I ministri volontari organizzano missioni curative non ortodosse tra le popolazioni delle aree disastrate. Sono vere missioni umanitarie o nascondono tentativi di proselitismo? © Di Patrick Winn, Global Post, 10 aprile 2011.
© Traduzione a cura di Simonetta Po, aprile 2011
Bangkok, Tailandia - Dopo il passaggio del Ciclone Nargis, che nel maggio del 2008 ha lasciato una scia di cadaveri lungo la costa birmana, squadre di soccorso internazionali chiesero a gran voce di poter accedere ai terreni allagati controllati dai militari. Nonostante le richieste da tutto il mondo, i paranoici generali birmani proibirono l'ingresso alle aree disastrate a quasi tutti i soccorritori stranieri. Una frustrata Gran Bretagna minacciò lanci aerei non autorizzati. La Marina degli Stati Uniti fu costretta a mandare alla deriva dei barconi carichi di forniture salva-vita. Ma tra i pochi che riuscirono a raggiungere le aree birmane maggiormente colpite furono i seguaci della Chiesa di Scientology. Secondo la chiesa, l'arrivo degli scientologist portò miracoli. La loro squadra scovò birmani traumatizzati e li sottopose alle tecniche di tocco curativo che si dice rivitalizzino lo spirito. Gli scientologist sostengono che gli infermi riacquistarono forza e che i bambini birmani rimasti orfani ripresero a sorridere. Secondo quanto affermato dalla chiesa, anche il medico di Aung San Suu Kyi, riverita icona pro-democrazia del paese, volle che la sua squadra personale di soccorso adottasse le tecniche Scientology. «Mi fa: "È incredibile! Sono un dottore e non ho mai visto una cosa del genere!"», racconta Andy Ponnaz, scientologist 57enne di origine svizzero-tailandese, nato a Bangkok. «Gli risposi "Signore, posso addestrare tutta la sua squadra già domani. Quanti sono? 40? Benissimo".» L'ampia portata di Scientology Chi conosce Scientology grazie alle denuncie dei media o alla pungente parodia fatta dal cartone animato South Park potrebbe chiedersi quale interesse possa mai nutrire il gruppo per una delle più remote giungle dell'Asia. I media occidentali si sono concentrati soprattutto sul seguito famoso di Scientology, sulle sue scritture segrete e la sua costosissima gerarchia di illuminazione. Le denuncie dei fuoriusciti hanno scosso l'immagine pubblica di questa religione. Una campagna Internet nota come Anonymous promette di fare anche peggio: distruggere completamente la chiesa. Ma mentre in America Scientology viene esposta al pubblico scrutinio, l'influenza della sua fede si sta silenziosamente diffondendo in paesi non raggiunti dai media occidentali. In Birmania non c'è South Park. Lo strepitio della critica non arriva a chi non parla inglese nelle città indonesiane distrutte dai terremoti. O nei piccoli villaggi del Ghana. O negli affollati palazzoni delle città cilene. Gli scientologist arrivano in tutti questi posti e oltre. Nell'ultimo decennio il gruppo ha inviato i suoi "Ministri Volontari" in maglietta gialla in quasi tutte le aree maggiormente disastrate del mondo: dalla zona degli attacchi del 2001 al World Trade Center a quelle dell'Oceano Indiano colpite dallo tsunami del 2004, fino alla più recente distruzione sulle coste giapponesi. Dieci anni fa si stimava che la brigata Scientology fosse composta da 6000 persone. Oggi, stando alle statistiche diffuse dalla chiesa, ha raggiunto le 350.000 unità ed è in crescita. I ministri volontari della chiesa sostengono di essersi presi cura di 3,1 milioni di persone in 185 nazioni negli ultimi 12 mesi. Secondo gli scientologist, i ministri volontari sono «la forza di soccorso indipendente più grande della terra», affermazione che rivaleggia con quella della Federazione Internazionale della Croce Rossa e delle Red Crescent Societies di avere 97 milioni di