Intervento del Prof. Aleksander Dvorkin, Direttore del Dialog Center, Mosca, 1998. Estratto dell'articolo originale [1] a cura di Chris Owen. Traduzione e note di Martini. Genitori con figli coinvolti in Scientology o altre sette iniziarono a chiedere aiuto, ma nessuno sembrava ascoltarli finché, nel 1992, vennero alla Chiesa Ortodossa Russa. All'epoca avevo appena iniziato a lavorare per il Patriarcato di Mosca. I miei superiori mi chiesero di aiutare quei genitori perché pensavano che io, in quanto cittadino americano che aveva vissuto, studiato e lavorato per 15 anni in USA, Italia e Germania potevo essere qualificato al meglio per aiutarli. Alla fine giunsi alla conclusione che la componente più importante della libertà di scelta è la libertà di informazione. Quando l'informazione viene trattenuta, la persona non può fare una scelta realmente informata. Pertanto, per fare in modo di difendere la nostre preziose e recentemente acquisite libertà, dobbiamo cercare di fornire alla gente tutte le informazioni su un dato gruppo. Dobbiamo rendere noto al pubblico il fatto che le sette tengono nascoste informazioni su se stesse. Questo semplicissimo punto divenne la filosofia del Centro di Informazione e Consultazione San Ireneo di Lione, al Patriarcato di Mosca, che ho fondato. Dopo la mia prima pubblicazione su Scientology ricevetti la visita della Sig.ra Birte Heltdt, cittadina danese che all'epoca dirigeva il Centro Umanitario Hubbard di Mosca. Nonostante cercasse di apparire cordiale, il principale scopo del nostro incontro divenne ben presto evidente: «Vorremmo che lei sapesse che chiunque si pone sulla strada di Scientology finisce molto male». «Mi sta minacciando?» chiesi. «No, volevo solo metterla in guardia» rispose. Sembrava quasi che tra le sette ci fosse una specie di accordo tra gentiluomini sulla divisione delle sfere di influenza. Scientology prese principalmente di mira l'amministrazione locale e l'industria pesante (compresa quella militare). Lavoravano in questi settori attraverso l'Amministrazione del College di Affari Hubbard (Hubbard College of Business Administration), proponendo di presentare solamente metodi amministrativi efficaci per aumentare i livelli produttivi. Secondo il materiale pubblicitario in lingua russa che presentano ai potenziali clienti, i metodi Amministrativi Hubbard (o "tech") vengono usati da floride multinazionali quali Volvo, Chanel, Boeing, Ford, General Motors e AGFA. In pochi anni gli Scientologisti sono riusciti a convertire personaggi come Vladimir Fil, all'epoca sindaco di Perm; Anatoly Boitsev, presidente della Duma regionale della provincia di Novgorod e molti altri rappresentanti locali. Oggi hanno sedi in più di trenta città russe. Sono forti specialmente a Mosca, San Pietroburgo, Novgorod, Yekaterinburg, Nizhny Novgorod, Ussolie-Sibirskoye, Kemerovo e Obninsk. Amministratori locali di molte zone sono diventati sponsor o hanno fondato College Hubbard locali. Il Sig. Fil ha pubblicamente promesso di far funzionare, entro un anno, la sua intera città secondo le idee di Hubbard. Sono state aperte Scuole Hubbard in molti stabilimenti militari super-segreti degli Urali; nessuno sa quante informazioni sensibili siano riusciti ad ottenere. Gli Scientologisti hanno cercato di entrare nell'industria militare spaziale russa, e sono entrati in molte banche e compagnie assicurative. Inutile dire che molte delle industrie in cui sono entrati hanno iniziato ad avere serie difficoltà, e molte, alla fine, sono fallite. È importante notare che un certo Sig. Theodorovich, segretario personale e consigliere del primo vice-primo ministro di Russia, Boris Nemstov, è diplomato all'Hubbard College di Nizhny Novgorod, e possiede una tessera di Scientologo. Gli scientologisti hanno cercato con forza di stabilire collegamenti con il Ministero degli Affari Interni e di far entrare il loro programma Criminon nelle prigioni russe, ma hanno avuto un successo limitato. Un'area dove gli Scientologisti hanno avuto un successo spettacolare è stato nel campo della salute pubblica. Nell'agosto del 1994 riuscirono ad ottenere