Una stima indiretta delle attività settarie può risultare dall'analisi
delle telefonate ricevute dal centro parigino dell'ADFI che, nel 1994, si è
visto porre domande sulle attività di 1.150 associazioni o movimenti. Mentre
questa stima è collegata più a un sondaggio che a un'analisi precisa,
rende tuttavia possibile valutare il proselitismo dei vari movimenti così come,
probabilmente, il loro relativo seguito nell'area di Parigi.
CONSULTI AVUTI AL TELEFONO NEGLI UFFICI DELL'ADFI (PARIGI)
RELATIVI A DETERMINATI GRUPPI
|
1989 |
1990 |
1991 |
1992 |
1993 |
1994 |
Scientology |
389 |
829 |
976 |
862 |
563 |
414 |
Testimoni di Geova |
104 |
215 |
345 |
101 |
231 |
236 |
G.E.P.M. |
NR |
10 |
130 |
300 |
496 |
946 |
Nuova Acropoli |
20 |
59 |
118 |
125 |
118 |
82 |
Sahaja Yoga (Sri Mataji) |
27 |
38 |
111 |
127 |
36 |
21 |
T.F.P. (Avvenire della Cultura) |
32 |
89 |
101 |
45 |
26 |
27 |
Mandarom (Aumismo) |
NR |
NR |
97 |
<10 |
48 |
42 |
I.V.I. |
73 |
50 |
96 |
88 |
113 |
105 |
Soka Gakkai |
66 |
27 |
82 |
90 |
122 |
90 |
Chiesa di Cristo |
9 |
25 |
71 |
94 |
95 |
217 |
Moon |
57 |
102 |
65 |
40 |
79 |
41 |
Krishna |
84 |
16 |
57 |
25 |
24 |
31 |
Ecoovie |
79 |
23 |
55 |
34 |
57 |
34 |
Rosacrociani |
17 |
15 |
49 |
70 |
65 |
68 |
Rael |
24 |
40 |
44 |
70 |
48 |
110 |
|
Il Patriarca |
9 |
10 |
40 |
30 |
27 |
70 |
Mormoni |
NR |
12 |
38 |
17 |
31 |
33 |
Meditazione Trascendentale |
17 |
34 |
26 |
25 |
46 |
36 |
Graal |
|
NR |
24 |
<15 |
23 |
16 |
Pentecostali |
|
NR |
24 |
|
|
|
Uomini d'Affari del Vangelo |
NR |
NR |
24 |
<10 |
<10 |
31 |
Inoltre i vari esperti sentiti dalla Commissione, in generale, hanno confermato che
in anni recenti il movimento settario si è considerevolmente sviluppato sia
in termini di struttura che di numero di seguaci, anche se non possiedono precisi
dati statistici su questa tendenza.
Oltre alle difficoltà di valutazione, sembra incontestabile che il fenomeno
settario è davvero reale nella Francia odierna, e che appare in progressione.
In aggiunta le caratteristiche della sua evoluzione ci permette di prevedere potenzialità
di espansione che preoccupano la Commissione.
C. - UN FENOMENO IN POTENZIALE ESPANSIONE
Il fenomeno settario è sfiorato da alcuni decenni di evoluzioni significative
che influenzano le attuali tendenze; inoltre, una stima in prospettiva evidenza la
tendenza alla potenziale espansione.
1. - Principali tendenze di corrente
Non è ovviamente possibile inoltrarsi, nell'ambito di questo rapporto, di cui
in aggiunta non è l'oggetto, in uno studio storico del fenomeno settario, di
cui gli specialisti sottolineano la permanenza nel tempo e l'universalità.
Tite Live, nella sua opera
Le Sette in Grecia e a Roma, si è già
dedicato a un resoconto dettagliato della questione delle Orge, seguaci del culto
di Bacco. All'epoca dell'Impero Romano le prime comunità cristiane venivano
perseguitate sia per il loro rifiuto a giurare fedeltà all'Imperatore, sia
per le accuse di stregoneria (incontri notturni) o per antropofagia (rito della comunione).
I processi per stregoneria in Europa, di cui rimasero vittima circa 100.000 persone
dal Medio Evo fino all'inizio della Riforma, testimoniano la persistenza del fenomeno
settario. Le religioni cristiane non sono la sola fonte di esempio: l'Islam, la cui
corrente esoterica è rappresentata dal Sufismo, diede origine alla setta degli
Assassini che combatté i Templari della Terra Santa.
La recente evoluzione del fenomeno settario rende possibile tuttavia distribuire un
certo numero di tendenze principali correlate alla natura delle sette, alla loro organizzazione,
ai temi che sviluppano e infine al modo in cui vengono percepite.
a) Natura delle sette
Uno studio sulle sette attualmente presenti in Francia mostra che esistono due gruppi
dai contorni vaghi ma del tutto distinti.
Il primo emerse all'inizio del ventesimo secolo e separava i movimenti religiosi nati
perlopiù nei paesi Anglosassoni dalla società francese. Testimoni di
Geova, Mormoni, Pentecostali, Avventisti, Battisti: questi movimenti derivati dal
mondo protestante, si affiancarono alla disputa intorno alle dottrine ufficiali della
Chiesa, unendosi a quelle già espresse da gruppi nati nell'ambito della mobilità
cattolica (Antonisti, seguaci del Cristo di Montfavet).
La seconda ondata irruppe verso la fine degli anni '60, sempre proveniente dagli Stati
Uniti, ma contrassegnata da una forte impronta orientale da un lato, e da esoterismo
o gnosi dall'altro. È importante notare in particolare l'Associazione per la
Coscienza di Krishna (fondata nel 1966), L'Associazione per l'Unificazione del Cristianesimo
nel mondo (AUCM o setta di Moon) e la Soka Gakkai.
In relazione alla seconda corrente si citeranno i gruppi relativi alla fratellanza
Rosacroce, la Chiesa di Scientology o l'antroposofia. Altre sette propongono alternative
totali fondate sull'ecologia (Ecoovie), credenza negli extraterrestri (Movimento Raeliano),
tecniche di meditazione (Meditazione Trascendentale) ed anche la fratellanza (Nuova
Acropoli); tutte stanno avanzando a lunghi e rapidi passi.
Questi movimenti orientali ed esoterici non dovrebbero tuttavia farci dimenticare
la stabilità, e anche l'ascesa al potere, di movimenti millenaristi provenienti
dal serbatoio Giudeo-Cristiano (Testimoni di Geova, la nebulosa di movimenti New Age)
o Invito alla Vita Intensa (IVI).
Questa evoluzione, tracciata per sommi capi, rende possibile elencare una quantità
di caratteristiche:
-
Proliferazione crescente di questi movimenti di origine relativamente recente. Nessuna
classificazione o descrizione può essere considerata conclusiva o soddisfacente,
considerata la quantità di movimenti multipli che mescolano i tipi d'influenza
precedentemente definiti: se Informazioni Generali conteggia con relativa precisione
i movimenti che possono essere qualificati come "setta", ogni elenco in merito incorre
nel rimprovero di essere incompleto a causa della sua natura restrittiva;
-
Il ruolo crescente che in questo movimento giocano le organizzazioni completamente
nuove di origine denominazionale che propongono una spiegazione globale del mondo,
a detrimento di organizzazioni presentate sotto forma di secessione, uno scisma dalla
Chiesa precedente;
-
Evoluzione della forma di pubblico coinvolto. I movimenti protestanti della prima
ondata reclutavano i loro seguaci in ambienti relativamente non privilegiati, persone
adulte generalmente di sesso femminile. Le organizzazioni sviluppatesi dopo il 1968
sono state caratterizzate da giovani e dalla mescolanza del loro pubblico, generalmente
di ceto medio.
Oltre a questi elementi relativi alla natura delle sette, si evidenziano in generale
ulteriori punti comuni che, senza riguardare l'insieme delle sette sopracitate, sono
ciononostante caratteristici di una evoluzione delle loro strutture e dei temi che
sviluppano: di conseguenza è il modo in cui queste sette vengono percepite
ad essere profondamente cambiato.
b) Struttura delle sette
La maggioranza delle sette, proseguendo una evoluzione cominciata molto tempo fa,
è organizzata secondo un modello piramidale che garantisce l'esercizio delle
sue prerogative a beneficio di una persona (il guru) e/o di una élite ristretta.
Come tutte le strutture piramidali, esse poggiano su una frattura tra i seguaci della
base e i leader, temperati dall'esistenza di livelli intermedi il cui numero si riduce
procedendo verso l'apice. Tra questi vari livelli di complessi collegamenti di dipendenza,
che organizzano la distribuzione di ruoli, conoscenze, capacità, viene instaurato
[il modello piramidale]. Questo sistema garantisce l'esistenza di filtri efficaci
che restringono il cammino di accesso al guru o all'élite, protetti dalla base
dal loro isolamento e dal sistema simbolico.
I fedeli, a loro volta, vedono premiata la loro fedeltà progredendo all'interno
della setta, avanzamento che si materializza ottenendo ranghi superiori e diplomi,
addirittura benefici più propriamente materiali. Il passaggio a un livello
superiore è spesso occasione per una cerimonia iniziatica.
È consigliabile, una volta ancora, porre l'accento sul fatto che in molti movimenti
coesistono diversi tipi di struttura piramidale relativi alla disposizione settaria
dell'insegnamento e dei servizi finanziari ed amministrativi: questa proliferazione
di strutture irrigidisce maggiormente l'organizzazione sopra descritta.
c) Temi sviluppati dalle sette
A differenza dei temi sollevati dalle organizzazioni scismatiche delle Chiese istituite,
che si concentrano su un certo numero di critiche e proposte alternative di natura
religiosa, il linguaggio mantenuto dalle sette lascia ampio spazio al miglioramento
individuale, preferito dal laico all'azione collettiva. È in questo spirito
che vengono generalmente promossi i temi dell'esempio personale e del proselitismo.
Per questa ragione viene spesso predicato, in varie forme, un certo ascetismo caratterizzato
dall'astensione da alcune pratiche (come il consumo di alcol e tabacco), la promozione
di nuove abitudini alimentari o sessuali, e anche la riduzione del tempo dedicato
al sonno.
In via estrema questo ascetismo può condurre alla rottura delle relazioni precedenti,
anche relative alla vita coniugale, il che opera a parziale o esclusivo vantaggio
della setta. Questo atteggiamento di ritorno al sé o a un gruppo ristretto
è in contraddizione con qualsiasi impegno esterno con la setta. È comprensibile
come questo considerevole cambiamento di natura, struttura e temi portati avanti dalle
sette modifichino in maniera rilevante il modo in cui esse vengono percepite.
d) La percezione del fenomeno settario
Laddove, fino all'inizio degli anni '70, gli avvertimenti contro le sette erano innanzitutto
questioni di Chiesa, collocati risolutamente in una logica teologica e pastorale,
il dilagare di certe organizzazioni e il confronto reale o presunto con la legge e
l'ordine pubblico, o le libertà personali, ha contribuito al brutale cambiamento
del modo in cui le sette vengono percepite. Il fenomeno ha avuto come conseguenza
la costituzione di associazioni di difesa (in Francia il Centro Roger Ikor e l'UNADFI)
e lo sviluppo di una disputa legale abbastanza significativa. La gravità delle
manovre criminali di certe sette (attentati, suicidi collettivi, omicidi) ha giustamente
impressionato i media e l'opinione pubblica.
