© 1988 Di Russell Miller © Traduzione in italiano a cura di Simonetta Po, 2001
(Il racconto di Scientology degli anni 1947-49) Nella primavera del 1949 Ron e Sara si trasferirono sulla costa del New Jersey, in un cottage sulla spiaggia di Bay Head, località abbastanza affettata di villeggiatura e yachting sulla punta più settentrionale di Barnegat Bay. I ricchi newyorkesi che non potevano permettersi gli Hamptons mantenevano grandi ville estive a Bay Head, dove potevano veleggiare nelle acque blu della baia, giocare a tennis e frequentare i reciproci cocktail party. Il cottage affittato dagli Hubbard era una delle proprietà più piccole della zona ma Sara, che sospettava di essere incinta, ne fu deliziata. Era stanca del loro stile di vita peripatetico, pensava che in appena tre anni di matrimonio avevano messo su casa in sette stati diversi, e non si erano mai trattenuti in un posto per più di pochi mesi. Bay Head, con la sua aura di country club, le sollevò molto lo spirito. John Campbell li aveva convinti a trasferirsi dalla Georgia, ed aveva trovato loro quel cottage a meno di un'ora di macchina da Plainfield, dove lui e la moglie vivevano. Desiderava avere Ron vicino perché voleva appassionatamente avere una parte in ciò che considerava la genesi storica di Dianetics. Era prevedibile che nel corso del loro rapporto tra editore e scrittore di fantascienza i due trascorressero molto tempo insieme, discutendo le rispettive idee. Così come era prevedibile che Ron avrebbe messo alla prova le sue teorie su un uomo sensibile come il direttore di Astounding. Campbell era un "cane sciolto" intellettuale: all'università aveva studiato fisica e chimica, aveva un approccio meccanicistico alla psicologia ed era affascinato dagli espedienti e dalla tecnologia. Al contempo amoreggiava anche con fenomeni psichici come rabdomanzia, telecinesi, telepatia e chiaroveggenza. Quando Ron iniziò a propugnare la sua teoria secondo cui il cervello funzionava come un computer che poteva essere reso notevolmente più efficiente ripulendone i files di memoria danneggiati e intasati, non avrebbe potuto avere pubblico più attento. Hubbard, oratore persuasivo, possedeva la capacità naturale di presentare un'infarinatura di conoscenza come tesi convincente e autorevole, intessuta di linguaggio scientifico e medico. Il suo approccio "scientifico" al chiarimento dei misteri della psiche umana si accordavano precisamente con la visione dello stesso Campbell, secondo cui l'umanità poteva essere indagata con le tecniche e la metodologia impersonale delle scienze esatte [1], e nonostante le idee di Ron scaturissero più dalla sua esuberante immaginazione che da qualsiasi tipo di ricerca, per Campbell ciò che Hubbard aveva da dire equivaleva alla rivelazione sulla via di Damasco. Ron paragonava la memoria individuale ad una "traccia temporale" su cui veniva registrata ogni esperienza. Era convinto che, utilizzando una forma di ipnosi, fosse possibile richiamare alla memoria le esperienze dolorose e "cancellarle", con conseguenti effetti benefici sia per la salute fisica che mentale. Ron si offrì di fare una dimostrazione su un comodo divano della casa di Campbell a Plainfield. Tirò le tende, disse a Campbell di rilassarsi, chiudere gli occhi mentre contava fino a sette e cercare di ricordare le sue primissime esperienze infantili. Sollecitato gentilmente da Ron a fornire sempre maggiori dettagli, Campbell rimase sorpreso nello scoprire che poteva resuscitare episodi dimenticati da lungo tempo, e con una tale chiarezza che gli sembrava di essere tornato fisicamente in quel luogo e in quel periodo. Dopo un paio di sedute sembrò essere in grado di tornare abbastanza indietro da rivivere realmente la stupefacente esperienza della nascita, scoprendo contemporaneamente che la sinusite cronica che l'aveva afflitto per tutta la vita era sensibilmente migliorata. Campbell fu perciò il primo discepolo dedicato di Dianetics, assolutamente convinto che L. Ron Hubbard avesse fatto importanti scoperte sul funzionamento della mente, e che la natura fondamentale della vita umana fosse sul punto di migliorare sensibilmente. Hubbard era forse tanto interessato a fare soldi quanto ad aiutare l'umanità, e coltivava qualche interessante idea su come raggiungere i suoi scopi. Circa in quel periodo venne invitato a parlare ad un gruppo di appassionati di fantascienza di Newark, ospitato dallo scrittore Sam Moskowitz. «Scrivere per un penny a parola è ridicolo» disse a quell'incontro. «Se si vogliono davvero fare milioni a palate, il modo migliore è fondare una religione» [2]. Determinato ad aiutare Ron nella diffusione della sua nuova "scienza", nel luglio del 1949 Campbell scrisse al Dott. Joseph Winter, medico generico di St. Joseph, Michigan, che aveva scritto per Astounding qualche articolo su questioni mediche: «L. Ron Hubbard, che tra l'altro è scrittore, ha fatto alcune ricerche psicologiche... raggiungendo importanti risultati. Il suo approccio, in realtà, si basa sull'opera originale di Freud, sul lavoro di altre persone e su una grande quantità di ricerca originale. Non è un professionista psicanalitico o psichiatrico, si tratta sostanzialmente di un ingegnere. Ha un approccio al problema psichiatrico da un punto di vista euristico - per ottenere risultati». Campbell descrisse il caso di un reduce a cui era stata amputata una gamba; l'uomo soffriva di grave depressione che Hubbard aveva curato dopo i fallimenti della psichiatria nel portare sollievo alla sua condizione. Gli psichiatri gli avevano fatto iniezioni di sodio pentotal per aiutarlo a liberarsi dall'esperienza negativa della guerra, lo avevano portato dal momento in cui era stato colpito dalla palla di mortaio fino al momento in cui aveva ripreso conoscenza nei locali dei primi soccorsi, ma continuava ad essere depresso e insisteva che sarebbe stato meglio se fosse morto. Utilizzando Dianetics anche Hubbard aveva riportato il reduce al momento del ferimento, ma aveva scoperto che durante il suo stato di incoscienza i medici avevano detto «questo tizio è in condizioni disperate, morirà comunque» ed avevano deciso di dare la precedenza ad altri feriti. Questo episodio, si venne a sapere in seguito, era la vera causa dei suoi problemi. Winter fu terribilmente incuriosito: non aveva mai preso in considerazione l'idea che un paziente incosciente potesse in alcun modo essere consapevole di ciò che gli accadeva intorno. Scrisse a Campbell chiedendogli ulteriori ragguagli, e in risposta