Di Laura Kay Fuller.
Tesi di Laurea - University of California, Santa Cruz, CA,1999
Prologo
Circa un anno trovai per caso un articolo su Scientology pubblicato da un quotidiano locale [1]. L'autore scriveva a proposito di scientologisti e della censura da loro operata su letteratura controversa pubblicata su Internet. La parola “controversa” veniva applicata sia a qualsiasi cosa critica verso la religione conosciuta come Scientology, che a “documenti segreti” che la Chiesa di Scientology ha coperto da copyright e che erano stati pubblicati in Rete. Era un pezzo di giornalismo standard – l'autore offriva sia i punti di vista degli scientologisti che dei suoi critici. In definitiva al lettore rimaneva l'idea che mentre gli scientologisti possono dedicarsi alla censura, o ad altre attività indesiderabili, la chiesa in generale è piuttosto innocua. L'articolo presentava Scientology come una realtà a “margine” della società, vale a dire secondaria al mainstream – un fenomeno sciocco e per certi aspetti isolato. Mi rimase la curiosità su cosa fosse Scientology ed iniziai a fare domande su cosa si sapesse di questo gruppo, che a me pareva abbastanza misterioso. Ascoltai diverse spiegazioni che accrebbero il mio interesse. Qualcuno mi disse «È una religione – hanno chiese e cose del genere» oppure «Ci sono dentro star del cinema come Tom Cruise e John Travolta». Un altro disse «Ti attaccano a una macchina che dicono misuri i tuoi ricordi repressi», un altro ancora «È male allo stato puro» e ancora «Una volta ho fatto il loro test psicologico e da allora mi stanno mandando tonnellate di posta spazzatura, da dieci anni! Non sopporto quella gente». Sì, ma che cos'è Scientology? Stimolata da curiosità e fascino per ciò che sembravano essere storia e pratiche sempre più bizzarre iniziai a fare ricerche più approfondite. Più scoprivo, più avevo paura. Ciò che scoprii fu un'organizzazione ben lungi dall'essere innocua, come aveva concluso l'articolo del giornale, ma piuttosto estremamente pericolosa. A questo punto mi convinsi che anche gli altri avrebbero dovuto conoscere ciò che io ora considero essere una setta pericolosa e manipolativa. Trovo inquietante che molte persone non conoscano il “lato oscuro” di Scientology, ed è uno dei motivi che mi hanno spinta a rendere note informazioni e analisi che generalmente non sono disponibili al pubblico. Il risultato finale dei miei accertamenti è contenuto in questa tesi. È molto importante saper vedere movimenti come Scientology da prospettive diverse da quelle normalmente osservate o presentate. Per quanto mi riguarda, per me significa guardare Scientology in termini di modello ideologico totalitario. Tuttavia devo molte alle teorie di altri che hanno contribuito a formare i miei punti di vista in materia. È stato grazie alla lettura di Hannah Arendt che alla fine ho incorporato nella mia tesi le sue teorie sul totalitarismo. Sebbene la Arendt si sia concentrata su due distinti movimenti totalitari della sua epoca, il nazismo tedesco e lo stalinismo russo, ha anche messo l'accento sul fatto che esistono numerosi modi in cui i movimenti totalitari potranno apparire in futuro [2]. È davvero un errore pensare che gli esempi della Arendt siano in qualche modo modelli esatti di ciò che è il totalitarismo, perché per sua stessa natura il totalitarismo richiede cambiamenti e mutamenti che gli permettono di proliferare nelle varie società. La sconfitta del nazismo non significa sconfitta del totalitarismo. Come afferma la Arendt, dobbiamo essere sempre consapevoli delle tendenze totalitarie per essere in grado di riconoscerle quando ci si presentano davanti. L'alternativa è molto peggiore – la possibilità di un futuro totalitario. Per resistere a queste forze si deve lavorare attivamente per impedire a questi movimenti di guadagnare potere e popolarità. Una principale componente consiste nel presentare punti di vista alternativi su cui poter giudicare un movimento come Scientology. Per certi aspetti questo documento è una risposta al suggerimento che Scientology debba essere osservata superficialmente, con l'atteggiamento “io mi faccio gli affari miei e loro possono fare altrettanto”, come sottintendeva l'articolo del giornale. Come la mia tesi dimostrerà, Scientology deve essere presa sul serio, in modo particolare se la guardiamo come dimostrazione del modello di cui ho parlato in precedenza, vale a dire sotto forma di totalitarismo. Questo progetto comunica inoltre ciò che ho appreso nell'ultimo anno mentre conducevo ricerche su Scientology, sia durante il lavoro all'interno dell'American Studies. Il mio lavoro all'American Studies mi ha particolarmente spronata a osservare attentamente ciò che potrebbe essere altrimenti liquidato come insignificante. Pertanto parte dell'importanza dell'osservazione critica di Scientology sta nella semplice azione di guardare criticamente a un movimento che scoraggia moltissimo sia i suoi membri che la popolazione in generale dal farlo. Mentre le mie motivazioni per aver scelto questo argomento sono diverse, e vanno dalla mia personale curiosità alle mie convinzioni politiche, esse sono legate dalla convinzione che capire e opporre resistenza ai movimenti totalitari sia una cosa di grande valore. Anche se il totalitarismo emergesse nell'improbabile forma di uno scrittore di fantascienza di nome L. Ron Hubbard [3], questi movimenti meritano molta attenzione e pubblica discussione. Il mio non è un documento oggettivo, ma neppure un gracchiare paranoico. In parte è un appello all'attenzione, ma è anche un mezzo per analizzare il funzionamento delle ideologie totalitarie nel mondo in cui vivo – cioè la società americana alla fine del ventesimo secolo. In questo modo il progetto assume un'importanza personale, perché nell'apprendere come essere maggiormente consapevole dei modelli sociali e politici che ho intorno, acquisisco anche la capacità di riconoscere che modelli simili sono già emersi in precedenza. Senza questo background storico sarei incapace di vedere come Scientology sia, di fatto, una versione piuttosto affascinante dei molti modi in cui il totalitarismo può camuffarsi. Introduzione «Scrivere per un penny a parola è ridicolo. Se davvero si vuole fare un milione di dollari, il modo migliore è fondare la propria religione» - L. Ron Hubbard, ristampato in Readers Digest, Maggio 1980 pag.1I racconti sulla vita di L. Ron Hubbard variano, ma quanto segue consiste solamente di fatti verificabili [4]. Lafayette Ronald Hubbard nacque nel 1911, figlio di un irrequieto uomo d'affari dell'America occidentale. Ebbe un'adolescenza totalmente romantica in cui si confondevano spesso sogni e realtà. Hubbard fu uno scrittore abile e prolifico. Negli anni '30, senza un centesimo, iniziò a scrivere racconti di fantascienza pulp per le riviste. Nello stesso periodo affermò di aver fatto una scoperta di tale importanza psicologica e filosofica che avrebbe cambiato il mondo. Da questa scoperta si sviluppò la “scienza” di Dianetics, apparsa per la prima volta su una rivista di fantascienza. Dianetics deriva da un metodo di psicoterapia che Hubbard assemblò utilizzando varie fonti. È una forma di terapia regressiva in cui il soggetto torna ad un livello mentale o comportamentale precedente. Dianetics per un certo periodo prosperò, per poi dibattersi in un mare di debiti. Nel 1952 Hubbard diede inizio ad un progetto molto più ambizioso. Espanse Dianetics perché apparisse più simile ad una religione, principalmente per godere di benefici fiscali. Chiamò questa nuova religione “Scientology”. Scientology, sosteneva Hubbard, poteva dare la capacità di vincere tutte le malattie della mente e del corpo. Scientology venne organizzata in forma di una serie di livelli per superare i quali il partecipante doveva pagare migliaia di dollari. Come tutti i leader, anche Hubbard aveva una profonda influenza sui suoi seguaci. La Chiesa di Scientology ebbe costantemente problemi con il governo e le autorità. Nel 1967, per sfuggire al controllo del governo, Hubbard fondò la “Sea Org”, abbreviazione di “Sea Organization”. La Sea Org era un gruppo elitario di scientologisti che formavano un corpo di marina privato, e Hubbard ne era il Commodoro. Per anni Hubbard e il suo entourage di scientologisti solcarono i mari del mondo inseguiti da FBI, CIA e vari governi nazionali oltraggiati. Cercò in diverse occasioni, senza riuscirvi, di conquistare il controllo di vari paesi e di almeno un continente. Hubbard solcò i mari per quasi un decennio, circondato e riverito da ragazze in calzoncini minuscoli chiamate “messaggeri”, che per lui facevano praticamente ogni cosa compreso vestirlo e svestirlo. I messaggeri venivano addestrati come robot per comunicare i suoi ordini nel suo tono di voce. Alla metà degli anni '70 Hubbard diresse una operazione coperta intesa a infiltrare uffici del governo degli Stati Uniti al fine di ripulire i crescenti dossier tenuti sulla Chiesa di Scientology. Hubbard sfuggì alla condanna, ma divenne sempre più paranoico. Nel 1980, temendo l'arresto, scomparve e non fu mai più rivisto. Morì in clandestinità del 1986 – in circostanze misteriose. Se questa storia può sembrare bizzarra, o addirittura incredibile, diverse fonti attendibili sono d'accordo nel dire che le cose stanno così [5]. I fatti che circondano Scientology si basano spesso sul tema che “la verità è più strana della finzione”. All'esterno la setta potrebbe semplicemente sembrare un mezzo per far soldi. O Hubbard potrebbe sembrare un pazzo e, di conseguenza, anche Scientology è “pazza”. Tuttavia rimangono molti aspetti di Scientology che richiedono ulteriori spiegazioni e attenzione approfondita. Come mostrerà la mia tesi, il nucleo delle credenze di Scientology viene rivelato al membro in modo lento e graduale, diventando sempre più ciò che la cultura corrente definirebbe “folle”. Ma, per gli scientologisti, la loro “religione” è l'opposto della pazzia: è sanità completa e libertà totale. Come può succedere che la follia venga accettata come realtà? E, maggiormente importante, quali ideologie entrano in gioco affinché questo avvenga? La mia tesi discute sul fatto che Scientology, come ideologia, si sta muovendo in una direzione totalitaria. Il totalitarismo è una forma estrema di controllo di pensiero, comportamento e interazione [6]. Il desiderio del totalitarismo è l'omogeneizzazione completa. Come ideologia tende ad eliminare la differenza in modo che non possano esistere variazioni. Il totalitarismo è anti-diversità, è il continuo processo di purificazione radicale. L'idea è che tutti si muovono nella stessa direzione perché non esiste altro posto