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Chiesa di Scientology Italia contro Radio Maria

Dai microfoni dell'emittente cattolica, Don Palazzo fa una critica teologica al movimento hubbardiano mettendo in guardia i seguaci di Santa Romana Chiesa. "Don" Giuseppe Cicogna, ministro della Chiesa di Scientology italiana, si indigna. Botta e risposta di "lettere aperte", fine 2011.

 

Lettera aperta di Scientology a Radio Maria

Tratta da Il Democratico, 4 agosto 2011

Spett.le redazione de Il Democratico,

il 18 luglio 2011, dalle ore 15.30, è stata trasmessa dagli Studi di Radio Maria, una puntata condotta da don Maurizio Palazzo interamente dedicata ad una aspra critica a senso unico nei confronti della religione e della Chiesa di Scientology. Don Palazzo ha persino ammesso di aver solo letto in parte il libro Dianetics e che gli era toccato di doverlo fare per preparare la trasmissione [testualmente: "...E non è l’unico elemento. Vi faccio un esempio, alla pagina 99 del volume Dianetics che purtroppo in parte mi sono dovuto leggere per preparare questa conferenza, si parla..."]. Vista la sommaria informazione e il continuo prendere frasi fuori dal contesto per sostenere il filo logico critico di tutto il suo ragionamento, è facile immaginare come don Palazzo abbia dato vita ad un’ora di mera discriminazione religiosa. Dal venerdì 19 luglio abbiamo cercato di metterci in contatto sia con don Palazzo, sia con Padre Fanzaga che è responsabile di Radio Maria. A due settimane di distanza non abbiamo ricevuto risposta né è stato possibile comunicare telefonicamente con qualcuno in grado di ascoltare i referenti della religione oggetto della trasmissione.

Mentre continuiamo nel tentativo di stabilire un contatto con Radio Maria chiediamo, se possibile, di pubblicare la lettera che inviata a padre Fanzaga e a don Palazzo in modo che ci sia un minimo di "controinformazione".

Cordiali saluti.

Giuseppe Cicogna
Chiesa di Scientology di Torino

Gent.le Padre Livio Fanzaga,

il 18 luglio, dalle ore 15.30, è stata trasmessa dagli studi di Radio Maria, una trasmissione di don Maurizio Palazzo.

Chiediamo di poter usufruire del diritto di replica come previsto dalle relative leggi sull’informazione poiché, nel corso della trasmissione, sono state comunicate, come fossero dati di fatto assodati, numerose falsità sul conto della Chiesa di Scientology e della sua religione.

Ad esempio viene citato il caso di Mosca senza dire che nel febbraio 2011 la Chiesa di Scientology ha aperto una nuova sede rappresentativa nella capitale russa (http://www.scientologynews.org/press-releases/grand-opening-scientology-ideal-organization-opens-moscow.html) e che nel 2007 la Corte Europea dei Diritti Umani si è espressa in favore della Chiesa di Scientology e contro la Russia deliberando che "...le autorità di Mosca non abbiano agito in buona fede ed abbiano trascurato il loro dovere di neutralità ed imparzialità nei confronti della comunità religiosa [della Chiesa di Scientology di Mosca]..." (Rif. Corte Europea per i Diritti Umani – Prima Sezione; Chiesa di Scientology di Mosca contro la Russia).
Evidentemente in Russia esistono ancora frange forse derivanti da un passato ateo e totalitario che, a carissimo prezzo, dovrebbe averci insegnato che la libertà di credo e di religione andrebbero tutelate come un bene davvero prezioso anche quando diverse da ciò in cui noi si crede.

Quanto sopra è solo uno dei tanti esempi di come la trasmissione sia stata fuorviante e di fatto chiunque ne potrebbe creare una del tutto analoga su qualunque religione, scienza, associazione o singola persona, prendendo frasi o avvenimenti fuori dal contesto per convalidare il proprio ragionamento e confezionando poi il tutto con apposite telefonate di persone che confermano quanto detto e senza lasciar spazio ad altre posizioni.

In effetti assistiamo a molte trasmissioni e film che attaccano allo stesso modo l’operato e i principi del Cristianesimo e qualcuno potrebbe prendere brani della Bibbia, del Corano o degli insegnamenti del Budda e stralciarne frasi che potrebbero apparire stravaganti, irridendole come ha fatto don Palazzo con le scritture di L. Ron Hubbard.

Ma tutto ciò, a cosa porta?

Gli agnostici attaccano i cattolici, i cattolici attaccano gli agnostici, i giornalisti attaccano i politici, i politici attaccano i giornalisti, gli juventini attaccano gli interisti e viceversa...ma a che gioco stiamo giocando? Che esempio stiamo dando alle generazioni?