ricevette una lunghissima lettera che elaborava la teoria, e concludeva che «Con la collaborazione di alcune istituzioni e di alcuni psichiatri, [Hubbard] ha lavorato su casi di tutti i tipi. Schizofrenici istituzionalizzati, apatici, maniaci, depressi, pervertiti, balbuzienti, nevrotici - in tutto circa 1.000 casi. Ma solo un piccolo campione per ogni tipo; non ha statistiche adeguate secondo il senso comune. Ma ha una statistica. Ha guarito ogni paziente di cui si è occupato. Ha curato ulcere, artriti, asma.» Benché Winter fosse rimasto apertamente incredulo all'idea che un uomo senza formazione medica di alcun tipo fosse riuscito a curare il cento per cento dei suoi pazienti, non condivideva però la tendenza dei colleghi medici a liquidare tutti i praticanti profani come pericolosi eccentrici. Era sempre stato affascinato dall'enigma del comportamento umano, e credeva in un approccio olistico alla medicina, aperto alle ipotesi non convenzionali. Contattò Hubbard suggerendogli di presentare le sue conclusioni alla professione medica, e si offrì di aiutarlo. Hubbard rispose sollecito, promettendo di inviargli un "manuale operativo" che Winter avrebbe potuto usare, e ringraziandolo dell'interessamento. All'arrivo del manuale Winter ne fece diverse copie che diede ai suoi amici psichiatri di Chicago, ma rimase deluso dalle loro reazioni negative. Erano interessati all'ingenuità delle idee di Hubbard, ma fortemente scettici sulla loro efficacia. Tuttavia Winter pensava che la materia meritasse un approfondimento e si organizzò per fare visita a Bay Head e osservare Dianetics "in azione". Ron era profondamente consapevole del potenziale valore che la causa di Dianetics avrebbe tratto dal reclutamento di un medico, ed invitò Winter a stare con lui e Sara nel cottage sulla spiaggia. Il dottore arrivò a Bay Head il 1 ottobre 1949 e Sara, ora incinta di diversi mesi, fece del suo meglio per accogliere il giovane medico, nonostante le condizioni di sovraffollamento del cottage. Winter scoprì che Hubbard trascorreva gran parte del suo tempo testando le proprie teorie con il "percorrimento" di appassionati di fantascienza inviatigli da Campbell. Lo scopo del "percorrere" un paziente, gli spiegò Hubbard, consisteva nel mandarlo «giù lungo la traccia del tempo» al fine di scoprire gli «impedimenti». Winter assistette a numerose sedute, poi accettò il suggerimento di Ron di provare a farsi "percorrere". «L'esperienza fu intrigante» disse. «Sentivo che nel complesso i metodi terapeutici di Hubbard mi stavano dando benefici. Ero però consapevole della possibile imprecisione di una valutazione soggettiva dei miei progressi: cercai pertanto di osservare strettamente gli altri pazienti. Durante questo breve periodo di osservazione mi fu possibile notare soltanto le differenze di comportamento tra prima e dopo ogni sessione di terapia. I cambiamenti erano evidenti: prima della seduta vedevo agitazione, depressione e irritabilità; dopo ogni seduta il paziente era gioioso e rilassato» [3]. Sebbene mantenesse qualche riserva, in particolare sull'assolutismo di Hubbard e la sua inclinazione a fare generalizzazioni indiscriminate, rimase indubbiamente impressionato. Prese nota del sollievo emotivo che seguiva il ricordo di esperienze dolorose del paziente; lui stesso rivisse il terrore provato quando da bambino aveva appreso della morte della nonna, e scoprì che si stava dissolvendo in un accesso di pianto e singhiozzi; al termine provò un grande senso di sollievo. Per la festa del Ringraziamento Winter tornò in Michigan, ed accadde un episodio che alla fine lo convinse della validità di Dianetics. Giunto a casa scoprì che il figlioletto di sei anni aveva problemi: il bambino aveva sviluppato un terrore paralizzante del buio e dei fantasmi, che pensava lo attendessero in cima alle scale per strangolarlo. Winter ricordò che la moglie, durante il parto, aveva avuto notevoli difficoltà, e decise di applicare le tecniche di Dianetics per vedere se esistessero collegamenti. Rimase sbalordito dai risultati. Winter convinse il figlio a sdraiarsi, chiudere gli occhi e cercare di ricordare la prima volta che aveva visto un fantasma. Con suo grande stupore, il ragazzino descrisse nel dettaglio il camice bianco, il berretto e la maschera dell'ostetrico che lo aveva fatto nascere, e come si fosse sentito strangolare. Winter e la moglie discussero l'accaduto, concludendo con certezza che l'unica volta in cui il ragazzino aveva visto un medico abbigliato da chirurgo era stato al momento della nascita. Era evidente che le paure del bambino erano collegate alla lotta per venire al mondo, e le sue fobie presto scomparvero. Credendo di stare vivendo l'alba di una possibile «Epoca d'Oro di maggior sanità mentale» finite le vacanze Winter tornò a Bay Head, enormemente ottimista sulle prospettive di Dianetics. «Mi immersi immediatamente in una vita fatta di Dianetics e poco altro» ha ricordato. Hubbard e Campbell erano molto presi dal programmato articolo su Astounding, e Winter iniziò a lavorare alla preparazione di una relazione che presentasse e spiegasse alla professione medica principi e metodologia della terapia Dianetic. Ron, che non faceva segreto del suo disprezzo per l'ambiente medico (causando spesso considerevole imbarazzo al dottor Winter), non rimase sorpreso dalla reazione che la relazione suscitò: sia il Journal of the American Medical Association che l'American Journal of Psychiatry rifiutarono la pubblicazione del documento, sostenendo che non conteneva sufficienti prove cliniche sull'efficacia della tecnica. Per nulla scoraggiati, i tre continuarono a sviluppare e affinare la teoria Dianetica portando lentamente nella loro orbita altri convertiti, in particolare un giovane ingegnere elettrico chiamato Don Rogers e Art Ceppos, capo della Hermitage House, piccolo editore di libri di testo medici e psichiatrici che aveva accettato, su insistenza di Campbell, di pubblicare un libro su Dianetics. Il "Circolo di Bay Head", come ben presto divenne noto, dedicò molte ore alla discussione della terminologia. Ron usava ancora la parola "impedimento" per descrivere le esperienze dolorose del passato, anche se tutti erano d'accordo che serviva una nuova parola per evitare confusione. Per qualche tempo il termine "impedimento" venne sostituito da "norn", dal nome della divinità nordica che si dice controlli il destino dell'Uomo, ma alla fine scelsero "engram, che il Dorland's Medical Dictionary definiva come «segno o traccia durevole».
