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Messia o pazzo? - Capitolo 2/4: Il "Rapimento"
Di Bent Corydon e Ron Hubbard, Jr. (alias Ronald DeWolf)
© 1987 Lyle Stuart Inc. Secaucus, New Jersey, ISBN 0-8184-0444-2
© Traduzione in italiano a cura di Simonetta Po, 2003-2004
Sara, seconda moglie di Hubbard, lasciò il marito nel 1951. Voleva disperatamente il divorzio e l'affidamento della figlia, ma lui rifiutava con fermezza. Così il 23 aprile presentò alla Corte Superiore della Contea di Los Angeles una richiesta di divorzio accusando il marito di rapimento, tortura e bigamia.
Il New York Times scrisse:
Oggi la moglie di L. Ron Hubbard, fondatore del movimento Dianetics Salute Mentale, ha presentato richiesta di divorzio. Mrs. Sara Northrup Hubbard, 25 anni, ha riferito che i medici le hanno detto che il marito, 40 anni, soffre di un disturbo mentale noto come "schizofrenia paranoide". Mrs. Hubbard ha anche accusato il marito di averla sottoposta a "tortura sistematica" picchiandola, cercando di strangolarla e privandola del sonno.
Hubbard fuggì all'Avana portando con sé la figlioletta Alexis.
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Circa in quel periodo Sara ricevette una lettera da Margaret, la prima moglie di Hubbard:
Sara,
Vorrei aiutarti come posso - devi ottenere l'affidamento di Alexis - Ron non è normale. Speravo che tu fossi in grado di metterlo a posto. Probabilmente la persona comune giudicherà fantastiche le tue accuse, ma ci sono passata anche io. Le botte, le minacce alla mia vita, tutti i tratti sadici di cui lo accusi - dodici anni della mia vita. Non ho mai chiesto nulla, ma con tutti i soldi che stanno entrando con Dianetics avrei sperato di riuscire ad avere qualcosa per un'operazione di chirurgia plastica per rimediare al problema di Kay [1]. Per favore, credimi. Vorrei aiutarti ad avere la custodia di Alexis.
Nella richiesta di divorzio presentata da Sara il 23 aprile 1951 alla Corte Superiore della California si legge che:
All'inizio del 1946 la querelante, all'epoca 21 enne e nubile, risiedeva con la sua famiglia a Pasadena, dove frequentava la University of Southern California;
in quello stesso periodo l'imputato L. Ron Hubbard, a cui d'ora in avanti ci si riferirà come a "Hubbard", era un uomo di 35 anni sposato con Margaret Grubb Hubbard di Bremerton, Washington;
la coppia aveva due figli;
il suddetto Hubbard si presentò alla querelante come celibe e la querelante, fidandosi di quelle parole ed essendosi innamorata, contrasse con lui matrimonio, celebrato a Chastertown, Maryland, il 10 agosto 1946;
Hubbard divorziò da Margaret Grubb Hubbard il, o verso il, 24 dicembre 1947 a Port Orchard, Washington;
da quel 10 agosto 1946 la querelante e il suddetto Hubbard hanno convissuto come marito e moglie, e l'8 marzo 1950 a Point Pleasant, New Jersey, è nata loro una figlia, Alexis Valerie Hubbard ...
La separazione è avvenuta a causa dell'estrema crudeltà che il suddetto Hubbard ha inflitto
alla querelante...
(a) per la durata del matrimonio e fino al mese di ottobre 1950 il suddetto Hubbard, un "uomo più vecchio", ha completamente dominato la giovane querelante sia fisicamente che mentalmente ed emotivamente, traendo vantaggio dal suo amore fiducioso e dal desiderio di avere un matrimonio riuscito, sottoponendo ripetutamente la querelante a tortura sistematica compreso privazione di sonno, percosse e soffocamenti, ed esperimenti scientifici di tortura compreso quanto segue:
(b) alla fine di settembre 1950, al Chateau Marmont Apartments di Hollywood, il suddetto Hubbard disse alla querelante che: «non voglio essere un marito americano perché posso comprarmi delle amiche tutte le volte che voglio», aggiungendo in seguito che egli, Hubbard, non voleva essere sposato ma che il divorzio era impossibile, poiché avrebbe danneggiato la sua reputazione; per cui se la querelante l'amava davvero si sarebbe dovuta suicidare.
(c) Nello stesso periodo e luogo il suddetto Hubbard impedì sistematicamente alla querelante di dormire per periodi superiori alle 4 ore, poi le diede una forte dose di sonniferi che la ridusse in fin di vita. Che quanto sopra fu occorrenza frequente durante la vita coniugale dei due.
(d) Che nello stesso periodo e luogo, la querelante perse conoscenza e il suddetto Hubbard la portò al Hollywood Leland Hospital, dove venne ricoverata sotto falso nome e tenuta sotto costante sorveglianza per cinque giorni da parenti e amici.
