Il capolavoro di giornalismo investigativo pubblicato da The New Yorker sul numero del 14 febbraio 2011. Prendendo spunto dalla defezione pubblica del regista e premio Oscar Paul Haggis, l'articolo ripercorre i motivi di maggiore controversia che circondano la Chiesa di Scientology e L. Ron Hubbard, il suo fondatore. © Di Lawrence Wright, 2011.
© Simonetta Po per la traduzione. Tutti i diritti riservati.
Le numerose discrepanze tra la leggenda di L. Ron Hubbard e la sua vita reale hanno eclissato il fatto che era un uomo affascinante: esploratore, autore di best-seller, fondatore di uno dei pochi nuovi movimenti religiosi del Ventesimo Secolo ad essere sopravvissuti al Ventunesimo. Esistono diverse sue biografie non autorizzate - le più importanti sono "Bare-Faced Messiah" di Russell Miller, "A Piece of Blu Sky" di Jon Atack e "L. Ron Hubbard: Messiah or Madman?" di Bent Corydon. Tutte si basano su materiali trafugati e racconti di fuoriusciti; la chiesa sostiene che presentano un quadro falso e inventato della vita di Hubbard.
Da anni la chiesa è in contatto con Dan Sherman, il biografo assunto per raccontare la vita del fondatore, ma un libro autorizzato non è ancora uscito e la chiesa si è rifiutata di farmi parlare con Sherman.
Il braccio di ferro tra scientologist e anti-scientologist sul lascito di Hubbard ha creato due archetipi, entrambi esagerati: la persona più importante mai esistita; il più grande truffatore della storia. Hubbard era sicuramente sopra le righe, ma etichettarlo come semplice imbroglione significa ignorare la complessità del suo carattere. Nato a Tilden, Nebraska, nel 1911, figlio di un ufficiale della Marina spesso assente, Hubbard trascorse la sua infanzia nella fattoria dei nonni, in Montana. Nel 1927 il padre venne distaccato a Guam e Hubbard lo andò a trovare due volte. Raccontò poi che durante il secondo viaggio si era spinto in Asia dove aveva visitato delle lamaserie buddiste sulle colline della Cina occidentale: «Osservai per settimane i monaci in meditazione.» Nel 1933 Hubbard sposò Margaret Grubb, detta Polly; l'anno seguente nacque il loro primo figlio. Trasferitosi a Hollywood cominciò a scrivere sceneggiature, proprio come Paul Haggis quarant'anni dopo. Hubbard lavorò a film seriali per la Columbia Picture, tra i quali "The Secret of Treasure Island". Ma dedicava il grosso delle sue energie alla scrittura di racconti, spesso sotto pseudonimo, che venivano pubblicati da riviste popolari come Astounding Science Fiction. Durante la Seconda Guerra Mondiale Hubbard servì nella Marina statunitense e in seguito scrisse di essere stato gravemente ferito in battaglia: «Accecato dai danni ai nervi ottici e azzoppato da ferite all'anca e alla schiena, alla fine della Seconda Guerra Mondiale non avevo futuro. Familiari e amici mi avevano abbandonato, convinti che fossi ormai uno storpio senza speranze.»
In base ai suoi racconti, Hubbard stava languendo in un ospedale militare di Oakland, California quando ideò le tecniche poi diventate la base di Scientology, grazie alle quali guarì completamente: «Non c'era nessuno ad aiutarmi, dovevo sapere, dovevo scoprire», scrisse in un saggio intitolato "La mia filosofia", «e studiare quando sei accecato non è cosa da poco.» Alcune edizioni del suo libro "I fondamenti del pensiero", pubblicato nel 1956, riportano una nota sull'autore: «Referti medici dimostrano che fu dichiarato morto due volte.» Finita la guerra, e anche il primo matrimonio, Hubbard si trasferì a Pasadena nella casa di Jack Parsons, scienziato impegnato nello studio dei jet e membro dell' Ordo Templi Orientis, una società segreta. La casa era pervasa da un'atmosfera di edonismo, Parsons organizzava rituali di "sex magick". In una lettera del 1946, Parsons descriveva Hubbard così: «È un gentiluomo rosso di capelli, occhi verdi, onesto e intelligente.» Poi Parsons citava Betty Northrup, sorella di sua moglie, con cui aveva avuto una relazione: «Anche se io e Betty siamo rimasti amici, lei ha trasferito il suo interesse sessuale su Ron.» Un giorno Hubbard e la Northrup fuggirono insieme. Secondo la letteratura ufficiale di Scientology Hubbard era stato incaricato dai servizi segreti della Marina di infiltrare il gruppo occultista di Parsons: «Hubbard pose fine alla magia nera in America», si legge in una dichiarazione della chiesa. La coppia andò a vivere a Los Angeles. Hubbard continuava a scrivere per le riviste popolari ma aveva grandi ambizioni. Cominciò a codificare un sistema di auto miglioramento che sperimentava sui suoi amici attori, registi e scrittori nello studio che aveva aperto tra La Brea e Sunset. Battezzò "Dianetics" il suo sistema. Il libro "Dianetics" uscì nel maggio del 1950 e restò per ventotto settimane nella classifica dei best-seller del New York Times. Stile diretto ed eccentrico, pieno zeppo di note che poco fanno per sostanziare le sue affermazioni, "Dianetics" ha la pretesa di identificare la fonte del comportamento autodistruttivo - la "mente reattiva", una sorta di deposito pieno di ricordi traumatici chiamati "engram", i quali provocano incubi, insicurezze, paure irrazionali e malattie psicosomatiche. Scopo della dianetica è svuotare gli engram delle loro qualità dolorose e dannose ed eliminare la mente reattiva, così che la persona diventi "Clear". Hubbard sosteneva che la dianetica è una «scienza di precisione.». Offrì le sue conclusioni alla American Psychiatric Association e alla American Medical Association le quali rifiutarono sdegnate; da allora ritrasse psichiatria e psicologia come concorrenti demoniache. Una volta scrisse che se gli psichiatri «potessero torturare e uccidere, lo farebbero.» Il libro di Hubbard fu velocemente liquidato dalla scienza, ma gruppi dianetici cominciarono a nascere in tutti gli Stati Uniti e all'estero. La Chiesa di Scientology venne ufficialmente fondata a Los Angeles nel febbraio del 1954 da alcuni devoti seguaci di Hubbard. Nel 1966 Hubbard - che frattanto aveva conosciuto e sposato un'altra donna, Mary Sue Whipp - prese il mare con un manipolo di scientologist. La chiesa sostiene che il mare forniva «un ambiente libero da distrazioni» così che Hubbard potesse «continuare le sue ricerche a livelli superiori di consapevolezza spirituale.» Nel giro di un anno acquistò alcune imbarcazioni oceaniche affidate a volontari, spesso appena adolescenti, che si definivano Organizzazione del Mare. Hubbard e i suoi seguaci solcavano il Mediterraneo alla ricerca del bottino nascosto nelle sue vite precedenti.