Nel frattempo Ron aveva trovato il tempo di scrivere un articolo su Dianetics per la rivista dell'Explorers Club; spiegava di aver sviluppato la terapia come strumento che i capi di spedizioni avrebbero potuto usare per mantenere alti morale e salute dei propri uomini. «Anche se è evidente che vince e cura tutte le malattie psicosomatiche» aggiunse con malcelata modestia, «e ha suscitato l'interesse delle istituzioni dove ha avuto effetti salutari sui pazzi, tutto questo va oltre le sue intenzioni originali». Nel suo solito assoluto disinteresse per i fatti, Ron informava disinvoltamente i membri del club che i dettagli della nuova scienza potevano essere trovati «dove meritano di essere», cioè nei libri di testo e nelle pubblicazioni professionali che trattavano di mente e corpo [4]. [Nel corso degli anni i riconoscimenti per l'ispirazione di Dianetics sarebbero stati variamente e fantasiosamente attribuiti; ad un certo punto Hubbard sostenne che il suo interesse per la mente era stato stimolato all'università, mentre paragonava le vibrazioni ritmiche della poesia inglese e di quella giapponese, lingua che, naturalmente, parlava fluentemente [5] ] . Ron terminò l'articolo per Astounding poco prima del Natale 1949, ma Campbell accettò di ritardarne la pubblicazione per farlo uscire poco prima del libro, in modo da promuoverne la vendita. Nonostante il perdurare delle perplessità sulla stravaganza delle dichiarazioni di Ron, Winter accettò di scrivere la prefazione all'articolo, approvazione che avrebbe aggiunto grande credibilità a Dianetics. «Credo sinceramente» scrisse, «che Ron Hubbard abbia scoperto la chiave che per la prima volta permette una vera valutazione della mente umana, e il suo funzionamento in salute e malattia - il maggior progresso nella terapia mentale da quando l'uomo ha iniziato a sondare la propria composizione mentale». (Il racconto di Scientology dell'anno 1950) Nel mezzo della frenetica attività di scrittura, revisione, rilettura, "percorrimento di pazienti" e risposta ai quesiti che iniziavano a giungergli dopo gli editoriali pubblicati da Astounding, Hubbard divenne padre per la terza volta. L'8 marzo del 1950, all'ospedale locale, Sara diede alla luce una bambina, Alexis Valerie. Winter, sempre a portata di mano, assistette al parto. Quando Sara strinse finalmente tra le braccia la figlioletta, notò con enorme piacere che la bimba aveva fiammeggianti capelli rossi. Giunti all'inizio di aprile gli editoriali di Campbell avevano talmente stuzzicato l'interesse che si decise di fondare una Hubbard Dianetic Research Foundation per diffondere la conoscenza della nuova terapia, e per stimolare ulteriori ricerche. La Fondazione venne registrata nel grigiore di Elizabeth, New Jersey, sudicia città industriale sulle rive della Baia di Newark, di fronte a Staten Island. Il consiglio direttivo era composto da Ron e Sara Hubbard, Campbell, Winter, Don Rogers, Art Ceppos e un avvocato di nome Parker C. Morgan. Il Dott. Winter, che aveva frattanto venduto l'ambulatorio nel Michigan per dedicarsi a Dianetics a tempo pieno, accettò «senza rimorsi» l'incarico di direttore medico. La Fondazione prese in affitto l'ultimo piano di un vecchio edificio di Morris Avenue, e lo ammobiliò con scrivanie metalliche di seconda mano, e sedie e brandine recuperate dalla Marina. Ron e Sara affittarono una piccola casa al numero 42 di Aberdeen Road e vi si trasferirono con la figlioletta. Sara era molto dispiaciuta all'idea di lasciare Bay Head e considerava Elizabeth con notevole disgusto, ma Ron la convinse che per lui era di vitale importanza essere vicino e dirigere gli affari della Fondazione. Dona, la moglie di Campbell, soffriva allo stesso modo dell'ossessione per Dianetics del marito, ne soffriva al punto che lo lasciò, dichiarando che Dianetics era stata «l'ultima goccia». Anche gli scrittori che contribuivano regolarmente ad Astounding iniziarono ad esprimere preoccupazione per il fatto che il loro direttore sembrasse non nutrire altri interessi che «la meravigliosa scienza del futuro» di Ron Hubbard, ed erano in molti a non condividere il suo entusiasmo. Isaac Asimov aveva letto una copia preliminare dell'articolo su Dianetics, e pensava si trattasse di «roba incomprensibile» [6], mentre Jack Williamson disse di ritenerla una specie di «revisione pazzoide della psicologia Freudiana». Ma l'ardore di Campbell non poteva essere raffreddato. In una lettera a Williamson scrisse di aver visto con i suoi occhi Ron restituire in trenta minuti la sanità ad un «pazzo furioso», e guarire un reduce della Marina dall'ulcera e dall'artrite. «So che Dianetics è una delle scoperte, se non la più grande scoperta di tutta la storia scritta e non scritta dell'Uomo» aggiunse. «Produce quel genere di stabilità e sanità che l'uomo ha sognato per secoli» [7].
