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Pia Gardini rivuole 2 miliardi: "Scientology mi ha depredata"

Di Marina Garbesi

Tratto da La Repubblica, 5 marzo 2001.

La cugina dell'industriale era ai vertici della setta. Ora chiede aiuto all'Fbi e a Jeb Bush

 

Roma - La sua "missione impossibile" è diventata smascherare Scientology, la chiesa (o setta) di Tom Cruise e John Travolta a cui chiede un risarcimento di due miliardi. Per questo, si è appena rivolta anche al suo amico Jeb Bush, il governatore della Florida fratello del presidente George. Maria Pia Gardini, cugina di Raul, 64 anni, che oggi abita a Grosseto dopo una decina d'anni negli Usa, arrivata ai vertici dell'organizzazione, racconta in dichiarazioni giurate spedite anche all'Fbi il suo "inferno" che va avanti da 16 anni, e ha scelto di renderle pubbliche a livello planetario facendole circolare su Internet. «Mi hanno carpito oltre un milione e mezzo di dollari, con violenze psicologiche e, alla fine, anche fisiche. Sono riuscita a farmene restituire appena 500 mila. Ma adesso voglio il resto», dice, spiegando di essersi rivolta per questo al "Lisa McPherson Trust", associazione che tutela chi si dichiara vittima di Scientology, e che ha preso il nome di una ragazza morta sostengono i parenti dopo 17 giorni di segregazione da parte dei seguagi del fondatoredio Ron Hubbard.

Maria Pia ha la voce roca e comincia dal principio: «Era l'85 quando conobbi Scientology attraverso mia figlia, che stava seguendo il programma Narconon per uscire dalla tossicodipendenza. Ero fragile, sola, due matrimoni alle spalle. Lei mi convinse a leggere "Dianetics", il testo-dottrina di Hubbard. Vennero a casa mia, a Roma, alcuni adepti, gentilissimi, mi sentii confortata. Mi parlarono di una terapia che guariva da tutti i disturbi della mente, che portava alla purificazione. Iniziai il primo corso (mezzo milione), fatto di saune di cinque ore e bombardamento di vitamine. Mi proposero un pacchetto di 12 ore di "auditing", in cui ti sfoghi dei dolori del cuore. Mi consolava, però, così comprai un pacchetto di altre 120 ore, poi passai alle sedute con l'elettrometro, una macchina della verità rudimentale che dovrebbe rivelare i punti di angoscia. Io mi sentivo un po' scema, ma mi dicevano che potevo diventare "clear", liberarmi degli "engram", i traumi, attraverso uno stato di incoscienza... che il mio corpo poteva espandersi, e che noi non siamo altro che la materializzazione di spiriti eterni reincarnati, i Thetan, e che l'uomo ha 75 milioni di anni... Da lettrice di fantascienza capivo che sembravano stucchevoli scopiazzature di romanzi ma sono andata avanti, e ho pagato, pagato continuamente cifre astronomiche, sono diventata "auditor" a mia volta, ho fatto sedute anche con John Travolta che tengono sotto ricatto minacciando di rivelare i suoi segreti sessuali. Era un lavaggio del cervello». L'"inferno" prosegue, mentre lei dilapida il patrimonio di famiglia, vende la villa di Castiglione della Pescaia. Si ritroverà, dopo la morte della madre e della figlia, a non avere più un soldo, ma «sempre inseguita dagli adepti che giungono a chiedermi un miliardo per riavere il passaporto e mi propongono di gestire l'eredità in cambio di un vitalizio. Mi rifiuto, ma vengo chiusa in una stanza, schiaffeggiata, e alla fine stacco l'ennesimo assegno...».

Dopo qualche mese dal suo ingresso in Scientology Maria Pia Gardini va a Copenaghen 6 mesi per iniziare il "ponte" verso la purificazione, da "carne cruda" come vengono definiti i principianti a OT, gli stadi in cui i thetan tornano operativi. Il massimo è OT 8, livello segretissimo, che Maria Pia raggiunge come gli altri "ufficiali" sulla nave Freewinds, in perenne movimento sui mari e quartier generale della chiesa-setta. Il costo standard per arrivare a OT 8, attraverso ripetute sedute di "auditing", è di 500 milioni. «A Copenaghen mi sbattono in un albergo topaia e pago la bellezza di 160 mila dollari. Parto per l'America, mi sento di merda ma mi promettono che sarei arrivata all'OT8. Los Angeles, Florida, decine di migliaia di dollari per stanze senza neppure il letto, ci obbligavano a lavare i piatti e pavimenti. Sapevo di essere raggirata, e dico basta quando mia figlia muore, nel ‘90. Ma non è ancora finita. Mi estorcono un milione di dollari per il progetto di portare italiani fino al livello otto. Debbie Cook, a capo dell'organizzazione, oggi nega perfino di conoscermi, e di italiani alla purificazione massima non ne conosco».

Così Maria Pia tenta di chiudere il suo "viaggio", «ma ero terrorizzata, non sapevo come fare a togliermeli di torno, arrivavano a dormire in macchina nel mio giardino, mi telefonavano decine di volte al giorno e io ero sempre più fragile. Vendo la casa di Roma. Quando salgo sulla nave, la Freewinds, dove avrei dovuto avere chissà quale formidabile rivelazione, oltre a sborsare altri 32 mila dollari per 15 giorni, scopro che i segreti ultimi erano il solito libro di Dianetica e poco altro. La presa in giro è pacchiana e feroce. Ho i nervi a pezzi, i miei parenti credono sia diventata pazza, allora dico basta davvero». Scientology le restituisce 500 mila dollari, lei sottoscrive un accordo secondo il quale non può pretendere altro e non deve "diffondere voci false" sulla chiesa-setta. Quando si rivolge al "McPherson Trust", Kendrick H. Moxon, uno dei capi di Scientology, invia una lettera (è del 2 febbraio) in cui si minaccia di passare a vie legali se quel patto dovesse esser rotto. E Maria Pia, adesso, ha scelto di far chiasso per riavere, almeno, i suoi soldi, visto che la sua vita illusa e tragica non gliela restituirà nessuno. Bussa anche alla porta di Jeb Bush. George, del resto, a differenza di Clinton, sembra che per Scientology abbia poca simpatia.

 
 
 
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