Janis Grady, ex membro della Sea Org, racconta: «Un giorno stavamo navigando tra le isole greche. Ero sul ponte con lui e stavamo osservando la costa di un'isola piena di croci quando mi disse che sotto ogni croce era sepolto un tesoro.» La Sea Org diventò l'equivalente Scientology di un ordine religioso. Ora il gruppo aveva seimila membri impegnati nell'assistenza spirituale, nella manutenzione delle numerose proprietà della chiesa e nella pubblicazione della sua letteratura ufficiale. Gli iniziati della Sea Org - alcuni dei quali sono appena bambini - firmano un contratto di servizio di un miliardo di anni. Ricevono una piccola paga settimanale, auditing e corsi gratuiti. I membri della Sea Org possono sposarsi ma non avere figli. Il movimento Scientology cresceva, e lo stesso facevano attacchi e critiche. Nel 1963 il Los Angeles Times la definì "setta pseudo-scientifica". La chiesa si attirò decine di cause legali, soprattutto da ex parrocchiani. Nel 1980 Hubbard scomparve dalla scena pubblica e si sparse la voce che fosse morto. In realtà si spostava sulla costa del Pacifico nordoccidentale su una motor home. Hubbard aveva ripreso a scrivere fantascienza e pubblicò un'opera in dieci volumi intitolata "Missione Terra". Ogni libro diventò un best-seller. Nel 1983 si sistemò quietamente in una fattoria di Creston, California. Più o meno in quel periodo Paul Haggis fu contattato dalla chiesa per un progetto. Hubbard aveva scritto la traccia di una sceneggiatura intitolata "Influenza sul pianeta" e pareva intenzionato a girare un film che avrebbe dovuto dimostrare la portata del suo lavoro a favore della civiltà. Assieme a un altro scientologist Haggis completò la sceneggiatura, che definisce «decisamente orrenda.» Hubbard gli inviò commenti sulla bozza, ma il film non uscì mai. Nel 1985 la chiesa dovette affrontare due difficilissime sfide legali. A Los Angeles l'ex membro della Sea Org Lawrence Wollersheim chiedeva un risarcimento di venticinque milioni di dollari per i danni emotivi che diceva gli erano stati inflitti. Sosteneva infatti di essere stato tenuto prigioniero per diciotto giorni nella stiva di una nave ancorata a Long Beach, privato di cibo adeguato e di sonno. Quell'ottobre i suoi avvocati depositarono in tribunale i materiali di OT III. Mille e cinquecento scientologist si precipitarono al palazzo di giustizia per impedire il pubblico accesso ai documenti. Secondo la chiesa, la lettura di quelle scritture da parte dei non iniziati è un sacrilegio; riuscì così a ottenere un ordine restrittivo, ma il Los Angeles Times ne ottenne una copia che riassunse in un articolo. I segreti che avevano lasciato Paul Haggis senza parole in quella stanzetta chiusa a chiave divennero improvvisamente di pubblico dominio. Dall'articolo del Times: «La causa principale dei problemi dell'umanità ebbe inizio 75 milioni di anni fa» quando il pianeta Terra, chiamato Teegeeak, faceva parte di una confederazione di novanta pianeti governati da un dispotico signore di nome Xenu; «Nei materiali si legge che anche allora il problema principale era la sovrappopolazione», per cui Xenu decise di «ricorrere a misure estreme.» I documenti di OT III spiegavano che gli esseri in sovrannumero erano stati trasportati nei vulcani della Terra; «si afferma che bombe all'idrogeno molto più potenti di quelle attuali furono sganciate in quei vulcani. Le persone vennero distrutte ma i loro spiriti - chiamati thetan - sopravvissero e si appiccicarono l'uno all'altro creando degli ammassi.» Quegli spiriti furono poi «intrappolati in un composto di alcol congelato e glicole», poi «furono ipnotizzati con suggestioni » che contenevano «i semi del comportamento irrazionale.» L'articolo del Times si concludeva così: «Quando la gente muore quegli ammassi si appiccicano ad altri esseri umani e si auto- perpetuano.». La giuria riconobbe a Wollersheim un risarcimento di trenta milioni di dollari (alla fine la Corte di Appello li ridusse a due milioni e mezzo). I documenti di OT III restarono segretati, ma l'articolo del Times ebbe ampia circolazione e la chiesa venne derisa in tutto il mondo. L'altro caso legale che nel 1985 rappresentò una vera sfida per Scientology fu quello della ex seguace Julie Christofferson-Titchbourne. La donna riferì al tribunale che la chiesa le aveva falsamente promesso che Scientology avrebbe aumentato sia la sua intelligenza, sia la vista; Hubbard le era stato descritto come un fisico nucleare, ma in realtà non si era mai laureato alla George Washington University. In merito alla guarigione totale dalle gravi ferite riportare nella Seconda Guerra Mondiale, le prove fornite dalla querelante indicavano che Hubbard non era mai stato ferito in battaglia. I testimoni della parte offesa riferirono che nel 1982 la chiesa aveva utilizzato un'agenzia della Liberia per trasferire sui conti di Hubbard milioni di dollari. La chiesa negò, sostenendo che i profitti di Hubbard derivavano unicamente dalla vendita dei suoi libri. La Christofferson-Tichbourne si guadagnò le simpatie della giuria, che le riconobbe un risarcimento di trentanove milioni di dollari. Gli scientologist accorsero a Portland con cartelli e striscioni per protestare