Il numero di maggio di Astounding Science Fiction apparve nelle edicole l'ultima settimana di aprile. Dalla copertina un alieno peloso, dall'aspetto scimmiesco e con gialli occhi da gatto, fissava minaccioso. I lettori avrebbero scoperto che si trattava del Duca di Kraakahaym, messo speciale inviato dall'Impero di Skontar al Commonwealth di Sol, ma tutti sapevano che quel mese la rivista conteneva qualcosa di molto più eccitante - la presentazione a lungo attesa di Dianetics, la prima scienza che fosse mai stata lanciata da una rivista pulp. La notizia era così sorprendente che Campbell si sentì obbligato ad enfatizzare che l'autore era assolutamente serio. «Voglio fermamente e inequivocabilmente rassicurare tutti i lettori» scrisse «che questo articolo non è una bufala, uno scherzo, o qualsiasi altra cosa se non la dichiarazione chiara e diretta di una tesi scientifica completamente nuova». Hubbard avrebbe forse desiderato un mezzo più rispettabile su cui lanciare la sua nuova scienza, ma difficilmente avrebbe trovato una platea più ricettiva. All'epoca molti appassionati di fantascienza avevano una formazione ingegneristica e scientifica e, per quanto li riguardava, la dissertazione di Hubbard, che riempiva oltre 40 pagine e sembrava essere il risultato di anni di ricerca e studi diligenti, era logica, seducente e assolutamente convincente. Era sicuramente molto diversa dai suoi scritti precedenti. Mancava la consueta spavalderia narcisistica, e l'usuale prosa vivace era stata sostituita da uno stile sobrio, da libro di testo, a volte troppo specialistico per risultare immediatamente comprensibile: «Una volta che il determinismo esterno entra in un essere umano, in modo da squilibrare il determinismo autonomo, la correttezza delle soluzioni adottate decade rapidamente». L'approccio di Hubbard era quello di un ingegnere alla ricerca di soluzioni pratiche e scientifiche ai misteri della mente umana, con test costanti dei suoi postulati su un criterio singolo e semplice: funziona? Iniziava tracciando un'analogia tra il cervello e un computer con unità di memoria infinita e funzioni perfette. Discuteva sul fatto che ogni cervello umano aveva il potenziale per operare alla stregua di un computer, con benefici indicibili per l'individuo e l'intera umanità, non ultimo il beneficio di riportare il pazzo alla sanità, curare tutte le malattie e por fine alle guerre. I limiti imposti al cervello erano causati dalle «aberrazioni», solitamente provocate da dolore fisico o emotivo. Dato che il dolore era una minaccia alla sopravvivenza, principio fondamentale dell'esistenza, la mente analitica, cioè quella sensata, cercava di evitarlo. L'evoluzione aveva fornito il meccanismo necessario con ciò che egli chiamava "mente reattiva". Nei momenti di stress la "mente analitica" chiudeva i battenti, e la "mente reattiva" prendeva il sopravvento immagazzinando le informazioni in registrazioni cellulari, chiamate "engrams". Forniva un esempio del modo in cui un engram veniva immagazzinato. Se una bambina veniva morsa da un cane all'età di due anni forse in seguito non avrebbe ricordato l'episodio, ma quell'engram poteva essere stimolato da suoni o visioni causandole inspiegabile disagio. Poteva trattarsi di un rumore simile a quello della macchina che stava passando quando il cane l'aveva aggredita, o l'odore del pelo dell'animale, o i graffi provocati dalla caduta sull'asfalto. Lo scopo della terapia di Dianetics, spiegava, era di avere accesso agli engram immagazzinati nell'unità di memoria reattiva e "ri-archiviarli" nella mente analitica, dove la loro influenza sarebbe stata eliminata. Per "sbloccare" l'unità di memoria reattiva era necessario localizzare gli engram più antichi, che Ron affermava fossero spesso prenatali, avvenuti a volte entro le ventiquattr'ore dal concepimento! Sosteneva che un feto avrebbe potuto non capire le parole dette mentre si trovava nel grembo materno, ma sarebbe stato in grado di richiamarle alla memoria in epoche successive. Dopo aver ripulito ("chiarito") la mente reattiva, la mente analitica avrebbe funzionato in piena efficienza come un computer, il quoziente intellettivo del soggetto sarebbe drammaticamente aumentato, si sarebbe liberato di ogni malattia psicologica e psicosomatica e la sua memoria sarebbe migliorata al punto da avere la capacità di ricordo totale. Sosteneva che Dianetics era facile da applicare una volta appresi i suoi assiomi e meccanismi, e prevedeva che la scienza sarebbe stata messa in pratica su famiglia e amici da «persone intelligenti e con buona predisposizione». «A tutt'oggi sono stati trattati oltre duecento pazienti» affermava, «di questi duecento, si sono avute duecento guarigioni». La prospettiva era sicuramente allettante - una scienza semplice a disposizione della gente comune, che riusciva immancabilmente nell'intento e affermava di aver ottenuto risultati sorprendenti. Ma Hubbard sapeva bene di non poter rivelare su una rivista da venticinque centesimi le modalità con cui applicare la sua meravigliosa scienza; i lettori vennero specificamente avvertiti che l'articolo non conteneva informazioni sufficienti per diventare operatori di Dianetics. Vennero informati che tutte le tecniche sarebbero state spiegate in un libro della Hermitage House di prossima uscita, prezzo 4 dollari. Il 9 maggio 1950, senza troppo clamore, Dianetics: La Scienza Moderna della Salute Mentale di L. Ron Hubbard apparve nelle librerie di tutto il paese. La Hermitage House non pensava sarebbe diventato un bestseller, e la tiratura iniziale fu di appena seimila copie.
