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La psicanalisi del futuro che risale al secolo scorso 

Ringraziamo l'autore del saggio - il quale preferisce restare anonimo.

Maggio 1998.

Consideriamo ora il "caso" emblematico di Scientology e Dianetics, che vengono solitamente presentati come una psicanalisi avanzatissima, una scienza, o secondo l'occorrenza come una religione che permette un avanzamento spirituale senza precedenti. 

Il fondatore (Ron Hubbard) ha più volte affermato di essere risolutamente contrario all'ipnotismo, e le pratiche Scientologiche e Dianetiche non avrebbero nulla a che spartire con esso. La prima cosa che si scopre appena ci si imbatte in queste tecniche (se le leggiamo con occhi critici e non dalla condizione di adepto oppure nella posizione di chi con conosce come funziona l'ipnosi) è che i termini sono cambiati ma il fine è sempre quello di porre il soggetto in uno stato ipnotico o comunque di consapevolezza alterata (stato caratterizzato da onde Alpha riscontrabili all'elettroencefalogramma). 

Innanzi tutto è bene rilevare come Hubbard prima di scrivere il best-seller Dianetics, si sia interessato all'ipnosi, all'ipnosi sotto narcotici, alla scrittura automatica, alla chiaroveggenza, nonché alla magia cerimoniale - è infatti ormai risaputo che Hubbard fu membro dell'OTO (Agape Lodge di Pasadena in California) di Crowley. 

Hubbard, ammette che l'ipnotismo fu un ottimo strumento di ricerca, ma fu in seguito abbandonato, a causa della sua pericolosità. 

Notiamo però che lo stesso metodo della deintensificazione dell'engram (engram = registrazione di un dolore fisico e incoscienza depositata nella memoria reattiva) risale alle sedute abreative ipnotiche. Sia col metodo catartico di Breuer (risalente al secolo scorso) come con l'ipnoterapia moderna, lo scopo è quello di far riaffiorare alla memoria esperienze rimosse (inutile dire che l'effettiva realtà dell'esperienza non è determinate, quanto la catarsi liberatrice di emozioni represse). 

Come dicevo poc'anzi, Hubbard cambia solo i termini: 
 
 

«Noi usiamo qui ritorno al posto di regressione [...] che come parola, ha alcuni pessimi significati che ne sconsigliano l'uso. Al posto di rivificazione, usiamo in Dianetics, rivivere, perché Dianetics, come verrà spiegato in seguito, pur essendo in grado di spiegare i principi su cui si basa l'ipnotismo non adopera tale tecnica nella sua terapia»
 
(Dianetics, p. 18)
 

Diamo una scorsa veloce alla procedura per la terapia della Dianetica. Innanzi tutto si dice che il pre-clear (pre-chiaro, chi non ha ancora realizzato lo stato di Clear, ovvero "un essere spirituale che può essere causa su materia, energia, spazio e tempo, per quanto riguarda sé stesso") viene posto in uno stato chiamato "reverie" (gli ipnotisti si riferiscono a tale termine per indicare un leggero stato di trance nel quale il soggetto può apparire completamente sveglio). Hubbard dice semplicemente che il pre-clear è consapevole di quanto accade, è solamente rilassato. 

Riporto quanto viene insegnato attualmente nei corsi di Dianetics. 

L'Auditor (chi applica la procedura di Scientology o Dianetics) e il pre-clear sono seduti uno di fronte all'altro. L'auditor rassicura il pre-clear e dice: 
 
 

«Guarda il soffitto. Mentre conto da uno a sette, i tuoi occhi si chiuderanno. Rimarrai consapevole di tutto ciò che avviene. Ricorderai tutto ciò che avviene. Potrai uscire da qualsiasi cosa in cui ti troverai, se quella cosa non ti piace»
 
(Corso Auditor di Dianetics Hubbard p. 58)
 

Notiamo che il fatto di ricordare quello che avviene durante una seduta ipnotica mantenendo la consapevolezza di quanto accade, è una cosa possibile. 

Il comando "Mentre conto da uno a sette, i tuoi occhi si chiuderanno" è tipico di una seduta di ipnosi, si sa benissimo che molte persone possono essere ipnotizzate soltanto attraverso questo sistema, infatti Hubbard scrive: "Qualche volta la gente va in trance ipnotica in maniera accidentale con questo sistema di conteggio... così alla Fondazione non lo usiamo più" (R&D 3, p.15; si veda anche R&D 4, p.37; DMSMH, p.201) mentre invece questa tecnica è ancora usata. 

Si conta fino a che il pre-clear non chiude gli occhi. "Quando il pre-clear chiude gli occhi e tu noti un tremolio nelle sue ciglia, smetti di contare e passa al Gradino tre." (Corso Auditor di Dianetics Hubbard, p. 54]. Questa avvertenza è importante se consideriamo che Hubbard in altri scritti ha detto chiaramente che il movimento dei globi oculari sotto le palpebre e il tremolare delle ciglia sono la manifestazione dell'inizio dello stato di ipnosi, come tra l'altro è risaputo da chi pratica l'ipnosi [Milton Erickson, Tecniche di suggestione ipnotica, Astrolabio, Roma 1979, p. 164]. 
 
 
 

«A pre-clear after he closes his eyes will begin to flutter his eyelids. This a symptom of the very lightest level of hypnotic trance»
 
(Science of Survival, Vol II, p.227)
 
 
«A simple test is to watch the person's eyeballs. You will find as he lies there that the eyeballs under the closed eyelids will hunt back and forth. You can see the bump of them on the eyelids, and they will be wandering... the hunting indicates a hypnotic state»
 
(Research and Discovery, Vol. 1, p.336)  
 

«The eye moving underneath the eyelid is the indication of when a person is lightly or deeply tranced. That is the second stage of which the fluttering eyelid is the first»

 
(Research and Discovery, Vol. 3, p.94)
 
 
«The preclear's eyes will roll a little bit under the lids and when he returns, particularly, the eyelashes will flutter, which tells you immediately that he has become more suggestible than he ordinarily would be. (ibid); "Sometimes you will notice a tremble on the eyelids. This means the preclear has deepened his sense of sleep and has left some of his attention units somewhere. This is a very early stage of hypnosis. Be careful of such a patient»
 
(Research and Discovery, Vol. 4, p. 38)
 

Poi Hubbard si contraddice quando per evitare suggestioni positive inconsce (come può incorrere in questa eventualità se il procedimento non ha nulla a che fare con l'ipnosi?) avverte di istallare un cancellatore
 
 

«In futuro quando io pronuncerò la parola 'cancellato', ogni cosa che ti avrò detto durante la seduta della terapia verrà cancellata e non avrà più alcun potere su di te. Qualsiasi suggestione io abbia creato in te, non avrà più alcun potere dopo che avrò pronunciato la parola 'cancellato'. Hai capito?»
 
