Contemporanea agli eventi iniziati con il mio confronto alla "Bonnie and Clyde" con lo sceriffo sul vialetto di casa alla fine del 1979 fu la scoperta, a Gilman Hot Springs, di interi scatoloni di documenti privati di Hubbard. La scoperta portò qualche anno dopo ad una vera e propria valanga di materiale rivelatorio che cambiò in modo drammatico sia la mia vita che le mie opinioni. Una ulteriore conseguenza fu un grande scisma all'interno della chiesa, in parte accelerato dal fatto che pubblicizzai quel materiale a livello internazionale.
Per cercare di spiegare meglio quegli eventi propongo un estratto di una delle diverse brevi biografie di Hubbard che, nel corso degli anni '60 e '70, circolavano tra gli scientologist sia in forma di volantini che di introduzione ai suoi libri:
Questi scritti, contenenti numerose falsità, influenzarono la decisione di molte persone che fecero di Scientology la loro "carriera". Alcune di quelle affermazioni erano pubblicate su
Tra chi fu influenzato dalle bugie di Hubbard troviamo Gerry Armstrong. Dopo aver lasciato la chiesa nel 1982 ha scritto:
Nel corso della gita organizzata dal YMCA Hubbard visitò una "lamaseria", annotando sul suo diario che i sacerdoti lama facevano suoni simili alle «rane toro». Il suo apprezzamento per la cultura orientale può forse essere riassunto da un'annotazione del 1929: «Il problema della Cina è che ci sono troppi musi gialli!».
Misi assieme circa 2000 pagine di documentazione relativa alla carriera militare di Hubbard durante la guerra: che cosa fece, su quali navi fu imbarcato, rapporti di idoneità e medici e fascicoli di disabilità dell'Amministrazione dei Veterani [VA]. La verità è molto diversa dalle rappresentazioni pubbliche.
Durante la guerra non fu azzoppato e accecato [e nemmeno fu «dichiarato due volte morto, come risulta dai fascicoli medici»].
Non si curò con le sue scoperte.
Non era "Mister Roberts" [impersonato al cinema da Henry Fonda]. Fu esonerato dalla U.S.S. Algol perché "inidoneo" prima che essa entrasse in azione.
Tra il 1941 e il 1946 non ebbe il comando di vascelli di scorta.
Non gli furono 21 tra riconoscimenti e medaglie.
All'inizio della Seconda Guerra Mondiale Hubbard venne assegnato all'Intelligence della Marina in Australia, dove si trattenne per un breve periodo prima di ricevere l'ordine di rientrare negli Stati Uniti perché inidoneo al servizio, e al suo ritorno venne esonerato dall'Intelligence.
Comandò due vascelli: il primo per un mese durante i lavori di riparazione; il secondo per due mesi e mezzo nel corso del riequipaggiamento e riarmo.
Venne rimosso dal comando del primo vascello per aver ecceduto agli ordini, e dal comando del secondo quando ordinò di fare fuoco in acque messicane, provocando un incidente internazionale.
Nel diario tenuto durante parte della guerra, rivelò che i suoi uomini avevano mentito in suo favore davanti al Consiglio di Inchiesta della Marina riunitosi per investigare sull'incidente.
Sosteneva che nel corso del viaggio di riarmo (secondo comando) aveva affondato due sottomarini giapponesi, ma il Comandante della Frontiera Marina di Nord Ovest, Ammiraglio Fletcher, in un rapporto dichiarò che «un'analisi di tutti i resoconti mi convince che nella zona non c'erano sottomarini».
Hubbard trascorse gli ultimi mesi di guerra in un ospedale navale perché sofferente di ulcera duodenale. Fu decorato con quattro medaglie di routine per il servizio prestato in tempo di guerra. Una copia di una lettera del Ministero della Marina elenca nel dettaglio riconoscimenti e medaglie.
Alla fine della guerra gli venne riconosciuta un'invalidità del 10% per l'ulcera. Nel 1946 fece appello al fondo pensionistico sostenendo di soffrire, oltre che di ulcera, anche di "congiuntivite" o infiammazione agli occhi, e di un'infiammazione all'anca causata dal passaggio dal clima tropicale al freddo dell'inverno della costa orientale.
