«Questi ricordi falsati
devono essere sorti in un periodo della vita in cui i conflitti di questo
tipo e gli impulsi verso la rimozione hanno conseguito la possibilità
di trovare posto nella vita psichica, molto più tardi, cioè,
del periodo cui si riferisce il loro contenuto. [...]
In effetti ci si può
chiedere se abbiamo dei ricordi provenienti dall’infanzia. Tutto quello
di cui disponiamo potrebbero essere dei ricordi costruiti sulla nostra
infanzia. I ricordi infantili ci rappresentano i nostri primi anni non
quali erano, ma quali apparivano in tempi più recenti, quando nacquero
i ricordi. In questi periodi, di insorgenza dei ricordi, detti ricordi
non affiorano, come si suol dire, ma si formano»
(Sigmund, Freud,
Il sogno e Scritti su ipnosi e suggestione, Grandi Tascabili Economici
Newton, Roma 1991, p. 38)
Freud, nella sua carriera,
si trovò ben presto di fronte a casi di ricordi di copertura nella
cura delle isteriche, potremmo dire che lo scioglimento dell’enigma ha
dato la luce alla psicanalisi.
Freud inizia nel periodo
1887-1895 per la stesura di un libro (Studi sull’isteria), una collaborazione
con il dottor Joseph Breuer che aveva risolto il caso di una paralisi isterica.
Nel corso delle sedute, la ragazza, Anna O. (il vero nome era Bertha Pappenheim),
soleva raccontare le fantasie e gli avvenimenti della giornata. A quanto
pare, quasi per caso, Anna prese a raccontare gli avvenimenti precorritrici
del sintomo, e, al termine della rievocazione fortemente emotiva, il sintomo
scomparve. Breuer chiamò questo metodo "trattamento catartico",
un atto simile al purgare l’animo umano da emozioni negative.
Breuer rilevava come tramite
il ricordo di eventi che erano stati dimenticati e la conseguente scarica
dell’emozione rimossa poteva determinare anche la remissione del sintomo.
«La scoperta di Breuer è fondamentale: non solo individua
nel ricordo quell’eziologia psicologica che già Charcot aveva indicato
come l’unica possibile, visti i fallimenti di ogni connessione dei sintomi
isterici con la patologia organica, ma sembra aver colto anche il filo
che conduce alla causa, il discorso» [Silvia, Vegetti Finzi, Storia
della psicanalisi, Oscar saggi Mondadori, Milano 1990, p. 33].
Freud si baserà su
questa scoperta per tutto il suo lavoro successivo anche se abbandonerà
il metodo dell’ipnosi e della suggestione.
Nelle lettere a Wilhelm Fliess
(1895) a un certo punto Freud pensa di aver risolto completamente il problema
dell’isteria con queste teorie:
L’isteria femminile è
causata da ricordi traumatici che sono stati rimossi, il trauma nella quasi
totalità dei casi ha carattere sessuale, «si tratta per lo
più di seduzioni da parte del padre» a cui le pazienti sarebbero
state sottoposte in tenera età, l’evento rimosso resta «"incistato"
come un corpo estraneo che diventerà patologico quando, nella pubertà,
sarà investito da energie sessualizzante. [...] Il collegamento,
rimette in circolo le energie del trauma che solo allora diventano patologiche»
(Id., ibid., p. 37).
«Continuando l’analisi,
le pazienti di Freud cominciano - a proposito dei loro traumi giovanili
"rimossi" - a fornire particolari sempre più orripilanti. Emergono
torture, cannibalismo, riti satanici: tutto l’armamentario del satanismo
e del "sabba delle streghe"»
(Massimo, Introvigne,
Il sacro postmoderno, op. cit., p. 199)
Questo porterà Freud
alla fine a cambiare idea, e nella lettera del 21 Settembre 1897, confiderà
a Fliess il gran segreto, che nell’inconscio è impossibile distinguere
tra verità e finzione investita di affetto.
«Gli avvenimenti traumatici
ai quali le isteriche fanno riferimento non sono necessariamente avvenuti,
almeno nel senso degli avvenimenti fattuali, essi sono stati però
pensati, immaginati, vissuti sulla scena dello psichico producendo ivi
i suoi effetti»
(Silvia, Vegetti
Finzi, Storia della psicanalisi, op. cit., p. 38)
Lo scopo di Scientology è mantenere
una continua tensione verso qualcosa d'altro, se la guarigione o le realizzazioni
che volevi non si sono realizzate al livello attuale ne esistono molti
altri successivi che promettono cose mirabolanti. Una specie di psicanalisi
interminabile intesa come continua vendita di realizzazioni spirituali
con tanto di attestato e di riverenza da parte degli altri Scientologists.