dove andare. Parlando in termini psicologici, la volontà complessiva diviene unidirezionale e marcia sulla stessa linea. Ciò implica la creazione di uno spazio in cui esista costante timore di essere controllato e denunciato. Il totalitarismo necessita inoltre di assenza di pensiero critico, e il soffocamento di pubblica dissertazione, perché sarebbe una sfida ai suoi obiettivi ideologici. Ma il termine “totalitarismo” è fuorviante, perché non è mai interamente “totale” come vorrebbe essere. Esiste sempre una qualche forma di resistenza o di non-conformità. Prendendo come riferimento gli scritti di Hannah Arendt sul totalitarismo, mi concentrerò su come diversi aspetti di Scientology ne rivelino componenti ideologiche simili. Osserverò tematiche diverse comprese la costruzione di storia, leadership e linguaggio, mostrando come ognuna contribuisca alla struttura di una ideologia totalitaria. La seconda metà del mio documento discuterà il ruolo della tecnologia all'interno di Scientology, e come questa si relazioni alla visione di totalitarismo della Arendt. Infine, mi concentrerò sull'ideologia stessa, facendo numerosi esempi su come Scientology opera per costruire uno stato di terrore mentre, al contempo, mira alla dominazione del mondo. «Per l'Uomo la creazione di Dianetics è una pietra miliare paragonabile alla scoperta del fuoco, e superiore ad invenzioni quali la ruota e l'arco» - L. Ron Hubbard, Dianetics: Scienza Moderna della Salute Mentale, 1950Fin dagli esordi Scientology si è preoccupata del suo posto nella storia. L. Ron Hubbard vedeva in Dianetics, e di conseguenza in Scientology, una scoperta di importanza enorme, decisiva. Immaginava che Dianetics avrebbe cambiato qualsiasi cosa avesse seguito il suo corso, e la concepiva principalmente come un evento storico. Hubbard e gli scientologisti descrivono spesso Dianetics come una “svolta” che permette di fare il passo successivo del processo storico. Il messaggio sopraffà lo scientologista con il senso di un significato più ampio, ideologico per la sua stessa vita. L'enfasi di Scientology sulla storia è un componente fondamentale delle credenze del gruppo, e la base per una parte significativa della sua ideologia. In questo saggio mostrerò come questa costruzione della storia riveli un modello simile se paragonata alle osservazioni di Hannah Arendt sul totalitarismo, in modo particolare in relazione a nazismo e stalinismo. La storia è stata un fattore significativo nell'identità dei movimenti totalitari. Ciò che intendo per “storia” non è semplicemente una registrazione cronologica degli eventi e il suo uso per giustificare azioni e credenze. È storia come ideologia, o piuttosto la storia con la “S” maiuscola [7]. Il totalitarismo tende ad accentuare questo significato di storia perché dà legittimità a intenti e desideri del movimento. Inoltre fornisce al membro la sensazione di essere coinvolto in un corso d'azione drammatico, che influenzerà per sempre il mondo. Nel fare appello al desiderio di potere personale, serve poi per assicurare le ambizioni del movimento, introducendo la storia come giustificazione per la dominazione totalitaria. Il desiderio di potere del totalitarismo non è tanto quello del potere individuale, quanto del potere come gruppo uniforme per diffondere l'ideologia che incarna. La costruzione della storia di Scientology condivide alcuni tratti rilevanti con le teorie della Arendt sull'ideologia totalitaria, dimostrando una continuità di pensiero e azione che merita una spiegazione. La Arendt scrive che, durante il regime nazista, Heinrich Himmler [8] tenne un discorso in cui descriveva la mentalità di chi reclutava nelle SS. Disse che non erano interessati ai «problemi quotidiani», ma soltanto «a questioni ideologiche che sarebbero rimaste importanti per decenni e secoli, così l'uomo … sa che sta lavorando ad un grande progetto che si avvera forse ogni 2.000 anni» [9]. L. Ron Hubbard ideò e presentò Dianetics con uno stato d'animo simile. Gli scientologisti hanno spesso fatto notare che allo stadio iniziale nella setta vengono fatti sentire parte di un gruppo che sta facendo grandi passi nel futuro. Nei ranghi elitari degli scientologisti, come nella Sea Org, i membri firmano addirittura un contratto da un miliardo di anni con la Chiesa di Scientology. Chiaramente gli scientologisti vedono il loro movimento come una impresa epica. Questa ideologizzazione della storia ha un fascino importante. Gli scientologisti riescono a vedere il movimento, e quindi sé stessi, come fautori della storia, all'interno di un sistema che è «un gradino evoluzionistico, uno strumento usato per arrivare ai massimi livelli di conoscenza» [10]. Come sostiene la Arendt, ciò produce «una mentalità che, come per Cecil Rhodes [11] circa quarant'anni prima, pensa in termini di continenti, e percepisce in termini di secoli» [12]. È un'affermazione particolarmente rivelatrice e quasi inquietante se paragonata a L. Ron Hubbard e Scientology. Come scrive Hubbard, «la storia di Dianetics sarà la storia di un viaggio di scoperta, un'esplorazione in regni nuovi e quasi sconosciuti, Terra Incognita, la Mente Umana, una terra che giace dietro la vostra fronte» [13]. Si può qui vedere che la Dianetica di Hubbard era ispirata all'imperialismo – il desiderio di conquistare spazi con giustificazioni ideologiche. Hubbard stesso era la forza imperialista che faceva “scoperte” in nome del progresso storico. Stava cambiando la storia, solo che questa volta lo spazio di conquista era la “Mente Umana”. È interessante notare come Hubbard fosse un grande ammiratore di Cecil Rhodes, spingendosi al punto di affermare di essere l'incarnazione di Rhodes, e di vestire come lo statista britannico [14. Non si tratta di una coincidenza, visto che entrambi gli uomini incarnavano una mentalità che vedeva loro stessi come fautori della storia, con ideali che avrebbero «abbracciato, a tempo debito, l'intera razza umana» [15]. L'identificarsi di Hubbard con Rhodes indica la sua relazione con il posto che Rhodes ebbe nella storia. Significa inoltre il modello continuativo di una visione di dominio del mondo, in termini di ideologia imperialista. E questa è la linea di pensiero su cui si basa Scientology. In “Origins of Totalitarianism” Hannah Arendt discute sul fatto che il totalitarismo è direttamente correlato all'imperialismo. Scrive che il regime totalitario non sarebbe possibile senza la mentalità imperialista ed espansionista del diciottesimo e diciannovesimo secolo. Secondo la Arendt l'imperialismo si dimostrò come la forza maggiormente influente sul totalitarismo. Infatti, “Origins” enfatizza Cecil Rhodes come imperialista simbolico, un uomo che tendeva all'annessione di massa, ma fu limitato dal capitalismo. L'attrazione e l'ammirazione che Hubbard provava per Rhodes sono un irresistibile parallelo con l'opera della Arendt. Esiste quindi una continuità storica di cui sia Hubbard che la Arendt erano ben consapevoli, e che servì a promuovere Scientology. Nei suoi scritti la Arendt sottolinea il fatto che il movimento totalitario necessita di moto costante. Sostiene che «Solo un movimento che viene costantemente tenuto in moto» può raggiungere «la dominazione permanente di ogni singolo individuo, in ogni singola sfera della vita» [16]. Moto viene qui usato per descrivere il modo in cui il gruppo si muove, sia fisicamente che ideologicamente. In una prospettiva storica significa che non esiste un punto finale, o un obiettivo finale in cui il movimento si ferma. Rimane il costante desiderio di continuare a muoversi attraverso lo spazio, senza ostacoli. Questo stesso moto è il traguardo del totalitarismo, che la Arendt descrive come capace di «organizzare nell'ambito della sua struttura quante più persone possibili, metterle e tenerle in moto; un traguardo politico che costituisse la fine del movimento semplicemente non esiste» [17]. In Scientology l'obiettivo stabilito da Hubbard è “Aiutare l'Umanità”, raggiungere “libertà e felicità totali” attraverso le sue tecniche [18]. Per raggiungere questa meta ogni individuo, di cui “l'Umanità” si compone, deve prendere parte a Scientology. Il moto costante è quindi assicurato dall'obiettivo del gruppo, il dominio totale – e non si ferma al pianeta terra. Come dice Hubbard, «c'è un intero universo da conquistare» [19]. Un altro aspetto dell'atteggiamento totalitario verso la storia è la facilità con cui l'organizzazione ricorre a falsi storici. La Arendt afferma che tutti i regimi totalitari sono colpevoli di «mostruosi falsi storiografici» [20]. In molti casi si tratta di palesi bugie usate dalla propaganda totalitaria. Tuttavia questa ricostruzione della storia serve anche ad aiutare la missione ideologica del movimento. L. Ron Hubbard mentì regolarmente su se stesso. Esiste una grande quantità di prove a dimostrazione del fatto che Hubbard spesso inventò interi capitoli della sua storia, o della storia della sua vita. Esagerò fortemente i suoi talenti e realizzazioni, al punto in cui molti lo definirebbero megalomane. Hubbard negò ciò che non rientrava nell'immagine di Scientology che voleva presentare, mentre celebrava ciò che serviva a promuovere la nuova “scienza della mente”. Quantità e ampiezza delle bugie di Hubbard sono sbalorditive. Tuttavia gli errori storici di Hubbard non furono limitati alla sua storia personale. Come Hitler e Stalin prima di lui, Hubbard si prese la libertà di inventare intere leggende storiche basate sulle sue inclinazioni perverse. In “Storia dell'Uomo” [21] Hubbard infatti si spinse al punto di affermare che il suo libro era «uno sguardo a sangue freddo sui vostri ultimi 60 trilioni di anni» [22] e che il volume dimostrava la teoria dell'evoluzione. In uno stile narrativo che ondeggia tra il romanzo fantastico e il trattato medico pseudo-scientifico, Hubbard dedica gran parte del libro alla rielaborazione dell'evoluzione. La favola grandiosa inizia «trilioni di anni fa» e si concentra sullo sviluppo dell'anima umana. Il cammino evolutivo di Hubbard iniziò con «un atomo, completo di anelli di elettroni», dopo di che arrivò un impatto cosmico che produsse «convertitori fotonici», la prima singola creatura cellulare. Ogni stadio della vita incontrò esperienze uniche, che secondo Hubbard continuano ad influenzare il nostro attuale stato fisico e mentale [23]. Successivamente apparvero le alghe marine, le meduse e poi le vongole [24]. Progredendo lungo la traccia del tempo di Hubbard l'evoluzione portò al bradipo, che «aveva la vita difficile cadendo dagli alberi», poi la scimmia antropomorfa e infine il famoso Uomo di Piltdown che fu la causa di una molteplicità di