Del Dott. David S. Touretzky e Peter Alexander. Tratto da Razor Magazine, dic.2003/gen.2004. Traduzione e note a cura di Martini, febbraio 2004.
Si veda anche Lettere al Direttore
Nel settembre del 2003 è emersa su Internet una copia di questa liberatoria. Il documento, che si presenta in forma di "contratto", dice che il suo firmatario si oppone al trattamento psichiatrico amministrato a chiunque, in particolare a se stesso. Se al firmatario dovesse essere diagnosticata una malattia mentale, egli autorizza la Chiesa di Scientology a "liberarlo" dalle grinfie degli psichiatri che potrebbero cercare di curarlo. Invece di una cura psichiatrica, il contratto dichiara che il suo firmatario acconsente di essere sottoposto al "Introspection Rundown" [programma dell'introspezione] una terapia Scientology inventata dal defunto fondatore della chiesa, L. Ron Hubbard. Sul documento si legge: «Comprendo che il Rundown di Introspezione… implica l'isolamento da tutte le fonti di potenziale turbamento spirituale comprese, ma non limitate a, familiari, amici o altri con cui potrei normalmente interagire. Come parte del Rundown di Introspezione acconsento specificamente che i membri della chiesa stiano con me 24 ore al giorno sotto la direzione del mio Supervisore del Caso». Inoltre, «Il Supervisore del Caso deciderà il periodo di tempo in cui dovrò rimanere in isolamento… ». Più avanti, nello stesso paragrafo, «… tale durata sarà a completa discrezione del Supervisore del Caso». Il documento si chiude con la frase: «Capisco inoltre che, con la mia firma, rinuncio per sempre al diritto di fare causa alla chiesa… per qualsiasi lesione o danno derivante da qualsivoglia servizio religioso o assistenza spirituale di Scientology». I critici di Scientology fanno riferimento a tale liberatoria come alla "Clausola Lisa", poiché gli eventi in essa descritti, dalla liberazione all'isolamento, fino alle lesioni e al danno, hanno paralleli molto stretti con la terribile storia di Lisa McPherson, scientologist morta nel 1995 mentre si trovava sotto la custodia della chiesa (La liberatoria può essere letta nella sua interezza sul sito web LisaClause.org). Scientology ha tenacemente combattuto nella causa per omissione di soccorso intentatale dalla famiglia McPherson, e fino ad ora è riuscita a impedire che si arrivasse al processo.
Nel 1995 Lisa McPherson, una bella ragazza bionda seguace di Scientology, stava vivendo un periodo di notevole pressione nell'azienda di proprietà di scientologist presso cui lavorava. Stava anche spendendo una fortuna in servizi di assistenza Scientology: 58.000 dollari in quel solo anno. Ma la tanto decantata "tecnologia spirituale" con lei non funzionava. Aveva trascorso buona parte dell'anno sottoponendosi a "maneggiamenti" ordinati dalla chiesa per correggere la sua mancanza di progressi verso lo stato di illuminazione conosciuto come "Clear". Verso settembre, dopo 18 anni in Scientology, era stata finalmente certificata "Clear", ma era ancora infelice e insoddisfatta della propria vita. In novembre aveva telefonato a Kelly Davies, sua amica di infanzia di Dallas, dicendole che sarebbe tornata definitivamente a casa, al più tardi a Natale. In una deposizione giurata la Davis ha detto di aver interpretato le parole di Lisa come sua volontà di lasciare la chiesa. Il 18 novembre 1985 Lisa era scesa dalla sua jeep Cherokee, si era tolta di dosso i vestiti ed aveva passeggiato completamente nuda in mezzo al traffico dell'ora di punta, su una strada affollata di Clearwater, Florida. «Volevo che la gente pensasse che sono pazza, perché ho bisogno di aiuto» aveva detto ai paramedici accorsi in suo soccorso qualche minuto più tardi. I paramedici l'avevano portata al pronto soccorso del vicino Morton Plant Hospital per una visita psichiatrica. Nel giro di pochi minuti una mezza dozzina di scientologist si era presentata all'ospedale, tenendo sotto controllo ogni mossa del personale medico e ascoltando sulla porta mentre Lisa veniva visitata. I medici avevano trovato Lisa coerente e stabile, ma le avevano consigliato di non lasciare l'ospedale. I membri dello staff dell'Ufficio degli Affari Speciali di Scientology (il dipartimento della chiesa che si occupa di intelligence e pubbliche relazioni) la pensavano però in modo diverso e l'avevano fatta dimettere contro il parere medico, assicurando che l'avrebbero accompagnata a casa ma che, in caso di peggioramento, l'avrebbero ricondotta all'ospedale. Gli scientologist l'avevano portata via: non a casa sua, ma al quartier generale spirituale della chiesa, il vicino Fort Harrison Hotel. Il Fort Harrison è uno dei 40 edifici di