Il libro, dedicato a Will Durant, stimato autore della Storia della Filosofia, non mostrava alcuna delle restrizioni presenti nell'articolo di Astounding. In realtà Hubbard presentava la sua nuova scienza con straordinaria magniloquenza. «Per l'Uomo» dichiarava nella frase di apertura del libro « la creazione di Dianetics è una pietra miliare paragonabile alla scoperta del fuoco, e superiore all'invenzione della ruota e dell'arco... è stata scoperta la sorgente nascosta di tutte le malattie psicosomatiche e dell'aberrazione umana, e sono state sviluppate tecniche per la loro immancabile cura». Tra i disturbi che Hubbard sosteneva di poter guarire erano significativi quelli che aveva lamentato così spesso, e che riempivano il suo fascicolo dell'Amministrazione dei Veterani: artrite, problemi agli occhi, borsite e ulcera. All'elenco aggiungeva inoltre il malanno più intrattabile che la scienza medica conoscesse: il raffreddore comune. Temi costanti del libro erano l'ottimismo e la fiducia nella capacità di Dianetics di trattare praticamente ogni problema umano. Il seducente messaggio di Hubbard era semplice - la psicoterapia era stata colpita da una drammatica svolta. Le tecniche erano facili da apprendere, disponibili a chiunque e, soprattutto, funzionavano sempre! La prima sfida posta da Dianetics era quella di giungere alla fine del libro, poiché era astruso, incoerente, ripetitivo, ottuso di neologismi confusi e costellato di interminabili note a piè di pagina, che Hubbard sembrava pensare aggiungessero verosimiglianza accademica. Il collega scrittore di fantascienza L. Sprague de Camp ammise francamente di aver trovato il libro incomprensibile, e citò W.S. Gilbert per spiegare il motivo per cui uno scrittore generalmente scorrevole, colto e leggibile potesse produrre tale impenetrabile saggistica: «Se questo giovanotto si esprime in termini per me troppo profondi, che giovanotto singolarmente profondo deve essere questo profondo giovanotto!» [8] L'ansia di Hubbard di investire la sua opera di autorità intellettuale avrebbe dovuto impedirgli di abbandonarsi ai propri feroci pregiudizi, ma non riuscì a trattenersi. Il libro esponeva un odio profondamente radicato per le donne, esemplificato dall'ossessione di «tentare aborti» che, sosteneva, erano la causa più comune degli engram prenatali. «Un gran numero di bambini che si pensa siano ritardati» scriveva, «sono in realtà casi di tentato aborto... tuttavia molti dei miliardi che l'America spende ogni anno in istituzioni per i pazzi e in prigioni per i criminali vengono primariamente spesi a causa dei tentati aborti praticati da qualche madre bloccata sul sesso, per cui i figli sono una maledizione, non un dono di Dio... queste cose sono fatti scientifici, testati, ricontrollati e testati di nuovo». Quando le donne delle "storie del caso" di Hubbard non erano impegnate a frugare dentro se stesse con un ago da calza si dedicavano generalmente all'infedeltà coniugale, oppure venivano picchiate, stuprate o altrimenti abusate. Quasi senza eccezione, comunque, lasciavano che i poveri embrioni nel loro grembo venissero gravemente maltrattati. «I padri, ad esempio, nutrono sospetti sulla propria paternità, e mentre schiacciano o malmenano le madri a volte urlano che se il bambino non assomiglierà a Papà lo ammazzeranno. Si tratta di un engram molto brutto... può obbligare l'aberrato a dedicarsi ad una professione che non ama, e tutto questo per il comando engramico che dice che deve essere come il genitore». Lo stesso engram, aggiungeva misteriosamente, poteva anche provocare la calvizie prematura, o l'allungamento del naso di un bambino. Hubbard forniva molti esempi dei problemi causati dagli engram prenatali, alcuni dei quali mettevano a dura prova anche la credulità dei lettori più ingenui. Ad esempio, se un marito picchiava la moglie incinta urlando «Prendi questo! Prendi! Ti dico di prenderlo!» il bambino avrebbe potuto interpretare quelle parole in senso letterale, e in seguito poteva diventare un ladro. Un altro caso era la donna incinta sofferente di costipazione che si sforzava sulla tazza mormorando tra sé «Accidenti, è un inferno. Mi sento piena zeppa. Mi sento così gonfia che non riesco a pensare. È troppo terribile da sopportare [too terrible to be BORNE]». In questo caso, spiegava, il bambino poteva facilmente sviluppare un complesso d'inferiorità causato da un engram che gli suggeriva che era troppo terribile per nascere [too terrible to be BORN]. Alcuni dei peggiori engram prenatali provenivano dal dare al bambino il nome del padre. Se la madre in attesa si abbandonava all'adulterio, e moltissime delle donne incinta di Hubbard sembravano non fare altro, probabilmente avrebbe fatto commenti offensivi sul marito durante il rapporto sessuale con l'amante. Il feto, naturalmente, avrebbe "ascoltato" e, se gli fosse stato dato il nome del genitore, più tardi avrebbe dedotto che tutte le cose orribili che la madre aveva detto sul padre erano in realtà dirette a lui. Dopo le donne, il secondo bersaglio di Hubbard era la professione medica a cui riservava un'ostilità quasi fanatica; accusava i neurochirurghi di ridurre le "vittime" ad uno stato di "zombie" bruciando loro il cervello con l'elettroshock, oppure facendole a pezzi con «un bel piccone negli occhi». «In termini di brutalità del trattamento dell'insano» scriveva, «i metodi dello sciamano o del manicomio sono stati sorpassati dalle tecniche "civili" della distruzione del tessuto nervoso con la violenza dello shock o della chirurgia... la distruzione di gran parte di personalità e ambizioni