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La prima indagine su Scientology della rivista TIME

Il coinvolgimento personale di un giornalista.

A cura di Alan Levy e della redazione del TIME, 15 Novembre 1968.

L'articolo, nonostante a prima vista possa apparire datato, è tuttavia attuale, per le ragioni che abbiamo avuto modo di spiegare in un'altra occasione. Ringraziamo P. per la traduzione.

 
 
Una setta in continua crescita che penetra pericolosamente nella mente

Le luci della sala si abbassano lasciando il busto in bronzo del fondatore (illuminato da uno spot di luce) al centro del palcoscenico. Dagli altoparlanti risuona la voce profonda e professionale di L. Ron Hubbard. Si tratta di una registrazione il cui titolo Alcune forme di Aiuto, Parte 1a, costituisce una conferenza-base di Scientology che è stata registrata da Hubbard quasi dieci anni fa.

Nessuno, nella intensa e rispettosa platea di Los Angeles composta da cinquecento persone, alcune delle quali hanno sborsato fino a 16 dollari per entrare, trova strano stare lì seduto ad ascoltare una voce registrata. Per i credenti, Scientology e il suo fondatore sono al di sopra di qualsiasi stranezza. Scientology è la Verità, è la via verso una "civiltà senza follia, senza criminali e senza guerra..." e "per la prima volta, in ogni tempo, c'è qualcosa che… fornisce una risposta alle eterne domande e, insieme a questa, anche l'immortalità".

Tale credo può sembrare del tutto inoffensivo, al pari e non distinguibile da tanti altri che mirano allo sviluppo dell'uomo. Ma Scientology appare pericolosa sia per la sua dimensione e crescita, sia per le potenzialità distruttive delle tecniche di cui fa uso. Per raggiungere la Verità uno scientologista abbandona se stesso all'auditing, una forma molto rozza di psicanalisi. Anche nel migliore dei contesti professionali, è una procedura molto delicata che in Scientology viene al contrario eseguita da un "auditor", ovvero semplicemente un altro scientologista che sta facendo il suo training e che impiega un "E-meter" (Elettrometro) che assomiglia a una "macchina della verità". Un rapporto governativo presentato al Parlamento dello stato di Victoria, Australia, tre anni fa, ha definito Scientology "la più grande organizzazione a livello mondiale formata da individui non qualificati che mettono in atto tecniche pericolose mascherate da terapia mentale". Come ha scoperto Alan Levy che l'ha personalmente sperimentata, l'esperienza dell'auditing può essere devastante.

E' impossibile stabilire con precisione quante anime siano rimaste agganciate all'amo di Scientology.

I membri di tutto il mondo - Inghilterra, Sudafrica, Canada, Nuova Zelanda, Australia, Francia, Germania, Giappone e USA - vanno dai due ai tre milioni [1]. Il numero degli uffici negli USA a Washington, New York, Los Angeles e sette altre città, devono essere ora più di diverse centinaia. Ciò che è stupefacente è il tasso di crescita negli USA: i membri sono triplicati o quadruplicati negli ultimi tre anni.

Le persone reclutate da Scientology sono spesso giovani, intelligenti ed idealiste. Diventano dei fanatici della dottrina, impermeabili a qualsiasi argomentazione, pronti ad abbandonare chi non ci crede. Molti giovani sono stati istruiti nelle organizzazioni di Scientology (chiamate "Orgs") a "disconnettersi" dalle loro famiglie. "Disconnettersi" significa letteralmente interrompere ogni genere di rapporto. Tali "disconnessioni" possono rivelarsi profonde e durature nel tempo e lasciare, così, genitori affranti che non riescono più ad avere un dialogo razionale con i propri figli.

Scientology costa molto. Raggiungere il primo, significativo livello, viene a costare, alla nuova recluta, 650 dollari. Diventare un Operating Thetan ("Thetan Operante") – Classe VIII - il grado attualmente più alto - costa, in termini di libri, insegnamento, equipaggiamento, vitto e alloggio presso uno dei centri di Scientology durante il training più avanzato, né più né meno di 15.000 dollari [oggi la cifra è stimata intorno al mezzo miliardo di lire, 1999]. Questi alti costi fanno sì che molti giovani scientologisti diventino membri permanenti dell'apparato. Per finanziare i loro studi avanzati, si impegnano in lavori sottopagati all'interno dell'organizzazione e, alla fine, si ritrovano alienati dalla vita al di fuori di Scientology.

Scientology si definisce una religione e la figura di Hubbard ha assunto connotazioni religiose. L'autore, nativo del Nebraska e autore del best seller Dianetics: la Scienza Moderna della Salute Mentale, pubblicato nel 1950, è ora adorato e lontano. Nella letteratura del gruppo si parla di persecuzione. Nel 1963 alcuni agenti della Food and Drug Administration fecero irruzione negli uffici direzionali di Scientology a Washington e sequestrarono un certo numero di Elettrometri. Gli Scientologisti parlano ancora di quel raid nella "chiesa". Scientology è stata bandita dallo Stato di Victoria, in Australia. In Inghilterra, dove Hubbard ha posto la direzione mondiale di Scientology presso Saint Hill, il governo ha mostrato un atteggiamento sempre più sfavorevole verso Scientology: sostenendo che è "socialmente pericolosa", ha recentemente vietato l'ingresso ai probabili partecipanti a un congresso mondiale organizzato da Scientology. Lo stesso Hubbard ha lasciato l'Inghilterra nell'estate del 1968 e ora vive su un piroscafo di 320 piedi (100 mt. circa) chiamato Royal Scot Alan, che si muove in lungo e in largo per i porti del Mediterraneo. Da lì, anche se sostiene di aver interrotto i suoi rapporti ufficiali con Saint Hill, continua ad istruire e inviare in tutte le parti del mondo i suoi Scientologisti addestrati.

 
 
 
Una vita realmente da incubo

"CLEAR è il nome di un pulsante su una macchina calcolatrice. Quando lo premi, tutte le risposte nascoste in essa vengono alla luce ('clear') e la macchina può essere usata per un computo esatto. Fintanto che il pulsante non viene azionato, la macchina addiziona tutte le vecchie risposte a tutti i nuovi sforzi per computare e così fuoriescono risposte sbagliate"

Questo messaggio stava su un cartellone pubblicitario gigante appeso a un muro all'uscita della metropolitana lungo la linea per Manhattan, e costituiva un lancio promozionale di Scientology: strano culto sul quale il mio archivio diceva pochissimo. Scientology sembrava una specie di terapia psichiatrica. Prometteva di fare di te una persona migliore. E, in qualche modo, prevedeva l'uso di uno strumento che funzionava come una "macchina della verità". Queste erano le sole informazioni in mio possesso. Mi documentavo leggendo la loro letteratura e mentre mi inoltravo in queste letture, il linguaggio del cartellone pubblicitario diventava sempre più inquietante:

"Le persone che posseggono risposte vecchie e fisse che entrano in funzione quando cercano di pensare, otterranno risposte sbagliate ai loro problemi quotidiani. Tali vecchie risposte non sono state ripulite. Andrea sta ancora cercando di risolvere quel che ha lasciato dentro di lui la morte di sua madre scomparsa già da diversi anni. Maria sta ancora scappando da quel balordo che l'aveva aggredita quando aveva dieci anni. Così Andrea, come soluzione al suo problema con le donne, resta chiuso in casa. E Maria rincorre follemente tutti i balordi che vede. I loro amici pensano che siano un po' strani. I loro medici somministrano loro delle pillole. Noi portiamo alla luce ('clear') ciò che impedisce loro di vivere."