Clearwater che compongono la "Flag Land Base" di Scientology, Flag in breve. Essa viene fortemente pubblicizzata in tutto il mondo come la "Mecca della Perfezione Tecnica", con questo intendendo il meglio che Scientology ha da offrire. Si suppone che chi, come Lisa McPherson, ha raggiunto lo stato di Clear a Flag non si denudi su una strada affollata. Il suo nudo grido di aiuto aveva creato un notevole problema di pubbliche relazioni. Annie Mora, una delle staff che era corsa a "salvare" Lisa dall'ospedale, lo spiegò in questo modo: «Se l'avessero istituzionalizzata… e la cosa fosse arrivata… ai media… sarebbe stata la cosa peggiore. Avrebbero [i media] iniziato a raccontare bugie… che… Scientology danneggia le persone o le fa impazzire». Diciassette giorni più tardi, il 5 dicembre 1995, Lisa McPherson veniva dichiarata morta all'ospedale di New Port Richey, distante 20 miglia. Il personale della chiesa aveva telefonato alla famiglia di Lisa, in Texas, dicendo che la ragazza era deceduta per una meningite. Questa è stata una delle molte "storie" raccontate da Scientology. Il giorno seguente il Dipartimento di Polizia di Clearwater aveva aperto un'indagine per morte sospetta, ed era stata effettuata l'autopsia. Il personale della chiesa aveva detto che Lisa era ospite del Fort Harrison per "riposo e relax" quando, improvvisamente, si era sentita male. L'indagine aveva subìto una battuta d'arresto quando tre staff pesantemente coinvolti nelle cure della McPherson avevano improvvisamente lasciato il paese. Frattanto diversi scientologist si erano recati in Texas per il funerale, convincendo la riluttante famiglia McPherson a cremare il corpo, ed eliminando la possibilità di una seconda autopsia. La morte della donna non aveva ricevuto le attenzioni dei media. Un anno più tardi tutto ciò che restava di Lisa McPherson erano polvere e silenzio. La Chiesa di Scientology è figlia dell'immaginazione del defunto scrittore di fantascienza L. Ron Hubbard, il quale presentò le sue prime teorie sulla malattia mentale nel libro del 1950 Dianetics: the Modern Science of Mental Health [in Italia: Dianetics: la forza del pensiero sul corpo]. In esso discuteva sul fatto che tutte le malattie mentali e psicosomatiche scaturiscono da un'unica fonte: momenti di dolore o perdita sperimentati nel passato, definiti "engram". Hubbard diceva ai lettori che anch'essi avrebbero potuto "ripulirsi" dagli engram con una rozza forma di psicoterapia che aveva battezzato "auditing". Chi avesse raggiunto lo stato di Clear sarebbe stato libero da problemi mentali e da malattie quali artrite, emicrania, ulcera, allergie, asma, difficoltà coronariche, borsiti, vista scarsa e anche il raffreddore comune. Per il suo prezzo si trattava sicuramente di un affare, e ben presto il libro aveva scalato la classifica dei bestseller del New York Times. Basandosi sul successo del libro, Hubbard aveva aperto una "Fondazione Dianetics" a Elizabeth, New Jersey, dove gli studenti potevano apprendere l'auditing direttamente dal maestro. Ma invece che arrivare a Clear, numerosi "dianeticisti" si suicidarono. Nel 1951 il Consiglio di Controllo Medico accusò l'organizzazione di abuso della professione medica. La Fondazione Dianetics andò ben presto in bancarotta e Dianetics, che per breve tempo era stata una moda nazionale, si perse nell'oblio. Senza una lira e scoraggiato, Hubbard aveva cercato in vari modi di infondere nuova linfa alla sua impresa fallita. Nel 1953 aveva scritto a un amico: «che cosa ne pensi del punto di vista religioso? Credo che possa sicuramente attecchire!» E così fu. Nel 1954 Hubbard fondò la Chiesa di Scientology. Nella versione hubbardiana di chiesa non esistevano sermoni domenicali. I fedeli pagavano invece per apprendere il funzionamento del "E-Meter" (uno strumento che ricorda vagamente una macchina della verità, e misura la resistenza elettrica della pelle) per audire via i traumi mentali. Scientology era fondamentalmente la vecchia ciarlataneria dianetica combinata con la credenza nella reincarnazione, ma definendo "chiesa" la sua impresa commerciale Hubbard cercava di usare il diritto garantito dal Primo Emendamento sulla libertà di religione per proteggersi dallo scrutinio governativo. Il suo non fu un successo completo. Nel 1963 la Food and Drug Administration sequestrò centinaia di E-Meter sostenendo che si trattava di strumentazione medica non autorizzata, e citando proprio la letteratura di Scientology in cui essa sosteneva di curare molti tipi di malattie fisiche attraverso l'auditing all'E-Meter. Dopo otto anni di contenziosi gli E-Meter vennero restituiti alla chiesa con l'ordine di non