(Corso Auditor di Dianetics Hubbard, p. 54)
 

Ora la cosa si fa ridicola, in Dianetics LRH racconta come l'ipnosi funzioni istallando engram positivi (suggestioni positive), ma nel caso precedente per poter istallare il cancellatore l'auditor deve istallare una suggestione positiva, e ci riesce proprio perché il soggetto si trova già in un leggero stato ipnotico che diverrà sempre più profondo allorché si chiederà di regredire a eventi passati, pardon, di ritornare a eventi passati. La tecnica rimane sempre quella abreativa con la quale si fa ripercorrere più volte l'evento finche non si ottiene la liberazione della carica emozionale associata al ricordo. 

Occorre infine ribadire, che l'ipnoterapia è impotente di fronte a due principali famiglie di disturbi psichici, le nevrosi e le psicosi. Nel caso delle nevrosi, il suo effetto non va oltre la temporanea attenuazione di alcuni sintomi, e lascia intatto il meccanismo eziologico, come del resto già da tempo era stato rilevato da Freud. Quanto alle psicosi, l'effetto su di esse dell'ipnoterapia è decisamente dannoso, perché derealizzante, figuriamoci quando si tratta di rivivere eventi capitati millenni di anni fa e quando si insegna che queste pratiche permettono di realizzare lo stato di Thetan Operativo (ovvero di spirito liberato dalla materia). 

In genere pratiche che inducono stati Alpha sono riscontrabili in quasi ogni aspetto della pratica Scientologica, pensiamo ai "corsi di comunicazione" che hanno ben poco a che fare col comunicare, mentre in realtà si tratta di esercizi di fissazione tattile e visuale che sostituiscono egregiamente esercizi usati in altre sette (meditazione, canti di mantras, pranayama, ecc.) 

Prima di continuare, occorre rilevare che James Braid — il medico inglese, che nel 1843 coniò il termine ipnosi ("hypnos" in greco significa sonno) — rifiutava la teoria del "fluido universale" esponendo una concezione neurofisiologica dell'ipnotismo: 
 
 

«Sosteneva che, per indurre uno stato di ipnosi era necessario usare tecniche miranti ad affaticare il sistema nervoso. In accordo con tale premessa egli utilizzava la tecnica della fissazione di un oggetto luminoso con la quale si proponeva di provocare l'affaticamento dei bulbi oculari e della psiche. Successivamente pensò che fosse soprattutto la polarizzazione del pensiero su un'unica immagine mentale che produceva l'ipnosi»
 
(Di Fiorino M.; Saviotti F.M. (a cura di), La persuasione socialmente accettata, il plagio e il lavaggio del cervello, Vol. 2, Centro Studi di Psichiatria e Territorio, Forte dei Marmi (Lu) 1991, p.205)
 

Nell'auditing per esempio si chiede al pre-clear di fare dei mock-up, ovvero di proiettare nello "schermo" della sua mente delle visualizzazioni molto vivide. 

Prendiamone in esame alcuni esercizi, presenti nel corso per la comunicazione e per diventare auditor: 

 
 
OT TR0 

Due persone si siedono una di fronte all'altro a occhi chiusi, alla distanza di circa un metro, e devono restare in questo modo anche per ore, finché non riescono a stare in questa posizione perfettamente a loro agio e senza alcuna contrazione. Questo viene presentato come un esercizio per aumentare la capacità di "stare di fronte", mentre il risultato finale è molto simile a una meditazione Zen, in cui si arriva a una deprivazione sensoriale e a un livello di leggera trance

 
 
OT TRO "stare di fronte" 

Nel seguente esercizio si chiede di "stare di fronte" ma questa volta ad occhi aperti. 

Si deve arrivare a essere capaci di guardarsi negli occhi senza parlarsi per delle ore restando perfettamente a proprio agio. Se lo studente reagisce scoppiando a ridere, se sbatte le palpebre, si imbarazza, o cerca di andarsene, l'allenatore (che è poi la persona che hai di fronte con cui ti stai allenando) urla "Flunk!" (significa che hai sbagliato) e comanda "Start!" e si ricomincia da capo. Questo finché non si arriva al momento in cui si è semplicemente lì di fronte senza sbattere le palpebre rimanendo perfettamente rilassati e a proprio agio. Non stupisce il fatto che per raggiungere questo risultato bisogna porsi in uno stato di trance (questo non vuol dire che si è incoscienti), così come non stupiscono eventuali fenomeni come allucinazioni visive (per esempio cambia il viso della persona, oppure si vedono delle luci intorno alla persona) dovute allo sforzo a cui la retina è sottoposta, ma che possono essere spiegate come delle percezioni extrasensoriali (aura, immagini di precedenti incarnazioni) invece che come esaurimento oculare. 

Dopo alcune ore, dopo essersi sforzati in tutti i modi di lottare contro il bisogno di muoversi e reprimendo lo sbattere delle palpebre, si arriva a uno stato di calma e di immobilità assoluta in cui si sente che si potrebbe restare lì per tutta l'eternità, e il tempo è come fermato. Si presenta una marcata attenuazione delle sensazioni fisiche e molti dicono di essersi esteriorizzati (usciti fuori dal corpo). Questo è un fenomeno che si presenta in ipnosi e in termini psichiatrici è chiamato uno stato di dissociazione generale. 

L'esteriorizzazione è una delle "vittorie" più ricercate fra gli Scientologist, poiché porterebbe alla certezza che non si è il proprio corpo. Lo scopo è mantenere una leggera esteriorizzazione non solo durante la seduta ma anche nella vita normale. 

 
 
TR 0 "provocato" 

Questa volta bisogna "essere lì" senza reagire in alcun modo a tutta una serie di provocazioni che possono andare dallo scherzo, all'insulto o un semplice sbattere delle mani davanti alla faccia dello studente che non deve scomporsi in nessun modo né sbattere le palpebre. L'allenatore cerca di schiacciare i "bottoni", ovvero i punti vulnerabili che una volta premuti provocano una reazione emotiva (per esempio difetti fisici, il sesso, ecc...). Per concludere positivamente questo esercizio si deve letteralmente spegnere la mente arrivando a una indifferenza totale. 