in difesa della libertà di religione sulle note di We Shall Overcome [vinceremo]. Arrivarono anche celebrità scientologist come John Travolta; Chick Corea tenne un concerto in un parco pubblico. In quel periodo Haggis era impegnato nella sceneggiatura della serie TV "L'albero delle mele", ma anche lui andò a Portland dove venne ingaggiato per scrivere discorsi: «Non ero un personaggio famoso - solo uno sceneggiatore di sitcom di basso livello», racconta. Il giudice annullò il procedimento sostenendo che gli avvocati della Christofferson-Tichbourne avevano presentato argomentazioni pregiudizievoli. Fu uno dei maggiori trionfi nella storia di Scientology. Felici, gli scientologist lasciarono Portland (un anno e mezzo dopo la chiesa raggiunse un accordo extra-giudiziale con la Chirstofferson-Tichbourne per un importo ignoto). Nel 1986 Hubbard morì di trombosi nella sua motor home. Aveva settantaquattro anni. Due settimane dopo gli scientologist furono convocati all'Hollywood Palladium per un annuncio speciale. Sul palco si presentò un giovanotto basso, muscoloso e azzimato, capelli castani e modi distinti. Era David Miscavige, il quale annunciò alla platea che Hubbard aveva dedicato gli ultimi sei anni alla ricerca di nuovi e più avanzati livelli OT: «Ora è salito a un livello diverso», disse ai presenti. «È un livello che va oltre qualsiasi cosa possiamo immaginare. In realtà si tratta di un livello fatto in stato di esteriorizzazione. Vale a dire che lo si fa completamente al di fuori del corpo. Pertanto, alle ore 23 del 24 gennaio, A.D. 36» - cioè trentasei anni dopo la pubblicazione di Dianetics - «L. Ron Hubbard ha abbandonato il corpo utilizzato in questa vita.» Miscavige iniziò ad applaudire e condusse la platea in un'ovazione al ritmo di "Hip hip hurrà!". Quel ragazzo era uno dei prodigi di Scientology. Era di Filadelfia e sosteneva di avere a lungo combattuto con una grave forma di asma che però si era drammaticamente alleviata grazie all'assistenza dianetica. Nelle sue parole, «è stato un miracolo.» Aveva perciò deciso di dedicare la sua esistenza alla religione: a quindici anni era diventato Clear e l'anno successivo aveva abbandonato la scuola superiore per entrare nella Sea Org. Hubbard ne aveva fatto il suo assistente, insegnandogli personalmente l'arte della fotografia e del cinema. Nel 1980, quando Hubbard si era ritirato in isolamento, Miscavige era stato uno dei pochi a mantenere stretti contatti con lui. La morte di Hubbard mise in luce l'uomo che avrebbe imposto la sua personalità su un'organizzazione che stava per affrontare la sfida maggiore: la morte del suo leader carismatico. Miscavige aveva ventiquattro anni. Nel 1986 Haggis apparve sulla copertina di Celebrity, una delle riviste della Chiesa di Scientology. L'articolo interno lodava la sua crescente influenza a Hollywood. Era finalmente riuscito a uscire dal ghetto dei cartoni animati grazie a una sceneggiatura per "Love Boat". Adesso scriveva film televisivi di successo e programmi per bambini, ed era recentemente approdato alle sitcom. Aveva lavorato per "Il mio amico Arnold", per "Giorno per giorno" ed era produttore esecutivo di "L'albero delle mele". La rivista faceva notare che si trattava di «uno dei pochi autori di Hollywood che si sono distinti in tutti i generi: la commedia, i gialli, il dramma e l'animazione.» Intervistato dalla rivista, Haggis diceva: « ciò che mi ha maggiormente entusiasmato della tecnologia [di Scientology] è il fatto che puoi realmente gestire la tua vita, i tuoi problemi, non lasci che siano loro a gestire te.» Aggiungeva poi: «Mi è anche piaciuto il motto "Scientology rende l'abile più abile".» Attribuiva alla chiesa il merito del miglioramento della sua relazione con la Gettas: «Prima della filosofia Scientology abbiamo litigato moltissimo, ma adesso invece che litigare ne parliamo, ci ascoltiamo a vicenda e applichiamo la tecnologia di Scientology ai nostri problemi.» Haggis raccontava a Celebrity di avere appena terminato il "Programma di Purificazione", il cui scopo è eliminare le tossine, «una barriera biochimica al benessere spirituale.» Il programma dura circa tre settimane e consiste in un regime quotidiano fatto di sedute in sauna, esercizio fisico e forti dosi di vitamine, in particolare niacina. Secondo "Inside Scientology", il libro della giornalista Janet Reitman di prossima uscita, le saune possono durare fino a cinque ore al giorno. Haggis ricordava anche il suo scetticismo iniziale - «La mia idea di prendersi cura del corpo era fumare sigarette con poca nicotina» - ma alla fine il "Programma di Purificazione" si era dimostrato «MERAVIGLIOSO. Mi sono davvero sentito più vigile, più consapevole, più a mio agio - non correvo più in sei direzioni diverse come facevo prima, non sbattevo più la testa sul muro quando qualcosa andava storto.» Ammetteva che in gioventù aveva assunto droghe: «liberarsi di quei residui di tossine, di medicinali e di droghe ha certamente fatto effetto: dopo aver completato il programma ho bevuto una Diet Cola e improvvisamente sono riuscito ad assaporare ogni suo componente!» Raccomandava il "Programma di Purificazione" a tutti, anche a sua madre, all'epoca gravemente