Nell'ottobre del 1947 scrisse all'Amministrazione dei Veterani facendo richiesta di trattamento psichiatrico, poiché «non riesco a riprendermi da lunghi periodi di cupezza e tendenze suicide».
Nel 1948 riuscì a farsi concedere il 40% di invalidità per ulcera duodenale, infezione agli occhi, borsite alla spalla destra e artrite in diverse articolazioni.
Nell'agosto del 1951 Hubbard si sottopose ad un'altra serie di visite mediche presso la VA, lamentando gli stessi disturbi per cui stava già ricevendo pensione di invalidità (disturbi che nella letteratura di Dianetics e Scientology si era già vantato di aver curato con le sue scoperte).
Secondo una comunicazione scritta della VA, nel 1973 stava ancora ricevendo una pensione per il 40% di invalidità.
All'inizio del 1986 ho intervistato Gerry Armstrong in merito alle sue scoperte del materiale biografico di Hubbard:
Avevano affittato questa macchina trita-rifiuti, e alla distruzione dei documenti erano state assegnate circa 200 persone e l'intera proprietà di Gilman Hot Springs. La macchina era enorme! Era come una grossa falciatrice, wwwrrthh! Era una trita-rifiuti gigante, sgranocchiava un sacco di roba.
Laurel Sullivan ha detto che la chiamavano "Lo Squalo", ma credo la chiamassero anche "Igor".
Si trattava di una grossa operazione di insabbiamento di tutto quello che era successo in precedenza. Nel corso dell'altra grossa operazione di distruzione di La Quinta ci avevano detto di tritare qualsiasi cosa collegasse Hubbard al Guardian's Office. A Gilman ognuno di noi doveva esaminare attentamente il materiale che gli era stata assegnato. Alcuni altri invece non facevano altro che triturare, venivano chiamati "Operatori Macinatori".
Questa volta il criterio di selezione era stato ampliato:
a) Qualsiasi prova del fatto che Hubbard controllava Scientology; b) qualsiasi documento mostrasse che aveva dato ordini di qualsiasi tipo; c) qualsiasi documento mostrasse la sua intenzione di risiedere nella proprietà di Gilman Hot Springs; d) qualsiasi cosa mostrasse sue visite o permanenza nella proprietà di Gilman Hot Springs.
Ognuno di noi doveva esaminare attentamente il materiale che gli era stato assegnato.
All'epoca ero l'incaricato dell'unità domestica di Gilman. L'unità domestica doveva approntare una casa per Hubbard. Piastrellammo i pavimenti: quelli della sua stanza da letto erano blu scuro, e anche le pareti erano dipinte di blu. Questo perché Hubbard aveva una sua teoria sul dormire in stanze scure, e come si dormisse meglio...
Comunque, una sera sul tardi mi consegnarono questa scatola piena di roba. Era alta circa 20 cm, larga 30 e lunga 40 cm. Era rovinata e aperta, il coperchio pieno di grinze. L'aveva trovata Brenda Black, che me la consegnò. Guardai il contenuto e mi resi immediatamente conto che era qualcosa di completamente diverso da qualsiasi cosa avessi visto fino a quel momento in Scientology. Quelle carte provenivano da un mondo completamente diverso.
Una vera lettera scritta da Hubbard? Devi capire che sapevo tutto dello Standing Order N. 1; cioè che l'SO 1 [1] era una bugia.
Queste lettere che ora tenevo tra le mani erano soprattutto missive che Hubbard aveva scambiato con la prima moglie. C'erano anche due diari che aveva conservato dei viaggi in Asia. Poi c'erano tante altre carte di tutti i tipi, alcune risalenti addirittura al 19° secolo.
Brenda voleva sapere che cosa doveva farne. Ricordo che la mia mente scientologica correva avanti e indietro, chiedendosi se conservare o meno quei documenti. Avevano un senso? Dovevo dare una valutazione, poiché eravamo stati convocati tutti lì per distruggere documenti.
Trovammo diverse altre scatole e con questo materiale diventava improvvisamente possibile scrivere una biografia di Hubbard. Quanto avevamo avuto in precedenza erano cose scritte da Hubbard e alcune vecchie riviste di fantascienza. Ora improvvisamente avevamo lettere, diari e così via. Prima di allora le uniche cose note, anche agli addetti al vertice dell'ufficio PR, erano costituite dall'immagine pubblica costruita dallo stesso Hubbard.