Altri esercizi, su cui mi voglio soffermare, presentano una fissazione tattile piuttosto che visiva. Si tratta di esercizi ripetitivi (la ripetizione è una componente essenziale nell'ipnosi) che consistono in comandi impartiti in "tono 40" (tono autoritario). 

La fissazione dell'attenzione rimane un elemento determinante ai fini dell'induzione ipnotica. Infatti, l'attenzione del soggetto deve essere interamente captata dalle richieste verbali e dagli ordini dell'ipnotista. 

Ecco alcuni esercizi che dovrebbero porre il soggetto nel "tempo presente" (cioè con l'attenzione completamente focalizzata sulle parole dell'auditor). 

L'auditor e il pc [pre-clear] stanno seduti uno di fronte all'altro: 

Comando: Dammi quella mano (in "tono 40" - comando dato con "intenzione assoluta", che non ammette alcuna obiezione). 

Grazie (riconoscimento da dare alla fine di ogni ciclo, funziona come un fattore di controllo, col comando si ha dato l'avvio all'azione e con il riconoscimento se ne decreta la fine). 

Se il pc comincia ad andare in escandescenza, va tenuto in seduta anche con le maniere forti finché non obbedisce prontamente ai comandi. 

Chiaramente quanto visto finora non ha niente a che fare con un esercizio di comunicazione nel mondo civile. 

Un altro esempio (questa volta in piedi): 

Guarda quel muro. Grazie 

Cammina fino a quel muro. Grazie 

Tocca quel muro. Grazie 

Girati. Grazie 

Alcuni dicono che durante questi esercizi controllano il loro corpo stando al di fuori come se fosse un manichino. 

Se il pc (pre-chiaro, chi non è ancora Clear) "origina" qualcosa, cioè se ha qualcosa da dire, si dà una risposta affrettata e si cerca di riportarlo in-session (in seduta). Quando necessario, l'esecuzione del comando viene imposta fisicamente. Naturalmente il vero ascolto è escluso come pure la dignità dell'altro, ci troviamo di fronte al comportamentismo allo stato puro. 

Vorrei infine fare un breve cenno a due esercizi che si basano su tecniche mimiche per l'induzione ipnotica. 

Funzionano come gli esercizi presi in considerazione precedentemente (finora in Scientology ci siamo imbattuti in tecniche di fissazione visuale — occhi fissi e visualizzazioni — tecniche per la ricerca interiore e la regressione a vite passate, tecniche ripetitive e di fissazione tattile), infatti, come gli altri servono a fissare l'attenzione del pre-clear. 

 
 
Imitazione con libro: 

L'auditor fa dei movimenti con un libro e poi lo porge al pre-clear perché questi li ripeta. 

 
 
Imitazione manuale nello spazio: 

L'auditor chiede al pre-chiaro di appoggiare le mani contro le sue, di seguirle e di contribuire al movimento. 

 
 
Entrambi gli esercizi servono a stabilire un buon feeling (un transfert positivo) unitamente a uno stato regressivo. 

Lo scopo apparente di tutte queste pratiche è quello di porre il pc nel tempo presente mentre in realtà viene posto sotto il controllo dell'auditor e in uno stato di coscienza alterato dove si hanno spesso unitamente a uno stato esilarante, delle percezioni alterate dell'ambiente circostante simile a quando si è assunto delle droghe (come la cannabis); per esempio i colori appaiono più vividi e la stanza più grande. Naturalmente l'effetto non dura per molto e i pc vengono invogliati con tecniche di vendita aggressiva a comperare altro auditing. Inutile dire che un ipnotista professionista è ben consapevole dei rischi di dipendenza dovuti agli effetti regressivi dell'ipnosi. 

In questo caso l'ipnosi viene venduta come esperienza spirituale. 

È naturale che in questi stati alterati di coscienza si producano delle esperienze "paranormali" o "mistiche", ma l'equivoco è pensare che basti questo per farne per forza un'esperienza di tipo spirituale o accrescitivo della persona. 

Tra l'altro le sedute di auditing finiscono bruscamente senza permettere al soggetto di "tornare" gradualmente alla modalità di funzionamento "normale". Per esempio, Milton Erickson, definiva la trance come uno stato alterato che non ha alcun rapporto di continuità con lo stato di veglia, per questo stava ben attento che i suoi pazienti si rendessero conto di questo. A tal fine faceva uso di varie tecniche, per esempio: 
 
 

«Nel risvegliare un nuovo soggetto dalla trance contando da 20 a 1, Erickson talvolta usa una tecnica a sorpresa che consiste nel rovesciare improvvisamente la numerazione (20, 19, 18... 12, 11, 10, 11, 12, 13... 20). In tal modo i soggetti provavano un "sussulto" o una leggera vertigine quando si sentono rientrare nella trance nel momento in cui il conto alla rovescia (risveglio) si trasforma in numerazione progressiva (approfondimento)»
 
(Milton H. Erickson, Ernest L. Rossi, Sheila I. Rossi, Tecniche di suggestione ipnotica, Astrolabio, 1979 Roma, p. 379)
 
 
In Scientology nel far regredire nel passato i pc si usano tecniche simili a Dianetics ma questa volta si insegna a ricordare vite passate, e il loro ricordo conferma indirettamente la cosmologia fantascientico-gnostica di Hubbard. 

I termini usati in ipnosi vengono cambiati ma la sostanza resta la stessa: 

Incoscienza: anaten; boil-off; dope-off 

Allucinazione: mock up, immagine mentale 

Dissociazione: esteriorizzazione 

Come abbiamo visto, le tecniche ripetitive, inducendo uno stato di regressione portano a galla del materiale inconscio. Ma le immagini che vengono alla mente vengono trattate come immagini di fatti realmente accaduti in vite passate. 

Per esempio poniamo che ciò che va "curato" siano attacchi di ansia. 