Data |
Luogo |
Setta |
Vittime |
Circostanza |
18/11/1978 |
Jonestown Guyana |
Tempio del Popolo |
923 |
suicidio |
03/06/1983 |
Smithville (Arkansas) |
Groupe Comitatus |
2 |
scontro |
15/05/1985 |
Philadelfia (Pensilvania) |
Move |
11 |
scontro |
19/09/1985 |
Mindanao (Filippine) |
Datu Mangayanon |
60 |
suicidio |
01/11/1986 |
Wokayama (Giappone) |
Chiesa degli Amici della Verità |
7 |
suicidio |
28/08/1987 |
Séoul (Corea del Sud) |
Park Soon ja |
32 |
suicidio |
21/08/1992 |
Naples (Idaho) |
Movimento di Identità Cristiana |
3 |
scontro |
19/04/1993 |
Waco (Texas) |
Davidiani |
88 |
suicidio, scontro |
04/10/1994 |
Suisse
Canada |
Tempio Solare |
48
5 |
omicidi e suicidi |
5/03/1995 |
Tokyo (Giappone) |
Aum |
11 morti 5000 intossicati |
attentato |
Se è consigliabile non sovrastimare in Francia i rischi di questo dilagare,
è essenziale una maggiore vigilanza. E se l'attenzione dei media su tendenze
estremamente allarmanti non dovrebbe condurre a un medesimo biasimo nei confronti
di tutte le sette, non deve avere, nel dare "valore" a gruppi del tutto minoritari,
il risultato di sottostimare i rischi a cui movimenti più vasti espongono i
loro fedeli, un pericolo assai più considerevole sebbene - allo stesso tempo
- meno ovvio.
Questa osservazione appare significativa dal momento in cui oggi si possono enumerare
parecchi indicatori che fanno pensare - e temere - che il fenomeno settario abbia
considerevoli potenzialità di sviluppo.
2. - Fattori di potenziale espansione
Due potenziali fattori rendono possibile avanzare l'idea di una potenziale espansione
del fenomeno settario: oggi le sette possiedono di fatto mezzi finanziari ingenti,
posti al servizio delle loro attività di proselitismo; in particolare, soddisfano
altresì bisogni significativi, sebbene espressi in modo indefinito.
a) Risposta a bisogni importanti
Non corrisponderebbe a verità presentare lo sviluppo del fenomeno settario
riducendolo esclusivamente a gruppi coercitivi che, applicando provate tecniche psicologiche,
si interessando di personalità fragili. Questa spiegazione risulterebbe singolarmente
riduttiva di un fenomeno estremamente complesso. La Commissione ha concluso che il
fenomeno settario è al contrario indissolubilmente legato all'esistenza di
una richiesta, di bisogni che non trovano altri mezzi per essere soddisfatti.
Un medico sentito dalla Commissione, non certo sospettato di gentilezza nei confronti
del fenomeno settario, ha insistito sulla complessità della dialettica tra
offerta e domanda in questo campo. «
Nelle sette trovate insieme il meglio
e il peggio [...]
A volte, per mezzo delle sette, alcune persone rinvengono
un senso di appartenenza a un gruppo caloroso e cordiale, altri una direzione di vita,
altri ancora vengono sfruttati. Tra i miei pazienti alcuni sono entrati in sette.
Per nessuna ragione al mondo vorrei che ne uscissero, perché per loro la setta
rappresenta un tutore temporaneo. Naturalmente questo non conferisce legittimità
all'intero fenomeno, ma è utile per dire che esistono aspetti assai positivi.
Se questo non viene realizzato, il successo delle sette non sarà ulteriormente
compreso. I nostri contemporanei non sono degli sprovveduti. Se a centinaia di migliaia
vengono attratti in questi movimenti, è perché hanno dei motivi, e soprattutto
perché lì hanno trovato risposte [...]»
La comparsa di nuovi bisogni spirituali conduce alla mescolanza di diversi fattori
noti, che saranno qui ricordati solo come promemoria.
È certo che la disputa sulla produzione, il collasso delle ideologie politiche,
gli interrogativi della scienza, il materialismo, il continuo declino delle religioni
"tradizionali" hanno pesantemente messo in discussione il modello su cui si sono sviluppate
le società occidentali dall'inizio del diciannovesimo secolo. Questo colpo
alle credenze tradizionali e ai grandi principi dell'organizzazione sociale ha ingenerato
parecchie delusioni, frustrazioni, tentativi di ridefinizione. L'incertezza del futuro
ha di conseguenza contribuito alla moltiplicazione di gruppi che propongono una spiegazione
totale dell'uomo, di nuove religiosità.
Questo ritorno al religioso, o più precisamente allo spirituale, paradossalmente
non ha portato beneficio alle chiese tradizionali - e in Francia in modo particolare
alla Chiesa Cattolica, che si trova continuamente a confrontarsi con una persistente
caduta di pratica e vocazioni religiose.
Naturalmente non era compito della Commissione occuparsi di un accurato studio di
questo fenomeno. Nessuno, tuttavia, anche all'interno della Chiesa Cattolica, tenta
di negare la frattura tra le aspettative dei fedeli, o dei vecchi fedeli, e il linguaggio
mantenuto a volte dalla Chiesa, anche se questa cerca di sollevare le proprie responsabilità
puntando il dito contro la mentalità contemporanea che si indirizza alla «
immediata
soddisfazione e all'agio economico, conferisce "libertà assoluta" senza riferimenti
alla Verità e a valori diversi che non siano quelli "dell'individuo, dell'ambiente
circostante e del gruppo". Le nuove forme di religiosità, lo sviluppo delle
sette rivelano i vuoti dell'"ateismo pratico" che si sviluppa ovunque in Europa».
(Conclusioni del Sinodo Oriente-Occidente, 1991).
Dall'insieme di queste evoluzioni è derivata una certa spontaneità spirituale:
il credo oggi è vissuto in modo relativamente libertario, in ogni caso al di
fuori dalle istituzioni tradizionali. È su questo
humus, favorevole
alla fioritura di nuovi movimenti religiosi, che hanno pesato lo sconvolgimento della
struttura familiare e la crisi economica.
Il Rapporto Vivien evidenziava già una «
aspirazione a maggiore felicità
familiare, abbondanza e completezza emotiva di quelle esistenti prima dell'ingresso
nella setta, e questo nonostante relazioni familiari in apparenza armoniose».
L'ingresso in una setta rappresenta spesso una risposta sedentaria tesa alla soddisfazione
di bisogni emotivi, che non sono soddisfatti all'interno della famiglia o in ambito
lavorativo.
Infine, l'individualismo degli anni '80 ha causato l'attuale predicazione della trasformazione
personale, il miglioramento delle capacità di ognuno. È raro che le
associazioni settarie non sfruttino questo argomento. Una delle persone ascoltate
dalla Commissione ha affermato: «
È vero che mobilitando se stessi
si accrescono le proprie capacità. I disordini funzionali lievi - piccoli mal
di pancia, dolori di testa o reumatismi - scompaiono non appena si ha qualche motivazione
forte. Le sette, pertanto, ottengono risultati. È vero che si potenziano le
proprie capacità, mobilitandosi per qualcosa - anche per il culto della barbabietola,
si può stare meglio, più determinati, più efficienti e più
dinamici [...]
. Tutti noi siamo tentati a sviluppare il nostro potenziale.
Chi non lo sarebbe? [...]
La gente viene attirata nelle sette perché
non trova più, nel mondo che costruiamo, punti di riferimento, mezzi di mobilitazione,
credibilità nel sistema. Naturalmente siamo tutti responsabili. Non si acchiappano
le mosche con l'aceto. La gente ha bisogno di ideali. Entra in una setta soprattutto
per un ideale. Non ci si deve lasciare trarre in inganno. Le sette impiegano un tipo
di linguaggio che nessuno osa più adoperare altrove!»
In conclusione, la testimonianza di un ex seguace di una setta appare particolarmente
rivelatrice delle motivazioni che possono spingere gli individui ad apprezzare questo
tipo di struttura: «
Prima di tutto credo che esista questo grande male del
secolo, questo male di vivere che è sempre più presente. L'unità
familiare scoppia di frequente, il padre, in particolare, manca spesso o, al contrario,
è troppo presente, per esempio con la sua violenza. Nella setta si cerca la
famiglia, un padre in affitto, un'autorità, un modello che è mancato
a tutti noi. Improvvisamente ci si ritrova con duecento, trecento amici che ti riceveranno,
ti ospiteranno. Ti senti protetto. Ti senti ascoltato. Provi fiducia. Chi entra in
una setta è generalmente idealista, persone che cercano la perfezione, non
sempre ma quasi. Personalmente mi hanno spinto la disgregazione familiare e il desiderio
di ideali. Il guru ci diceva: "Il mondo va male", ed è sufficiente ascoltare
un'ora di informazione televisiva per rendersene conto. C'erano guerre, malattie,
problemi dappertutto. Il mondo va male. Che cosa si può fare su base puramente
individuale per trovare che cosa sia meglio? Ecco quel che il guru ci proponeva. Desideravamo
migliorare la situazione del territorio, del pianeta, degli altri? "Comincia a trasformare
te stesso e trasformerai il mondo". Ci credevo. Cambiai me stesso per trasformare
il mondo.»
È pertanto comprensibile come la visione del mondo proposta dalle sette seduca
un crescente numero di individui provenienti da ogni strato della popolazione francese.
L'ipotesi dell'esistenza di un determinato profilo preesistente all'ingresso nella
setta, e quindi fattore di predisposizione, oggi è stata largamente screditata.
Molti studi hanno dimostrato che il profilo psicologico dei seguaci dei nuovi gruppi
religiosi rientra in un campo normale, anche se l'esistenza di episodi depressivi
sembra costituire un fattore favorevole all'attrazione verso gruppi settari. Come
il Rapporto Vivien ha puntualizzato, «
anche se non si può concludere
l'esistenza o meno di un profilo settario dei clienti, sembra che difficoltà
o sofferenza acute costituiscano, tuttavia, un sottobosco favorevole».
È necessario inoltre sottolineare che il tema del miglioramento personale ha
attratto verso le sette clienti che fino a poco tempo fa erano per loro inaccessibili:
studenti (i quali cercano di migliorare le loro prestazioni al fine di riuscire bene
negli esami), élite intellettuali e in particolare gli scienziati.