volontari. Ma non è questo l'unico punto che differenzia i due gruppi. Che cos'è un "assist"? L'opera di soccorso di Scientology è in gran parte incentrata sulle "assistenze" ["assist], una serie di tecniche di guarigione al tocco che si dice rimettano in collegamento il corpo sofferente con lo spirito immortale. La guarigione promessa dagli assistè radicale: membra liberate dal dolore nel giro di pochi minuti e mente di colpo sollevata dal trauma. Usando unicamente le mani e le istruzioni date dal Manuale di Scientology, i ministri giurano di poter addirittura rendere sobrio un ubriaco in pochi minuti. Si tratta di guarigioni per fede sullo stile di quella praticata sotto le tende dei revivalisti? Secondo gli scientologist, no. Viene piuttosto descritta come una scienza spirituale sviluppata dal loro fondatore, lo scrittore di fantascienza L. Ron Hubbard, poi diventato leader religioso. La psichiatria tradizionale non vede di buon occhio le incursioni degli scientologist nel campo dei traumi e del loro sollievo ma, agli occhi della chiesa, gli scientologist sono spesso i soli in possesso dell'esperienza spirituale richiesta in caso di disastri. «Quando li vedi girovagare come zombie noi possiamo intervenire dicendo "Tu, vieni qui e stenditi" », dice Ponnaz, il segretario esecutivo della fondazione di Bangkok della chiesa. «E ottengono dei risultati. A quel punto cambia tutto e dicono "dammene ancora".» Seguaci ordinari Per gli abitanti dei villaggi asiatici disastrati lo scientologist non è Tom Cruise o John Travolta, i seguaci più noti del gruppo. È un tizio come Gary Bromwell, abbronzato australiano di Perth dai capelli grigi. Bromwell, uno dei ministri volontari della chiesa che più si spostano, ha mancato poche delle recenti calamità asiatiche. Ricorda i soldati indonesiani in lacrime mentre osservavano la pioggia pomeridiana che riportava alla memoria lo tsunami. Ha incontrato un ragazzo che le onde avevano schiacciato al suolo, scarnificandogli la guancia tanto che si vedevano i denti. «Hai mai visto qualcuno in stato di shock? Hanno gli occhi vuoti, come se dentro non ci fosse nessuno», mi dice Bromwell al telefono dalla Nuova Zelanda, dove dirige una squadra di scientologist a Christchurch. In febbraio la città è stata colpita da un terremoto di magnitudo 6.3. «È come se avessero spento la luce», continua. «E questo perché la loro mente è bloccata indietro nel tempo, come congelata al momento del trauma.» L'obiettivo di Bromwell è riportare i sopravvissuti «in tempo presente», spiega. Nel gergo di Scientology, il «thetan» - o spirito immortale - è bloccato sull'evento traumatico e perciò il corpo non riesce a guarire in modo adeguato. Lo scientologist chiede all'intontito sopravvissuto di sdraiarsi su un lettino pieghevole sotto una tenda. Lo spirito colpito dal trauma viene rimesso in contatto con il corpo - così dicono gli scientologist - con una combinazione di istruzioni verbali e tecniche di contatto fisico. Per il danno fisico viene spesso usato un nerve assist. Il soggetto si sdraia a pancia in giù e poi supino, mentre le dita dello scientologist toccano i lati della spina dorsale, poi accarezzano gli arti. Secondo il Manuale di Scientology, il movimento libera l'energia bloccata «migliorando la comunicazione con il corpo e portando sollievo all'essere.» Il trauma mentale viene trattato con il contact assist: al sopravvissuto viene chiesto di replicare un evento traumatico nel posto preciso in cui è avvenuto. Per esempio, un sopravvissuto allo tsunami può sentirsi dire di avvicinarsi al mare, sempre più vicino all'acqua fino a che non si sente in grado di bagnarsi i piedi nella risacca. (Ma, stando al manuale, gli scientologist «non devono mai trascinare forzatamente il soggetto