Sembrerebbe che ancor prima di conoscerci reciprocamente, conosciamo già i motivi per i quali dobbiamo diffidare gli uni degli altri.

A me pare che stiamo venendo portati ad odiare persino i nostri simili, grazie all’opinione autorevole di qualche "esperto ben informato" che ci ha già detto tutto sui motivi per i quali è bene guardarsi da questo o da quello. Tali autorevoli esperti vengono persino ringraziati (e pagati profumatamente) per averci risparmiato la fatica di informarci direttamente in modo più accurato e senza giudizio precostituito.

Questo atteggiamento è quello che porta le persone a fare la guerra o a litigare.

Prima di esprimersi pubblicamente in modo così critico su qualcuno o su qualcosa, bisognerebbe informarsi meglio e poi, seppur intenzionati ad esprimere ugualmente e legittimamente una opinione contraria o dubitativa, bisognerebbe permettere a chi è oggetto di critiche, di poter rispondere.

Le chiedo pertanto di poter usufruire del diritto di replicare alla trasmissione di cui all’oggetto entro oggi in modo che l’intervento risulti attuale.

Cordiali saluti.


In risposta a Scientology


Tratto da Il Democratico, 17 gennaio 2012

Egregio dott. Cicogna,

ho saputo casualmente, qualche giorno fa, della "lettera aperta" da lei inviata presso questa testata giornalistica, grazie ad un ascoltatore di Radio Maria. Pertanto, non essendo stato avvertito da alcuno prima del 27 dicembre 2011, solo ora posso rispondere alle sue richieste. Ne avrei avuto tutto l’interesse, visto che le frasi di rimando sotto il link, che alludono alla mia presunta preparazione sommaria, sono poco obiettive rispetto al contenuto reale del mio intervento.

Premetto, qualora l’osservazione relativa agli "esperti" fosse rivolta a me, che non sono stato pagato, in quanto il mio operato è gratuito e dettato da ragioni diverse. In particolare dal fatto che, avendo conosciuto da ragazzo persone finite in circuiti similari, ho deciso di dare, come sacerdote, il mio contributo: far conoscere ai fedeli cattolici i rischi teologici e, purtroppo, spesso economici, a cui si va incontro accettando certe proposte.

La puntata da lei menzionata, avvenuta il 18 luglio scorso, ha avuto lo scopo, principalmente, di sottolineare le differenze teologiche e filosofiche di Scientology rispetto alla religione cattolica. Ho sottolineato l’accentuato sincretismo, alcune trovate mitologiche decisamente originali, e ho menzionato alcuni casi di denunce di cui siete oggetto. Non ho citato i casi di cronaca peggiori, ma bisogna ammettere che nella vostra storia sono presenti molteplici situazioni che hanno visto l’intervento di autorità giudiziarie, relative a casi di omicidio, maltrattamenti, plagi, possesso di documenti e dati personali, perquisizioni improvvise fatte dalla Guardia di finanza, ecc.

Circa il caso della Russia, da lei citato, rimando al seguente link:
www.lettera43.it
datato 7 luglio 2011 (dunque 11 giorni prima della mia relazione) ove si allude al sospetto che in Russia grava sulla vostra attività. Certo questa ottica non coincide con i toni trionfalistici del sito citato da lei (sito di Scientology), ma le faccio notare che lo stesso Mr Miscavige, che elogia la nuova chiesa costruita a Mosca, è stato proprio 6 giorni fa duramente attaccato da un altro manager del vostro direttivo, Debbie Cook, a causa dei milioni di dollari spesi per edifici lussuosi.....

In ogni caso l’elemento da rilevare, nel mio intervento, non è la presunta infondatezza delle informazioni, ma l’impossibile conciliabilità teologica della dottrina cattolica con le vostre elucubrazioni fantascientifiche, cosa che posso chiarire liberamente in una stazione come radioMaria, di natura confessionale, che tiene alla purezza del credo. Viste del resto alcune raccolte di testimonianze (cfr I miei anni in Scientology Di Maria Pia Gardini, colloquio con Alberto Laggia) mi pare che i pericoli non siano pochi.

Rilevo comunque l’atteggiamento aggressivo, per nulla coincidente con i toni benevoli e concilianti della sua lettera, da lei avuto nei miei confronti, in quanto fin dal 19 luglio 2011 (io ero partito subito dopo la puntata per un pellegrinaggio di una settimana a Medjugorie) ha chiamato, anzi tempestato per molti giorni la segretaria della casa editrice dove lavoro, contattando anche il parroco della zona e la redazione di Radio Maria, per condannare il mio operato; venendo anche all’interno degli uffici della casa editrice, dove mi risulta abbia richiesto miei dati personali (cosa che NON può fare), ed alzando in maniera villana la voce con il referente delle relazioni pubbliche.