problemi che spaziano dall'ossessione per i morsi ai problemi familiari. Ciò è da far risalire al fatto che «I denti dell'Uomo di Piltdown erano enormi e lui non si preoccupava di chi o che cosa stesse mordendo» [25]. Infatti l'Uomo di Piltdown era così distratto che, narra Hubbard, a volte si rese colpevole di «aver mangiato la moglie di qualcuno, o altre attività parimenti illogiche» [26]. L'intera cosmologia è costruita per rivelare il genio di Hubbard, oltre che dimostrare le basi delle credenze di Scientology. Se questi falsi storici mostrano un modello similare ai concetti espressi dalla Arendt sul totalitarismo, esistono ulteriori prove relative alle tendenze totalitarie di Scientology. La Arendt scrive che tutti i movimenti totalitari costruiscono la storia con l'obiettivo di «rivelare la storia ufficiale come uno scherzo, per dimostrare una sfera di influenze segrete di cui la realtà storica nota, visibile e rintracciabile era solo la facciata esterna costruita per ingannare.» [27]. Anche Scientology mostra questo impulso. Il gruppo lo fa accusando i suoi critici di cospirare per gettare discredito su Scientology. Per gli scientologisti la sfera di influenza segreta che maschera la storia ufficiale (nota) è formata da chi parla contro il movimento. Scientology vuole svelate la versione storica dei suoi critici come un imbroglio che impedisce l'essere liberi, cosa che il movimento afferma come suo obiettivo. I membri considerano un complotto ideato per perseguitare la loro libertà di religione l'idea che la storia della vita di Hubbard sia una falsità. Quando queste falsità storiche vengono svelate, i membri fanno riferimento ad un gruppo segreto intento a impedire «all'Umanità di raggiungere libertà e felicità totali» [28]. Il pericolo di queste manomissioni storiche è la possibilità che «alla fine gigantesche bugie possano divenire fatti incontestati, che l'uomo si senta libero di modificare a piacimento il suo passato, e che la differenza tra verità e finzione possa cessare di essere oggettiva» [29]. È veramente spaventoso il punto in cui, per il totalitarismo, la storia viene usata come strumento ideologico. Ciononostante è già successo, come ci dimostra la Arendt nel suo esame di nazismo e stalinismo. Il risultato finale è una costante falsificazione della realtà, senza cui il totalitarismo non può esistere. Hubbard è riuscito in parte, almeno con i suoi seguaci, a portare all'accettazione di queste indegne bugie storiche che in Scientology abbondano. Per alcuni scientologisti è possibile che queste falsità siano diventate verità indiscusse, perché per loro metterle in discussione è sicuramente un ostacolo alla mentalità totalitaria. «Avete mai pensato che potreste fare molto di più per questo pianeta se solo aveste la possibilità di operare in un vero gruppo con interessi comuni, obiettivi comuni e … il più grande leader di questo pianeta!!» - da un volantino della Sea org, 1971La comprensione di Scientology, come di qualsiasi altro gruppo, richiede l'analisi delle caratteristiche della sua leadership. L'orientamento della leadership all'interno di Scientology e nell'ambito delle teorie della Arendt sul totalitarismo, mostrano come spesso siano strettamente correlate. La leadership si riferisce a come il leader di un movimento pensa, si comporta, e concepisce la sua relazione con il gruppo. L. Ron Hubbard è stato il leader dominante di Scientology in molti modi. Ma dopo la sua morte Scientology non si è sgretolata, né è scomparsa. Il culto è ora affidato a David Miscavige, scientologista di lungo corso conosciuto per il suo pessimo carattere e la sua spietatezza [30]. Molti esempi usati in questo saggio si riferiscono alla leadership di Hubbard semplicemente perché su di lui esistono molte più informazioni. Miscavige, che è a capo di Scientology da dodici anni, ha per certi aspetti uno stile di leadership diverso da quello di Hubbard, ma ha mantenuto le caratteristiche fondamentali da lui usate. Studiando Scientology, diventa sempre più evidente come le “scoperte” di Hubbard fossero meri rimaneggiamenti di precedenti teorie psicologiche o scientifiche. La Arendt riconosce questa qualità anche nel leader totalitario. Scrive che il leader si distingue per «la sciocca risolutezza con cui sceglie quegli elementi di ideologie esistenti che meglio si adattano a divenire i fondamenti di un altro mondo completamente fittizio» [31]. Molto della Dianetics originaria dovrebbe essere familiare a chiunque abbia studiato seriamente psicologia o scienza informatica. Dianetics ha inglobato diverse idee della psicologia: gli engram [32], le aberrazioni[33], il subconscio, la “carica” [34], il valore della terapia verbale, alcune regole di comportamento del terapeuta. Nessuna di queste idee era originale o caratteristica di Hubbard. Semplicemente le ridefinì con nuove parole, affermando che erano concetti suoi. Hubbard aggiunse alcuni concetti, non interamente capiti, della Semantica generale di Korzybski (la “reazione semantica A=A”) e la tecnologia informatica dell'era Eniac (clear, key-in, bank, erasure [cancellazione], archivi elettronici). È anche interessante notare ciò che Hubbard scartò dalle sue fonti – ogni incertezza su come funziona la mente. Secondo Hubbard la mente consiste di due compartimenti, la mente analitica [35] e la mente reattiva, e la loro natura è totalmente nota. Il modello fondamentale della “mente” su cui si basa tutta Dianetics comprende una divisione in “mente cattiva [reattiva]”, e “mente buona [analitica]”. Si può ri-archiviare tutto (come se la mente fosse un computer) dalla mente cattiva a quella buona e poi “cancellare” quella cattiva, come fa un programma di software. Non ci sono più dubbi su cosa sia la “mente”, sosteneva Hubbard – aveva scoperto tutto quel che c'era da sapere. Hubbard non supportò mai le sue affermazioni con prove fattuali. Inoltre non esisteva necessità di dimostrare la funzionalità delle sue ipotesi. Questa stupefacente semplicità utilizzata nella creazione di Dianetics è stata la base del “mondo fittizio” di cui parla la Arendt. Appropriandosi di teorie già esistenti in varie ideologie, e al contempo dichiarando che si trattava di sue idee perfette, Hubbard aveva iniziato a gettare le fondamenta del movimento totalitario che ne sarebbe derivato. Uno dei tratti distintivi più importanti del leader totalitario è che non potrebbe mai ammettere un proprio errore. La Arendt scrive che «la condizione principale del leader di massa è la sua assoluta infallibilità» [36]. Qualsiasi cosa il leader dica, non importa quanto assurda, è sempre giusta e corretta. Il leader non commette “errori”, esistono solamente fallimenti del membro del gruppo che non si è impegnato in modo adeguato a seguire le istruzioni del leader. Questa teoria si conferma corretta se applicata a Hubbard e a Scientology. Mentre studiavo la serie di cassette audio di Hubbard [37] mi ha colpito il numero di volte in cui Ron esprimeva incertezze su quanto stava discutendo: zero. Nelle sue conferenze non c'era un solo “forse”. Hubbard affermava che «Dianetics è terribilmente, terribilmente semplice. Puoi renderla confusa solo se vuoi renderla complicata» [38]. Scientology è un sistema funzionale al 100%, affermava. La sola ragione per cui a volte Scientology sembra non funzionare è perché chi la applica la sta alterando, oppure non fa esattamente ciò che Hubbard dice. Hubbard non poteva commettere errori – era infallibile. A nessuno era permesso contestare la validità dei suoi metodi, visto che nell'ambito della struttura ideologica di Scientology sarebbe equivalso ad ammettere un fallimento personale. Il leader totalitario, inoltre, ha una relazione distinta con il membro del gruppo, per cui il membro diviene una sorta di piccolo clone del leader. Per la Arendt questo significa che «ogni funzionario non solo è scelto dal leader, ma è la sua incarnazione vivente e si pensa che ogni ordine venga emanato dalla sua fonte onnipresente» [39]. I membri agiscono per conto del leader, mentre il leader mantiene la sua infallibilità. Perciò qualsiasi errore «può soltanto essere una truffa: l'impersonificazione del Leader da parte di un impostore» [40]. Attraverso questa identificazione con il leader, il membro costruisce nei suoi confronti un senso di orgoglio e lealtà, a meno di non avere la sfortuna di commettere qualche errore. In questo caso, per correggere i suoi stessi errori il leader deve liquidare chi ha eseguito i suoi ordini [41]. La moltiplicazione di questi mini-leader ha anche, come conseguenza, la sensazione di essere costantemente controllati e sorvegliati da tutte le strutture che compongono l'organizzazione. La natura della leadership di Hubbard in Scientology ha mostrato tratti che indicano una sconvolgente similitudine con le teorie della Arendt sul totalitarismo. Negli anni di Hubbard sulla nave della Sea Org l'anziano Commodoro riuscì a costruire un mondo a sua immagine. Una parte era costituita da un bizzarro nuovo elemento chiamato Commodore's Messenger Organization[42]. Il CMO era un'unità elitaria composta da ragazzini, la prole degli scientologisti dedicati. I bambini agivano da messaggeri, con l'originaria funzione di servire Hubbard consegnando i suoi ordini all'equipaggio e agli studenti imbarcati. I messaggeri erano principalmente ragazzine adolescenti che alla fine divennero piccoli mostri molto temuti [43]. Essere selezionati come messaggeri era il maggior onore possibile, e le ragazzine rivaleggiavano per ottenere l'incarico. Nelle loro graziose uniformi venivano addestrate a consegnare gli ordini di Hubbard con le sue esatte parole e il suo tono di voce. Se il Commodoro aveva uno scatto di rabbia e stava sbraitando le sue offese, la messaggera doveva scattare immediatamente e urlare la stessa offesa al destinatario. Nessuno osava disobbedire al messaggero perché incarnava l'autorità della leadership di Hubbard. L'esempio del CMO serve a dimostrare quanto la leadership di Hubbard si avvicini al modello totalitario. I messaggeri di Hubbard erano “l'incarnazione vivente” del loro leader. Tuttavia i messaggeri erano composti da un gruppo elitario, e le stesse regole non si applicavano necessariamente alla maggioranza degli scientologisti. Quando gli scientologisti a bordo della Sea Org commettevano errori non venivano “liquidati”, ma umiliati [44]. Spesso questi errori derivavano dalle difficili abitudini e dal temperamento collerico di Hubbard. In questi casi il membro veniva incolpato per gli errori dello stesso Hubbard, mentre non è chiaro se il membro stesse agendo in nome del leader. La lealtà del membro ha uguale importanza per