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L'Italia e le nuove forme di religiosità
 
Articoli di Stefania Piazzo tratti dal quotidiano La Padania, 21 Marzo 1999, a proposito del Rapporto del Ministero degli Interni sulle nuove forme di religiosità (Febbraio 1998).
 
 
 
Un corposo dossier firmato ministero dell’Interno sui movimenti "più o meno" religiosi.
 
Tremate, le sette son tornate
 
Anno Santo: l’Italia del Giubileo alle prese con le nuove divinità.
 
 
C’è l’Italia dell’Anno Santo e l’Italia delle sette. C’è il Paese del Giubileo e quello delle nuove religioni, dei guru cittadini, delle false chiese, dei profeti, del neopaganesimo e dei culti ufologici. Al Paese dei pellegrini con cero in mano e santini nel portafogli se ne contrappone un altro, magico o esoterico, visibile od occulto, satanico o sedotto dal fascino delle pseudosette che promettono il controllo del bene e del male attraverso la "rieducazione" della propria personalità... Ce n’è per tutti i gusti e le tasche perché, sia chiaro, nell’Italia giubilare non si pagano solo le indulgenze ma anche il sostentamento alle nuove religioni o ai loro corsi per santificare questa vita terrena. Sempre più cara. Che il fenomeno non sia trascurabile lo dice anche il Viminale visto e considerato che ha impegnato per diversi mesi i cugini degli 007 nazionali, gli uomini e i mezzi dell’Ucigos, ovvero la Direzione centrale della polizia di prevenzione, per scoprire e capire un fenomeno che cresce, coinvolge e seduce, nel bene e nel male. Ma che c’entra la polizia di prevenzione con il para-metafisico o presunto tale? Cosa deve prevenire, ci si chiede? Appunto, per capirlo bisogna leggere le 100 e passa pagine di relazione tagliente e spesso senza appello o, peggio ancora, con appello e giudizio sospesi, in cui il sospetto di qualche illecito trapela tra le righe e mette comunque in guardia dai venditori porta a porta di risposte facili sull’Aldilà e l’Aldiqua. Ma cosa hanno trovato gli 007 del magico? Tentano di dare intanto una spiegazione al fenomeno, esploso per la "diffusa aspirazione a stabilire un contatto con la realtà trascendente più diretto e genuino di quello consentito nelle grandi chiese, ritenute per molti aspetti eccessivamente gerarchicizzate e burocratizzate". È un disinnamoramento alla Chiesa cattolica perché sentita lontana, perché troppo attaccata ai beni materiali? Sentite come persino la Corte di Cassazione respinge le accuse contro la cosiddetta chiesa di Scientology: l’ipotesi accusatoria che individuava, ricorda il dossier Ucigos, "un sodalizio criminale finalizzato a reati contro il patrimonio" è caduta ed è stata respinta considerando che, in fin dei conti, "l’attività organizzata, sistematica e aggressiva di raccolta fondi non pregiudicherebbe da sé il riconoscimento del carattere di confessione religiosa in quanto anche le religioni tradizionali", e qui si inserisce la Cassazione, "hanno da sempre imposto ai fedeli il pagamento di oboli (...). La crudezza delle metodiche adoperate appare assai meno eccessiva ove si considerino le metodiche di raccolta dei fondi in passato adoperate dalla Chiesa cattolica e che la vendita delle indulgenze si fondò essenzialmente su un’insopportabile e terrorizzante enfatizzazione delle sofferenze espiatorie riservate ai credenti nell’Aldilà". Insomma, "attaccandosi" al fatto che anche nel suo passato la Chiesa non ha brillato per spirito cristiano, i giudici sembrano voler dire: "Considerati i precedenti, non si può salire sul pulpito e dire chi è santo e chi invece non lo è". In ogni caso, crediamo che nessuno possa scagliare la prima pietra. L’abuso della credulità popolare, lo sfruttamento di personalità fragili alla ricerca di identità forti sono dietro l’angolo. Ecco perché lo Stato deve verificare che, per quanto tutte le confessioni, sancisce la Costituzione (articolo 8) "sono libere di fronte alla legge", sia necessario che i rispettivi statuti "non contrastino con l’ordinamento giuridico". Vediamoli allora quali sono i pericoli e le possibili implicazioni penali nelle attività di questi movimenti. L’Ucigos fa subito quadrato attorno ad un problema: "L’utilizzo, allo scopo di reclutare nuovi seguaci e mantenere quelli già caduti nella rete, di meccanismi subliminali di fascinazione e del cosiddetto lavaggio del cervello (brainwashing) o altri metodi atti a limitare la libertà di autodeterminazione del singolo". Ed è un dato acquisito, sulla scorta delle testimonianze di molti fuoriusciti, e sulla scorta di accertamenti di polizia giudiziaria, che le psicosette ricorrano a sistemi studiati scientificamente per "aggirare le difese psicofisiche delle persone irretite, inducendole ad un atteggiamento acritico e all’obbedienza cieca". Ma il bello deve ancora arrivare: nel nostro codice penale non è più previsto il reato di plagio. Si sta discutendo se introdurre "l’aggressione alla libertà psichica" ma il risultato non cambia: come si fa a perseguire un condizionamento mentale su persone che, per quanto psicologicamente deboli, siano giuridicamente capaci di intendere e di volere? Proviamo a tirare le somme: in primo luogo una nuova "chiesa" non fa nulla di male nel chiedere contributi ai propri adepti perché, in fin dei conti, Sacra romana chiesa nei secoli ha fatto anche di peggio, terrorizzando i fedeli, fanno sapere i giudici di Cassazione. Né si può negare il carattere religioso per il fatto di raccogliere oboli. La storia insegna. In secondo luogo, chi plagia non è perseguibile per legge perché il reato è stato cancellato dal nostro ordinamento. Così ha deciso il Parlamento. A meno che il condizionamento non avvenga attraverso droghe, ipnosi, minacce, violenze... Altri particolari? Alcune iniziative giudiziarie a carico di gruppi satanisti si sono concluse con l’assoluzione di tutti gli imputati (in particolare il processo ai famigerati "Bambini di Satana Luciferiani"). Diverso è se comunità religiose o parareligiose coprono attività illecite. In tal caso, non c’è santo, vero o presunto, che tenga. Il panorama è davvero complesso e contraddittorio: l’Italia del Giubileo che esorta alla santificazione dal sagrato di Pietro, è anche quella delle tentazioni di fine secolo, delle debolezze che, storicamente, si presentano alla fine di ogni era. Da una parte si combatte con la fame del Terzo mondo, dall’altra parte, nel primo e secondo mondo civilizzato, si cercano le ragioni di un altro mondo, trascendente se possibile. Ma se è solo terreno, purché liberatorio dalle ansie e dallo stress, va bene lo stesso. Ha un prezzo? Nel mercato del libero scambio c’è spazio per tutto. Anche per il mercato delle nuove divinità.
 