malata. Aveva convinto una giovane autrice del suo staff con problemi di farmaco-dipendenza a fare il programma. «Il mio esempio le ha fatto capire che Scientology funziona», continuava Haggis, «che mi ha fatto stare decisamente bene.» Privatamente Haggis mi dice che la teologia della chiesa lo aveva turbato, era rimasto colpito dalla sua «spiritualità intergalattica.» Ringrazia comunque il suo auditor, una persona «veramente brillante, dolce, premurosa. Potevo sempre contare su di lui.» Anche le confessioni gli furono di aiuto: «tirar fuori le cose ti fa sentire meglio.» Nonostante l'incredulità provata su OT III, Haggis continuò a "progredire" sul Ponte. Vedeva che tante persone intelligenti condividevano quel cammino e pensava che i suoi dubbi si sarebbero risolti ai livelli successivi. Si diceva: «Forse c'è davvero qualcosa, ma sono io che non riesco a vederlo.» La mancanza di ironia dei suoi compagni scientologist però lo turbava - un'incapacità di ridere di se stessi che sembrava in contrasto con il carattere dello stesso Hubbard. Quando Haggis veniva assalito dai dubbi ripensava ai film a 16 mm. delle conferenze tenute da Hubbard negli anni '50 e '60. «Aveva una vitalità incredibile, un irresistibile senso dell'umorismo, quel senso di sé che sembrava dire "Sì, so perfettamente che potrei essere matto, ma potrei anche aver scoperto qualcosa di grosso.» Alla fine Haggis arrivò in cima alla piramide del Thetan Operante. Secondo i documenti ottenuti da WikiLeaks, il gruppo di attivisti diretto da Julian Assange, l'esercizio finale è: «Vai in un parco, in una stazione ferroviaria o in un'altra area affollata. Impratichisciti nel collocare una intenzione sugli individui fino a che non sei in grado di mettere facilmente una intenzione sopra o dentro un Essere e/o un corpo.» Haggis pensava che OT VII lo avrebbe fatto sentire realizzato, ma restò invece confuso e insoddisfatto. Secondo lui Hubbard era «molto brillante», il fallimento dipendeva da se stesso. A un certo punto confidò a un ministro della chiesa che forse non era un vero scientologist. La donna gli disse: «Esistono molti tipi di scientologist» proprio come esistono tanti tipi di ebrei o di cristiani con livelli diversi di fede. L'implicazione era che Haggis poteva «prendere e scegliere» i principi di Scientology in cui credere. Haggis era un fanatico del lavoro, la sua carriera stava decollando ma lui dedicava sempre meno tempo alla famiglia. «Arrivava a casa la sera tardi o a notte fonda», racconta la figlia maggiore Alissa. «Praticamente lo vedevamo solo sul set.» Infatti il padre portava spesso le figlie al lavoro e assegnava loro strani compiti, tanto che Alissa si guadagnò la tessera della Directors Guild a quindici anni. Nel 1987 Ed Zwick e Marshall Herkowitz, creatori della nuova serie "Thirtysomething", assunsero Haggis come sceneggiatore. Herkowitz, che ho incontrato di recente, mi ha detto: «Paul entrò dalla porta e disse "Voi due state facendo una serie basata sui sentimenti e io odio parlare dei miei sentimenti".» Haggis sceneggiò uno degli episodi della prima stagione della serie che poi vinse un Emmy. Discuteva raramente della sua religione, tanto che i suoi capi sono stupiti nell'apprendere che è stato scientologist. Secondo Herkowitz, «il bello di Paul è il suo particolare senso dell'umorismo, è ironico, autolesionista... » e «sensibile!» gli ha fatto eco Zwick. «Quel senso dell'umorismo non è molto diffuso tra gli scientologist», ha proseguito Herkowitz. «Il modo in cui Paul pensa alla vita è privo di quell'inflessibilità, di quell'intransigenza verso ambiguità e ambivalenze che hanno tanti scientologist.» Osservare Zwick e Herkowitz al lavoro portò Haggis a interessarsi di regia e quando la chiesa gli domandò di girare uno spot di 30 secondi per Dianetics non si lasciò sfuggire l'occasione. Era determinato a evitare la solita offerta trionfale di illuminazione così tipica del movimento. Riprese invece un gruppo di scientologist che parlavano dei modi pratici in cui utilizzavano dianetica. «Era molto naturale», ricorda. Ma le autorità della chiesa non apprezzarono. «Dicevano che sembrava una riunione degli Alcolisti Anonimi» e lo spot non fu mai trasmesso. Nel 1992 Haggis collaborò alla puntata pilota di "Walker, Texas Ranger", una nuova serie con Chuck Norris che proseguì per otto stagioni e venne trasmessa in un centinaio di paesi. Haggis risulta tra i suoi creatori. «È stata la cosa di maggior successo che abbia mai fatto», racconta. «Due settimane di lavoro. Non hanno mai nemmeno usato la mia sceneggiatura!». Sempre più benestante e famoso, Haggis cominciò ad essere personaggio ambito dalla chiesa. Nel 1988 lo invitarono alla corsa di Indianapolis 500 in cui gareggiava un'auto "Dianetics" sponsorizzata dalla Chiesa di Scientology. Fu una delle poche occasioni in cui incontrò Miscavige, con cui condivise il tavolo alla cena di gala prima della corsa. «Paul non si fa intimidire da nessuno», ricorda l'organizzatore dell'evento. «Durante la cena Miscavige fece diversi commenti e Paul continuava allegramente a provocarlo.» Il suo tono venne ritenuto troppo poco deferente e più tardi Miscavige chiese perché lo avessero invitato.