la licenza dal Ministero della Sanità per far entrare nel sistema sanitario pubblico russo una cura Hubbard conosciuta come Rundown di Purificazione [2], e cominciarono immediatamente ad addebitare ai clienti da 1.000$ a 1.500 $ cadauno. È importante mettere l'accento sul fatto che molti dei culti presenti in Russia stanno cercando attivamente di guadagnarsi teste di ponte nei più alti livelli di potere, e che, insieme, hanno fondato una lobby pro-culti con ottimi collegamenti. Una dei membri più vociferanti è Valery Borschchov, deputato alla Duma e presidente della Camera per i Diritti Umani del Consiglio Politico del Presidente Russo. Il suo segretario e assistente personale, Lev Levinson, è un aperto membro di Scientology. La caduta della Cortina di Ferro ha spinto l'espansione delle sette in Russia, così come ha rimosso le barriere alla diffusione di informazioni su di loro. Organizzazioni che sono entrate nel nostro territorio sperando che la loro reputazione in Occidente sarebbe rimasta qui sconosciuta sono rimaste deluse. La conoscenza dei loro passati misfatti e delle loro pratiche correnti ci hanno ben presto raggiunto, rallentando seriamente la loro marcia vittoriosa e incontrastata attraverso la Russia. Molte sette che all'inizio sovrastimavano la loro forza, ora stanno vivendo una brusca frenata. Un esempio tipico è quello di Scientology a Novgorod. L'Hubbard College locale fu fondato nel 1994 dalla enorme fabbrica chimica Altron e da membri dell'amministrazione locale. In soli tre anni più di 400 cittadini - compreso la maggioranza del personale dell'amministrazione provinciale, il presidente della Duma provinciale e molti amministratori della contea si sono diplomati all'Hubbard College. Gli insegnamenti di Hubbard si sono diffusi incontrastati per la città fino al novembre 1996 quando Sergey Darevsky, direttore del programma informativo della televisione locale, trovò per caso una copia del numero del 6 maggio 1991 della rivista Time con le parole "Scientology: la setta del potere" [3] che attraversavano la copertina. Darevsky contattò Mosca, trovò ulteriori informazioni e produsse e presentò parecchi programmi anti-Scientology alla TV locale. Nel marzo del 1997 il rappresentante dell'amministrazione provinciale annunciò alla TV locale che stava tagliando tutti i legami con l'Hubbard College. Ben presto gli Scientologisti dovettero lasciare gli spaziosi locali che occupavano in municipio. Tutti i dipendenti dell'amministrazione locale rimossero immediatamente i diplomi dell'Hubbard College che avevano appesi alle pareti dell'ufficio. Il solo politico locale che ancora sostiene il culto è Anatoly Boitsev, presidente della Duma provinciale. Alla fine del 1996 Vladimir Fil, che non era riuscito a convertire a Scientology tutta Perm, perse il turno per la rielezione e la maggioranza del suo "team Scientology" lo accompagnò nella sconfitta. Ma Scientology patì la frenata più dirompente il 19 giugno 1996, quando il Ministero della Sanità cancellò la licenza precedentemente concessa al Rundown di Purificazione e proibì l'uso dei metodi Scientology nella sanità pubblica. Nello stesso periodo la Chiesa dell'Unificazione iniziò a rendersi conto che, nonostante i suoi massicci investimenti in Russia, i risultati erano scarsi. Smise di finanziare i loro progetti, ma era troppo tardi: nel 1996-1997 sia gli Scientologisti che la Chiesa dell'Unificazione ebbero seri problemi con la polizia tributaria di San Pietroburgo. La sede di Saratov del movimento di Moon ebbe problemi con la polizia per un caso di falsificazione di documenti, e molte altre sette si trovarono davanti alle autorità. In risposta ai loro guai, le sette iniziarono un processo che chiamo "pseudo- indigenizzazione". Per fare in modo di sembrare autentiche religioni russe, certi gruppi iniziarono a mettere russi negli incarichi più elevati. Ma i russi sono rimasti semplici prestanome: gli stranieri che formalmente si ritirarono mantennero potere assoluto, agendo da dietro le quinte. Scientology fece un passo in questa direzione. Un certo Vitaly Bogdanov scrisse un opuscolo