Cominciai a chiedermi in che modo e così, senza la più pallida idea di cosa stavo per affrontare, mi imbarcai in una avventura di riordino mentale che mi ha trascinato da una discoteca di Manhattan a una casa, vecchia di cent'anni a Fitzroy Square, Londra, e una casale georgiano di 30 stanze nel Sussex, che poteva benissimo assomigliare ai quartieri generali dello SMERSH. Quest'ultimo, di fatto, era la dimora di un guru originario del Nebraska di nome L. Ron Hubbard, che negli anni cinquanta aveva inventato una cosiddetta "scienza" di salute mentale che vendeva bene ma che venne screditata molto rapidamente, chiamata Dianetics, riemersa successivamente col nome più sospetto di "religione", Scientology.

E' per merito di Hubbard se ho attraversato un’autentica esperienza da incubo che ha coinvolto la mia famiglia, i miei amici e mi ha caricato di un peso di colpe di cui ancora non sono riuscito a liberarmi. Scientology, infatti, impiega una sorta di "macchina della verità", e i peggiori momenti della mia odissea verso lo stato di CLEAR sono cominciati quando, ritrovatomi in modo inestricabile con in mano un elettroencefaloneuromentimografo o "Hubbard Mark V E-meter" (Elettrometro Hubbard), ho esplorato alcuni angoli nascosti e anfratti della mia psiche che vorrei, Dio solo lo sa, non fossero mai stati esplorati.

Prima di confrontarmi con il cuore elettronico di Scientology - l'Elettrometro - avevo trascorso tre serate ad ascoltare delle letture introduttive. La Chiesa di Scientology di New York occupava il Grande Salone del Martinica, un attrezzato e rinnovato Hotel accanto alla nuova Madison Square Garden. Scintillante di luci e circondato da specchi, questo salone da ballo parrocchiale splendeva come un cristallo; come pure le gigantografie del fondatore di Scientology - un tipo massiccio dall'aspetto paterno con sguardo d'acciaio e un enorme cronometro al polso - che ricoprivano le pareti ed erano in vendita al prezzo di 5.50 dollari ciascuna. Lo spazio era stato ritagliato con uffici, cubicoli, mostre, banchi per comunicati, librerie, uno stand che vendeva fotografie del Saint Hill Manor nel Sussex, un tavolo di ricevimento affollato tutto il tempo da un paio di dozzine di "Pre-Clear" [nuove reclute] che a turno si alternavano per pagare la loro quota per essere "auditi", come appunto in Scientology viene chiamata la terapia ("auditing").

Ciascuna di queste persone - uomini e donne, in gran parte giovani e alcuni di mezza età - avevano uno strano sorriso che appariva sinceramente sublime, ma che sembrava esistere indipendentemente dal viso su cui si era posato. Queste persone non camminavano, ma fluttuavano fra le varie postazioni. Davanti ai loro occhi passava un film di beatitudine di cui avrei voluto impadronirmi. Solo di quando in quando, mentre parlavano di Scientology, potevo percepire sotto la superficie un improvviso bagliore: una sorta di impegno evangelico, forse. Altrimenti tutti i dati personali che fornivo loro - che vivevo al Greenwich Village; che avevo una moglie e due bambini; che lavoravo nella "pubblicità" (una mezza verità che offenderebbe solo un giornalista professionista) - evocavano eterei segni di ricezione del genere "Perfetto" o "Bello".

Questa stessa invidiabile serenità interiore traspariva senza rossori da una delle mie istruttrici, una bella giovane sui vent'anni dalla voce suadente che si chiamava Mishka O'Connor. Il suo stile era personale e colloquiale: "Sono sposata a un artista di vetro colorato che è appena diventato CLEAR a Saint Hill. E' tornato a casa da un mese e sta facendo quattro volte più soldi di quanto fosse solito guadagnare, e questo lavorando nemmeno la metà del tempo". Mishka era andata a Saint Hill con suo marito, "Ma son dovuta tornare a casa prima di finire il mio ‘processing’ [terapia]. Mio marito sta cercando di consolidare i suoi affari in modo che io possa tornare là per diventare CLEAR. Successivamente venderà la sua attività in modo che entrambi possiamo dedicarci a Scientology in modo professionale. E sono sicura che ci riusciremo perché è sorprendente quanto creativi e pieni di risorse si diventi... Mio marito sa esattamente chi e che cosa è. Può scegliere sia una propria stabilità emozionale oppure abbandonarsi alle emozioni!". Mishka sospirò profondamente e concluse con fervore: "Lui è bellissimo!".

I corsi - che mi avrebbero fatto immergere nei principi basilari di Scientology con annessi e connessi, mentre venivano scanditi gli otto distinti livelli che una persona deve superare nel suo cammino per diventare CLEAR - erano gratuiti. La seduta introduttiva di "auditing" con un Elettrometro mi costò 5 dollari. Durò due ore e mi dette molto di più di quanto promesso.

L'Elettrometro era costituito da una scatola compatta posta su un semplice tavolo nel mezzo di uno scarno cubicolo privo di finestre situato dietro al salone. La macchina, che a quanto sembrava funzionava a batterie, era equipaggiata con un indicatore fornito di un ago mobile, alcune manopole di controllo e dei fili che terminavano in due cilindri di metallo.

"Ma guarda, sembrano due lattine di birra!" esclamai rivolto al mio "auditor", un tipo dall’aspetto scialbo e triste di mezza età con lineamenti tanto austeri quanto lo era la cella dove si svolgeva l'auditing.

"Di fatto erano due lattine di succhi di frutta" rispose ammiccando.

"E funziona come una macchina della verità?" domandai in modo dubbioso.

"Beh, noi la chiamiamo rivelatrice di verità".

Trovai la sua risposta disarmante. Poi mi fece levare il mio orologio da polso e la fede per "prevenire interferenze con altri metalli". Quando impugnai le lattine seduto di fronte a lui, l’uomo girò la scatola in modo tale che solo lui potesse osservare l'indicatore.

"Ti porrò la stessa domanda due volte" cominciò. "La prima volta per vedere se ti è comprensibile… Poi, quando entrambi siamo sicuri che l'hai capita, te la porrò di nuovo. A questo punto puoi rispondere oppure no. L'E-meter mostrerà la tua reazione".

