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Charlotte Kates: Entheta

Dal sito Off Lines Org di C. Kates

Traduzione, note e glossario a cura di Alessia Guidi.

 

Il 28 dicembre 1997 ero a casa dei miei genitori, e stavamo guardando insieme il programma della CBS chiamato "60 minutes" [1]. Udii per caso le parole "Chiesa di Scientology" e sebbene conoscessi molto poco sull'organizzazione ne avevo sentito il nome diverse volte. Pensai che la storia fosse interessante. Avevo sentito nominare Scientology solo per i suoi collegamenti con Hollywood (John Travolta, Tom Cruise, ecc.), ma ne avevo un'idea decisamente negativa. Qualche mese, in visita a Washington D.C, un amico aveva voluto fare un giro nella locale organizzazione che ha sede nella Frazier Mansion, un edificio dagli interni molto belli. L'avevo immediatamente interrotto dicendogli che Scientology era una "strana setta" che avrebbe cercato di reclutarci.

Forse fu quella recente visita all'edificio di Scientology a solleticare il mio interesse per lo speciale "60 minutes", o forse fu la storia che raccontavano - una setta potente, facoltosa e litigiosa che si era impossessata di un piccolo gruppo di informazione sulle sette a colpi di molestie e cause legali. Il Cult Awareness Network, o CAN, era stata una delle più rispettabili fonti informative degli Stati Uniti su sette e nuove religioni. Gestiva una linea telefonica di aiuto con personale dedicato alla causa della consapevolezza sulle sette, personale principalmente composto da parenti o ex membri. Il CAN operava da un piccolo ufficio di Chicago e forniva informazioni su tutti i tipi di gruppi. Uno di essi era che la Chiesa di Scientology. Il CAN non aveva mai esitato a denunciare Scientology - infatti il suo direttore esecutivo, Cynthia Kisser, aveva detto che «molto probabilmente Scientology è la setta più spietata, più classicamente terrorista, più litigiosa e più lucrativa che il nostro paese abbia mai visto. Nessun'altra setta estorce ai suoi membri tanto denaro».

Il CAN parlava chiaro e senza timori, e Scientology aveva fatto rispondere dalla sua macchina trita-denaro organizzando un tentativo per distruggerlo. Nel programma veniva esposta la politica del "Fair Game" di Scientology - chiunque, individualmente o in gruppo, venga considerato nemico di Scientology deve essere «querelato, imbrogliato, gli si può mentire o può essere distrutto». E agli occhi di Scientology chiunque osi criticarla è un "nemico", e diventa "fair game".

"60 Minutes" rivelava il tentativo che Scientology aveva orchestrato per distruggere il CAN, ordinato dal suo Ufficio degli Affari Speciali (OSA - il servizio segreto di Scientology), provvisto di una speciale "Unità CAN" istituita all'unico scopo di fare a pezzi il Network informativo. OSA e la sua Unità CAN avevano messo in piedi un massiccio progetto per distruggerlo, fatto di distribuzione di letteratura che istigava all'odio, manifestazioni di protesta ai suoi convegni e infiltrazioni a vari livelli, e assoldando investigatori privati. Scientologisti di tutto il paese avevano iniziato a inviare richieste identiche di iscrizione al CAN - uno addirittura aveva allegato per sbaglio il modello originale con l'annotazione "facsimile della lettera da spedire". Il CAN aveva riconosciuto il tentativo di impossessarsi dell'organizzazione e negato la tessera agli scientologisti.

Tenendo fede a quanto era sicuramente stato l'intento originale di Scientology, il CAN aveva ricevuto circa 40 denuncie per "discriminazione religiosa". Nonostante fosse riuscita a vincerne la maggioranza, l'improvviso bisogno di assistenza legale aveva prosciugato le sue finanze. I funzionari del CAN erano anche stati oggetto di accuse e "investigazioni rumorose" - Cynthia Kisser, ad esempio, fu presentata come ex ballerina topless. Nel corso della trasmissione della CBS Kendrick Moxon, legale di Scientology, ammise che si trattava di una circostanza improbabile, ma confermò le medesime accuse. Ex scientologisti e investigatori privati spiegarono in dettaglio il tentativo organizzato per distruggere il CAN, ma Moxon continuò a negare l'esistenza di un complotto - cercava di convincere il pubblico che tutto era successo semplicemente per caso.