Diversi interlocutori della Commissione hanno cercato di spiegare questo fenomeno
con la difficoltà di alcuni scienziati nel sostenere l'idea del dubbio e, di
conseguenza, con l'attrazione che provano verso movimenti che propongono spiegazioni
totali. Inoltre la maggioranza degli intellettuali è convinta della propria
capacità di resistere alle tecniche suggestive delle sette: «
chi più
di un intellettuale è di sicuro non manipolabile? L'uomo della strada può
mantenersi circospetto, ma l'intellettuale dirà: "non sono manipolabile". La
vulnerabilità delle élite giace proprio nella sua convinzione di non
essere facilmente manipolabile».
Da quanto detto sopra ne consegue la particolare difficoltà - per non dire
impossibilità - di definire un profilo dei seguaci delle sette che differisca
da quello della popolazione in generale.
Si possono tuttavia tracciare alcune tendenze:
-
I seguaci provengono in primo luogo dal ceto medio e dalle classi agiate, assai più
raramente dalle classi modeste, il che trova spiegazione parziale nel desiderio della
setta di poter disporre di un pubblico "solvibile";
-
Mentre l'età dei seguaci è estremamente variabile, due sembrano essere
i gruppi dominanti: quello dei giovani adulti (25-35 anni) nelle sette orientali,
gnostiche o New Age, e quello di persone tra i 50-60 anni nei gruppi di preghiera
o terapeutici;
-
L'adesione alla setta rappresenta spesso una risposta ai conflitti sociali o familiari
con cui il potenziale seguace si confronta.
Nello stesso spirito va rilevato che la Chiesa di Scientology ha dichiarato alla Commissione
che «
i suoi seguaci appartengono a tutte le categorie sociali. Sono perlopiù
persone mature e socialmente integrate, considerato che la loro età media è
intorno ai 35 anni».
b) Tecniche di reclutamento sempre più sofisticate
Oggigiorno le tecniche di reclutamento delle sette sono largamente note. Non si basano
in alcun modo su un processo coercitivo, a differenza di certi metodi impiegati quando
il seguace è meglio integrato all'interno della struttura settaria, e contemplano
pratiche di "raccolta di consenso espresso" come vedremo in seguito. Le caratteristiche
dei metodi di reclutamento impiegati dalle sette spiegano la situazione paradossale
del nuovo membro che diviene vittima consenziente della setta.
Le tecniche di reclutamento delle sette sono elaborate su un'ampia diversità
di temi e strumenti, e oggi i percorsi psicologici dei futuri seguaci sono meglio
conosciuti.
Gli argomenti propagandistici impiegati dalle sette sono estremamente vari. Oltre
al tema religioso, si citeranno:
Temi etici: molte sette si presentato, esse stesse o le istituzioni ad esse
collegate, come difensori dell'"etica". Particolarmente significativa a questo proposito
è la rivista della Chiesa di Scientology intitolata
Etica e Libertà.
Diverse associazioni collegate alla Chiesa di Scientology agiscono ufficialmente per
il rispetto dei diritti umani, o della libertà, o della promozione di tolleranza:
si citeranno in particolare il Comitato Francese degli Scientologisti contro la Discriminazione,
la Commissione dei Cittadini per i Diritti Umani [in Italia CCDU], il Movimento per
la Pace in Europa. L'Associazione delle Donne per un Mondo di Pace, la Federazione
Inter-religiosa per la Pace Mondiale, l'Associazione delle Famiglie Internazionali,
e Famiglie e Vita Dipendente appartengono invece alla setta di Moon.
Temi ecologici: la setta "Ecoovie", che predica l'isolamento dalle attività
contemporanee e dalla vita economica e il ritorno al modo di vivere delle tribù
indiane primitive, è conosciuta da diverso tempo per le azioni dell'associazione
"S.O.S. Deserti", che aveva come obiettivo arrestare la progressione del deserto in
Sahel.
Temi medici: le sette curative, come l'Associazione "Invito a una Vita Intensa"
(IVI), sostengono il carattere presumibilmente curabile di malattie per cui la diagnosi
medica è estremamente riservata, o completano la medicina con cure palliative.
Senza sottolineare le polemiche relative alle azioni dell'Associazione Lucien J. Engelmajer
(che amministra i centri "Il Patriarca"), si evidenzia che diverse sette sviluppano
centri di trattamento per tossicodipendenti ("Narconon", per la Chiesa di Scientology).
Temi culturali: nonostante la maggioranza delle sette abbia sviluppato associazioni
su questioni culturali, si citerà in modo particolare Nuova Acropoli, da cui
le varie ANAF (Associazione Nuova Acropoli Francia) propongono conferenze, incontri
e cicli di formazione.
Temi educativi: molte scuole private sono collegate alle sette, e propongono,
attraverso inserzioni affisse sui muri delle grandi città, insegnamento di
supporto o di correzione.
Temi collegati alla trasformazione personale: già si è vista
l'importanza delle sette apparse dopo il 1968. In questa sede si dirà che vengono
principalmente sfruttati dalla Facoltà di Parapsicologia di Parigi, da Scientology,
Meditazione Trascendentale e Famiglia di Nazareth.
Temi collegati al fiorire della sessualità: sono impiegati in particolare
dalle sette Organizzazione Analyse Actionelle, The Family e i Raeliani.
Gli strumenti di propaganda impiegati dalle sette sono estremamente vari: sollecitazioni
per strada o porta a porta, diffusione di riviste, pubblicità tramite esposizioni
o stampa, conferenze, cicli di formazione. Qualsiasi siano i soggetti o gli strumenti
impiegati dalle sette, i passi psicologici del futuro adepto sembrano essere oggi
meglio conosciuti.
Come sottolinea il Dott. Jean-Marie Abgrall (Autore de
Il Cervello Prigioniero),
«
il reclutamento del seguace transita per tre fasi attraverso le quali si
otterrà gradualmente l'adesione; al contempo appare una forma di dipendenza
intellettuale ed emotiva. In cambio il nuovo seguace sarà sedotto, persuaso
e infine affascinato dalla setta e dai suoi membri reclutatori.»
La prima fase di reclutamento è naturalmente quella della seduzione. Ha lo
scopo di proporre un'alternativa tentatrice alle difficoltà della vita quotidiana.
È raro che i futuri seguaci si presentino spontaneamente alla struttura settaria:
i primi contatti generalmente avvengono su iniziativa degli agenti reclutatori della
setta, valutati in prima persona sull'efficacia del loro proselitismo.
Il principio di seduzione vuole che il primo contatto sia inteso a sostenere il processo
di identificazione tra reclutatore e reclutato. Questa identificazione poggia su un
certo numero di criteri che rendono possibile, al potenziale seguace, percepire una
corrispondenza tra se stesso e il suo interlocutore. Questo feeling può essere
ottenuto per somiglianza di atteggiamento, o approvazione sistematica della forza
persuasiva delle domande espresse dal futuro seguace. Il successo di questa fase seduttiva
è naturalmente profondamente condizionato dal tipo di pubblico a cui il reclutamento
è diretto, e pertanto al luogo di incontro che viene generalmente stabilito
in base alla densità della frequentazione. Il Dott. Abgrall specifica perciò
che «
le "vendite porta-a-porta" (tipiche dei Testimoni di Geova) impiegheranno
sollecitatori in famiglia (padre, madre, figli o simili) essendo il reclutamento familiare
spesso illusorio e condotto senza reali vincoli in famiglia. L'"ambito giovanile dinamico"
degli Scientologisti sarà più adatto alla propaganda in città
universitarie, club salutisti o caffè all'aperto [...]
. Chi non riconosce
i giovani evangelisti Mormoni con i loro capelli tagliati corti, l'eterno blazer blu
e la cravatta discreta? Come non notare l'impressione di buona eleganza, buona ma
un po' troppo all'antica dei Testimoni di Geova? Tutto questo è oggetto di
scelte deliberate derivanti da un preciso studio dell'immagine da trasmettere al prossimo.»
Il sentimento di identificazione viene ottenuto inoltre attraverso la scelta degli
strumenti impiegati per il contatto iniziale: se il famoso "test della personalità"
della Chiesa di Scientology può suggerire che ogni passante sia importante,
l'organizzazione di cicli di conferenze su civiltà antiche interesserà
più studenti della facoltà di storia che non di economia, mentre altri
saranno maggiormente attirati dall'iniziazione a tecniche di comunicazione o di miglioramento
dell'efficienza. Si ricorderà infine che il principio di seduzione è
stato accuratamente impiegato, nella sua logica definitiva, da David Mose, fondatore
della setta dei Bambini di Dio, che predicava chiaramente il "pescare l'amore" o l'"adescamento
missionario" per reclutare nuovi seguaci, e il cui movimento venne dissolto nel 1978
per prostituzione.
In ogni caso il reclutatore deve avere una buona capacità di percepire il sistema
di riferimento di chi l'ascolta, le sue componenti emotive.
La seconda fase del reclutamento, una volta stabilite le presunte linee di affinità,
consiste nel persuadere il futuro seguace della credibilità del linguaggio.
Lionel (
Persuasione, PUF, 1985) definisce le "4C" [componenti] di una sana
comunicazione persuasiva: un messaggio, per essere persuasivo e al contempo riconoscere
la presunta libera volontà del possibile convertito, deve essere credibile
(è necessario che sia basato sull'evidenza), coerente (assenza intrinseca di
contraddizioni), conforme (continuità sull'argomento) e congruente (adeguatezza
tra messaggio e aspettative dell'ascoltatore). L'obiettivo del reclutatore, nel campo
del proselitismo, consiste nel fare in modo che l'ascoltatore passi gradualmente dal
mondo reale a quello del credo, senza scatenare il fenomeno del rigetto. Questo passaggio
progressivo è ottenuto con falsificazione (travestimento della realtà),
simulazione (rendere credibile un messaggio erroneo), dissimulazione, calunnia, ambiguità,
tutte tecniche che rendono possibile adattarsi alle aspettative dell'ascoltatore,
e passare dalla persuasione alla mistificazione. Queste tecniche, in sé, non
sono biasimevoli; in ogni caso esse costituiscono la base per ogni tipo di marketing
e non sono punibili dalla legge. Una delle personalità sentite dalla Commissione
ha pertanto presentato la difesa a cui si possono appellare le sette: «
Qualsiasi
cosa è manipolazione, non si può far nulla. Affari, politica, i processi
dell'amore, la discussione democratica, la pubblicità, la televisione: tutti
tendono a manipolare. In ogni caso non ci si deve far prendere dal panico: chiunque
nel mondo manipola chiunque nel mondo.»
Si vedrà che il pericolo del linguaggio persuasivo usato dalle sette non è
tanto nel linguaggio adoperato, quanto nelle conseguenze dell'adesione a cui esso
conduce.
L'ultima componente dei passi che conducono all'adesione è il fascino, generalmente
ottenuto al momento dell'incontro con il nucleo centrale delle dinamiche settarie
(risultati positivi di un test, assistere a un rituale, incontrare il guru ecc.),
che introdurrà il carattere magico nella relazione tra il futuro seguace e
la setta, causerà l'irruzione dell'universo simbolico della stessa e condurrà
al desiderio di impegnarsi.
