Del Prof. Benjamin Beit-Hallahmi, Sociologo della Religione, Università di Haifa. Tratto da: Marbourg Journal of Religion, Volume 8, No. 1 (Settembre 2003) Traduzione a cura di Martini, novembre 2004.
La problematica negli scritti accademici 26 ragioni per riesaminare il consenso Attività laiche e di auto presentazione
2. Auto presentazione al momento del reclutamento: Dianetics 3. Auto presentazione al momento del reclutamento: Testimonianze dal ciberspazio 4. Prodotti ed attività laiche 5. La "Via della Felicità" 6. Auto presentazione come movimento laico 7. La campagna anti psichiatria 8. Rigetto dell'etichetta religiosa 9. Sollecitazione di approvazione 10. Auto presentazione come ente di ricerca Natura commerciale delle attività
12. Appartenenza non esclusiva 13. Auto presentazione come impresa: marchi commerciali e segreti commerciali 14. Funzionamento come impresa: il franchising 15. Funzionamento come impresa: il profitto come obiettivo 16. Funzionamento come impresa: affiliazione ed interessi economici 17. Funzionamento come impresa: il convegno del 1992 dei Gestori di Missione La storia di Scientology e la sua credibilità
19. Storia degli inizi e motivazioni: il mondo di Hubbard 20. Litigiosità, molestie e inganno 21. La fedina penale di Scientology 22. Direttive e intenti criminali 23. Strategie criminali: infiltrazione 24. L'inganno come politica operativa: strategie di finzione 25. Strategie di inganno: credenziali false e obiettivi vulnerabili 26. Le Routine di Addestramento per mentire Prendere sul serio l'etichetta religiosa Contestualizzazione delle credenze: il contesto di azione Contestualizzazione delle credenze: il contesto dell'inganno Casi di controllo e il problema della motivazione Scientology e gli studiosi di NMR
Il nome Scientology (marchio di fabbrica registrato e provvisto di copyright) richiama alla mente una vasta gamma di affermazioni, osservazioni, impressioni, conclusioni e documenti, i quali riflettono una storia complessa e controversa. Il dibattito religione/non religione su gruppi ed organizzazioni varie, che negli ultimi anni ha avuto vasta eco sui media occidentali, di solito ha presentato alla pubblica opinione e ai politici la dicotomia "religione contro 'setta' o 'culto' ". La classificazione discussa in questo articolo è formulata in modo diverso. Hopkins (1969) ci offre i termini del dibattito nel modo più schietto e diretto possibile quando nell'articolo apparso su Christianity Today oltre 30 anni fa chiede: "Scientology: Religione o racket?" Letto oggi l'articolo di Hopkins suona ingenuo e caritatevole, ma la questione è ancora presente, ed è ancora in attesa di risposta. Il quesito se qualche particolare organizzazione soddisfa la nostra definizione di religione non viene sollevata molto spesso, e questo è vero sia per le vecchie che per le nuove religioni (cf. Beit-Hallahmi, 1989; Beit-Hallahmi, 1998; Beit-Hallahmi & Argyle, 1997). Il motivo è che non mancano né comportamenti religiosi, né gruppi la cui autenticità non viene messa in dubbio, ma, in alcuni rari casi, ci si pongono domande su autenticità e sincerità. In merito a Scientology ci troviamo di fronte a due affermazioni contrastanti. La prima, sposata dalla maggioranza di studiosi di NMR [Nuovi Movimenti Religiosi] oltre che da decisioni legali e amministrative, sostiene che Scientology è una religione, forse incompresa e innovativa, ma ciononostante una religione e perciò meritevole della nostra attenzione accademica. La seconda, reperibile nella maggioranza di articoli dei media, in alcuni documenti governativi di vari paesi e in molte decisioni legali e amministrative, sostiene che Scientology è un'impresa commerciale, spesso dedita ad azioni criminali, che a volte si maschera da religione. Iniziamo la nostra analisi della questione con un pezzo di storia recente, un articolo di giornale qui riprodotto integralmente. La linea d'emergenza per la "salute mentale" è fuorvianteQuesto testo può servire come un esempio da manuale di giornalismo che interpella tutte le parti in causa e lascia che il lettore tragga le proprie conclusioni. Come dobbiamo considerare questo recente evento?