fare più affermazioni mediche, e di dotare ogni apparecchio di un'avvertenza in cui si specificava che poteva essere usato soltanto per assistenza spirituale. Gli esperti di salute mentale da tempo considerano Scientology una ciarlataneria. Il Rapporto Anderson, presentato nel 1965 da una commissione di professionisti di salute mentale australiani, descrive le procedure di assistenza di Hubbard come "ipnosi autoritaria". «Considerato il serio rischio di danneggiare il paziente» si legge sul rapporto, «nella pratica medica si ricorre all'ipnosi autoritaria solo in casi rari ed eccezionali» [2]. Ex scientologist sostengono che parte della tecnologia spirituale di Hubbard consiste di "lavaggio del cervello". Molti giudici hanno valutato Scientology nello stesso modo. Nel 1984 il giudice britannico Latey stabilì che: «È pericolosa perché cerca di catturare le persone e indottrinarle e plagiarle in modo da trasformarle in prigionieri e strumenti acritici del culto, isolati da pensiero, vita e relazioni normali con il prossimo». Che si tratti di un culto dedito al plagio o di una religione, una cosa è certa: Scientology continua a reclutare frotte di nuovi membri (che i suoi venditori chiamano "carne cruda"). Gli espedienti di vendita usati comprendono l'offerta di "test gratuiti dello stress" offerti agli angoli delle strade; la promessa di liberare dall'abitudine della droga attraverso il loro gruppo di facciata Narconon (la cui portavoce è Kristie Alley); insegnare ai bambini come studiare attraverso la loro Campagna per l'Alfabetizzazione Mondiale (il cui portavoce è Isaac Hayes) e un gran numero di altri progetti. Scientology ha spesso sostenuto di avere 8 milioni di seguaci nel mondo, fino a quando Diane Sawyer della CBS ha fatto ammettere al Presidente della chiesa Heber Jentzsch che questo numero comprendeva chiunque avesse fatto un corso, dal 1954 in poi. Ex staff hanno rivelato che in realtà lo zoccolo duro dei "membri devoti" ammonta a circa 50.000 persone (e stimano in meno di 100.000 il numero di affiliati comuni). Una volta varcate le porte di Scientology, i "registrar" (venditori) estorcono grosse somme di denaro ai seguaci. «Fate soldi» disse Hubbard al suo personale, «Fate più soldi. Fate in modo che altra gente produca, in modo da fare più soldi». Quanti soldi fanno? Nessuno lo sa per certo, ma è stato stimato che per arrivare in fondo al "Ponte della Libertà Totale" di Hubbard si possono spendere anche 365.000 dollari. Sfortunatamente per la Chiesa di Scientology, le sue attività vengono costantemente monitorate da un gruppo non organizzato di ex membri e sostenitori della libertà di parola che si definiscono "critici". Alla fine del 1996 il critico Jeff Jacobsen trovò una richiesta di informazioni sul caso di Lisa McPherson sul sito web del Dipartimento di Polizia di Clearwater. Notò che l'ultimo indirizzo noto di Lisa era il Fort Harrison Hotel. Jacobsen si rese conto che c'era qualcosa di grosso, ed iniziò a contattare i media locali. I critici informarono il Dipartimento di Polizia di Clearwater che probabilmente il personale della chiesa aveva mentito nel sostenere che Lisa McPherson si trovava al Fort Harrison per semplice riposo e relax. Molto più probabilmente era stata tenuta in isolamento come parte del Rundown di Introspezione. La polizia iniziò un'indagine, mentre il Tampa Tribune pubblicò un articolo in cui dava rilievo alla ricerca dei tre testimoni scomparsi. Brian Anderson, portavoce di Scientology, rispose che i tre non avevano collegamenti con la morte della McPherson, ma la polizia già sapeva che essi avevano lavorato alle dipendenze dirette della Dott.ssa Janis Johnson dell'ufficio di collegamento di Flag. Qualche anno prima la Johnson aveva spontaneamente restituito la sua licenza in Arizona, e non era autorizzata ad operare in Florida. Quando il giornale riportò l'accusa dei critici secondo cui Lisa era stata sottoposta a "baby watch" (gergo di Scientology per una parte del Rundown di Introspezione), Anderson rispose che una cosa del genere non esisteva, e minacciò di sporgere denuncia contro chiunque sostenesse il contrario. La chiesa aveva isolato Lisa per impedire problemi di pubbliche relazioni, ma ora proprio quell'isolamento stava diventando un problema. L'avvocato di Scientology Sandy Weinberg inviò una lettera di protesta al Procuratore Generale, sostenendo che «Lisa non era all'hotel per ricevere servizi, perciò non c'erano stati né un auditor né un supervisore del caso incaricati dalla chiesa». E il capo dei consulenti legali di Scientology, Elliot Abelson, in una sua apparizione al programma televisivo Inside Edition disse