(e) Che poco dopo il Natale del 1950 il suddetto Hubbard soffocò violentemente la querelante provocandole lesioni alla tromba di Eustachio dell'orecchio sinistro, causandole una menomazione all'udito. Che tale soffocamento della querelante era pratica frequente da parte del suddetto Hubbard.
(f) Che nel gennaio del 1951, a Palm Springs, mentre la querelante stava scendendo da un'automobile condotta dal suddetto Hubbard, egli mise intenzionalmente in moto la vettura facendo cadere la querelante, la quale rimase seriamente ferita.
(g) Che a seguito dei suddetti episodi i consulenti medici della querelante conclusero che Hubbard era irrimediabilmente folle e pazzo, e per lei non esistevano motivi per sopportare oltre; che consulenti medici qualificati raccomandarono che il suddetto Hubbard fosse ricoverato in una clinica privata per osservazione e trattamento psichiatrico di un disturbo noto come schizofrenia paranoide; che il 23 febbraio 1951 la querelante avvisò il funzionario esecutivo nazionale della Hubbard Dianetic Research Foundation di Elizabeth, New Jersey, della suddetta diagnosi preliminare e del bisogno urgente di cura; che il suddetto funzionario nazionale avvisò immediatamente Hubbard della suddetta diagnosi.
(h) Che alle ore 23,00 del detto 23 febbraio 1951, Hubbard, assieme all'imputato Frank B. Dessler, capo della Fondazione Dianetics di Los Angeles, rapirono dalla culla la figlia infante della coppia, Alexis...
(i) Che i suddetti Hubbard e Dessler, assieme all'imputato Richard B. De Mille, dopo aver nascosto la suddetta infante, trascinarono criminosamente la querelante fuori dal letto all'una del mattino del 24 febbraio 1951 e, con uso di minacce, soffocamento e tortura, e false promesse di restituirle la figlia, la caricarono in macchina in camicia da notte e la rapirono, conducendola a Yuma, Arizona...
(j) Che da allora la querelante ha cercato di avere notizie della figlia infante, ha consultato avvocati, polizia, sceriffo, agenti del Federal Bureau of Investigation e tribunali, e ha portato tali atti habeas corpus; che il suddetto Hubbard e i suoi legali rifiutano di dare informazioni sulla figlia a meno che la querelante non torni a vivere con Hubbard, alternativa che significa tortura continua e forse morte, prospettiva che nessuna donna, moglie e madre dovrebbe dover affrontare.
(k) Che fino al mese di febbraio 1951 la querelante ha sopportato in silenzio tutte queste prove e tribolazioni, ed anche ora non avrebbe osato farne parola se il suo avvocato, Caryl Warner, non l'avesse consigliata di dire la verità, poiché soltanto la verità potrà renderla libera e soltanto la verità potrà restituirle la figlia, nel caso sia ancora viva...
Dall'Avana Hubbard scrisse a Sara:
Cara Sara,
Sono stato in un ospedale militare cubano e la prossima settimana verrò trasferito negli Stati Uniti come scienziato segreto esente da interferenze di ogni tipo, anche se probabilmente sarò ricoverato per lungo tempo. Alexis è accudita in modo eccellente. La vedo tutti i giorni. È l'unica cosa per cui vivo. Le mie facoltà mentali non sono mai venute meno dopo tutto quello che mi hai fatto e hai permesso che mi facessero, ma il mio fisico ha ceduto. Ho il lato destro paralizzato e si sta bloccando sempre più. Ho problemi a muovermi e sto diventando cieco. Spero che il mio cuore regga... Potrei vivere a lungo, come potrei non farcela. Ma Dianetics durerà diecimila anni perché adesso ce l'hanno l'Esercito e la Marina. Ma volevo stare bene ed essere forte, e adesso riesco a malapena a muovermi.
Ho cambiato il mio testamento. Ad Alexis andrà una fortuna a meno che non venga affidata a te, nel qual caso non avrà nulla.
Tieniti alla larga dalle cattive compagnie.
Spero di rivederti ancora una volta
Ciao, ti amo
Ron
Poco dopo venne raggiunto un accordo di divorzio. Sara ottenne la custodia di Alexis e le furono assegnati 200 dollari al mese di alimenti, e il caso venne chiuso.
Nel periodo in cui si stava cercando un accordo Sara firmò un documento presentatole dagli agenti di Hubbard. Nel documento si affermava che in realtà tutto ciò che Sara aveva detto di lui era falso.
La chiesa sostiene che fu Sara stessa a scrivere il documento, che dice:
Mai in nessun momento ho pensato che L. Ron Hubbard fosse qualcosa di diverso da un uomo gentile e brillante... ho iniziato a realizzare che quanto gli ho fatto potrebbe aver danneggiato la scienza Dianetics, che secondo la mia ragionata opinione potrebbe essere l'unica speranza di sanità mentale per le generazioni future...