il leader totalitario. È necessario questo senso di dovere e lealtà nei confronti del leader perché, se non ci fosse, il movimento non potrebbe funzionare. Come la Arendt fa notare a proposito del partito nazista «la reciproca lealtà del Leader e del popolo» era il principio «su cui si fondava il Reich» [45]. Per catturare questo sentimento il movimento totalitario pretende «obbedienza concentrata, non condizionata da tentativi di capire che cosa si stia facendo» [46]. Ed è ciò che costruisce anche la lealtà verso il gruppo nel suo insieme. Mentre analizzavo la letteratura degli ex-scientologisti ho notato come molti di loro citano questa mentalità dell'obbedienza in riferimento alla loro personale esperienza nel gruppo. Molti hanno parlato di essersi sentiti incoraggiati a non riflettere su ciò che stavano facendo, quanto piuttosto a concentrarsi solo su una specifica azione. Per esempio, l'estratto che segue proviene da un ex-scientologista ed è riferito a ciò che pensava del suo compito: «Sentivo che a volte sorgevano dubbi, ma non ci pensavo troppo. Il mio compito, pensavo all'epoca, era capire che cosa FARE, farlo e osservare da solo che cosa succedeva. Solo quando lo osservi con i tuoi occhi diventa vero per te. Dovevo sospendere il giudizio su qualsiasi cosa non avessi ancora "osservato", che fosse vera o meno» [47]. Questa obbedienza alle tecniche di Hubbard indica la stessa enfasi alla lealtà verso il leader a cui si riferisce la Arendt. Concentrarsi unicamente sulle tecniche di Scientology produce una mentalità indirizzata ad ignorare il pensiero indipendente. Un'altra ex membro racconta ciò che ha compreso essere stato il suo ruolo di devota scientologista: «Smettere di tentennare ed applicare la tech esattamente, in ogni area della vita. Introvertirsi: tutti gli errori e fallimenti scaturiscono dall'aver fallito nel tuo compito fondamentale di applicare precisamente la tech. La sola strada giusta è la strada della lealtà a Ron» [48]. Questa irragionevole lealtà, una volta istituita, oblitera il pensiero critico non solo nei confronti del leader, ma anche verso il gruppo nel suo complesso. Il risultato è un'organizzazione dove diventa praticamente inconcepibile che il membro violi gli ordini del leader. La Arendt fa notare come secondo Adolf Eichmann «questo comportamento fosse impossibile». Era «impensabile» [49]. In Scientology, per chi è diventato devoto al movimento, la nozione di disobbedienza è parimenti inimmaginabile. Combinandola al senso del dovere verso un leader infallibile e ad una risoluta obbedienza alle sue tecniche, lo scientologista imbocca la strada del totalitarismo. «La carica è il big-bang elettronico che colpisce il pc nel blonk…» - L. Ron Hubbard, percorrere catene di engram, nastro serie delle conferenze, 1963.Scientology usa uno strano linguaggio che nel suo insieme sconcerta chi con esso non ha familiarità. Parlando un particolare gergo quasi interamente coniato da Hubbard, gli scientologisti comunicano con parole che la persona comune troverebbe quanto meno imbarazzante. In senso tecnico questo linguaggio è inglese, ma è composto di centinaia di parole-codice il cui significato è conosciuto principalmente agli scientologisti. Questo particolare aspetto di Scientology solleva parecchie domande, del tipo: “Qual è la funzione di questo linguaggio?” e “come si collega al totalitarismo?”. Nel mio saggio risponderò a queste domande esaminando la relazione tra linguaggio e processo del pensiero nel totalitarismo, concentrandomi su “Eichamnn a Gerusalemme” di Hannah Arendt. Discuterò inoltre il tipo di linguaggio che ha influenzato Hubbard, e le conseguenze dell'alterazione del significato delle parole. Il complicato linguaggio di Scientology è parte integrante del movimento e distingue il gruppo da molti altri. Il glossario ufficiale di Scientology e Dianetics [50] elenca definizioni per oltre 300 parole e si tratta soltanto dei termini “ufficiali”. Molti dei significati di queste parole sono stati alterati da Hubbard in modo che le sue nuove definizioni descrivessero o si accordassero alle tecniche di Dianetics [51]. Altri, invece, sono semplici invenzioni di Hubbard [52]. La terminologia di Scientology è stata influenzata da vari settori chiave: fantascienza e informatica. Il linguaggio della fantascienza che si trova sparso in tutta Scientology non dovrebbe sorprendere visto che Hubbard, per molti anni prima di Dianetics, scrisse narrativa fantascientifica. La fantascienza viene definita come «finzione che tratta principalmente l'impatto di scienza reale o immaginaria su società o individui» [53]: Evidentemente Hubbard non sentiva il bisogno di sbarazzarsi di questo tipo di narrazione quando parlava o scriveva di Scientology, questo perché Scientology è essa stessa un tipo di “fantascienza”. Scientology è composta di teorie “scientifiche” non documentate e non dimostrate, che vengono poi usate dagli scientologisti per comporre narrazioni di successi – in breve è scienza immaginaria. La Arendt enfatizza come i movimenti totalitari facciano affidamento sulla costruzione di un mondo completamente immaginario, fittizio, così che la realtà fattuale ne risulti sempre più distorta [54]. L. Ron Hubbard voleva fare di finzione realtà – voleva scrivere la sua “opera spaziale” [55]. Nei suoi livelli avanzati di Scientology la predilezione di Hubbard per la fantascienza diventa particolarmente evidente [56]. I membri scoprono che circa 70 milioni di anni fa la Terra faceva parte di una Federazione Galattica sovrappopolata. Il malvagio presidente della federazione, Xenu, decretò che la popolazione in eccesso fosse mandata sulla Terra, dove venne allineata intorno a vulcani e poi distrutta con bombe atomiche. Gli spiriti, o Thetan, delle vittime vennero poi “implantati” con immagini religiose e tecnologiche, e si aggregarono a formare ammassi. Gli esseri umani, affermava Hubbard, erano infatti una raccolta di questi Thetan, un ammasso di spiriti alieni o Body Thetan. Xenu fu successivamente catturato e imprigionato in una montagna di uno dei pianeti. Attualmente viene mantenuto in vita da una batteria eterna. Per essere uno spirito libero, senza questi ammassi che influenzano il nostro comportamento, bisogna liberarsi dai “Body Thetan” usando le tecniche di Scientology. Ecco ciò a cui prepara Dianetics! Anche il linguaggio informatico ha grandemente influenzato il gergo di Scientology. Hubbard prese a prestito parecchi termini della scienza informatica degli anni '40 e '50, ancora una volta alterando le definizioni per riflettere gli obiettivi di Dianetics. Per esempio, Scientology definisce una “macchina” come «una vera macchina nella mente (come gli ordinari macchinari), costruita con massa ed energia mentali, che è stata fabbricata dall'individuo perché lavori per lui, di solito è predisposta per entrare in funzione automaticamente in certe circostanze predeterminate» [57]. Questa definizione colloca la mente umana in uno stato meccanico che può essere manipolato di conseguenza. La mente è quindi una versione di computer che può, e dovrebbe, essere efficacemente programmato. Altre parole correlate al mondo dei computer infarciscono il dizionario di Scientology: circuito [58], cancellare [59], processare [60], terminale [61]. Questa fraseologia rivela il desiderio di Hubbard di meccanizzare sentimenti e pensiero umano, al punto in cui si può usare una semplice tecnica per aggiustare qualsiasi malanno, o “aberrazione” [62] del soggetto. Il linguaggio di Scientology serve parecchie funzioni primarie. Una è la costruzione di uno stile comunicativo caratteristico e unico di quel particolare gruppo. Il gergo insolito distingue lo scientologista dalla gente comune, costruendo un senso di comunità diverso e separato dal resto della società. Visto che il linguaggio scientologico non ha assolutamente senso per il non iniziato, separa lo scientologista da chiunque sia all'esterno del gruppo, agendo come comunicazione tra pochi eletti [63]. Perciò il linguaggio di Scientology diviene uno dei marchi distintivi dello scientologista. Un altro aspetto del linguaggio di Scientology è la facilità con cui i membri parlano con brevi frasi stereotipate che scaturiscono da credenze e retorica del gruppo. Queste frasi stereotipate sono parole spesso ripetute per fornire una breve spiegazione delle credenze. In altre parole si tratta di cliché. Hannah Arendt ha fatto notare questo tratto in modo particolare in Adolf Heichman, un criminale di guerra nazista processato per il genocidio degli ebrei. In “Eichmann a Gerusalemme” la Arendt scrive di essere rimasta colpita dalla capacità di Eichmann di parlare con «frasi stereotipate o slogan» [64]. Eichmann era incapace di comunicare con frasi che non fossero stereotipi o slogan del partito nazista. »L'ufficialese è la mia sola lingua» ammise, testimoniando la sua incapacità a «emettere una singola frase che non fosse un cliché» [65]. Anche gli scientologisti tendono spesso a mostrare questa caratteristica; tra di loro esiste una stupefacente similitudine di fraseologia. Mentre studiavo il loro linguaggio mi sono accorta di quanto frequentemente certi termini e frasi fossero ricorrenti. Questa caratteristica fornisce un'intuizione preziosa su come gli scientologisti pensano e parlano. Un esempio primario del gergo scientologico si trova nel seguente estratto, preso da un newsgroup on-line: «Scientology è una religione fondata su un sistema etico e di condotta, usando la conoscenza del fatto che la libertà dell'individuo si trova quando quell'individuo si assume la responsabilità del proprio passato, presente e futuro. Alcune organizzazioni criminali l'hanno visto come una minaccia alla loro sopravvivenza o il loro intento criminale di derubare l'umanità delle libertà spirituali, perciò si sono date da fare in modo metodico per minare il lavoro di Scientology nella comunità. Scientology come pratica religiosa si occupa dell'individuo che si prende la responsabilità di se stesso e degli altri attraverso le dinamiche. È una buona organizzazione sotto attacco dell'ignoranza, degli intenti malvagi e di chi non si sta prendendo responsabilità in generale. È mia personale convinzione che nella società esistano individui soppressivi, organizzazioni soppressive, mercanti di caos e roba del genere che consapevolmente attaccano la verità, sia consciamente che inconsciamente. Gli ripugna il fatto che altri desiderino fermare le azioni criminali. Gli ripugna un gruppo che ha la capacità di scovarli. Gli ripugnano i concetti di libertà, amore ed onore e più alti concetti spirituali» [66]. Questo passaggio dimostra i processi di