Bryan Wilson (1970, p. 143) ha scritto che: «... in Scientology, anche se forse solo per ragioni di convenienza, sono state adottate lo stile di "chiesa" e la simulazione di forme religiose». Successivamente Wilson ha scritto che in alcuni movimenti religiosi «... le attività che possono essere definite di culto o devozione sono spesso limitate nel tempo e nello scopo (come nel caso della Christian Science, di Scientology e dei Testimoni di Geova)» (1982, p.110). Questo tipo di affermazione riflette una evidente mancanza di familiarità con le pratiche reali di tali gruppi. Semplicemente non esiste paragone tra l'assenza di culto o devozione nella vita della maggioranza dei clienti e degli operativi di Scientology e la significativa presenza di tali azioni tra i seguaci della Christian Science o dei Testimoni di Geova. Otto anni più tardi Wilson definisce Scientology una "religione laicizzata" (1990, p.267) ed inizia la sua discussione dell'organizzazione con un riferimento al valore finanziario dell'etichetta religiosa. Dobbiamo far notare che Wilson non ha mai citato le finanze nel discutere la Christian Science, i Discepoli di Cristo, l'Esercito della Salvezza, i Testimoni di Geova, i Mormoni, la Chiesa dell'Unificazione o i Christadelphians (Wilson 1970, 1990). Inoltre, il termine "religione laicizzata" colpisce molti di noi come un ossimoro, non più significativo di "laicismo religioso". In seguito Wilson (1990) paragona gli scientologist ai quaccheri, facendo anche la stupefacente affermazione che «alle sue origini il Cristianesimo iniziò con la pratica terapeutica e acquisì il suo fondamento dottrinale soltanto in seguito» (1990, pag. 283). Wilson (1990, pag. 282-283) affronta la questione della classificazione e della motivazione più avanti, sostenendo che «anche se si potesse dimostrare in forma conclusiva che Scientology ha assunto il titolo di "chiesa" specificamente per assicurarsi la protezione della legge in quanto religione, ciò nulla direbbe sullo status del suo sistema di credenze». Poi procede con la verifica di questo particolare sistema di credenze introducendo un "inventario probabilistico" di 20 punti su cui controlla le credenze di Scientology. La sua conclusione (pag. 288) è che Scientology è un «orientamento religioso conforme alla società moderna», il che più che una definizione suona come una dichiarazione pubblicitaria. Che Scientology dovrebbe forse essere accomunata ad altri programmi laici di auto miglioramento è stato suggerito da Richardson (1983): «grazie evidentemente al considerevole interesse in tecniche di auto miglioramento, esiste un grosso mercato per gruppi come Scientology, est, TM, Silva Mind Control ed altri gruppi similari che offrono corsi a pagamento» (Richardson, 1983, pag. 73). Qui Scientology viene elencata con est e Silva Mind Control, due gruppi che non hanno mai cercato l'etichetta religiosa, e con TM [Meditazione Trascendentale], che ha attivamente opposto resistenza a tale etichetta. Similmente Passas (1984) classifica Scientology come offerente auto miglioramento e auto potenziamento, raggruppandola di nuovo con est. Bainbridge & Stark (1981) hanno definito Scientology «un vasto culto psicoterapico» (pag. 128) ridicolizzando le sue affermazioni sul procedimento di "Clear" e i suoi risultati. Sostengono che «il ruolo richiesto al Clear» consiste di «accettazione fiduciosa di idee impossibili, con conseguente disponibilità a fare affermazioni che gli estranei troverebbero incredibili» (pag. 131). Se questo giudizio potrebbe facilmente essere espresso nei confronti degli aderenti a tutte le religioni, vecchie e nuove, esso non ha precedenti nella letteratura accademica. Ci si deve chiedere quindi perché gli autori abbiano utilizzato questi termini derisori che non avrebbero sicuramente usato nel discutere qualsiasi gruppo religioso noto, come ad esempio Ebrei, Mormoni, Testimoni di Geova o Cattolici. Bainbridge & Stark affermano anche che il procedimento di "Clear" «... è una terapia in cui ai pazienti viene velocemente insegnato a mantenere il silenzio sulle proprie insoddisfazioni, e a percepire la soddisfazione nel silenzio degli altri membri» (pag. 133), il che costituisce una «ignoranza pluralistica» (pag. 132). Inoltre Bainbridge & Stark (1981, pag. 132) approfittano dell'occasione offerta dall'articolo su Scientology per ricordare ai lettori che «alcuni leader di culto contemporanei di grande successo sono consapevolmente dei truffatori». Bednarowski (1995) cita la classificazione di racket fatta di Scientology da media e giuristi, poi (1985, pag. 390) esprime la sua speranza che «Scientology possa decidersi a sollecitare quel tipo di critica esterna essenziale a qualsiasi movimento religioso al fine di frenare i propri tratti eccessivi». Ci si chiede se speranze analoghe siano mai state espresse in altri scritti accademici a proposito di qualsiasi religione, vecchia o nuova. Riuscite ad immaginare uno studioso che si augura che la Christian Science, i Branch Davidians o gli Ebrei per Gesù "frenino i loro tratti eccessivi"? Robbins (1988) descrive piuttosto chiaramente la natura orientata al profitto delle attività di Scientology, mentre Bromley & Bracey (1998), seguendo Greil & Rudy (1990), la chiamano una quasi-religione. «le quasi-religioni possono essere definite come collettivi in cui tensione e ambiguità organizzativa e ideologica in merito alla propria visione del mondo, alle prospettive e ai programmi di studio vengono redditiziamente utilizzati per facilitare sia affiliazione che dedizione» (Bromley & Bracey, 1998, pag. 141; Greil & Rudy, 1990, pag. 221). L'uso del termine "quasi" in questo contesto non suona come un complimento, in particolare quando accostato, nella stessa frase, al termine "redditiziamente". Dopo tutto, Scientology richiede e si