© Di Jeff Hawkins, 2009. Tratto da Counterfeit Dreams © Traduzione a cura di Simonetta Po per Allarme Scientology, dicembre 2009. Tutti i diritti riservati.
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Appendice: perché raccontare la propria storiaLa decisione di parlare pubblicamente contro la Chiesa di Scientology, la mia ex chiesa, è stata ispirata da tre donne giovani e coraggiose che nel 2007 hanno aperto il sito web Ex Scientology Kids. Kendra Wiseman, Jenna Miscavige Hill e Astra Woodcraft hanno avuto il coraggio di raccontare la loro storia di bambine in Scientology. Si potrebbe dire che in un certo senso mi hanno fatto vergognare. Se loro erano disposte a mettere nome e faccia in Internet indipendentemente dalla reazione di Scientology, che cosa potevo temere io? Così cominciai a parlare pubblicamente della mia esperienza, prima su diversi forum e chat, poi in interviste radiofoniche e infine con la mia storia, pubblicata sul mio blog Conterfeit Dreams. Ci sono molti motivi per non parlare pubblicamente e credetemi, li ho ascoltati tutti. Il primo è ciò che io chiamo l'argomentazione del "finiamola". Chi parla viene caratterizzato come una vittima piagnucolosa ancorata al passato, che dovrebbe invece "voltare pagina". Gli ex scientologist potrebbero anche ricorrere a quella distorsione interna del "te la sei pulinata" - intendendo che qualsiasi cosa ti succeda è la conseguenza delle tue cattive azioni [da "pull-in", attirarsi. N.d.T.]. Potrebbero dire che bisogna "prendersi responsabilità" che, per uno scientologist, significa ammettere che qualsiasi cosa succeda è dipesa da te - perciò non hai il diritto di lamentarti. Secondo la forma mentis Scientology "prendersi responsabilità" significa sostanzialmente che uno dovrebbe star zitto e andare avanti. In Scientology questo modo di ragionare è talmente pervasivo che a volte non c'è nemmeno bisogno di esternarlo - l'ex già di suo pensa in quel modo. A nessuno, in particolare all'ex scientologist, piace vedersi assegnata la parte della "vittima". Gli scientologist lottano per essere "causa sulla vita" e non vogliono ammettere, nemmeno a se stessi, di essere stati vittimizzati. Esistono sicuramente dei momenti nella vita in cui bisogna dire "piantala". Se dopo una settimana vostra moglie continua ancora a parlare del tizio «che mi ha tagliato la strada in tangenziale» è necessario farle presente che bisogna girare pagina. Ma noi non stiamo parlando di uno sgarbo occasionale o di cose insignificanti, stiamo parlando di soprusi e di abusi gravi e sistematici, e di violazione dei diritti umani. Non si direbbe mai «dimentica e vai avanti» a una moglie maltrattata e picchiata, non almeno se si è dotati di un briciolo di compassione e di umanità. Non si direbbe mai alla vittima di uno stupro che se l'è "pulinata". Non si direbbe a un anziano pensionato che ha appena perso i risparmi di una vita che deve "piantarla". E non si direbbe a un sopravvissuto dell'Olocausto di «smetterla di piagnucolare, volta pagina». Le sole vere vittime sono quelle "ridotte al silenzio" da tali mancanze di sensibilità e di umana compassione, chi ritiene di dover vivere in silenzio e tenersi dentro gli abusi vissuti per timore che gli altri pensino male. Ma nel momento stesso in cui decidono di parlare smettono di essere delle vittime, ne escono rafforzati. C'è gente che vorrebbe che tutte quelle vittime restassero zitte. Quel desiderio è proprio dei perpetratori: se nessuno parla possono continuare a commettere i loro abusi. Il prete pedofilo, il marito violento, il capo setta sociopatico possono esistere soltanto in virtù della segretezza che circonda le loro reali attività, e del mantenimento di una facciata rispettabile. Fino a