sul luogo in cui è avvenuto l'incidente, o in cui sono rimasti feriti.») Testimonianze di guarigioni al tocco «Queste persone hanno visto cose orribili che spesso permangono nella loro mente», dice Bromwell. «Li aiutiamo ad avere sollievo. Allora possono andare a casa, dormire e non hanno più queste immagini piantate nella mente.» In Nuova Zelanda, Browell ha trovato un bambino così ossessionato dal terremoto da restare costipato per sette giorni. Dopo avergli dispensato i poteri curativi di Scientology, prosegue Bromwell, il ragazzino riuscì improvvisamente ad andare in bagno e a giocare all'esterno senza più timori. Katrina Gregory, altra scientologist australiana, ha raccontato i miracoli da lei stessa operati nella devastata Christchurch. Un uomo era stato colpito alla caviglia da un cavo. La Gregory, 33enne assistente personale in Tasmania, dice di averlo rimesso in grado di camminare. «Quando arrivano sul lettino hanno dolori ovunque e vogliono solo sentirsi meglio», prosegue la donna. «Ho dato migliaia di assist e ogni volta rimango sbalordita perché funzionano sempre.» Altri racconti sono addirittura più spettacolari. Nel libro "Dopo lo Tsunami" scritto da uno scientologist danese, l'attore scientologist inglese Robbie Scandrett ricorda di aver curato una ragazzina indiana di 11 anni che «dopo lo tsunami non era più riuscita a dormire e continuava a sentire il rumore delle onde, aveva sviluppato un vero terrore per il mare.» Scandrett le fece un touch assist, cioè toccare parti del corpo dicendo "senti il mio dito". Stando al suo racconto, dopo cinque minuti di trattamento la ragazzina «perse conoscenza e crollò sulla sedia.» Trascorsero ben 45 minuti prima che «riaprisse appena gli occhi, con le lacrime che rotolavano sulle guancie... e non aveva più paura del mare.» Ma diverse persone contattate dal Global Post hanno paragonato il nerve assist a un massaggio: piacevole certo, ma non ti cambia la vita. «Fu una cosa del tutto formale. Non mi disse molto, solo "ora ti farò un nerve assist" » racconta Lalan Susanti, traduttore indonesiano che lavorò ad Aceh dopo lo tsunami del 2004. «Mi stesi sul lettino, il tizio cominciò a toccarmi giù lungo la spina dorsale e poi su di nuovo. Dopo giorni di lavoro in mezzo a tutte quelle macerie e ai cadaveri, ti senti esausto, sia dentro che fuori. Fu un sollievo», prosegue Lasanti. «Facevano questa cosa a tutti i locali e non dissero mai una parola in merito alla religione.» Gli inizi con L. Ron Hubbard «Da ragazzo trascorsi gran parte della mia adolescenza in Asia», disse Hubbard, il fondatore di Scientology, in un'intervista rilasciata alla chiesa prima della sua morte, avvenuta nel 1986. Nell'intervista Hubbard sosteneva di avere «dormito con i banditi della Mongolia» e «cacciato con i pigmei delle Filippine». [1] Quelle esperienze lo portarono a conoscere l'Asia, «una zona del mondo in cui miserie e necessità umane sono molto visibili, in cui l'uomo ha forse raggiunto la massima degradazione.» Qual era la sua soluzione a questa miseria pervasiva? Un generale ripensamento della mente e dell'animo umano chiamato Dianetics, pubblicato nel 1950. Si tratta della prima, importante presa di distanza dalla fantascienza [2] e ora la chiesa lo riverisce come testo fondante. In Dianetics, Hubbard sostiene che quasi tutte le malattie fisiche e mentali sono "psicosomatiche" o indotte dalla mente. Le esperienze negative, diceva, creano immagini mentali che si fissano in un magazzino inconscio di sofferenza, la "mente reattiva". Se quelle immagini non vengono affrontate e cancellate, dice Hubbard, restano lì in attesa di scatenare comportamenti auto-distruttivi, se non vere e proprie malattie fisiche. «Scaricate il contenuto di questo magazzino di