aspetta pieno riconoscimento come cosa reale, autentica e genuina, non solo come "quasi". Bromley & Bracey (1998) affermano anche che in Scientology le "violazioni etiche" sono quelle azioni che riducono redditività e produttività, ma a dispetto del loro uso del termine "quasi", Bromley & Bracey non solo danno il loro benestare all'organizzazione, ma divengono agiografici nei confronti del suo "profetico fondatore". In seguito fanno riferimento a "rivelazioni profetiche", "scoperte spirituali" e a "teologia", termini che la stessa Scientology non ha mai usato. Wallis (1977), nel suo famoso studio accademico sull'organizzazione, descrive una lunga storia di attività fraudolente e facciate ingannevoli, ma crede comunque che si tratti di una religione. Pertanto, descrivendo la storia dell'organizzazione agli inizi degli anni '50, Wallis (1979, pag.29) sostiene che «... esistono forti argomentazioni per dichiarare Scientology una religione concepita in senso ampio». I termini del dibattito "religione contro racket" vengono indirettamente formulati da Eileen Barker quando afferma che: «A differenza della Chiesa dell'Unificazione o degli Hare Krishna, la Chiesa di Scientology non può dirsi chiaramente una religione. Esistono tuttavia considerevoli vantaggi economici ottenibili dall'essere definiti una religione. Scientology ha combattuto e vinto in tribunale... con l'effetto di essere considerata religione e, perciò, avente i requisiti per concessioni fiscali» (Barker, 1994, pag. 105). Analizzando la letteratura legale, comprese le sentenze pubblicate, scopriamo che se gli studiosi si sono mostrati eccezionalmente solidali con Scientology, l'organizzazione ha però ricevuto molta meno solidarietà dai membri della professione legale. Naturalmente alcuni avvocati sono stati generosi nelle proprie lodi, in particolare quando pagati da Scientology. Ma giudici e giuristi che hanno presieduto commissioni di inchiesta in tutto il mondo si sono mostrati decisamente severi e sospettosi. Ciò non si riflette nella totalità della storia dei contenziosi, in cui Scientology ha segnato alcune vittorie, ma in casi in cui era in gioco la definizione di Scientology come organizzazione. Ciò che è significativo è che le corti statunitensi sono state ancora più decise delle omologhe straniere nel rigettare l'affermazione di Scientology di essere una religione. Se chiedete ai giuristi di classificare Scientology, il giudizio unanime è abbastanza chiaro e numerosi studiosi di giurisprudenza e giudici pensano chiaramente che vi sia qualcosa di illecito e sinistro in merito ad essa. Non sono soltanto scettici sulle sue affermazioni, ma fanno decise chiamate in giudizio e rimangono innegabilmente dubbiosi sul suo diritto all'etichetta di religione. John J. Foster, giurista britannico incaricato di investigarla (1971), ci fornisce lo studio definitivo su Scientology, basato unicamente sugli scritti interni dell'organizzazione. Le sue conclusioni, che sembrano essere state ignorate dagli studiosi di NMR, furono che Scientology può affermare unicamente di offrire un sistema psicoterapico e, come tale, dovrebbe essere regolamentata. Scoprì che il suo solo scopo era produrre profitto. In quel rapporto venne messa in ridicolo qualsiasi affermazione di Scientology di essere una religione, e vennero denunciate molte delle sue azioni fraudolente. In due casi famosi, giudici che avevano conosciuto Scientology solo attraverso il caso in giudizio offrirono una diagnosi decisiva. In una sentenza di Londra del 1984, il giudice Latey scrisse: «Scientology è sia immorale che socialmente sgradevole... è corrotta, sinistra e pericolosa. È corrotta perché si basa su bugie e inganno ed ha come vero obiettivo denaro e potere per Mr. Hubbard, sua moglie e chi gli è vicino ai vertici» si veda (http://www.demon.co.uk/castle/). Quello stesso anno, a Los Angeles, il giudice della Corte Superiore Paul G. Breckenridge, Jr. definì Scientology «una vasta impresa per estorcere ai suoi seguaci quanto più denaro possibile attraverso le sue teorie pseudoscientifiche... L'organizzazione è chiaramente schizofrenica e paranoica, e questa bizzarra combinazione sembra essere un riflesso del suo fondatore, L. Ron Hubbard» (Superior Court, Los Angeles County, June 22, 1984, Church of Scientology of California v. Gerald Armstrong, Case No. C420143). Queste frasi sono davvero eccezionali in contenziosi che vedano coinvolte organizzazioni religiose. Burkholder (1974, pag. 44) conclude che le decisioni dei tribunali hanno soltanto dimostrato lo "status religioso ambiguo" di Scientology. Friedland (1985, pag. 589) classifica Scientology tra le «numerose religioni motivate dalle tasse che si ritrovano spesso nei tribunali» e suggerisce che la motivazione del suo fondatore era di evitare interferenze legali e fiscali nei suoi affari (cf. Heins, 1981; Schwarz, 1976). Passas & Castillo (1992, pag. 115) sostiene che si tratti di una «impresa commerciale anomala... e tale anomalia è la sua linfa vitale». Esaminando la letteratura legale degli Stati Uniti, Senn (1990) presenta Scientology come un esempio primario di frode religiosa. Questi studiosi non hanno trovato che Scientology sia "controversa", o abbia "tratti eccessivi". Hanno semplicemente asserito che si tratta di una truffa criminale. Il trattamento riservato a Scientology dai tribunali statunitensi è stato eccezionale per un'organizzazione che reclama un'etichetta religiosa. Se confrontiamo il caso di Scientology con il caso della Universal Life Church, scopriamo che quest'ultima (un'impresa che fornisce ordini per corrispondenza e come tale trattata dagli studiosi, si veda Melton, 1999) ha facilmente vinto contro l'IRS ottenendo l'esenzione fiscale, mentre Scientology ha perso ogni volta che ha cercato di ottenere tale status, non ricevendo