19 anni, genio del computer, scientologist di quarta generazione, suicida. Di Joseph Mallia, © Boston Herald, 21 maggio 1998. Traduzione a cura di Martini, giugno 2006. Solo nell'aula al quindicesimo piano, Philip C. Gale, studente del secondo anno al MIT, ha disegnato alla lavagna una formula fisica che descrive che cosa succede quando un corpo cade da una grande altezza. Ha poi afferrato una sedia, infranto il vetro della finestra e si è lanciato nel vuoto da un'altezza di 60 metri, mentre studenti terrorizzati osservavano dalla piazza sottostante. Ma il messaggio alla lavagna - e un misterioso nastro registrato - non ci danno indizi sul perché, due mesi fa, il brillante diciannovenne abbia scelto una fine così tragica a una vita piena di promesse. «A causa della natura pubblica dell'atto di Philip, è stato per noi un grande momento di introspezione» dice il preside associato del MIT Robert Randolph. Con l'emergere dello stato depressivo di cui soffriva Philip, studenti e personale si sono chiesti a voce alta il perché la rete di supporto psicologico di questa esigente scuola non lo abbia salvato. E gli amici si sono chiesti se il fatto di essere cresciuto in una religione controversa - la Chiesa di Scientology - abbia avuto un ruolo nel suo suicidio. Gale aveva lasciato la chiesa. Ciononostante ha scelto di uccidersi il 13 marzo, la festività più importante della chiesa che celebra il compleanno del defunto fondatore di Scientology, L. Ron Hubbard. Accettato al MIT all'età di 15 anni, Gale eccelleva anche in un campus che fa da magnete per l'élite tecnologica mondiale. Fluente in 20 diversi linguaggi di programmazione, si era preso una pausa scolastica e prima del suo diciassettesimo compleanno aveva guadagnato opzioni azionarie del valore forse di un milione di dollari - e uno stipendio di 70.000 dollari l'anno - scrivendo software per la EarthLink Network Inc., azienda informatica con sede a Los Angeles. Il suicidio di quel venerdì alle 19,27 è stato uno shock per gli studenti che passeggiavano nella Green Buinding Plaza o vicino ai dormitori orientali del campus, e che hanno visto prima i vetri in frantumi, poi una sedia cadere, e infine il corpo di Philip Gale schiantarsi sul cemento. «C'era una decina di persone, alcune piangevano, altre correvano per portare soccorso, altre per cercare aiuto medico» ha raccontato Matthew S. Munsey, 19enne studente del secondo anno che cantava Bach nel Coro del MIT, assieme a Gale. Il suicidio ha provocato un intenso dibattito sia al campus che sul newsgroup Internet alt.religion.scientology sugli eventuali legami con il fatto di essere cresciuto in Scientology. E Munsey ha subito creato una pagina Web intitolata "Chi è Phil Gale?", sollevando domande sui collegamenti tra il suicidio e Scientology. Secondo gli amici di Gale la depressione - o ciò che egli definiva "noia" o "vuoto" - era stata a lungo mascherata dal suo irriverente senso dell'umorismo. L'alto e dinoccolato genio dell'informatica, con i suoi capelli di un rosso brillante tagliati corti, aveva iniziato a considerare "insensati" sia il computer che le lezioni di musica. Trascorreva ore pestando sulla batteria e giocando alla consolle. Gale aveva appena cominciato ad accettare la morte improvvisa del padre, avvenuta due anni fa - all'età di 47 anni - per un infarto, ha raccontato Lauren McLeod, 22 anni, amica del college che ora lavora come reporter al Concord Journal. «Per lui fu un vero trauma, e lo fu anche il modo in cui la famiglia reagì. Dopo la morte di suo padre si era allontanato dalla famiglia» aggiunge la McLeod. E di recente Gale si era fatto vedere da un terapeuta. «Mi aveva detto di aver visto uno psicologo la settimana scorsa, e che il tizio non era un granché... » ha detto Jason Politi, il suo compagno di stanza, al servizio funebre. Parlava raramente del suo allontanamento dalla Chiesa di Scientology di cui sua madre resta un'esponente di spicco, riferiscono gli amici. I critici di Scientology tuttavia hanno subito puntato un dito accusatore verso la madre, leader della visibile campagna della chiesa contro la psichiatria e l'antidepressivo Prozac. «Nel giro di 12 ore dal servizio funebre, su Internet è emersa una elaborata conversazione che si faceva domande sul lavoro di Marie Gale contro la psichiatria» ha riferito il preside Randolph. «Su Internet ci si chiedeva: «Una madre che odia la psichiatria poteva aiutare un figlio come Philip, che aveva