Purtroppo una volta nel mondo "wog" (il mondo della gente comune che si
prende le sue responsabilità) questi attestati non contano molto,
non si viene creduti in possesso di enormi poteri, anzi, si deve ricominciare
da capo dopo aver buttato anni della propria esistenza in un culto e magari
averci lasciato i propri figli. Le persone anziane, che hanno dato anni
di lavoro per un compenso minimo, una volta che non sono più produttive
vengono scaricate e dichiarate SP (suppressive person = "persone
soppressive").
Il problema è che su questi livelli,
spesso quando il pc va incontro a problemi mentali viene cacciato dalla
setta, ma una volta fuori, nel mondo "wog", anche se percepisce che ha
subito un danno alla sua salute mentale, evita di andare dallo psichiatra,
perché Hubbard oltre a esaltare la sua dottrina e le sue pratiche
come qualcosa di completamente nuovo e anni luce più avanti di qualsiasi
tipo di psicanalisi, ha pensato bene di compiere una critica serrata agli
psichiatri e alla medicina e scienza ufficiali, che potrebbero dimostrare
l'inefficacia e la pericolosità delle pratiche Scientologiche.
È una tecnica preventiva che viene
attuata fin da subito. I nuovi arrivati vengono posti davanti alle affermazioni
critiche del mondo "wog" ma soltanto per dimostrare quanto queste siano
false. Si insegna che le accuse sono tutta una montatura, che c'è
in atto in vasto complotto contro Scientology (la tipica teoria gnostica
del complotto) perché cerca di liberare le persone. In questo modo
i nuovi arrivati vengono vaccinati, e sono pronti a rispondere ai presunti
"attacchi persuasivi" che possono provenire per esempio da familiari. Infatti
ora le accuse non sono più una cosa sorprendente e spiazzante, poiché
sono già state inquadrate all'interno del sistema concettuale di
Scientology che le liquida come semplice calunnia. A ciò si affiancano
le teorie e pratiche sulla persona soppressiva e sul PTS ("sorgente
potenziale di guai"), che descriverò più avanti.
Scientology, nel processo di Milano - è
stata difesa da Alfredo Biondi (deputato di Forza Italia) e da Giuliano
Pisapia (deputato di Rifondazione) - si è avvalsa di slogan pseudo-lacaniani
come "la paura del diverso", "la paura dell’altro". Concetti perfettamente
accettabili, ma che appaiono completamente fuori luogo in quel contesto.
Basti pensare che la setta fa circolare
al suo interno documenti per localizzare le persone soppressive.
In pratica si tratta di una sorta di test per individuare questi esseri
irrimediabilmente cattivi e sbarazzarsene per il bene della comunità.
Essere cacciato dalla setta per un Scientologo è la paura più
grande perché come scrive Hubbard: «Questa è un’attività
mortalmente seria. E se non ce la faremo a uscire dalla trappola ora, forse
non avremo mai più un’altra occasione. Ricorda, questa è
la nostra prima possibilità di farlo in tutti gli infiniti trilioni
di anni del passato.» Forti di queste conoscenze gli Scientologists
si sentono un’élite, e non c’è persona più paranoica
di uno scientologo nato e cresciuto all’interno dell’organizzazione che
vede il mondo esterno popolato da "wog" (così vengono chiamate le
persone che non sono Scientologhe) la maggior parte dei quali sono destinati
alla spirale discendente nella materia, o peggio ancora, sono dei maledetti
"soppressivi". I sopressivi vanno naturalmente fermati con ogni
mezzo.
Sul concetto di overt/motivatore
si fonda un'altra tecnica per evitare ogni sorta di criticismo. Secondo
questa teoria pseudo-psicanalitica, se qualcuno compie un overt
(un atto distruttivo) si crea in seguito un motivatore (si giustifica
l'azione e questo porta a compiere un altro overt). Se il concetto
può essere interessante, è molto preoccupante l'uso che se
ne può fare all'interno di un sistema totalitario.