alcuna simpatia dai tribunali (Friedland, 1985; Schwarz, 1976). Le decisioni che si sono susseguite dagli anni '60 in poi hanno confermato che le pratiche di Scientology erano laiche e fraudolente (Si veda United States v. Article or Device, Etc., 333 F. Supp. 357 (D.D.C. 1971) ), e nei 25 anni tra il 1967 e il 1993 [anno in cui ha ottenuto l'esenzione - NdT] i tribunali statunitensi hanno confermato tutte le decisioni dell'IRS contro l'organizzazione, negandole l'esenzione fiscale. La Corte Suprema degli Stati Uniti decretò (Hernandez v. Commissioner of Internal Revenue, 1989) che i pagamenti per l'"auditing" non erano fiscalmente deducibili. Non soltanto i giudici, ma diversi giornalisti investigativi hanno emesso giudizi diametralmente opposti a quelli degli studiosi di NMR. Nel 1991 la rivista Time pubblicò un reportage su Scientology a firma di Richard Behar, giornalista specializzato in articoli sul crimine imprenditoriale e organizzato che negli anni '80 aveva condotto un'inchiesta su Scientology (Behar, 1980). Time descrisse l'organizzazione come «un immenso e redditizio racket globale che sopravvive intimidendo i membri e i critici con uno stile mafioso» (Behar, 1991, pag. 52 ). La denuncia del 1991 di Time era stata preceduta da una serie di articoli di Sappell & Welkos (1990) che attiravano l'attenzione su alcune delle medesime questioni. La denuncia del 1991 di Behar ricevette diversi premi, incluso il Gerald Loeb Award for Distinguished Business and Financial Journalism e un Conscience-in-Media Award dalla Society of Journalists and Authors. L'articolo di Behar, come riassunto dalla sentenza di una corte, sosteneva che «Scientology, piuttosto che essere una religione autentica, è in realtà organizzata allo scopo di fare soldi con mezzi sia legittimi che illegittimi. L'articolo espone nel dettaglio diversi presunti schemi che si dice la chiesa utilizzi per aumentare il proprio reddito, compreso far pagare ai propri membri tariffe sempre crescenti, ingannare i non membri con l'uso di gruppi di facciata, manipolare i mercati valutari e obbligazionari attraverso informazioni interne ed evadere il fisco... il querelante [l'organizzazione Scientology] non ha smentito tali affermazioni, oppure la Corte le ha ritenute non sanzionabili sulla base del fatto che nessuna giuria ragionevole avrebbe potuto determinare che erano state pubblicate con reale malizia. La sola affermazione ancora in dibattimento nel presente caso ("una fonte di capitali per la chiesa con sede a Los Angeles è la tristemente nota ed autoregolamentata Borsa di Vancouver, British Columbia, spesso definita la capitale mondiale della truffa") insinua semplicemente ciò che questa Corte ha ritenuto essere non sanzionabile poiché non asserito con reale malizia: che lo scopo di Scientology è quello di fare soldi con mezzi sia legittimi che illegittimi. Di conseguenza, la richiesta su questa affermazione deve essere rigettata come sussidiaria di un punto di vista non sanzionabile espresso nell'articolo» (US District Court, Southern District of New York, 92 Civ. 3024 (PKL) si veda www.planetkc.com/sloth/sci/decis.time.html ). Il trattamento che i media riservano a Scientology è decisamente insolito. La rivista Time è stata descritta come una vera rappresentazione della cultura statunitense (cf. Fox, 1971). Essa è stata formata a immagine del suo fondatore, Henry Luce, nato in Cina da genitori missionari e divenuto un devoto credente nel repubblicanesimo conservatore, ed ha avuto funzione di custode della legittimità maggioritaria. Nel corso della sua storia la rivista non ha mai negato l'etichetta religiosa a nessun altro gruppo, per quanto controverso potesse essere. Time non ha definito Scientology "controversa", non si è riferita ad essa come ad una "non ortodossia", come è invece successo per altri NMR. L'ha definita un racket e un imbroglio. Il modo in cui il New York Times ha trattato Scientology non è dissimile. Frantz (1997a, 1997b) ha denunciato le strategie laiche del gruppo e le sue tattiche di litigiosità legale, mentre Rich (1997) ha ridicolizzato le sue affermazioni sulle persecuzioni che avrebbe subito da governi paragonati a quello nazista, esprimendo seri sospetti sul modo in cui aveva ottenuto l'esenzione fiscale con la sorprendente e totale resa dell'IRS, in circostanze che potrebbero solo essere descritte come decisamente misteriose. Il modo in cui Herb Goldberg Jr., Commissario dell'IRS, si convertì improvvisamente alle istanze dell'organizzazione non è mai stato completamente investigato.
Se, oltre al calore, questo dibattito vuole produrre un po' di luce è doveroso procedere ad una nuova valutazione del consenso, e per questo riesame sono necessarie nuove osservazioni. Non dovremmo ascoltare i giuristi, gli studiosi di materie legali, i professori di diritto o accettare il giudizio di alcuni giornalisti. Non dovremmo nemmeno accettare il giudizio dei nostri colleghi senza cercare nuove evidenze. La documentazione pubblica, disponibile e facilmente accessibile, ci fornisce materiale addizionale che, sebbene lungi dall'essere nascosto, sembra essere piuttosto stranamente sfuggito ad un'accurata e adeguata attenzione. Troviamo che alcuni aspetti delle operazioni di Scientology sono state trascurate e la loro assenza dalla documentazione accademica è preoccupante. Nell'osservare l'organizzazione in azione, esamineremo sia la sua storia che le pratiche correnti. Tali osservazioni, ancorate a documenti autentici, non riflettono eventi marginali, la comportamenti significativi, rappresentativi e sintomatici. I documenti citati sono autentici ed inconfutabili. Gran parte di essi sono ora accessibili su Internet. In ogni caso, vi invito a leggere gli originali nella loro interezza e raggiungere la vostra comprensione del loro significato.