memoria», scrisse Hubbard in Dianetics, «e l'artrite svanisce, la miopia migliora, la malattia cardiaca diminuisce, l'asma scompare, lo stomaco funziona in modo corretto e tutto l'elenco di malattie se ne va e non torna più.» Un localizzatore elettronico di traumi? Là sul campo, i ministri volontari cercano di ripulire questo sudicio mentale con gli assist. Ma il loro metodo preferito utilizza uno strumento elettronico per localizzare le cattive esperienze, alcune delle quali, dicono, sono avvenute in vite precedenti. L'apparecchio si chiama e-meter. È uno strumento di modeste dimensioni guarnito di quadranti e manopole che invia al corpo cinque volt di corrente attraverso due manici metallici ["lattine" - N.d.T.] tenuti in mano da chi viene "audito". Un "auditor" addestrato chiede alla persona "audita" di raccontare i ricordi dolorosi infinite volte, completi di tutti i dettagli. Secondo Hubbard, quelle memorie - che gli scientologist ritengono avere vera energia e massa - possono essere localizzate sui quadranti dell'e-meter. Quando la persona affronta la sofferenza, l'esperienza negativa perderà il suo potere sulla mente. «È uno strumento molto preciso», dice Ponnaz aprendo la robusta valigetta che contiene il suo e-meter. «Nella nostra mente, ogni piccola sofferenza o trauma è come una massa. E la mente registra.» Il parere della comunità scientifica Gli psichiatri, però, hanno da tempo liquidato tutto quanto come una pseudoscienza. La Food and Drug Administration statunitense decretò che l'e-meter «non è in grado di migliorare in senso medico o scientifico la salute o le funzioni organiche.» E molti psichiatri hanno un'opinione avversa agli scientologist che utilizzano tali tecniche su persone traumatizzate. «Prima di autorizzarli a recarsi in aree disastrate, la Croce Rossa pretende che gli psichiatri facciano un lungo periodo formativo», riferisce Nada Stotland, psichiatra della Mental Health America, gruppo di sostegno non governativo che ha sede in nord Virginia. «[Gli scientologist] non sono formati», prosegue la Stotland, ex presidente della American Psychiatric Association. «Trattano i problemi della gente avvalendosi di metodi che non hanno superato i test scientifici di validità. Quelle tecniche non hanno mai mostrato risultati in alcun test scientifico.» Quando i ministri volontari si sono precipitati a New York dopo gli attacchi dell'11 settembre 2001, Mental Health America li ha diffidati di «tenersi alla larga dalla salute mentale». Il punto di vista della chiesa sulla psichiatria è parimenti severo. Campagne molto ben finanziate da Scientology sostengono che la psichiatria è una «industria di morte» che spaccia terapie inutili e pillole che ottenebrano lo spirito. Scientology sostiene che «la psichiatria uccide» [3] (è particolarmente sdegnata dall'elettro-shock) e impedisce ai suoi accoliti di assumere psicofarmaci. «C'è un solo paziente psichiatrico che abbia avuto reali miglioramenti?», chiede Ponnaz. «La nostra tecnologia è disponibile ed è scritta in termini normali, non in linguaggio forbito. L'uomo comune può leggerla e comprenderla.» L'avanzata di Scientology in Asia Un video promozionale della chiesa riprende Phra Dang, monaco buddista in tunica arancione. I suoi fedeli lo seguono in un'aula del tempio. All'interno, il monaco prende una copia di Dianetics mentre i suoi seguaci leggono la versione tailandese di La via della felicità, testo di ingresso di basso livello di Hubbard. «Sono Phra Dang» dice il monaco, a fianco di una grande statua dorata di Buddha. «E uso Scientology in Tailandia.» Così come Scientology coccola gli opinion leader famosi - personaggi in grado di colpire l'emotività del pubblico - a livello locale i suoi ministri volontari si concentrano sui