I campi di lavoro di Scientology
Di Bryan Seymour, trasmesso il 14 febbraio 2012
È una struttura segreta dove uomini, donne e bambini vengono letteralmente tenuti prigionieri. Si trova proprio in mezzo di un tranquillo quartiere di periferia. È anche un luogo in cui i bambini vengono divisi dai genitori e costretti a lavorare a tempo pieno gratuitamente e a vivere in condizioni di squallore.
I sopravvissuti raccontano di essere stati indotti a credere di non potersene andare e di essersi meritati quello scioccante trattamento. Questa sera conoscerete un ragazzo che è fuggito con l'aiuto del padre.
«Ho vissuto in quel garage per circa un anno e mezzo, forse due», ci dice Shane Kelsey, ex scientologist.
«Quella di Shane è una storia scioccante di abusi, di abuso infantile, di un bambino reso schiavo», ha commentato il senatore Nick Xenophon.
Peta O'Brien, ex scientologist: «Sono stata membro dello staff della Chiesa di Scientology per 10 anni, come ho potuto infliggere una cosa del genere ai miei figli? Non so se riuscirò mai a perdonarmelo.»
Oggi Shane Kelsey ha 21 anni. Fino a un anno fa non aveva mai usato Internet, guardato la TV, seguito i media. «Puoi leggere unicamente i libri Scientology, niente giornali, niente radio, cinema, niente di niente», racconta. Shane sostiene di essere stato tenuto prigioniero e indotto a credere che tutti noi esterni siamo patetici, inutili, stupidi.
«Vivevamo in un garage poi ci fu una inondazione e mia madre si arrabbiò, disse "che cavolo!" e venni trasferito in uno sgabuzzino. È un sottoscala, forse due metri per uno», continua.
Questa è la vera sede australiana della Chiesa di Scientology. La base del RPF - acronimo di Rehabilitation Project Force- si trova a Dundas, sobborgo di Sydney. È qui che gli scientologist vengono inviati per punizione e formazione... per crimini che la maggioranza di noi riterrebbe ridicoli.
Il giornalista Bryan Seymour alla Base: «Scientology ci aveva promesso che sarebbe venuto qualcuno a incontrarci ma non s'è visto nessuno. Non riesco a stabilire un contatto telefonico. Hanno apertamente rifiutato le nostre oltre 50 richieste di intervista video. La sostanza è che non vogliono che si sappia che cosa succede lì dentro. Chi come Shane vi ha vissuto riferisce che si tratta di un gulag, di una prigione proprio nel mezzo di un quartiere cittadino, potrebbe essere un qualsiasi sobborgo australiano. Se la gente sapesse che cosa succede lì dentro da anni e continua ad accadere anche oggi, resterebbe inorridita.»
I genitori di Shane Kelsey erano scientologist dedicati di Sydney e non ebbero problemi ad arruolare il figlio di sei anni nel corpo più dedicato del movimento - il piccolo Shane andò a vivere in una stanzetta con altri 11 bambini.
A sette anni...
Shane: «Andavamo nelle strade, eravamo in otto o dieci ragazzini più o meno della stessa età, andavamo per strada e pregavamo i passanti di vivere una vita senza droghe.»
Seymour: «A quanti anni hai iniziato?»
Shane: «Ho cominciato a sette anni.»
A otto anni...
Shane: «Ho firmato il contratto a otto anni.»
Seymour: «Che tipo di contratto?»
Shane: «Un contratto da un miliardo di anni.»
Seymour: «Un miliardo di anni?»
Shane: «Sì, un miliardo (annuisce).»
Seymour: «Che cosa significa?»
Shane: «Significa che ti offri volontario per servire la Chiesa di Scientology per il prossimo miliardo di anni... ci esercitavamo nella marcia, facevamo esercizi su come dare gli ordini, cose del genere.»
Seymour: «A che scopo? Vi preparavate per qualche battaglia?»
Shane: «No, era per insegnarci la disciplina.»
Seymour: «Quanto spesso riuscivi a vedere i tuoi genitori?»
