«I "ministri" di Scientology fanno
corsi di religione comparata basati su un solo libro, e apprendono una
manciata di cerimonie scritte da Hubbard. L'addestramento richiede pochi
giorni. Vestono un'imitazione delle insegne dei ministri Cristiani,
incluso un collarino rigido e una croce simil-Cristiana»
Secondo la critica, Hubbard scelse dunque
di adottare una croce somigliante a quella Cristiana al solo scopo di indurre
il pubblico generico a ritenere a prima vista Scientology una religione,
per associazione con la simbologia Cristiana largamente diffusa in tutto
il mondo.
Che cosa, difatti, meglio di una croce
fa pensare a una religione?
Lo stesso Robert Vaughn Young, ex portavoce
internazionale di Scientology e membro dell'organizzazione per 21 anni,
in un'articolo pubblicato dalla rivista The
Quill nel 1993 ammette di aver:
«addestrato addetti alle Pubbliche
Relazioni di Scientology su come maneggiare i media usando materiale
di Hubbard. Ciò comprende [...] come farla apparire una "religione"»
Al contrario gli Scientologist sostengono
ufficialmente che il particolare tipo di croce adottato da Hubbard rappresenta
le otto spinte vitali (o "dinamiche") della sopravvivenza, mentre quest'ultimo
«si sarebbe, d’intesa con le autorità americane, infiltrato
con successo in una organizzazione di "magia nera" [il gruppo fondato da
Aleister Crowley] per distruggerla» (Massimo Introvigne).
Mi chiedo come sia possibile pensare
un solo momento che il Governo Americano abbia conferito a una persona
squalificata come Hubbard un simile incarico (a che titolo, poi?)
Ricordo brevemente che all'epoca il futuro
autore di Dianetics e fondatore di Scientology era un illustre sconosciuto
scrittore di racconti di fantascienza, che pubblicava su riviste popolari,
non certo un ufficiale del Governo, il quale per di più dichiarava
di soffrire di problemi mentali e «alla fine del 1947 (nel '45 aveva
conosciuto Parsons, il protetto di Aleister Crowley) chiese aiuto all'Associazione
dei Veterani per avere cure psichiatriche» (indagine
del Los Angeles Times, Giugno 1990).
Massimo Introvigne (è fondatore
e direttore del Centro Studi sulle Nuove
Religioni, associazione votata a un'analisi del fenomeno - cosa
per altro facilmente verificabile esaminandone la produzione - fortemente
sfavorevole alle posizioni di quanti vengono definiti collettivamente "movimenti
anti-sette"), ricordando il coinvolgimento di Hubbard nel'Ordo Templis
Orientis osserva:
«Queste attività di Hubbard
[...] sono state utilizzate da numerosi nemici della Scientologia
per sostenere che il suo fondatore era stato in qualche modo coinvolto
nella "magia nera" e nel satanismo. Gli Scientologi hanno potuto dimostrare
- documenti alla mano - che Hubbard faceva in realtà il doppio
gioco: lavorava per la polizia di Los Angeles (e forse anche per i servizi
dell'Esercito americano) che gli avevano chiesto di sorvegliare a quali
strane attività esattamente si dedicasse uno scienziato [Parsons,
il protetto di Crowley] che lavorava a progetti vitali per la difesa militare
del paese.
[...]
La studiosa danese (ostile alla Scientologia)
Helle Meldgaard [...] ha accusato la Scientologia di "avere cercato di
nascondere i collegamenti di Hubbard con il grande occultista Crowley",
e un atteggiamento difensivo è comprensibile se si considera la
fama di "mago nero" e di satanista che continua a circondare Crowley ancora
ai nostri giorni».
(Indagine sul Satanismo,
Massimo Introvigne, pag. 258 - neretto aggiunto)
Certo vi sarebbe motivo di preoccuparsi qualora
i «documenti degli Scientologist» a cui fa riferimento Introvigne
fossero della stessa natura e qualità di quelli usati da "gruppi
di facciata" come il CCHR
su riviste dell'organizzazione come Freedom
Magazine (i cui siti ufficiali vi consiglio vivamente di visitare,
al fine di rendervi conto di persona della bontà del materiale pubblicato)
per screditare psicologi, psichiatri, giornalisti, governi e quant'altri
critichino Hubbard e l'operato della sua multinazionale.
Se è vero che il fondatore di Scientology,
tra una rivista di pulp fiction e l'altra, «lavorava per la
polizia di Los Angeles (e forse anche per i servizi dell'Esercito americano)»,
allora non vedo perché non convenire bonariamente con gli Scientologist
sul fatto che questi sia stato anche «il più grande umanitario
del Ventesimo Secolo» e l'inventore della «più
avanzata scienza sulla mente esistente», o altre bizzarre affermazioni
tratte dai materiali promozionali di un'organizzazione che opera a pieno
titolo nel "mercato delle religioni", ed evidentemente non può permettersi
cattive pubbliche relazioni derivate da un eventuale accostamento
del suo fondatore a un personaggio come Crowley.