che le loro vittime tengono la bocca chiusa sono intoccabili. Nel momento in cui le loro vittime aprono bocca si alza il velo da quel piccolo e sordido mondo. E le vittime non sono più vittime. «Perdona e dimentica», dice qualcuno. Beh, perdonare forse... se qualcuno rinsavisce e modifica il suo comportamento . Ma dimenticare... mai. Si arriva a un punto in cui il silenzio diventa legittimazione, autorizzazione. David Miscavige continuerà ad abusare e picchiare gli staff fino a che penserà di potersela cavare. Ma se sa che ogni sua mossa verrà pubblicamente denunciata potrebbe pensarci due volte prima di perpetrare ulteriori abusi. Il messaggio di chi parla pubblicamente è: «Non ti puoi più nascondere - il mondo ti guarda». Il che mi porta alla seconda obiezione sul parlare pubblicamente. Alcuni dei miei amici hanno lasciato Scientology ma si attengono ancora ai suoi principi. Credono ancora che in Scientology ci sia del bene e, cosa più importante, credono ancora che i "Livelli OT" sono il percorso per la salvazione. Sono convinti che la Chiesa di Scientology sia stata presa in ostaggio e pervertita da David Miscavige, ma che in sé la filosofia è buona. Potremmo discuterne a lungo - e in realtà lo facciamo. Ma loro non sono d'accordo con chi parla pubblicamente degli abusi perpetrati all'interno della Chiesa di Scientology, pensano che farlo sia distruttivo per la materia Scientology. Immagino ci siano cattolici che pensano lo stesso di chi ha pubblicamente denunciato gli abusi dei preti. Non vogliono che se ne parli perché non vogliono vedere distrutta la loro religione. Ma la vera domanda è: se denunciare gli abusi all'interno di una religione ha come risultato la distruzione di quella religione, allora chi è la fonte della distruzione? La persona che denuncia, o quella che commette abusi? Come scientologist anche io mi sono reso colpevole di questo ragionamento fallace. Sapevo che David Miscavige e altri picchiavano gli staff e commettevano soprusi. Sapevo che i membri del RPF vivevano in condizioni prossime alla schiavitù. Sapevo che i comunicati stampa erano pieni di bugie. Ma tacevo "per il bene del gruppo". Pensavo che dovessimo presentare un fronte unito contro il "nemico", difendere comunque la chiesa e i suoi leader, fossero o meno nel giusto, commettessero degli abusi oppure no. Ma questo rafforza la chiesa o la indebolisce? Scientology ha questo meraviglioso termine, "theta inturbolato" o "entheta", cioè qualsiasi cosa disturbi, agiti o turbi il "theta", la forza vitale o spirito. L'"entheta" è qualcosa che turba o disturba gli scientologist, il "theta" è qualcosa che li tranquillizza, li rassicura, li rende felici. Chi fa affermazioni "entheta" viene dichiarato Soppressivo perché sta "sopprimendo" la tranquillità e la felicità degli scientologist. Ma non ha nulla a che fare con la verità. Se lo scientologist parlasse degli abusi sugli staff, delle condizioni di prigionia del RPF o delle attività criminali all'interno della chiesa starebbe diffondendo "entheta". Turberebbe i compagni - anche se dicesse la verità. Ignorare e insabbiare gli abusi, invece, è "theta". È tranquillizzante e rassicurante - anche se è falso. Molti scientologist sono consapevoli che all'interno della loro chiesa c'è qualcosa di profondamente sbagliato. Ne colgono i segnali. Ma scelgono di ignorarli. Perché? Perché sanno che se parlassero pubblicamente verrebbero censurati. Le loro dichiarazioni sarebbero etichettate come "entheta" e potrebbero essere addirittura "dichiarati Soppressivi". Provate a immaginare se la Chiesa Cattolica scomunicasse chi parla degli abusi dei preti e avrete l'insidiosa oppressione che affligge gli scientologist. Provate a immaginare se la Chiesa Cattolica