pensiero di uno scientologista in fase attiva e contiene molti dei termini e stereotipi del culto usati in un contesto naturale. Praticamente ogni cosa che dice è stata ripetuta infinite volte dagli scientologisti per giustificare la loro “religione” contro gli attacchi dei critici. Come nel caso di Eichmann il linguaggio è pieno di cliché che sono «sempre detti nello stesso modo, espressi con le stesse parole» [67]. Questo tratto curioso è un fattore rivelatore della mentalità di Scientology. A proposito di Eichmann la Arendt ha scritto che «la sua incapacità a parlare era strettamente connessa alla capacità di pensare, vale a dire di pensare dal punto di vista di qualcun altro» [68]. Eichmann era incapace di pensare al di fuori da quel punto di vista – quello del partito nazista. Di conseguenza la sua mente era «piena fino all'orlo di frasi fatte e costruite» [69]. La citazione dello scientologista mostra in che modo spontaneo il membro usi la terminologia scientologica e scelga le parole per difendersi dalla critica. La comunicazione senza questi stereotipi e slogan del culto sarebbe quasi impossibile perché costituiscono il modo di pensare del membro. La ripetizione di queste frasi all'interno di Scientology indica che i membri sono capaci di pensare unicamente in un certo particolare modo. Possono pensare solo in termini di linguaggio-Scientology e hanno molte difficoltà a fare altrimenti. Questo non significa che gli scientologisti siano ciechi robot che ripetono qualsiasi cosa sentano. Significa, però, che i processi mentali degli scientologisti sono stati così avviluppati dalle credenze della setta da essere addirittura incapaci di pensare in un linguaggio diverso da quello del gruppo. Un altro elemento del linguaggio di Scientology che si può rilevare nel precedente estratto è la strana contrapposizione tra discorsi su “criminali” e parole come “libertà” e “spirituale”. Chiunque contesti Scientology è un malvagio “criminale” mentre il gruppo si auto-definisce difensore onorevole di “libertà” e “più alta spiritualità”. Questo filo paranoico può essere seguito in tutto il linguaggio. Il tema può essere chiaramente letto nelle righe sull'essere “sotto attacco”, assieme all'onnipresente “mercanti di caos” [70] e “organizzazioni criminali”. Scientology si vede come la vittima di un progetto brutale di chi cerca di opporsi alla “verità”. Le persone “soppressive” di cui il membro parla vengono definite come chi «cerca attivamente di sopprimere o danneggiare Scientology o gli scientologisti, con azioni o omissioni intraprese consapevolmente per sopprimere, ridurre o ostacolare Scientology o gli scientologisti» [71]. Perciò, nell'ambito del linguaggio del movimento viene costruita una paranoia costante. L'idea di un complotto mondiale per distruggere Scientology perché contiene maggiori “concetti di libertà” è un testamento alle illusioni del gruppo e ai suoi sospetti irrazionali. Parlando con scientologisti si incontrano frequentemente questi punti di vista assieme ai cliché standard. Come nel caso di Eichmann, la comunicazione non è possibile perché le parole vengono regolarmente usate a salvaguardia contro la realtà [72]. L'alterazione del significato delle parole resta un'altra caratteristica di linguaggio comune sia a Scientology che al partito nazista. Per i nazisti tutta la corrispondenza che faceva riferimento all'assassinio di massa degli ebrei era soggetta ad una rigida serie di “regole di linguaggio” [73]. Le regole sostituivano i nomi in codice per parole come “uccisione”, “sterminio” rimpiazzandole con “soluzione finale” e “trattamento speciale”. L'effetto di questo sistema di linguaggio era impedire l'identificazione della spiacevole idea di assassinio con le orribili azioni che stavano commettendo. Anche all'interno di Scientology il significato delle parole viene alterato, ma i motivi del cambiamento sono per certi aspetti diversi. Mentre i nazisti sostituivano le parole in codice per coprire la realtà delle loro azioni omicide, gli scientologisti sono più propensi a cambiare vecchi termini con una nuova versione che meglio si adatta alla loro ideologia. Un esempio di questo tipo di linguaggio è nel termine scientologico non ufficiale di “prechiaro carne cruda”. Hubbard definisce un “prechiaro carne cruda” come «uno che non ha mai ricevuto procedimenti di Scientology» [74]. Pertanto chiunque non sia scientologista è identificato come “carne cruda”. Si tratta di un sostituto particolarmente rivelatore perché espone l'atteggiamento offensivo e sprezzante tenuto verso i non-scientologisti. Il termine “carne cruda” è una specie di massificazione di corpi in pezzi di cellofan. È molto più semplice nuocere ad una persona quando è semplicemente un pacchetto di carne piuttosto che una persona con sentimenti ed esperienze complesse. Il risultato delle parole codice naziste è lo stesso – disumanizzazione attraverso il linguaggio. Definire “carne cruda” una persona funziona anche nell'ambito di un'altra dialettica, visto che gli scientologisti non hanno sempre fatto parte del movimento, ma essi stessi, un tempo, erano “carne cruda”. Perciò definendo il prossimo in questo modo inconsciamente gli scientologisti identificano se stessi come oggetti ricostruibili, impacchettabili, fortemente manipolabili. Inoltre, Scientology ridefinisce le parole allo scopo di produrre un significato completamente nuovo. Spesso queste parole sono un indizio significativo nell'ideologia della setta. Per esempio, la ridefinizione scientologica del termine “pensiero critico” esemplifica in modo particolare questo caso [75]. Hubbard definiva il pensiero critico come «sintomo del fatto che è stato commesso un atto overt» [76] o «un withold con l'auditor» [77]. Ciò che Hubbard intendeva è che il pensiero critico è una brutta cosa: indica un'azione criminale. In Scientology gli “atti overt” e i “withold” sono l'equivalente di crimini contro la vita e la libertà. La nuova definizione, pertanto, per il membro rende criminale il pensare criticamente, in modo particolare verso Scientology. Qualsiasi “pensiero critico” dello scientologista è immediatamente sospetto. Questa ridefinizione rende estremamente difficile al membro la critica di qualsiasi cosa di Scientology, perché si riflette immediatamente su di lui una cosa sbagliata che ha commesso. Il messaggio di Hubbard è chiaro: il pensiero critico non è quel tipo di cosa in cui il bravo scientologista si dovrebbe impegnare. Il tema del pensiero critico risalta ovunque nell'analisi della Arendt dell'ideologia totalitaria. I movimenti totalitari lavorano sempre per soffocare il pensiero critico perché sfida la mentalità unificata di cui l'ideologia necessita. Il fatto che Hubbard abbia scelto specificamente di ridefinire il “pensiero critico” come un crimine non è una mera coincidenza. I movimenti totalitari non possono funzionare con la pluralità dei punti di vista che il pensiero critico indipendente provoca. L'uso del linguaggio per reprimere questo pensiero è un passo significativo del movimento verso il totalitarismo. «L'E-meter vede tutto, sa tutto. Non sbaglia mai» - L. Ron Hubbard, Electropsychometric Auditing Operator's Manual, 1953 [78].L'elettropsicometro di Hubbard, o E-Meter, è diventato una parte indispensabile di Scientology. L'E-Meter è uno strumento che misura le variazioni di conduttività elettrica della pelle che avvengono in momenti di eccitamento o stress emotivo anche leggeri [79]. È simile alla macchina usata per dare test della verità. Lo strumento, piuttosto rozzo, consiste di due lattine che il soggetto, o “prechiaro” [80], tiene in mano. Queste sono collegate ad un apparecchio con diverse manopole e un piccolo quadrante in cui oscilla un ago che indica le risposte, registrando le variazioni di resistenza elettrica della pelle del soggetto. Gli scientologisti sostengono che l'E-Meter permette di «vedere attraverso» [81]. Originariamente inventato da uno dei primi entusiasti di Scientology, il chiropratico Volney Mathison, venne infine brevettato da Hubbard e si dimostrò un'operazione economicamente molto vantaggiosa [82]. Ogni scientologista voleva avere il suo E-Meter personale e il solo luogo dove poteva acquistarlo era la Hubbard Association of Scientologists. Successivamente il piccolo gadget dimostrò di essere uno strumento essenziale nei procedimenti di Scientology. Questi procedimenti, o auditing, sono l'elemento centrale delle pratiche del culto. L'auditing coinvolge due persone: un auditor e un “prechiaro”. L'auditor la persona addestrata all'applicazione delle tecniche di Scientology, a sua volta sottoposto ai procedimenti di Dianetics. Il prechiaro paga per essere guidato dall'auditor attraverso una serie di tecniche che implicano l'uso dell'E-Meter, e che vengono svolte per scoprire zone di disagio mentale. L'auditor fa domande al soggetto, e il movimento dell'ago del Meter serve per controllare la reazione emotiva alle domande. Secondo le complesse regole e procedure spiegate nelle pubblicazioni di Scientology, l'auditor, dopo aver posto certe precise domande, è in grado di interpretare i movimenti dell'ago. Queste reazioni vengono poi usate per diagnosticare la condizione mentale e spirituale del soggetto [83]. Nel corso delle sedute di auditing solo l'auditor vede i movimenti dell'ago. Il ruolo del prechiaro è rispondere alle domande sforzandosi di ricordare esperienze dolorose accadutegli nel passato. Interpretando i movimenti dell'ago, l'auditor convince il soggetto a visualizzare immagini mentali del presunto evento doloroso. L'idea è che la reazione dell'ago dell'E-Meter continuerà finché la persona abbia trovato e affrontato qualsiasi cosa stia reprimendo. In questo modo l'E-Meter viene essenzialmente usato per scoprire, per conto del soggetto, pensieri o esperienze sepolte. Quando segue è un dialogo semplificato che mostra come l'E-Meter viene tipicamente usato nei procedimenti di Scientology: Auditor: «hai mai rubato qualcosa?» Prechiaro: «no» Auditor (guardando il movimento dell'ago, che ha dato una lettura): «OK. Secondo te che cosa significa questa domanda?» Prechiaro (visualizzando un'esperienza del passato): «Non sono sicuro... Ma certo, ho rubato una caramella quando avevo otto anni». Auditor (guardando l'ago): «Bene. Il tuo ago è libero» (e passa alla domanda successiva) [84]. Molti scientologisti rimangono inizialmente impressionati dal fatto che l'auditor è evidentemente in grado di scoprire ciò a cui loro stanno pensando. L'E-Meter sembra magia pura con la sua capacità di dragare esperienze dimenticate [85]. Alcuni membri arrivano a guardare lo strumento con un timore speciale, quasi