leader religiosi, sui capi della polizia, sui medici e su un'ampia varietà di figure autorevoli. Alcuni di quei tentativi stanno attecchendo in Tailandia, il perno medico del Sudest Asiatico. In uno dei più prestigiosi ospedali pubblici di Bangkok, il Siriaj, da anni un'infermiera ricercatrice tailandese sta accreditando meriti a Scientology. Una pubblicazione della richiesta riporta le parole pronunciate da Chanakan Boonnuch alla sede Scientology di New York nel 2009: «Ho visto l'efficacia di questi metodi. Ora intendo parlarne ai convegni e sulle riviste internazionali.» Le esperienze in Birmania hanno indotto un altro medico tailandese, il 40enne specialista in riabilitazione fisica Ong-ard Sirikulphisut, a valutare in modo scientifico le tecniche Scientology. Nella sede di Bangkok della chiesa, Ong-ard ci mostra una foto di una donna birmana. Gli occhi sono spenti e fissi a terra. Solo suo marito e un figlioletto di sei mesi sono sopravvissuti al ciclone, tutta la sua famiglia è morta. «Aveva inghiottito molta acqua di mare», prosegue il medico, «Era stressata al punto che picchiava la testa sul muro. Allora le abbiamo fatto un nerve assist.» Nelle foto successive la donna accenna un sorriso che le accentua le fossette sulle guance. In seguito Ong-ard ha esaminato il suo e altri 55 casi e ha pubblicato i risultati su una rivista medica tailandese. Le sue conclusioni: «Suoi sopravvissuti, le procedure del nerve assist hanno avuto efficacia nel 73,53% dei casi di stress fisico e mentale alla prima seduta.» Ong-ard ha lavorato per anni all'ospedale pubblico di Chachoengsao, provincia a est di Bangkok. L'uomo ha conosciuto Scientology otto anni fa grazie a un cartellone su uno dei viali più trafficati della capitale. «C'era una foto di L. Ron Hubbard mentre audiva una donna», ricorda. «In seguito mi sono iscritto a un seminario.» Da allora ha insegnato a centinaia di parenti dei suoi pazienti ad affidarsi agli assist di Scientology per curare i propri cari. «Mi chiedono "Le tue dita hanno la magia?" », prosegue. «Adesso che ho loro insegnato come fare, sono in grado di farlo su altri sofferenti.» Questo medico, laureato in una delle università più prestigiose della Tailandia, è solo una delle migliaia di persone che diffondono le tecniche di Scientology nel mondo in via di sviluppo. I comunicati stampa della chiesa vantano sedute di addestramento in aree ancora più remote: 40 infermieri a Kolkata, 300 abitanti dei villaggi della Papua Nuova Guinea, 500 insegnanti in Ghana, 1200 tra «padri, madri, infermieri e anche bambini» in Pakistan. In India, Scientology è più nota come tecnica di auto-aiuto che come religione, ma ciononostante ha attratto migliaia di seguaci. La chiesa ha addirittura inviato i suoi ministri a distribuire opuscoli durante le recenti e cruente manifestazioni di Bangkok. «Abbiamo dato questo libro [La via della felicità] alle Camicie Rosse e alle Camicie Gialle, mentre si azzuffavano e si sparavano», dice Ponnaz. Gli scientologist insistono che le loro tecniche sono sempre più amate dai funzionari pubblici. Bromwell ci riferisce che il Ministero dell'Educazione indonesiano gli ha chiesto di insegnarle nelle scuole primarie, ancora piene di alunni traumatizzati dai gravi terremoti. Durante i recenti incendi australiani, prosegue, l'uomo accolse «gente della Croce Rossa e dell'Esercito della Salvezza che mi chiedeva che cosa potevo fare per loro.» E nella Tailandia post-tsunami, dice Ponnaz, i funzionari si affidarono agli scientologist per riportare l'ordine tra la gente in preda al panico. «La prima cosa che volevano», ci spiega, «era scoprire se i propri cari erano all'obitorio. La metà era del tutto sconvolta, per cui davamo assist. Quando si riprendevano dicevano "bene, sto bene. Che cosa sono venuto a fare, qui? Ah, il corpo di mio fratello". Invece che disperarsi, si erano calmati.» Le scritture segrete Un complesso grafico intitolato Il Ponte per la Libertà Totale mostra in dettaglio la gerarchia che gli scientologist devono salire per districarsi nel vero significato della vita. «In realtà», si legge, «hai viaggiato a lungo in questo universo senza possedere una mappa. Ora ce l'hai.» Il grafico in sé non è un segreto. Nel centro Scientology di Bangkok, come in molti altri, è appeso alla parete in bella vista. Ma le scritture segrete divengono disponibili solo a chi raggiunge i livelli più alti, in particolare Operating Thetan III, rango disponibile solo dopo avere attraversato ciò che il grafico descrive come "Muro del Fuoco". Ponnaz è un Thetan Operante VII, il penultimo grado (il livello più alto disponibile, Thetan Operante VIII, viene raggiunto solo a bordo della nave di Scientology). «Non le dirò nulla di ciò che si fa qui su», mi dice dei più alti livelli del ponte. «Lei è qui», e mi indica il livello del non-iniziato: preclear. «Non è per invalidarla», prosegue. «È solo un dire bene, io conosco certe cose che stanno qui su e se solo dicessi "bla" lei cadrebbe nel panico.» I materiali pubblici della chiesa parlano di "Opera Spaziale" - un resoconto che si dice antico e reale di «viaggi e uomini spaziali, astronavi, spedizioni intergalattiche, guerre, conflitti, civiltà e società composte da altri esseri, altri pianeti e galassie.» La chiesa si rifiuta di discutere se l'opera spaziale sia davvero al centro delle scritture di alto livello, come sostengono i fuoriusciti. «Non mi metterò a discutere delle disgustose perversioni delle credenze Scientology che si trovano comunemente in Internet», ha detto Tommy Davis, portavoce capo della chiesa in un'intervista dello scorso anno a Nightline della ABC. A ulteriori domande si è tolto il microfono e se ne è andato. I detrattori di Scientology sottolineano che l'accesso alle scritture di alto livello richiede corsi per decine di migliaia di dollari. Diversi di loro hanno fatto a gara a chi rendeva pubblici in Internet più documenti possibili. Chiunque digiti la parola "scientology" nel motore di ricerca Google si troverà davanti una pari quantità di siti ufficiali e di siti critici che spiegano apertamente e nel dettaglio le presunte scritture segrete. La chiesa ha reagito rivolgendosi ai tribunali e sostenendo che si trattava di testi protetti dal segreto commerciale. Ponnaz, che nella vita fa l'albergatore e l'aviatore, non ha alcun rimpianto per i suoi investimenti. Chi ha a disposizione meno denaro di lui può sempre fare corsi gratuiti o a prezzo ridotto offrendosi come volontario per audire i compagni scientologist con l'e-meter. «È come dire "voglio una Porche, ma è troppo cara".», commenta. «Beh, bisogna darsi da fare.» Opinioni contrastanti su Scientology Gli psichiatri liquidano la brigata di soccorso di Scientology come inefficace. Altri dicono molto di peggio. Il nemico più aggressivo di Scientology è un movimento online chiamato "Anonymous" che nel 2008 pubblicò su YouTube un video in cui annunciava la sua intenzione di distruggere Scientology. «La portata della vostra maligna influenza su chi si è fidato dei vostri leader ci è chiara», dice una voce robotica su uno sfondo di nuvole. «Anonymous ha perciò deciso che la vostra organizzazione deve essere distrutta.» Anonymous, che secondo la chiesa è un "gruppo d'odio" - vede intenzioni sinistre dietro quasi ogni mossa della chiesa. Non vengono risparmiati i ministri volontari, dipinto come "ministri avvoltoi" pronti a predare e convertire i vulnerabili sopravvissuti. Ma, ci informa Bromwell, la chiesa proibisce il reclutamento nelle aree