I commenti del St. Petersburg Times:
La dichiarazione presenta le caratteristiche dell'operato di L. Ron Hubbard. Il linguaggio goffo è simile al suo stile di scrittura, e la ritrattazione comprende una frase contenente la parola "inturbolato", che non si trova in alcun dizionario ma a volte compare negli scritti di Hubbard.
Lo scrittore Steward Lamont ha aggiunto:
Se Mrs. Hubbard II è viva probabilmente considera la discrezione come una cosa di estremo valore, poiché sarebbe fatta oggetto di "Fair Game" come forma di vendetta.
Sara (rispondendo alla mia domanda sul perché avesse firmato quel documento):
Pensai che se l'avessi firmato avrebbe lasciato in pace me e Alexis. Volevo semplicemente liberarmi di lui!
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John Sanborne racconta di Sara e del "rapimento" di Alexis, la figlia di pochi mesi:
Sara era una donna amabile. Era intelligente. Era molto giovane. Credo fosse sui 24 anni, Hubbard ne aveva 40. Sara aveva un aspetto aristocratico.
So per certo che lui cercò di convincere qualcuno che Sara non era sua moglie e che Alexis non era sua figlia. Ma tra di loro ci fu un'azione di divorzio, perciò qualcuno deve aver pensato che fossero sposati!
[La Fondazione di Los Angeles] era un posto straordinario Aveva venti stanze di auditing. Alcuni di noi, me compreso, vivevano lì, e Marge Hunter aveva una figlia di nome Tammy della stessa età di Dianetics (nata nel 1950), e gli Hubbard avevano una bambina, Lexi, della stessa età di Dianetics.
Comunque, una sera accadde... sai, nessuno di noi andava al cinema molto spesso. Facevamo solo Dianetics, ciondolavamo in giro e parlavamo, facevamo auditing e cose del genere. Ma quella sera davano un film che volevano vedere e io non avevo voglia. Mi mancava la mia ragazza. Così dissi «andate voi, mi occupo io delle bambine». C'era questa stanzetta con le due culle. Marge le mise a letto poi uscirono per andare al cinema. Le bambine erano abituate a me quindi non c'erano problemi.
Verso le dieci Lexi si svegliò turbata, piangeva. La portai nella stanza principale, la misi sul mio letto e cercai di calmarla. Lei si sedette e mi guardò negli occhi. Aveva soltanto un anno e ancora non parlava. Poi improvvisamente sentii questo bisbiglio roco e disse "non dormire". La frase era stata molto chiara. Sussurrò "non dormire" e intendeva proprio quello! Beh... fui davvero attraversato da qualcosa, veramente. Fu come una specie di realtà paranormale.
Dopo di che si riaddormentò e la riportai nel suo letto. Rimasi lì seduto, in dormiveglia, mi sentivo come intimorito. Era una sensazione strana. Mi entrò dentro in modo divertente. Hai presente? Quel tipo di sensazione come quando ti si rizzano i peli sul dietro del collo.
Poi improvvisamente sentii dei passi e sulla porta comparve Frank Dessler con un impermeabile e un cappello di feltro, credo che nella mano che teneva in tasca avesse una pistola. Mi dice con un tono di voce molto teso: «Mr. Hubbard è qui per prendere sua figlia Lexi».
Poi sulla porta apparve Hubbard, anche lui con un impermeabile e un cappello di feltro, e una mano in tasca che secondo me reggeva una pistola. Gli dissi «Salve, Ron», e lui rispose «Ciao, dov'è Lexi?». Feci loro cenno di entrare e insieme andammo nell'altra stanza dove le piccole dormivano, e presero Lexi. Cercavano i suoi vestiti e le coperte... la bambina era addormentata e teneva stretta una bambola; Hubbard disse «È sua?» gli risposi «Non sono sicuro, credo sia di Tammy», e lui la buttò a terra.
Gli dissi «Aspetta, devo dirti un paio di cose da fare quando si sveglia» e così via, e lui rispose «Non importa. Abbiamo una professionista che si occuperà di lei, non preoccuparti».
E se ne andarono.
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Ero preoccupato, ma non realmente in conflitto. Nessuno mi aveva detto che non poteva prendere la bambina se avesse voluto. Noi comunque stavamo dalla sua parte, anche se non eravamo contro Sara. Comunque sia, noi eravamo la sua squadra. Eravamo suoi fan. Lei era sua figlia. Nessuno mi aveva detto di non fargliela prendere. Che cosa avrei dovuto fare? Dire: «prima dovrai passare sul mio cadavere?»
... credo che Hubbard considerasse Lexi come una pedina del gioco. Qualcosa che poteva negare a Sara.
Quando gli ho chiesto come mai Sara fosse rimasta in silenzio per tutti quegli anni, Sanborne ha risposto: «Sapeva di che cosa sarebbe stato capace».
Note:
1. Figlia di L. Ron Hubbard e sorella di Ron Jr. La ragazza era nata con una voglia sul viso che ne deturpava l'aspetto.
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