1. Auto presentazione al momento del reclutamento: Il "Oxford Capacity Analysis" Lasciatemi introdurre il concetto di dissertazione sul reclutamento, riferito a presentazioni orali e scritte dirette ai potenziali membri come parte dello sforzo di reclutamento. Gruppi ed imprese, nel cercare di reclutare membri o clienti, usano una dissertazione sul reclutamento, o retorica, che definisce ciò che sostengono di offrire. Uno dei noti componenti del processo di reclutamento di Scientology è il cosiddetto "Oxford Capacity Analysys" (OCA), che al pubblico viene presentato come un "test gratuito della personalità". «La vostra personalità ha a che fare con il vostro reddito, il vostro futuro, le vostre relazioni personali e la vostra vita. Un test di questo tipo vi costerebbe normalmente 500 dollari o più. Qui vi viene offerto gratuitamente come pubblico servizio». (si veda http://www.scientology.org/oca.html ). L'affermazione su costo o valore del servizio è falsa, poiché il "test" è totalmente privo di valore. Il "Oxford Capacity Analysis" non ha nulla a che fare con Oxford, con la capacità o con l'analisi. Indipendentemente dal modo in cui risponderete a tale "test della personalità", la sua interpretazione condurrà ad una sola raccomandazione: l'immediata iscrizione ad uno dei "corsi di comunicazione" di Scientology (Foster, 1971). Ciò che risulta chiaro dall'osservazione dell'OCA e dal modo in cui viene usato da Scientology è che questo falso "test" è una dissimulazione puramente laica, studiata per attrarre l'ignaro con promesse di auto miglioramento laico. Oltre alla natura fraudolenta della presentazione, ciò che è significativo è che l'OCA e tutte le affermazioni che lo riguardano sono puramente e totalmente laiche (Foster, 1971). 2. Auto presentazione al momento del reclutamento: Dianetics Un altro concetto usato nella retorica del reclutamento è stata Dianetics, definita come "scienza del pensiero" e come "Scienza Moderna della Salute Mentale". «In ambito individuale può prevenire o alleviare la pazzia, le nevrosi, le compulsioni e le ossessioni, e può portare benessere fisico rimuovendo la causa fondamentale di circa il settanta percento delle malattie che affliggono l'uomo» (si veda http://www.dianetics.org/what/index.htm). Nel corso degli anni si è sostenuto che Dianetics fosse una cura per il cancro, la poliomielite, l'artrite, le emicranie, l "disturbi da radiazioni", la bronchite, la miopia e l'asma. Inoltre Hubbard sosteneva che Dianetics fosse «L'antidoto totale per l'eradicamento del lavaggio del cervello» [sic] (HCOB 19 Dicembre 1955). Viene citato un caso in cui un bambino fu resuscitato con l'"auditing". Qualsiasi cosa sia o faccia Dianetics, se mai lo fa, viene sempre presentata come un sistema di auto miglioramento puramente laico, uno degli innumerevoli programmi similari presenti sul mercato. 3. Auto presentazione al momento del reclutamento: Testimonianze dal ciberspazio Il ciberspazio è stato inondato di testimonianze Scientology, tutte preparate dall'organizzazione e studiate per suonare sincere, personali e genuine. Questi testi utilizzano un vocabolario estremamente limitato e sintassi fortemente carente. Potrebbero essere state prodotte da un computer che avesse mangiato qualche libro di Dale Carnagie, e usasse troppo spesso le parole "incredibile" e "meraviglioso". Leggete ad esempio http://www.our-home.org/davidtidman/myself.htm, dove David Tidman, che per diciotto anni è stato dipendente dell'organizzazione Scientology ed ora possiede una "Attività di Auditing sul campo", ci racconta di se stesso e del suo successo in Scientology Spesso le testimonianze sono molto brevi e possono essere riprodotte nella loro interezza, preservando il livello originale di (an)alfabetismo: «Salve, mi chiamo Dott. George Springer ed eccovi un po' di dati su di me. Sono dottore per quindici anni diventato inventore e imprenditore. Sono in Scientology dal 1986 e con questa abilità cresciuta e le mie invenzioni ho raggiunto tutto il mondo... Con il mio successo in Scientology così grande è difficile incapsularlo in poche parole. In generale direi che ciò che ho guadagnato è una consapevolezza ampiamente aumentata sulla vita e sulla livingness e l'abilità di creare ed espandermi nella vita» (si veda http://www.our-home.org/drgeorgespringer). Ad un'ulteriore indagine il "Dott." Springer, scientologist di successo, è risultato essere un impostore che non è mai stato medico, e le sue invenzioni sono risultate essere i tipici imbrogli di ringiovanimento (si veda http://www.sptimes.com/News/080600/NorthPinellas/FDA__Risks_may_lurk_b.shtml) Mentre le testimonianze degli studiosi (si veda http://www.religion2000.de/ENG/index.html) enfatizzano la natura religiosa di Scientology, le affermazioni personali del ciberspazio enfatizzano successi puramente secolari, senza alcun accenno alla religione. Tutte le testimonianze provengono da dipendenti e tenutari di franchise che sicuramente devono il loro successo materiale all'organizzazione (si veda http://www.myhomepage.org/richardfisco/index.htm) Ciò che ci dovrebbe interessare quando leggiamo le testimonianze del ciberspazio non sono la qualità letteraria o gli interessi finanziari, ma il contenuto religioso. I latori di queste testimonianze, accuratamente selezionati da Scientology, stanno presumibilmente proselitizzando, cioè insegnando la fede, e potremmo chiederci di che fede si tratta. Nessuno di quei messaggi contiene qualcosa di anche remotamente religioso. 