L'America è un paese di associazioni
volontarie, dove il diritto di agire liberamente è saldamente ancorato
alle nostre tradizioni. Favorire e proteggere il pluralismo è uno
dei punti di forza della cultura americana. Tuttavia in anni recenti abbiamo
visto gruppi totalitari assumere sistematicamente un'influenza incontrastata,
abusando di questa protezione al fine di bypassare i normali controlli
che la società esercita sulle attività pericolose e dando
vita su larga scala a programmi di intrappolamento e frode.
Negli anni ottanta una lotta intestina
per il potere in Scientology ha fatto sorgere in molti il desiderio di
raccontare quel che avevano visto, mentre un numero di cause legali ha
reso possibile far arrivare al pubblico un po' di verità su Scientology.
Diversi libri descrivono la Chiesa in maniera documentata, il più
recente dei quali è A Piece of Blue Sky, di Jon Atack, pubblicato
dal Carol Publishing Group nel 1990. [10]
Buona parte di queste informazioni sono state diffuse dal Los Angeles
Times nel luglio dello stesso anno, in un lungo reportage suddiviso
in sei puntate, mentre una versione abbreviata è stata in seguito
pubblicata sulla rivista Time nel maggio 1991. [11]
Solitamente le fonti scritte parlano di
ciò che è immediatamente visibile: famiglie e carriere ridotte
in cenere, risparmi di una vita andati perduti, educazione abbandonata
e cose di questo genere, che sono storie comuni tra gli ex membri. A mio
parere, però, il male peggiore causato da Scientology è l'intrappolamento
e conseguente deterioramento della capacità dell'affiliato di formulare
giudizi di natura morale e intellettuale. Perdite finanziarie, famiglie
smembrate ecc. sono semplicemente ciò che segue.
Per evadere la sorveglianza, Scientology
tenta di farsi passare per una delle tante chiese o gruppi di miglioramento
personale esistenti, facendo credere al pubblico di avere ideali e programmi
degni di lode. In realtà Scientology non è né la soluzione
a tutti i problemi della vita né un'attività benefica che
procede nella giusta direzione.
Al di là della propaganda dei suoi
PR (da public relations, pubbliche relazioni), Scientology è
al contrario un'impresa che mira a fare soldi sfruttando sistematicamente,
con la scusa di portare aiuto, le speranze, i bisogni e le debolezze di
quanti riesce a reclutare. La Chiesa opera vendendo servizi discutibili
che producono risultati ambigui (così la frode è difficile
da provare), dopodiché impiega tecniche di controllo mentale
per sostituire verità con certezza (fedeltà). Il risultato
è di rendere chi ha abboccato prigioniero di un gruppo al quale
sacrificherà la sua vita e le sue fortune, difendendolo pubblicamente
e insistendo di aver ottenuto dei benefici.
Per via degli sforzi fatti per nascondere
la verità, Scientology è diventata nota per gli attacchi
malevoli e il disprezzo che prova nei confronti di chi vorrebbe mettere
a nudo le sue pratiche reali.
Come avviene con l'esercizio della violenza
e altri abusi, la setta può causare gravi danni a chi ne viene coinvolto,
alla sua famiglia e alla società in generale.
Lo stato in cui si riducono i suoi seguaci
è qualcosa che essi poi dovranno affrontare, spesso con considerevole
difficoltà, e sussiste il rischio di duraturi effetti di insania
se il recupero non avviene in maniera completa. Il processo attraverso
il quale si emerge da una setta e le difficoltà che l'individuo
incontra nel riacquistare integrità personale ed equilibrio interiore
sono lungamente descritti nel lavoro di Steve Hassan, Combatting Cult
Mind Control, Park Street Press, 1990. [12]
Scientology presenta se stessa come una
via che conduce a una maggiore abilità di comunicare, migliore salute,
accresciuta capacità di apprendimento, una carriera di successo
e una vita più piena. Scientology in realtà non è
nessuna di queste cose, ma le sue promesse forniscono un'esca per attirare
la gente nella trappola. Con l'impiego di Condizioni di Etica monitorate
con estrema attenzione, il seguace impara a non mettere in dubbio le affermazioni
della Chiesa, ivi comprese le innumerevoli ragioni per cui la sua educazione
è meno importante di studiare Scientology, la carriera meno importante
di servire la setta e la famiglia meno importante di chiarire il
pianeta.
I mezzi prendono il sopravvento sui fini;
la fedeltà sostituisce i risultati; il gruppo rimpiazza la vita.
Questo non è accidentale: il vero prodotto di una setta sono i suoi
membri, una comunità di persone che disperatamente si rassicurano
a vicenda di far parte di un'élite in possesso delle uniche risposte
esatte alla vita.
Diventa una cosa normale e diffusa quella
di sostituire certezza a verità, fedeltà nei confronti del
gruppo a decisioni informate. Con l'andare del tempo, l'individuo avverte
sempre più il bisogno di immergersi totalmente nella dottrina del
gruppo, per giustificare le azioni che ha commesso, le famiglie ridotte
in pezzi e via dicendo.
In un ambiente di questo tipo, alla persona
viene impedito di sviluppare una comprensione attinente ai fatti della
realtà che concerne se stessa e il mondo circostante. L'individuo
deve invece difendere l'illusoria immagine di sé composta da quelle
abilità che si suppone siano state acquisite attraverso l'addestramento
e i procedimenti di Scientology.
Alcune di queste credenze non possono
essere digerite senza che insorgano seri problemi identitari. Il modo in
cui ciò avviene, ovvero attraverso il deterioramento della capacità
di giudizio del seguace e l'incoraggiamento delle sue illusioni, è
particolarmente evidente se esaminiamo la Tecnologia di Studio sviluppata
da Hubbard (discussa nel prossimo articolo) che i membri della Chiesa infliggono
ai loro bambini tanto quanto a se stessi.