Shane: «Una volta alla settimana.»
Poi i genitori di Shane si separarono, il padre Adrian si trasferì all'estero e infine lasciò Scientology.
I bambini lavoravano a tempo pieno, lavoro pesante e non remunerato.
Seymour: «A otto anni lavoravi 35 ore la settimana. Quante ore lavoravi quando poi sei cresciuto, diciamo a 14 anni?»
Shane: «A 14 anni lavoravo nelle cucine.»
Tutte le mattine c'era l'adunata di tipo militare, marcia e saluto d'onore alla causa: salvare l'umanità dalle devastazioni intergalattiche descritte dal fondatore di Scientology, lo scrittore di fantascienza L. Ron Hubbard.
Tutti indossavano uniformi nere e dovevano muoversi sempre di corsa, mai camminare.
Il cosiddetto studio domestico [home schooling] veniva fatto a spizzichi e bocconi, prendendosi una saltuaria pausa dal duro lavoro e dall'indottrinamento.
Shane: «Quando compi 15 anni ti tolgono dalla scuola e questo vale per tutti. Indipendentemente dalla classe che stai frequentando, dal livello raggiunto in matematica o in qualsiasi altra materia, sei direttamente fuori.»
La sala mensa forniva pasti a 30 centesimi il piatto, generalmente di riso e fagioli. Gli adulti mangiavano per primi.
Shane: «Sì, è vero... arrivavano tutti in mensa e mangiavano quello che volevano, poi arrivavamo noi a prendere ciò che era rimasto... a volte non era rimasto molto e prendevi qual cosina, ma non era abbastanza.»
Chi osava discutere la brutalità del sistema veniva gestito in modo rapido e severo.
Shane: «Li mandavamo a vivere sotto i campi da squash... il pavimento sporco, di terra battuta... mettevamo la gente lì, doveva vivere lì... quando erano sul RPF del RPF dormivano e studiavano laggiù.»
Seymour: «Perché mandavate la gente in quello scantinato umido, fangoso, scavato sotto il campo da squash?»
Shane: «Perché sei una persona cattiva, sei cattivo e devi essere tenuto separato da tutti gli altri», risponde il ragazzo.
A 15 anni Shane viveva un incubo che oggi lui stesso stenta a credere.
Shane: «Appena compiuti 15 anni ho cominciato a lavorare 14 ore al giorno, sette giorni la settimana.»
Seymour: «Fanno 100 ore a settimana.»
Shane: «Sì.»
Assieme ad altri ragazzini, Shane lavorava come uno schiavo in una cucina industriale dove preparavano pasti tutto il giorno, tutti i giorni della settimana.... poi studiavano e quando potevano cercavano di ritagliarsi qualche momento di sonno.
Shane: «Lo stipendio variava tra i 4 e i 35 dollari (D. "al giorno?") No, alla settimana.»
«È del tutto inaccettabile, ma il Nuovo Galles del Sud non ha una legge che rende illegale far lavorare un bambino per tutte quelle ore... per quanto incredibile sia, è così», commenta l'avvocato Grainne O'Donovan.
I pasti venivano serviti anche al miliardario James Packer che a iniziare dal 2002 e per diversi anni si è recato di primo mattino alla Chiesa di Scientology per ricevere auditing e addestramento.
Seymour: «Quanto ti pagavano per cucinare i pasti di James Packer?»
Shane: «Non mi pagavano, non c'erano extra o cose del genere, dovevi semplicemente cucinare.»
Non abbiamo elementi per dire che Mr. Packer avesse idea di chi cucinava per lui e quali fossero le loro condizioni di lavoro.
Seymour: «Ricordi che cosa preparavi per lui?»
Shane: «Solo bistecca e patatine oppure una bella insalata oppure omelette, quel genere di cose. Ma andavano presentate bene, non doveva sembrare rancio, doveva apparire bello.»
Mr. Packer ha lasciato Scientology verso il 2008. Sarebbero trascorsi altri due anni prima che Shane riconquistasse la libertà.