bisogno di aiuto? E quanto brava era come madre?» ha aggiunto il preside, dicendo che le critiche a Marie Gale erano sconsiderate. The Thistle, un giornale studentesco, ha pubblicato un necrologio che descrive il disagio che Philip Gale potrebbe avere dovuto affrontare in solitudine. «Si trovava preso tra due mondi e terribilmente solo, nel mezzo», vi si legge. Gale stava attraversando una «depressione esistenziale», ci ha detto al telefono dalla California Brian Ladner, amico ed ex collega alla EarthLink. «Lasciare Scientology era stata un'esperienza traumatica, era stato cresciuto nella convinzione che fosse l'unica strada percorribile». Gale se ne era andato, lasciando nella chiesa tutta la famiglia e i vecchi amici. «Vedeva attraverso Scientology, o forse al di là di essa. E non capiva perché gli altri non facessero altrettanto» ha aggiunto Ladner. «Ma anche se lui aveva lasciato Scientology, chissà se Scientology aveva lasciato lui?» si chiede l'amico. Philip Gale aveva trascorso la sua prima infanzia a Clearwater, Florida, la Mecca della chiesa. All'età di 8 anni era stato mandato alla Delphian Academy in Oregon, la lussuosa scuola privata di Scientology, dove si era diplomato a 14 anni. Marie Gale portò per la prima volta sotto i riflettori Philip ed Elizabeth, la sorellina, quando difese Scientology in una serie di articoli sulla chiesa pubblicati nel 1991 dal quotidiano St. Petersburg Times. [1] L'articolo conteneva accuse secondo cui nella Chiesa di Scientology i bambini - considerati "adulti in corpi piccoli" - vengono trascurati sia emotivamente che fisicamente mentre le famiglie vengono distrutte quando uno dei membri se ne va, e le direttive della chiesa costringono gli altri a "disconnettere" dai disertore. Funzionari della chiesa negarono le accuse: «Considerando i miei genitori e mia nonna, i miei figli sono Scientologist di quarta generazione» disse Marie Gale al quotidiano della Florida. «Attribuisco molto del successo e della felicità che ho avuto dalla vita» a Scientology, scrisse. I suoi figli non furono costretti a Scientology, ma entrambi studiarono approfonditamente i suoi metodi. All'età di 12 anni Philip veniva addestrato con l'E-Meter della chiesa - uno strumento simile a una macchina della verità che mostra le reazioni emotive - per aiutarlo a scuola, scrisse la madre. La famiglia Gale veniva tenuta in altissima considerazione, avendo versato nelle casse del movimento almeno 100.000 dollari. Marie Gale era anche giunta al più alto livello di studio sul "Ponte della Libertà Totale" - un livello chiamato "Thetan Operante VIII". Poi nel 1993, mentre lavorava nello Utah come portavoce del gruppo antipsichiatrico di Scientology, il Citizens' Commission for Human Rights [Comitato dei Cittadini per i Diritti dell'Uomo - CCDU - in Italia] aveva avuto sulle pagine del Salt Lake Tribuneun acceso scambio di battute con degli psichiatri in tema di antidepressivi. Marie Gale proponeva «una guerra nazionale contro gli antidepressivi, in particolare il Prozac» scrisse in un articolo del 10 ottobre 1993 il Dott. Noel C. Gardner, presidente della Utah Psychiatric Association. «La lettera della Signora Gale tradisce una profonda mancanza di comprensione sulla natura dei più importanti disordini depressivi. Il rischio concreto di suicidio in individui con depressioni ricorrenti è del 15%» scrisse lo psichiatra. Marie Gale, contattata dall'Herald per un'intervista, ha rifiutato. Al servizio funebre tenuto nella cappella del MIT il 20 marzo, la madre ha parlato ai presenti. «Sono la mamma» ha detto Marie Gale in lacrime. «Philip aveva l'abilità di prendere qualsiasi cosa e poi semplicemente piantarla lì. Credo sia quello che ha fatto... ha "slogicizzato" se stesso». Dopo il servizio, la madre ha preso a prestito uno dei computer del MIT Media Lab per scrivere un messaggio in cui accusava il Boston Herald - assieme ai critici Internet - di avere indotto suo figlio al suicidio. Ha detto che il figlio era rimasto turbato da un'intervista di febbraio con un giornalista dell'Herald che stava preparando una serie di articoli su Scientology. I pezzi, pubblicati tra il primo e il 5 marzo, contenevano accuse che la chiesa si arricchisce utilizzando truffa e inganno. [2] In una breve intervista telefonica con l'Herald, Philip Gale aveva detto chiaramente di non essere più un membro praticante della chiesa e, in realtà, di disprezzare Scientology. Gale aveva parlato in