4. Prodotti ed attività laiche Quando esaminiamo se un'attività potrebbe essere interpretata come religiosa, la domanda da porsi è se potrebbe esserci un contesto religioso. Fa riferimento ad una credenza specifica? Si tratta di un rituale? «L'uomo comune è alle prese con i problemi. Si chiede: come posso guadagnare di più? Come posso fare in modo che mia moglie mi sia fedele? ... con il processing di Scientology egli risolve tali problemi» (Hubbard, 1970, citato in Passas & Castillo, 1992, p.105). Sono queste le problematiche religiose principali dell'umanità? Vorrei ricordarvi che Bromley e Bracey (1998) considerano il "processing" come un rituale religioso e sembrano ignorare il fatto che tale rituale religioso venne disegnato dal suo creatore per aiutare il fedele a guadagnare di più e ad evitare l'infedeltà della moglie. La maggioranza delle attività condotte da Scientology e dai suoi numerosi gruppi di facciata e sussidiarie implica la commercializzazione di prodotti laici quali il programma "Clear", la formazione manageriale della Sterling Management Systems e l'auto migliormento scolastico. La pubblicità di vendita per il "Clear" è completamente laica: «Sul Corso di Clearing raggiungerete senza problemi lo stato stabile di Clear, con ottima memoria, QI aumentato, forte forza di volontà, personalità magnetica, vitalità stupefacente, immaginazione creativa» (Bainbridge & Stark, 1981, p.128). Un altro caso pertinente è il "Rundown di Purificazione", commercializzato in tutto il mondo da Scientology. «Il Rundown di Purificazione è un programma disintossicante che permette all'individuo di liberarsi da droghe, tossine ed altre sostanze chimiche... un importante passo avanti di L. Ron Hubbard che ha permesso a centinaia di migliaia [di individui] di liberarsi dagli effetti nocivi di droghe e tossine» (si veda faq.scientology.org/puri.htm). Sappiamo che il "Rundown di Purificazione" si basa su saune e vitamine, entrambe offerte a prezzi esorbitanti (1.200 dollari). Ufficialmente il "Rundown di Purificazione" è un "programma religioso" (Mallia, 1998c) a cui ogni scientologist deve sottoporsi come primo passo sul "Ponte della Libertà Totale". Quale potrebbe essere il suo contesto religioso? L'inganno della purificazione è simile a quello di molti prodotti offerti in tutto il mondo da diversi ciarlatani e truffatori, senza alcun riferimento alla religione. Heber C. Jentzsch afferma che grazie al "Rundown di Purificazione" si è curato dagli effetti negativi delle radiazioni, il che significa che si tratta davvero di una stupefacente svolta in campo medico, ma pur sempre puramente laica (Mallia, 1998c). Scientology sta offrendo un opuscolo intitolato La Via della Felicità presentato come «un codice morale non religioso basato interamente sul buon senso, che sta avendo profondi effetti in tutto il mondo». È stato scritto da L. Ron Hubbard, viene distribuito da organizzazioni di facciata di Scientology ed è coperto da copyright e trademark (si veda http://www.thewaytohappiness.org/index.htm). La Fondazione Via della Felicità è un'organizzazione di facciata creata per operare all'interno delle istituzioni pubbliche o a sostegno statale degli Stati Uniti, e dichiara pertanto di essere specificamente non-religiosa. In anni recenti La Via della Felicità è stata offerta in altri paesi. All'inizio del 2003 centinaia di migliaia di copie in traduzione ebraica sono state distribuite in Israele. 6. Auto presentazione come movimento laico Alcuni rappresentanti di Scientology sostengono che la cosiddetta chiesa non è una religione. Quando nel 1985 una sua sede aprì in Giappone, si curò di presentarsi come una "filosofia" e non come una religione (Kent, 1999). Negli Stati Uniti un articolo pubblicato su un quotidiano del Maine che sollecitava ai capi delle chiese locali riflessioni sul "nuovo millennio" riportò che «Barbara Fisco, responsabile della missione della Chiesa di Scientology a Brunswick, ha detto che Scientology non è una religione e perciò non è soggetta alle implicazioni religiose dell'Anno 2000» (Smith, 1999 www.timesrecord.com/main/79c6.html_). Il caso di Scientology in Israele è veramente istruttivo. Scientology è presente in Israele, in varie forme organizzative, da oltre 30 anni; non solo i suoi responsabili non hanno mai rivendicato alcuna etichetta religiosa, ma hanno opposto resistenza a qualsiasi suggerimento o implicazione in questo senso. Scientology si è sempre presentata come un'impresa commerciale laica di auto miglioramento, e paga le tasse. Per il resto offre i soliti prodotti e inganni ben noti, dall'Oxford Capacity Analysis a Dianetics, al programma di Purificazione. L'attuale gestore della missione israeliana mi ha detto orgogliosamente di pagare tutte le tasse dovute. Nella sua storia di impresa commerciale, l'organizzazione ha comunque incontrato grane legali, ed è stata accusata di evasione fiscale almeno una volta. 