Un tecnica usata in tutte le dittature
- chi critica ha già automaticamente torto, soprattutto chi critica
Hubbard (il capo in generale). Il tutto è spiegato in base a una
"scienza". Come al solito in questi casi il meccanismo funziona soltanto
per gli altri, l'avversario viene in questo modo patologizzato. Nel senso
che la critica, l'umiliazione, e la condanna è a senso unico, chi
fa parte della setta riceve ogni tipo di critica ma non può avanzare
alcun tipo di obiezione alle teorie come pure alle pratiche.
Un'altra pratica odiosa e confermata dai
fatti, è l'uso delle cartelle di auditing dove vengono confessati
i fatti più intimi e personali (grazie anche alla credenza dell'infallibilità
dell'E-meter come macchina della verità) per ricattare i
fuoriusciti che "attaccano" la chiesa.
La finta facciata di rispettabilità
che Scientology sta acquistando, è solo una falsa apertura, che
nasconde un proselitismo molto spinto, e una sicurezza assoluta nella veridicità
degli insegnamenti che prelude al totalitarismo. Lo scopo finale come insegna
Hubbard è quello di creare un mondo Scientologico, un mondo Chiaro,
cioè costituito da Clear. Coloro che sono riusciti a guarire da
una malattia inguaribile, l'inconscio e hanno cancellato tutti gli engram.
Un mondo dove ognuno parla la stessa lingua.
Un'ultima considerazione: gli Scientologists
quando sono attaccati si vantano dei successi dei loro clienti. Il più
delle volte si tratta di breve testimonianze scritte che descrivono presunte
vittorie ottenute al termine della seduta.
Per il bisogno di approvazione da parte
del gruppo, per non scontentare l'auditor, oppure perché si è
nello stato euforico tipico della seduta di auditing, si scrive quasi sempre
qualcosa, e la maggior parte delle "vittorie" sono espresse in termini
piuttosto vaghi.
Per comprendere come funziona questo meccanismo,
occorre considerare che, nel caso il pre-clear sia scontento del servizio
ricevuto, deve essere "maneggiato", questo vuol dire che dovrà pagare
per ricevere ulteriori servizi di auditing, perché c'è ancora
qualche problema irrisolto. Inoltre Hubbard afferma che chi non ha "guadagni
di caso" è una persona soppressiva oppure un PTS/SP
(cioè una persona che ha connessioni con una SP) e che dunque
deve smettere di ricevere auditing, e deve subito seguire le appropriate
procedure per liberarsi dalla sua condizione e se necessario deve "disconnettersi"
dalla persona SP. Questo vuol semplicemente dire che si lascia per esempio
il proprio marito e si rimane nella setta con i figli, queste separazioni
sono un caso comune in Scientology, è questa l'apertura verso il
diverso. Infatti un SP (il proprio padre per esempio se è
stato dichiarato tale) diventa un nemico di Scientology, una persona irrimediabilmente
degradata, e va trattato in questo modo:
« Un nemico... può essere
imbrogliato, querelato, gli si può mentire o può essere distrutto»
(HCOPL del 18 Ottobre 1967)
«Cominciate a fornire alla stampa
prove effettive di sporchi e luridi peccati sessuali degli attaccanti»
(HCOPL del 25 Febbraio 1966,
Attacks on Scientology)
Un altro aspetto importante e presente
in quasi ogni setta è la persuasione coercitiva. Si tratta di tecniche
che derivano dall'ipnosi autoritaria e dai metodi di conversione tipici
dei predicatori del Christian Revivalism americani. Sono tecniche usate
ampiamente anche nelle sette attuali e sono ben conosciute nella P.N.L.
(Programmazione Neuro-Linguistica).
Le tecniche venivano inizialmente usate
in chiesa da predicatori come Jonathan Edwards. Il predicatore induceva
negli astanti un senso di apprensione e vergogna, aumentando deliberatamente
la tensione, finché i peccatori non cedevano e accettavano una nuova
programmazione che si sostituisse alle vecchie idee e garantisse la conversione.
Una tecnica che oggi verrebbe chiamata
tecnica di confusione-ristrutturazione [Milton H. Erickson, Ernest L. Rossi,
Sheila I. Rossi, Tecniche di suggestione ipnotica, Astrolabio, 1979 Roma.
Vedi anche J. Grinder, Richard Bandler, Programmazione neuolinguistica,
Astrolabio, 1979 Roma]
Lo scopo è quello di produrre uno
schock in grado di destrutturare e interrompere le strategie degli adepti
o del "cliente" se si sta parlando di P.N.L.