 
 
 
 
 
I movimenti satanici? Società trasformate in srl, un affare che scotta.
 
La diabolica mente umana
 
Lo sviluppo di Scientology: fenomeno venduto a caro prezzo.
 
 
I tradizionali, gli acidi, gli psicotici, i sessuali, gli anticristiani, i baphomettisti, i carismatici, i razionalisti. Sono le categorie di sette che finiscono nelle grandi bolge del Satanismo e del Luciferismo, tra solitari e affiliati. I più noti? I Bambini di Satana: ha svolto attività di lucro costituendosi in forma di società, la Bambini di Satana Luciferiani Corporation srl, sfruttando un credo fondato sulla pratica di riti esoterici e di magia cerimoniale. Recentemente oggetto di un’inchiesta giudiziaria per abusi sessuali, il fondatore è stato assolto, con la sola attribuzione di reato fiscale per mancata vidimazione sui libri contabili della BdS srl! "Iod Astrum Aurum", "Luce degli Inferi", "Satanael Universale fratellanza della Luce nera", "Chiesa Nera Luciferina", "Setta del Laterano", "Orgasmo nero" e "Figli del demonio", sono tanti degli altri nomi dei devoti di Satana. Da rilevare che l’ultima setta, registrata nell’indagine dell’Ucigos, è stata oggetto nel ’97 di un servizio giornalistico apparso proprio sul nostro quotidiano. "I Figli del demonio" si erano definiti servi fedeli di Angra Maniyu, spirito del nale creato da Uramazda, personaggio mitologico orientale nato in antitesi a Budda. Ma quanto sia diabolica la mente umana lo dimostrano soprattutto i cosiddetti movimenti per lo sviluppo del potenziale. Sono le psicosette, una novità occidentale che, sulla base di intuizioni psicoanalitiche, di metodologie pretenziosamente scientifiche, di "rivelazioni" di carattere filosofico-religioso, operano per "migliorare" l’uomo. Il denominatore comune è che operano sotto forma di centri psicoterapici, istituti di ricerca e scuole di formazione, col proposito di aiutare l’uomo a scoprire il "sé profondo" e sfruttare appieno le proprie potenzialità inespresse. Il più delle volte, naturalmente, è richiesta la frequenza di corsi a pagamento. Naturalmente. Tra le realtà più note, Scientology-Dianetica. La Scientologia non si fonda su una rivelazione ma su una ricerca, dicono gli appartenenti: superando l’opposizione tra fede e ragione, questa Chiesa dice di collocarsi nella giusta prospettiva della conoscenza delle cose spirituali e materiali. È stato persino approntato un programma biologico di purificazione, Narconon e Criminon. Ma sottolinea il ministero dell’Interno: "Il problema è che completare questo programma di purificazione costa cifre elevatissime". A buon intenditore, poche parole (la relazione integrale del Viminale è a disposizione in redazione, ndr). Tra le psicosette a carattere spiritualistico anche la "Life Discovery Principles": come per Scientology, i corsi sono a pagamento e possono essere di psicosessuologia, il corso del palo (consiste nel gettarsi da un palo alto 15 metri e afferrare una sbarra trasversale posta a mezz’aria), il "Dinamic Business Managemet". "Fellowship of Friends": l’associazione dell’amicizia, riconosciuta senza fini di lucro e quindi esentasse, promuove un credo fondato su più influenze: induismo, buddismo, taoismo, misticismo cristiano. Le persone vengono invitate a partecipare a tre colloqui preliminari. Secondo voci non verificate, tra le metodologie usate per il condizionamenti dei seguaci vi sarebbe la pratica dell’ipnosi. Gli adepti sono tenuti a versare il 10% del proprio reddito all’organizzazione sotto forma di quote mensili.
 
 
 
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