Questa rapida panoramica dei caratteri dominanti delle tecniche di reclutamento impiegate
dalle sette mostra le particolari caratteristiche dei gradini volti ad ottenere il
consenso espresso del futuro seguace, ed illustra che le tecniche impiegate non sono
tecniche di coercizione, ma di persuasione: il seguace è formalmente d'accordo.
Diversi interlocutori della Commissione hanno posto in risalto questo paradosso: l'originalità
dei gruppi settari sta nel fatto che, in particolare durante il processo che conduce
all'adesione, la vittima è attore [attore nel senso letterale del termine,
cioè di chi agisce - NdT]. Si può fare un certo parallelismo con le
fasi della tossicodipendenza: «
Abbiamo controversie con i genitori dei tossicodipendenti.
Essi pensano - e in un certo senso hanno ragione - che senza l'orribile spacciatore
loro figlio sarebbe stato un angelo. Dimenticano che i nove decimi della strada che
il loro infelice figlio ha percorso, con o senza persone responsabili, è stata
per sua volontà, per poi cadere nelle braccia del suddetto spacciatore. Non
si dovrebbe escludere la quota di volontarietà del seguace, che non è
uno sprovveduto da manipolare - siete voi, sono io - ma [...]
è entrato
deliberatamente». A questo proposito, un'immagine usata da una persona sentita
dalla Commissione sembra particolarmente adatta a rendere comprensibili i gradini
percorsi dal futuro seguace: «
le sette non sono reti che cadono dall'alto
sulle persone, ma nasse entro cui ci si infila».
c) Potere finanziario
È innegabile che un certo numero di sette disponga di mezzi finanziari particolarmente
significativi.
Lafayette Ron Hubbard, fondatore di Scientology, in un suo discorso a Newark ha, tra
le altre cose, dichiarato non senza un certo cinismo: «
se si vuole veramente
diventare milionari, il modo migliore è fondare la propria religione.»
Questo fatto è naturalmente riconosciuto dalla maggioranza dei leader di setta
sentiti dalla Commissione, anche se sono stati assai evasivi sugli esatti bilanci
delle loro associazioni. Una stima degli stessi resta perciò la principale
preoccupazione di chi si oppone alle sette, e pertanto si incorre nel rischio di sovrastimarli
in maniera considerevole. Detto questo, se la setta ritiene che le informazioni in
circolazione non siano conformi alla realtà, è su di essa che ricade
l'onere di illustrare con trasparenza i propri mezzi finanziari, il che è molto
lontano da quanto avviene. Le sette hanno pochi motivi per lamentarsi - cosa che comunque
non mancano di fare - sulla mancanza di obiettività nei giudizi relativi alla
loro base finanziaria.
Il lavoro collettivo svolto dal Centro Roger Ikor,
Sette, Emergenza Statale,
contiene diverse informazioni che rendono possibile acquisire consapevolezza sul vero
impero finanziario che certe associazioni rappresentano.
I casi della setta di Moon o di Scientology sono troppo noti per essere qui sottolineati.
A proposito della Meditazione Trascendentale, CCMM fa notare che il diritto di iniziazione
viene calcolato sulla base dello stipendio mensile, e che il prezzo di un corso di
Sidhi ammonta a FF 40.000 [circa 11,8 milioni di lire nel 1999 - NdT].
La stessa fonte suggerisce che il contributo richiesto per entrare nel Movimento Raeliano
francese è del 3% del reddito annuo netto, del 7% per il movimento internazionale,
e del 10% per l'appartenenza al "governo mondiale".
Il potere finanziario della Soka Gakkai deriva, secondo la stessa fonte, dai suoi
recenti investimenti immobiliari (campo di Forging Mills a Trets, castello delle Rocce
con Castori).
L'importanza delle somme in oggetto chiarisce la strategia di molte associazioni che
scelgono di costituirsi in paesi che hanno una legislazione fiscale "tollerante":
ne consegue che molte prediligono gli Stati Uniti (dove il Primo Emendamento della
Costituzione viene interpretato in modo estremamente liberale), diversi stati dell'America
meridionale o ex paesi comunisti.
In generale i leader di setta sentiti dalla Commissione non negano questo potere finanziario,
arrivando al punto, non senza humor o cinismo, di affermare che le loro associazioni
non rappresentano religioni che predicano la povertà come virtù.
In generale suggeriscono:
-
Che le loro risorse provengono da contributi volontari versati dai fedeli per compensare
certi servizi (religiosi o meno), dalla vendita di pubblicazioni e da donazioni di
privati;
-
Che i loro conti sono approvati da studi contabili con licenza e di solida reputazione;
-
Che si conformano alle richieste delle autorità fiscali, avendo generalmente
accettato le rettifiche imposte dall'amministrazione.
Alcuni leader arrivano al punto di ammettere i particolari collegamenti che li legano
alle imprese. Nel contributo scritto depositato dalla Chiesa di Scientology di Parigi
alla Commissione, si può leggere: «
Inoltre, come qualsiasi cittadino,
gli Scientologisti lavorano nel mondo degli affari e per questo motivo dirigono imprese
private. A volte succede che sostengano la Chiesa con donazioni, ma questo, in nessun
caso, è un obbligo. È a discrezione personale. Infine esiste una struttura
chiamata WISE il cui scopo è riunire imprese che hanno deciso di applicare
la tecnologia manageriale del Sig. Hubbard, e creare un mondo imprenditoriale dove
regni maggiore etica.»
A proposito degli ex-membri - e la Commissione ne ha ascoltati alcuni - dalle loro
testimonianze risulta che:
-
L'ammontare dei contributi versati supera di gran lunga i servizi resi, e i seguaci,
che spesso sono portati a versare alle sette gran parte del loro reddito, si trovano
addirittura coinvolti in debiti di proporzioni difficili da immaginare;
-
Il carattere volontario di questi contributi può spesso essere soggetto a garanzia,
tanto elevato è lo stato di dipendenza dei donatori verso la setta, il che
li conduce a porsi domande sull'aver mantenuto la propria libera volontà.
Lo stile di vita dei leader conduce a pensare che l'interesse personale degli stessi
venga prima degli scopi religiosi, ufficialmente dichiarati, delle loro associazioni.
Questa situazione non li preoccupa: infatti le associazioni assegnano mezzi significativi
al proselitismo, e istituiscono inoltre strutture legali che permettano loro di aumentare
i mezzi da cui possono trarre profitto.
Il fatto che il Consiglio di Stato abbia finora rifiutato ad alcune associazioni il
beneficio o la possibilità di ricevere donazioni o lasciti dipende da una stretta
interpretazione del carattere delle associazioni che costituiscono i differenti movimenti
religiosi o filosofie.
La sentenza
Association Fraternity of the Servants of the New World (EC, 21/01/1983)
perciò conferma la legalità di un decreto del Primo Ministro che ha
rifiutato l'autorizzazione ad accettare un lascito perché «
ammettere
che l'associazione [...]
abbia come scopo anche l'esercizio di un culto, è
giustificare la sua produzione di edizioni e la diffusione di pubblicazioni dottrinali:
considerato [...]
che non ha questo come scopo esclusivo, è di conseguenza
infondato sostenere che il decreto sotto accusa ha erroneamente confermato la decisione
prefettizia che rifiutava l'autorizzazione a ricevere il lascito.»
In un caso simile (
Associazione Religiosa della Chiesa Apostolica Armena di Parigi,
EC 29/10/90), il Consiglio di Stato, senza evidenziare l'esistenza di una attività
commerciale come nel caso precedente, conferma il rifiuto alla richiesta dell'associazione:
«
considerando che in base all'articolo 2 del suo statuto... lo scopo dell'Associazione
Religiosa della Chiesa Apostolica Armena di Parigi è in particolare di "promuovere
la vita spirituale, educativa, sociale e culturale della comunità armena",
l'associazione richiedente non può, di conseguenza, essere ritenuta avere l'esercizio
del culto quale scopo esclusivo...»
È per tutti questi motivi che un certo numero di associazioni sceglie di distinguere
i diversi poli all'interno delle proprie attività, separando in particolare
le attività esclusivamente religiose, svolte all'interno di associazioni religiose,
dalle attività commerciali (pubblicazioni, librerie) condotte nell'ambito di
imprese registrate.
Questo cambiamento, peraltro perfettamente legale, non può tuttavia non preoccupare,
considerato che la maggioranza delle associazioni esibisce chiaramente (e da un punto
di vista prettamente legale non è possibile biasimarle) la volontà di
assegnare gran parte dei loro mezzi finanziari all'espansione dei loro movimenti:
tutti i leader di setta sentiti dalla Commissione hanno affermato la vocazione della
loro associazione alla diffusione delle loro credenze attraverso il proselitismo.
L'importanza dei mezzi a disposizione di un certo numero di associazioni settarie,
e i documenti ricevuti dai Membri della Commissione testimoniano in particolare il
lusso delle loro attività, giungono a rafforzare in maniera incontestabile
la capacità di attrazione delle sette e ad aumentare l'efficacia delle tecniche
di reclutamento impiegate.
II. - UN FENOMENO MULTIFORME CON RISVOLTI COMPLESSI
A. - UN FENOMENO DIVERSIFICATO
A causa dell'estrema diversità dei movimenti che lo compongono, è particolarmente
difficile tracciare in Francia un quadro completo del fenomeno settario.
Il rapporto del Sig. Alain Vivien suddivideva, nel 1982, le 116 sette elencate in
tre categorie: orientali, sincretiche ed esoteriche, razziste e fasciste.
Informazioni Generali ha recentemente adottato un criterio che rende possibile raffinare
ulteriormente l'analisi. Spiegheremo il metodo adottato dal DCRG e i principali risultati
del suo studio, così come sono stati comunicati su richiesta della Commissione.
1. - Metodi adottati da Informazioni Generali
Il criterio seguito da Informazioni Generali consiste nell'assegnare ogni movimento
studiato ad una "famiglia" di pensiero o pratica [religiosa]. Per la classificazione
sono stati individuati tredici classificatori che, per rendere chiara l'analisi, è
corretto riprendere in breve.
-
Analisi dei criteri di qualificazione dottrinale delle sette
Gruppi "New Age"
Sono state raggruppate sotto questo classificatore le organizzazioni che promuovono
una corrente neo-spiritualista che si rifà all'assoluto come ad una "coscienza
di energia", ed impiegano una varietà di tecniche al fine di porre in collegamento
il fedele e l'assoluto.
Le dottrine New Age, rese popolari da un grande numero di autori, si basano sull'idea
che il mondo sta per entrare in una nuova era, quella dell'Acquario, che corrisponderebbe
a un nuovo risveglio spirituale segnato da profondi mutamenti. Sono pertanto basate
sul millenarismo dell'anno 2000 (il millennio corrisponde ai mille anni di regno attesi
prima del giorno del Giudizio Universale). I sostenitori di queste dottrine puntano
spesso a definire la religione come destinata a sostituire, nel nuovo mondo, le religioni
cristiane dell'Era dei Pesci che a loro volta hanno soppiantato il mosaico di religioni
(Era dell'Ariete) e le religioni babilonesi (quella del Toro).