sovrannaturale. Hubbard sosteneva che l'E-Meter è infallibile e come tale è uno strumento inestimabile per fornire fondamento scientifico ai metodi prescritti in Dianetics [86]. La macchina rivelerebbe cosa c'è sotto la superficie della coscienza in modo preciso e accurato, raccontava Hubbard. Soprattutto metteva l'accento sul fatto che l'E-Meter è una prova scientifica della funzionalità dei procedimenti di Scientology [87]. Per Hubbard i movimenti dell'ago riflettono quella precisione scientifica che avrebbe dovuto dare al movimento un'aura di credibilità. La macchina è l'indicatore finale di ciò che è vero – non mente. L'importanza che Scientology attribuisce all'E-Meter, e come questo si colleghi all'ideologia del totalitarismo, è l'oggetto di questa sezione del mio saggio. Discuto sul fatto che la relazione di Scientology con il suo E-Meter arriva a riassumere l'inclinazione del movimento totalitario verso scienza e tecnologia. Riferendomi agli scritti di Hannah Arendt discuterò su come i movimenti totalitari usino il linguaggio della scienza per promuovere la loro ideologia. Oltre a questo considererò l'enfasi di Hubbard su logica e assiomi, oltre ai procedimenti meccanizzati che ciò implica, e analizzerò i vari modi in cui l'E-Meter viene usato all'interno di Scientology. Una dei punti principali sulla natura del totalitarismo su cui Hannah Arendt mette l'accento è che, una volta arrivato nel mondo, continuerà a ripresentarsi in forme nuove che non avevamo considerato [88]. La Arendt si preoccupa delle molte possibili forme con cui il totalitarismo potrebbe mascherarsi. In modo particolare ritiene che scienza e tecnologia siano aree in cui, nel futuro, potrebbero presentarsi movimenti totalitari. Nel caso di scienza e tecnologia, la Arendt ha scritto che il totalitarismo è l'ultimo stadio nel processo in cui «la scienza è diventata un idolo che curerà magicamente i mali dell'esistenza, e trasformerà la natura dell'uomo» [89]. Questa fede nella scienza, divenuta una caratteristica dominante nella cultura americana del ventesimo secolo, è la maschera secondo cui la Arendt pensa che il totalitarismo abbia più probabilità di emergere. I movimenti totalitari accentuano sempre gli aspetti scientifici di qualsiasi cosa stiano affermando. Come scrive la Arendt, «l'ossessione dei movimenti totalitari per le “prove scientifiche” è una caratteristica distintiva della loro ideologia» [90]. Scientology ha esibito questo tratto fin dal momento in cui Hubbard concepì Dianetics come «La nuova scienza della Mente» [91]. L'approccio iniziale di Hubbard nello scrivere Dianetics fu quello di un ingegnere che cerca soluzioni pratiche, scientifiche ai misteri della mente umana [92]. Erano finiti i tempi della precedente e vivace prosa fantascientifica, sostituita da un libro di testo in stile logico e sobrio [93]. Tuttavia questo non lo scoraggiò dallo scrivere nel linguaggio scientifico che preferiva, visto che serviva a rendere Dianetics più credibile e perciò più convincente. Questa enfasi scientifica ha accompagnato Scientology in tutta la sua breve storia. Hubbard basò Scientology sulla premessa che la mente umana è prevedibile secondo certe leggi assiomatiche della meccanica. Disegnò elaborate mappe su come funziona la mente umana, intitolando gli schizzi come Schematico della Mente e Schematico dell'Analizzatore [94]. Queste mappe erano l'equivalente di modelli di computer lineari, complete del verboso e spesso incomprensibile linguaggio di Hubbard [95]. Avendo concepito la nozione di una mentalità umana meccanizzata, Hubbard dichiarò poi che la mente era ora soggetta ad una “scienza della certezza” [96]. I complicati e meccanici schemi di Hubbard sono un esempio eccellente di come Scientology sfrutti la fede in scienza e tecnologia della società per istituire un sistema di prove scientifiche non verificate che diventano fatti certi. Come fa notare la Arendt, ogni movimento totalitario «sostiene che tutti gli avvenimenti sono scientificamente prevedibili secondo le leggi della natura» [97]. Nel caso di Scientology, Hubbard diceva che il comportamento mentale è scientificamente prevedibile nell'ambito delle leggi dell'ingegneria e della fisica, e può essere accuratamente misurato con l'assistenza di un E-Meter. Pertanto utilizzando l'E-Meter come fonte di prova scientifica alle sue teorie, Scientology può continuare a diffondere la fantasia su cui si basa. Il risultato è un movimento in cui «le bugie ideologiche devono essere credute come sacre e intoccabili verità», ognuna circondata da un sistema accuratamente elaborato di “prove scientifiche” [98]. Un'altra correlazione tra il rapporto di Scientology con la scienza e l'ideologia totalitaria è il nome rivelatore con cui Hubbard scelse di chiamare la sua religione. “Scientology” deriva dal latino scio (conoscenza nel suo senso più profondo) e il greco logos (studio) [99]. Un'esatta definizione del termine sarebbe “conoscere come conoscere”, una frase a cui gli scientologisti fanno sempre riferimento quando discutono le origini del termine [100]. La parola Scientology fa subito pensare alla scienza: cioè scienza con un “–logia” alla fine. Questa combinazione di connotazioni produce un significato che sembra metà scientifico e metà filosofico – in breve una filosofia scientifica [101]. È interessante notare come Hannah Arendt abbia scritto che le ideologie sono «conosciute per il loro carattere scientifico: combinano l'approccio scientifico con risultati di rilevanza filosofica, e fingono di essere filosofia scientifica». Ed è esattamente ciò che fa Scientology, come il suo nome testimonia. Scientology funziona come un'ideologia, visto che ordina gli ideali sotto il titolo di scienza. La Arendt dice che il suffisso –logia in ideologia e, aggiungo io, nella parola Scientologia «non indica altro che il logoi, le affermazioni scientifiche fatte su di essa» [102]. Questo modo di pensare ideologico all'interno di Scientology è significativo perché caratterizza il desiderio totalitario di costruire un mondo fittizio. L'applicazione di un modello scientifico funziona meramente come giustificazione di quel desiderio. I procedimenti logici di Hubbard, che sono le fondamenta di Dianetics e Scientology, iniziano con una premessa assiomaticamente accettata che «deduce tutto il resto da essa, procedendo con una coerenza che non esiste nel regno della realtà» [103]. Tornando all'E-Meter, è importante esaminare i vari modi in cui gli scientologisti hanno usato questo apparecchio tecnologico nel corso degli anni. Nel 1959 Hubbard introdusse le “verifiche di sicurezza”, conosciute anche come “sec checks”, secondo cui gli scientologisti vengono interrogati e devono rispondere a lunghe liste di domande preparate in precedenza che riguardano le loro trasgressioni morali [104]. Durante queste “sedute” l'E-meter viene usato come sorta di macchina della verità. Scientology difende i sec cheks come un modo per gestire gli “overt” nascosti, cioè le azioni dannose [105]. Ci si rivolge ad una di queste “azioni dannose” con la domanda: «Hai mai avuto cattivi pensieri su L. Ron Hubbard?» [106]. Vengono mantenuti accurati dossier di tutte le confessioni, dossier che hanno dimostrato di essere un mezzo molto efficace per mettere a tacere i dissidenti. Dopo le forti critiche sollevate questa procedura è stata successivamente ribattezzata “procedimento di integrità”, ma si usano le medesime liste di domande dei precedenti “sec cheks” [107]. Scientology presume che qualsiasi suo membro possa diventare, da un momento all'altro, un rischio per la sicurezza, e “l'accuratezza dell'E-Meter” viene usata per ricattare chi si ribella al movimento [108]. Molti vedono inoltre l'E-Meter come un apparecchio di biofeeedback. Nel biofeedback il soggetto apprende come controllare le risposte fisiche inconsce manipolandole con controllo mentale cosciente [109]. Si discute sul fatto che, se l'E-Meter può essere d'aiuto, c'è poca se non inesistente reale misurazione di esperienze represse che escono nel corso delle sedute di auditing. Al contrario i soggetti, imparando come superare i test all'E-Meter con il controllo dei loro pensieri, sperimentano una accresciuta fiducia in se stessi. Quanta più familiarità lo scientologista ha con l'E-Meter, tanto più facile sarà imbrogliarlo, proprio come le macchine della verità. Il punto di vista del biofeedback contraddice la posizione ufficiale di Scientology che i procedimenti «scaricano l'energia dannosa connessa alla mente reattiva del prechiaro» [110]. Si tratta comunque di un altro modo di considerare l'E-Meter che ha un certo seguito tra i dissidenti di Scientology. Se i modi di considerare l'E-Meter variano, è importante riconoscere come l'apparecchio rifletta l'atteggiamento totalitario di Scientology verso scienza e tecnologia. Scientology insiste che l'E-Meter è l'indicatore finale della verità, facendo regolare affidamento sulla “prova scientifica” di questa macchina per favorire la sua ideologia. La visione opprimente di Hubbard del procedimento meccanico, che conduce alla sua “scienza della certezza”, si basa sulla nozione di una mente umana scientificamente prevedibile che obbedisce alle leggi assiomatiche della logica. Oltre a questo Scientology usa l'E-Meter come una macchina della verità, costruendo gradualmente nei suoi membri uno stato di timore e paranoia. Frattanto il movimento continua a fare affidamento su una filosofia pseudo-scientifica che, in sé, è stata provata essere una precisa caratteristica dell'ideologia totalitaria. È solo quando questo tipo di ideologia punta all'annullamento dell'opposizione, come discuterò nel paragrafo seguente, che comincia a rivelare l'assoluto terrore che forma la base della dominazione totalitaria. Ideologia «Usurpare in qualsiasi modo la Chiesa, o distogliere qualcuno dal suo avanzamento sul Ponte della Libertà Totale, è il crimine estremo» - Lettera Informativa del Religious Technology Center [111].Come ideologia Scientology si sta muovendo in direzione totalitaria. Rivolgersi a credenze e pratiche esistenti all'interno di Scientology serve a portare ulteriormente alla luce un movimento che contiene parecchi elementi chiave del totalitarismo. In questa sezione finale esaminerò alcune rilevanti caratteristiche di Scientology e le paragonerò alle teorie di Hannah Arendt sulla natura dell'ideologia totalitaria. Mi concentrerò sui seguenti temi: dominazione del mondo, cospirazioni anti-governative e anti-psichiatria, impeto e costante revisione, costruzione di uno stato del terrore e sistema carcerario interno a Scientology – il Rehabilitation Project Force (RPF). Nel