In realtà, ritengo che non vi sia
niente di male che Hubbard abbia frequentato l'O.T.O. di Aleister
Crowley: fa semplicemente parte del variegato percorso formativo dell'uomo.
Non sarò certo io a biasimarlo. Tuttavia, tirare in ballo la Polizia,
l'Esercito e le autorità Americane per giustificare una scomoda
frequentazione di qualche tempo, mi pare eccessivo. Peraltro, come si ricorda
più avanti nel corso del saggio, Hubbard mostrava di essere «un
personaggio complesso, naturalmente curioso».
Massimo Introvigne - il quale, pur presentandosi
comunemente come un "sociologo delle religioni" sopra le parti,
non rinuncia tra parentesi a definire «ostile» la dottoressa
Helle Meldgaard e inequivocabilmente «nemici» quanti
dubitano della versione ufficiale fornita da un'organizzazione naturalmente
interessata ad allontanare il più possibile da sé l'ombra
di Crowley - cita come fonte di questa interpretazione pro-Scientology
il suo amico Gordon J. Melton, in Thelemic Magic in America. The Emergence
of an Alternative Religion, 1981.
La scelta di quest'ultimo come riferimento
attendibile non stupisce, essendo le posizioni di Melton parallele, se
non coincidenti, con quelle sostenute dal fondatore e direttore del CESNUR.
Basti pensare che tra gli attuali (Maggio '98) nove volumi pubblicati nella
preziosa collana "Religioni e Movimenti" diretta da Massimo Introvigne,
oltre a quattro opere del medesimo, compare Dai Bambini di Dio a The
Family (prossimamente La Chiesa di Scientology), del
sopra citato Gordon J. Melton, nella traduzione italiana curata dal CESNUR
Quest'ultimo sarà presente come relatore (interverrà il primo
giorno subito dopo il direttore Massimo Introvigne) alla prossima conferenza
annuale dell'associazione, che si terrà a Torino dal 10 Settembre
di quest'anno, nel corso della quale presenterà i volumi che ha
firmato per il CESNUR (l'altro autore citato nel saggio di Introvigne,
con il quale si conclude il paragrafo sulle controverse frequentazioni
di Hubbard, è tale Jean-François Mayer, ospitato a sua volta
nella sopracitata Collana con il suo Il Tempio Solare, e invitato
alla Conferenza in veste di oratore). Inutile dire che entrambi sono membri
del Consiglio di Amministrazione del CESNUR diretto da Massimo Introvigne.
Tuttavia, quel che credo non possa essere
contestato - al di là della varietà delle interpretazioni
possibili - è che Hubbard entrò in contatto con l'Ordo
Templis Orientis del discusso Aleister Crowley, che considerava un
«grandissimo amico» e la cui opera ammirava. La Croce di Scientology
è sorprendentemente simile (se non identica) a quella di Crowley,
e di certo il fondatore Hubbard non provava riverenza alcuna per la simbologia
Cristiana, liquidando l'intero Cattolicesimo Romano come una "suggestione
ipnotica" (implant) di segno negativo risalente a un antichissimo
passato, negando apertamente l'esistenza di Cristo, nonostante Scientology
si presenti pubblicamente come una "filosofia religiosa applicata" e insista
di non prendere posizione in merito alla fede di quanti usufruiscono dei
suoi corsi e servizi a pagamento.
(ringraziamo l'autore del
brano che segue, il quale preferisce restare anonimo)
Sempre
a proposito di sette del potenziale umano è possibile dimostrare
l'affiliazione all'O.T.O. di Ron Hubbard, il fondatore di Dianetics
e Scientology — probabilmente la più famosa e prosperosa setta
del potenziale umano — basandoci sulla corrispondenza tra Jack Parson e
Aleister Crowley, nonché sul diario magico dello stesso Jack Parson.
Nel 1942 Parson (un ricercatore al California
Institute of Technology) divenne capo dell'Agape Lodge di Pasadena
in California.
