avuto problemi in passato ed essere stata curata qualche anno dopo», ha ipotizzato il giudice.

«Personalmente», ha risposto la donna, «se qualcuno è stato indebolito e ha avuto ricadute, non credo di potermene prendere cura.»

«Quindi per lei», ha concluso il giudice, «è normale che persone psicologicamente fragili non dovrebbero essere autorizzate a fare corsi di Scientology», e ha fatto il nome di un'altra donna, Mme V.

Fino ad ora, abitudine del giudice è stata quella di cominciare con domande generali, spostarsi a domande specifiche e poi tenere gli argomenti veramente difficili per la fine: ed è stato molto chiaro che era entrato in questa fase finale.


La dichiarazione sul suicidio

Di Jonny Jacobsen, 17 novembre 2015

Dopo aver sentito approfonditamente l'imputata Bernadette P. sul Programma di Purificazione, il giudice Régimont è passato a un caso specifico che la riguardava direttamente, quello di Mme V.

La storia ha impiegato un po' a emergere del tutto, ma è stato chiaro che il giudice si era tenuto le domande più difficili per la fine.

Bernadette ha sicuramente riconosciuto il nome e infatti ha chiesto un momento per consultare i suoi appunti sulla questione. Dopo una breve pausa, la corte ha ricominciato l'esame della donna.

Ai primi anni '90 Mme V. aveva fatto alcuni corsi Scientology tra cui, nel 1993, il Rundown di Purificazione. Bernadette ha consultato i suoi appunti e ha spiegato in dettaglio che se all'inizio Mme V. aveva avuto qualche problema con il Programma di Purificazione, alla fine aveva riferito di averne tratto molti benefici.

Ma non era questa la parte della storia di Mme V. che interessava maggiormente al giudice, più preoccupato da un episodio accaduto nel 1997, quattro anni dopo aver fatto il Rundown. Infatti il marito di Mme V. si era rivolto alla Chiesa di Scientology chiedendo di aiutarlo con sua moglie.

L'imputata ha ricordato. Il marito aveva detto che la moglie era molto stanca, per cui Bernadette gli aveva consigliato di portargliela. «Era stanca e diceva di non poter più gestire la maternità». Così le aveva suggerito di andare dal medico.

«Non si è rifiutata di darle auditing?», le ha domandato il giudice.

«Le ho dato alcuni consigli», ha risposto la donna.

Secondo quanto risultava dal fascicolo, ha affermato il giudice, Bernadette non aveva voluto audire Mme V. perché aveva dei problemi psicologici.

«Per me non aveva dei problemi psicologici», ha insistito l'imputata. «Era solo stanca. Le dissi di andare dal medico.»

«Non le ha per caso detto di andare da un medico in Francia?», ha chiesto il giudice. «Lei continua a dire che è il fedele che decide. Ma non è forse vero che a un certo punto questa signora le disse di volere l'aiuto di Scientology?» O era stato suo marito?

Era stata Mme V. a venire a cercare auditing, ha risposto Bernadette. Ma siccome aveva capito che era troppo stanca per essere audita, le aveva dato invece qualche semplice compito da fare. L'aveva poi rivista a distanza di tre mesi, e «a quel punto mi resi conto che la signora era davvero in pessima forma.» Il giudice ha chiesto al cancelliere di prendere nota.

«Era molto disturbata», ha continuato l'imputata. Ma non sapeva come spiegarlo. Non era facile. Ha fatto una pausa.

Mme V., ha poi proseguito Bernadette, le aveva detto di aver bisticciato con il marito e che – come forma di ritorsione verso di lui e per causargli problemi con Scientology – aveva detto ai parenti di avere tentato il suicidio.

Il giudice Régimont ha consultato il fascicolo d'accusa. Ciò che la donna stava dicendo non corrispondeva a quanto in esso contenuto.

«Lei non voleva che il marito spendesse dei soldi in Scientology», ha detto il giudice. «Lui voleva raggiungere un certo livello e stava spendendo molto – nell'opinione di lei – al punto che non aveva abbastanza per... sostentarsi».

«Quindi volevo uccidermi», ha aggiunto il giudice citando un documento del fascicolo. «E fu allora che lei [imputata] la mandò dal Dott. Boublil.» [Il Dott. Boublil è il fratello di Martine, la donna liberata dalla polizia in Sardegna qualche anno fa e presumibilmente sottoposta al Rundown di Introspezione di Scientology. Il Dott. Claude Boublil è stato rinviato a giudizio insieme ad altre tre persone per sequestro di persona - NdT].

Il ricordo di Bernadette era diverso, ma il giudice ha insistito: il Dott. Boublib, uno scientologist. Un medico di Parigi, uno specialista.

«Pare sia un pediatra», ha azzardato l'imputata. «Insistetti che andasse da un medico.» Ma non ricordava in che modo fosse uscito il nome di Boublil.

Il giudice ha cambiato argomento. «Può audire qualcuno, se non ha pagato?»

Normalmente no, ha risposto la donna.

Il marito ha dichiarato di aver pagato affinché la moglie fosse audita – ma che lei si era rifiutata di farlo, ha rimarcato il giudice.

No, ha replicato Bernadette. Aveva spiegato a Mme V. che non era stato pagato nulla. Il giudice ha fatto prendere nota. L'imputata, ha dettato al cancelliere, dichiara di aver detto a Mme V. che il marito non aveva pagato, né ordinato servizi religiosi; che in ogni caso era lei [imputata] che doveva autorizzare la consegna di tali servizi; e che dato lo stato psicologico di Mme V., non poteva dare autorizzazione per auditing.