Scrissi un dispaccio al Fondatore proponendogli l'idea di una biografia. Mi rispose con un paio di frasi. Non avevo idea della portata del materiale in cui mi ero imbattuto e, come risultò in seguito, nemmeno lui l'aveva.
Lessi alcuni dei documenti poi iniziai a metterli insieme in qualcosa di più organico. Era molto difficile, considerando il poco tempo e le distrazioni.
All'inizio di febbraio i messaggeri si trasferirono al Complex di Los Angeles, a due ore e mezza d'automobile, dove divennero "I Messaggeri"! Fu una vera calata sul posto, con grande impatto sul collettivo. C'erano DM (David Miscavige) e il WDC (Watchdog Committee).
Anche io e Laurel ci trasferimmo a Los Angeles e con noi gli archivi di LRH. A LA c'erano collezionisti e anche dianeticisti della prima ora ed altra gente che aveva conosciuto Hubbard, così si poteva fare un po' di ricerca.
Contattai il collezionista Virgil Wilhite e pagammo 65.000 dollari per la sua collezione di oggetti ricordo di Hubbard, vecchi libri originali e altri scritti che l'organizzazione non aveva.
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Incontrai per la prima volta Omar Garrison a East Grinstead, in Inghilterra, nel settembre 1980. Vi ero stato inviato appositamente per quello. L'incontro era andato bene e nel giro di tre settimane gli avevamo approntato un ufficio nell'edificio blu di Los Angeles. Garrison arrivò in California e firmò un contratto con l'Organizzazione per scrivere la biografia. Ricevette 20.000 dollari.
Per conto di Garrison avevo già letto sette o otto raccoglitori del materiale che avevo trovato, quello relativo ai primi tempi: si trattava per lo più di lettere tra Hubbard e la prima moglie - le "Lettere del Capitano"; lei era soprannominata "Capitano" mentre lui era "Testarossa".
Grandi lettere! Dovresti leggerle, un vero tormento mentale. Ma sono state quasi tutte segretate dalla Corte.
In quelle lettere puoi vedere una battaglia incredibile tra lui e la moglie: Hubbard così... non crederesti a quanto fosse crudele in quel periodo.
Quando Omar prese possesso del suo ufficio gli diedi il materiale e ricordo di aver pensato che mi stavo veramente trattenendo dal rivelargli le mie conclusioni. Ormai ero piuttosto confuso sul significato di quelle cose. Ricordo di aver pensato «aspetterò in modo che possa vedere il materiale». Non sapevo se potevo parlargli liberamente. A quel punto era diventato completamente ... se non proprio uno strenuo difensore di Scientology, almeno un fermo oppositore dei suoi nemici...
Tra un'intervista e l'altra a diverse persone del passato di Hubbard incontrammo anche il Dott. Denk, il quale stava collaborando con noi per far ottenere ad Hubbard il Premio Nobel. Hubbard aveva detto: «stanziate fondi illimitati per questo progetto...»
Con Garrison ero stato zitto, aspettavo un momento più opportuno, volevo essere in qualche modo certo che aveva dato un'occhiata a un po' del materiale. Poiché ero il suo contatto trascorrevamo insieme diverso tempo, qualche volta uscivamo per un drink. Lui scriveva e con chi parlava? Parlava con me. Ben presto si creò tra noi questa specie di clima leggermente complice. Non che stessimo complottando per fare alcunché, era piuttosto una complicità tra due persone che sapevano che c'era qualcosa di radicalmente diverso da quanto ci era stato presentato fino a quel momento.
Occorse qualche tempo, ma ricordo una volta in cui Garrison fece commenti sul fatto di avere tutte quelle lettere, ed iniziai a intuire che avrei potuto parlare con lui con una certa sicurezza. Dentro la chiesa non c'era nessun altro con cui avrei potuto parlare, e non sapevo se lui mi avrebbe denunciato. Ma era sempre meglio che dentro Scientology, dove non ti puoi davvero fidare di nessuno.
A turbarmi non era una sola singola cosa di Hubbard. Era che più il quadro mi diventava chiaro, più chiaro diventava. Era come un balzo del quantum. Come se conoscessi 852 mila dati e improvvisamente doink! Un balzo del quantum. Improvvisamente tutti i dati sono diversi.