che «[Lisa] si era riposata, aveva dormito molto, niente di strano davvero, fino alla fine del suo soggiorno». Abelson proseguì dicendo che nessuno all'hotel si era reso conto della gravità delle sue condizioni, quando improvvisamente la McPherson si era sentita male. Ma in una trasmissione successiva, quando gli furono chieste spiegazioni sul ruolo della Dott.ssa Johnson, medico non autorizzato, l'avvocato della chiesa rifiutò di rispondere. Nel gennaio del 1997 Fanny McPherson, madre di Lisa, si rivolse all'avvocato di Tampa Ken Dandar per scoprire i responsabili della morte della figlia. Da allora in poi Scientology non ha più parlato di meningite. La sua nuova versione sulle cause del decesso: embolia polmonare, esito ritardato e imprevedibile di un piccolo incidente automobilistico che aveva avuto prima che i paramedici l'accompagnassero al Morton Plant Hospital. Poi, con uno sviluppo inatteso, la polizia ottenne accesso ai documenti interni della chiesa. E quanto emerse sulle cure a cui la McPherson fu sottoposta è terribile [3]. Secondo il dossier interno, Scientology aveva posto Lisa in isolamento vigilato (forse un preludio del Rundown di Introspezione) al Fort Harrison. Quando era stata portata all'hotel era completamente lucida. Il personale di sicurezza della chiesa l'aveva accompagnata e rinchiusa in una stanza. Le era stata assegnata una squadra di custodi privi di formazione medica, compreso una bibliotecaria, una segretaria, un'archivista e un direttore del personale, tutti presumibilmente controllati dalla Dott.ssa Johnson e da Alain Kartuzinski, il supervisore del caso senior della Mecca della Perfezione Tecnica. Questo team aveva sorvegliato Lisa 24 ore al giorno, ma, seguendo le istruzioni di Hubbard, nessuno era autorizzato a parlarle. Guardata a vista in una stanza semibuia e chiusa a chiave, la McPherson aveva iniziato a peggiorare sia fisicamente che mentalmente. Rifiutava il cibo, sia vomitando che sputandolo sul pavimento. Non riusciva a dormire e camminava di continuo su e giù per la stanza. Quando aveva cercato di andarsene, i suoi custodi l'avevano riportata indietro. Per controllarla la Johnson le aveva somministrato chloral hydrate, un sedativo galenico i cui effetti collaterali comprendono vomito e confusione mentale. Quando la McPherson aveva iniziato a peggiorare aveva cominciato a sferrare pugni alle pareti, si era chiusa a chiave in bagno, strisciava sul pavimento e aveva preso a calci e pugni i suoi custodi. In un altro maldestro tentativo di curarla, alcuni scientologist l'avevano tenuta ferma mentre un'altra le faceva inghiottire a forza una mistura di rimedi erboristici, Benadryl [sciroppo antistaminico con effetti sedativi] e aspirina. Quando anche questo tentativo era fallito le avevano fatto iniezioni di Valium, senza una corretta supervisione medica. Infine il dossier indica che la ragazza si era ridotta ad un essere sporco che balbettava in modo incoerente. Quando infine il personale di Scientology si era deciso a far visitare Lisa da un medico, non si era chiamata un'ambulanza per raggiungere il vicinissimo Morton Plant Hospital. Erano invece stati ignorati ben quattro ospedali per portarla in una struttura di un'altra contea, distante 50 minuti, in cui lavorava il Dott. David Minkoff, scientologist. Due degli scientologist che erano con lei quella notte hanno dichiarato che la McPherson aveva smesso di respirare in automobile, ma le prove forensi suggeriscono che potrebbe essere morta prima ancora di lasciare il Fort Harrison. Comunque sia, Lisa era arrivata all'ospedale priva di polso e segni vitali, e con il corpo emaciato ricoperto di tagli, graffi e lividi. Poco dopo Minkoff ne aveva certificato la morte. In seguito ha descritto le sue condizioni come «orribili… terribili… [e] scioccanti». Durante i 17 giorni di isolamento Lisa aveva perso circa 18 chili. Quando nel 1998 Public Eye, la trasmissione della CBS, si occupò dell'inchiesta, la giornalista Kristin Jeanette-Meyers chiese a Mike Rinder, dirigente di Scientology, se il grave deterioramento delle condizioni della McPherson non stesse a dimostrare che il programma di riposo e relax non funzionava. Rinder rispose tranquillamente «No, non credo sia così». Fu chiaro comunque che Scientology non avrebbe mai accettato alcuna responsabilità per quanto accaduto a Lisa McPherson. Crollata anche la storia del riposo e relax, Scientology cambiò di nuovo tattica. La chiesa disse che Lisa stava effettivamente seguendo il Rundown di Introspezione, ma poiché si tratta di un rituale religioso, tali azioni sono protette dal Primo Emendamento a tutela della libertà religiosa.