intitolato "Rispetto per la Fede, o Perché è Stupido combattere Scientology?" (Mosca, 1997). Il lavoro fu evidentemente commissionato da Scientology, visto che elenca un doppio copyright sia a nome di Bogdanov che del da lungo tempo deceduto L. Ron Hubbard. Questo opuscolo, con pretese di obiettività, esalta Scientology e il suo fondatore come metodo scientifico di un genio, punto di riferimento nel pensiero religioso umano. I suoi contenuti sono apertamente pro-Soviet ("Il solo errore di Ron fu di sottovalutare la potenza delle scienze Sovietiche" pagg. 67-68) e, in modo coperto, anti-semiti ("È dal territorio della Giudea - una provincia del grande Impero Romano su cui i Romani non riuscirono a mettere le mani - che la religione cristiana arrivò in Europa" - pag. 63), estremamente sciovinista ed anti-cristiano ("Si deve capire che la missione della Russia non è mantenere una visione del Cristianesimo presa a prestito nel passato da Bisanzio - una Ortodossia che le è stata imposta a forza, ma piuttosto di offrire all'umanità soprattutto nuove idee non solo nella matematica e nella chimica, ma anche nella teologia" p.67). Il libro termina con il seguente consiglio: "sembra che il potenziale sviluppo di Scientology in Russia sia condizionato alla possibilità di portare i suoi dogmi, in accordo con i valori di base popolari, tra le dottrine etiche degli intellettuali, in modo particolare con 'l'Etica vivente' di Roerich. Dimostrare che Scientology non è in contraddizione con l'Ortodossia o con un punto di vista religioso mondiale non e' sufficiente. Sarebbe saggio dimostrare che il codice dello Scientologo è completamente accettabile per chi professa il paganesimo 'neo-Vedico' (Ariano Slavo) ed altri che vanno oltre il vettore medio dello sviluppo spirituale dei gruppi sociali." Sembra che la pubblica opinione russa sia ora diventata allergica alle attività cultiste. Questa opinione è stata riassunta da Victor Navarnov, che supervede le leggi sulle relazioni etniche della Procura Generale Russa. Ha citato la Chiesa di Scientology come una delle sette più aggressive al mondo - i cui insegnamenti offrono licenza di uccidere e di suicidarsi. Il procuratore ha detto che i suoi metodi di proselitismo in Russia vengono definiti perniciosi e una minaccia pubblica. Questo spiega perché le amministrazioni provinciali, che negli ultimi due anni si sono rese conto dei limiti delle leggi vigenti sulla libertà di coscienza, hanno iniziato a promulgare leggi proprie limitando le attività delle sette totalitarie e dei proselitisti stranieri prima sconosciuti. Questo processo porta inevitabilmente all'adozione della nuova legge federale sulla libertà di coscienza. Le sette hanno fatto quanto in loro potere per fermare questo processo, o almeno per rallentarlo. Uno degli obiettivi dell'azione legale che la lobby pro-sette e parecchi culti hanno iniziato nella primavera del 1997 contro di me, e contro la Chiesa Ortodossa Russa, era silurare l'approvazione della nuova legge della Duma federale sulla libertà di coscienza. La causa fu inizialmente intentata dall'ex dissidente Sig. Gleb Yakunin, che mi accusava di calunniare organizzazioni religiose legalmente registrate in Russia chiamandole "sette totalitarie". La pubblicazione in questione era il mio opuscolo del 1995 "Dieci Domande per uno Straniero Invadente, o Un Manuale per Chi non Vuole Farsi Reclutare in una Setta Distruttiva". Nell'opuscolo cerco di sottolineare i tratti caratteristici delle sette distruttive, e mostrare in che modo differiscono dalle organizzazioni in buona fede e dalle confessioni tradizionali. Il dipartimento dell'Educazione Religiosa e del Catechismo del Patriarcato di Mosca, che ha pubblicato il mio opuscolo e ne possiede i copyrights, è stato riconosciuto come mio co-imputato, assieme al Consiglio per le Pubblicazioni della Chiesa Ortodossa Russa. Il sig. Yakunin, ex prete del Patriarcato di Mosca, venne spretato nel 1994 per grossolane violazioni ai canoni della Chiesa. Quando nel 1996 non fu rieletto alla Duma, fondò una organizzazione privata no profit conosciuta come "Comitato