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Lettera aperta di elogio del regista Paul Haggis a Leah Remini per la sua coraggiosa rottura da Scientology

Lo sceneggiatore ha lasciato la chiesa nel 2009 e descrive la sua sorpresa per quanto velocemente «Leah è stata attaccata dai suoi "amici" celebri, che hanno dileggiato la sua personalità»

Tratto da © The Hollywood Reporter, 31 luglio 2013.

© Traduzione a cura di Simonetta Po, agosto 2013.

 
Nel 2009 Paul Haggis, sceneggiatore e regista vincitore di un Oscar nel 2005 per Crash e autore di Million Dollar Baby, ruppe pubblicamente con la Chiesa di Scientology di cui era stato membro per 35 anni. Il controverso movimento è stato abbandonato negli anni da numerosi suoi ex alti dirigenti, ma Haggis era il personaggio più celebre ad averle mai girato le spalle. Criticò infatti pubblicamente la Chiesa di Scientology per la pretesa che i suoi membri "disconnettano" da chi la abbandona - pratica di cui il movimento nega l'esistenza - e per aver pubblicato informazioni personali suoi fuoriusciti su certi siti web il cui dominio inizia per "who is", come nel caso di "Who is Paul Haggis?"

Ai primi di luglio l'Hollywood Reporter ha confermato la notizia che l'attrice Leah Remini, scientologist di seconda generazione, aveva lasciato la chiesa dopo essere stata presumibilmente punita per aver criticato la condotta del suo leader David Miscavige e per essersi dimostrata critica di altri scientologist. Il 27 luglio l'ex star di King of Queens, che non ha pubblicamente discusso il suo abbandono, ha riferito a People: «Io e la mia famiglia restiamo uniti e penso che ciò dica molto su chi siamo e che cosa è importante per noi. Credo che le persone debbano poter esprimere le loro critiche. Credo che le persone dovrebbero dare valore alla famiglia e all'amicizia, e considerarle sacrosante. ... Nessuno deve dirmi che cosa e come devo pensare, nessuno può permettersi di dirmi con chi posso o non posso parlare.»

Il dominio "who is Leah Remini" è già stato acquistato. Alla richiesta di commenti, un portavoce di Scientology ha dichiarato: «A proposito di "Who is...", la chiesa non ha mai nascosto il fatto di fornire informazioni per organizzare dei siti web. ... [Ma] per essere chiari: non abbiamo nulla a che fare con siti web su di lei e non sappiamo chi ha registrato il sito. ... La chiesa rispetta la privacy dei suoi fedeli e non ha altro da aggiungere.» Per quanto riguarda Haggis, che si è sentito in dovere di appoggiare pubblicamente la Remini, il portavoce dice che il regista è «uno sceneggiatore ossessionato dallo status», la cui «"lettera aperta" non è altro che un chiaro espediente pubblicitario».

Ed ecco la lettera aperta di Paul Haggis:

Sul momento non ho detto nulla per diversi motivi. Mi trovo da un anno e mezzo in Europa per lavoro e salvo qualche mail amichevole e un paio di tweet, non sento Leah da parecchio tempo. Ciò che so è che Leah è stata una dei due soli scientologist che si sono rifiutati di "disconnettere" da me - sicuramente l'unica scientologist celebre - quando nell'agosto 2009 decisi di abbandonare l'organizzazione. Ho anche pensato che qualsivoglia commento sarebbe stato prematuro e inopportuno.

Il mio rapporto con Leah è sempre stato cordiale ma non siamo mai stati amici stretti. Ciononostante, appena saputo della lettera con cui abbandonavo ufficialmente il movimento mi chiamò. A differenza del resto dei miei ex amici, Leah manifestò vera tristezza per il mio abbandono e preoccupazione per me e la mia famiglia. Qualche mese dopo ci incontrammo per caso a una festa scolastica. Mi tenni a distanza per timore di metterla in imbarazzo, ma Leah non aveva quel tipo di paure. Mi si avvicinò e mi chiese perché fossi così strano. Aggiunse che mi sarebbe sempre stata amica e che non avrebbe mai "disconnesso" da me. Poi mi prese a braccetto e mi presentò alla sua famiglia. Poco dopo mi trasferii a New York e le nostre strade non si sono più incrociate, ma rimasi toccato dal suo gesto e dalla sua sincera preoccupazione.

Pertanto, tutto ciò che avrei potuto dire al momento [sull'abbandono di Leah] era che, indipendentemente dal fatto che la notizia fosse o meno vera, Leah era sempre stata un'attrice di classe e un essere umano adorabile - ma mica è una novità. Lo sanno milioni di persone, la sua personalità spicca in qualsiasi cosa faccia.