Avevo dei precedenti penali? Ero un tossicodipendente? Mi ero astenuto - come da istruzioni - da droghe e alcool nelle 24 ore precedenti alla seduta?

"Hmmm. L'ago mostra una reazione a questo".

"Beh, stavo per prendere un'aspirina l'altra sera, ma poi mi sono ricordato…"

"Bene. Lascia che ti ponga di nuovo la stessa domanda… Ora sei pulito".

Avevo dormito bene? Come valutavo il mio rapporto con mia moglie? Che cosa desideravo da Scientology?

Non mi aspettavo questa domanda. "Lavorare di più, meglio, fare un lavoro migliore, fare un lavoro diverso - scrivere commedie - sentirmi più rilassato, un marito e un padre migliore".

"Bene. Ora che cosa dovrebbe fare Scientology per convincerti che funziona?"

Colto di sorpresa sbottai: "Dovrebbe essere in grado di farmi scrivere una commedia di successo entro un anno".

"Grazie" rispose. "Però ho ancora una reazione un po' 'carica', su questo punto. C'è forse qualcosa che vuole aggiungere?"

"Sì" confessai "Comincio a sentirmi estremamente vulnerabile. E' come se mi fosse stato appena chiesto che prezzo chiederei per vendere la mia anima al diavolo".

Il mio auditor, senza sorridere, mosse il capo in segno di saggia comprensione, ma non disse nulla, e così andai avanti incerto. "Inoltre la mia risposta non fa giustizia a Scientology. Voglio dire che nessuno di voi è David Merrick"

"OK… Ora l'indicatore mostra che sei pulito".

Ci fu uno sbalzo alla domanda "Hai per caso troppo di qualcosa?" che finalmente sparì dopo che ebbi ammesso "felicità, che qui potrei mettere a rischio".

E poi: "Hai rapporti con un soppressivo?"

Il mio auditor ebbe un sussulto. "L'ago per poco non fuoriusciva dall'indicatore" mi spiegò. Poi tirò fuori una copia del Scientology Abridged Dictionary (Edizione Ridotta del Dizionario di Scientology) - un volume di 36 pagine - e me la mise di fronte chiedendomi: "Sai che cosa significa soppressivo?".

Come avevo immaginato, una "persona soppressiva" è qualcuno che vuole distruggere o danneggiare Scientology. Poiché sapevo che Scientology aveva fama di segretezza, non avevo menzionato il fatto che avevo pensato di scrivere un articolo sulla mia esperienza. Mentre il mio auditor mi rileggeva la definizione di quella parola, nella mia mente seguitavano ad apparire in modo irrefrenabile il nome dell'agenzia e dell'editore con cui avevo discusso la possibilità di questa storia. Infine il mio auditor m ifece: "Perché non prendi in mano le lattine e mi dici a chi stavi pensando?".

Rimuovere i due nomi in un interrogatorio con la macchina della verità richiese un enorme sforzo. Nello stesso tempo provavo un impulso irrefrenabile nell'urlare il mio nome, denunciando me stesso come infiltrato soppressivo. Con distacco schizoide mi chiedevo quale dei tre nomi sarebbe fuoriuscito per primo dalle mie labbra.

Con mio sommo stupore il nome che rivelai fu quello di mia moglie. Beh, certo, avevamo discusso un po' per tutto il tempo che avrei dovuto dedicare a Scientology. Improvvisando disperatamente, spiegai che mia moglie non era, in realtà, soppressiva in se stessa. Quando smisi di parlare il mio auditor mi pose di nuovo la domanda sulla "persona soppressiva". Questa volta l'Elettrometro restituì l'indicazione di "pulito".

Ciò nonostante si alzò e mi disse: "Voglia scusarmi ma ogni volta che abbiamo delle indicazioni reattive su domande di questo genere dobbiamo chiamare l'Esaminatore in carica." In meno di un minuto una ragazza scura di capelli, piuttosto grassoccia, che indossava una gonna e un maglione neri e con tracce di baffi, si materializzò nel cubicolo. Mi esaminò usando l'Elettrometro ripetendomi la medesima domanda.

"Perché mi fornisce ancora una lettura reattiva?" mi chiese.

"Forse" risposi "sono ancora shockato dal bombardamento del mio auditor su questo argomento".

"La prudenza non è mai troppa" rispose lei senza un filo di calore.

La seconda volta la mia risposta risultò "pulita" anche per lei, ma il mio auditor non era ancora ricomparso. Fui mandato al banco della Ricezione a bollire per altri 15 minuti e poi dall'Ufficiale di Etica, il quale si rivelò un giovane esausto, vestito con un pullover blu a collo alto e che portava degli occhiali tipo Beniamino Franklin. Il suo approccio fu diverso ma altrettanto minaccioso. Aveva una lista di venti "azioni potenzialmente soppressive" che mia moglie poteva aver commesso: apriva o manometteva la mia corrispondenza? Oppure messaggi telefonici? Ascoltava le mie telefonate? Denigrava le mie ambizioni?

Mentre stringevo fra le mani le due lattine fui in grado di escluderla su tutti i punti. L’Ufficiale di Etica diagnosticò il mio caso come "non serio, soltanto un piccolo cedimento in ciò che chiamiamo Triangolo di Affinità, Realtà e Comunicazione.

Il Triangolo ARC è un elemento importante nella dottrina di Scientology. Significa, in maniera approssimativa, che per comunicare con successo con qualcuno si deve provare una qualche affinità con questa persona ed entrambe devono comunicare su un piano di realtà. Sapevo esattamente qual era stata la causa del mio cedimento, ma l’Ufficiale di Etica, per fortuna, lo ignorava. Controllandomi ancora una volta sulla questione "persona soppressiva" mi autorizzò a continuare il mio auditing.

Il resto della seduta trascorse senza interruzioni. Anche le domande che potevano mettermi maggiormente alla prova non mi turbarono minimamente. Mentre aspettavo l’Ufficiale di Etica avevo pensato al modo di battere l'Elettrometro quando ciò si rendeva necessario.

L'ago sembrava essere sensibile alle situazioni che indicavano tensione e poiché, io sono abbastanza bravo con i trucchi mnemonici e con i giochi che richiedono concentrazione, appena mi veniva fatta una domanda un po' difficile, costringevo la mia mente a concentrarsi su tutti i film musicali che avevano riempito la mia infanzia. Ero così in grado di sorvolare in uno stato onirico i più duri rovesci di tempesta servendomi di questo stratagemma e dando solo le risposte che volevo dare.

"Abbiamo finito" disse il mio auditor "Come vi sentite?".

"Molto impressionato" risposi in tutta onestà.

"Bene. Ora non vi allarmate, ma devo di nuovo chiamare l'Esaminatore, un'ultima volta. Deve assicurarsi che siete pronto ad uscire di nuovo nel mondo esterno".