Pubblico per la Difesa della Libertà di Coscienza". Il Comitato iniziò immediatamente a chiedere fondi alle sette distruttive compresi i Testimoni di Geova, la Chiesa dell'Unificazione, e Scientology. (Quando il Ministro della Sanità aveva bandito Scientology dalla medicina pubblica, Yakunin aveva scritto una serie di proteste contro questa azione "discriminatoria", accusandomi di averla personalmente architettata). In realtà è stato questo comitato a farmi causa, e Yakunin l'ha firmata come suo presidente. Rappresentante dei querelanti era la Sig. Galina Krylova, un avvocato che in precedenza aveva difeso in tribunale Aum Shinrikyo, e sta attualmente difendendo il CARP, l'organizzazione studentesca dei Moonies, in un caso presentato da un gruppo di genitori di San Pietroburgo. Recentemente sia la Sig. Krylova [4], che Lev Levinson sono elencati come membri del consiglio della "Citizen's Commission on Human Rights International" [CCDU in Italia] sponsorizzata da Scientology. La "causa per difendere onore, dignità e reputazione commerciale" definisce il mio opuscolo un insulto, sia nei contenuti che nello stile, verso organizzazioni religiose registrate presso il Ministero della Giustizia, e che agiscono legalmente sul territorio russo. I querelanti fanno notare che chiamo malevolmente "sette totalitarie" e "culti distruttivi" queste organizzazioni legali, e ne nomino cinque: "Società Internazionale della Coscienza Krishna [ISKCON], Chiesa dell'Unificazione, Chiesa di Scientology, Centro della Madre di Dio [e] Aum Shinrikyo…". Successivamente 30 Scientologisti e membri ISKCON si unirono al procedimento con accuse proprie. Quando divenne chiaro che la Chiesa sosteneva il mio caso e che le implicazioni per la loro immagine pubblica non sarebbero state buone (la pubblica opinione russa ben ricorda quando la Chiesa veniva messa alla sbarra nei processi-farsa comunisti), alcuni membri di Scientology e dell' ISKCON lasciarono cadere le accuse contro di me. Comunque ne rimanevano altre. Scientology, ISKCON, la Chiesa dell'Unificazione, i Testimoni di Geova, "The Family" ad altri culti assunsero un ruolo molto attivo nel procedimento legale: erano sempre presenti, fornivano traduzioni, materiale, interpreti, consiglio legale, testimoni, registrazioni audio e video ecc. Iniziò una campagna spontanea e diffusa a sostegno del nostro caso. Ricevemmo lettere di sostegno con migliaia di firme da tutta la Russia, che dimostravano chiaramente da che parte stava la pubblica opinione russa. Dopo il ritiro della maggioranza dei querelanti il ruolo del Comitato di Yakunin, che non era stato citato nell'opuscolo in causa, riacquistò importanza. È interessante notare che nessuno dei gruppi citati nell'opuscolo aveva dato mandato al Comitato di rappresentarlo nel procedimento. Gli alti dirigenti del Comitato, Lev Levinson e Mikhail Osadchev, dissero che rappresentavano un «numero indefinito di persone - membri di nuovi movimenti religiosi». Quando vennero informati che in tribunale non esiste "un numero indefinito di persone" annunciarono che stavano agendo per conto di tutte le organizzazioni religiose citate nell'opuscolo di Dvorkin (con l'eccezione di Aum Shinrikyo, Fratellanza Bianca, Tempio del Popolo e Branch Davidians), e per la precisione: le Chiese Internazionali di Cristo, The Family, la Chiesa dell'Ultimo Testamento, la Chiesa di Gesù Cristo dei Latterday Saints (Mormoni), e la Società Torre di Guardia (Testimoni di Geova) - che si erano tutti ritenuti offesi dall'opuscolo e che avrebbero avanzato le proprie accuse. Questa mossa bizzarra diede immediatamente al processo una svolta grottesca. Nel frattempo i querelanti annunciarono l'elenco dei loro testimoni (nel complesso 32) che, tra molti russi, comprendevano le seguenti persone occidentali: James Richardson (USA), Massimo Introvigne (Italia), David Bromley (USA), Jean Francois Meyer (Svizzera), J. Gordon Melton (USA), Hubert Zeivert (Germania) e Eileen Barker (Regno Unito) [5]. Il Sig. Levinson annunciò che il Comitato si era preliminarmente accordato con tutte queste persone, e che dopo l'inizio della