per ridurlo ad uno stato che non è diverso da quello dell'animale ammaestrato». La parte indiscutibilmente più portentosa del libro era quella in cui spiegava al lettore come mettere in pratica Dianetics. Impiegando astutamente il gergo della tecnologia moderna, Hubbard aveva battezzato questo processo con il termine "auditing" [revisione, verifica]. Il praticante veniva definito "auditor", e il paziente era il "pre-clear". Diventare "clear" [pulito], cioè liberarsi da tutti gli engram, era l'obiettivo da perseguire con devozione perché i "clear" erano liberi da tutte le nevrosi e psicosi, avevano pieno controllo della propria immaginazione, il loro quoziente intellettivo aumentava spaventosamente ed avevano una memoria quasi perfetta. L'auditing si svolgeva in una stanza in penombra, inducendo il pre-clear in uno stato che Hubbard descriveva come "reverie di Dianetics" che poteva essere facilmente riconosciuto da un tremolio delle palpebre chiuse. Teneva a sottolineare che non si trattava tanto di una trance ipnotica quanto di uno stato di rilassamento favorevole al viaggio a ritroso lungo la traccia del tempo. Una volta indotta la reverie, l'auditor conduceva il pre-clear in vari periodi della vita, muovendosi inesorabilmente verso il momento della nascita o del concepimento. La maggioranza dei pre-clear, informava Hubbard, avrebbe alla fine sperimentato un «sogno spermatico» durante il quale, come un ovulo, avrebbero nuotato lungo un canale per incontrare lo sperma. Una volta cancellato il primo engram, gli engram successivi sarebbero scomparsi più facilmente. Una seduta media di auditing durava circa due ore, e Hubbard riteneva necessario un minimo di 20 ore di auditing prima che il pre-clear iniziasse ad avere reali benefici. Per una nazione sempre più incline a scaricare i propri problemi sul costoso lettino di uno psichiatra, la promessa di Dianetics era meravigliosa. Tutto sembrava così assolutamente logico, pragmatico e allettante, come se la vita umana stesse per ricevere nuova luce. Con quel libro in mano, quali problemi non sarebbe stato possibile risolvere? Ecco finalmente una terapia fai-da-te per tutti, qualcosa che gli amici potevano offrire agli amici, i mariti alle mogli, i padri ai figli. Tutti i dubbi venivano spazzati via dallo smodato assolutismo del libro: chi mai si sarebbe sognato di fare affermazioni tanto clamorose, se non fossero state vere? Anche lo smodato tenore dell'aggressione alla professione medica colpì molte corde. L'elettroshock e la lobotomia prefrontale erano tecniche spaventose e misteriose che portavano alla mente in modo allarmante gli esperimenti fatti nei campi di concentramento nazisti, orrori scoperti solo di recente e ancora freschi nella memoria dell'opinione pubblica. Era comprensibile che la gente volesse credere in Dianetics, se non altro per relegare nella storia tali pratiche apparentemente medievali. I primi giorni successivi la pubblicazione di Dianetics: La Scienza Moderna della Salute Mentale sembrarono dare ragione alla cautela dell'editore sulle prospettive di vendita. Le prime indicazioni suggerirono che aveva suscitato scarso interesse, e di sicuro era stato ignorato dalla critica. Ma improvvisamente, verso la fine di maggio, la linea dei grafici di vendita degli uffici della Hermitage House di New York si impennò. I primi acquirenti di Dianetics: MSMH erano stati principalmente gli appassionati di fantascienza e i lettori di Astounding. Volevano innanzitutto vedere se la nuova scienza di Hubbard funzionasse davvero. Caratteristico tra di loro fu Jack Horner, laureato in psicologia in una università di Los Angeles: «Sono appassionato di fantascienza fin dal 1934, e sono rimasto affascinato dagli editoriali di Campbell su Astounding . Ho ordinato il libro appena ne ho sentito parlare. L'ho ricevuto lunedì, martedì l'avevo già finito e mercoledì stavo provando l'auditing. Ho audito cinque persone e un ragazzino, ed ha funzionato esattamente come dice Hubbard. Mi sono detto "Accidenti, forse non ha sviscerato l'intera materia, ma di sicuro ha fatto un bel po' di strada!"» [9].A.E. van Vogt sapeva dell'imminente uscita del libro perché Hubbard gli telefonava ogni giorno, cercando di suscitare in lui l'interesse per Dianetics. Van insisteva nel dire di essere uno scrittore, non un terapeuta, e di non avere alcuna intenzione di leggere il libro di Ron. Ma quando se ne trovò una copia nella cassetta della posta non seppe resistere alla tentazione, e rimase piccato nello scoprire quanto la teoria di Dianetics si incastrasse perfettamente nel suo tipo di narrativa. Slan, il suo romanzo più famoso, raccontava di super uomini che sviluppavano fantastici nuovi poteri della mente, molto simili a quelli immaginati in Dianetics. Van Vogt lesse Dianetics: MSMH due volte poi decise di sperimentarla sulla cognata, in quei giorni loro ospite. Iniziò ad audirla seguendo le istruzioni del libro, e con suo grande stupore scoprì che in breve tempo aveva "scaricato" il momento della nascita. Era nata con parto podalico e Van e la moglie, Edna Mayne, osservarono con timore reverenziale come la donna avesse rivissuto i movimenti della nascita, piangendo e strillando come se "sentisse" il forcipe che la estraeva dal grembo materno. Il giorno successivo Van invitò a casa sua Forrie Ackerman e la moglie. «Van fu il primo in città ad avere il libro di Ron» ha raccontato Ackerman. «Mi disse che il suo telefono squillava ininterrottamente. Tutti volevano sapere se Dianetics era una buffonata, o se c'era davvero qualcosa. «Io fui la sua seconda cavia. Mi chiese