Si chiede al pre-clear di ricordare l'ultima volta che ha accusato questo sintomo, e si fa percorre l'episodio, poi si chiede di risalire sempre più in dietro alla ricerca della presunta origine del male, l'engram base-base, cioè la prima volta che si ha esperito quel sentimento. Inutile dire che in base a quanto insegna Hubbard (il thetan = l'essere spirituale si è incarnato innumerevoli volte) si chiede di ritornare a eventi precedenti alla propria vita. Se il pc vede tutto buio l'auditor ordina al pc di concentrarsi e di lasciare venire a galla qualsiasi cosa gli venga in mente, parola o immagine. Il pc sottoposto allo stress e in stato di enorme suggestione comincia a far venire alla coscienza ogni tipo di fantasie inconscie e inizia a vedere (o a creare) frammenti di un'immagine che viene via via prendendo forma grazie all'insistenza dell'auditor. Sino ad arrivare a una vera e propria scena vivida che va audita come un ricordo reale fino alla liberazione catartica. In questo modo si cerca di curarsi da una malattia inguaribile: l'inconscio (o "mente reattiva" come viene chiamata da Scientology), ovvero la cancellazione di tutti gli engram, cosa semplicemente impossibile. Qualcosa di molto simile alla pretesa di voler bere l'intero oceano. 

Esistono poi dei livelli al di sopra di Chiaro (Chiaro = colui che non ha più una "mente reattiva". Per gli Scientologists è qualcosa di equivalente se non superiore allo stato di Buddha): i livelli O.T. Nelle dispense (strettamente confidenziali) dei livelli O.T., Hubbard racconta i traumi che i Thetan hanno dovuto subire, millenni di anni fa, e che vanno rivissuti durante la terapia. Il materiale è strettamente confidenziale, questo vuol dire che chi sta esperendo queste bizzarre esperienze e terapie, non può comunicare con il mondo esterno, poiché è convinto che si tratti di materiale pericoloso, per chi non ha compiuto una determinata ascesi (soprattutto per chi, ancora agli inizi non sa che cosa gli aspetta nei livelli superiori del culto). Tra l'altro c'è stata un vera e propria guerra in Internet contro il diritto di parola, a proposito della divulgazione delle dottrine e pratiche insegnate nei livelli segreti di Scientology (vedi articolo di Wired). 

A proposito dei falsi ricordi permettetemi una digressione. 

Esperimenti sulla creazione di falsi ricordi dimostrano che la conferma di qualcuno che dice di aver visto il sospettato compiere un determinato gesto, può estorcere la confessione (la tecnica è potenziata se a questo si aggiungono pressioni psicologiche). Samuel M. Kassin al Williams College fece questo esperimento, studiando le reazioni di persone di fronte a un’accusa inesistente. All’inizio l’accusa veniva negata, ma se saltavano fuori testimoni che dicevano di aver colto in flagrante l’accusato, alcuni arrivavano a confessare di essere colpevoli (Elizabeth, F. Loftus, Come si creano i falsi ricordi, in AA.VV., "Le Scienze" n° 351, Novembre 1997, p. 82).

Le terapie comunemente usate per ricordare i passati traumatici sono in genere l’ipnosi, i massaggi che dovrebbero far portare a galla memorie corporee, “il dialogo reiterato in gruppo di donne che pensano di essere state violentate”, l’analisi dei sogni, “il lavoro sulle immagini” dove il terapista suggerisce di immaginare come sarebbe un abuso ipotetico per portare alla luce il ricordo (Massimo, Introvigne, Il sacro post-moderno, Gribaudi, Milano 1996, p. 207).

L’immaginazione può essere una parte importante di questo procedimento di ricostruzione di eventi che in molti casi sono soltanto immaginari. Elizabeth Loftus presidente dell’American Psychological Society fece un esperimento chiedendo ai partecipanti di compilare un elenco di 40 eventi collocandoli su una scala che andava da "sicuramente non avvenuto" a "sicuramente avvenuto". Per alcuni eventi si chiese di creare un immagine vivida come se fossero accaduti; questi, nelle settimane successive, quando si rifece l’esperimento, subirono un aumento di preferenze (Come si creano i falsi ricordi, op. cit., p. 80). 
  
  

«Si dice che attraverso queste sedute la memoria nascosta nelle profondità dell’inconscio tornerà alla luce e sarà particolareggiata e viva come se si trattasse del giorno prima»
 
(M. Introvigne, Il sacro post-moderno, op. cit., p. 208).   
 

«Sembrerebbe però che la memoria non sia qualcosa di così semplice come un archivio di videocassette che al momento opportuno ci consentono di rivedere fedelmente eventi passati, Elizabeth Loftus dimostrò come è possibile "creare" ricordi vivissimi, che al soggetto sembrano particolarmente vividi e reali, eventi che in realtà non si sono mai verificati»

 
(Id., ibid., p. 208).
   

La Loftus insieme a un suo collega E. Pickrell, fece l’esperimento di impiantare il ricordo di essersi persi in un centro commerciale all’età di cinque anni [Come si creano i falsi ricordi, op. cit., p. 78]. In pratica a ogni partecipante veniva data un lista di quattro eventi che erano stati raccontati dai loro genitori o da altri parenti. Il quarto però non era mai accaduto e si riferiva a un presunto smarrimento in un centro commerciale. «Dopo aver letto il libretto, sette dei 24 partecipanti (il 29 per cento) ricordavano parzialmente o totalmente l’evento falso costruito per loro»  

Lo stesso Bergson diceva che nell’atto del ricordo si compie tutto un lavoro creativo di ricostruzione degli eventi. In effetti sembra che non esista nemmeno una parte del cervello che funga da archivio della memoria. «Le memorie sono come eventi emergenti risultanti dalla somma di tanti frammenti immagazzinati nel cervello, che non hanno singolarmente forma di memoria. Questi pezzi di mezzi-pensieri non hanno fissa dimora; essi risiedono in tutto il cervello» [Kevin, Kelly, Out of Control, Apogeo editore, Milano 1996, p. 17]. Perciò ogni volta che ricordo qualcosa, la ricordo in maniera diversa, l’esperienza e la percezione passata viene riassemblata di nuovo ogni volta.  

Freud invitava a diffidare dei ricordi rievocati troppo chiaramente, fin nei minimi particolari, perché presentano quella caratteristica nitidezza dei ricordi di copertura. Il ricordo di copertura presenta un contenuto manifesto che rimanda a un contenuto latente, rimosso e mascherato. E nello scritto sui ricordi di copertura del 1899 conclude che:  
  
  

«Questi ricordi falsati devono essere sorti in un periodo della vita in cui i conflitti di questo tipo e gli impulsi verso la rimozione hanno conseguito la possibilità di trovare posto nella vita psichica, molto più tardi, cioè, del periodo cui si riferisce il loro contenuto. [...]