Questi metodi di confusione e sorpresa
sono ampiamente usati (senza l'accordo e la conoscenza preventiva degli
adepti) in molte sette. L'abile uso delle emozioni portate scientemente
al massimo, come la paura, la vergogna, la tensione nervosa, l'esaltazione,
unitamente a tecniche meditative di vario tipo che aiutano l'adepto a porsi
in uno stadio Alpha, il sovraccarico sensoriale realizzato con l'attacco
verbale davanti ad altri, e con la somministrazione di teorie completamente
nuove e assurde espresse con un vocabolario di difficile comprensione,
sono azioni che dovrebbero portare al depotenziamento delle strutture coscienti
(si cerca di indebolire il giudizio critico impedendo l'attività
interiore di contro-argomentazione), condurre a una maggiore suggestionabilità
ed infine alla conversione perché la persona non riesce a confrontare
l'information overload e accetta la prima cosa che gli viene proposta
pur di far cessare la confusione e la tensione. Tecniche ampiamente usate
in Scientology.
Sempre sulla falsa riga delle tecniche
precedenti:
1) critica a tutto ciò che non ha
attinenza con la setta ed esaltazione di ogni attività della setta.
2) Sistematica distruzione dei valori e
delle visioni del mondo che una persona ha e che non sono in linea con
la setta.
Tutto ciò allo scopo di raggiungere
il massimo stress senza indurre psicosi.
Ci troviamo di fronte al classico concetto
gnostico di catarsi: tutto ciò su cui ti sei basato finora non vale
niente (uno slogan che accomuna le sette del potenziale umano con il mondo
dell'informatica impregnata dallo gnosticismo americano), in poche parole
si chiede di far tabula rasa, si mette in dubbio e si criticano i valori,
le idee, la famiglia, si crea un senso di debolezza per poi somministrare
il nuovo luogo comune che va a sostituirsi al precedente.
Naturalmente chi esce da questi seminari
sente il bisogno di comportarsi nello stesso modo con gli altri e non ha
raggiunto una vera stabilità interna, ma se sono stati modificati
i valori e i postulati (su cui si basa tutto il nostro comportamento) si
può ottenere un cambiamento abbastanza marcato e duraturo.
Questo non vuol dire che esiste il "lavaggio
del cervello", non sono io che credo in queste pratiche, non sono io che
dico che la persona è come un computer con la sola memoria operativa,
che al mattino dopo dimentica tutto, perché non penso che le persone
possono venire riprogrammate, ma penso che esista la persuasione. Esiste
anche involontariamente, negli incontri di ciascun giorno. Ma quando per
persuadere una persona si usano sistematicamente questi metodi, allora
stiamo tornando allo stato di natura e alla prevaricazione.
Per concludere, l'essenziale di questa
strategia è quello di produrre volontariamente e sistematicamente
uno stato di forte tensione emotiva per un lungo periodo di tempo finché
passo dopo passo si arriva al risultato voluto, infatti il concetto è
quello del "gradiente", un concetto che viene usato anche da chi vi ferma
per strada e vi chiede una firma.
Dopo aver convenuto al primo passo e aver
apposto la propria firma sotto la lunga lista, si spiega di far parte di
una comunità e si offre una rivista; una volta che la persona l'ha
presa in mano (secondo passo) le si spiega che c'è da pagare una
cifra decisamente alta. Naturalmente se il reclutatore partisse subito
con questa richiesta non avrebbe nessuna possibilità di ascolto.
In questo, modo inducendo un primo atto poco costoso e non problematico,
si crea un commitment che vincola l'individuo ai propri atti (sequenza:
1. "piede nella porta" - 2. "colpo basso").
In tutta Scientology per esempio è
chiaramente usato il concetto di "gradiente", ovvero del cambiamento a
piccoli passi, ognuno del quale prelude a un coinvolgimento maggiore nella
setta. Pensiamo agli esercizi che implicano l'obbedienza ai comandi dell'auditor.
Si insegna che queste pratiche hanno un effetto terapeutico, e se la persona
accetta questo tipo di controllo, si addestrerà gradatamente ad
accettare un controllo sempre più rigoroso sui propri pensieri e
comportamenti.