di stendermi sul divano e mi spiegò la traccia del tempo. Mi disse che potevo pensarla come un ascensore che andava su e giù fermandosi ai piani, che corrispondevano ad anni diversi; oppure potevo immaginare di essere su un treno mentre guardavo cartelli con date diverse scorrere dal finestrino. Afferrai l'idea, e mi stesi in attesa che succedesse qualcosa. Improvvisamente, su una specie di fondale vellutato, vidi questi due occhi senza volto, occhi a palla come quelli dell'attore Peter Lorne. Dissi "vedo questi due occhi spalancati..." «Van mi disse di concentrarmi su questo e continuare a ripetere "occhi spalancati" [popping eyes]. Continuai a ripeterlo e gradualmente le parole si abbreviarono in "popeyes", poi in "poppies" [papaveri]. Quando ero alle superiori avevamo imparato a memoria una poesia sulla Prima Guerra Mondiale: "I papaveri sui campi di Fiandra crescono veloci, accanto a file e file di croci...". Improvvisamente pensai a quei papaveri che crescono a file, e nella mente andai direttamente alla tomba del mio amato fratello, Lorraine Ackerman, che non aveva raggiunto i ventun'anni. Ricordo che quando mi avevano detto che era stato ucciso avevo vagato per ore, oppresso dal senso di vuoto. Dopo tutti quegli anni il dolore che avevo tenuto dentro defluì come un torrente in piena. Sul momento ne rimasi profondamente stupito, e mi diede l'idea che di sicuro in Dianetics c'era qualcosa» [10]. La stessa cosa stava accadendo in tutto il paese: gli appassionati di fantascienza acquistavano il libro e audivano gli amici, che a loro volta si precipitavano a comprare il libro in modo da poter audire gli amici. In questa prima ondata di entusiasmo l'insistenza di Hubbard che Dianetics funzionava sembrava indiscutibile: chiunque era in grado di scoprire un engram da qualche parte sulla traccia del tempo, e solo i pre-clears più sgarbati e incivili avrebbero evitato di ammettere di essersi sentiti sollevati dopo una seduta di auditing. Se l'auditing funzionava, forse non era così irragionevole dare credito all'intera scienza di Dianetics. Nelle due settimane successive l'uscita dell'articolo su Dianetics, l'ufficio newyorkese di Astounding Science Fiction ricevette oltre duemila lettere, e ne continuavano ad arrivare a sacchi interi. Campbell, che amava le statistiche, calcolò che soltanto lo 0,2% di esse erano sfavorevoli. Alla Hermitage House Art Ceppos stava freneticamente cercando di organizzare altre tirature del libro e la loro distribuzione; librai da tutto il paese lamentavano di aver esaurito le scorte. A Los Angeles la richiesta fu così forte che si riusciva a trovare Dianetics: MSMH soltanto sottobanco. Quando in giugno venne annunciato che L. Ron Hubbard avrebbe tenuto il primo corso a tempo pieno per auditors di Dianetics, la Hubbard Dianetic Research Foundation di Elizabeth, New Jersey, venne inondata di richieste. Fiduciosi aspiranti auditors si accollarono viaggi di migliaia di miglia per raggiungere il New Jersey nella speranza di essere accettati al corso. Jack Hornet era tra essi. «Riuscii ad avere il numero di Hubbard, lo chiamai e gli dissi che volevo fare il corso. Rispose "c'è un sacco di gente qui, un affollamento incredibile, ma sarai benvenuto come i fiori a maggio". Avevo un amico, ench'egli interessato, che aveva una Cadillac, così attraversammo al volante tutto il paese per arrivare in tempo. «Il corso costava 500 dollari, un cifra enorme all'epoca, ma valse ogni centesimo. Eravamo circa 40 allievi, gente di tutti i tipo, uomini e donne. Era un pubblico istruito, colto, e se tra di noi c'era un comune denominatore, si trattava forse dell'interesse per la fantascienza. «Ron teneva lezioni tutti i giorni. Era molto imponente, dedicato, divertente. Aveva un carisma tremendo; volevi semplicemente ascoltare ogni parola che diceva e assorbire ogni perla di saggezza che distribuiva. Non ci chiedemmo mai da dove venisse tutta quella conoscenza. Per me la fonte dei suoi dati era irrilevante. Al college avevo studiato le più recenti scoperte nel campo della psicologia, e non valevano nulla a confronto con ciò che aveva ideato, e i risultati che avrebbe dato. «Credo che sia giusto dire che i primi anni cinquanta erano il momento giusto per lanciare Dianetics. Era stata sganciata la bomba atomica, in giro c'era un gran senso di inutilità e molta paura della guerra nucleare - la gente si costruiva rifugi nei boschi. Il maccartismo era diffuso, e le nostre truppe in Corea combattevano una guerra che a quasi tutti noi sembrava completamente irreale. Poi si fece avanti Hubbard con l'idea che se fossimo riusciti a migliorare solo di un po' la sanità mentale dell'uomo, avremmo trovato una parziale soluzione alla minaccia di una guerra nucleare. Non c'è da meravigliarsi se la gente voleva ascoltarlo». Mentre Hubbard teneva le sue lezioni ad Elizabeth, quasi nel giro di una notte Dianetics era diventata una "mania" nazionale, qualcosa come le maratone di canasta e i club delle piramidi che per breve tempo erano fioriti nell'isteria del dopoguerra americano. Sorsero ovunque gruppi di Dianetics, in ogni cittadina e in ogni college; Sulla Costa Occidentale furoreggiavano i "Dianetics party"; a Hollywood, tappezzata di nevrosi e dollari, la colonia cinematografica abbracciò gioiosamente l'idea di una terapia che sembrava non aver nulla da spartire con le lunghe e noiose ore richieste dagli psicoanalisti. Tutti volevano audire tutti, e in tutto il paese gli americani si stavano liberando con grande eccitazione dai traumi della nascita, per gentile concessione del nuovo guru, L. Ron Hubbard.