Scientology mantiene un esercito di avvocati e di investigatori privati che muovono guerra contro i suoi nemici. Secondo gli archivi dell'IRS, in un solo anno ha speso oltre 30 milioni di dollari per parcelle legali e professionali. Poco dopo la presentazione della denuncia per omissione di soccorso Ken Dandar ricevette una telefonata in cui il legale Elliot Abelson lo avvertiva: «ti seppelliremo». Ma Dandar, un avvocato che divide il suo tempo tra la guida del suo gruppo cattolico "Rinnovamento della Fede" e il tribunale, non si lasciò intimidire. Convocò degli esperti forensi per convalidare i risultati dell'autopsia eseguita dal coroner, la Dott.ssa Joan Wood. L'eminente esperto Dott. Calvin Bandt analizzò i reperti post-mortem giungendo alla conclusione che la McPherson, negli ultimi giorni precedenti il decesso, era gravemente disidratata e in coma. Definì i rapporti dei custodi, in cui si riportava che la ragazza era stata attiva fino all'ultimo giorno, come «pura e incredibile fantasia». Dandar consultò entomologi forensi che testimoniarono che le abrasioni sul corpo di Lisa comprendevano 110 morsi di scarafaggio. I morsi risalivano a prima e dopo il decesso, e indicavano che Lisa era stata tenuta per diversi giorni immobile e al buio, sia durante il coma per grave disidratazione, che già cadavere. Un esperto indipendente sentito da Inside Edition rincarò la dose, sostenendo che la causa delle allucinazioni della ragazza e della disidratazione che l'aveva condotta a morte era da ricercarsi nel cocktail di farmaci e pozioni erboristiche somministratele. La battaglia legale si intensificò quando il Procuratore dello Stato, Bernie McCabe, presentò accuse penali contro la chiesa per abuso della professione medica e maltrattamenti di adulto disabile. Sbalordito, il leader di Scientology David Miscavige si lamentò con McCabe dicendo: «Si tratta in assoluto delle prime accuse di questo tipo rivolte contro una chiesa». Scientology contrattaccò presentando il suo team di esperti forensi per confutare le conclusioni dell'autopsia svolta dalla Dott.ssa Wood, secondo cui Lisa era morta per "decubito e grave disidratazione". Essi ben presto seppellirono la Wood con tonnellate di rapporti forensi. Ma gli attacchi di Scientology non si limitarono alle conclusioni legali. Secondo Lee Strope del Dipartimento di Pubblica Sicurezza della Florida, Scientology mise la Wood sotto stretta, scoprendo qualcosa sul coroner che il Viceprocuratore dello Stato Doug Crow ha descritto come «estremamente dannoso per la carriera e l'ufficio della Wood». Infine, messa sotto pressione dalla sorveglianza e da una causa legale intentatale dalla chiesa, la Dott.ssa Wood iniziò a modificare le conclusioni del suo rapporto di autopsia. In un primo momento cambiò la causa del decesso da "indeterminato" ad "accidentale", poi in "omicidio" e poi di nuovo ad "accidentale". Quando le furono chieste spiegazioni, pronunciò alcune frasi contraddittorie. La retromarcia della Wood costrinse il Procuratore di Stato McCabe a lasciar cadere le accuse penali, poiché la coroner non era più una teste affidabile. Qualche mese dopo la Wood rassegnò le dimissioni. Dopo aver mandato al tappeto lo Stato della Florida, Scientology concentrò e dispiegò la sua artiglieria contro Dandar e la Fondazione McPherson. «Lo scopo di una causa legale è molestare e scoraggiare, piuttosto che vincere» aveva scritto il defunto fondatore di Scientology. «La legge può essere usata molto facilmente per molestare, e abbastanza molestia su chi è semplicemente sul fronte più debole… sarà generalmente sufficiente a causare il suo decesso professionale. Se possibile, naturalmente, rovinatelo del tutto». In seguito Hubbard scrisse una "Direttiva Bersaglio Libero" secondo cui i nemici di Scientology «possono essere privati della proprietà o danneggiati con qualsiasi mezzo da qualsiasi scientologist… possono essere imbrogliati, querelati, gli