Inoltre ha una parte rilevante il fenomeno
che viene definito "dissonanza cognitiva", che si basa sull'assunto che
«l'individuo mira alla coerenza con se stesso. Le sue opinioni e
i suoi comportamenti, per esempio, tendono a comporsi in complessi intimamente
coerenti» [Festinger, A theory of cognitive dissonance, Standford
University, 1957]
La dissonanza cognitiva, in poche parole
cerca di spiegare come, dal comportamento, si possano modificare le opinioni,
piuttosto che agire direttamente su di esse. Infatti, l'uomo può
gestire solo fino a certo livello di incoerenza, oltre il quale si presenta
una attivazione emotiva (arousal) cioè una dissonanza che
richiede il ristabilimento della coerenza. Così, chi pratica queste
tecniche e magari ha speso parecchi quattrini e ha firmato una dichiarazione
dove afferma di essere contento del servizio, si sentirà anche impegnato
a difendere la sua posizione. Soffermerà la sua attenzione su tutto
ciò che può distoglierlo dalla situazione di disagio evitando
accuratamente ogni tipo di informazione e di pensieri negativi a proposito
della setta.
È il principio dell'autogiustificazione.
La situazione di dissonanza si può risolvere in una modificazione
dell'atteggiamento in modo coerente con il comportamento mostrato.
In poche parole, per cambiare le idee delle
persone non c'è bisogno di forza fisica, basta basarsi sulle forze
fondamentali che muovono gli esseri umani: paura, desiderio, colpa, bisogno
di coerenza con se stessi.
In generale lo scopo di queste pratiche
è quello di destrutturare gli schemi di comportamento abituali,
cioè le strategie, i modelli di comportamento che l'Io cosciente
di solito adotta nella varie situazioni della vita e che possono risultare
sbagliate o limitanti. Le pratiche ipnotiche aggirano l'ostacolo delle
limitazioni coscienti (le associazioni) che si sono apprese a partire dall'infanzia
per "lasciare che sia il potenziale inconscio a risolvere il problema"
[Milton H. Erickson, Ernest L. Rossi, Sheila I. Rossi, Tecniche di suggestione
ipnotica, Astrolabio, Roma 1979, p. 34]. Le tecniche per produrre il depotenziamento
dei sistemi di riferimento abituali possono essere infinite, è basilare
comunque che l'attenzione non sia disturbata da stimoli esterni irrilevanti
e che sia al contempo ben concentrata interiormente: «nella trance
ha luogo una riduzione dei centri di attenzione del paziente a poche realtà
interiori [...] Quando è fissata e concentrata su tale sfera ristretta,
la coscienza è in una condizione di equilibrio instabile e può
essere "depotenziata"» [id., ibid., p. 284]
Dunque in genere, ogni stato profondamente
introspettivo è uno stato di trance. Per questo tutte le
tecniche che richiedono una profonda esplorazione delle realtà interiori,
sono tecniche che consentono una induzione ipnotica [id., ibid., p. 248].
Ma lo stesso risultato può essere
indotto con shock, confusione, sovraccarico cognitivo, con l'uso
di paradossi, allusioni, allegorie, metafore, giochi di parole simili a
indovinelli Zen, impossibili all'approfondimento cosciente.
La stessa concentrazione che viene posta
in essere nell'ascolto di un oratore, può essere sufficiente a produrre
un leggero stato di trance.
Spesso i guru carismatici si avvalgono,
durante i loro interventi, di shock emotivi (l'abile uso delle emozioni
portate scientemente al massimo, come la paura, la vergogna, la tensione
nervosa, l'esaltazione), unitamente a un gergo evocativo e poco comprensibile
che determina la sopraffazione linguistica degli ascoltatori.
Tra l'altro l'oscurità del discorso
sembra garantirne il mistero e dunque anche la superiorità (Massimo
Baldini, Contro il filosofese, Laterza, Bari 1991, p. 87).
La regressione viene posta in essere grazie
al discorso oscuro, a metafore e giochi di parole che rievocano la musicalità
del linguaggio (oltre ad attivare l'emisfero destro del nostro cervello,
sede delle modalità di pensiero a-razionali) e il piacere di non
comprendere proprio dello stato infantile, quando non comprendevamo bene
quello che dicevano i grandi e ci divertivamo un sacco a inventare scioglilingua
e filastrocche [Id., ibid., p. X].
Lo scopo delle sette del potenziale umano
è dunque quello risvegliare il 90% di potenzialità umane
rimaste dormienti nell'uomo "normale". Per giungere a questo occorre destrutturare
la personalità, liberarla dai suoi schemi di comportamento abituali
e limitativi, riattivare ed esplorare la parte inconscia dell'essere umano.