leggere è importante tenere a mente che tutti i movimenti totalitari hanno una predisposizione per le ideologie, perché spiegano qualsiasi cosa come mero esempio di una serie di leggi naturali. Abbracciando tale ideologia il movimento riesce perciò a «prosperare su questa fuga dalla realtà verso la finzione, dalla coincidenza alla coerenza» [112]. Solo quando questa finzione diviene indistinguibile dalla realtà il totalitarismo può sopravvivere. Una importante caratteristica di Scientology è la missione affermata dal gruppo di «liberare [to clear] il mondo» [113]. “Liberando il mondo” il gruppo desidera non solo trasformare ogni persona su questo pianeta in uno scientologista, ma farle raggiungere uno stato che nei procedimenti di Scientology viene definito “clear” [liberato, pulito]. Le origini di “clear” risalgono a L. Ron Hubbard e alla sua enorme influenza nella costruzione del linguaggio di Scientology. Nel suo gergo, “clear” ha funzioni sia di sostantivo che di verbo. Essere “clear” significa aver cancellato il contenuto della mente reattiva, avendone trasferiti i dati immagazzinati in un altro compartimento mentale chiamato mente analitica. La mente analitica si suppone funzioni ad un livello di consapevolezza maggiore rispetto alla mente reattiva. Pertanto “liberare” una persona significa realizzare di non aver più bisogno della mente reattiva, e poter «confrontare e risolvere drammi nascosti» attraverso il filtro della mente analitica, che è superiore [114]. Si tratta di uno dei maggiori obiettivi di Scientology, ed è un passo significativo del “Ponte verso la Libertà Totale” ideato da Hubbard [115]. Il fatto che Scientology tenda alla dominazione del mondo in forma e con il termine di “liberare” è un importante segno che il movimento è davvero totalitario. Come fa notare la Arendt, «La lotta per la dominazione completa della totalità della popolazione della terra, l'eliminazione di qualsiasi realtà non-totalitaria concorrente è intrinseca nei regimi totalitari; se non persegussero il potere totale come obiettivo finale perderebbero probabilmente qualsiasi potere abbiano già ottenuto» [116]. I movimenti totalitari non ragionano in termini di confini nazionali. Al contrario, il loro obiettivo di dominazione è distintamente senza confini. La Sea Org è un eccellente esempio del desiderio di L. Ron Hubbard di far esistere Scientology senza limiti di confini nazionali. Creata per sfuggire al controllo governativo, la Sea Org era un gruppo di élite di scientologisti che navigavano intorno al mondo su una gigantesca nave, indossando uniformi navali [117]. Ciò che è distintivo della Sea Org è che epitomizza gli obiettivi ideologici di Hubbard su Scientology. Non soggetta a leggi nazionali, la Sea Org era la fantasia di Hubbard di un pianeta in cui Scientology potesse solcare i mari e diffondersi senza limiti. Secondo la Arendt, tutti i leaders totalitari considerano il loro paese di origine come «una semplice base temporanea del movimento internazionale, sulla strada per la conquista del mondo» [118]. Scientology è similmente internazionale nel raggio di azione della sua organizzazione. Di fatto il movimento è addirittura inter planetario nel desiderio di diffondere la sua ideologia: dopo aver liberato la Terra, Scientology progetta di «liberare l'universo» [119]. Un'azione rivelatrice intrapresa da Scientology è stata l'infiltrazione pianificata di una nazione. Il progetto BULGRAVIA (BULgaria, GRecia, Albania, YugoslaVIA) iniziò nel 1992 con piani iniziali per istituire industrie, quotidiani, trasporti e sistemi di telecomunicazioni in Albania, come primo passo per la fondazione di uno stato Scientology nei Balcani [120]. L'idea era di formare una zona chiamata Bulgravia interamente dominata da Scientology. Anche se difficilmente si può credere che Scientology possa raggiungere questa meta, si tratta di azioni conformi all'obiettivo finale di conquista del mondo [121]. Non importa quanto l'obiettivo possa apparire distante, i movimenti totalitari «non considerano un paese come straniero in permanenza ma, al contrario, ogni paese è potenzialmente un loro territorio» [122]. Un altro principio di base del totalitarismo è la credenza che «il mondo sia diviso in due campi ostili di cui uno è il movimento, e il movimento può e deve combattere il mondo intero». Scientology soddisfa anche questa descrizione. Hubbard pensava che Scientology fosse coinvolta in un grandioso disegno del bene contro il male, e diede anche avvio ad un progetto segreto per scoprire i «Soldati della Luce» e i «Soldati delle Tenebre» [123]. Secondo Hubbard i Soldati della Luce sono le persone favorevoli alla Chiesa di Scientology, mentre i leader dei Soldati delle Tenebre vanno ricercati nel governo e nell'intera professione psichiatrica [124]. L'atteggiamento estremamente anti-governativo e anti-psichiatrico di Scientology è un concetto fondamentale del movimento. Governi e psichiatria sono intrinsecamente collegati, affermava Hubbard, che diceva: «Psichiatria e psicologia, generati da un governo pazzamente militarista, trovano avido sostegno in governi oppressivi e autoritari» [125]. Gli scientologisti vedono la realizzazione di un complotto mondiale secondo cui psichiatria e governi si alleano per sopprimere Scientology. È precisamente questa convinzione di un «misterioso complotto mondiale» [126] che tutti i movimenti totalitari richiedono per costruire il modello di dominazione su cui essi stessi fantasticano. Coma fa notare la Arendt nel caso dei nazisti, «L'ossessione di una già esistente dominazione ebrea mondiale formò le basi per l'illusione di una futura dominazione tedesca mondiale» [127]. Mentre il governo è l'impero del male, Scientology si concentra sugli psichiatri come nemici maggiormente visibili del movimento. La scelta di prendere a bersaglio la psichiatria non fu fatta a caso, perché i movimenti totalitari non scelgono mai arbitrariamente i loro nemici [128]. Una delle ragioni per cui Hubbard odiava gli psichiatri con tanta passione deriva dal fatto che furono i primi a criticare metodi e affermazioni di Dianetics. Hubbard sapeva che la professione psichiatrica avrebbe rigettato le sue idee, così escogitò un elaborato complotto secondo cui psichiatri pazzi stavano governando il mondo, creando robotici parassiti e danneggiando in generale i loro pazienti [129]. Oltre a questo, dato che molti psichiatri consideravano Dianetics un inganno senza basi credibili, furono immediatamente etichettati come «Persone Soppressive» o «SP» - in Scientology la condanna definitiva [130]. SP, naturalmente, è sinonimo di anti-scientologista. Pertanto il gruppo che Hubbard sapeva avrebbe sicuramente criticato Dianetics venne convenientemente accusato di un complotto mondiale atto a distruggere la mente umana e screditare la verità di Scientology [131]. La battaglia contro il male della psichiatria comporta anche l'eliminazione di tutti gli psichiatri. L'obiettivo di Hubbard era eliminare ogni singolo psichiatra, cercando crimini nel suo passato [132]. La critica a Scientology venne adeguatamente definita come il crimine massimo. Proprio come Hitler e Stalin prima di lui, i progetti di Hubbard su come sopprimere i nemici attinsero ad ogni possibile mezzo disponibile. Piuttosto che rappresentare la volontà di dominare il prossimo, il totalitarismo riguarda la distruzione di punti di vista alternativi e l'omogeneizzazione del pensiero come processo continuo. [133]. Questo movimento ripetuto che simultaneamente distrugge e purifica è la vera direzione del totalitarismo. Lo slancio della dominazione totalitaria aspira ad essere illimitato con la sua diffusione nel mondo, come esemplificato dal desiderio di Scientology di “liberare il pianeta”. Lo slancio scaturisce inoltre nella sua dichiarazione di nemico nei confronti della psichiatria. In questo caso l'organizzazione funziona come un «movimento il cui continuo avanzamento incontra nuovi ostacoli che devono essere eliminati» [134]. Un'altra parte significativa di questo moto implica cambiamenti e revisioni costanti nelle sue direttive, che caratterizzano tutti i movimenti totalitari. Come afferma la Arendt, «La mania del moto perpetuo dei movimenti totalitari può rimanere in forza solo fino a quando mantengono tutto in movimento e provocano il movimento in qualsiasi cosa sia intorno a loro» [135]. Questo bisogno di moto costante riguarda anche regole, regolamenti e credenze all'interno del gruppo. Nel caso di Scientology, sia teoria che pratica vengono ripetutamente riviste, illustrando «i rapidi e sorprendenti cambiamenti nelle direttive per cui il totalitarismo è diventato famoso» [136]. L. Ron Hubbard era particolarmente appassionato di revisioni alle tecniche della terapia dianetica, e successivamente fece lo stesso con i procedimenti di Scientology [137]. Hubbard faceva programmi elaborati che riguardavano il modo appropriato di procedere sul “Ponte verso la Libertà Totale”, proclamando la suprema accuratezza delle sue teorie solo per cambiarle poco dopo. Non era insolito che uno scientologista che aveva passato anni nel movimento dovesse ripetere i livelli di procedimento perché Hubbard aveva scoperto che le tecniche erano carenti, e andavano pertanto ridisegnate [138]. Una ovvia ragione per le frequenti revisioni era innanzitutto il semplice fatto che i metodi non funzionavano. Le cure miracolose promesse da Hubbard vennero provate ripetutamente false dall'esperienza degli stessi membri, da qui il bisogno di Hubbard di fornire nuove versioni migliorate per mantenere Scientology sulla corda. Tuttavia le frequenti revisioni dimostrano anche il moto continuo nell'ambito del gruppo stesso. Ogni pochi anni appaiono nuovi “gradi” dei livelli “OT” superiori avvolti nel più assoluto segreto [139]. Non c'è una reale fine al movimento. Quando uno scientologista raggiunge un livello ce n'è sempre un successivo da superare. La conoscenza sta sempre un gradino più avanti, viene mantenuta continuamente in movimento. Come ha osservato la Arendt «un obiettivo politico che costituisca la fine del movimento semplicemente non esiste» [140]. Solo un movimento che venga mantenuto costantemente in moto può raggiungere il maggior desiderio totalitario: la dominazione permanente di ogni individuo in tutte le sfere della sua vita [141]. Secondo la Arendt le leggi ideologiche “assiomatiche” che tutti i gruppi totalitari affermano di rappresentare sono movimenti di sé stessi [142]. Quando gli scientologisti parlano della “scienza di salute mentale” di Hubbard, le teorie vengono viste come un movimento ampio che dà esecuzione alle leggi della Storia e della