Sta accadendo, o almeno è quel che
sembra. Le tetre previsioni di un giro di vite sulle libertà religiose
nell'ex "Impero del Male", che abbondano dopo l'approvazione, in Russia,
di una legge restrittiva sulla "libertà di coscienza" due anni fa,
alla fine sembrano avverarsi.
I Testimoni di Geova moscoviti sono tra
i primi a sperimentare come la legge, che riconosce quali "vere" religioni
solamente Cristianesimo Ortodosso, Islam, Buddismo ed Ebraismo, potrebbe
abbattersi su centinaia di piccole fedi che sono dilagate in Russia da
quando questa ha abbandonato l'ideologia atea sovietica.
Il quadro non è piacevole. A Mosca,
in un processo in corso da un mese, la procura cittadina sta cercando di
dimostrare che i Testimoni di Geova incitano all'odio religioso e a "comportamento
intollerante", distruggono le famiglie e incoraggiano i membri gravemente
malati a rifiutare cure mediche - più che sufficiente per essere
messi fuori legge. La chiesa, che afferma di avere circa 250.000 seguaci
in Russia, nega risolutamente le accuse. «Si tratta di un'altra inquisizione»
dice il portavoce Yaroslav Sivulsky.
L'ufficio moscovita del Kenston Institute,
una organizzazione no profit che tiene sotto osservazione la libertà
religiosa in tutto il mondo, afferma che in tutta la Russia le autorità
locali stanno opprimendo le religioni "importate".
Gli esempi sono molti. Nel giro di un paio
di settimane, oltre al processo contro i Testimoni di Geova, la Chiesa
Pentecostale è stata bandita da una cittadina della Siberia orientale,
Aldan, e 400 pentecostali della città settentrionale di Magadan
hanno chiesto asilo agli Stati Uniti, affermando di essere stati molestati
da rappresentanti dell'autorità locale; la polizia tributaria di
Mosca ha perquisito le sedi della Chiesa di Scientology, sequestrando documenti
e interrogando i leader.
D'altro canto, però, I battisti
- non esattamente una religione "tradizionale" russa - hanno appena tenuto
a San Pietroburgo un convegno molto riuscito, e i seguaci di Krishna danzano
ancora, nelle loro tuniche arancioni, a pochi passi dal Cremlino. I mormoni,
che ebbero un momento di paura quando, tre anni fa, il generale nazionalista
in pensione Alexander Lebed definì i missionari LDS in Russia come
"plagiatori e truffatori", recentemente non sembrano avere lamentele. In
effetti, dopo che l'ottobre scorso nella città di Ufa, nella
Russia centrale, il missionario ventenne Jose Mackintosh è stato
ferito a morte da uno psicopatico ubriaco, i mormoni della regione hanno
riferito di stare vivendo una nuova ondata di solidarietà - con
gente che invia biglietti, regali e offre aiuto.
In Russia, indubbiamente, le chiese straniere
hanno un avversario grande e potente - la Chiesa Ortodossa. Come ha detto
recentemente il Metropolita Kirill, la Chiesa Ortodossa «è
in completo disaccordo» con i metodi di ricerca di conversioni dei
missionari stranieri. Con il loro girare porta a porta, e fermare persone
per strada, dice, operano «manipolazione personale...intromettendosi
nel mondo spirituale del prossimo.»
Il Patriarca di Mosca sarebbe estremamente
felice di svegliarsi una mattina e scoprire che tutti i missionari stranieri
in Russia sono evaporati. Ma non succederà. Oltre a questo la Chiesa
Ortodossa si trova ad affrontare sfide molto più forti all'interno
dei suoi stessi ranghi per questioni che riguardano la sua storia e la
sua ideologia, e la concorrenza dall'estero sembra l'ultima delle sue preoccupazioni.
E, per quanto riguarda il cittadino medio russo, rendersi conto che ha
sempre avuto la sua propria opinione potrebbe essere una buona idea. È
stato così anche negli anni più bui quando si cercava di
controllare brutalmente il suo pensiero, e sicuramente è a
maggior ragione il caso ora, dopo che quei tentativi sono falliti.
Nella Russia odierna, non importa quanto
le autorità - religiose o laiche - dicano, sta alla gente accettare
o rifiutare questa o quella presenza religiosa. E la gente non è
cieca. I russi sono grati agli scientologisti per aver donato una nuova
biblioteca alla squattrinata Università di Mosca, e non mancano
neppure di vedere la statua di marmo del fondatore della chiesa, L. Ron
Hubbard, nell'atrio della biblioteca. Ma si sono preoccupati quando tre
adolescenti, recentemente convertitesi a Scientology, hanno commesso un
suicidio multiplo lanciandosi nel vuoto in un sobborgo di Mosca, e non
sono contenti di leggere di quella donna della Florida che, in Novembre,
è stata trattenuta contro la sua volontà per 17 giorni in
un ritiro della chiesa ed è morta per grave disidratazione.
I russi apprezzano l'aiuto dei pentecostali
che sono corsi in aiuto di decine di vittime delle inondazioni che hanno
colpito la Siberia, la scorsa primavera. Ma si sono offesi quando i leader
locali della chiesa si sono impossessati di un municipio minacciando un
suicidio di massa nel caso l'amministrazione cittadina non li avesse pagati
per il loro aiuto. Il portavoce dei pentecostali in Russia è stato
altrettanto critico verso il comportamento dei suoi correligionari. «Ricatto,
invito al suicidio di massa - questi metodi illegali non possono essere
usati...né dagli evangelici cristiani né dai fedeli in generale»
ha dichiarato a Mosca Vladimir Murza.
La chiave potrebbe essere cercare di capire
e rispettare la Russia per quella che è - con le sue tradizioni
secolari, la sua storia ricca e spesso tragica, gli enormi problemi attuali
e l'orgoglio ferito - e comportarsi di conseguenza.
«Esistono certi confini che i gruppi
religiosi stranieri che vogliono installarsi qui dovrebbero considerare
attentamente prima di venire» ha detto mercoledì lo storico
moscovita Nikolai Ivashov. «Sono sicuro che sia la stessa cosa in molti
altri paesi. Molestare le persone per le loro credenze mi trova in completo
disaccordo, ma non apprezzo quando uno straniero irrompe a casa mia e pretende
di insegnarmi cosa è giusto e cosa è sbagliato. Prendiamoci
un tè insieme e chiacchieriamo da buoni vicini.»