7. La campagna anti psichiatria Scientology ha attirato molta attenzione con i suoi sforzi propagandistici contro ciò che essa definisce psichiatria. Questa attività ha comportato forti spese e grossi sforzi organizzativi portati avanti da una varietà di gruppi di facciata. Se il libro Psychiatrists: The Men Behind Hitler (Roder, Kubillus, & Burwell, 1995) ne è un esempio rappresentativo, e io credo lo sia, esso dimostra che la campagna trova radici nella più totale paranoia e in una patetica ignoranza. La lettura di questo libro, e vi consiglio di non perdere troppo tempo per leggerlo, rende chiaro che gli autori non hanno semplicemente idea di che cosa sia la psichiatria. Ma quello è l'ultimo dei problemi. Ciò che invece vi invito a fare è leggere un breve documento di Hubbard intitolato "Constitutional Destruction" (http://freedom.lronhubbard.org). In esso vi troverete il fondamento logico (se in questo caso possiamo usare il termine) per la campagna anti psichiatrica. Scoprirete che la World Federation of Mental Health è in realtà un complotto, ordito dai dai comunisti, per distruggere "l'occidente". Scoprirete anche che «l'elettroshock e le operazioni al cervello per spersonalizzare gli elementi dissidenti furono sviluppati da Hitler... i disordini nelle scuole e nelle università [il documento è datato 9 giugno 1969, e riflette gli eventi degli anni '60] sono da far risalire ad agenti di questi gruppi e alla loro consulenza su come corrompere politici fantoccio... ma tutti questi gruppi, il cui controllo è uniforme in tutto il mondo e le cui fila portano direttamente in Russia, potrebbero avere una terribile sorpresa. Da quando Scientology ne è venuta a conoscenza, essi hanno perso sette della loro dozzina di dirigenti al vertice». L'ultima frase è sconcertante ed implica liquidazione fisica e minaccia fisica. Questo documento del 1969 viene ancora presentato da Scientology sui suoi siti Internet (una versione precedente è l'Appendice III in Wallis, 1977). Foster (1971) cita "Il saluto di Beria agli studenti americani della Università Lenin", scritto ovviamente da Hubbard e teso a dimostrare come le "campagne di salute mentale" siano in realtà gestite dal Cremlino. Ciò di cui Scientology forse non si è resa conto è che l'Unione Sovietica è scomparsa, mentre l'industria della "salute mentale" mondiale è ancora florida. Gran parte degli scritti di Hubbard, ancora presenti sui siti web di Scientology, conservano il sapore degli anni '50 o di anni ancora precedenti. I suoi scritti sulla psichiatria quale serva del comunismo mostrano le classiche paranoie di destra di quel periodo. Sappiamo che la John Birch Society manteneva la stessa visione e attaccava il "racket della salute mentale", gestito dai comunisti (Westin, 1963). Nel 1956, con un ovvio riferimento alla decisione della Corte Suprema del 1954 che bandiva la segregazione scolastica, Hubbard attaccò «... il Giudice della Corte Suprema che non riconosce i diritti della maggioranza, ma che sottolinea i diritti della minoranza utilizzando libri di psicologia scritti dai comunisti per imporre una opinione impopolare» (Wallis, 1977, p. 199). La decisione della Corte Suprema "Brown v. Board of Education", emessa il 17 maggio 1954, fece infuriare i supremazisti bianchi come Hubbard. La Corte accettò come evidenza le conclusioni della ricerca condotta dallo psicologo afro-americano Kenneth Clark (1955), il che fece ulteriormente infuriare chi difendeva la segregazione. Sappiamo che successivamente Hubbard sostenne il regime dell'apartheid in Sud Africa. Nel 1957 Hubbard fondò la National Academy of American Psychology che offriva il suo "giuramento di lealtà" per «impedire che nelle scuole e università pubbliche venga insegnata la sola psicologia straniera» (Wallis, 1977, pag. 200). Ovviamente Hubbard non sa che cosa sia la psicologia, e dà l'impressione di essere un nativista classico (Higham, 1970) che cerca di tenere alla larga le influenze straniere. Hubbard definisce la psicoterapia degli Stati Uniti come "Euro-Russa" (Wallis, 1977, pag. 200) e progetta di sostituirla con una psicoterapia di sangue americano. Hubbard chiaramente non sapeva nulla delle origini storiche della psicoterapia del ventesimo secolo, le quali non avevano nulla a che fare con la Russia quanto piuttosto con l'Europa centrale di lingua tedesca. Ciò che è interessante notare è che la "psichiatria", nel mondo di Scientology, viene accusata di essere collegata sia al nazismo che al comunismo. Ad un convegno tenutosi in California nel 1991 organizzato dal CESNUR ed altri, Heber C. Jentzsch [Presidente della Church of Scientology International - NdT] venne invitato a tenere una lezione di storia. Tra le sue diverse e originali scoperte vi fu la composizione dei partecipanti al Convegno di Wannsee in cui, il 20 gennaio del 1942, quindici ufficiali nazisti si incontrarono per discutere la Soluzione Finale (secondo Jentzsch erano tutti psichiatri. Per la cronaca: non era presente alcun psichiatra) e l'origine della terapia elettroconvulsiva (secondo Jentzsch fu sviluppata nei "campi di morte nazisti"). I partecipanti riuniti ricompensarono Jentzsch con un caldo applauso. Opinioni sui collegamenti tra psichiatri e nazisti si possono ascoltare quotidianamente dagli schizofrenici istituzionalizzati di tutto il mondo. Le lezioni di storia di Jentzsch non erano però i tuoni e fulmini di un paranoide schizofrenico. Erano le volgari bugie di un cinico che usa la memoria dei nazisti e dell'Olocausto per profitto. Qui non abbiamo a che fare con illusioni psicotiche, ma con una propaganda a sangue freddo che cerca di fare leva sulla nostra naturale reazione di orrore. In questo caso, come in altri, Scientology sfrutta i sentimenti umani per generare ulteriori profitti. Due anni dopo, nel 1993, un incontro tra studiosi di NMR alla London School of Economics organizzato da CESNUR e INFORM, fu nuovamente intrattenuto da una