L'imputata ha aggiunto però che un po' dopo, a sua insaputa e mentre stava parlando con Mme V., il marito era andato in banca per pagare il suo auditing, ma che lei [imputata] in seguito si era assicurata che quel denaro gli fosse rimborsato. A un certo punto s'è fatto menzione alla somma di 180.000 franchi belgi (4.460 euro), ma non è stato chiaro se si faceva riferimento a questo episodio o a un altro.

Il giudice ha fatto anche un riferimento veloce al termine Scientology "PTS", Fonte Potenziale di Guai (in Scientology una persona etichettata PTS non può ricevere auditing). Ma se Mme V. era considerata PTS, non è stato chiarito il perché.

Il giudice Régimont ha poi fatto domante su Overt e Withhold. Che cosa sono?

«Sono qualcosa che una persona ha fatto ma che non avrebbe dovuto fare», ha spiegato Bernadette. Nel caso di Mme V., ha aggiunto, «disse di avere fatto brutte cose e di aver detto alla madre cose brutte su suo marito.» Perciò aveva suggerito alla donna che avrebbe potuto scrivere Overt e Withhold, forse l'avrebbe aiutata.

«C'era anche suo marito», ha sottolineato Bernadette. «Io ero nella stanza accanto e lei scrisse ciò che voleva.» Fu solo in un secondo tempo, dopo aver letto ciò che la donna aveva scritto, che vide il riferimento al tentato suicidio.

Il giudice è infine arrivato al cuore della questione.

«Non disse di aver tentato il suicidio a causa di Scientology?», ha chiesto. «Questa cosa non le dice nulla?»

Ciò che Mme V. le disse non era coerente, ha risposto Bernadette.

Ma il giudice ha insistito. «Non parlò della sua famiglia, ma di Scientology», le ha fatto notare. «Lei sostiene di non ricordare se glielo disse direttamente o se lo lesse negli Overt [e Withhold] – che aveva tentato il suicidio per attirare l'attenzione della madre.» La versione degli eventi data da Bernadette non sembrava quadrare con quanto il giudice aveva nel fascicolo degli atti. Mme V. non era contenta del fatto che lo staff di Scientology contattava spesso suo marito, ha detto il giudice. Poi a un certo punto degli eventi le era stato chiesto di scrivere Overt e Withhold.

Overt e Withhold; PTS; il giudice è sembrato suggerire che stando ai documenti in suo possesso, Scientology aveva trattato la donna come un problema, più che aver cercato di aiutarla.

E poi c'era la questione del documento che Bernadette aveva richiesto a Mme V. di firmare.

Un poco alla volta è emerso che una sera Bernadette era andata a casa di Mme V. per convincerla a firmare una dichiarazione secondo cui il suo tentato suicidio non aveva niente a che fare con Scientology.

«Pensai che lo avesse fatto senza intenderlo veramente», ha commentato Bernadette riferendosi evidentemente al fatto che Mme V. aveva collegato Scientology al suo tentativo di suicidio. Mme V. le aveva detto di aver mentito ai genitori sul tentato suicidio, ha spiegato. «Sono un membro della Chiesa di Scientology e penso che sia normale rivelare la verità. Quando succede una cosa come quella è sempre vista molto male ... perciò volevo difendere la mia chiesa. Pensai che fosse normale.

«Non sapevo che fare», ha aggiunto. Perciò si era consultata con un altro scientologist che le aveva consigliato di andare da Mme V. e farsi firmare il documento.

«Forse non fu la scelta migliore», ha ammesso. «Forse ho commesso un errore.»

«Ma lei ci ha appena detto che la donna era incoerente», ha rimarcato il giudice.

«Che era confusa», ha replicato l'imputata.

«Una persona confusa e perciò debole», ha continuato il giudice. «Una persona che fece un certo numero di dichiarazioni. Ma lei ha pensato: "Non so di preciso che cosa è successo, ma se le facciamo firmare un documento in cui dice che se ha davvero cercato di uccidersi, allora non è stato a causa di Scientology... "

«Qui c'è qualcuno che potrebbe rappresentare un rischio», ha proseguito il giudice. «Lei non è sicura dell'accaduto, non conosce i dettagli del tentativo di suicidio. Ma la persona è chiaramente disturbata. Non ha pensato di lasciarla in pace per qualche giorno?»

In risposta a ulteriori domande, Bernadette ha confermato che il documento in questione era finito all'Ufficio degli Affari Speciali di Scientology (OSA gestisce le pubbliche relazioni, le questioni legali e gli affari esterni).

Il giudice ancora non capiva: perché si erano spinti al punto da farsi firmare quel documento da una persona chiaramente vulnerabile?

«Qual è il significato, l'importanza di quel documento?», ha chiesto. «Serviva forse per togliere Scientology dalle grane nel caso Mme V. si fosse veramente uccisa?»

«Sì, potrebbe essere», ha risposto Bernadette.

E come mai, ha continuato il giudice, quel documento era finito in mano a OSA?

«Perché sono loro a gestire quel tipo di documenti», ha risposto la donna.

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«Perciò per Scientology Mme V. era un pericolo?», ha domandato il giudice.

«Sì, penso di sì. Sembra di sì.»

Fortunatamente, ha fatto notare il giudice, la donna di cui stavano parlando non si era tolta la vita. E con questo è passato a un altro argomento.

Ulteriori domande hanno stabilito che Bernadette lasciò il lavoro di staff di Scientology nel 2005, e la Chiesa di Scientology nel 2010.

Visto l'approfondito esame del giudice il PM ha ritenuto di avere molto poco da aggiungere. Dopo aver discusso con gli avvocati della difesa il calendario della settimana, il giudice Régimont ha chiuso la seconda giornata di udienza.

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