minacciasse di scomunica chi si azzarda ad ascoltare chi denuncia gli abusi dei preti. Sarebbe un guinzaglio molto corto. Se esiste una parola che caratterizza il modo di operare di Scientology, quella parola è segretezza. Nel suo operare non esiste assolutamente trasparenza. Gli scientologist non hanno idea di dove finiscono i loro soldi, chi li riceve. Agli scientologist non è permesso conoscere i nomi di chi gestisce la loro stessa chiesa, a parte alcune importanti figure simboliche. Progetti e attività della chiesa sono avvolti dalla "confidenzialità". Gli staff non sono autorizzati a parlare sinceramente con gli esterni della loro vita, nemmeno con i familiari più stretti. E le attività svolte dai ranghi superiori di comando sono mantenute segrete anche a loro. Ai membri della Sea Org è vietato l'accesso a Internet, non possono avere telefoni cellulari, radio o TV. Gli scientologist vengono scoraggiati a fare ricerche Internet su Scientology o sulla vita di Hubbard, o a navigare, eccezion fatta per i siti web della chiesa. Gli staff che se ne vanno devono firmare complicati "accordi di confidenzialità" in cui si impegnano a non rivelare che cosa succedeva all'interno. Perché? Perché tutta questa segretezza? Scientology promuove la "Strada verso la Verità". Ma non riesce ad affrontare la verità. Chiunque si consideri uno scientologist - fuori o dentro la Chiesa di Scientology - dovrebbe chiedersi se vuole appartenere a una religione basata sulla verità, o a una basata sulla menzogna e sulla segretezza, e decidere. È il momento di fare quelle domande che non avete mai osato chiedere, e di rivelare ciò che non avete mai osato rivelare. Il che ci porta alla obiezione finale: parlare pubblicamente contro la Chiesa di Scientology non è pericoloso? Non danno forse la caccia a chiunque osi farlo? Certo, cercano di farlo. Le direttive di Hubbard dicono che bisogna sempre e immancabilmente "attaccare chi ci attacca". Mai difendersi, attaccare sempre. Chiunque parli pubblicamente si espone ad attacchi. Ogni regime totalitario, ogni movimento fanatico nasce con obiettivi grandiosi, si tratti di un futuro utopico, di un Terzo Reich o di un Pianeta Chiarito. La meta è talmente grande e onnicomprensiva da dare l'impressione che risolverà tutti i problemi del mondo. Nel futuro utopico non ci saranno guerra, crimine o pazzia. Se seguiranno l'Unico Vero Cammino tutti vivranno in pace e armonia. "Ovviamente" chiunque si opponga al gruppo o al movimento o al regime è un nemico - un infedele, un miscredente, un "wog" o un Soppressivo. Perciò qualsiasi crudeltà contro un tale tipo di nemico non sono viene condonata, ma viene richiesta e premiata. Chi è disposto ad accantonare la propria umanità e diventa uno strumento freddo, fanatico e crudele del "maggior bene" salirà fino ai vertici del potere. Chi si intromette diventa un "nemico", e viene distrutto. È per questo che personaggi come Hitler o David Miscavige sono arrivato al potere. La Chiesa di Scientology reagisce come reagisce qualsiasi altro gruppo fanatico - diffamando e mettendo alla berlina chiunque osi parlare pubblicamente contro di lei o critichi le sue tattiche. E, come altri gruppi religiosi fanatici, l'arma più pesante impugnata contro i propri seguaci è la concessione o l'esclusione dalla salvazione eterna. Questo punto per gli scientologist non è una barzelletta. Credono sinceramente di essere degli esseri spirituali intrappolati dentro un corpo umano e resi schiavi milioni di anni fa, condannati a vivere vita dopo vita nell'oscurità e nell'ignoranza, nell'inconsapevolezza di vivere in eterno. La promessa dei "Livelli OT" è il raggiungimento della piena consapevolezza, l'essere in grado di ricordare le vite