un tono allegro, disinvolto. Sebbene non apparisse arrabbiato, i suoi commenti furono intrisi di irriverenza: «Mio padre è morto, ma mia mamma è una scientologist. Tutti pensano si tratti di una religione molto eccentrica, ma sono genitori normali. Sono persone normali» aveva detto il ragazzo. Poi aveva riassunto le sue idee su Scientology: «In generale ritengo che non sia la pratica migliore. A me non ha aiutato per nulla». E si era descritto come «un ateo, un agnostico». Gli erano state fatte domande specifiche su due argomenti correlati alle attività Scientology di reclutamento in Massachusetts: le sue tecniche per imparare a leggere, conosciute come "Tecnologia di Studio", e il suo metodo disintossicante chiamato "Programma di Purificazione" che richiede esercizio fisico, lunghe ore in sauna e massicce dosi di niacina. «Tech di Studio? La mia personale opinione è che si tratti di una formulazione di nessun valore, una cosa molto meccanica.» E sul Rundown di Purificazione Philip Gale aveva commentato: «Secondo me è del tutto ridicolo. Corri, ti chiudi in sauna, è davvero pseudoscienza». Un amico racconta che da mesi Gale era sfiduciato, e recentemente aveva parlato di suicidio. «Me ne parlò un paio di settimane fa. L'aveva preso in considerazione, e poi liquidato» ha riferito al Crimson dell'Università di Harvard il compagno di confraternita Eruc Hu. «Era semplicemente annoiato della vita e credo fosse depresso all'idea di essere destinato alla noia per il resto di essa». Agli scientologist viene insegnato che se abbandonano la chiesa si toglieranno presto la vita, o si ammaleranno seriamente, o avranno altri incidenti, dice Flo Conway, autrice e ricercatrice di New York, specializzata sugli effetti mentali di addestramento e rituali nei nuovi gruppi religiosi. «Vieni molto suggestionato all'idea che se lasci Scientology ti suiciderai», dice la Conway, che considera Scientology un gruppo distruttivo. La Conway e il collega Jim Siegelman hanno scoperto durante uno studio condotto all'Università dell'Oregon che gli ex scientologist hanno il più alto tasso di fobie persistenti, di insonnia, di tendenze suicide ed autodistruttive, di scoppi di rabbia, allucinazioni e illusioni di tutti gli ex membri di gruppi religiosi - compresi gli Hare Krishna e la Chiesa dell'Unificazione. «Chi viene cresciuto in Scientology dalla nascita fino a 14 anni avrà subito un imprinting profondo, sarà profondamente influenzato. La loro tecnologia strangola il cervello e il sistema nervoso centrale» commenta la Conway. Dopo l'indagine della polizia di Cambrige e l'autopsia, la morte di Gale è stata archiviata come suicidio. Nel suo appartamento esterno al campus, racconta un amico, Gale ha lasciato una breve nota in cui essenzialmente dice: «Non affliggetevi». Non ha fornito indizi sul suo stato mentale nemmeno in un registratore lasciato in funzione nell'aula da cui si è gettato - un registratore digitale appena acquistato con ancora attaccata l'etichetta del prezzo, 1000 dollari. «Lo si sente camminare per la stanza, si sente il rumore di vetri infranti ma nessuna voce» riferisce una fonte della polizia. Il diagramma lasciato sulla lavagna è matematica pura: «una formula massa-velocità che spiega che cosa succede quando una massa precipita dalla finestra» dice il preside Randolph. Se il suicidio di Gale è stato inatteso, non così il metodo usato. «È tipico di Phil - avere progettato lo spettacolo» ha raccontato una sua ex fidanzata del Wellesley College, Christine Hrul, 22 anni. «Era così attento alle cose che lo circondavano, così metodico». Gale non aveva ancora 17 anni quando lasciò la EarthLink con opzioni per acquistare a meno di 10 dollari centinaia di migliaia di azioni. Quelle azioni hanno chiuso a oltre 53 dollari il 13 marzo, poco dopo dell'annuncio dell'azienda Internet di avere firmato una partnership con Sprint Corp. «Se non era milionario poco di mancava» dice l'ex collega Brian Ladner. Ma Gale, che vestiva spesso in pantaloni verdi da lavoro e una camicia "grungy", non si interessava al denaro. Salvo che per comprare computer e tamburi. Ora, a distanza di due mesi, una improvvisata commemorazione demarca ancora il luogo in cui Philip Gale è precipitato. Su un lampione gli amici hanno disposto un pacchetto chiuso di Camel, un peluche, fiori, una candela, una bacchetta di legno da batteria e un panegirico: «Tanto non compreso sembrava in vita, altrettanto resta nell'aldilà».