La minacciosa ragazza in nero mi pose solo una domanda: "Che cosa pensate di aver guadagnato da questa seduta?"

"Conosco un po’ di più me stesso" risposi. Cosa che era vera, ma completamente fuori luogo.

La domanda che mi fece l'incaricato alle iscrizioni quando l'Esaminatore se ne fu andato fu più che schietta. "Avevo intenzione di proseguire e iniziare davvero il mio percorso verso il livello di CLEAR?" A questo punto avevo la netta impressione che l'impresa di scandagliare in maggiore profondità Scientology non sarebbe stata davvero un giro sulla giostra. Ciò nonostante risposi che pensavo di sì e il segretario mi ricordò che l'auditing per il Livello IV si teneva alla Direzione Generale di New York. Mi sarebbe costato 650 dollari.

Gli dissi che avevo pianificato di passare l'estate a Londra.

"Perfetto!" rispose parando l'obiezione. "Possiamo indirizzarti alla Org di Londra e ricevere una commissione. Il loro prezzo non sarà molto diverso dal nostro e ti troverai a meno di un'ora da Saint Hill, che è come essere al centro dell'Universo. Potrai proseguire lì dopo il conseguimento del Livello IV".

Nelle settimane precedenti alla mia partenza per l'Inghilterra appresi alcune cose su Lafayette Ronald Hubbard e su dove era sorta Scientology. Elron (come lo chiama il suo seguito [dalla pronuncia inglese della lettera "l" di " El " seguita dal nome "Ron"]) era nato nel 1911 a Tilden, Nebraska. Figlio di un ufficiale della marina americana, a 14 anni, mentre si trovava in villeggiatura in Estremo Oriente insieme a suo padre, "studiò… con dei lama". Ciò si rivelò un evento fondamentale nell'educazione di Elron. Non prese mai un diploma universitario - sebbene talvolta si sia vantato di una qualche laurea. Durante gli anni Trenta viaggiò nell'America Centrale e fece carriera come scrittore prolifico e celebre, ma autodidatta ("15 milioni di parole pubblicate"), di fantascienza (Final Blackout), di western (Buckskin Brigades) e di sceneggiati. Durante la Seconda Guerra Mondiale si era arruolato come ufficiale della marina americana. Oggi Elron sostiene che quella esperienza costituì le basi per i suoi romanzi, commedie e film (Mister Roberts) composti nel dopoguerra.

Dalla sua infanzia in poi, Hubbard elaborò uno schema di almeno 200 "verità che non avevano bisogno di prove… Ho visto miracoli effettuati da guru in India e in Cina, ma nella lunga relazione stabilito con loro mi sono reso conto che non sapevano fino in fondo come li avevano raggiunti. Cominciai ad indagare servendomi della mia filosofia nucleare".

Questo distillato di saggezza vissuta emerse per la prima volta nel 1950 sotto forma di un libro di 450 pagine dal titolo: Dianetics: The Modern Science of Mental Health. Ne parlò per prima una rivista di science fiction, ma fu Hubbard stesso che salutò Dianetics come "una pietra miliare per l'Uomo paragonabile alla scoperta del fuoco e superiore all'invenzione della ruota e dell'arco". Scritto in maniera non perfetta ma in modo colorito, aiutato soprattutto dal passa parola Dianetics vendette 100.000 copie nei primi tre mesi e più di un milione e mezzo ad oggi. Raggiunse la prima posizione nella lista dei bestseller. Con un apice di 500.000 sostenitori, Dianetics divenne - per un certo periodo - la parola più familiare. Costiuiva di fatto un sistema veloce per riordinare la mente che poteva essere messo in pratica da soli, nel proprio salotto di casa.

"La scoperta di base di Dianetics", spiegava un dirigente durante il corso introduttivo da me seguito, "è stata la scoperta dell'Engramma, parola che Hubbard ha preso in prestito dalla biologia, per la quale l'Emgramma è l'impressione permanente lasciata su un protoplasma quale risultato di uno stimolo. Ma per uno Scientologista un Engramma è una rappresentazione, un'immagine che viene impressa su una cellula - come un solco su un disco - da un'esperienza parzialmente inconscia e dolorosa. E' una ricerca che Freud aveva iniziato, ma che poi aveva abbandonato per occuparsi di altro. Fortunatamente per noi, Ron Hubbard l'ha ripresa e sviluppata".

Gli engrammi si radicano nell'uomo dall'inizio della vita. "La nascita è un affare aberrante", scrive Hubbard nel suo Dianetics. Facendo regredire un paziente sino alla sua nascita attraverso ipnosi indotta da droghe, fu in grado di diagnosticare che "la sua asma era stata causata dall'entusiasmo con cui il medico lo aveva sbattuto sul tavolo proprio quando stava combattendo per il suo primo respiro". Gli engrammi si possono fissare anche a livello pre-natale: "La mamma starnutisce e il bambino riceve un colpo che lo lascia senza coscienza… Il papà è in preda alla passione e il bambino ha l'impressione di essere posto in una lavatrice. La mamma è isterica e il bambino riceve un Engramma…". Infine, la teoria di Hubbard sostiene che molte delle malattie dell'uomo sono di origine engramica, inclusa l'artrite, le allergie, l'asma, alcune difficoltà cardiache, malori agli occhi, la borsite, le ulcere, la sinusite, mal di testa e perfino la tubercolosi o il cancro, come pure il comune raffreddore. L'essere umano, spiegava il nostro conferenziere, ha due menti: quella Analitica, che assomiglia a un perfetto computer, e quella Reattiva, che si occupa di situazioni come ad esempio fermare un taxi che si sta avvicinando. Quale risultato di tutti gli stimoli che riceve, la mente Reattiva è una massa di Engrammi che nutre con dati errati quella che altrimenti sarebbe una mente perfettamente Analitica. L'idea è quella di correggere - per rendere la mente CLEAR - questi Engrammi. Nella Dianetica il processo era eccessivamente lungo; pertanto, come ci fu detto nell'introduzione al corso, "Ron Hubbard si chiese ‘Perché non usare una macchina della verità per scoprire che cosa succede realmente dietro tutti questi grovigli e inibizioni?’ Così fece degli esperimenti tenendo presente quest'idea, li raffinò e in questo modo noi oggi abbiamo l'Elettrometro".

L'evoluzione da Dianetics a Scientology coincise con periodi turbolenti della vita di Hubbard. Famosi psichiatri, incluso il Dott. William Menninger, denunciarono l'auditing di Dianetics come potenzialmente pericoloso. L'endocrinologo di Manhattan, che aveva scritto un'introduzione elogiativa di Dianetics, ruppe con Hubbard affermando che questi si stava avviando sulla strada dell'"assolutismo e autoritarismo", mentre alcuni dei suoi pazienti impazzivano. Nel 1951 Hubbard - dopo un complicato processo per la sottrazione del figlio alla patria potestà - lasciò la sua seconda moglie (che durante le procedure per il divorzio lo aveva definito "irrimediabilmente pazzo") e più tardi si sposò con Mary Sue Whipp della Wichita Dianetics Foundation. Egli portò Mary Sue prima a Phoenix e poi in Inghilterra dove partorì il primo dei loro quattro figli. Si stabilirono nella fastosa dimora di Saint Hill, una proprietà di 57 acri di terra che Elron aveva acquistato dal Maraja di Janipur.