Come riportato dal dizionario delle religioni, queste dottrine si basano su un dato
numero di convinzioni, tra le quali la «
reincarnazione e la legge del karma.
La conquista spirituale come obiettivo dell'esistenza individuale, e il risveglio
di una coscienza planetaria come fine dell'esistenza collettiva, la natura divina
della coscienza interiore, e il ruolo del corpo come luogo di integrazione cosmica;
una antropologia che lascia spazio a un corpo astrale sottile ed etereo, e una cosmologia
che parla di angeli e di spiriti; la credenza in un Cristo cosmico che anima l'universo
come un'energia sottile, e l'esistenza di incarnazioni cristiche, come Gesù,
che giungono periodicamente a guidare l'umanità verso il suo destino spirituale.»
Gruppi "alternativi"
In generale propongono una diversa organizzazione di circuiti economici, modelli produttivi,
commercio mondiale, rapporti umani.
Di conseguenza il movimento Humana Francia (scuole TVIND) presenta come dottrina l'aiuto
umanitario (primariamente dedicato alle vittime di fame, guerre, malattie, catastrofi),
assistenza con promozione di progetti nel Terzo Mondo e studi intesi a contribuire
alla ricerca sulle cause della povertà e della sofferenza.
Il Movimento Umanista, fondato nel 1969 dall'argentino Mario Rodriguez Cobos, conosciuto
come Silo, è basata sull'ideologia del siloismo, e s'è dato l'obiettivo
di sradicare la violenza e le sofferenze personali a mezzo dello sviluppo individuale
e della trasformazione sociale. Questo movimento è incentrato su solidarietà,
attività non-violente, non discriminazione, lotta ai monopoli, cooperative
e auto-gestione.
Gruppi "evangelici" e "pseudo-cattolici"
Riuniti sotto questi due qualificatori rinveniamo movimenti che, facendo riferimento
alla tradizione cristiana (protestante in un caso, cattolica nell'altro), si raccolgono
attorno a persone (pastori, ex preti) che sviluppano un atteggiamento da guru. Nel
caso dei gruppi "pseudo-cattolici", le loro dottrine sono generalmente così
lontane dalla teologia della Chiesa da essere escluse dalla sua comunione.
Tra i gruppi evangelici più attivi si possono elencare in particolare Alleanza
Universale, Chiesa Evangelica della Pentecoste di Besancon, la Famiglia ("The Family",
ex "Bambini di Dio") e, naturalmente, la setta di Moon.
La setta di Moon (Associazione per l'Unificazione della Cristianità Mondiale)
insegna il fallimento di Gesù, la sua misera morte senza essere stato in grado
di dar vita alla famiglia perfetta. Sarebbe stato assegnato al Reverendo Moon il compito
di creare questa famiglia, addirittura in conformità al desiderio di Gesù
Cristo, che gli è apparso nel 1936. Per raggiungere questo obiettivo, il Reverendo
dovrebbe, in particolare, acquisire un potere economico che gli permetta di sopraffare
Satana. Questa organizzazione è molto rappresentativa dei movimenti evangelici
puri.
Tra i movimenti pseudo-cattolici più attivi si citeranno "Invito alla Vita
Intensa" (cfr. infra) e "Tradizione, Famiglia e Proprietà" [TFP], collegata
all'associazione "Futuro della Cultura".
L'obiettivo della TFP è restaurare la civiltà cristiana (campagne di
"Futuro della Cultura" contro il servizio di messaggi pornografici, la distribuzione
di preservativi, campagne della TFP contro i film "Je vu salue, Marie" o "L'Ultima
Tentazione di Cristo"), ma anche la lotta contro la riforma agraria in Brasile (il
fondatore della TFP è il brasiliano Plinio Corrêa de Oliveira), contro il socialismo
e per la restaurazione della monarchia.
Movimenti "apocalittici"
Predicono tutti un imminente cataclisma mondiale (come quelli già annunciati
dai Testimoni di Geova per il 1874, 1914, 1925 e 1975) riferendosi sia all'Apocalisse
di San Giovanni che alle dottrine induiste dei cicli.
Movimenti "neo-pagani"
Mentre dal punto di vista cristiano i pagani sono membri di popoli non raggiunti dalla
predicazione cristiana, o che l'anno rifiutata, il concetto di neo-paganesimo rivive
come il fare riferimento a divinità differenti da quella della Bibbia. I movimenti
"neo-pagani" generalmente guardano alla mitologia Celtica o Scandinava, e anche all'animismo.
Si citeranno, per la Francia, tre movimenti che professano tali dottrine: Ordine Monastico
di Avvalon, Suicidio delle Rive e Chiave dell'Universo.
Movimenti "satanici"
Questi gruppi hanno in comune il ritorno all'adorazione dell'"Avversario" della tradizione
biblica, Satana, con una abbondante demonologia. Rinveniamo i movimenti che seguono,
scaturiti da tale corrente: Istituto Azazel, Circolo Iniziatico dell'Unicorno Occidentale,
Chiesa Filosofica Luciferina e Croci della Nuova Babilonia.
Movimenti curativi
Le teorie "curative" possono essere definite come quelle che professano una modalità
di cura non riconosciuta dalla scienza medica ufficiale. Il grado di pericolosità
di queste teorie varia a seconda di quanto integrano o sostituiscono tecniche di maggiore
spessore scientifico, e la misura in cui coinvolgono o meno interazioni con ritrovati
prescritti dai medici.
I movimenti curativi ["di guarigione" - NdT] sono estremamente variati. Uno dei più
antichi è la religione Antonista, fondata da Louis Antoine al termine del secolo
scorso. Il concetto di malattia viene rifiutato, così come quello di morte
(credenza nella reincarnazione): è l'intelligenza che crea la sofferenza, e
solo la fede in sé stessi la rimuove, e non l'intervento di professionisti
della salute.
Il movimento HUE Francia (branca francese dell'
Insitute for Human and Universal
Energy Reseach, Inc. ["Istituto per la Ricerca di Energia Umana e Universale"]
- IHUERI) è collegato a tendenze più propriamente New Age o Orientali.
La terapia suggerita consiste nell'«
iniettare energia universale nell'organismo
del paziente [...]
liberando i canali di energia», grazie a un'azione
che si estrinseca nel mantenere aperti i
chakra. Le tecniche della IHUERI coprono
tutte le patologie.
Più recente, e in apparenza cattolica, il gruppo "Invito alla Vita Intensa"
è stato fondato nel 1977 da Yvonne Trubert. La sua dottrina, basata sull'asserzione
del carattere benefico di certe "armonizzazioni" e "vibrazioni", attinge da parecchie
teorie, comprese quelle mediche.
Andrebbe notato che i movimenti curativi reclutano, in proporzioni considerevoli,
tra professionisti della salute, medici o paramedici, fatto che uno degli interlocutori
della Commissione ha interpretato come segue: [il seguente passaggio mi risulta oscuro,
e pertanto ho preferito riprodurre il testo originale, NdT] «
Aujourdõhui,
de nombreux m - ce nõest pas moi qui prendrai position - les e classique. Ils cherchent
donc des voies nouvelles dans les ms que lõon voit fleurir: mn particulier les m amen
ÇÊJõai trouvous sommes en train dõe nouvel arrivant a ainsi la caution de ses confrante,
jõallais dire sur un plan scientifique. Il entre donc dans la secte, il y dle. Tous
les gourous que jõai ntelligence!»
Movimenti "orientali"
Sotto questo qualificatore di riferimento viene compresa un'ampia diversità
di movimenti che fanno riferimento a religioni e dottrine della metafisica orientale
come Buddismo, Induismo e Taoismo. In questa tendenza si possono includere: Associazione
Sri Chinmoy di Parigi, Centro di Meditazione Mahatayama, Federazione Francese per
la Coscienza di Krishna, Maha Shakti Maudir, Missione Snimi Atmananda Afma Bodha Satsanga,
Missione Shi RAM Chandra e, naturalmente, la Soka Gakkai.
La Soka Gakkai afferma di insegnare (a dispetto dello scisma del 1990 con Nichiren
Shoshu) le dottrine di Nichiren, monaco buddista del tredicesimo secolo che professava
una versione nazionalista e intollerante del Buddismo. Al fedele viene garantito l'accesso
a pace e felicità solo se rispetta un certo numero di pratiche, tra cui la
recitazione gonkyo di alcuni capitoli del Sutra del Loto, la recitazione daimoku di
formule di adorazione, la devozione al mandala, la pergamena su cui questa invocazione
è stata iscritta. La Soka Gakkai si propone come religione universale che unificherà
il Buddismo e la società.
Movimenti "occulti"
Per occultismo si intende il credo nell'esistenza e nell'efficacia di pratiche (il
dizionario
Roberts evoca in particolare alchimia, astrologia, cartomanzia,
chiromanzia, divinazione, magia, necromanzia, telepatia) che non sono riconosciute
né dalla religione né dalla scienza, e che richiedono una particolare
iniziazione.
Laddove l'esoterismo postula l'esistenza di una suprema tradizione dell'Uomo che non
gli sarebbe stata rivelata, e che può essere conosciuta solo attraverso l'insegnamento,
l'occultismo insegna la ricerca di capacità di magia iniziatica. Esistono comunque
innumerevoli collegamenti tra i due filoni che autorizzano a parlare di una tendenza
esoterico-occultista.
Secondo questi l'uomo è composto di tre principi (fisico, astrale e divino),
il cui equilibrio è stato spezzato e che è opportuno re-instaurare attraverso
l'iniziazione, che rende possibile recuperare il collegamento tra visibile e invisibile,
ciò che si percepisce e ciò che rifugge i sensi.
Rilevanti in questa tendenza di pratiche assai varie appaiono: Movimento di Ontologia
Metodologica Cultura e Tradizione, Associazione Nuova Acropoli Francia (ANAF), Fratellanza
Rosacroce e l'Ordine degli Scribi Scientifici e dei Misteri Iniziatici. Importante
è inoltre l'Ordine del Tempio Solare, fondato nel 1984 da Luc Jouret e le cui
attività si sono tragicamente concluse il 5 ottobre 1994 (massacri di Morin
Heights e Friburgo, Canada e Svizzera).
Movimenti "psicoanalitici"
Difficili da definire, i movimenti "psicoanalitici" sviluppano varie tecniche pseudo-psicologiche
applicate alla cura di svariati traumi inconsci.
Facoltà di Parapsicologia, Famiglia di Nazareth (fondata sugli insegnamenti
della psicologia esistenziale, confondendo il ruolo dello psicoterapeuta con quello
del Maestro spirituale) sono rappresentativi di questo movimento, di cui la Chiesa
di Scientology appare, tuttavia, l'elemento dominante.