Questo necrologio, non firmato, è stato pubblicato sul numero del 18 marzo del Thistle, un giornale alternativo di sinistra del MIT. Era il tardo pomeriggio di venerdì 13 marzo quando Philip C. Gale entrò nell'aula vuota al quindicesimo piano del Green Building. Guardando fuori dalla finestra della stanza buia poteva vedere le luci della città brillare dall'altra parte del fiume, e la luna piena a est, sul porto di Boston. Silenzioso in quella stanza buia prese la decisione finale di porre termine alla sua vita. La morte di Philip è il secondo suicidio quest'anno di uno studente del MIT, e il sesto evento luttuoso. Sebbene non potremo mai sapere esattamente che cosa abbia spinto Philip, possiamo riferire alcuni fatti della sua vita che suggeriscono che, all'età di diciannove anni, si era trovato preso tra due mondi, e terribilmente solo nel mezzo. Per molti suoi amici e conoscenti del MIT, Philip Gale era un avido musicista e sviluppatore di programmi Internet. Suonava con il famoso gruppo di percussioni balinesi, il Gamelan Galak Tika, e stava iniziando un corso di studi con Todd Machover, ricercatore del Media Lab. Aveva appena concluso un anno di lavoro come direttore della ricerca e dello sviluppo alla EarthLink (http://home.earthlink.net/~pcg/), un Internet service provider (ISP) con sede nella California meridionale, ed era tornato al MIT per laurearsi. Faceva parte della confraternita Phi Sigma Kappa, in cui era entrato nel 1994 come matricola universitaria. Ma il tempo che Philip ha trascorso al MIT è stato solo una piccola finestra di opportunità di vivere una vita relativamente poco influenzata e libera dalla Chiesa di Scientology. Philip C. Gale era anche figlio di Marie Gale e del defunto David Gale, e fratello della quindicenne Elizabeth Gale. Era uno scientologist di quarta generazione, cresciuto a Clearwater, Florida, sede spirituale internazionale della chiesa, e aveva studiato alla Delphian School (http://www.theschool.com) in Oregon. La Delphian è una scuola fondata dai seguaci di L. Ron Hubbard e dedita all'insegnamento delle sue filosofie. Marie, la madre di Phil, in un articolo sui bambini di Scientology pubblicato nel 1991 dal St. Petersburg Times disse che aveva deciso di diventare membro attivo della chiesa a 12 anni e che anche i suoi figli avevano iniziato la formazione Scientology senza essere spinti o costretti. Marie è attualmente il direttore del Citizen's Commission on Human Rights (CCHR) [Comitato dei Cittadini per i Diritti dell'Uomo - CCDU - in Italia] delle Caroline. Il CCHR, (www.cchr.org), fondato nel 1969 da L. Ron Hubbard e dallo psichiatra Thomas Szasz, è un'organizzazione no profit e di pubblico beneficio «dedicata alla denuncia e all'estirpazione degli atti criminali e degli abusi dei diritti umani perpetrati dalla psichiatria». La famiglia Gale è molto nota nei circoli di Scientology per la sua dedizione alla chiesa e si è fatta notare per la donazione di oltre 100.000 dollari alla International Association of Scientologists (IAS). Diplomatosi alla Delphian School all'età di 14 anni, Philip era andato a lavorare come sviluppatore di software alla EarthLink, un ISP fondato dall'ex alunno della Delphian Sky Dayton, e in cui gli scientologist hanno pesantemente investito. Dopo avervi trascorso un anno, Philip era arrivato al MIT come matricola e, forse per la prima volta nella sua vita, aveva assaporato un ambiente in cui la Chiesa di Scientology veniva citata solo raramente. Era stato al MIT soltanto un anno prima di tornare alla EarthLink per altri due anni come sviluppatore di software. Questo era il suo secondo anno al MIT ed aveva appena iniziato un corso di laurea in musica. Che cosa lo ha spinto a togliersi la vita quando sembrava avere tutto? Un amico di Gale 1. Si veda I figli di Scientology, in particolare Le posizioni della chiesa contro droghe e farmaci.
2. La serie di articoli, intitolata Dentro la Chiesa di Scientology e vincitrice del Premio 1998 della New England Press Association quale miglior reportage investigativo, può essere letta qui in traduzione italiana.
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