«Devi capire che nessuno osa sfidare David Miscavige», mi dice l'organizzatore. Il matrimonio di Haggis era in crisi da molto tempo, sua moglie faceva ormai la sua vita. Durante un viaggio a New York con la sua direttrice del casting, anche lei scientologist, i due si baciarono. Haggis si sentiva in colpa e durante una seduta di "etica" si confessò, ricevendo istruzioni su come sistemare il problema. Ma non funzionò. Confessò anche una serie di relazioni che aveva avuto ma, forse perché era famoso, non gli chiesero mai di "fare ammenda" per ciò che gli scientologist ritengono essere un "comportamento fuori etica". La battaglia legale per il divorzio durò nove anni. Le tre figlie vedevano il padre solo di rado e avevano sempre vissuto con la madre, che aveva fatto loro frequentare scuole private dove si utilizzava il sistema educativo messo a punto da Hubbard, chiamato "Tech di studio". In Scientology viene tenuto in grande considerazione e comprende tre elementi centrali: uno è l'uso di plastilina, o altri materiali per aiutare a rendere meno astratti i concetti difficili. Alissa spiega: «Se sto imparando il concetto di come è fatto un atomo, farò un atomo in plastilina.» Un secondo concetto è assicurarsi che gli studenti non debbano affrontare ciò che Hubbard definisce "gradiente troppo ripido". «Le scuole sono strutturate in modo che non puoi procedere al livello successivo fino a quando non hai completamente compreso il materiale di studio», dice Alissa. Il terzo elemento è l'uso frequente del dizionario per eliminare i fraintendimenti. «È molto importante comprendere le parole che utilizziamo.». Lauren, la figlia di mezzo, ha avuto grosse difficoltà scolastiche: «A undici anni ero ancora analfabeta», mi dice, aggiungendo che per qualche motivo, «forse a causa del divorzio», il fatto era sfuggito ai suoi genitori. Il divorzio fu finalmente formalizzato nel 1997 e il tribunale ordinò ai due ex coniugi di sottoporsi a perizia psicologica - procedura aborrita dagli scientologist. La sentenza assegnò a Haggis la piena custodia delle figlie, cosa che lasciò sdegnate le ragazze che erano sempre vissute con la madre. «Non sapevo nemmeno perché ci volesse con lui», mi dice Lauren. «Praticamente non lo conoscevo.» Haggis decise di mandare le figlie a una normale scuola privata dove durarono però appena sei mesi: non si trovavano a proprio agio con i non-scientologist e non avevano dimestichezza con cose elementari come i test a scelta multipla. Nella scuola normale si sentivano delle outsider. «La prima cosa che notai fu che gli altri non facevano "il contatto"» mi dice Alissa, riferendosi a una procedura che la chiesa chiama "contact assist". «Quando ti facevi male, la prima cosa che io e gli altri ragazzini scientologist facevamo era stare in silenzio.» Scientology predica che se tocchi la ferita con l'oggetto che l'ha provocata e ti concentri in silenzio, il dolore diminuisce e il senso di trauma svanisce. Le ragazze chiesero di frequentare un collegio e Haggis le iscrisse alla Delphian School, una scuola che ha sede nelle campagne dell'Oregon e utilizza la "tecnologia di studio" ideata da Hubbard. La scuola, mi dice Lauren, «è in cima a una collina in mezzo al nulla. Vivevo in una bolla gigante. Erano tutti scientologist.» Una volta Lauren decise di scrivere un tema sulla discriminazione religiosa: «Volevo vedere quali erano i motivi di opposizione a Scientology, così entrai in Internet». Scoperta da un altro studente, venne deferita al comitato etico della scuola. Scientology definisce "entheta" - cioè pensiero confuso e distruttivo - qualsiasi informazione non corrispondente ai suoi insegnamenti. Lauren rinunciò alla sua ricerca: «non guardare era facile.». Si è diplomata a vent'anni senza avere mai praticamente sentito parlare di critiche a Scientology. Alissa, una delle migliori studentesse della Delphian, si era allontanata da Scientology. Credeva ancora in alcuni dei suoi principi come per esempio la reincarnazione, le piacevano le tecniche educative di Hubbard, ma aveva smesso di considerarsi una scientologist proprio grazie alla filosofia di Hubbard: «Un concetto chiave di Scientology è "una cosa non è vera fino a che non la sperimenti come vera nella vita quotidiana".» Dopo essere entrata in collegio, Alissa non volle più parlare con il padre. Era furiosa per il divorzio. Haggis traspose quell'esperienza nella sceneggiatura di "Million Dollar Baby" in cui il protagonista, interpretato da Clint Eastwood, è tormentato dall'allontanamento della figlia. «Sono molto orgoglioso che Alissa non mi abbia parlato per anni», mi dice Haggis con gli occhi lucidi. «Prova a pensare che forza di volontà ha avuto.» ho incontrato Haggis più volte ma quella è stata l'unica in cui ha manifestato un'emozione così forte. Con il tempo Alissa e il padre hanno riallacciato i rapporti. Verso i vent'anni ha capito che anche lei, come la sorella Katy, era omosessuale. Ricorda: «Quando finalmente trovai il coraggio di dirlo a mio padre, lui mi disse "certo, lo sapevo".» Ora i due hanno « un rapporto accettabile. Ci vediamo il Giorno del Ringraziamento, qualche volta pranziamo insieme.» Anche Alissa è autrice e di recente ha collaborato alle sceneggiature del padre, il quale le ha affidato il ruolo di una feroce drogata in "The Next Three Days". Nel 1991 il matrimonio con la Gettas era ormai in frantumi. A una festa organizzata da amici scientologist, Haggis conobbe Deborah