Fino a quel momento i media avevano scelto di ignorare L. Ron Hubbard e la sua nuova scienza, ma il crescente interesse dell'opinione pubblica diceva chiaramente che non potevano continuare così per sempre. Il 2 luglio Dianetics: The Modern Science of Mental Health - ora noto ai convertiti semplicemente come "Il Libro" - raggiunse il primo posto delle classifiche di vendita del Los Angeles Times, posizione che avrebbe mantenuto per diversi mesi. Lo stesso giorno ricevette la sua prima importante recensione, quella del New York Times. Si trattò di una prevedibile stroncatura scritta da Rollo May, illustre psicologo e scrittore. May non riusciva a trovare meriti in Dianetics. Scrisse che si trattava di una forma ipersemplificata della normale psicoterapia, mescolata con l'ipnosi. Si chiedeva se l'autore non stesse scherzando, e cercò vanamente evidenze scientifiche a sostegno delle bizzarre teorie esposte nel testo. «Con le loro grandiose promesse a persone con problemi, e con l'ipersemplificazione di problemi psicologici» concludeva May, «Libri di questo genere fanno grossi danni». Un docente di fisica della Columbia University dichiarò su Scientific American che il libro conteneva meno prove per pagina di quanto ne contenessero tutte le pubblicazioni uscite dall'invenzione della stampa in poi. «Le enormi vendite del libro» scrisse il professore «sono un'inquietante testimonianza di ambizioni, speranze e ideali frustrati, dell'ansia e delle preoccupazioni dei tanti che in esso hanno trovato aiuto.» [11] New Republic rincarò la dose descrivendo il libro come «Una sfrontata e immodesta miscela di sciocchezze totali e ragionevolissimo buon senso, presi da scoperte note da molto tempo mascherate e distorte da una terminologia folle inventata sul momento» [12]. Seguendo a ruota gli esperti dei media, anche la schiera indignata della professione medica disse la sua. La American Psychological Association, nel sottolineare che le «totali generalizzazioni» di Hubbard non erano supportate da evidenza empirica chiese, «nel pubblico interesse», che Dianetics fosse limitata al campo all'indagine scientifica. «Se non fosse per la solidarietà che provo per la sofferenza mentale di chi è disturbato» dichiarò lo psichiatra di Los Angeles Dott. Frederick Hacker, «la cosiddetta scienza di Dianetics potrebbe essere liquidata per ciò che è - un astuto schema per infilarsi impunemente nel portafogli degli ingenui. L'auditor di Dianetics non è altro che un termine diverso per indicare il ciarlatano che sfrutta reali bisogni con metodi da impostore.» [13] Molti esperti sottolinearono con sarcasmo che in Dianetics non c'era nulla di nuovo, e che Hubbard aveva semplicemente usato parole nuove per fenomeni comuni noti da lungo tempo, e normalmente accettati dalla psicanalisi. La teoria dell'"engram", spiegavano, non era altro che una forma di "abreazione", il termine psichiatrico che indica il rilascio delle emozioni associate al ricordo soppresso di qualche episodio del passato. A fronte di tali critiche i dianeticisti si sollevarono in massa per difendere il fondatore e le sue idee, bombardando con lettere indignate le pubblicazioni incriminate. A capo della protesta c'era Frederick L. Schuman, illustre docente di scienze politiche di Williamstown, Massachusetts, che aveva fatto visita ad Hubbard nel New Jersey e si era immediatamente convertito. «La storia è diventata una corsa tra Dianetics e la catastrofe» scrisse al New York Times. «Dianetics vincerà, se un numero sufficiente di persone riuscirà in tempo a capirlo.» [14] La costante presenza sulla stampa diffuse il verbo con tanta efficacia quanto la campagna pubblicitaria nazionale, e quanto più la professione medica tuonava contro Dianetics, tanta più gente si convinceva che doveva esserci del buono. Dopo appena due mesi dalla pubblicazione, Newsweek riferì che il libro aveva venduto oltre 55.000 copie, e negli Stati Uniti erano sorti 500 gruppi di Dianetics [15]. Se il responsabile di tanto trambisto si sentì disorientato da questo improvviso cambio del vento non lo diede certo a vedere. Sicuramente Hubbard non aveva previsto che il libro sarebbe diventato un bestseller, ma si comportò come se tutto fosse stato preordinato e scivolò con molta disinvoltura nel ruolo del luminare. Naturalmente le sue interviste erano molto richieste, e dimostrò di essere un intervistato meraviglioso, con numerose citazioni pittoresche sulla sua vita brillante e sugli anni di estenuante ricerca condotta «nei laboratori del mondo».
Era immancabilmente gentile ed educato, divertente, pronto a rispondere a qualsiasi domanda e sempre disponibile a posare per una fotografia. Riusciva sempre a fornire ad ogni reporter qualche nuova informazione. Parade, ad esempio, riuscì a rivelare in esclusiva che «l'uomo che sta dietro alla mania della nuova salute mentale» era anche «padre del primo bambino dianetico al mondo». Durante la sua vita prenatale, spiegò Ron, Alexis Valerie Hubbard era stata accuratamente tenuta al riparo da rumori, scossoni e conversazioni tra i genitori, per proteggerla da futuri engram. Il risultato, annunciò felicemente Ron, era che la bimba a tre mesi parlava, a quattro andava carponi ed era priva di qualsiasi fobia [16].
«Nel giro di pochi mesi» scrisse il Los Angeles Daily News «Hubbard, dopo l'improvviso successo del suo libro Dianetics, è diventato una personalità, una celebrità nazionale, e il proprietario del "movimento" a crescita più rapida degli Stati Uniti» [17]. Note:
1. The Universe Makers, Donald Wollheim, 1971.
2. Los Angeles Times, 27 agosto 1978.
3. A Doctor's Report on Dianetics, Joseph A. Winter, 1951. (In Italiano).
4. Explorers Journal, Inverno/Primavera 1950.
5. note autobiografiche di Hubbard, 1972.
9. Intervista a Jack Horner, Santa Monica, 24 luglio 1986.
11. Scientific American, gennaio 1951.
12. New Republic, 14 agosto 1950.
14. The New York Times, 6 agosto 1950.
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