Hubbard ha lasciato dietro di sé centri di Scientology in 10 città degli Stati Uniti. Con la designazione di religione della sua teoria - mossa definita da Hubbard una "conquista storica nel campo dello spirito umano" - Hubbard è riuscito a liberare Scientology da una serie di limitazioni legali. Le regole che regolano ciò che può essere detto o fatto nel nome della religione sono difatti assai più flessibili di quelle che concernono la scienza o la medicina.

"Ron Hubbard impiegò 15 anni prima di trovare la prima persona che potesse diventare CLEAR" aveva detto il conferenziere. "Fu nel febbraio del 1966 che a Saint Hill si ottenne il primo CLEAR: uno studente sudafricano di nome John McMaster. Da allora in poi tutta la tecnologia è stata perfezionata e il processing ulteriormente sviluppato. Ora Saint Hill sforna dai 10 ai 20 clear alla settimana."

"Oggi possiamo aiutare una persona a liberarsi dai suoi Engrammi e dalle altre cose che gli impediscono di essere un perfetto essere umano. Ciò richiede 60 ore di auditing e un corso di training in Dianetics. La strada per diventare CLEAR è ora molto veloce".

Sul jet in cui mi trovavo ad un'altezza di 19.000 metri sull'Atlantico del Nord, scrissi sul mio quaderno di appunti: "sia Hubbard che i suoi discepoli chiaramente credono in quello che dicono". Poi aggiunsi: "P. S. : così pure tutti i suoi devoti venditori".

La Hubbard Scientology Organization di Londra occupava un ragguardevole edificio di quattro piani a Fitzroy Street, proprio dietro l'angolo del più alto grattacielo inglese, il nuovo edificio della Post Office Tower di 40 piani. Dopo aver fatto l'iscrizione e pagato la quota (in anticipo, naturalmente) incontrai il mio auditor. David Dunlop era uno scozzese taciturno sui trent'anni che, come mi aveva confidenzialmente detto la segretaria all'ufficio Iscrizioni, "lavora molto bene con gli americani".

L’auditor indossò lo stesso vestito grigio durante tutto il corso. Gli incontri che mi propose per farmi arrivare al Livello IV - una specie di plateau intermedio al di là del quale ci sono altri tre livelli prima di diventare CLEAR - avevano l'aria decisamente commerciale: avremmo iniziato alle 9 ogni giorno della settimana; dopodiché ci sarebbe stata un'ora di intervallo per il pranzo, per poi proseguire, quindi, fino alle 17.00.

"Adesso possiamo cominciare", annunciò David quando gli mostrai la ricevuta. Nel giro di pochi minuti ci trovammo a mettere alla prova un fragile pezzo del mio bagaglio mentale che pensavo di non ricordare più.

Iniziammo con quello che David chiamò "Straight-Wire Release", un esercizio per rafforzare la memoria e "sanare ferite del passato nel Triangolo di "Affinità-Realtà-Comunicazione". Questo esercizio e quello che seguì - e mi sorpresi quando me lo dissero – si trovavano entrambi al di sotto del Grado Zero. Pertanto se fossi stato capace di gestire il Grado Zero - il che, mi spiegò David, avrebbe fatto sì che la mia Mente Reattiva si mettesse in moto - potevamo procedere verso il Grado Uno.

Afferrai le lattine mentre David monitorava l'Elettrometro e mi poneva ripetutamente tre domande.

"Ricorda una comunicazione".

"Poco prima di salire sul mio aereo ho telefonato a mia moglie dall'aeroporto" - e seguitavo poi con il racconto di tutte le stupidaggini che ci eravamo detti per salutarci.

"Bene. Ora cerca di ricordare qualcosa di reale".

Gli descrissi tutti gli oggetti che avevo osservato all'interno dell'aereo.

"Okay. Adesso fatti venire in mente un'emozione".

Mio padre era morto quattro mesi prima. Lo stimolo provocato dalla parola "emozione" fece scaturire il racconto della mia sorprendente reazione di passività alla sua morte.

"Bene. Ora cerca di ricordare una comunicazione".

Descrissi la lettera che avevo ricevuto otto mesi prima e che mi annunciava la diagnosi fatale.

"Okay. Ricorda qualcosa di reale".

"Cancro".

"Ora ricorda un'emozione" disse David. Nel frattempo prendeva appunti su un blocknotes.

"La lettera arrivò proprio mentre stavamo lasciando un campeggio di roulotte nel Kentucky. Eravamo stati in vacanza e mi ricordo che pensai che se solo ce ne fossimo andati pochi minuti prima non avrei ricevuto la lettera e non avrebbe avuto il cancro. Ovviamente è un ragionamento sconclusionato".

"Bene. Ora ricorda una comunicazione".

"Un libro dal titolo Il modo americano di morire.

"Okay. Ricorda qualcosa di reale".

"L'essere cosciente del fatto, ancora prima della diagnosi, che mio padre sarebbe morto presto. Avevo comperato il libro tre anni prima, ma non l'avevo letto. Eppure l'avevo portato con me e l'avevo sfogliato proprio durante quella vacanza. Penso che mi stessi preparando..."

Ora ero entrato profondamente nella seduta. Era necessario sforzarmi e concentrare i miei pensieri su problemi "più sicuri". Nelle dozzine di domande e risposte che seguirono parlai del mio rapporto con mio padre quando era in vita… passando a considerazioni sull’inutilità di raggiungere obiettivi prefissati da altri… ai miei tre tentativi di scrivere una commedia.

Ricorda una comunicazione: "Il consiglio fidato di un esperto che avrei dovuto fare ancora due tentativi di bozze prima di mostrare il mio scritto a David Merrick. Ma c'è un’altra opera che voglio scrivere eppure so che se non porto a termine quello a cui sto lavorando non farò altro che accumulare un mucchio di lavori incompleti".

Ricorda qualcosa di reale: "Beh, la mia prossima commedia è così chiara nella mia mente da più di tre mesi ed è più reale di quella che ho riscritto per tre volte". A questo punto ero così coinvolto nelle mie riflessioni che David dovette ricordarmi di afferrare di nuovo le lattine, che nel frattempo avevo lasciato andare.

Ricorda un'emozione: "Anticipazione!" Stavo quasi urlando e cominciavo ad avvertire la febbre. "Sai David che anticipare qualcosa può essere molto più eccitante che lasciare che faccia il suo percorso naturale".

La risposta di David fu: "Molto bene. Ora puoi mettere giù le lattine. Mi disse, come già pensavo, che avevo raggiunto il mio "Straight-Wire Release".