C'era un punto, ad esempio, dove sapevo che Hubbard aveva mentito. Ma semplicemente non potevo attaccare l'uomo. E mi dissi aspetta un momento, questo è davvero un tormento mentale. Ora sapevo che aveva mentito!
Decisi che per sapere almeno se c'era qualcosa di valido in Scientology come soggetto, qualsiasi fosse la sua validità, doveva stare in piedi da sola. Non poteva reggersi su una rete di bugie.
Mentre tutto questo prendeva forma dentro di me parlavo sempre di più con Garrison. Così seppi che Omar aveva capito che cosa stava succedendo con Hubbard... Molti dei primi libri che gli avevo dato erano sui manoscritti. E Hubbard, con la sua calligrafia, scriveva la presentazione di quei libri e i "Fatti su L. Ron Hubbard". Così ci venne voglia di scoprire ulteriori "fatti" su L. Ron Hubbard. E quando trovavamo qualcun'altra di queste cose scritte da lui cominciavamo a scherzare "Oh no! No! Altri FATTI!". Ormai avevamo capito che quei "fatti" erano solo un mucchio di scemenze. Era come una garanzia, se stava scritto nei "fatti su L. Ron Hubbard" allora era una bugia.
Laurel Sullivan scriveva questi articoli di pubbliche relazioni. E via via che io mettevo assieme più dati gli articoli diventavano più accurati, ma non potevano comunque cambiare le cose. Così c'era questo grosso problema - che adesso sapevamo che si trattava solo di bugie.
Credo che per Omar sia stato uno shock. Era diventato davvero paranoico perché sapeva quel che sapeva. Cominciai a riesaminare il materiale cercando di separare la verità e ciò che semplicemente non potevamo dire.
Scrissi un gran numero di dispacci nel tentativo di far togliere le bugie dai diversi profili biografici presenti nei libri e nella letteratura promozionale; e l'ultimo dispaccio era indirizzato al Master at Arms [ufficiale di etica della Sea Org] perché aveva a che fare con la risposta di Starkey ad un mio precedente rapporto.
Un giorno Starkey era piombato nell'archivio dove lavoravo. Era lì per fare domande. Io ero appena tornato da una visita a Nibs [Ron Jr.] assieme a Omar. Dissi a Starkey che secondo me un sacco dei problemi con Nibs erano stati creati dall'organizzazione. Dissi che Nibs non aveva il 100% del torto nella cosa. «Potrebbe essere un tipo rispettabile», gli dissi.
Poi in qualche modo parlammo del fatto che Hubbard mentiva, e dissi «Ascolta, non possiamo continuare a dire che è un fisico nucleare». Starkey rispose «Beh, lui non l'ha mai detto! L'hanno detto quelli delle PR!» Allora andai allo scaffale [pieno di] libri che avevamo comprato da Virgil, avevamo l'originale di Scientology 8-80 scritto nel 1952, un'edizione manoscritta ed eccolo lì... mostrai a Starkey dove Hubbard scrive, con la sua calligrafia, di essere un fisico nucleare. Starkey corse fuori.
Qualche giorno dopo venni convocato a Gilman Hot Springs per parlare con il Master at Arms del rapporto di Starkey. Era un rapporto segreto in cui Norman si diceva preoccupato dei nuovi documenti che avrei potuto dare a Garrison, e scriveva cose del tipo: «Armstrong sta dicendo che siamo responsabili dei problemi di Nibs». Era una descrizione abbastanza accurata del modo in cui ne avevo parlato, ma era evidente che il solo fatto di averne parlato era inaccettabile. Il mio "arresto" era ormai solo una questione di tempo. Cercai di passare a Garrison tutto quello che potei. Sapevo che era una follia, ma sapevo anche che non potevo abbandonare il lavoro prima di aver dato a Garrison tutto ciò di cui aveva bisogno. Mi stava arrivando addosso un sacco di pressione. In quel periodo ero davvero nevrotico.
Così lavorai più che potei e copiai per Garrison letteralmente ogni cosa su cui riuscii a mettere le mani. Sapevo che dovevo farlo perché sapevo che presto sarei stato sottoposto a sec check per quanto gli avevo dato, per cui dovevo darglielo prima che succedesse.