Rennard, l'affascinante segretaria del JR di "Dallas". I genitori della Rennard erano stati scientologist e lei stessa a 17 anni aveva aderito al movimento. Aveva studiato recitazione alla Beverly Hills Playhouse, si era innamorata di Milton Katselas con cui aveva avuto una relazione durata sei anni e finita da poco. «Quando l'ho incontrato, Paul era in piena "crisi di fede"», racconta oggi. «Mi disse che la fede lo aveva spinto di corsa fino alla cima del Ponte, ma non vi aveva trovato ciò che si aspettava.» Haggis le aveva detto di non ritenersi un essere spirituale: «In realtà sono quel che vedi.» Cominciarono a frequentarsi e nel giugno del 1997, appena formalizzato il divorzio dalla Gettas, si sposarono. Il figlio James arrivò l'anno successivo. La Rennard, preoccupata dai dubbi spirituali del marito, gli suggerì di approfondire lo studio. Aveva avuto alcune intuizioni che l'avevano spinta a credere nelle vite precedenti. «Immagini, sensazioni e pensieri di cui mi rendevo conto all'improvviso, che non appartenevano a me. Non al mio corpo, ma a un altro luogo», racconta. Per esempio, magari stava analizzando ciò che la chiesa definisce azione "contro sopravvivenza" - «Come quando colpivo Paul o gli lanciavo qualcosa contro. Cercavo un precedente simile e improvvisamente mi rendevo conto che stavo facendo qualcosa di negativo, non oggi ma in Inghilterra nel 1800. Mi vedevo danneggiare questa persona. Era come un'immagine fugace di ciò che stavo facendo.» Esaminare quei momenti aiutava a dissipare la carica emotiva. «Paul mi diceva "non te lo starai inventando?" Ma se mi cambiava in meglio, qual era il problema?», aggiunge. «Quando sei sulla scena e reciti accade qualcosa di simile. Entri in contatto con una sensazione che non sai da dove viene.» Haggis e la Rennard si trasferirono a Santa Monica e ben presto casa loro diventò il centro di attivisti progressisti a caccia di fondi. Haggis prestava il suo nome a quasi tutte le cause che sposavano principi di pace e giustizia: L'Earth Communication Office, l'Hollywood Education and Literacy Project, il Centre for the Advancement of Non-Violence. Nonostante la crescente disillusione raccolse parecchi fondi anche per Scientology, facendo lui stesso donazioni consistenti. Il suo nome appariva spesso nell'albo d'onore dei maggiori contribuenti. La Chiesa di Scientology aveva da poco ottenuto l'esenzione fiscale come istituzione religiosa e le donazioni erano deducibili, così come lo era l'auditing.
Haggis calcola che negli anni della sua affiliazione ha speso più di centomila dollari per corsi e auditing, e altri trecentomila per iniziative varie di Scientology. La Rennard dice che i corsi le sono costati circa centocinquantamila dollari. Secondo il regista, le richieste di denaro sembravano non avere mai fine: «Usavano gli amici e ogni tipo di pressione che potevano esercitare», conferma. «Per tenermeli alla larga e cessare la persecuzione firmavo un assegno.» Haggis è entrato nell'industria cinematografica una decina d'anni fa. È stato coautore delle sceneggiature di due degli ultimi film di James Bond, "Casino Royale" e "Quantum of Solace". Sostiene che Scientology non ha influenzato il suo lavoro - infatti nei suoi film non ci sono riferimenti evidenti - ma spesso le sue sceneggiature hanno elementi autobiografici. «Sono bravo solo quando c'è qualcosa che mi disturba», aggiunge. In "Million Dollar Baby" racconta la storia di un allenatore di pugilato che stacca la spina ai macchinari che tengono in vita la sua atleta paralizzata. Haggis fece una scelta simile nella vita reale con il suo miglior amico, cerebralmente morto dopo un'infezione batterica. «Non muoiono facilmente», racconta. «Anche se in coma, scalciò e gemette per dodici ore.» Haggis adora esplorare le contraddizioni, trasformare i cattivi in eroi e viceversa, come il poliziotto cattivo di "Crash", interpretato da Matt Dillon, che in una scena molesta una donna e in quella seguente le salva la vita. In "Nella valle di Elah", Tommy Lee Jones recita la parte di un padre che cerca di scoprire l'assassino del figlio, eroico soldato appena tornato dall'Iraq, per poi scoprire che il sadismo della guerra lo aveva trasformato in un torturatore volontario. Nel 2004 Haggis stava riscrivendo "Mille splendidi soli", un dramma su Iwo Jima poi diretto da Clint Eastwood (l'altro autore è William Broyles, Jr.) Un giorno Haggis e Eastwood fecero un salto sul set di "La guerra dei mondi" che Steven Spielberg stava girando con Tom Cruise. Haggis aveva già incontrato Cruise a una raccolta fondi e di nuovo al Celebrity Centre. Cruise dice di essere stato portato nella chiesa dalla prima moglie, l'attrice Mimi Rogers, nel 1986 (lei nega). Nel 1992 divenne il membro più famoso di Scientology: aveva infatti detto a Barbara Walters che la "tecnologia di studio" di Hubbard lo aveva aiutato a vincere la dislessia. «È un simbolo importante della chiesa e penso che la prenda molto sul serio», commenta Haggis. Su richiesta di Cruise, Tommy Davis aveva montato sul set del film di Spielberg un tendone in cui si distribuiva materiale pubblicitario di Scientology. La cosa a Hollywood aveva fatto storcere il naso. Haggis racconta che al suo arrivo sul set, Spielberg lo aveva preso da parte e gli aveva detto: «Mi fa veramente piacere conoscere tutti questi scientologist, sembrano persone meravigliose». Haggis gli aveva risposto: «Certo. Quelli cattivi sono sotto chiave.»