causa ognuno era stato contattato individualmente ed aveva accettato di venire. (Il solo a rifiutarsi e ad esprimere sbalordimento per essere stato incluso nell'elenco fu Jean Francois Meyer). La Corte notò il numero eccessivo di testimoni e ne ridusse il numero. Furono scelti i seguenti testimoni stranieri: Eileen Barker, Hubert Zeivert, James Richardson e Massimo Introvigne. Alla fine vennero solamente Eileen Barker e James Richardson. Massimo Introvigne e Gordon Melton mandarono dichiarazioni scritte. Numerosi testimoni presero la parola - più di 20 per conto dei querelanti, e più di 25 per gli imputati. Per i querelanti vennero a testimoniare membri dei seguenti culti: ISKCON, Scientology, Chiesa dell'Unificazione, Testimoni di Geova. Portarono prove anche membri dei comitati di genitori adottivi della Chiesa dell'Unificazione e dell'ISKCON, ed esperti russi e stranieri. Bisogna notare che i legali degli imputati fecero a tutti gli esperti, compresi la Barker e Richardson, la seguente domanda: «Può una persona essere contemporaneamente membro di tutti i suddetti culti?» Entrambi gli accademici vennero informati che le loro risposte sarebbero state pubblicate in Internet, ed entrambi cercarono di evitare di dare una risposta diretta. Messi alle strette, entrambi risposero con un fermo «Sì». Risposta parecchio insolita per persone che affermano di essere esperte nel campo dei Nuovi Movimenti Religiosi. Per gli imputati resero testimonianza ex membri e genitori e parenti delle vittime delle sette. Si discusse sulle seguenti sette: ISKCON, Testimoni di Geova, Vissarion, Centro della Madre di Dio, Scientology, Chiese Internazionali di Cristo, Chiesa dell'Unificazione ed un piccolo (ma molto distruttivo) culto russo chiamato "Combattenti per la Vera Pietà". Tra i testimoni stranieri c'erano George Krippas (Grecia), Johannes Aagaard (Danimarca), Claire Champollion (Francia) e Thomas Gandow (Germania). Naturalmente nessuno di loro pensava che fosse remotamente possibile appartenere contemporaneamente a tutti quei culti; la risposta più interessante la diede il Reverendo Thomas Gandow. Disse che se qualcuno affermava di appartenere simultaneamente a tutti questi culti e non stava mentendo, esistevano tre sole possibilità: 1. Era matto; 2. Era uno Scientologo, perché di tutti i culti elencati solo Scientology permette ai suoi membri di far finta di appartenere contemporaneamente ad un'altra religione; 3. La persona è un agente segreto (cioè praticamente lo stesso che al punto 2.). Il 20 maggio, dopo aver ascoltato tutti i testimoni, i querelanti portarono dalla Germania un altro testimone: la sig. Gabriela Yonan. Il giudice però rifiutò di ascoltarla perché era arrivata troppo tardi e il suo nome non era mai stato fatto in precedenza. La Sig.ra Yonan espresse la sua idea in materia in una intervista al settimanale russo Russkaya Mysi, che ha sede a Parigi. Il 21 maggio, dopo sette settimane di accesa battaglia in aula, il giudice Lyudmila Saltykiva annunciò la sua decisione: la denuncia dei querelanti era infondata. Si trattava di una chiara vittoria della nostra parte. Il caso non aveva precedenti legali in tutta la Russia. Fondamentalmente si trattava di Yakunin, Scientology e ISKCON contro Dvorkin e il Patriarcato moscovita della Chiesa Ortodossa Russa. La posta in gioco era il diritto della Chiesa di mantenere le sue idee sulle sette; nei fatti, nel mio opuscolo non avevo affermato nulla che non fosse stato messo in chiaro nella decisione del Consiglio dei Vescovi della Chiesa a proposito di nuovi culti religiosi (Novembre 1994). Era la prima volta che in Russia i culti cercavano di mostrare i muscoli. Volevano dimostrare di essere un nuovo fattore nella realtà russa, e dovevano essere tenuti in considerazione. Volevano vedere quanto i loro nemici fossero uniti, e se era possibile distruggerli uno alla volta. In gioco erano valori democratici importanti come la libertà di espressione e libertà di informazione in Russia. Abbiamo il diritto di esprimere la nostra opinione sui culti, e di informare i cittadini russi sulle loro attività illegali e