si può mentire o possono essere distrutti». La campagna di Fair Game [Bersaglio Libero] contro Dandar iniziò quando una squadra di investigatori privati cominciarono a contattare i suoi vecchi clienti. Un detective, nel corso di una visita alla cliente Linda Herrington, accusò Dandar di essere "coinvolto sentimentalmente" con la figlia sedicenne della donna. Sia la Herringtron che la figlia rigettarono le accuse. L'investigatore privato, che aveva rilasciato false generalità (e che in seguito fu identificato come Brian Raftery) ammise di stare lavorando per la chiesa. Quando Dandar ne venne a conoscenza presentò una lamentela formale all'ordine degli avvocati contro i legali della chiesa, ma la Herrington morì due settimane prima della sua deposizione, in un incidente automobilistico mai chiarito. La campagna di Fair Game continuò quando gli investigatori di Scientology misero sotto sorveglianza continua Jesse Prince, ex scientologist che aveva ricoperto incarichi importanti nella chiesa e testimone esperto di Dandar sul funzionamento interno della stessa. Prince venne avvicinato da un uomo che si presentò come Rinzy Trinidad, con cui divenne amico. Trinidad si presentava a casa di Prince con bottiglie di liquore, e fumò marijuana con lui. In realtà il nuovo amico di Prince era un investigatore privato di Scientology, tale Barry Gaston. Quando la polizia locale, su soffiata di Gaston, arrestò Prince per possesso di marijuana, Brian Raftery, un altro investigatore di Scientology, era pronto a registrare gli eventi su videocassetta. In seguito Raftery testimoniò che per il lavoro contro il testimone di Dandar aveva ricevuto 187.200 dollari in un anno. Ma Scientology pagò un prezzo molto più alto quando il complotto contro Prince venne portato in tribunale. Prince fu rilasciato e la chiesa venne accusata di corruzione di testimone; il giudice Susan F. Schaeffer promise «sanzioni severe» contro Scientology per le sue attività. La chiesa ha imparato come dilatare i tempi delle cause con diversi contrattempi. Alcune delle sue battaglie legali sono durate decenni. In un caso fondamentale chiusosi nel 2002, l'ex membro Lawrence Wollersheim ha ottenuto un risarcimento di 8,7 milioni di dollari per le sofferenze inflittegli dalla chiesa, ma solo dopo 22 anni di guerra legale. Per raggiungere la vittoria Wollersheim aveva dovuto vendere tutte le sue proprietà e indebitarsi per 900.000 dollari. Dandar aveva assunto il caso McPherson su una base di contingenza, vale a dire che finanziava in prima persona ciò che sembrava essere una battaglia lunga e ardua. Proprio mentre sembrava che i tentativi di Scientology di rovinarlo economicamente stessero avendo successo, era apparso un angelo in suo soccorso. L'angelo era Bob Minton, un banchiere in pensione di Boston che in Internet era aveva fatto la conoscenza di Scientology e della sua battaglia contro i critici. Aveva iniziato a finanziare il caso, mettendo a disposizione di Dandar oltre 2 milioni di dollari (da parte sua Scientology ne aveva spesi oltre 20). Il sostegno finanziario del caso trasformò Minton nel nemico numero uno di Scientology. Contro di lui venne lanciata una campagna di Fair Game senza precedenti. Mentre gli investigatori privati scavavano nelle sue relazioni finanziarie, seguaci della chiesa seguivano le sue due figlie sia a scuola che in vacanza. Quando Minton si spostava per gli Stati Uniti dimostranti scientologist lo accoglievano in ogni aeroporto. Fu trascinato in tribunale dai legali di Scientology che gli chiesero conto di ogni aspetto della sua vita. L'assalto legale durò diversi anni, fino a quando fu costretto a gettare la spugna [4]. Quando Minton iniziò negoziati segreti con Scientology, i suoi funzionari e i legali pretesero, tra le altre cose, che la causa di omissione di soccorso relativa a Lisa McPherson "venisse messa a tacere".. L'angelo di Dandar si trasformò nel suo diavolo. Nell'aprile