La realtà inconscia si trasforma
nell'equivalente della scintilla gnostica, la parte divina dell'uomo, e
per alcuni (come per esempio l'esoterista René Guénon) questa
visione determinerebbe una "rovesciamento" dei valori che potrebbe sfociare
in una sorta di "contro-iniziazione". Infatti, nel New Age e nelle sette
del potenziale umano, la strada per la realizzazione consiste nell'esplorazione
dell'universo interiore da cui si può accedere all'inconscio collettivo
e al Sé universale, cioé a un Dio inconscio di matrice gnostica.
Secondo Guénon, una dottrina che insegna che l'esperienza del Divino
si realizza nella dimensione inconscia, è una dottrina "satanica"
perché opera quell'inversione dell'ordine naturale (ponendo Dio
nella parte inferiore dell'essere umano) che è una caratteristica
propria del satanismo (Massimo Introvigne, Indagine sul satanismo,
Oscar Saggi, Arnoldo Mondadori editore, 1994, Milano, p. 230)
La realizzazione della Grande Opera è
l'unità degli opposti: spirito-natura, corpo-mente, bene-male. La
gnosi, cioè la conoscenza del bene e del male è l'anticamera
del satanismo, infatti, l'adepto per realizzarsi pienamente deve giungere
alla conoscenza del male e all'integrazione della propria ombra, il lato
oscuro (l'ombra può essere rappresentata in vari modi anche sotto
forma di deposito della memoria dove giacciono esperienze dolorose risalenti
a vite passate che continuano a determinare la vita psichica dell'adepto,
oppure può essere rappresentata sotto forma di spiriti malvagi,
ecc...).
Il contatto o la fusione con l'universo
concepito come energia indifferenziata ci riporta a una eresia che ha molto
a che fare con il satanismo. Mi sto riferendo all'eresia di Al-Moqanna,
per il quale satana non è che il nostro universo (Allah avrebbe
infatti lasciato la materia al Diavolo) (Danilo Arona e Gian Maria Panizza,
Satana ti vuole, Corbaccio, 1995 Milano, p. 282).
Il contatto con la parte inconscia e con
il Sé (per esempio con lo "spirito guida") potrebbe allora rivelarsi,
in ultima analisi come una evocazione di tipo satanico, dove, le entità
incontrate durante il viaggio sciamanico oppure durante la seduta di channelling
o di meditazione, non sarebbero entità angeliche bensì demoni
o realtà negative dell'inconscio individuale e collettivo. L'efficacia
di queste pratiche magiche non sarebbe dovuta a Dio e agli angeli che non
sono sotto il dominio dell'uomo, ma al potere di demoni che si mettono
al servizio di chi non è capace di accettare il messaggio di salvezza
di Cristo che ci assolve dai nostri peccati (Cecilia Gatto Trocchi, Magia
e esoterismo in Italia, Oscar Saggi Mondadori, Milano 1990, p.18-19).
Non c'è più soluzione (io ti a-ssolvo), mentre il new
ager senza fede è in costante ricerca di qualcosa d'altro, e
desidera realizzare dei poteri per risolvere i suoi problemi e compensare
la sua miseria attuale.
Naturalmente questa è solo un'ipotesi
perché è anche vero che le pratiche di meditazione in genere
producono uno stato di pace interiore che non ha nulla a che vedere con
il satanismo, ciò non di meno le tecniche usate nel potenziale umano
sono invece orientate maggiormente verso la catarsi e in vista dell'acquisizione
di poteri mirabolanti, lo scopo è appunto diventare Dio.
Tra l'altro ci sono alcune speculazioni
(Constance Cumbey, The hidden dangers of the raimbow, Huntington House,
Lafayette (Louisana) 1983) secondo cui il New Age non sarebbe altro che
la manifestazione essoterica di un complotto che ha come scopo la destrutturazione
dei paradigmi della cultura razionale occidentale, fondati sui valori tradizionali
propugnati dalla cultura greco-romana e dal cristianesimo, per accelerare
la fine dei tempi e determinare l'avvento dell'Anticristo (che nel New
Age è chiamato Maïtreya) istaurando infine una dittatura
planetaria.
Naturalmente è difficile pensare
che una cosa del genere sia veramente possibile, anche se occorre prendere
atto che le sette al loro interno sono fortemente gerarchizzate e assumono
spesso l'aspetto di microdittature. Oltre a un potere eminentemente spirituale
aspirano a un potere terreno e lo scopo finale è la conversione
(pensando di far bene) dell'umanità al loro credo. Scientology,
per esempio, sta avendo grossi problemi in Germania perché vuole
costituire delle reti di potere.