"Intendi dire che il mio ago ora è immobile?"

"Oh, no. Quando l'ago rimane fermo significa che sei ‘pulito’ [release] solo su quello specifico problema che ti sto proponendo di risolvere. Ma quando l'ago si muove liberamente e senza scatti significa che hai raggiunto il rilassamento su tutto il soggetto trattato".

Nel mio successivo incontro "Grado Sotto-Zero" -"Secondo Release", le domande ripetute erano Ricordati una perdita e Ricordati una mancanza di emozione. Quasi immediatamente mi trovai di nuovo coinvolto nella morte di mio padre e nella preoccupante mancanza di emozione che mi pareva di aver vissuto. Mi trovai a raccontare all'Elettrometro di come la morte di mio padre non sembrava coinvolgermi più di quella del Presidente Kennedy o di Marilyn Monroe. Mi inoltrai successivamente in una dissertazione di bassa sociologia sulla dissoluzione dei legami familiari e su come le persone che vediamo sullo schermo siano più reali di quelle del proprio sangue. Ma la risposta appariva ancora più vicina e sempre più profonda. Mi trovai a descrivere come fosse un film, con terrificante accuratezza che ancora oggi mi fa tremare, la lenta trasformazione che provoca l'avanzare degli anni.

Mio padre aveva 79 anni quando morì. Ma mi colpì tremendamente lo scoprire che di fatto avevo iniziato a considerarlo morto già dall'età di 65.

Appena pronunciai queste parole, David mi comunicò che mi ero liberato dai miei "momenti di perdita e mancanza di emozione".

In quel momento il nuovo livello di consapevolezza raggiunto mi fece sentire bene, molto bene. Il senso di colpa sarebbe arrivato più tardi.

"Libero sulla Comunicazione" – "Grado Zero", era una variante dei giochi di associazione verbale che mi piaceva fare alle feste. Le due domande che si alternavano erano Su cosa mi vuoi parlare e Di cosa mi vuoi parlare. Io passavo dal "sesso" alle "parole" al "dramma" al "cinema" ai "titoli di giornali" all'"amicizia" al "pericolo" e a un altro centinaio di soggetti prima di trovarmi a spiegare e giustificare i miei complicati piani sul mio futuro che non avrebbero interessato nessuno al di fuori dei miei parenti a parte qualcuno che voleva mettere alla prova la mia vulnerabilità. Lo psichiatra che consultai mesi più tardi mi disse che "la libera associazione accompagnata dalla ripetizione costituisce il mezzo più veloce per indurre una regressione nel paziente. E' in questo modo che comincia a perdere il suo autocontrollo".

Dopo ogni "liberazione" iniziava uno avvilente minuetto burocratico. Il primo passo consisteva sempre nel dovermi recare presso la Tech Services (Servizi della Tecnologia) dove l'addetto di turno mi intervistava e ogni qualvolta gli sembrava che non fossi del tutto presente alle mie risposte, mi fissava con grande preoccupazione e mi chiedeva se mi sentivo bene.

Se un giorno l'auditing cessava a "metà-livello", David non mi lasciava uscire se prima non avevo focalizzato la mia attenzione su ciascuno dei cinque o sei oggetti (la maniglia della porta, per esempio) che arredavano la per altro spoglia stanza. Era come se mi stesse svegliando da un sogno.

Il Grado I riguardava i "problemi". David mi chiedeva Qual è il problema? e quando lo nominavo, aggiungeva Che soluzioni pensi di avere? Si iniziava dai "soldi" per poi trovarmi coinvolto - non molto dopo che l'Elettrometro aveva segnalato uno scatto su ciò che stava emergendo - a scoprire che il "suicidio" si nascondeva dietro i miei pensieri quale ultima soluzione per l'insolubile. Più ne parlavo e più mi rendevo conto che non avrei mai potuto metterlo in atto. Presto! Libero sui Problemi!

Uscivo dalle sedute sollevato ma mi chiedevo che cosa poteva provocare in una persona con più problemi un auditor meno sensibile. Sospettavo infatti che, sebbene in perfetta buona fede, gli auditor di Scientology fossero semplici persone che avevano studiato la Scientologia e si erano dedicati ad essa, avendo essi stessi raggiunto uno o due livelli verso lo stato di CLEAR. Al di là di questo dubitavo che disponessero di particolari qualifiche per poter giocare con la psiche di uno sconosciuto.

Il Grado II trattava di "Overt" ("azioni perniciose o contro la sopravvivenza") e "Withhold" ("attività rimosse contro la sopravvivenza") ed era chiamato "Liberazione e Sollievo". David ripeteva le due domande Che cosa hai fatto e Che cosa non hai detto. Elencavo episodio dopo episodio fino a quando mi colpiva il rendermi conto che ciò che avevo fatto era stato "fare della vita - ogni aspetto di essa anche la più futile conversazione - una lotta costante, una specie di lotta indiana, per ottenere il meglio da qualcuno. Per me tutto è colpire o soccombere, successo o fallimento, stai con me o contro di me.... David credo di aver raggiunto… release".

"Certo", diceva David.

Il Grado III o "Liberazione e Libertà" richiedeva che io ricordassi qualche rottura avvenuta nel Triangolo Affinità-Realtà-Comunicazione. In retrospettiva determinò il mio futuro come Scientologo. Cercando con tutte le mie forze di far apparire reali i miei traumi, improvvisamente aprì il coperchio del mio vaso di Pandora.

In qualche modo stavo rivivendo una discussione che risaliva ai primi tempi del mio matrimonio. Mi ricordo che stavo parlando a ruota libera su come mi stavo comportando bene e di come ero bravo quando mi accorsi che mia moglie aveva assunto, ascoltandomi, un'espressione strana e dubbiosa. Allora, scherzando, le avevo detto: "Ma come, non mi ami più?".

"Ti amo" aveva risposto scegliendo con cautela le sue parole, "ma non sono sicura di amarti in questo preciso momento". Le sue parole, per un breve istante, mi avevano ferito profondamente.

David volle sapere quando questo era successo.

Ci pensai su un momento e poi dissi: "Nel 1958. Abitavamo a Louisville ed eravamo appena tornati da una vacanza invernale a New Orleans, pertanto doveva trattarsi dell'inizio del 1958. Ed era domenica mattina, questo me lo ricordo perfettamente". [2]

"Bene. Cerchiamo di fissare meglio questa data. Era Gennaio? Febbraio?"

"Credo Marzo".

"Era Marzo" disse David consultando l'Elettrometro. "Ora la data: dall'1 al 10? Dall'11 al 20? Ho una oscillazione che mi dice che doveva essere dall'11 al 20".

"Non sarebbe più semplice consultare un calendario del 1958? Nel mese di Marzo ci sono 4 o 5 domeniche".