passate e di raggiungere l'immortalità, vita dopo vita. È questo ciò in cui credono gli scientologist. Ed è questo ciò in cui anche io credevo. Essere "dichiarati Soppressivi", perciò, non è soltanto un'etichetta priva di senso. Significa invece essere esclusi dall'"eternità" in quanto essere spirituale. È una minaccia pesante. Per uno scientologist è più di una minaccia di morte - è la minaccia della morte eterna, morte dopo morte. E gli scientologist rigano dritti. Magari notano le storture, ma stanno zitti. Vedono gli abusi, ma restano in silenzio e cercano di fingere che va tutto bene. Non parleranno pubblicamente, non protesteranno, non faranno casino. Fanno ciò che gli viene detto di fare. Sanno che se non lo faranno dovranno andare dall'Ufficiale di Etica. Dovranno fare le "condizioni inferiori". Dovranno sottoporsi a "Verifiche di Sicurezza" - a loro spese. E alla fine, se non rigano dritto sanno che li aspetta l'espulsione e la dichiarazione di Persona Soppressiva. È ricatto spirituale. Chiedetevi: se il livello di minaccia e di costrizione che tiene in riga gli scientologist è quello, allora è veramente una religione o si tratta solo, in sostanza, di un culto fanatico di impronta mafiosa? Non sono qui per discutere la validità dei "Livelli OT" di Scientology. Quella è una questione di pura fede religiosa. Si può credere a qualsiasi percorso spirituale si sia scelto. Ciò che però non viene detto agli scientologist è che tutti i "Livelli OT" di Hubbard sono stati pubblicati online e vengono addirittura consegnati dai gruppi Scientology "Freezone", privi di qualsiasi collegamento con la Chiesa di Scientology. È il momento di smetterla di cedere al ricatto spirituale della Chiesa di Scientology. "Persona Soppressiva" è un termine privo di senso, a maggior ragione perché all'interno della chiesa se ne abusa come arma politica. Al giorno d'oggi significa solo "chiunque infastidisca David Miscavige". Certo, se parlate pubblicamente cercheranno di zittirvi. Vi definiranno bugiardo. Cercheranno di etichettarvi come criminale, o terrorista, o qualsiasi altro appellativo riescano a estrarre dal loro armamentario. Ma ogni giorno sempre più persone decidono di parlare, e sono sempre meno quelli disponibili a diffondere, sostenere o ascoltare le loro bugie. Ogni giorno la chiesa ha meno denaro a disposizione e meno tempo, meno personale per sferrare i suoi attacchi vendicativi. E il numero dei critici e di chi lancia l'allarme è in crescita quotidiana. Siamo a un punto di svolta. Sempre più scientologist stanno silenziosamente ritirando il loro appoggio al regime di Miscavige. Molti decidono di abbandonare la chiesa nel suo complesso. Gli executive chiave della chiesa stanno disertando. Molti di essi, ora, parlano pubblicamente, raccontano ciò che sanno. Porte e finestre sono state spalancate affinché la luce entri nel mondo oscuro e segreto di Scientology.
Se Scientology sopravvivrà in qualche forma sarà solo perché gli scientologist avranno smesso di tollerare abusi, soprusi, bugie e azioni criminali in nome della loro religione, avranno strappato i veli della segretezza e richiesto a gran voce totale trasparenza. Sarà perché gli scientologist del passato e del presente hanno avuto il pudore e l'umanità di parlare pubblicamente, indipendentemente dalle minacce e dei tentativi di ridurli al silenzio. E sarà perché gli executive del passato hanno avuto il coraggio di fare la cosa giusta. Io non ricerco la distruzione di Scientology. David Miscavige ha già provveduto, e praticamente da solo. Pretendo invece che venga detta la verità, che si abbattano i muri del silenzio, che prevalgano gli standard comuni di decenza e onestà. È venuto il momento di parlare. (Jeff Hawkins) |