Qualche giorno dopo, racconta Haggis, venne convocato al Celebrity Centre dove alcuni funzionari lo informarono che Cruise era molto turbato. «Era una battuta», spiegò l'attore. Davis offre una versione diversa. Dice che Cruise aveva «velocemente accennato» al commento, che Davis aveva ritenuto offensivo. Affrontò Haggis che si scusò e chiese di porgere le sue scuse anche a «chiunque possa essersi sentito offeso.» Davis e Cruise si conoscono da quando il primo aveva diciotto anni e sono ottimi amici. Fisicamente i due si somigliano: hanno il viso allungato, la mascella volitiva, stesso taglio di capelli. «L'ho visto in compagnia di Tom Cruise dopo gli Oscar», ricorda Haggis. «Alla festa di Vanity Fair li fecero entrare dalla porta sul retro, erano arrivati in moto, roba bella, tipo Ducati.» Cruise è anche un caro amico di David Miscavige, di cui ha detto: «Non ho mai conosciuto un essere più intelligente, tollerante e comprensivo di lui, a parte ciò che mi ha trasmesso LRH. E io ho conosciuto i leader più importanti del mondo.» Nel 2004 Cruise ricevette un premio speciale di Scientology: la Medaglia d'Oro al Valore. Durante una cerimonia tenutasi in Inghilterra, Miscavige definì Cruise «lo scientologist più dedicato che io conosca.». La cerimonia fu accompagnata da una video-intervista con la star. Dolcevita nero, musica di "Mission: Impossible" in sottofondo, Cruise dice: «Se sei uno scientologist, guardi qualcuno e sai assolutamente che sei in grado di aiutarlo. Per me è veramente KSW» - acronimo di "Mantenere Scientology in funzione". «Per me quella direttiva è ... ffsst! », e fa un gesto vigoroso con la mano. «Gente! Una volta la lessi e mi dissi "sai una cosa? Quando la leggo, capisci... è veramente... puu!". Ecco cos'è.» Qualche anno più tardi quel filmato venne distribuito su YouTube e fu visto da milioni di persone che, non sapendo di che cosa Cruise stesse parlando, lo presero per pazzo. Non fu diverso quando nel 2005, durante un'intervista con Oprah Winfrey, cominciò a saltare sul divano e a dichiarare il suo amore per l'attrice Katie Holmes. I due si sposarono in Italia nel 2006, con David Miscavige come testimone. La Proposition 8, iniziativa californiana contro i matrimoni gay, fu approvata nel novembre del 2008. Haggis venne a sapere dell'appoggio dato dalla chiesa di Scientology di San Diego dalla figlia Lauren. Mandò subito a Davis diverse e-mail chiedendo che la chiesa prendesse posizione pubblica contro il divieto ai matrimoni gay. «Tra un paio d'ore andrò a una manifestazione contro la Prop 8», scrisse l'11 novembre, dopo l'approvazione. «Quand'è che arriverà la vostra dichiarazione pubblica?» Davis replicò che avrebbe mandato una lettera alla stampa di San Diego in cui diceva che la chiesa era stata «Erroneamente elencata tra i sostenitori della Proposition 8.» «"Erroneo" non risolve la questione», gli rispose Haggis. In un'altra mail gli faceva notare che «Forse in passato la chiesa s'è presa il lusso di non prendere posizione sull'argomento, ma dopo aver preso posizione, anche erroneamente, non può più essere neutrale.» Chiedeva che la chiesa dichiarasse apertamente il suo sostegno ai diritti degli omosessuali. «Non accetto nulla di meno.». Davis spiegò al regista che la chiesa non prende posizione su questioni politiche. Pensava poi che Haggis stesse esagerando l'impatto dell'appoggio di San Diego. «Si è trattato di un solo tizio che per qualche motivo ha ritenuto che fosse una bella idea mettere la Chiesa di Scientology di San Diego su quell'elenco», mi ha detto Davis. «Quando l'ho scoperto ho fatto togliere la chiesa dall'elenco.» Davis mi ha detto che la persona che aveva commesso l'errore - di cui non mi ha voluto dire il nome - era stato «disciplinato». Gli ho chiesto che cosa significasse. «Un membro dello staff dell'organizzazione locale lo ha preso in disparte e gli ha chiarito la questione», mi ha spiegato Davis. Ha poi aggiunto che Haggis sbagliava nel sostenere che la figlia fosse stata ostracizzata dagli scientologist. Aveva parlato con l'amica che si diceva avesse troncato i rapporti con Katy la quale gli aveva riferito che sì, aveva rotto l'amicizia ma non perché Katy era lesbica, solo perché aveva mentito al riguardo (quando gliel'ho riferito, Haggis s'è messo a ridere). Per quanto riguardava Davis, la reprimenda dello staff di San Diego chiudeva la questione: «Gli dissi "Paul, non ho ricevuto richieste dalla stampa... se facessi un comunicato su questa cosa attirerebbe di fatto più attenzione sull'argomento che non lasciarlo perdere".» Haggis però si rifiutò di lasciar perdere. «Qui non si tratta di pubbliche relazioni, ma di una questione morale», gli scrisse nel febbraio 2009. Nell'ultima mail di questo scambio, il regista concordava che: «Avevi ragione, non è successo nulla - non c'è stato un flap [pubblicità negativa per la chiesa, N.d.T.] - almeno non molto. Ma io provo vergogna per tutti noi.» Haggis aveva inviato quella e-mail sei mesi prima di andarsene. Poiché aveva smesso di lamentarsi, Davis pensava di aver chiuso la questione. Ma, lungi dall'essere vero, Haggis aveva invece cominciato a indagare sulla chiesa. Le sue ricerche, svolte prevalentemente online, rispecchiavano il comportamento del protagonista del suo "The Next Three Days": interpretato da Russell Crowe, il protagonista entra in Internet per scoprire il modo di far uscire la moglie di prigione. Su YouTube Haggis trovò il video in cui Tommy Davis discuteva di disconnessione alla CNN. La pratica della disconnessione non è prerogativa di Scientology. Gli Amish, per esempio, interrompono i