Una rivista dell'associazione, pubblicata in occasione del quarantesimo anniversario
del movimento, presenta le dottrine di Scientology nel modo seguente:
«
Scientology incorpora un insieme di conoscenze derivato da verità
fondamentali. Tra le principali troviamo:
«L'Uomo è un essere spirituale e immortale.
«La sua esperienza si spinge ben oltre la durata di una vita.
«Le sue capacità sono illimitate anche se al presente non vengono sfruttate.
«Inoltre Scientology ritiene che l'uomo sia fondamentalmente buono e che la
sua salvezza spirituale dipenda da se stesso e dai suoi simili, così come dal
conseguimento della fratellanza con l'universo. Perciò Scientology è
una filosofia religiosa nel senso più profondo del termine, perché tende
al completo recupero dell'innata identità spirituale dell'uomo - le sue attitudini,
il suo stato di coscienza e la certezza della sua immortalità. Inoltre, dal
momento che la religione si occupa del confronto dello spirito con se stesso, con
l'universo e con altre forme di vita, ed è primariamente la credenza in esseri
spirituali, Scientology segue una tradizione religiosa antica come l'umanità.
Ma allo stesso tempo, quanto Scientology rappresenta è nel complesso nuovo.
La sua tecnologia religiosa è nuova, la sua organizzazione ecclesiastica è
nuova, e la sua importanza per l'uomo del ventesimo secolo è del tutto nuova
[...]
«
Il primo strumento di applicazione delle verità fondamentali di Scientology
verso il recupero dello spirito umano si chiama auditing. Si tratta della pratica
centrale di Scientology ed è amministrata da un auditor, dal latino audire
,
"colui che ascolta". [...].
«
Per raggiungere questo obiettivo gli auditor di Scientology vengono assistiti
individualmente, conducendoli ad esaminare la loro esistenza attraverso una serie
di gradini attentamente studiati da Ron Hubbard. Seguendo questo processo graduale
le persone possono migliorare la propria capacità di affrontare le cose e di
stare meglio nel loro ambiente - eliminando a uno ad uno gli strati di esperienze
che le opprimono in modo così pesante.
«L'auditing, pertanto, non è una cosa a cui ci si sottomette. I benefici
si ottengono solamente con partecipazione attiva e buona comunicazione.
«L'impiego da parte dell'auditor dell'elettropsicometro, o elettrometro, è
specifico della religione di Scientology ed un aspetto rivoluzionario nel campo dello
sviluppo spirituale. Gli auditor usano l'elettrometro per aiutare a localizzare le
zone di disagio o sofferenza spirituale esistenti al di sotto dell'attuale livello
di coscienza. Quando queste aree dolorose vengono portate alla luce, il soggetto può
esaminarle senza le influenze soggettive che accompagnano le pratiche della consulenza
spirituale delle altre religioni.
«Ron Hubbard ha sviluppato l'elettrometro sapendo che lo spirito trattiene immagini
mentali, autentiche registrazioni delle esperienze passate. Queste immagini contengono
energia e massa. Quando la persona guarda una di queste immagini mentali o pensa a
qualcosa, l'elettrometro registra con precisione i cambiamenti subiti da questa massa
mentale e da questa energia [...]
«
Dianetics ha annunciato la scoperta di una parte finora sconosciuta e pericolosa
della mente, un'area che contiene numerose registrazioni di esperienze dolorose e
di incoscienza sotto forma di immagini mentali. Esse si trovano al di sotto del livello
di coscienza e il loro insieme compone ciò che è chiamato "mente reattiva"
- la fonte di tutte le paure, emozioni, dolori e malattie psicosomatiche. Passo dopo
passo, l'auditing agisce sulla "mente reattiva" fino a che il suo contenuto viene
svelato e i suoi effetti dannosi sull'individuo non vengono rimossi. Quando questo
viene ottenuto, si è raggiunto un nuovo stato dell'essere che in Scientology
è chiamato "Stato di Clear". La personalità fondamentale dell'individuo,
le sue attitudini artistiche, la sua forza personale e il suo carattere individuale,
gentilezza e onestà insite nel suo essere vengono recuperate.
«Clear per l'uomo è un nuovo stato, ma Il Ponte conduce a sommità
di ancora maggiore libertà spirituale. Oltre allo Stato di Clear vi sono i
livelli di Thetan Operante (OT). Il Thetan è lo spirito immortale, l'individuo
stesso, non il suo corpo o la sua mente, cosa che su questi livelli si manifesta in
modo chiaro.
«Lo Stato di Clear è volto ad eliminare ciò che non appartiene
propriamente all'essere spirituale. Lo scopo di Thetan Operante è vincere le
sofferenze dell'esistenza e recuperare la certezza e le attitudini dell'originario
stato spirituale dell'essere. A questo livello l'individuo sa di essere separato dalle
cose materiali come la forma fisica e l'universo fisico. [...]
«
Un'altra pratica fondamentale della religione di Scientology è la
formazione - lo studio dei principi di Scientology. La religione di Scientology offre
molti corsi di avanzamento perché, come si è detto, le verità
scoperte in Scientology possono essere usate per migliorare le condizioni di ogni
area della vita. Detto questo, i corsi di avanzamento più significativi sono
quelli che rendono possibile diventare auditor, considerato che il primo principio
di tutti i corsi è che Scientology è una filosofia religiosa applicata,
e l'avanzamento dipende dall'applicazione.
«Il cammino che gli Scientologisti compiono ricevendo auditing e studiando gli
scritti di Scientology è chiamato "Il Ponte". Questo richiama alla mente un
concetto antico - una via immaginata da lungo tempo che collega l'abisso esistente
tra lo stato attuale dell'uomo e livelli di coscienza molto più alti. Il Ponte
è composto da passi graduali in modo che i benefici acquisiti siano progressivi,
prevedibili e chiari. [...]
«
Questa è l'essenza di Scientology: Il Ponte, auditing e corsi; ciò
viene fatto ogni giorno dell'anno in tutte le chiese di Scientology del mondo. La
missione di Scientology è niente di più e niente di meno che il recupero
dello spirito umano. E quattro decenni dopo la fondazione della Chiesa, è questa
attitudine al raggiungimento dell'obiettivo che risale alla notte dei tempi che fa
in modo che sempre più uomini e donne di tutti gli ambienti e culture si rivolgano
a Scientology».
Movimenti UFO
L'UFOlogia è la credenza in una pluralità di mondi abitati e nella realtà
dei "visitatori dallo spazio"; in altre parole, postula l'esistenza degli extraterrestri.
L'associazione meglio conosciuta in questa area appare senza dubbio il movimento Raeliano.
Il movimento Raeliano è stato fondato nel 1975 da Claude Vorilhon. Nel 1973
questi sarebbe stato contattato dal Presidente del Consiglio degli Eterni per diffondere,
come profeta, la nuova religione atea. Questa religione è basata sulla credenza
nell'esistenza degli Elhoim, abitanti di un pianeta a nove miliardi di chilometri
dalla Terra, e creatori scientifici di ogni forma di vita sul nostro pianeta. Essi
gli avrebbero rivelato il vero significato degli eventi raccontati nella Bibbia (la
balena di Jona sarebbe un sottomarino atomico, la torre di Babele un meteorite) e
ispirato il suo messaggio basato sulla critica del sistema democratico a beneficio
della "geniocrazia", la gerarchia di razze umane e la promozione di valori eugenici.
La "Meditazione Sensuale" che rende possibile raggiungere l'"orgasmo cosmico" costituisce
una delle pratiche predicate dai Raeliani, sempre alla ricerca di un luogo - e di
risorse - favorevoli alla costruzione di una ambasciata dove gli Elhoim giungeranno
per stringere un contatto ufficiale con l'uomo.
Movimenti sincretici
Sotto il termine "sincretico" si colloca l'insieme eterogeneo di movimenti che presentano
una sintesi tra diverse religioni, comprese le primitive, e anche tra tradizioni Orientali
e Occidentali. Questa tendenza contempla movimenti estremamente vari, come il dominio
di Efeso, Seimeikyo Europe, e l'Associazione di Meditazione in Francia.
Le due associazioni che raccolgono il maggior numero di seguaci sono indubbiamente
i Cavalieri del Loto d'Oro e la Fratellanza Universale Bianca.
Fondata da Omraam Mikhaël Aïvanhov nel 1947, quest'ultima si presenta in forma di
scuola iniziatica che propone un esoterismo sincretico basato sul culto del Sole,
le leggi del karma e la "galvanoplastica spirituale".
L'associazione dei Cavalieri del Loto d'Oro fu fondata nel 1967 da Gilbert Bourdin;
la sua principale dottrina è l'
aummismo, che professa che la prima parola
di Dio all'inizio della creazione dell'universo è stata "Aum". Come conseguenza,
i Cavalieri si dedicano ad una pratica che consiste nell'emissione un milione di volte
del suono "om", e nella recitazione del mantra "Om Ah Hum", che si suppone neutralizzi
le vibrazioni delle forze occulte. Lo scopo di questa nuova mistica universale e sincretica,
in grado di avvicinare Est e Ovest, è salvare la terra e il cosmo dall'autodistruzione
per l'instaurazione dell'età dell'Oro e la sua nuova società.
Gilbert Bourdin, alias il Cristo Re della Nuova Alleanza, alias Hamsah Manarah, alias
Melchizedek, nel 1990 si è autoproclamato "Messia multiplanetario", a seguito
di una lunga sequela di schermaglie contro una moltitudine di nemici. La città
santa di Mandarom è insediata a Castellane.
Informazioni Generali, ove necessario, al fine di raffinare l'analisi ha integrato
il "tipo dominante" con un "tipo associato", attenendosi ai criteri già illustrati.
-
Il concetto di tipi "dominanti" e "associati"
L'analisi ha condotto, per esempio, a distinguere all'interno dei movimenti "New Age"
le sette che possono essere inquadrate solo come parte di questo movimento, da quelle
dottrine che attingono elementi da tendenze "curative", "sincretiche" e "Orientali".
Allo stesso modo è possibile, all'interno dei movimenti apocalittici, distinguere
i movimenti "evangelici" da quelli più specificatamente "orientali".
Mentre la dottrina dei Testimoni di Geova è troppo nota perché sia necessario
ripercorrerla in questa sede, la Chiesa Universale del Bene è un'altra setta
di tipo "apocalittico/evangelico". Fondata dall'americano Herbert W. Armstrong (1892-1896),
si è sviluppata in Europa negli anni '50. La sua dottrina è basata sull'"Anglo-Israelismo",
secondo cui i veri Israeliti, discendenti dalle dodici tribù d'Israele, sono
gli anglosassoni e gli europei dell'Occidente. La restaurazione della Chiesa Anglo-Israelita
insegna a riconoscere nella Regina d'Inghilterra la legittima erede del Regno di David.
La regina dovrà comunque cedere il suo trono a Cristo quando questi tornerà
sulla terra.