del 2002 Minton, presentatosi in tribunale a Clearwater per difendersi dall'accusa di inosservanza penale presentata contro di lui da Scientology, sorprese tutti accusando Dandar di essere un «ladro bugiardo». Su questa imbeccata Scientology presentò una mozione immediata per escludere Dandar dal procedimento, e informò la corte che Minton sarebbe stato il suo testimone principale. Dandar assunse l'avvocato Luke Lirot, specialista in Primo Emendamento, e per 40 giorni si difesero contro ciò che il giudice Schaeffer ha descritto come la testimonianza spergiura di Minton. La decisione del giudice evitò l'accusa contro Scientology di estorsione e manipolazione del testimone. Il giudice respinse la mozione per escludere Dandar, ma quella mozione era solo l'inizio. Dandar ha perseverato nonostante un apparentemente infinito fuoco di fila di attacchi legali. Ci sono stati sette tentativi di escluderlo e quattro tentativi di rimuovere la zia di Lisa, Dell Liebrich, da esecutore della Fondazione McPherson. Gli avvocati di Scientology hanno presentato lamentele formali all'albo degli avvocati sia contro Dandar che contro Lirot, cause legali contro la famiglia di Lisa e mozioni per sospendere i giudici e spostare il caso ad altra sede. Quando gli hanno chiesto in che modo una causa contro Scientology si può paragonare ad un normale contenzioso, Lirot ha risposto: «è come paragonare l'LSD al succo d'arancia». Nel momento in cui stiamo scrivendo il caso di omissione di soccorso è passato per quattro diversi giudici in sette anni. La data del processo non è ancora stata fissata. Ma l'avvocato Dandar non è stanco di lottare. «Quando avrò finito con questo caso» dice, «cercherò di avere la revoca dell'esenzione fiscale concessa dall'IRS. Come è possibile che una chiesa usi le donazioni esentasse per molestare e distruggere la vita della gente?». Scientology può essere sfuggita ad un'accusa penale, ma potrebbe essere rovinata dalla causa civile. L'omissione di soccorso minaccia la chiesa di danni finanziari molto maggiori. Poiché gli scientologist ritengono che la loro tecnologia sia infallibile, e sia l'unica speranza per la sopravvivenza dell'umanità, un verdetto che sostenga che ad uccidere Lisa McPherson è stata "la tech" adeguatamente applicata potrebbe scatenare una crisi di fiducia tra i fedeli. Se il caso arriva al processo e le chiacchiere su una copertura televisiva si dimostreranno vere, le possibilità di Scientology di reclutare nuovi membri si faranno più scarse. L'evidente strategia difensiva della chiesa poggia ora sul diritto alla libertà di religione, una mossa rischiosa poiché il Rundown di Introspezione non dice nulla sul negare trattamento medico ad adulti gravemente malati e mentalmente incapaci. Sarebbe infatti illegale. Scientology non può sostenere tale pratica senza mettere a rischio la sua esenzione fiscale. Pertanto la sua vera strategia difensiva consiste nel ritardare il processo attaccando sia Dandar che la Fondazione, fino a quando i parenti della McPherson non saranno esausti, o Dandar finirà i soldi. La chiesa ha appreso qualcosa dalla morte della McPherson? Un seguace in stato psicotico non potrà essere portato via da un ospedale senza attirare l'indesiderata attenzione dei media, la quale porterà all'inevitabile accusa che sono stati proprio i suoi trattamenti a provocare la psicosi. Con la stampa e schiere di critici Internet che osservano ogni sua mossa, la direttiva di isolamento di Hubbard può sembrarle la sola via d'uscita. Quindi non ci si aspetta che la pratica "religiosa" di Scientology possa cambiare. Come questo nuovo documento indica, la chiesa prevede consapevolmente nuove Lisa McPherson. Hubbard stesso dichiara, all'inizio di ogni pacco di studio di Scientology: «preferiremmo vederti morto piuttosto che incapace». Per proteggere la chiesa contro chi potrebbe imparare la lezione nel modo più duro, ecco a voi la "Clausola Lisa".