In effetti ci si può chiedere se abbiamo dei ricordi provenienti dall’infanzia. Tutto quello di cui disponiamo potrebbero essere dei ricordi costruiti sulla nostra infanzia. I ricordi infantili ci rappresentano i nostri primi anni non quali erano, ma quali apparivano in tempi più recenti, quando nacquero i ricordi. In questi periodi, di insorgenza dei ricordi, detti ricordi non affiorano, come si suol dire, ma si formano»

 
(Sigmund, Freud, Il sogno e Scritti su ipnosi e suggestione, Grandi Tascabili Economici Newton, Roma 1991, p. 38)
  

Freud, nella sua carriera, si trovò ben presto di fronte a casi di ricordi di copertura nella cura delle isteriche, potremmo dire che lo scioglimento dell’enigma ha dato la luce alla psicanalisi.  

Freud inizia nel periodo 1887-1895 per la stesura di un libro (Studi sull’isteria), una collaborazione con il dottor Joseph Breuer che aveva risolto il caso di una paralisi isterica. Nel corso delle sedute, la ragazza, Anna O. (il vero nome era Bertha Pappenheim), soleva raccontare le fantasie e gli avvenimenti della giornata. A quanto pare, quasi per caso, Anna prese a raccontare gli avvenimenti precorritrici del sintomo, e, al termine della rievocazione fortemente emotiva, il sintomo scomparve. Breuer chiamò questo metodo "trattamento catartico", un atto simile al purgare l’animo umano da emozioni negative.  

Breuer rilevava come tramite il ricordo di eventi che erano stati dimenticati e la conseguente scarica dell’emozione rimossa poteva determinare anche la remissione del sintomo. «La scoperta di Breuer è fondamentale: non solo individua nel ricordo quell’eziologia psicologica che già Charcot aveva indicato come l’unica possibile, visti i fallimenti di ogni connessione dei sintomi isterici con la patologia organica, ma sembra aver colto anche il filo che conduce alla causa, il discorso» [Silvia, Vegetti Finzi, Storia della psicanalisi, Oscar saggi Mondadori, Milano 1990, p. 33].  

Freud si baserà su questa scoperta per tutto il suo lavoro successivo anche se abbandonerà il metodo dell’ipnosi e della suggestione.  

Nelle lettere a Wilhelm Fliess (1895) a un certo punto Freud pensa di aver risolto completamente il problema dell’isteria con queste teorie:  

L’isteria femminile è causata da ricordi traumatici che sono stati rimossi, il trauma nella quasi totalità dei casi ha carattere sessuale, «si tratta per lo più di seduzioni da parte del padre» a cui le pazienti sarebbero state sottoposte in tenera età, l’evento rimosso resta «"incistato" come un corpo estraneo che diventerà patologico quando, nella pubertà, sarà investito da energie sessualizzante. [...] Il collegamento, rimette in circolo le energie del trauma che solo allora diventano patologiche» (Id., ibid., p. 37).  
  
  

«Continuando l’analisi, le pazienti di Freud cominciano - a proposito dei loro traumi giovanili "rimossi" - a fornire particolari sempre più orripilanti. Emergono torture, cannibalismo, riti satanici: tutto l’armamentario del satanismo e del "sabba delle streghe"»
 
(Massimo, Introvigne, Il sacro postmoderno, op. cit., p. 199)
  

Questo porterà Freud alla fine a cambiare idea, e nella lettera del 21 Settembre 1897, confiderà a Fliess il gran segreto, che nell’inconscio è impossibile distinguere tra verità e finzione investita di affetto.  
  
  

«Gli avvenimenti traumatici ai quali le isteriche fanno riferimento non sono necessariamente avvenuti, almeno nel senso degli avvenimenti fattuali, essi sono stati però pensati, immaginati, vissuti sulla scena dello psichico producendo ivi i suoi effetti»
 
(Silvia, Vegetti Finzi, Storia della psicanalisi, op. cit., p. 38)
  

Lo scopo di Scientology è mantenere una continua tensione verso qualcosa d'altro, se la guarigione o le realizzazioni che volevi non si sono realizzate al livello attuale ne esistono molti altri successivi che promettono cose mirabolanti. Una specie di psicanalisi interminabile intesa come continua vendita di realizzazioni spirituali con tanto di attestato e di riverenza da parte degli altri Scientologists. Purtroppo una volta nel mondo "wog" (il mondo della gente comune che si prende le sue responsabilità) questi attestati non contano molto, non si viene creduti in possesso di enormi poteri, anzi, si deve ricominciare da capo dopo aver buttato anni della propria esistenza in un culto e magari averci lasciato i propri figli. Le persone anziane, che hanno dato anni di lavoro per un compenso minimo, una volta che non sono più produttive vengono scaricate e dichiarate SP (suppressive person = "persone soppressive").  

Il problema è che su questi livelli, spesso quando il pc va incontro a problemi mentali viene cacciato dalla setta, ma una volta fuori, nel mondo "wog", anche se percepisce che ha subito un danno alla sua salute mentale, evita di andare dallo psichiatra, perché Hubbard oltre a esaltare la sua dottrina e le sue pratiche come qualcosa di completamente nuovo e anni luce più avanti di qualsiasi tipo di psicanalisi, ha pensato bene di compiere una critica serrata agli psichiatri e alla medicina e scienza ufficiali, che potrebbero dimostrare l'inefficacia e la pericolosità delle pratiche Scientologiche.  

È una tecnica preventiva che viene attuata fin da subito. I nuovi arrivati vengono posti davanti alle affermazioni critiche del mondo "wog" ma soltanto per dimostrare quanto queste siano false. Si insegna che le accuse sono tutta una montatura, che c'è in atto in vasto complotto contro Scientology (la tipica teoria gnostica del complotto) perché cerca di liberare le persone. In questo modo i nuovi arrivati vengono vaccinati, e sono pronti a rispondere ai presunti "attacchi persuasivi" che possono provenire per esempio da familiari. Infatti ora le accuse non sono più una cosa sorprendente e spiazzante, poiché sono già state inquadrate all'interno del sistema concettuale di Scientology che le liquida come semplice calunnia. A ciò si affiancano le teorie e pratiche sulla persona soppressiva e sul PTS ("sorgente potenziale di guai"), che descriverò più avanti.  