L'Università Spirituale Internazionale di Brahma Kumaris è più
rappresentativa della tendenza orientale all'interno delle sette apocalittiche. Fondata
da Brahma Baba Lekk Raj, l'Università annuncia l'imminenza di un olocausto
nucleare e la sopravvenienza del mondo futuro. Nell'attesa di questo evento, la pace
interiore dell'uomo può derivare da un certo numero di pratiche, la più
elevata delle quali è il Rajah-Yoga.
Si specifica infine che nell'ipotesi - assai frequente - in cui una setta non possa
essere inserita in una singola corrente di pensiero, Informazioni Generali ha cercato
di considerare come tipo dominante quello a cui sia attribuito empiricamente ed implicitamente
il più alto grado di pericolosità. Pertanto, i criteri "apocalittici",
"curativi", "psicoanalitici" e "satanici" sono generalmente posti davanti ai nove
altri possibili tipi che potrebbero essere riscontrati per la setta considerata. Una
setta il cui nome evochi spontaneamente un movimento orientale (per esempio "Sri Sathya
Sai"), sarà di conseguenza classificata come relativa alla tendenza "curativa",
in quanto diversi elementi del suo messaggio sono manifestamente taumaturgici.
2. - Risultati dell'indagine
L'analisi che Informazioni Generali ha svolto su questa base e comunicato alla Commissione,
da una parte rende possibile praticare una distribuzione delle sette tra le varie
correnti di pensiero e, dall'altra, rappresentare il vasto profilo dell'evoluzione
del movimento settario.
Distibuzione delle sette tra le correnti di pensiero
La distribuzione delle sette per tipo dominante rivela il peso dominante della tendenza
"New Age". Tra le sette prese in considerazione da Informazioni Generali (173 in totale),
49 sono elencate come "New Age", 19 come "Orientali", 18 come "Curative", 16 come
"Occulte", 15 come "Apocalittiche" e 13 come "Evangeliche". Le categorie di "Pseudo-cattoliche",
"Psicoanalitiche" e "Sincretiche" raccolgono ciascuna 9 movimenti. Infine le tendenze
"UFO" (5 movimenti), "Alternative" (4 movimenti), "Sataniche" (4 movimenti) e "Neo-pagane"
(3 movimenti) costituiscono senz'altro una minoranza.
Dei 173 movimenti studiati, 69 vengono inseriti in una singola corrente di pensiero.
Uno studio della distribuzione delle "tipologie associate" delle restanti 104 sette
evidenza la prevalenza del criterio "curativo" (citato 46 volte) e del criterio "New
Age" (20 casi). Gli altri tipi associati sono evocati meno di dieci volte.
Se si ragiona in termini di numero delle strutture, si nota ovunque una consistente
diversità all'interno del movimento settario: l'applicazione dei due criteri
"tipo dominante" e "tipo associato" conduce ad enumerare 56 categorie di sette. Nessuna
di queste categorie comprende più di cinque movimenti, con sei eccezioni degne
di nota:
-
Il movimento "New Age/Curativo" comprende 20 movimenti il cui numero di seguaci è
tuttavia ridotto (eccetto che per Hue-Francia).
-
Il movimento "New Age" puro comprende 17 movimenti con un pubblico relativamente esiguo
(meno di 500 seguaci).
-
Il movimento "Orientale" puro comprende 9 strutture di cui alcune raccolgono un alto
numero di seguaci (Sri Chinmoy, Shri RAM Chandra, Soka Gakkai);
-
Il movimento "Evangelico" puro riunisce 8 movimenti con seguito limitato;
-
Il movimento "Curativo/New Age" raccoglie 6 strutture con seguito limitato;
-
Il movimento "Evangelico/Curativo", sebbene non numeroso in termini di numero di gruppi
(5), ha un forte seguito, che comprende Alleanza Universale, La Chiesa Evangelica
della Pentecoste di Besancon, la Chiesa Neo-apostolica, il Mondo di Fede e Vita Cristiana
in Francia.
Uno studio ristretto alle sole sette il cui numero di seguaci è relativamente significativo (superiore a 500), ci porto a realizzare l'impressione di una forte prevalenza delle sette del tipo "New Age" o "Curativo".
TIPOLOGIA DELLE SETTE IL CUI NUMERO DI SEGUACI È SUPERIORE A 500
Nome della setta |
Tipo dominante |
Tipo associato |
Alleanza Universale |
Evangelico |
Curativo |
ANTHROPOS - Associazione per la Ricerca dello Sviluppo Olistico dell'Uomo |
New Age |
Curativo |
Associazione Testimoni di Geova |
Apocalittico |
Evangelico |
Associazione Lucien J. Engelmajer |
Curativo |
Psicoanalitico |
Associazione SRI Chinmoy di Parigi |
Orientale |
Associazione Subud di Francia - Susila Dharma Francia |
Orientale |
Sincretico |
CEDIPAC SA (ex-GEPM) |
Evangelico |
Cavalieri del Loto D'Oro |
Sincretico |
Comunità dei Piccoli Fratelli e Piccole Sorelle del Sacro Cuore |
Pseudo-Cattolico |
Culto Antonista |
Curativo |
Sincretico |
Dominio d'Efeso |
Sincretico |
New Age |
Chiesa di Scientology di Parigi |
Psicoanalitico |
Curativo |
Chiesa Evangelica della Pentecoste di Besancon |
Evangelico |
Curativo |
Chiesa Neo-apostolica di Francia |
Evangelico |
Curativo |
Chiesa Universale di Dio |
Apocalittico |
Evangelico |
Chiesa Universale del Regno di Dio |
Curativo |
Evangelico |
Chiese Internazionali di Cristo in Francia |
Apocalittico |
Evangelico |
Energia Umana e Universale Francia - HUE Francia |
New Age |
Curativo |
Fratellanza Universale Bianca |
Sincretico |
Curativo |
Fratellanza di Nostra Signora |
Pseudo-Cattolico |
Istituto di Scienza Vedica Maharishi Pargi - C.P.M. - Club della Meditazione |
Orientale |
Curativo |
Invito alla Vita Intensa |
Pseudo-cattolico |
Curativo |
Occhi Aperti |
Apocalittico |
Curativo |
Casa di Giovanni |
New Age |
Sincretico |
Mondo della Fede - Mondo Evangelizzatore |
Evangelico |
Curativo |
Movimento Graal in Francia |
Curativo |
Occulto |
Movimento Raeliano Francese |
UFO |
Curativo |
Cultura e Tradizione di Ontologia Metodologica |
Occulto |
UFO |
Paris Dharma Sah - Lotus Sangha di Buddismo Sociale Europeo |
Orientale |
Curativo |
Missione Shri Ram Chandra Francia |
Orientale |
Società Internazionale di Trilogia Analitica |
Psicoanalitico |
Curativo |
Soka Gakkai International Francia |
Orientale |
Unione di Associazioni, Centri e Gruppi di Sri Sathya Sai |
Curativo |
Orientale |
Università Spirituale Internazionale di Brahma Kumaris |
Apocalittico |
Orientale |
Vita Cristiana in Francia - Centro di Vita Cristiana |
Evangelico |
Curativo |
Viswa Nirmala Dharma - Sahaja Yoga |
Orientale |
Apocalittico |
Si pone in evidenza inoltre che le tendenze "Orientale", "Evangelica" e "Apocalittica" comprendono rispettivamente 7, 6 e 5 movimenti, laddove quella "New Age" ne racchiude solo 3.
Inoltre, se la tendenza "Curativa" raccoglie solo 5 sette, questo criterio viene citato
15 volte come tipologia associata.
Il lavoro svolto da Informazioni Generali fornisce, oltre a un quadro del fenomeno
settario, elementi che rendono possibile seguire la sua evoluzione sul medio periodo.
Evoluzione tipologica del fenomeno settario
È possibile riscontrare le seguenti grandi tendenze nell'evoluzione del fenomeno
settario.
-
La "New Age" appare responsabile della ritirata dell'"Alternativo" e della preparazione
dell'"Apocalittico".
La "New Age" è una tendenza spirituale e filosofica "piglia-tutto" importata
dagli Stati Uniti alla metà degli anni '80, ed appare la numero uno nella competizione
fra le sette alle soglie del terzo millennio. Di fatto, nuovi gruppi o network dedicati
all'"Età dell'Acquario" vengono creati quasi ogni giorno laddove, nello stesso
tempo, le sette significative e ormai vecchie (FBU, Nuova Acropoli) cercano di "rinverdire"
le loro dottrine incorporando temi "New Age".
Un'autentica nebulosa, composta sia da semplici organizzatori di corsi di addestramento
alla ricerca di clienti che da veri e propri guru che controllano una struttura, la
"New Age" diviene nociva nel momento in cui può predisporre i suoi seguaci
a prendere, per esempio, strade più pericolose di tipo "apocalittico".
L'avvicinarsi dell'anno 2000, infatti, corrisponde a una considerevole moltiplicazione
dei gruppi "apocalittici" o millenaristi, in parte a causa del male interpretato messaggio
(fondamentalmente ottimista) dei "New Ager". Inoltre, grandi battaglioni di seguaci
delusi provenienti dalle fila evangeliche (Testimoni di Geova, Avventisti...) o dai
movimenti sincretici potrebbero andare a ingrandire il movimento.
In ogni caso, il movimento "New Age" ha fatto regredire in proporzioni considerevoli
il dominio esclusivo del movimento "alternativo", che era fermamente ancorato al panorama
settario fin dagli anni '70 (comunità di "ritorno alla terra" con carattere
tribale come Ecoovie).
-
Le sette "Orientali" si sono rinnovate
Le attuali sette "Orientali" sono il nocciolo duro e le eredi delle sette religiose
dominanti negli anni '70 e '80. Gruppi come Krishna, Meditazione Trascendentale e
Soka Gakkai sono generalmente le sole superstiti, laddove sono comparse correligionari
importanti (HUE, sette giapponesi...). La spiritualità orientale ha sempre
affascinato, anche se oggigiorno è in competizione con gruppi "New Age" e incorpora
sempre più precetti "curativi" particolarmente dannosi.
-
Il dominio di componenti "curative" invade la maggioranza delle tendenze settarie,
seguendo l'esempio "New Age"
Con la componente "New Age", ora nel panorama settario le pseudo-terapie di origine
divina o "naturale" operano su larga scala. Confinata fino ad anni recenti nella sfera
delle religioni orientali (Mahikari, HUE...) o cristiane (IVI, gruppi evangelici...)
oggigiorno la componente "curativa" dominante è stata trapiantata anche nella
maggioranza di tendenze settarie su larga scala (occultistica, sincretica, psicoanalitica)...
quando non è sufficiente some singolo obiettivo della setta (Federazione Internazionale
per lo Sviluppo dell'Alimentazione Istintiva).
Imponendosi con gradi diversi, dal semplice predicatore a procedimenti "terapeutici"
completi, questa componente dominante presenza altresì pericoli variabili che
dipendono dall'affermare o meno di poter curare le malattie più gravi, e se
prescrivono il rifiuto della medicina ufficiale.