disastrate. «In realtà chi non segue il programma... e cerca di convertire a Scientology, viene immediatamente allontanato. Io ho dovuto farlo soltanto una volta.» [4] Paul Zeccola, ex operatore che ha lavorato con il gruppo no-profit Peace Brigades, ricorda che gli scientologist «spiccavano nel circo arrivato a Aceh» dopo lo tsunami indonesiano. Sulle prime lui e i suoi colleghi erano molto scettici verso quei ministri in giallo. «Ma nessuno mi ha riferito cose spiacevoli», prosegue Zeccola che ora sta completando gli studi di dottorato in scienze politiche alla Australian National University. «Li ho visti sporcarsi le mani», racconta. «Voglio dire, si sono dati da fare per ripulire il passaggio dello tsunami, a differenza di un sacco di altri che se ne stavano nei loro uffici a stendere rapporti e andavano a Sabang per feste e immersioni.» Per Evi Narti Zain, una soccorritrice di Aceh, gli scientologist incontrati dopo lo tsunami non erano né avvoltoi né operatori di miracoli. La donna ricorda di averne incontrato un gruppo subito dopo che le onde avevano disseminato di cadaveri le provincie di Aceh e di Sumatra. I ministri volontari avevano insediato il proprio campo vicino alla sede municipale, e invitato la Zain nella loro tenda per un nerve assist. Lei si era sdraiata sul lettino pieghevole e uno scientologist l'aveva toccata «molto delicatamente», ricorda. Il tutto era durato solo pochi minuti. «Non ho provato niente. Nemmeno sollievo», racconta. «Ma ho apprezzato i loro sforzi. Specialmente quelli di chi ha dato una mano a raccogliere i cadaveri.» Scientology mette le radici in IndiaUna religione controversa fa presa in India con i suoi principi imprenditoriali e gli esercizi di auto-aiuto.© Di Mridu Khullar Relph, Global Post, 8 giugno 2010. © Traduzione di Simonetta Po. Nuova Delhi, India - In India, dove i libri di psicologia più popolari hanno titoli come "Le sette abitudini di persone super-efficienti" e "Chi ha preso i miei formaggini", è arrivato un nuovo guru dell'auto-aiuto: Scientology. Fondata nel 1954 dallo scrittore statunitense di fantascienza L. Ron Hubbard, la Chiesa di Scientology è la religione di star hollywoodiane come Tom Cruise, John Travolta e Isaac Hayes e afferma di avere 12 milioni di seguaci nel mondo. Ironicamente, però, in un paese sovraffollato di religioni e credenze come è l'India, Scientology ha adottato un approccio diverso: viene insegnata come strumento manageriale. Con 19 "tecnologie", ognuna delle quali incentrata su un'area diversa della vita, i corsi di Scientology danno consigli sugli affari, sulla gestione del disastro, sulla comunicazione e l'arte di vendere, addirittura su matrimonio e famiglia. Gli scientologist, benché non diano spiegazioni dirette su cosa implichino tali tecnologie, sostengono di avere i migliori manuali sul "come fare" che si possano desiderare. In Occidente i loro uffici si chiamano "chiese di Scientology", ma curiosamente in India le parole "chiesa" e "missione" mancano. «Credo che Scientology non abbia nulla a che fare con la religione», dice la 25enne Meenu Raina, che resta di fede indù. Laureata in scienze ambientali, la Raina ha fatto sette dei 19 corsi e sta cercando lavoro a Pune. «Scientology mi ha reso una persona migliore, e se è vero che molti di noi conoscono le regole per vivere meglio, i corsi mi hanno però aiutata a voler migliorare quelle regole.» Le regole non sono a buon mercato. Un opuscolo da me ricevuto offriva un seminario introduttivo e un libro "gratis" per 750 rupie (circa 16 dollari). Altri costano una cifra variabile tra le 980 rupie (circa 21 dollari) per quattro ore di addestramento fino a 12,600 rupie (circa 270 dollari) per pacchi di conferenze di Hubbard. Gli opuscoli relativi a ognuno dei 