A fine 2010 Adrian Kelsey decise di riprendersi il figlio. Ci invitò a documentare il tentativo. Informò la polizia del suo piano di recarsi al compound e di chiedere la liberazione del figlio. Aveva approntato dei cartelli di protesta da issare nel caso si fossero rifiutati di lasciarlo uscire. Poi comparve Shane... non si vedevano da quattro anni.
Shane e Adrian furono seguiti da "vigilanti" di Scientology e per evitare guai il ragazzo tornò con riluttanza nel compound. Una settimana lo mandarono a lavorare vicino al recinto della proprietà e fuggì.
«Scientology non ha il diritto di intromettersi nelle questioni di famiglia», dice Adrian Kelsey.
Shane ha impiegato 14 mesi per scrollarsi di dosso Scientology, per scoprire la verità, imparare a conoscere il mondo reale e parlare con noi.
«Sarebbe davvero bello se smettessero di fare certe cose, se dicessero "ci dispiace, non era giusto, ci impegniamo a cambiare" - ma non succederà», commenta Adrian.
«È tremendo. In quella casa c'erano anche dei bambini», ribadisce Peta O'Brien che ha vissuto nella base RPF dal 1997 al 2000 e conferma il racconto di Shane su quelle tremende condizioni di vita. «Lavori due ore, poi vai a studiare per due ore e mezza nel RPF e fanno cinque ore, poi torni di nuovo al lavoro, lavoro pesante tipo spostare pietre o farle a pezzi con una mazza.»
Oggi la O'Brien è un architetto di successo e pensa che Scientology non abbia nulla di buono da offrire alla comunità: «Fatela chiudere, sbarrate le porte e che gli staff tornino alle loro famiglie, vadano a vivere la loro vita.»
«È un trattamento disumano e degradante», commenta l'avvocato Grainne O'Donovan di Perth. La donna dedica esperienza professionale e tempo all'aiuto dei sopravvissuti alla setta che cercano giustizia e si è anche impegnata nella campagna informativa Internet del gruppo di attivisti Anonymous, che dà informazioni su Scientology. «[Gli scientologist] arrivano a un punto in cui penso si convincano che è giusto comportarsi così e che il gruppo è più importante dell'individuo.».
Il compound di Sidney non è unico: Basi RPF esistono anche in altri paesi. I racconti di chi è riuscito a fuggire sono simili: dita torte su ordine del leader di Scientology, ingiurie e schiaffi per 20 ore consecutive [mettere video australiano Debbie] mentre ti versano acqua fredda in testa e molto, molto altro.
«Le autorità devono fare subito un'inchiesta. C'è bisogno di un'indagine di polizia» ha detto il Senatore federale indipendente Nick Xenophon, che ha appoggiato una campagna per far luce sui punti oscuri del cuore del movimento. «E a peggiorare le cose questa organizzazione è sussidiata dai contribuenti australiani, visto che non paga le tasse.»
Shane si è ricongiunto al padre, ma la madre Lesley resta in Scientology.
«Spero che senta parlare di questa cosa, che trovi il coraggio di cercare il programma e di guardarlo», dice Shane. «Deve... deve andarsene... ma non glielo permetteranno... non ti lasciano libero di scegliere di andartene, dovrà fuggire.»
La Chiesa di Scientology ha rifiutato interviste. Ha inviato una replica scritta in cui nega qualunque maltrattamento dei suoi membri e che tra le altre cose dice:
«Chi è su quel programma lo fa per propria scelta...»
«Sono assolutamente liberi di ritirarsi in qualsiasi momento, all'insediamento o in inseguito.»
« Shane ha lasciato la chiesa a fine 2010, ha fatto la valigia ed è semplicemente uscito dalla porta...»
«È veramente triste che Shane abbia cambiato la sua storia...»
E' probabile che i personaggi famosi che pubblicizzano Scientology non siano al corrente dell'esistenza di persone come Shane Kelsey.
Ma adesso lo sanno.
Adrian e Shane si augurano che facciano qualcosa per il bene di altre famiglie.
«Ho ritrovato un figlio.»
«Ho riabbracciato mio padre.»