Il Cristianesimo, caro sig. Cicogna, può parlare della pace e della fratellanza grazie alla crocifissione sanguinosa di Gesù Cristo, ma non mi pare che il vostro fondatore si sia immolato allo stesso modo per il bene degli uomini.

Però ha guadagnato un sacco di soldi.

don Maurizio Palazzo


Lettera aperta: Chiesa di Scientology a don Maurizio Palazzo


Tratto da Il Democratico, 18 gennaio 2012

Gentile don Palazzo,

finalmente ho modo di comunicare con Lei e ciò mi rallegra perché dopo vari tentativi ed una telefonata brevissima intercorsa in agosto, c’è il modo e il tempo per dialogare serenamente. Di questo ringrazio Il Democratico nella persona del Direttore.

Ritengo che vi sia un equivoco fomentato da terzi alla base della nostra discussione. Ciò emerge ad esempio per quanto concerne gli "esperti": non mi riferivo a Lei, ma a certe persone che si auto referenziano come "esperte" di religioni. Scrivono libri, tengono convegni, partecipano a trasmissioni televisive, ma se si osserva ciò che fanno ci si accorge che cercano di mettere zizzania tra persone di religioni diverse o tra persone non religiose e le varie confessioni. A mio parere si tratta di persone intimamente materialiste anche se a volte non lo danno a vedere.

Immagino che se Lei ed io ci fossimo incontrati prima della Sua trasmissione su Radio Maria, avremmo molto facilmente instaurato un dialogo reciprocamente rispettoso. Invece ci troviamo a discutere su questioni secondarie rispetto ad altri problemi davvero importanti.

Conosco diversi preti cattolici con i quali esiste questo reciproco rispetto pur percorrendo vie religiose diverse. Se così fosse stato anche con Lei, si sarebbe potuto rendere facilmente conto che ci deve essere davvero qualche seminatore di zizzania per pensare che abbia potuto comportarmi da "villano".

Gli "esperti" le vogliono far credere che siamo un insieme di poco di buono. Non se la beva. Allo stesso modo dicono che la Chiesa Cattolica è la fonte di tutti i mali, di infiniti abusi sui minori, delle Crociate, di truffe, monopoli finanziari e della fame nel mondo. Lo sostengono con una tale quantità di documenti, casi giudiziari, denunce e condanne che non basterebbero un canale radiofonico e televisivo interamente dedicati.

Tuttavia non mi bevo la loro zizzania. Vogliono dipingere la Chiesa Cattolica come esempio di religione deviata e da questo far credere che tutte le religioni siano deviate allo stesso modo quando le deviazioni sono di alcune persone. Non delle religioni o dei loro fondatori o del Padre Eterno (arrivano persino a bestemmiare).

Un delinquente è un delinquente, indipendentemente dalla religione alla quale vuol far credere di appartenere. Un pedofilo è un pedofilo. Non è un "cattolico pedofilo": le due cose non sono certo conciliabili. Eppure ci vogliono far credere che "prete cattolico" e "pedofilo" siano praticamente sinonimi.

Lo scorso sabato ho appreso di un "prete cattolico" tedesco reo confesso di 280 abusi su 3 minorenni, non pentito e dotato di computer con 2800 foto pornografiche: posto che esista un individuo così, non è senz’altro un prete, non è un cattolico, non è nemmeno un cittadino. E’ un essere caduto così in basso da non poter essere definito in termini dignitosi.

Ma non cado nel tranello perché conosco, ho stima e traggo ispirazione da tanti preti sinceramente Cattolici, da tante persone sinceramente religiose, da tanti cittadini sinceramente laici, rispettosi di se stessi e degli altri: senza la loro influenza costruttiva e altruista questa società sarebbe già finita da un bel pezzo.

Infine ci sono gli "apostati", persone che hanno voluto far credere a se stesse e agli altri di far parte di una religione per poi rinnegarla violentemente. Le loro delazioni si rivelano storicamente e ripetutamente piene di risentimento e prive di fondamento. Che lo facciano via internet, scrivendo saggi o partecipando a talk show ha poca importanza. A loro volta contribuiscono a creare un ingiustificato e non necessario clima di sospetto, diffidenza, allarme, odio tra persone di buona volontà. Questo atteggiamento non giova neppure a loro, se non per una effimera notorietà e forse qualche spicciolo in tasca.

Avrei piacere di poterLa incontrare quanto prima con buona pace di qualche terza persona che "vuole comandare, separando".

Un cordiale saluto.

Giuseppe Cicogna – Chiesa di Scientology di Torino

 
 
 
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