"Non ce n'è bisogno. E tieni le tue mani sull'Elettrometro", disse David bruscamente. "Sarà l'Elettrometro a dircelo. Era dall'11 al 15? Sedici? Diciassette? Diciotto? Diciannove? Venti? Che strano ho dei segnali per il 15, il 17 e il 18".

"Credo di sapere il perché" spiegai. "Quando hai detto 15 ho pensato alle Idi di Marzo. E il 17 è St. Patrick che chiunque sia vissuto a New York conosce. Ma non so nulla sul 18".

"Allora deve trattarsi del 18" disse David.

Di nuovo rifacemmo il test per il periodo dal 15 al 20 di marzo sull'Elettrometro. Questa volta l'unico "segnale" era per il 18.

"Prima di proseguire perché non controlliamo su un calendario del 1958 se il 18 Marzo era una domenica?"

"No" disse David. "Questa è la procedura… e non lasciare andare le lattine!".

Detto questo frugò in un cassetto e tirò fuori una lista di 23 domande che mi fece dimenticare il mio passato domestico del '58. Ero troppo nervoso per il recente ricordo dell'incidente e per la durezza di David nel rispondere 'Sì' o 'No' a gran parte delle domande. Ma David mi comunicò che l'onnisciente Elettrometro aveva mostrato forti segnali su "E' stato restimolato un rifiuto di realtà del passato?" "Certamente" dissi sfidandolo "La realtà che è stata rifiutata ero io stesso!"

Questo fu il segnale del release, ma a questo punto le mie mani erano così attanagliate all'Elettrometro che David mi dovette ricordare di allentare la presa.

"Stai bene o dobbiamo ripercorrere il Freedom Release?" mi chiese.

"Ability Release" - il mio addio all'auditing a Londra sembrò lieve in paragone, sebbene fosse iniziato con il ricordo di me che pestavo i piedi alla mia compagna di ballo e fosse finito con ancora maggiori segni di violenza da parte mia che strisciavo sotto il tiro di una mitragliatrice a Fort Dix. In entrambi i casi mi fu fatto prendere coscienza che la mia goffaggine o "calcoli sbagliati" avevano fatto del male o messo in pericolo altre persone, in particolare un sergente che era dovuto strisciare fuori per venire a prendermi affinché mi unissi in fretta al corso di infiltrazione.

Di fatto, anche mentre l'ufficio di Londra impacchettava la mia documentazione per il mio trasferimento a Saint Hill - l'unico posto al mondo dove si poteva seguire il corso finale per diventare CLEAR - mi resi conto che durante l'intera terapia ero stato indotto a sentirmi profondamente vergognoso di me stesso per il mio passato corteggiamento del suicidio, per la lotta per evitare la vita, per aver camminato dondolandomi all'età di 4 anni e soprattutto per non aver offerto aiuto nei dodici anni in cui ero rimasto a guardare mio padre invecchiare e morire.

Un senso di colpa dietro l'altro: ero preoccupato per il fatto che quando avessi visto mia madre la prossima volta potesse trasparire la terribile verità che era emersa. Una grossa battaglia era in atto dentro di me. Uno dei due contendenti diceva "Ascolta. Tutti invecchiano. La sua fine è durata otto mesi e non 14 anni. Non c'era nulla che tu potessi fare e che non hai fatto. E tu non hai provato dolore perché la morte è stata un evento pietoso e tu hai avuto otto mesi per prepararti a quella conclusione". L'altra parte, leggermente più forte, sembrava dire: "Solo Scientology ti può salvare, può sollevare il tuo senso di colpa!". Il mio coinvolgimento giornalistico era arrivato a questo punto: a una spirale avvolgente di "auto-scoperta" che stava iniziando a farmi a pezzi.

Qualcosa d'altro mi stava succedendo mentre oziavo a Londra in attesa del mio appuntamento a Saint Hill. Io che in genere soffrivo di 3 o 4 leggeri mal di testa l'anno, avevo 3 o 4 terribili mal di testa al giorno. Questi iniziavano non appena mi mettevo a riflettere sulla discussione avuta con mia moglie quel 18 Marzo 1958. C'era qualcosa di basilare o nell'incidente stesso o nel mio portarlo alla luce che la mia Mente Reattiva non voleva che venisse a conoscenza della mia Mente Analitica. Quando, con fatica, mi ponevo le domande standard di ogni giornalista - Chi, Che cosa, Quando, Dove, Perché e Come - riguardo alle rivelazioni di domenica 18 Marzo 1958, non riuscivo ad andare oltre al Quando. A questo punto succedeva sempre che un terribile mal di testa impedisse la mia concentrazione.

Puoi presentare tutte le prove e argomentazioni possibili per convincere qualcuno che una droga o una pratica o una dottrina o una sigaretta è dannosa per la sua salute, ma quando quella persona è già a metà dipendente da essa, lo deve scoprire da sé. Questa era la mia condizione mentale mentre mi recavo alla stazione ferroviaria per recarmi a East Grinstead, 30 chilometri circa da Londra, e da qui prendevo un taxi per la residenza di Saint Hill. Desideravo uscire da Scientology e lasciarmi alle spalle i mal di testa che la nuova consapevolezza aveva portato con sé. Eppure dovevo saperne di più sul significato di quegli avvenimenti di domenica 18 Marzo 1958, e sospettavo che ciò sarebbe accaduto a Saint Hill.

Il mio taxi si allontanò dalla strada principale per inoltrarsi in un viottolo di campagna che si snodava su per rotonde colline punteggiate da scooter, carrozzine per bambini, sabbiere e altalene. Un gruppo di bambini dava da mangiare a un asinello. Tutto dava una sensazione di serenità e innocenza, fino a che non giungemmo a un punto in cui la strada era oscurata dai grandi e folti alberi che la fiancheggiavano. Mentre ci stavamo avvicinando alla residenza, che appariva triste e grigia, la via terminò e il conducente del taxi mi disse: "Io non posso andare oltre. La Segreteria è nel primo capannone". Davanti alla residenza un cartello annunciava: "OFF LIMITS".

La mia liberazione da Scientology mi giunse durante la mattinata e il pomeriggio attraverso una serie di incidenti rivelatori. Trovai pronte da firmare tutte le cedole presso la segreteria. Contrariamente a quanto mi era stato detto a Londra, il costo per il Grado V, VI e VII non ammontava a 390 dollari ma bensì a 3.150! E in più c'erano le spese per il mio vitto e alloggio, mi disse il cassiere che era stato chiamato dalla segretaria quale testimonio della mia firma sul contratto. "Le informazioni che dite di aver ricevuto a Londra e a New York non sono esatte. Queste sono le nostre quote e il pagamento deve essere fatto in anticipo. Pensate forse che noi si possa rimanere creditori nei vostri confronti?" E mi porse il prezzario.