Scientology, nel processo di Milano - è stata difesa da Alfredo Biondi (deputato di Forza Italia) e da Giuliano Pisapia (deputato di Rifondazione) - si è avvalsa di slogan pseudo-lacaniani come "la paura del diverso", "la paura dell’altro". Concetti perfettamente accettabili, ma che appaiono completamente fuori luogo in quel contesto.  

Basti pensare che la setta fa circolare al suo interno documenti per localizzare le persone soppressive. In pratica si tratta di una sorta di test per individuare questi esseri irrimediabilmente cattivi e sbarazzarsene per il bene della comunità. Essere cacciato dalla setta per un Scientologo è la paura più grande perché come scrive Hubbard: «Questa è un’attività mortalmente seria. E se non ce la faremo a uscire dalla trappola ora, forse non avremo mai più un’altra occasione. Ricorda, questa è la nostra prima possibilità di farlo in tutti gli infiniti trilioni di anni del passato.» Forti di queste conoscenze gli Scientologists si sentono un’élite, e non c’è persona più paranoica di uno scientologo nato e cresciuto all’interno dell’organizzazione che vede il mondo esterno popolato da "wog" (così vengono chiamate le persone che non sono Scientologhe) la maggior parte dei quali sono destinati alla spirale discendente nella materia, o peggio ancora, sono dei maledetti "soppressivi". I sopressivi vanno naturalmente fermati con ogni mezzo.  

Sul concetto di overt/motivatore si fonda un'altra tecnica per evitare ogni sorta di criticismo. Secondo questa teoria pseudo-psicanalitica, se qualcuno compie un overt (un atto distruttivo) si crea in seguito un motivatore (si giustifica l'azione e questo porta a compiere un altro overt). Se il concetto può essere interessante, è molto preoccupante l'uso che se ne può fare all'interno di un sistema totalitario.  

Un tecnica usata in tutte le dittature - chi critica ha già automaticamente torto, soprattutto chi critica Hubbard (il capo in generale). Il tutto è spiegato in base a una "scienza". Come al solito in questi casi il meccanismo funziona soltanto per gli altri, l'avversario viene in questo modo patologizzato. Nel senso che la critica, l'umiliazione, e la condanna è a senso unico, chi fa parte della setta riceve ogni tipo di critica ma non può avanzare alcun tipo di obiezione alle teorie come pure alle pratiche.  

Un'altra pratica odiosa e confermata dai fatti, è l'uso delle cartelle di auditing dove vengono confessati i fatti più intimi e personali (grazie anche alla credenza dell'infallibilità dell'E-meter come macchina della verità) per ricattare i fuoriusciti che "attaccano" la chiesa.  

La finta facciata di rispettabilità che Scientology sta acquistando, è solo una falsa apertura, che nasconde un proselitismo molto spinto, e una sicurezza assoluta nella veridicità degli insegnamenti che prelude al totalitarismo. Lo scopo finale come insegna Hubbard è quello di creare un mondo Scientologico, un mondo Chiaro, cioè costituito da Clear. Coloro che sono riusciti a guarire da una malattia inguaribile, l'inconscio e hanno cancellato tutti gli engram. Un mondo dove ognuno parla la stessa lingua.  

Un'ultima considerazione: gli Scientologists quando sono attaccati si vantano dei successi dei loro clienti. Il più delle volte si tratta di breve testimonianze scritte che descrivono presunte vittorie ottenute al termine della seduta.  

Per il bisogno di approvazione da parte del gruppo, per non scontentare l'auditor, oppure perché si è nello stato euforico tipico della seduta di auditing, si scrive quasi sempre qualcosa, e la maggior parte delle "vittorie" sono espresse in termini piuttosto vaghi.  

Per comprendere come funziona questo meccanismo, occorre considerare che, nel caso il pre-clear sia scontento del servizio ricevuto, deve essere "maneggiato", questo vuol dire che dovrà pagare per ricevere ulteriori servizi di auditing, perché c'è ancora qualche problema irrisolto. Inoltre Hubbard afferma che chi non ha "guadagni di caso" è una persona soppressiva oppure un PTS/SP (cioè una persona che ha connessioni con una SP) e che dunque deve smettere di ricevere auditing, e deve subito seguire le appropriate procedure per liberarsi dalla sua condizione e se necessario deve "disconnettersi" dalla persona SP. Questo vuol semplicemente dire che si lascia per esempio il proprio marito e si rimane nella setta con i figli, queste separazioni sono un caso comune in Scientology, è questa l'apertura verso il diverso. Infatti un SP (il proprio padre per esempio se è stato dichiarato tale) diventa un nemico di Scientology, una persona irrimediabilmente degradata, e va trattato in questo modo:  
  
  

« Un nemico... può essere imbrogliato, querelato, gli si può mentire o può essere distrutto»
 
(HCOPL del 18 Ottobre 1967)  
 

«Cominciate a fornire alla stampa prove effettive di sporchi e luridi peccati sessuali degli attaccanti»

 
(HCOPL del 25 Febbraio 1966, Attacks on Scientology)
  

Un altro aspetto importante e presente in quasi ogni setta è la persuasione coercitiva. Si tratta di tecniche che derivano dall'ipnosi autoritaria e dai metodi di conversione tipici dei predicatori del Christian Revivalism americani. Sono tecniche usate ampiamente anche nelle sette attuali e sono ben conosciute nella P.N.L. (Programmazione Neuro-Linguistica).  

Le tecniche venivano inizialmente usate in chiesa da predicatori come Jonathan Edwards. Il predicatore induceva negli astanti un senso di apprensione e vergogna, aumentando deliberatamente la tensione, finché i peccatori non cedevano e accettavano una nuova programmazione che si sostituisse alle vecchie idee e garantisse la conversione.  

Una tecnica che oggi verrebbe chiamata tecnica di confusione-ristrutturazione [Milton H. Erickson, Ernest L. Rossi, Sheila I. Rossi, Tecniche di suggestione ipnotica, Astrolabio, 1979 Roma. Vedi anche J. Grinder, Richard Bandler, Programmazione neuolinguistica, Astrolabio, 1979 Roma]  

Lo scopo è quello di produrre uno schock in grado di destrutturare e interrompere le strategie degli adepti o del "cliente" se si sta parlando di P.N.L.  