tendenze totalitarie se presenti nelle loro pratiche e insegnamenti, e i cittadini russi hanno il diritto di ricevere queste informazioni. I culti però vedono questo diritto come un ostacolo alla loro ricerca di potere nel nostro paese. Se avessimo perso, si sarebbe creato un precedente per negare a noi, e ai cittadini della Russia, i nostri diritti inalienabili. Eravamo destinati a vincere, e abbiamo vinto. Immediatamente dopo il caso, la Duma e il Consiglio della Federazione hanno approvato a schiacciante maggioranza la nuova legge "Sulla Libertà di Coscienza e Organizzazioni Religiose" [6]. Solo 5 deputati su 450 hanno votato contro. Questo significa che nella Russia odierna non esiste virtualmente alcuna forza politica che osi agire pubblicamente contro questa legge. Sappiamo che il presidente Yeltsin, inchinandosi verso pressioni esterne, mise un veto a questa legge; ben presto però si rese conto che non poteva opporsi alla maggioranza assoluta del suo popolo. Perciò la sua proposta per una nuova versione della legge non fu, nei fatti, molto diversa dalla prima. Venne approvata di nuovo il 19 settembre 1997 da una schiacciante maggioranza di deputati della Duma. Sebbene non sia affatto quanto la Chiesa Ortodossa aveva proposto, e non dia alla Chiesa nulla che già non avesse, la Chiesa ha scelto di sostenerla perché si tratta di un primo (seppur molto debole) tentativo di piegare le attività delle sette distruttive. E la campagna che le sette hanno iniziato contro questa legge dimostra chiaramente che non sono disposte a tollerarla. La loro reciproca collaborazione è stata chiara il 19 settembre quando tutti insieme hanno dimostrato davanti alla Duma, protestando contro l'approvazione della legge. Possiamo prevedere con una buona dose di
certezza che i loro sforzi uniti continueranno.
Note [1] "Presentazione della Situazione in Russia", di Aleksander Dvorkin, Spirituality Esat & West, 1998, N. 11. Per l'articolo completo scrivete a: Spirituality in East & West, Dialog Center International, 46 Katrinebjergvej, DK-8200 Aarhus N, Denmark. [2] Si veda l'ampia sezione che abbiamo dedicato all'argomento. [3] Articolo consultabile qui. [4] La Sig.ra Krylova è stata relatrice al 12° Convegno Internazionale organizzato dal CESNUR nel Settembre 1998. Ha presentato la sua relazione, intitolata "The Anti-Cult Movement and Legal Practice in Russia", alla Sessione plenaria dell'11 settembre 1998 presieduta dalla Dot.sa Eileen Barker. Nel programma ufficiale in mio possesso, la Sig.ra Krylova viene presentata come "attorney" e non si fa accenno ai suoi legami con il CCHR (CCDU in Italia), gruppo di facciata di Scientology. Sarebbe importante sapere se questo legame esisteva già al momento della sua partecipazione al convegno, o se è stato reso noto durante la sessione. Chiaramente se l'appartenenza a un gruppo collegato a Scientology non è stata resa nota, gli ascoltatori hanno in buona fede ritenuto "obiettivo e indipendente" il suo giudizio, mentre sull'obiettività e indipendenza sorgono dubbi. Gli stessi dubbi che avvolgono pressoché ogni attività del CESNUR (si veda al proposito il documentato sito web dedicato al caso). In occasione del Convegno Internazionale organizzato dal CESNUR ad Amsterdam nel 1997, il sociologo olandese Herman de Tolleneare si era indignato per il fatto che era stata chiamata a parlare, in qualità di esperto, una appartenente al controverso gruppo Nuova Acropoli, senza che l'appartenenza venisse dichiarata ai partecipanti. Il caso suscitò tanto scalpore da finire sui giornali. [5] Si veda a questo proposito la documentata FAQ degli Apologeti delle Sette curata dal critico tedesco Tilman Hausherr. [6] In realtà questa legge ha suscitato fin dall'inizio forti perplessità e giustificata preoccupazione. Nella stesura iniziale, escludeva dalle religioni accettate in Russia anche il Cattolicesimo. Per quanto mi riguarda non si tratta di una buona legge, e ancora una volta mescola religioni legittime che non fanno male a nessuno e gruppi controversi che abusano dei loro membri. |
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