I critici di Scientology rientrano in quattro diverse categorie: ex membri ancora turbati dagli abusi subiti; sostenitori della libertà di parola che si oppongono ai tentativi della chiesa di censurare le informazioni critiche che circolano in Internet; persone che hanno perso familiari o persone care nei culti e chi si preoccupa per gli attacchi di Scientology contro la professione mentale. Ida Camburn di Hemet, California, ha perso un figlio in Scientology. Nel 1975 le sue critiche all'organizzazione indussero suo figlio Ronnie a mandarle una "lettera di disconnessione", pratica comune in Scientology, in cui la informava che avrebbe interrotto ogni contatto. La Camburn iniziò una corrispondenza con il deputato californiano Leo J. Ryan, che stava indagando sul culto del Tempio dei Popoli di Jim Jones. Ryan, che aveva perso la sua nipote preferita in Scientology, in una lettera del 1976 alla Camburn aveva descritto l'organizzazione come "sciacalli". Ryan progettava di incontrare la Camburn al ritorno dalla visita alla proprietà del Tempio del Popolo in Guyana, nel 1978. Ma fu assassinato assieme a quattro giornalisti dai seguaci di Jones, mentre il reverendo e i suoi accoliti commettevano suicidio di massa. Da allora la Camburn ha scritto migliaia di lettere a deputati, giornalisti e capi religiosi, mettendoli in guardia sugli effetti distruttivi che Scientology ha sulle famiglie. I suoi sforzi le hanno portato una scia infinita di molestie da parte del personale e degli investigatori privati di Scientology. La Camburn, ora ottantenne, non sembra voler cedere. Mantiene una fitta corrispondenza con i molti amici che si è fatta nei circoli governativi e dei media, e con altri genitori che hanno perso i figli nelle sette. È anche molto attiva su Internet. I critici la chiamano "mamma". Scott Pilutik è uno sviluppatore web, ora studente di legge, sensibilizzato sul problema Scientology nel 1998, quando la chiesa costrinse Amazon.com a rimuovere dal suo catalogo online un libro critico. Dopo l'insurrezione pubblica Amazon reinserì il libro di Jon Atak, A Piece of Blue Sky: Scientology, Dianetics and L. Ron Hubbard Exposed, ma Pilutik si sentì molto offeso ed iniziò a condurre ricerche sulla chiesa. Con l'aiuto di altri critici mantiene ora scientologywatch.org ed altri tre siti che denunciano diversi aspetti delle attività di Scientology. Residente a Manhattan, Pilutik progetta di specializzarsi sulle leggi a tutela della proprietà intellettuale, un campo che sta subendo rapidi cambiamenti dopo l'avvento di Internet. Alcuni di questi cambiamenti sono stati catalizzati dall'inventiva della Chiesa di Scientology sull'uso di diritti d'autore, marchi commerciali e segreti industriali finalizzati alla soppressione delle critiche indesiderate.
I membri preferiti di Scientology sono personaggi celebri come gli attori Tom Cruise, John Travolta e la moglie Kelly Preston, Kirstie Alley, Jenna Elfman, Juliette Lewis e Anne Archer. Altri seguaci celebri sono l'analista della Fox News Greta Van Susteren, Nancy Cartwright (voce di Bart Simpson), i musicisti jazz Chick Corea e Isaac Hayes, la cantante Lisa Marie Presley e sua madre Priscilla. Scientology si autopromuove attraverso gruppi di facciata che sostengono di interessarsi a problematiche relative alla salute, all'educazione e ai diritti umani. Gran parte di essi hanno come portavoce personaggi celebri. Gli addetti alle pubbliche relazioni di Scientology forniscono continuamente alla stampa o a programmi come Entertainment Tonight articoli su questi personaggi celebri, e sulle opere di bene che svolgono attraverso la chiesa. La promozione delle sue celebrità conferisce a Scientology un'aria di glamour e legittimità, distogliendo l'attenzione dalla sua reputazione di "organizzazione religiosa" più litigiosa del mondo. «Una civiltà priva di pazzia, senza criminali e senza guerra, in cui l'abile possa prosperare ed avere diritti e l'uomo sia libero di elevarsi alle maggiori altezze, sono gli obiettivi di Scientology». John Travolta
Anne Archer
Jenna Elfman
Isaac Hayes
Leah Remini
Kelly Preston
Giovanni Ribisi
Lisa Marie Presley
Juliette Lewis
Priscilla Presley
Tom Cruise
1. Per approfondimenti si veda alla voce Suicidi e Decessi di questo sito.
2. Si veda: Scientology e ipnosi.
3. Si veda: I diari dello staff del Fort Harrison.
4. Si veda: Come Scientology ha trasformato in alleato il suo critico più importante .
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