Nel Luglio del 1945 Parson scrive al suo
"Amatissimo Padre" Aleister Crowley:
«Circa tre mesi fa ho conosciuto
Ron Hubbard... È scrittore ed esploratore... un gentiluomo: ha i
capelli rossi, gli occhi verdi, è onesto e intelligente, e siamo
diventati grandi amici. È venuto a stare con me due mesi fa, e benché
io e Betty siamo ancora in rapporti amichevoli, lei ha trasferito su Ron
il suo interesse sessuale. Le ero profondamente affezionato, ma non voglio
controllare le sue emozioni. Benché Ron non abbia avuto un addestramento
pratico nella Magia, ha un'esperienza straordinaria e una grande comprensione
in questo campo. Da alcune delle sue esperienze ho dedotto che è
in contatto diretto con un'intelligenza superiore, probabilmente il suo
Angelo Custode. Descrive questo angelo come una bellissima donna alata,
con i capelli rossi: la chiama imperatrice... È la persona più
thelemica che io abbia mai conosciuto, ed è in perfetta armonia
con i nostri princìpi. È inoltre profondamente interessato alla
fondazione del Nuovo Eone.
Suo figlio, John»
(John Symonds, La
Grande Bestia. Vita e magia di Aleister Crowley, op. cit., pp. 469-471)
Parson e Hubbard desideravano compiere
l'impresa più grande, l'incarnazione di Babalon, la Donna Scarlatta
che cavalca la Bestia dell'Apocalisse:
«Poi venne a parlarmi uno dei sette
Angeli, che avevano le sette coppe e mi disse: "Vieni, ti farò vedere
la condanna della gran meretrice, che è assisa sopra le vaste acque,
con la quale hanno fornicato i re della terra, e che ha inebriati gli abitanti
della terra col vino della sua lussuria". E mi trasportò in ispirito
in un deserto. E vidi una donna seduta sopra una bestia di color rosso
scarlatto, coperta di nomi blasfemi, con sette teste e dieci corna.
La donna era vestita di porpora e di scarlatto,
tutta adorna di oro, di pietre preziose e di perle; essa teneva in mano
un calice d'oro ricolmo di abominazione e d'immondenza della sua lussuria.
E sulla sua fronte un nome misterioso: "Babilonia la grande, la madre delle
meretrici e delle abominazioni della terra". E vidi questa donna inebriarsi
del sangue dei santi e dei martiri di Gesù, e fu preso da grande
stupore nel vederla»
(Giovanni -
Apocalisse 17,1-17,7)
Lo scopo era la creazione dell'homonculus,
vale a dire, come insegna Crowley nella De homunculo Epistola:
«Una perfetta forma umana, con tutti
i poteri e i privilegi dell'umanità, ma con l'essenza di una particolare
forza scelta, e con tutte le conoscenze e il potere di questa sfera; e
questo essere è una tua creazione e servitore; per lui sei il solo
Dio e Signore, ed egli dovrà
servirti»
(Massimo, Introvigne,
Il cappello del Mago, op. cit., p.275-276)
Occorreva trovare la donna adatta, ingravidarla
e, tramite una serie di rituali, determinare l'incarnazione nel feto di
Babalon, l'Anticristo.
Parson iniziò con l'appropriato
rituale dell'ottavo grado (chiamato De Nuptiis Secretis Deorum cum Hominibus,
"matrimoni segreti fra gli dei e gli uomini"). Il rituale consiste sostanzialmente
in una "masturbazione magica" (in pratica Parson si masturbava concentrando
la sua immaginazione sulla figura della Grande Dea. L'atto veniva compiuto
in presenza di Hubbard che fungeva da "scriba" e da medium, riferendo
ciò che avveniva sul piano astrale. Il seme (chiamato "Offerta")
veniva conservato in un talismano "appositamente preparato per tale pratica.
Il rituale si prottrae per undici notti
consecutive.
Il 14 Gennaio del 1946, sembra produrre
i suoi frutti: nel suo diario magico, Parson racconta che videro una luce
giallognola alta sette piedi. Parson brandendo la spada magica la fece
sparire mentre Hubbard colpito al braccio rimase con la mano destra
paralizzata per tutta la notte.
Il 18 Gennaio Parson incontrò la
ragazza adatta (Marjorie Cameron).
Quando Crowley riceve la notizia dell'avvenuto
incontro con lo spirito elementale afferma:
«Sono molto interessato a quanto
mi hai scritto circa il tuo spirito elementale perché da un po'
di tempo mi adoperavo per intervenire personalmente in tuo favore. Vorrei
tuttavia ricordarti l'aforisma di Lévy: "L'amore del Mago per queste
cose è insensato, e possono provocare il suo annientamento"»
(John Symonds, La
Grande Bestia. Vita e magia di Aleister Crowley, op. cit., p. 471)
Iniziarono i rituali del IX grado con Marjorie
Cameron, alla presenza di Hubbard che fungeva da chiaroveggente.
In un'altra lettera di Parson risalente
a questo periodo leggiamo:
«Non possono descriverle niente.
Sono vincolato dalla massima segretezza. Ho avuto l'esperienza più
importante e più devastatrice della mia vita tra il 2 Febbraio e
il 4 Marzo. Credo che sia il risultato delle operazioni del IX grado compiute
con la ragazza che ha risposto al mio appello allo spirito elementale.
