Il "giallo" dei dossier scomparsi movimenta la prima udienza del dibattimento contro
sette membri della setta, accusati di truffa. Un ex membro e un ex "paziente" contro
la chiesa fondata da Ron Hubbard: "Siamo stati rovinati"
Il tribunale di Marsiglia ha respinto lunedì un'istanza di rinvio presentata
dai difensori di 7 membri della Chiesa di Scientology, rinviati a giudizio per truffa.
Si è finalmente aperto così, a Marsiglia, il secondo processo francese
contro la Chiesa di Scientology, dopo quello del 1996 in cui una parte dello stato
maggiore della setta si ritrovò nella rete della giustizia.
Gran parte dell'udienza è stata caratterizzata da numerose entrate e uscite
della corte presieduta da Marie Annick-Variamoff. Il tribunale infatti era stato chiamato
a deliberare sulle numerose istanze di rinvio o di aggiornamento formulate dalla difesa.
L'argomento di questo balletto dal rituale immutabile era scontato. Per Leborgne,
Metzner, Ducos-Ader, gli autorevoli penalisti incaricati di rappresentare gli imputati,
è stato gioco facile far leva sulla clamorosa scomparsa dagli atti del processo
di una cinquantina di dossier proprio a pochi giorni dal dibattito. E sulla reazione
del ministro della Giustizia, Elisabeth Guigou che, dopo aver qualificato l'accaduto
come molto grave, era prontamente ritornata sui suoi passi dichiarando che si trattava
solo di un incidente tecnico, dovuto ai tanti pezzi inutili che ingombrano gli armadi
troppo pieni dei tribunali e che conducono le cancellerie, ogni tre anni, ad operare
una profonda pulizia.
Per sminuire ancora più l'incidente, è stato aggiunto a mezza voce
che questi faldoni non avevano affatto importanza, che contenevano solo qualche terapia
del padre di Scientology, il famoso Ron Hubbard, e i suoi curiosi "elettrometri",
una sorta di rilevatori di menzogne
Incaricati di verificare la tensione nervosa di coloro che si sottopongono a una cura
che svuota il loro spirito e il loro salvadanaio allo stesso tempo.
In seguito a un capovolgimento non privo di malizia, gli stessi che si sospettava
avessero sponsorizzato il "furtarello" - la setta avrebbe degli agganci nella politica,
nella giustizia nell'amministrazione e nella polizia - avrebbero così fatto
dire ai loro mandanti che l'assenza di questi documenti li metteva in imbarazzo nel
dibattimento.
L'avvocato Metzner si è mostrato instancabile nel perseguire il vizio di procedura.
L'avvocato Leborgne ha denunciato invece "l'atmosfera di linciaggio", "l'aggressione
mediatica" che vi è da quando Scientology è stata messa in causa. "Inoltre"
- assicura - "alla scomparsa dei
Dossier si può rimediare solo con un supplemento di informazioni. Le perizie
psichiatriche, su cui si fonda l'accusa, hanno come base proprio questi documenti
mancanti".
L'avvocato Pesanti, rappresentante delle parti civili, che da Nizza a Marsiglia hanno
lasciato da 7 a 8 milioni di franchi in quest'avventura, non poteva da parte sua che
opporsi a queste arguzie.
Nessuna pagina dell'istruttoria propriamente detta manca secondo lui, e il tribunale
possiede tutti i mezzi legali per emettere un giudizio. I sette imputati, due uomini
e cinque donne, sono chiamati a rispondere di truffa, e non più di esercizio
illecito della medicina, come chiedeva la procura. Di età tra i 30 e i 40 anni,
essi hanno un profilo che corrisponde più a quello di mediocri funzionari che
a quello di illuminati. Una sola assenza, per "motivi di salute": quella di Sylvie
Musset, che si trova, guarda caso, in California, dove vivono i grandi strateghi di
Scientology.
Assottigliati i ranghi delle parti civili: dei 10 denuncianti iniziali, ne sono rimasti
due. Un elettricista di 55 anni che sostiene che la psicoterapia che aveva iniziato
per curare dei semplici dolori alla gamba ha fatto di lui un handicappato a vita e
un anziano membro del movimento. Risolte le questioni procedurali, il tribunale potrà
finalmente affrontare il problema essenziale: esaminare sul campo questa setta tentacolare
che si considera Chiesa e conta diversi milioni di adepti nel mondo.
[1]
Per quanto si sa, il metodo impiegato è di incredibile efficacia. Gli adepti
depositano in una buchetta delle lettere dei test sulla personalità che permettono
di valutare le forze e le lacune personali. In seguito propongono dei colloqui a coloro
che hanno la cattiva idea di rispondere. Si passa poi alla medicina più radicale:
sedute intensive di sauna, ingestione massiva di vitamine, lavaggio del cervello realizzato
grazie ad animatori che in casi estremi fatturano le loro cure fino a 150.000 franchi,
cioè in generale l'intera fortuna delle vittime che sono spesso indebolite.
A Marsiglia, i danni sono stati solo pecuniari. A Lione un uomo era così turbato
e rovinato, che si è gettato dalla finestra.
[Copyright Le Figaro per La Nazione, il Resto del Carlino e Il Giorno]
Note
[1] Fino ad ora il management di Scientology ha dichiarato
dagli 8 ai 15 milioni di affiliati nel mondo, mentre i ricercatori ne contano da 100.000
a un milione. Anche secondo il recente
Rapporto
del Dipartimento di Pubblica Sicurezza (Febbraio 1998), le statistiche sono gonfiate
a scopo promozionale:
«Paradigmatico, a riguardo, è il caso di Scientology, che dichiara oltre
27000 adepti [in Italia], numero decisamente abnorme e verosimilmente raggiunto calcolando
tutti coloro che, almeno una volta, si sono sottoposti al famoso "test di misurazione
della personalità" gratuitamente offerto, anche per corrispondenza, al fine
d'incentivare l'ingresso nell'organizzazione»