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«Una polizia segreta che tenta di infiltrarsi nelle istituzioni»

La Repubblica, venerdì 10 Aprile 1998 - pagina 17.

Bonn - Tra la Germania e Scientology infuria ormai la guerra di spie, anche nel territorio di altri paesi. Un agente segreto tedesco, che indagava in Svizzera sulle attività della setta accusata da Bonn di sovversione, è stato arrestato a Basilea e accusato di attività spionistiche illegali e violazione della sovranità elvetica. Solo ieri sera è stato rilasciato su cauzione, ma verrà processato. Per Bonn, è un caso imbarazzante. Tanto più che è esploso proprio nel giorno in cui i servizi d'informazione tedeschi pubblicavano il rapporto in cui denunciano l'esistenza di una polizia segreta di Scientology, l'Osa, Office for special Affairs, «dedita sistematicamente a pratiche di spionaggio, di infiltrazione nelle istituzioni e nell'economia, calunnie e minacce contro i nemici della setta». L'obiettivo, afferma il dossier, è "diffondere il credo estremista dell'organizzazione, appoggiare le sue pratiche di lavaggio del cervello ed estorsione di denaro ai danni dei militanti, combattere e spaventare chi ne vuole uscire, e favorire i suoi piani totalitari di eversione dell'ordine democratico". 

"Temiamo che i tedeschi ci stiano spiando anche in altri Stati, e vogliamo immediate inchieste", ha subito detto Scientology un po' ovunque nel mondo: in Italia, ha chiesto un immediato passo della Farnesina presso la diplomazia tedesca, per accertare se gli 007 di Bonn siano attivi anche nel nostro paese. A quanto si sa, è la prima volta nel dopoguerra che un agente segreto tedesco viene colto sul fatto in azioni di spionaggio svolte non contro potenziali nemici quali erano le dittature del blocco sovietico, ma violando la sovranità di un paese amico e democratico. 

La trama dell'affare è degna di un film di spionaggio. La missione dello 007 tedesco è partita da Stoccarda, capitale del prospero Land meridionale del Baden-Wuertternberg: l 'agente, di cui non viene reso noto il nome, è al servizio del Verfassungsschutz (Difesa della Costituzione, l'intelligence interno) regionale. Indagava sulla sede di Scientology a Basilea. Là, secondo gli inquirenti tedeschi, sarebbe la centrale organizzativa e finanziari a delle attività della setta e dell'Osa per infiltrare istituzioni e potere economico nella Repubblica federale. 

È stata una donna a tradire e denunciare l'agente segreto federale. Non per amore né per doppio gioco, ma per patriottismo: impegnata anche lei contro Scientology e le sue attività in Svizzera, non ha tollerato che una spia straniera agisse impunemente nel territorio sovrano della Confederazione. Si chiama Doris Haller, ed è Gran Consigliera Cantonale (l 'equivalente di assessore regionale) a Basilea. È da tempo vicina alla Agds, un'organizzazione di base svizzera che lotta contro la minaccia di Scientology. 

L'agente tedesco aveva tenuto riunioni col gruppo chiedendo aiuto per infiltrare la setta. E Frau Haller si è decisa a denunciarlo. "Il nostro uomo ha agito con incredibile leggerezza, andando oltre i suoi compiti", dicono i responsabili dell'intelligence tedesco. Helmut Rannacher, il loro dirigente nel BadenWuerttemberg, ha inviato scuse scritte al capo della polizia federale svizzera Urs von Daniken. Ma è dubbio che basti: come si è visto con il recente arresto in territorio svizzero di agenti del Mossad, la Confederazione è decisa a difendere con ogni mezzo la sua sovranità. 

 
 
 
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