Mi sentivo oltraggiato. Dissi loro che sarei dovuto tornare a Londra e forse anche a New York per risolvere la questione. "Nel frattempo per non perdere il costo del viaggio sostenuto per venire qui, posso restare e farmi un giro qua attorno?". Fornito della spilla a forma di testa di cavallo che testimoniava che avevo raggiunto il Grado IV, e munito di una mappa dell'area con sopra segnate le zone "Off Limits", tutto il resto della giornata la passai a esplorare Saint Hill. I prati brulicavano di farfalle, grilli e individui. Dietro la residenza e attorno al pozzo erano piazzati dei tavoli pieghevoli dove una sessantina di persone stavano audendo altrettante persone con i loro Elettrometri piazzati in mezzo a ciascun tavolo. Altri gruppi tenevano sessioni di auditing dentro ai bungalow.

Verso mezzogiorno da una macchina a gettoni mi presi un sandwich e una lattina di soda e mi sedetti sul prato a fare il mio picnic, contornato da centinaia di altri discepoli di Scientology come me. Una grassa signora con il suo sandwich incartato portava un badge su cui era scritto "Sto facendo il Procedimento Power (Grado VI). Per favore non ponetemi domande, non coinvolgetemi in una sessione di auditing oppure discutete con me il mio caso". [3] Poco dopo mezzogiorno, una giovane donna fuoriuscì da una sessione di auditing con gli occhi che le brillavano e si gettò a sedere sul prato mentre sguardi sorridenti le davano il benvenuto. "Ciao Fran!", la salutarono alcune persone che stavano pranzando anch'esse sul prato.

"Sono appena diventata CLEAR!" annunciò con voce sognante. Tutti coloro che si trovavano a portata di voce le si fecero attorno per farle gli auguri, baciarla e abbracciarla. Si formò un cerchio. Ci fu un bombardamento di pressanti domande alle quali Fran rispondeva con un lieve accento del Bronx, con calma e sicurezza. Poi la conversazione scemò. Gli amici di Fran le sorrisero. Lei rispose sorridendo. Quando qualche nuovo discepolo le passava vicino, Fran gli mormorava "Sono diventata CLEAR!" e il passante allora la salutava, si congratulava con lei e poi o si allontanava o si univa al gruppo. E tutti riprendevano a sorridere.

Infine, dopo un lungo silenzio privo di altri accadimenti, Fran si rivolse a un ragazzo del cerchio e con un balzo improvviso si aggrappò ai risvolti della sua giacca e implorò: "Ma che cosa vuol dire?"

Il vuoto che esprimeva e che le aveva portato la sua nuova condizione di CLEAR mi colpì e avrei voluto rispondere alla sua domanda con un'altra domanda: "Ma chi lo vuole questo CLEAR?"

Subito dopo il pranzo fui colpito dalla vista di una bambina che assomigliava a mia figlia di 3 anni. Doveva avere 5 o 6 anni e indossava quello che doveva essere il vestito della domenica, un abitino rosso e calze bianche. Appariva molto tesa, alla pari di sua madre, una giovane donna in pantaloni che, da come parlava, poteva essere Australiana. "Ora, quando sarai di fronte all'esaminatore voglio che tu faccia esattamente quello che abbiamo fatto a casa questa mattina. Quando ti chiederà se ti senti rilassata, tu risponderai di ‘sì’ proprio come abbiamo fatto a casa!"

La bambina fece un cenno affermativo che sembrò scuotere tutto il suo corpicino. Mentre lei e sua madre si avviavano alla sessione di auditing, davanti a me si presentò come un flash shockante il prezzario che avevo visto e sul quale stava scritto: "Junior Dianetics: $10; Corso Revisione per bambini $5.60". Non erano trascorsi due minuti che uscirono. Ora il passo della madre era rapido e sicuro. Sua figlia le saltellava accanto - aveva fatto piacere al genitore e pertanto adesso poteva andare a giocare, almeno fino all'indomani.

In preda alla depressione entrai nella libreria di Scientology, dove una impiegata magra e dagli occhi tondi fece delle osservazioni sul tempo: "Non ha fatto un goccio d'acqua sin da quando John McMaster è diventato Clear. Da domenica scorsa è sempre stato bello…"

Le sue parole misero in moto un altro terribile mal di testa e proprio quando mi stavo chiedendo quale poteva esserne la causa, la mia Mente Reattiva e quella Analitica finalmente si incontrarono.

"Senti" dissi, quasi assalendo la povera impiegata, "Non avete per caso una specie di almanacco o calendario perpetuo?"

"No" mi rispose "Non abbiamo niente di simile".

"Mi puoi chiamare un taxi?" chiesi.

"Può farlo il centralino. Se mi dai quattro pennie farò in modo che faccia la chiamata".

L'unico calendario nella libreria era uno del 1967 e quell'anno il 18 Marzo cadeva di sabato. Nei 15 minuti che avevo mentre aspettavo il taxi, una delle mie menti cercava di calcolare all'indietro il 18 Marzo del 1958, cosa che in genere riuscivo a fare in due o tre minuti, mentre l'altra mente sembrava che mi dicesse piangendo: "FERMATI".

Nel lasso di tempo che passò prima che pagassi il taxi e mi precipitassi dentro la libreria W.H. Smith & Sons di East Grinstead ero riuscito ad arrivare solo al 1960.

Da Smith c'era un almanacco. Impiegai meno di un minuto per trovare ciò che mi aveva attanagliato sul 18 Marzo 1958. Non era senso di colpa o l'amore di mia moglie per me. Era semplicemente che nel 1958 il 18 Marzo era caduto di Martedì e non di Domenica.

Mi sembra ancora terribilmente patetico e stupido il fatto che il mio fallimento nel portare avanti un semplice lavoro giornalistico - in un altro momento avrei automaticamente cercato la data - mi abbia reso al 50% dipendente da Scientology, dalle sue sessioni di auditing e dal dannato Elettrometro. Mi risulta ancora difficile ammettere a me stesso quanto profondamente quei mesi abbiano inciso su di me. Uno psichiatra a cui mi sono rivolto successivamente per cercare di capire che cosa mi fosse successo mi disse: "Non ti è stato fatto il lavaggio del cervello perché altrimenti non saresti qui a parlare con me. Ma su di te è stato impiegato un massiccio lavoro di indottrinamento e spero che tu possa ritrovare il tuo equilibrio".

Sono sicuro che fra i milioni di parole che Elron ha scritto ce ne sono alcune fatte a posta per convincermi che l'Engram che ho sbloccato in quella sessione di auditing è accaduto in un martedì di un'altra vita, o che il 18 Marzo cadeva di domenica durante la mia vita uterina, ma - grazie a Dio - adesso la cosa per me non ha più importanza.
 
 

Note

[1] La stima è mutuata dalla propaganda di Scientology, vedi qui (Nota 4).

[2] L'episodio è ripreso nel Capitolo 18 - "L'E-meter" - de Lo Scandalo Scientology, a cura della giornalista Paulette Cooper.

[3] Per una discrizione dettagliata del "Procedimento Power" (Potere), vedi qui.

 
 
 
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