CLEARWATER
- Quando Lisa Mc Pherson lasciò l'ospedale Morton Plant insieme
ai suoi compagni Scientologisti, attraversò la linea che divide
due mondi nettamente discordi sul modo in cui dovrebbero essere curate
le malattie mentali.
Gli Scientologisti che si occuparono di
lei per i successivi 17 giorni si affidavano agli insegnamenti del fondatore,
il defunto L. Ron Hubbard, il quale disprezzava la psichiatria e scriveva
che ogni apprendista delle sue pratiche di salute mentale "sa di più
e può fare di più con la mente di qualsiasi psichiatra."
Al contrario, se il comportamento psicotico
di Lisa Mc Pherson fosse continuato allo stesso modo in cui si manifestò
al cospetto dei suoi compagni Scientologisti, i medici del Morton Plant
l'avrebbero affidata nelle mani di psichiatri; sarebbe entrata nel sistema
diretto dal Florida Mental Health Act.
Hubbard sosteneva che la persona psicotica
è una "fonte potenziale di guai" collegata a forze che si oppongono
a Scientology. Chi si comporta in modo aberrato non è "etico" ed
è "immorale".
Per il sistema statale, la persona psicotica
è vista più come vittima di una malattia mentale spesso causata
da squilibrio chimico.
Al Fort Harrison Hotel di Scientology,
la Mc Pherson doveva essere tenuta in una stanza finché un "supervisore
del caso" non avesse deciso che stava bene.
Le leggi dello Stato concedono una simile
autorità agli amministratori di un ospedale, ma alla Mc Pherson
sarebbe stato concesso di contestare presso un giudice il suo stato di
isolamento, e le sarebbe stata data la possibilità di collaborare
alla stesura del suo "piano di trattamento".
Nessuno, al Fort Harrison Hotel, telefonò
alla madre non Scientologista della Mc Pherson. Un istituto psichiatrico
della Florida avrebbe avuto l'obbligo di avvisare la madre entro 24 ore.
Un istituto del genere sarebbe stato soggetto a ispezioni statali e a standard
consolidati di trattamento. Non è stato il caso del Fort Harrison,
dove chi assisteva la Mc Pherson l'ha fatto in un hotel.
Lo stesso Hubbard affermava che le persone
"del tutto psicotiche" come la Mc Pherson andavano oltre l'esperienza delle
organizzazioni di Scientology che non fossero "attrezzate da ospedale".
Diceva che prima che gli Scientologisti potessero occuparsi efficacemente
degli psicotici "dovevano essere fornite istituzioni adeguate."
Questi istituti avrebbero dovuto offrire
"solo riposo, quiete e assistenza medica per nutrimento endovenoso".
Il Fort Harrison non era attrezzato per
il nutrimento endovenoso, pertanto, quando la Mc Pherson cominciò
a rifiutare il cibo, i membri dello staff cercarono di spingerglielo in
gola.
Nel 1973 Hubbard annunciò una "cura"
per il comportamento psicotico che contemplava l'isolamento della persona
in modo tale che si potesse "de-stimolare" e non costituisse più
una minaccia. Prescriveva inoltre che nessuno parlasse in sua presenza
e che le venissero somministrate vitamine e minerali "per ricostruire la
persona". E infatti il modo in cui è stata curata la Mc Pherson
risponde a queste direttive.
Hubbard aveva inoltre istruito i seguaci
a fare uso di una "gentile persuasione." L'obiettivo, diceva, è
far riposare la persona in preparazione all'assistenza di Scientology,
che questi considerava più efficace e umana della psichiatria.
Se la Mc Pherson fosse stata portata in
un istituto, sostengono gli psichiatri, avrebbe probabilmente ricevuto
farmaci calmanti. Forse sarebbe stata isolata, se necessario, e sarebbe
stata nutrita per via endovenosa.
Hubbard è morto nel 1986, ma il
suo zelo anti-psichiatria è stato raccolto dai suoi seguaci che
recentemente hanno lanciato una campagna per "sopraffare, entro il 2000,
il campo della salute mentale."