rapporti con gli apostati, figli compresi; alcune comunità ebree ortodosse fanno lo stesso. La Rennard aveva disconnesso due volte dai genitori. Quando era bambina il suo patrigno aveva portato la famiglia in Scientology. I rapporti con la chiesa si erano interrotti quando l'attrice aveva una ventina d'anni ed era già apparsa in "Dallas". Come molti membri attivi di Scientology, anche i suoi genitori avevano depositato del denaro su un conto della chiesa (nel loro caso, duemilacinquecento dollari) per corsi futuri che volevano fare. La madre della Rennard ne chiese la restituzione. «Per la chiesa si tratta di un grave affronto», mi dice la Rennard, che poi per anni non parlò con i genitori, presumendo che i due fossero stati dichiarati "Persone Soppressive". Agli inizi degli anni '90 la Rennard aveva scritto al International Justice Chief, il funzionario Scientology incaricato di queste questioni, il quale l'aveva informata che poteva riprendere i rapporti con i suoi. Una decina d'anni dopo, però, recatasi a Clearwater per fare corsi di livello superiore si sentì dire che la regola precedente era decaduta. Se voleva iscriversi a ulteriore addestramento doveva affrontare gli errori dei genitori. La chiesa le raccomandò di fare un corso chiamato PTS/SP, acronimo di "Fonte Potenziale di Guai/Persone Soppressive". «Per farlo impiegai un anno», dice l'attrice. Inviò anche una petizione ai funzionari del Celebrity Centre di Los Angeles per chiedere aiuto. «Mi misero su un corso che mi impegnò per altri due anni.» Ma nulla cambiò. Se non avesse "maneggiato" i suoi genitori avrebbe dovuto disconnettere non solo da loro, ma anche da tutte le persone che avevano rapporti con loro, tra cui i fratelli e le sorelle. «Non c'erano alternative, se non la rinuncia a Scientology.» I genitori della Rennard erano stati tra i quattrocento membri delusi di Scientology che nel 1987 avevano fatto una causa collettiva contro la chiesa; il caso era stato archiviato l'anno seguente per mancanza di prove. Per fare ammenda, i Rennard avrebbero dovuto denunciare il gruppo di anti-scientologist e offrire una "prova" risarcitoria. Inoltre era previsto un percorso riabilitativo chiamato "Gradini d dalla A alla E" diviso in sette segmenti: è un programma per i penitenti che vogliono tornare in seno alla chiesa. Tra le altre cose vanno pagati i debiti con la chiesa e bisogna fare dichiarazioni pubbliche di errore. La Rennard disse ai genitori che se volevano restare in contatto con lei dovevano seguire le procedure previste dall'ortodossia. Temendo di essere allontanati anche dal nipotino, i due accettarono il percorso riabilitativo. «Volevano veramente accontentarmi», dice l'attrice. Ma la chiesa non era soddisfatta. La Rennard si sentì dire che se avesse mantenuto i rapporti con i genitori sarebbe stata dichiarata "Fonte Potenziale di Guai" - un'etichetta che l'avrebbe posta ai margini della comunità Scientology e resa inidonea per ulteriore addestramento. «Ero veramente nel mirino», aggiunge. Un funzionario senior le consigliò di accettare che i genitori fossero formalmente etichettati "SP" ["Persone Soppressive"]. «Solo una dichiarazione formale li metterà in grado di riconoscere le loro responsabilità», le disse. «Ok», rispose la Rennard, «procedi e dichiarali. Forse le cose miglioreranno.» A quel punto la autorizzarono a procedere con i corsi superiori di Clearwater. Nell'agosto del 2006 sulla bacheca del Celebrity Centre comparve un avviso che dichiarava i genitori della Rennard delle "Persone Soppressive" in quanto si erano associati a degli "squirrel", cioè a chi, secondo il gergo Scientology, abbandona la chiesa ma continua a praticare l'auditing senza autorizzazione. Un mese più tardi i genitori le inviarono una lettera: «Abbiamo cercato di fare ciò che ci hai chiesto, Deborah. Per tutto luglio e agosto abbiamo lavorato su "A/E".» Le spiegavano di aver reso alla chiesa i duemilacinquecento dollari che si erano fatti restituire molti anni prima. Poi un giudice interno aveva detto loro di distribuire alle librerie trecento copie di "La via della Felicità", l'opuscolo scritto da L. Ron Hubbard. Dovevano documentare il tutto con delle fotografie. E si erano rifiutati di farlo. «Se non possiamo trovare una soluzione dobbiamo dirci addio, e James perderà i suoi nonni», le scrisse la madre. «Tutto questo è ridicolo.» Nell'aprile del 2007 i genitori della Rennard presentarono una causa per avere il diritto di visita al nipote. L'attrice dovette assumere un avvocato. Alla fine la chiesa si arrese. La convocarono alla missione di Santa Monica e le mostrarono un documento che toglieva l'etichetta di "SP" ai suoi genitori.
Tommy Davis mi ha inviato alcune lettere direttive sulla disconnessione scritte da Hubbard nel 1965: «Chiunque rinneghi Scientology rinnega anche, consapevolmente o meno, la protezione e i benefici di Scientology e la compagnia degli scientologist.» In "Introduzione all'etica di Scientology" Hubbard definisce la disconnessione come: «Una decisione auto-determinata dell'individuo, il quale accetta di non avere più rapporti con un altro individuo.» I fuoriusciti di Scientology riferiscono moltissimi resoconti di separazioni familiari forzate, che la chiesa nega quasi uniformemente. Due ex leader, Marty Rathbun e Mike Rinder, mi hanno raccontano che a volte le famiglie vengono smembrate. Nel loro caso, quando hanno lasciato la chiesa le loro rispettive mogli hanno deciso di restare. Le moglie, e la chiesa stessa, sostengono che Rathbun e Rinder sono dei bugiardi. |
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