lezione di storia di Jentzsch. Questa volta il soggetto era la similitudine storica tra la Germania degli anni '30 e la Germania degli anni '90. Jentzsch disse che il modo in cui il governo tedesco trattava Scientology era identico a quello in cui i nazisti avevano trattato gli ebrei. Questa volta il pubblico reagì con un fragoroso applauso. La campagna antipsichiatrica, per quanto ne sappiamo, iniziò con qualche barlume di realtà per divenire poi illusoria. Alla presentazione di "Dianetics: The Modern Science of Mental Health", Hubbard pensava che la sua creatura fosse in diretta concorrenza con la psicoterapia che, per sua ignoranza, riteneva identica alla psichiatria. Il gradino successivo fu l'illusione/fissazione che il suo sistema di "salute mentale" fosse superiore agli altri e per questo percepito dagli altri fornitori di "salute mentale" come minaccia o concorrenza. Che quei fornitori fossero comunisti agli ordini della "Russia" è un bel tocco paranoico da guerra fredda. La nozione che Scientology abbia mai rappresentato una minaccia per la psicoterapia o la "psichiatria" è puramente illusoria. La maggioranza degli psichiatri e degli psicoterapisti non ha mai nemmeno mai sentito parlare di Scientology, e il suo impatto sull'industria della "salute mentale" o della psicoterapia mondiale (Beit-Hallahmi, 1992) è stato inesistente. Ciò che è significativo per la nostra discussione, invece, è che questo particolare caso di paranoia (cf. Meissner, 1978; Robins & Post, 1997), così centrale all'identità e alle attività pubbliche di Scientology, è totalmente laico. Esso coincide chiaramente con le affermazioni di Lyndon LaRouche, ancora una volta in un ambito di paranoia totalmente laica (King, 1990). Da quel che si dice, nonostante la sua opposizione alla psichiatria, l'autopsia eseguita su Hubbard mostrò che faceva uso di farmaci psichiatrici ed era un regolare utilizzatore del noto etanolo CNS soppressore, disponibile in forma liquida senza prescrizione medica. 8. Rigetto dell'etichetta religiosa Tra tutte le organizzazioni che affermano di essere nuove religioni soltanto la dichiarazione di Scientology è stata messa in discussione così spesso. La maggioranza dei NMR non ha mai dovuto affrontare tale rigetto. Fin dagli anni '60 tribunali e governi hanno decretato che Scientology è un'organizzazione laica a fine di lucro, e come tale dovrebbe essere trattata. Pertanto nel 1985 la Francia ne ha revocato lo status di esenzione fiscale, dopo aver determinato il suo scopo di lucro. In seguito anche Spagna, Germania e Danimarca hanno deciso di trattarla come impresa commerciale. 9. Sollecitazione di approvazione Fin dagli anni '70, in ovvia risposta ai rigetti della sua affermazione religiosa, Scientology ha sollecitato, e ricevuto, testimonianze sulla sua natura religiosa da studiosi riconosciuti delle religioni. A questo riguardo Scientology è unica. L'Ufficio degli Affari Speciali (OSA, noto in precedenza come Dipartimento 20 o Guardian's Office) è la divisione all'interno di Scientology «responsabile delle interconnessioni con la società in generale, compresi gli affari legali, le relazioni pubbliche e la comunità» (si veda faq.scientology.org/osa.htm) Tra le altre cose questa divisione ha l'incarico di svolgere operazioni di intelligence e di prendersi cura dei "nemici" di Scientology. In un qualche momento della sua storia il movimento decise di coltivare i contatti con gli studiosi di NMR, e ciò si è verificato attraverso OSA. I suoi membri si sono iscritti come partecipanti agli incontri della Society for the Scientific Study of Religions. Più recentemente, studiosi sono stati invitati a visitare la sede centrale dell'organizzazione a Los Angeles, tutte le spese pagate. 10. Auto presentazione come ente di ricerca A differenza di tutte le religioni note, e in modo molto simile ad alcuni sistemi laici di psicoterapia, le affermazioni di Scientology non si sono limitate al linguaggio dell'auto miglioramento, ma si sono spinte nell'ambito della ricerca e della scoperta, piuttosto che rifarsi al linguaggio della rivelazione, della profezia o della salvazione (Bromley & Bracey, 1998). Il caso non è limitato ai testi di reclutamento, ma a tutte le pubblicazioni. Hubbard attrasse originariamente la pubblica attenzione con Dianetics, da lui battezzata "Scienza Moderna della Salute Mentale". Nel 1956 egli sostenne che Scientology «migliora la salute, l'intelligenza, l'abilità, il comportamento, il talento e l'aspetto delle persone. È una scienza esatta e precisa, studiata per un'era di scienze esatte» (Hubbard, 1956/1993, p.8). In seguito Hubbard sostenne che Scientology «al giorno d'oggi è la sola psicoterapia convalidata del mondo... Scientology è una scienza precisa... la prima scienza di precisione nel campo delle materie umanistiche... la prima scienza che porta il costo della psicoterapia alla portata delle tasche di tutti... la prima scienza che contiene l'esatta tecnologia per alleviare di routine la malattia fisica, con successo prevedibile» (The Hubbard Information Letter, 14 aprile 1962). Quando J. L. Simons, noto sociologo che all'epoca parlò in veste di portavoce dell'organizzazione, diede la risposta ufficiale di Scientology allo studio di Wallis (1977), usò termini come "scoperte" (pag. 266) e "oggettività scientifica" (pag. 269). Non una parola su rivelazione, ispirazione divina o teologia. |
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