Questi metodi di confusione e sorpresa sono ampiamente usati (senza l'accordo e la conoscenza preventiva degli adepti) in molte sette. L'abile uso delle emozioni portate scientemente al massimo, come la paura, la vergogna, la tensione nervosa, l'esaltazione, unitamente a tecniche meditative di vario tipo che aiutano l'adepto a porsi in uno stadio Alpha, il sovraccarico sensoriale realizzato con l'attacco verbale davanti ad altri, e con la somministrazione di teorie completamente nuove e assurde espresse con un vocabolario di difficile comprensione, sono azioni che dovrebbero portare al depotenziamento delle strutture coscienti (si cerca di indebolire il giudizio critico impedendo l'attività interiore di contro-argomentazione), condurre a una maggiore suggestionabilità ed infine alla conversione perché la persona non riesce a confrontare l'information overload e accetta la prima cosa che gli viene proposta pur di far cessare la confusione e la tensione. Tecniche ampiamente usate in Scientology.  

Sempre sulla falsa riga delle tecniche precedenti:  

1) critica a tutto ciò che non ha attinenza con la setta ed esaltazione di ogni attività della setta.  

2) Sistematica distruzione dei valori e delle visioni del mondo che una persona ha e che non sono in linea con la setta.  

Tutto ciò allo scopo di raggiungere il massimo stress senza indurre psicosi.  

Ci troviamo di fronte al classico concetto gnostico di catarsi: tutto ciò su cui ti sei basato finora non vale niente (uno slogan che accomuna le sette del potenziale umano con il mondo dell'informatica impregnata dallo gnosticismo americano), in poche parole si chiede di far tabula rasa, si mette in dubbio e si criticano i valori, le idee, la famiglia, si crea un senso di debolezza per poi somministrare il nuovo luogo comune che va a sostituirsi al precedente.  

Naturalmente chi esce da questi seminari sente il bisogno di comportarsi nello stesso modo con gli altri e non ha raggiunto una vera stabilità interna, ma se sono stati modificati i valori e i postulati (su cui si basa tutto il nostro comportamento) si può ottenere un cambiamento abbastanza marcato e duraturo.  

Questo non vuol dire che esiste il "lavaggio del cervello", non sono io che credo in queste pratiche, non sono io che dico che la persona è come un computer con la sola memoria operativa, che al mattino dopo dimentica tutto, perché non penso che le persone possono venire riprogrammate, ma penso che esista la persuasione. Esiste anche involontariamente, negli incontri di ciascun giorno. Ma quando per persuadere una persona si usano sistematicamente questi metodi, allora stiamo tornando allo stato di natura e alla prevaricazione.  

Per concludere, l'essenziale di questa strategia è quello di produrre volontariamente e sistematicamente uno stato di forte tensione emotiva per un lungo periodo di tempo finché passo dopo passo si arriva al risultato voluto, infatti il concetto è quello del "gradiente", un concetto che viene usato anche da chi vi ferma per strada e vi chiede una firma.  

Dopo aver convenuto al primo passo e aver apposto la propria firma sotto la lunga lista, si spiega di far parte di una comunità e si offre una rivista; una volta che la persona l'ha presa in mano (secondo passo) le si spiega che c'è da pagare una cifra decisamente alta. Naturalmente se il reclutatore partisse subito con questa richiesta non avrebbe nessuna possibilità di ascolto. In questo, modo inducendo un primo atto poco costoso e non problematico, si crea un commitment che vincola l'individuo ai propri atti (sequenza: 1. "piede nella porta" - 2. "colpo basso").  

In tutta Scientology per esempio è chiaramente usato il concetto di "gradiente", ovvero del cambiamento a piccoli passi, ognuno del quale prelude a un coinvolgimento maggiore nella setta. Pensiamo agli esercizi che implicano l'obbedienza ai comandi dell'auditor. Si insegna che queste pratiche hanno un effetto terapeutico, e se la persona accetta questo tipo di controllo, si addestrerà gradatamente ad accettare un controllo sempre più rigoroso sui propri pensieri e comportamenti.  

Inoltre ha una parte rilevante il fenomeno che viene definito "dissonanza cognitiva", che si basa sull'assunto che «l'individuo mira alla coerenza con se stesso. Le sue opinioni e i suoi comportamenti, per esempio, tendono a comporsi in complessi intimamente coerenti» [Festinger, A theory of cognitive dissonance, Standford University, 1957]  

La dissonanza cognitiva, in poche parole cerca di spiegare come, dal comportamento, si possano modificare le opinioni, piuttosto che agire direttamente su di esse. Infatti, l'uomo può gestire solo fino a certo livello di incoerenza, oltre il quale si presenta una attivazione emotiva (arousal) cioè una dissonanza che richiede il ristabilimento della coerenza. Così, chi pratica queste tecniche e magari ha speso parecchi quattrini e ha firmato una dichiarazione dove afferma di essere contento del servizio, si sentirà anche impegnato a difendere la sua posizione. Soffermerà la sua attenzione su tutto ciò che può distoglierlo dalla situazione di disagio evitando accuratamente ogni tipo di informazione e di pensieri negativi a proposito della setta.  

È il principio dell'autogiustificazione. La situazione di dissonanza si può risolvere in una modificazione dell'atteggiamento in modo coerente con il comportamento mostrato.  

In poche parole, per cambiare le idee delle persone non c'è bisogno di forza fisica, basta basarsi sulle forze fondamentali che muovono gli esseri umani: paura, desiderio, colpa, bisogno di coerenza con se stessi.  

In generale lo scopo di queste pratiche è quello di destrutturare gli schemi di comportamento abituali, cioè le strategie, i modelli di comportamento che l'Io cosciente di solito adotta nella varie situazioni della vita e che possono risultare sbagliate o limitanti. Le pratiche ipnotiche aggirano l'ostacolo delle limitazioni coscienti (le associazioni) che si sono apprese a partire dall'infanzia per "lasciare che sia il potenziale inconscio a risolvere il problema" [Milton H. Erickson, Ernest L. Rossi, Sheila I. Rossi, Tecniche di suggestione ipnotica, Astrolabio, Roma 1979, p. 34]. Le tecniche per produrre il depotenziamento dei sistemi di riferimento abituali possono essere infinite, è basilare comunque che l'attenzione non sia disturbata da stimoli esterni irrilevanti e che sia al contempo ben concentrata interiormente: «nella trance ha luogo una riduzione dei centri di attenzione del paziente a poche realtà interiori [...] Quando è fissata e concentrata su tale sfera ristretta, la coscienza è in una condizione di equilibrio instabile e può essere "depotenziata"» [id., ibid., p. 284]  

Dunque in genere, ogni stato profondamente introspettivo è uno stato di trance. Per questo tutte le tecniche che richiedono una profonda esplorazione delle realtà interiori, sono tecniche che consentono una induzione ipnotica [id., ibid., p. 248].  