Natura. Come sottolineava Hubbard, «L'uomo che evita il Ponte verso la Libertà Totale alla fine sarà spazzato via e precipiterà nel nulla. Non solo non guadagna nulla, ma impedisce il progresso» [143]. Dato che il movimento ideologico mira ad essere completamente incontrastato nel suo moto, implica inevitabilmente un certo grado di terrore. Il terrore viene vissuto quando non esiste nessun altro luogo verso cui dirigersi, e gli incubi più inimmaginabili divengono realtà. Questo tipo di terrore può divenire totale solo quando è indipendente da qualsiasi opposizione. In altre parole solo quando non esiste nessuno che contrasti il suo cammino il totalitarismo può raggiungere l'omogeneizzazione totale che desidera. In questo modo, «il terrore è l'essenza della dominazione totalitaria» [144]. Il sistema di “Etica” di Scientology è particolarmente rivelatore di come questo tipo di terrore si presenti nel movimento. Messo efficacemente a punto alla metà degli anni '60 da Hubbard come forma di controllo sociale, la “tecnologia di etica” enfatizza la natura totalitaria del culto. Sotto i regolamenti di “Etica” chiunque venga ritenuto sleale, troppo rilassato o si pensi abbia infranto le regole di Scientology deve essere deferito ad un “ufficiale di etica” e deve essergli assegnata una “condizione” che varia con la gravità dell'offesa [145]. Ad ogni condizione corrispondono diverse punizioni. Nella “condizione di responsabilità”, per esempio, il colpevole deve indossare una fascia grigia al braccio sinistro [146]. Il peggio che può accadere è essere dichiarati “SP” (persona soppressiva), l'equivalente di una scomunica. Hubbard definiva le SP come “selvaggina libera” [fair game] che poteva essere perseguitata, querelata e molestata ad ogni possibile occasione [147]. Le punizioni descritte il base all'ordine di Fair Game sono: «Può essere privato della proprietà o ferito con ogni mezzo da ogni scientologista. Può essere imbrogliato, querelato, gli si può mentire o può essere distrutto» [148]. Gli scientologisti che frequentano una SP vengono etichettati come «Fonte Potenziale di Guai» e viene loro negato ulteriore auditing o addestramento [149]. Ai membri viene di fatto ordinato di cessare le comunicazioni con chiunque venga considerano ostile alla Chiesa di Scientology. Ciò produce un effetto che, come ha fatto notare la Arendt, avviene in tutti i movimenti totalitari: «Il sospetto reciproco, perciò, permea tutte le relazioni sociali» [150]. Questa atmosfera di sfiducia pervasiva esiste anche all'interno del gruppo stesso, dato che i membri vengono incoraggiati continuamente a stare in guardia su «pensieri pericolosi» [151] che vengono anche misurati con l'E-Meter, perciò anche avere un pensiero negativo su Hubbard o Scientology potrebbe essere rilevato nel corso dell'auditing [152]. Hubbard insisteva che il suo sistema di Etica doveva essere applicato anche ai non-scientologisti [153]. Come ha osservato la Arendt, «In condizioni totalitarie la categoria dei sospetti abbraccia pertanto l'intera popolazione; ogni pensiero che devia dall'ufficialmente prescritto e dalla linea in costante cambiamento diviene già sospetto» [154]. Nel totalitarismo gli esseri umani divengono sospetti per definizione semplicemente perché in grado di pensare, perché la capacità di cambiare idea è una minaccia costante all'omogeneizzazione e alla conformità [155]. L'Etica è più di una serie di leggi create da Hubbard. Sono regole assolute in linea con gli obiettivi ideologici del movimento, studiate per essere applicate ad ogni individuo in modo che la disobbedienza non sia una scelta. Questo sistema punitivo corrisponde sinistramente al pronunciamento di Hitler secondo cui «Lo stato totale non deve conoscere differenza tra legge ed etica» [156]. Le punizioni per le condizioni di etica inferiori sono più severe quando inflitte ai membri della Sea Org – comprendono privazione del sonno e lavoro fisico [157]. Il peggio dell'Etica fu forse l'introduzione nel 1968, durante il regno del Commodoro sulla Sea Org, della punizione dello scomparto delle catene [158]. Uno scomparto delle catene è un buco scuro dove viene issata la catena dell'ancora. Un piccolo passaggio dà accesso allo scomparto freddo, umido e non illuminato posto sotto le viscere della nave. Quando un membro dell'equipaggio era in una condizione di Etica abbastanza bassa veniva rinchiuso nello scomparto delle catene per periodi che potevano durare anche due settimane, tenuto sveglio e nutrito con un secchio che veniva calato dall'alto [159]. Nel sistema di Etica si ricorreva anche alla pratica del “fuoribordo”, cioè si ordinava che lo sfortunato scientologista fosse gettato in mare dal ponte della nave [160]. Mentre queste punizioni sono sicuramente crudeli, dimostrano anche lo stato di terrore costruito all'interno di Scientology. Gli scientologisti erano abituati a seguire le tecniche di auditing messe a punto da Hubbard, senza dubitare dei motivi retrostanti altre serie di comandi, tipo quelli di Etica. Al contrario, semplicemente rispondevano o li eseguivano. Molti cercavano solo di tenersi fuori dai guai, nella speranza di non essere i futuri destinatari della punizione [161]. Il risultato fu una situazione in cui i membri non riuscivano ad immaginare di fare nulla di diverso se non obbedire alle regole di Hubbard. Nella loro mente non esisteva altro luogo verso cui rivolgersi, eccetto l'onnicomprensiva ideologia che conoscevano. Avevano perso la capacità di opporsi al movimento, anche quando era diventato chiaramente una versione da incubo della realtà. E questo è precisamente l'obiettivo del totalitarismo. La creazione di un mondo fittizio, in cui qualsiasi cosa sia possibile, è un presupposto centrale di tutti i movimenti totalitari. Di conseguenza «qualsiasi crimine i governanti possano concepire deve essere punito, indipendentemente dal fatto che sia stato commesso» [162]. Nel 1973 Hubbard sostituì le punizioni dello scomparto delle catene e del fuoribordo con un nuovo e profondamente efficace mezzo di dominazione, il Rehabilitation Project Force, or RPF [163]. Hubbard istituì il RPF come unità disciplinare per chiunque mancasse di obbedire ai suoi ordini, facesse errori o non raggiungesse la quota di produzione assegnata [164]. Mentre era nella Sea Org Hubbard di convinse che a bordo c'erano persone malvagie, con intenzioni malvagie nascoste [165]. L'RPF venne architettato per queste persone o, come Hubbard le definiva, «esseri degradati» e «psicotici» [166]. Usato come minaccia quotidiana, ad un certo punto all'RPF era stato assegnato quasi un terzo dei membri della Sea Org [167]. I membri del RPF venivano segregati e dovevano vivere lontani dal resto dell'equipaggio. La disciplina era severa e bizzarra, e l'orario di duro lavoro fisico molto rigido [168]. Il RPF è ancora in uso nelle organizzazioni di Scientology di tutto il mondo. Chi vi viene assegnato può parlare solamente se viene interpellato, mangia avanzi e dorme meno ore del resto dello staff di Scientology [169]. I membri del RPF devono obbedire immediatamente e acriticamente a qualsiasi ordine. Lavorano a tempo pieno svolgendo mansioni fisiche, e devono passare cinque ore al giorno confessando i loro “overts” e rivelando le loro “intenzioni malvagie” [170]. Il RPF è, in effetti, la colonia penale di Scientology. Il fatto che Etica e RPF abbiano avuto origine nella Sea Org non è una coincidenza. La Sea Org era la fantasia di Hubbard di un mondo di sua creazione, che potesse navigare illimitatamente senza le costrizioni di confini nazionali o governativi. L'orribile sistema punitivo di Scientology serve solo a verificare la convinzione totalitaria fondamentale che in un mondo fittizio tutto è possibile [171]. Non si può non pensare ai campi di concentramento nazisti quando si sentono i racconti del RPF. Fisicamente esistono inevitabili similitudini tra i due campi. Gli indesiderabili vengono separati dal resto della società con il pretesto di un movimento che «funziona sul principio che chiunque non sia incluso è escluso, chiunque non è con me, è contro di me» [172]. Le condizioni di vita sono disgustose, e i prigionieri vengono addestrati ad obbedire a tutti gli ordini. Gli incarcerati vengono etichettati come nemici di un movimento il cui moto purificatore deve andare avanti per provare la sua ideologia. Naturalmente una differenza critica è che i nazisti uccidevano sistematicamente i loro prigionieri. Il RPF non conduce a morte, come è successo in tanti campi nazisti. Pertanto in questo importante aspetto i campi di lavoro forzato di Scientology sono diversi. L'RPF non è studiato per quegli psichiatri o agenti del governo che si dice stiano cospirando contro Scientology, ma per i membri stessi del movimento. Anche questa, però, è una tendenza del totalitarismo, che si rivolta addirittura contro chi è nel movimento, così che nessuno è al sicuro e tutti devono stare in guardia [173]. Secondo la Arendt i campi di concentramento nazisti furono un esempio di totalitarismo al potere e servirono da «speciali laboratori per eseguire i suoi esperimenti di dominazione totale» [174]. In questo modo identifica i campi come «l'istituzione centrale di potere organizzativo totalitario» [175. Discuterei sul fatto che il RPF di Scientology è, similmente, il risultato di un movimento teso verso una direzione totalitaria, ma che non è ancora diventato un regime. Ciononostante, esistono importanti indicazioni che il gruppo contiene elementi totalitari ben distinguibili. Un sistema punitivo come l'RPF non solo è orribile per il semplice fatto di esistere: è anche basato su una ideologia del terrore. L'organizzazione del tessuto completo di vita secondo tale ideologia può essere compiuta solamente sotto un regime totalitario [176]. Ed è ciò per cui si batte Scientology – creare un mondo in cui viene cancellato il limite tra realtà e finzione, e abolita la capacità di distinguere il vero dal falso [177]. Mentre l'ideologia del terrore è davvero potente, è importante rendersi conto che il sogno del totalitarismo non è mai completo. Finché ci saranno persone che si metteranno sulla strada del suo movimento, il mondo non-totalitario continuerà ad esistere. Bibliografia: Arendt, Hannah, Eichmann in Jerusalem, New York: Penguin, 1963. ------- Origini del Totalitarismo, San Diego: Harcourt, 1973. Atack, Jon, A Piece of Blue Sky: Scientology, Dianetics and L. Ron Hubbard Exposed, New York: Carol, 1990. ------- La Trappola della Libertà Totale, Sussex: Theta Communications, 1992. Burroughs, William, Naked Scientology, Bonn: Expanded Media, 1978. 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