19 corsi sono stati stampati in diverse lingue indiane e, dicono, «Vanno a ruba.» La scientologist e formatrice australiana Marion Whitta, però, dice che i suoi seminari sono gratuiti e i partecipanti pagano soltanto 60 rupie (circa 1,20 dollari) per l'opuscolo. La Raina mi ha confermato di aver pagato unicamente i libretti. Secondo le stime, nei sei anni da quando Scientology è sbarcata in India, circa 5000 indiani ne sono diventati membri. Esistono centri in tutto il paese e anche nella capitale, Nuova Dehli. «Non cerchiamo di convertire a Scientology», sostiene la 58enne Whitta. «Diamo una tecnologia, insegniamo alla gente le tecniche per vivere meglio. [Scientology] aiuta gli indù a essere indù migliori, i musulmani a essere musulmani migliori. Alla fine del corso non gli diamo un diploma che dice adesso sei uno scientologist.» La Whitta, arrivata in India cinque anni fa, ha iniziato a lavorare nel centro Scientology di Melbourne nel 1974 per poi trasferirsi a Los Angeles, dove Scientology ha la sua sede generale. «Abbiamo dei membri, cioè persone che prendono specificamente la tessera, e abbiamo dei centri», mi spiega. «Ma quello che faccio qui è solo gestire un tour. Addestriamo centinaia di persone in un periodo di tempo molto breve. Poi molte di loro utilizzano le tecnologie. Non so se alla fine si definiscono degli scientologist.»
Ma se le controversie non hanno ancora seguito Scientology in India, nel resto del mondo sono infiammate. Un articolo della rivista Time del 1991 definiva Scientology come "La florida setta dell'avidità e del potere". Secondo l'articolo, «All'inizio degli anni '80 undici dirigenti di vertice, tra cui la moglie di Hubbard, sono finiti in prigione per aver infiltrato oltre 100 uffici privati e governativi, avervi installato microspie e aver rubato documenti nel tentativo di fermare le indagini sul proprio conto.» La chiesa è stata indagata anche dall'Internal Revenue Service. Più di recente, nell'ottobre del 2009, un tribunale parigino ha condannato per truffa organizzata la Chiesa di Scientology e sei dei suoi membri, e l'ha multata per quasi un milione di dollari, anche se all'ultimo ha deciso di non metterla fuori legge. La Francia ritiene che Scientology sia una setta, non una religione. E anche altri paesi europei si mantengono scettici. 1. Stando alle accurate ricerche biografiche di Russell Miller, in realtà Hubbard fece due brevissime visite turistiche in Asia continentale con la madre, nel periodo in cui il padre militare era di stanza sull'isola di Guam. Si veda Viaggiò davvero?
2. Dipende senz'altro dai punti di vista. Filosofi e scienziati come Martin Gardner e Samuel. I. Hayakawa ritennero che Dianetics fosse quanto meno una pseudo-scienza, se non proprio fantascienza. Senza considerare che la prima teorizzazione di Dianetics fu pubblicata da una delle riviste di fantascienza più popolari del momento, Astounding Science Fiction di Campbell.
3. Si veda per esempio questo articolo.
4. Gli assist fanno indubbiamente parte della dottrina religiosa di Scientology per cui, quando praticati da suoi esponenti istituzionali come lo sono i ministri volontari, rientrano essi stessi in un tentativo mascherato di reclutamento. Sull'opuscolo La via della Felicità si legge che si tratta di uno scritto "totalmente laico", ma è stato inserito nella collana editoriale "I Fondamenti della Chiesa di Scientology". |
Copyright © Allarme Scientology. L'utilizzo anche parziale dei materiali di questo sito - testi, traduzioni, grafica, immagini,
digitalizzazione e impaginazione - con qualsiasi mezzo e su qualsiasi supporto, non è consentita senza il preventivo consenso
scritto del gestore del sito. Per richieste e chiarimenti contattare: allarmescientology@email.it |