Il colpo mortale al CAN era stato inferto attraverso Jason Scott, giovane membro di una chiesa che sua madre considerava una setta. La mamma aveva ingaggiato una squadra di deprogrammatori e assistenti d'uscita per parlare con Jason e convincerlo a lasciare il gruppo, di cui lei stessa aveva fatto parte. Jason aveva rifiutato, ed era scappato dal ristorante dove si era riunito con la madre e i deprogrammatori. Moxon si era quindi offerto di rappresentarlo in una causa contro il CAN che, sosteneva, aveva fornito alla madre i nomi dei deprogrammatori. La politica del CAN, che faceva riferimento ad assistenti d'uscita, cioè persone che passano un po' di tempo con i membri che volontariamente accettano l'incontro, rifiutava di mettere in contatto con "deprogrammatori a forza", cioè chi rapiva un membro conducendolo ad esempio in una stanza di hotel per discutere con lui. Uno dei collaboratori del CAN potrebbe aver indirizzato la madre di Jason ad un deprogrammatore, ma il caso di Scott fu sostenuto dalla falsa testimonianza di Mark Blocksom, un ex deprogrammatore che ha poi ammesso di aver mentito nell'affermare di aver ricevuto clienti inviati dal CAN. Blocksom, all'epoca tossicodipendente, aveva mentito per conto di Scientology che gli aveva promesso un compenso, denaro che non si era mai materializzato. E in realtà il caso di Jason fu il caso di Scientology, perché la sua causa era stata sostenuta dalle formidabili finanze e team legale di Scientology. Jason Scott vinse la causa - un risarcimento danni che il Network mai sarebbe riuscito a pagare. Il CAN fu costretto a richiedere il fallimento e il suo nome, logo e marchio di impresa vennero acquistati da uno scientologista per 20.000 dollari.

Lo speciale televisivo proseguiva raccontando che i genitori preoccupati che oggi chiamano il cosiddetto "Nuovo CAN" si sentono dire di accettare l'affiliazione dei loro ragazzi a qualsiasi "nuovo movimento religioso", nonostante la cattiva reputazione di alcuni gruppi accusati di controllo mentale, estorsione, prostituzione dei propri membri. La voce che risponderà al telefono sarà quella di uno scientologista. Quando la troupe di "60 minutes" aveva visitato gli uffici del CAN, che afferma di non avere affiliazioni con Scientology, aveva scoperto che ogni membro del nuovo Cult Awarness Network era anche membro della Chiesa di Scientology.

Nel complesso fu un servizio affascinante e inquietante. Provai immediato interesse per la Chiesa di Scientology e quella sera stessa andai in biblioteca alla ricerca di informazioni. Tovai il libro di Jon Atack, A Piece of Blue Sky, e gli diedi una scorsa. In Internet trovai voci critiche come il newsgroup alt.religion.scientology e le pagine WEB di FACTNet e Operation Clambake. Vidi i nomi dei maggiori critici - come Arnie Lerma, Dennis Erlich, Rod Keller, Deana Holmes... e mi sentii attratta da Scientology.

Passai in libreria in cerca di ulteriori informazioni e trovai un libro di Bent Corydon, Messiah or Madman? [Messia o pazzo?] che parlava di Scientology e del suo fondatore, L Ron Hubbard. Lo acquistai, notando anche un volume pubblicato dalla stessa Scientology intitolato Che Cos'è Scientology? Sulle prime lo liquidai, poi decisi di comperare anche quello - dopo tutto volevo sentire entrambe le campane. Pensavo che non mi ci sarei mai appassionata. Rimasi sveglia quasi tutta la notte, non immersa nella lettura del libro critico, ma di Che cos'è Scientology?, e iniziai a chiedermi se davvero i critici dicevano la verità … o se Scientology fosse invece una buona organizzazione, dedita alla libertà spirituale, a verità, etica e ad uno stile di vita libero da droghe e psicofarmaci. Per me non fu difficile liquidare il servizio di "60 minutes" - ero stata attivista politica di sinistra e da molto tempo pensavo che i media fossero faziosi. Decisi di scoprire la verità.

Il giorno seguente avrei fatto visita alla Chiesa di Scientology di Filadelfia, che solo il fiume Delaware divide dalla mia città nel New Jersey. Avrei dato una possibilità agli scientologisti - nella peggiore delle ipotesi sarebbe stata un'avventura, una storia da raccontare, e me ne sarei andata senza più farvi ritorno.

 

Note:

1. La trascrizione di quella trasmissione è reperibile qui: 60 Minuti della CBS sulla nuova CAN.

 
 
 
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