Sono stato in contatto diretto con Qualcuno che è Santissimo e Bellissimo,
come si dice nel Liber Legis.
Per il momento non posso scriverne il nome.
Le prime istruzioni le ho ricevute attraverso Ron [Hubbard], il
veggente. Le ho eseguite alla lettera. C'era un desiderio per l'incarnazione.
Non conosco ancora il veicolo, ma verrà a me portando un segno segreto.
Io devo essere il guardiano, l'istruttore, la guida, per nove mesi: poi
l'essere verrà liberato sul mondo. È tutto quello che posso
dire per ora...»
(J. Symonds,
La Grande Bestia. Vita e magia di A. Crowley, p. 471)
Crowley rimane sconcertato dalla affermazioni
di Frater 210 (Parson) e risponde: «Credevo di possedere un'immaginazione
molto morbosa, più di chiunque altro, ma a quanto sembra mi sono
sbagliato. Non riesco a immaginare ciò che tu intendi dire...»
A Frater Saturnos, Crowley fece sapere:
«A quanto pare Parson o Hubbard
o qualcun altro sta producendo una specie di bastardo magico. Mi sento
venire le convulsioni, quando penso all'idiozia di quegli zotici»
(Id., ibid.,
p. 471)
Hubbard finirà con scappare
con l'amante di Parson (Betty) a bordo dello yatch di quest'ultimo.
Gli Scientologist sostengono che Hubbard
stesse lavorando per la polizia di Los Angeles. In una lettera al Sunday
Times (23 Dicembre '69) Ron Hubbard affermava che aveva «salvato
una ragazza della quale si servivano. Il gruppo di maghi neri si disperse
e fu distrutto; e non ha mai potuto rimettersi dal colpo».
Nel '49 Parson pronuncia il Giuramento
dell'Abisso e prende il nome di Belarion Armiluss Al Dajjal Anticristo
(Id., ibid., p. 472), scrive anche un Manifesto dell'Anticristo con il
quale esalta il culto di Babalon.
Nel '52 muore in un incidente nel suo laboratorio
chimico (a Parson è stato dedicato un cratere — che prende il suo
nome — sul lato oscuro della luna, per i suoi contributi ai progetti spaziali
americani).
C'è anche chi afferma (John Atack)
che Babalon, la Donna Scarlatta, si sia incarnata nell'organizzazione di
Scientology.
L'Anticristo Parson profetizzava (nel '49):
«Di qui a sette anni Babalon, la donna scarlatta Hilarion, si manifesterà
tra noi, e farà fruttificare la mia opera» (Massimo, Introvigne,
Indagine sul satanismo, op. cit., p. 261)
Scientology viene fondata
nel 1954. Sempre in quegli anni Hubbard tiene una serie di Conferenze
a Phoenix nell'Arizona e in altre località americane, durante le
quali affermò:
«I culti magici dell'ottavo, nono,
decimo, undicesimo e dodicesimo secolo in Medio Oriente erano affascinanti.
L'unico lavoro moderno che ha qualche cosa a che fare con loro è
presentato in modo selvaggio, ma di per sé affascinante, ed è
il lavoro scritto da Aleister Crowley, il defunto Aleister Crowley,
mio grandissimo amico. Si può dire che abbia creato uno splendido
oggetto estetico intorno a questi culti magici. È interessante leggere
un libro — è piuttosto raro, ma si può trovare — The Master
Therion di Aleister Crowley. Firmava "la Bestia", il marchio della
Bestia 666"»
In Scientology chi realizza lo stato i
Clear riceve un braccialetto nel quale è segnato un numero
(i Clear sono numerati progressivamente). Lo scopo di Scientology
è di creare un mondo Clear, ovvero un mondo Scientologico regolato
secondo gli insegnamenti di Hubbard.
Bibliografia
Crowley, Aleister, The
Equinox, vol. III, n. 10, Marzo 1986
Symonds, John, La Grande
Bestia. Vita e magia di Aleister Crowley, Edizioni Mediterranee, 1972
Roma
Introvigne, Massimo,Indagine
sul satanismo, Oscar Saggi, Arnoldo Mondadori editore, 1994, Milano
Massimo, Introvigne, Il
cappello del Mago, SugarCoEdizioni, Carnago (Varese) 1990
Introvigne, Massimo, La
sfida magica, Editrice Ancora Milano, Milano 1995
Danilo Arona e Gian Maria
Panizza, Satana ti vuole, Corbaccio, 1995 Milano
Massimo Introvigne, Indagine
sul satanismo, Oscar Saggi, Arnoldo Mondadori editore, 1994, Milano
Cecilia Gatto Trocchi,
Magia e esoterismo in Italia, Oscar Saggi Mondadori, Milano 1990