Sapevo che nella chiesa c'era il dilemma. Per tanto tempo avevano detto quelle cose e tutti i profili dell'autore erano già stati pubblicati. Che cosa dovevano fare, ora? E sulla copertina di Tutto sulle Radiazioni, uno dei libri che stavano per ripubblicare, si leggeva: "scritto da un Fisico Nucleare e da un Medico [2]". Hey, aspettate un momento, è un libro scritto da Hubbard, i cui diritti d'autore appartengono a Hubbard. Lui qual è dei due? Che cosa direte, «Non è il fisico nucleare, lui è il medico»?
Uno degli incaricati alla ristampa scrisse a Laurel. E Laurel dovette affrontare un dilemma: per anni abbiamo detto che Hubbard è un fisico nucleare. E adesso dobbiamo cambiare? Se lo cambiamo adesso sarebbe come dire «Aspettate un momento, l'ultima volta era un fisico nucleare!». Qualcuno suggerì la dicitura "ricercatore scientifico" e Laurel rispose scrivendo: «No, credo sarebbe meglio attenerci al "fisico atomico". Non è che mi piaccia molto ma in ogni caso, che cosa significa "fisico atomico" di preciso? Possiamo giustificarlo; e di sicuro è un fisico o qualcosa del genere...».
(Di recente la chiesa ha usato il fatto che Laurel Sullivan avesse scritto queste cose per dire che fu lei e non Hubbard la fonte dell'affermazione del fisico atomico!).
Joycelyn [la moglie di Armstrong] all'epoca lavorava ancora per me e copiavamo come pazzi tutto ciò che potevamo passare a Garrison. Tutti i giorni andavo a Costa Mesa, nella contea di Orange dove Omar Garrison viveva, e gli portavo uno scatolone di materiale che avevo copiato. Poi portavo giù uno scatolone di camicie, di libri o di qualsiasi altra cosa finché, una scatolone alla volta, svuotammo l'intero locale. L'ultima cosa fu la bicicletta di Joycelyn. Fece finta di uscire per un giro, ed era fatta. Avevo parcheggiato il furgone di Garrison all'angolo e vi caricammo la bici. Il mattino seguente ce ne andammo e restammo per circa una settimana a casa sua nello Utah. Fu una grande evasione, proprio sotto il loro naso.
Nei mesi successivi Gerry Armstrong e sua moglie furono oggetto di intense molestie, compreso l'essere seguiti letteralmente ovunque da diversi investigatori privati ingaggiati dalla chiesa; a volte venivano seguiti da tre macchine contemporaneamente. Quando consegnò le sue foto di Hubbard, legittimamente possedute, al collezionista Wilhite che si disse disposto a pagargliele 6.000 dollari, agenti della chiesa contattarono il collezionista "convincendolo" a farsi consegnare le fotografie.
(La pubblicità al "best-seller" di fantascienza di Hubbard avrebbe a sua volta fatto vendere Dianetics. E in effetti sommata alla campagna pubblicitaria multimilionaria - TV e cartelloni - nel 1986 riuscì a far tornare per quattro volte Dianetics nell'elenco dei best-seller del New York Times. Secondo i piani di Hubbard, la "carne cruda" avrebbe dovuto iniziare ad arrivare in massa alle org di Scientology).
Ha scritto Hubbard: «Si va tanto più vicino alla verità quanto più si conseguono le proprie illusioni». In seguito spiegò: «fondamentalmente la Realtà è accordo».
Che tali affermazioni siano o meno veritiere, esse aiutano comunque a capire meglio come funzionasse la mente di L. Ron Hubbard: le sue illusioni sono supreme. Condividetele e voilà! Avrete la realtà.
Nei suoi scritti e conferenze Hubbard raramente si guarda indietro per vedere che cosa aveva detto. Se si fosse preoccupato di ascoltare le sue stesse lezioni, specialmente quelle dei primi tempi, sarebbe rimasto sbalordito su quanto aveva rivelato di se stesso. In una conferenza del Corso di Dottorato di Filadelfia dice:
Sicuramente le sue prevaricazioni in merito alla sua vita hanno reso lui più colorito!!