Negli ultimi giorni ho letto alcune cose che mi hanno molto disturbato. La prima è il modo in cui Leah è stata attaccata dalle sue "amiche" celebri, che hanno infamato il suo carattere. [Nota dell'articolista: Kristie Alley ha twittato che «il veleno più pericoloso è spesso servito con un sorriso», frase ampiamente interpretata come riferita alla Remini. La Alley ha vigorosamente negato e afferma di non criticare le credenze religiose di nessuno]. Essendo stato testimone delle tattiche diffamatorie di Scientology, posso bene immaginare come il tutto sia stato orchestrato, ma sono rimasto comunque turbato dalla velocità con cui quegli amici - alcuni dei quali conoscono Leah da 20 o 30 anni - sono saltati sul carro della campagna "sparliamo di Leah", e con quanta evidente gioia. Presumo che il prossimo passo di Scientology sarà cercare di diffondere storie diffamanti su di lei a giornalisti o blogger poco informati. Se dobbiamo credere ad altri che hanno lasciato rumorosamente la chiesa, Scientology userà anche i dipendenti del suo Ufficio degli Affari Speciali per attaccare indirettamente Leah e postare commenti negativi relativi alle sue trasmissioni, alla sua carriera e alle sue capacità professionali, utilizzando allo scopo una miriade di nomi falsi e fingendo di essere dei fan delusi. Ma anche questa non è una novità.

Ciò che invece mi è risultato nuovo è il "rapporto per conoscenza" presentato da Leah, l'aver cioè apertamente sfidato il leader di Scientology David Miscavige, che viene ritenuto infallibile. Quando decisi di lasciare il movimento ricevetti la visita di parecchi amici arrabbiati e di una falange di alti dirigenti della chiesa che cercarono di convincermi a stracciare la mia lettera e a farmi da parte in silenzio. Feci l'errore di insistere affinché leggessero le accuse di abusi riportate nell'articolo del Tampa Bay Times. In quel periodo stavo lavorando a un film su Martin Luther King, Jr. e suggerii educatamente che anche i più grandi leader come il Dott. King erano umani e fallibili. Due dei dirigenti ecclesiastici senior scattarono in piedi e mi urlarono «Come ti permetti di paragonare un grande uomo come David Miscavige a Martin Luther King?!» A quel punto chiusi l'incontro e li ringraziai per essere venuti.

In base a quanto ho letto sul blog di Tony Ortega, al matrimonio di Tom Cruise e Katie Holmes nel 2006 Leah fece domande su Shelly, sua amica di lunga data e moglie di David Miscavige, che era improvvisamente scomparsa. [Nota del redattore: nel 2012 uno degli avvocati di Shelly Miscavige ha riferito a Us Weekly: «Non è scomparsa. Tutti i racconti secondo cui sarebbe scomparsa sono falsi. La Sig.ra Miscavige sta lavorando non-stop per la chiesa, come ha sempre fatto».] A differenza dei suoi devoti amici, Leah rifiutò di accettare giustificazioni e continuò a fare domande.

Poi sono venuto a sapere un'altra cosa che mi ha fatto stare male. Leah finì nei guai a causa mia, perché quando fui "dichiarato" Persona Soppressiva e ostracizzato lei mi difese - senza che io nemmeno lo sapessi. Ebbe incontri parecchio turbolenti con Tommy Davis, che all'epoca era il portavoce della chiesa e che aveva cercato di farla tacere. L'aver combattuto dall'interno il sistema, così risolutamente e a lungo senza mai lasciar trapelare niente in pubblico, è la dimostrazione di quanto credesse alla bontà fondamentale dei suoi amici e dell'istituzione. Infine, in base a quanto ho letto fu tradita da una sua amica celebre che aveva letto uno dei nostri innocenti tweet.

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Non trovo parole per dire quanto io ammiri Leah. I suoi genitori, la sua famiglia e i suoi amici più cari sono quasi tutti scientologist; per lei la posta in gioco era molto maggiore che per me. La sua decisione di andarsene è stata infinitamente più coraggiosa della mia.

Ho scoperto molte delle cose che ho citato solo negli ultimi giorni, perch´ sto lavorando sodo al mio ultimo film. Inoltre non presto molta attenzione alle notizie su Scientology. In questo caso avrei dovuto. L'ultima settimana di luglio ho telefonato a Leah. Il suo servizio telefonico non ha riconosciuto il mio numero così ci ho messo un po' prima di riuscire a parlarle. Sentire la sua voce, e soprattutto la sua risata, è stato rinfrancante, benché fosse facile indovinare quanto sia rimasta terribilmente ferita e scossa dagli eventi delle ultime settimane. Detto questo, Leah è una donna incredibilmente forte e supererà tutto questo con l'aiuto della sua famiglia e dei suoi veri amici. È premurosa, generosa e leale; si è sempre interessata più agli altri che a se stessa. Mi conosceva a malapena, ma ha combattuto per me e la mia famiglia una battaglia che intimamente sapeva di non poter vincere. Tutto questo significa avere una grande integrità personale. Lascio a lei decidere se si può dire lo stesso per i dirigenti di Scientology e per molti degli ex amici di Leah - in particolare per quegli scientologist che stanno a guardare mentre Leah viene diffamata e che scelgono di starsene zitti.

Per parte mia, le sarò eternamente grato.

 
 
 
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