Dermot Murnaghan: "Il Novembre scorso
Richard, di Christchurch (Regno Unito), è stato reclutato nella
Missione di Bournemouth. Nel giro di pochi mesi ha preso a prestito 3.000
sterline [circa 9 milioni di lire - n.d.t.] per corsi di Scientology. La sorella
di Richard, Jennifer, lo descrive come era prima di incontrare gli Scientologisti"
Jennifer: "Lo descriverei come una
persona premurosa, attenta, intelligente e sensibile. Sembrava godersi
la vita, usciva e aveva un sacco di amici."
DM: "Richard si era sottoposto al
Rundown di Purificazione, descritto come una forma di disintossicazione
che comprende l'assunzione di massicce dosi di vitamine e poi corsa vigorosa
per una mezz'ora. A questo punto si passano fino a cinque ore quotidiane
in sauna. Questo regime punitivo viene ripetuto tutti i giorni per almeno
due o tre settimane. La gente comincia ad avere allucinazioni che vengono
spiegate come effetto della liberazione delle impurità, ma di fatto sono
causate da danni metabolici. Per Richard è stato troppo, sia fisicamente
che mentalmente. Alan, uno dei colleghi di Richard, testimonia quel che
accadde quando decise di lasciare Scientology."
Alan: "Quando decise di andarsene
gli telefonavano quattro o cinque volte al giorno, anche telefonate di
un'ora. E lui al telefono tremava, ovviamente terrorizzato da qualcosa,
ma solamente gli Scientologi e Richard sapevano di che cosa stavano parlando."
DM: "Tony Clark e altri rappresentanti
della Missione di Bournemouth scrissero a Richard parecchie lettere. Alcune
l'avevano talmente scosso che le aveva stracciate immediatamente. Altre
lo mettevano in guardia sulle conseguenze, e gli chiedevano di tornare
alla missione. Andrea conosce la routine. Viene chiamata 'ri-rovina' [cercare
di nuovo la 'rovina' della persona, ovvero il suo punto debole - n.d.t.]."
Andrea Catt (ex-scientologista):
"Potrebbero avergli mostrato cose che lui stesso aveva scritto su cattivi
comportamenti del passato, e avergli pesantemente ricordato che erano ancora
parte delle sue difficoltà emotive, e potrebbero averlo portato a un punto
emozionalmente molto basso. Tutta l'influenza che la Chiesa aveva prima
della sua decisione potrebbe essere stata riportata in superficie, e potrebbe
essere stato pesantemente martellato con l'indottrinamento."
DM: "Il Luglio scorso la sorella
di Richard era a casa in visita. L'aveva incontrato la mattina precedente
alla morte."
Jennifer (sorella): "Richard era
molto spaventato dalla decisione di lasciare Scientology, ed era preoccupato
perché non lo lasciavano andare, e lo STAVANO MINACCIANDO DI PUBBLICARE
INFORMAZIONI PERSONALI SU DI LUI. Questo è quanto mi ha detto."
DM: "Più tardi Richard uscì di
casa dicendo che andava a trovare un amico. Si fermò a un garage per fare
benzina e comprare le sigarette, ma non arrivò mai a casa dell'amico.
I suoi movimenti di quella sera rimangono ignoti, ma molto più tardi parcheggiò
la macchina vicino al Ponte Sospeso di Clifton a Bristol. Dieci minuti
prima di mezzanotte si lanciò nel vuoto."
Jennifer: "La famiglia pensa che
Richard sarebbe ancora vivo se non fosse rimasto coinvolto nella Chiesa
di Scientology, e ritengo che abbiano responsabilità sulle persone che
reclutano. Se si vuole lasciare l'organizzazione si deve essere liberi
di farlo senza ricevere molestie o minacce."
DM: "Anche dopo la morte di Richard
le molestie sono continuate. Tony Clark (Missione di Scientology) non a
conoscenza del suo suicidio, ha continuato a mandare lettere sempre più
arrabbiate e minacciose."
DM: "Negli ultimi dodici anni dieci
reclute britanniche di Scientology si sono suicidate. Ma a dispetto delle
prove inquietanti in casi simili a quello di Richard, la Gran Bretagna
si è dimostrata tollerante verso la setta."