Ma lo stesso risultato può essere indotto con shock, confusione, sovraccarico cognitivo, con l'uso di paradossi, allusioni, allegorie, metafore, giochi di parole simili a indovinelli Zen, impossibili all'approfondimento cosciente.  

La stessa concentrazione che viene posta in essere nell'ascolto di un oratore, può essere sufficiente a produrre un leggero stato di trance.  

Spesso i guru carismatici si avvalgono, durante i loro interventi, di shock emotivi (l'abile uso delle emozioni portate scientemente al massimo, come la paura, la vergogna, la tensione nervosa, l'esaltazione), unitamente a un gergo evocativo e poco comprensibile che determina la sopraffazione linguistica degli ascoltatori.  

Tra l'altro l'oscurità del discorso sembra garantirne il mistero e dunque anche la superiorità (Massimo Baldini, Contro il filosofese, Laterza, Bari 1991, p. 87).  

La regressione viene posta in essere grazie al discorso oscuro, a metafore e giochi di parole che rievocano la musicalità del linguaggio (oltre ad attivare l'emisfero destro del nostro cervello, sede delle modalità di pensiero a-razionali) e il piacere di non comprendere proprio dello stato infantile, quando non comprendevamo bene quello che dicevano i grandi e ci divertivamo un sacco a inventare scioglilingua e filastrocche [Id., ibid., p. X].  

Lo scopo delle sette del potenziale umano è dunque quello risvegliare il 90% di potenzialità umane rimaste dormienti nell'uomo "normale". Per giungere a questo occorre destrutturare la personalità, liberarla dai suoi schemi di comportamento abituali e limitativi, riattivare ed esplorare la parte inconscia dell'essere umano.  

La realtà inconscia si trasforma nell'equivalente della scintilla gnostica, la parte divina dell'uomo, e per alcuni (come per esempio l'esoterista René Guénon) questa visione determinerebbe una "rovesciamento" dei valori che potrebbe sfociare in una sorta di "contro-iniziazione". Infatti, nel New Age e nelle sette del potenziale umano, la strada per la realizzazione consiste nell'esplorazione dell'universo interiore da cui si può accedere all'inconscio collettivo e al Sé universale, cioé a un Dio inconscio di matrice gnostica. Secondo Guénon, una dottrina che insegna che l'esperienza del Divino si realizza nella dimensione inconscia, è una dottrina "satanica" perché opera quell'inversione dell'ordine naturale (ponendo Dio nella parte inferiore dell'essere umano) che è una caratteristica propria del satanismo (Massimo Introvigne, Indagine sul satanismo, Oscar Saggi, Arnoldo Mondadori editore, 1994, Milano, p. 230)  

La realizzazione della Grande Opera è l'unità degli opposti: spirito-natura, corpo-mente, bene-male. La gnosi, cioè la conoscenza del bene e del male è l'anticamera del satanismo, infatti, l'adepto per realizzarsi pienamente deve giungere alla conoscenza del male e all'integrazione della propria ombra, il lato oscuro (l'ombra può essere rappresentata in vari modi anche sotto forma di deposito della memoria dove giacciono esperienze dolorose risalenti a vite passate che continuano a determinare la vita psichica dell'adepto, oppure può essere rappresentata sotto forma di spiriti malvagi, ecc...).  

Il contatto o la fusione con l'universo concepito come energia indifferenziata ci riporta a una eresia che ha molto a che fare con il satanismo. Mi sto riferendo all'eresia di Al-Moqanna, per il quale satana non è che il nostro universo (Allah avrebbe infatti lasciato la materia al Diavolo) (Danilo Arona e Gian Maria Panizza, Satana ti vuole, Corbaccio, 1995 Milano, p. 282).  

Il contatto con la parte inconscia e con il Sé (per esempio con lo "spirito guida") potrebbe allora rivelarsi, in ultima analisi come una evocazione di tipo satanico, dove, le entità incontrate durante il viaggio sciamanico oppure durante la seduta di channelling o di meditazione, non sarebbero entità angeliche bensì demoni o realtà negative dell'inconscio individuale e collettivo. L'efficacia di queste pratiche magiche non sarebbe dovuta a Dio e agli angeli che non sono sotto il dominio dell'uomo, ma al potere di demoni che si mettono al servizio di chi non è capace di accettare il messaggio di salvezza di Cristo che ci assolve dai nostri peccati (Cecilia Gatto Trocchi, Magia e esoterismo in Italia, Oscar Saggi Mondadori, Milano 1990, p.18-19). Non c'è più soluzione (io ti a-ssolvo), mentre il new ager senza fede è in costante ricerca di qualcosa d'altro, e desidera realizzare dei poteri per risolvere i suoi problemi e compensare la sua miseria attuale.  

Naturalmente questa è solo un'ipotesi perché è anche vero che le pratiche di meditazione in genere producono uno stato di pace interiore che non ha nulla a che vedere con il satanismo, ciò non di meno le tecniche usate nel potenziale umano sono invece orientate maggiormente verso la catarsi e in vista dell'acquisizione di poteri mirabolanti, lo scopo è appunto diventare Dio.  

Tra l'altro ci sono alcune speculazioni (Constance Cumbey, The hidden dangers of the raimbow, Huntington House, Lafayette (Louisana) 1983) secondo cui il New Age non sarebbe altro che la manifestazione essoterica di un complotto che ha come scopo la destrutturazione dei paradigmi della cultura razionale occidentale, fondati sui valori tradizionali propugnati dalla cultura greco-romana e dal cristianesimo, per accelerare la fine dei tempi e determinare l'avvento dell'Anticristo (che nel New Age è chiamato Maïtreya) istaurando infine una dittatura planetaria.  

Naturalmente è difficile pensare che una cosa del genere sia veramente possibile, anche se occorre prendere atto che le sette al loro interno sono fortemente gerarchizzate e assumono spesso l'aspetto di microdittature. Oltre a un potere eminentemente spirituale aspirano a un potere terreno e lo scopo finale è la conversione (pensando di far bene) dell'umanità al loro credo. Scientology, per esempio, sta avendo grossi problemi in Germania perché vuole costituire delle reti di potere.  

 
 
 
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