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Il suicidio di Richard Collins

Estratto della trascrizione del programma  "The S Files", parte della serie Big Story a cura della Carlton Television (Regno Unito), Marzo 1998.

Traduzione a cura di Martini.

Dermot Murnaghan: "Il Novembre scorso Richard, di Christchurch (Regno Unito),  è stato reclutato nella Missione di Bournemouth. Nel giro di pochi mesi ha preso a prestito 3.000 sterline [circa 9 milioni di lire - n.d.t.] per corsi di Scientology. La sorella di Richard, Jennifer, lo descrive come era prima di incontrare gli Scientologisti" 

Jennifer: "Lo descriverei come una persona premurosa, attenta, intelligente e sensibile. Sembrava godersi la vita, usciva e aveva un sacco di amici." 

DM: "Richard si era sottoposto al Rundown di Purificazione, descritto come una forma di disintossicazione che comprende l'assunzione di massicce dosi di vitamine e poi corsa vigorosa per una mezz'ora. A questo punto si passano fino a cinque ore quotidiane in sauna. Questo regime punitivo viene ripetuto tutti i giorni per almeno due o tre settimane. La gente comincia ad avere allucinazioni che vengono spiegate come effetto della liberazione delle impurità, ma di fatto sono causate da danni metabolici. Per Richard è stato troppo, sia fisicamente che mentalmente. Alan, uno dei colleghi di Richard, testimonia quel che accadde quando decise di lasciare Scientology." 

Alan: "Quando decise di andarsene gli telefonavano quattro o cinque volte al giorno, anche telefonate di un'ora. E lui al telefono tremava, ovviamente terrorizzato da qualcosa, ma solamente gli Scientologi e Richard sapevano di che cosa stavano parlando." 

DM: "Tony Clark e altri rappresentanti della Missione di Bournemouth scrissero a Richard parecchie lettere. Alcune l'avevano talmente scosso che le aveva stracciate immediatamente. Altre lo mettevano in guardia sulle conseguenze, e gli chiedevano di tornare alla missione. Andrea conosce la routine. Viene chiamata 'ri-rovina' [cercare di nuovo la 'rovina' della persona, ovvero il suo punto debole - n.d.t.]." 

Andrea Catt (ex-scientologista): "Potrebbero avergli mostrato cose che lui stesso aveva scritto su cattivi comportamenti del passato, e avergli pesantemente ricordato che erano ancora parte delle sue difficoltà emotive, e potrebbero averlo portato a un punto emozionalmente molto basso. Tutta l'influenza che la Chiesa aveva prima della sua decisione potrebbe essere stata riportata in superficie, e potrebbe essere stato pesantemente martellato con l'indottrinamento." 

DM: "Il Luglio scorso la sorella di Richard era a casa in visita. L'aveva incontrato la mattina precedente alla morte." 

Jennifer (sorella): "Richard era molto spaventato dalla decisione di lasciare Scientology, ed era preoccupato perché non lo lasciavano andare, e lo STAVANO MINACCIANDO DI PUBBLICARE INFORMAZIONI PERSONALI SU DI LUI. Questo è quanto mi ha detto." 

DM: "Più tardi Richard uscì di casa dicendo che andava a trovare un amico. Si fermò a un garage per fare benzina e comprare le sigarette, ma non arrivò mai a casa dell'amico. I suoi movimenti di quella sera rimangono ignoti, ma molto più tardi parcheggiò la macchina vicino al Ponte Sospeso di Clifton a Bristol. Dieci minuti prima di mezzanotte si lanciò nel vuoto." 

Jennifer: "La famiglia pensa che Richard sarebbe ancora vivo se non fosse rimasto coinvolto nella Chiesa di Scientology, e ritengo che abbiano responsabilità sulle persone che reclutano. Se si vuole lasciare l'organizzazione si deve essere liberi di farlo senza ricevere molestie o minacce." 

DM: "Anche dopo la morte di Richard le molestie sono continuate. Tony Clark (Missione di Scientology) non a conoscenza del suo suicidio, ha continuato a mandare lettere sempre più arrabbiate e minacciose." 
 
DM: "Negli ultimi dodici anni dieci reclute britanniche di Scientology si sono suicidate. Ma a dispetto delle prove inquietanti in casi simili a quello di Richard, la Gran Bretagna si è dimostrata tollerante verso la setta." 

 
 
 
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