-
Il vasto "occulto" sembra scarsamente minacciato dai suoi saldi vicini "neopagani"
e "satanici"
Oltre ai numerosi movimenti esoterici non presi in considerazione (Rosacroce AMORC,
Martinisti...), strutture multiple di tradizione neo-templare, iniziatica ecc. perpetuano
una tendenza "occulta" che oggi viene spesso ibridata con contributi delle correnti
"New Age" o "curative". Il margine di queste fratellanze, che spesso sono principalmente
interessate all'assistenza finanziaria dei loro membri, da tempo immemorabile ruota
attorno a gruppi neopagani ("Druidi"...) o Satanici (WICCA...) il cui aspetto folcloristico
non dovrebbe far dimenticare l'ideologia elitaria, aggressiva e frequentemente razzista.
Sulla scacchiera settaria, tutte queste tendenze "magiche" sembrano essersi spostate
di poco. Tuttavia l'estrema segretezza di alcuni di questi gruppi non rende possibile
individuarli sistematicamente, e i gruppi satanici ispirano timori che non dovrebbero
essere presi alla leggera perché, seguendo l'esempio dei loro "correligionari"
degli Stati Uniti o dei paesi Scandinavi, è probabile che i Luciferiani francesi
abbandonino le loro attuali attività folkloristiche per azioni criminali: profanazioni
di cimiteri, traffico di droga, reati di sangue...
-
Le tendenze "evangeliche", "pseudo-cattoliche" e "sincretiche" resistono abbastanza
bene
Come nel caso della tendenza orientale, i cui aspetti esotici mantengono i ranghi
sulla scena delle sette, questi movimenti religiosi dominanti sperimentano sempre
più il bisogno di sviluppare, su base puramente addizionale e remunerativa,
insegnamenti (e servizi) incentrati sulla cura divina. Le "piccole chiese" dirette
da falsi vescovi si stanno altresì mantenendo con l'uso caricaturale di rituali
cattolici romani o orientali.
Dall'altra parte i movimenti evangelici dominanti, spesso animati da autentici pastori
naufragati nel ruolo di guru, beneficiano sempre della libertà di prosperare
ai loro margini offerta dalle strutture Protestanti ufficiali. I gruppi sincretici,
da parte loro, resistono con difficoltà alla vaghezza "New Age".
-
È innegabile la passione per le sette "moderne" che sostengono di avere basi
psicoanalitiche
Senza dubbio, nelle dinamiche settarie degli anni recenti, la tendenza "psicoanalitica"
occupa il terzo posto su un podio già ricoperta dalla "New Age" e dai movimenti
"curativi". La difficoltà di operare una precisa descrizione che descriva questo
trend spiega perché l'informazione quantitativa ad esso relativa traduce
la sua influenza solo in modo estremamente carente.
Con avanguardie come Scientology, oggi questa tendenza sembra essere uno dei sostituti
privilegiati delle dottrine religiose tradizionali. È sufficiente osservare
la proliferazione di dispensari che propongono corsi di addestramento e seminari di
"sviluppo personale"... finanziati a volte all'interno di strutture di formazione
vocazionale.
Esistono certamente più "clienti" che "fedeli", ma i casi di derive settarie
si moltiplicano. Il danno causato alle vittime è particolarmente serio (rovina,
pazzia, suicidio...) poiché, in questo tipo di setta, le tecniche di manipolazione
mentale sono estremamente sofisticate.
-
La tendenza "UFO" resta contenuta ma prospera
Guidati dal movimento Raeliano e da Siderella, gli "ufisti" non fanno molta scuola.
Il potere umano progredisce meno degli addebiti per i servizi suggeriti dalla persona
in carica. Qui di nuovo l'aspetto pittoresco nasconde spesso concetti più inquietanti,
come la "geniocrazia" (o "governo delle élites") dei Raeliani.
B. - PRATICHE SPESSO PERICOLOSE
I pericoli che le sette presentano, altrimenti chiamate "derive" settarie, meritano
la nostra maggiore attenzione. Di fatto sono questi i pericoli che giustificano l'indagine
dettagliata che deve portarli all'attenzione pubblica e, ricordiamo, ha condotto all'istituzione
della nostra Commissione di Inchiesta. È pertanto consigliabile analizzarli
nel dettaglio.
Tuttavia, prima di procedere, è necessario chiarire un possibile malinteso:
non tutti i movimenti spirituali differenti dalle religioni tradizionali, movimenti
che comunemente vengono definiti sette, sono pericolosi. Prendiamo ad esempio i Battisti,
i Quaccheri, i Mormoni. Il loro ruolo può, a volte, essere addirittura considerato
assai positivo: «
Nelle sette incontrate il meglio e il peggio [...].
A volte, attraverso le sette, alcuni trovano un senso di appartenenza a un gruppo
caldo e cordiale, altri rinvengono un indirizzo di vita, altri ancora vengono sfruttati.
Tra i miei pazienti alcuni sono entrati in una setta. Non vorrei che ne uscissero
per nessuna ragione al mondo, perché la setta agisce come loro tutore temporaneo.»
Pertanto la Commissione è stata molto cauta nel non fare un amalgama tra tutti
i gruppi spirituali esistenti. Ha ritenuto di doversi limitare all'esame degli effetti
dannosi causati solamente dalle sette pericolose. E questo per cercare di diffondere
al meglio i mezzi per contrastarle. Questi effetti negativi sono stati denunciati
in più occasioni, sia dalla stampa che dalle stesse autorità pubbliche.
Il Rapporto di Alain Vivien del 1983, l'opinione della Commissione Consultiva nazionale
sui Diritti Umani del 10 Dicembre 1993 e le risposte del Governo alle Interrogazioni
Parlamentari ne testimoniano alcune, così come, sulla scena internazionale,
i rapporti del Sig. Richard Cottrell del Parlamento Europeo del 1984 o di Sir John
Hunt del Consiglio d'Europa nel 1991. Inoltre, durante i suoi lavori, la Commissione
ha notato che nessuno ne ha contraddetto l'esistenza.
Per analizzare i pericoli esistenti in un certo numero di sette, la Commissione stessa
si è basata principalmente su due fonti informative che garantiscono grande
obiettività: per la precisione, ordini di tribunali giudiziari e dati raccolti
da Informazioni Generali. Ha inoltre impiegato, in misura minore e con la prudenza
necessaria, la testimonianza diretta di ex seguaci.
I seguenti punti rilevano che, se le sentenze dei tribunali testimoniano molte illegalità
commesse dalle sette o da alcuni dei loro membri, forniscono solamente un resoconto
assolutamente incompleto dei loro molteplici pericoli.
1. - Molteplici e svariate illegalità
Da tutte le sentenze a cui la Commissione ha avuto accesso, in particolare quelle
fornite dalla direzione degli Affari Penali e dal Ministero di Giustizia, emerge che
molte sette sono state responsabili, negli ultimi dieci anni, di illegalità.
Esse concernono sei campi principali [dei quali si riportano in seguito esempi specifici
- NdT]: attacchi fisici alla persona umana, maltrattamenti, aggressione aggravata,
sequestro, omissione di soccorso, abuso della professione medica.
Il tribunale di Versailles ha stabilito, nella sua sentenza dell'8 e 9 febbraio 1995
(N. 234) che il Sig. e la Sig.ra Mihaes, leader della setta "La Cittadella", si sono
resi colpevoli, tra l'altro, di violenza su un minore quindicenne, allontanamento
e sequestro. Il resoconto dei fatti stilato dalla Corte è eloquente:
«Atteso che il Sig. Solomon, che ha fatto parte di questo gruppo [La Cittadella]
dal 1974, ne è fuoriuscito nel 1990, è rientrato qualche tempo dopo
con la moglie, laddove i loro due figli maggiorenni Karen e Pascal come la figlia
minore Dana Solomon erano rimasti nel movimento;
«Che il Sig. Solomon e la moglie il 25 agosto 1991 erano riusciti a riavere
con difficoltà la figlia Dana, che all'epoca si trovava presso il castello
di Courcillon in custodia presso la famiglia Mihaes;
«Che Dana Solomon spiegava che in questa comunità i figli erano di norma
separati dai genitori e che venivano sottoposti a vari maltrattamenti inflitti loro,
in particolare dalla Sig.ra Mihaes, Sig.ra Esther Antoine e Sig. Axel Schmidt;
«Che lei stessa, in diverse occasioni, è stata battuta, sequestrata,
costretta a digiunare, ed è stata generalmente privata di alimentazione sufficiente;
«Atteso che è stato stabilito che, sotto copertura dell'applicazione
di precetti biblici, la bambina era stata costretta a digiunare, a confessioni pubbliche,
era stata soggetta a punizioni che, oltre al danno, conducono al fatto che Dana Solomon
è rimasta in isolamento così come è restata vittima, trattenuta
contro la sua volontà nella casa del custode della proprietà di Vésinet,
senza riscaldamento durante i mesi invernali, mentre le veniva concesso solo un pasto
frugale, e che conducono al fatto che Dana Solomon è rimasta vittima dello
spostamento di residenza, "in punizione" nella residenza della coppia Bahjejian e
separata dai suoi fratelli e sorelle.
«Atteso che in riferimento con maggiore precisione agli imputati, è stabilito
che la Sig.ra Delia Mihaes, che ha sempre contestato le accuse sollevate nei suoi
confronti, ha commesso i fatti che le vengono contestati in questo caso, compiendo
molto spesso atti di violenza in riferimento ai ragazzi Stéphane, Jonathan,
Céline e Claire Antoine, Dana Solomon, così come a riguardo dei suoi
figli gemelli Octavius e Flavius;
«Che ciò ha seriamente compromesso la salute e l'educazione di questi
bambini per averli sottoposti alle privazioni e alle punizioni precedentemente esposte;
«Che è stato inoltre stabilito che si è resa complice del sequestro
esercitato sulla persona di Dana Solomon [...]»
Il tribunale provinciale di Digione ha dovuto condannare, con sentenza del 9 gennaio
1987 (N. 118-87), il direttore assistente del centro "Narconon" di Grangey-on-Ource
per omissione di soccorso. Questo centro, istituito dalla Chiesa di Scientology, propone
la disintossicazione applicando i metodi di Ron Hubbard; per la precisione, la procedura
di "purificazione" è basata principalmente su numerose ore di sauna al giorno,
"auditing" e una significativa assunzione di vitamine. In questo caso la vittima era
stata a lungo in trattamento per epilessia, e si era rivolta a questa organizzazione
perché desiderava "essere liberata dalla droga". Il centro A, senza esame medico
preliminare, l'ha posta in una camera di "disintossicazione". Tuttavia gli esperti
medici hanno dimostrato che la sua morte è stata causata da «
crisi
epilettica dovuta all'assenza di cura sufficiente al suo manifestarsi, e di assenza
di trattamento di emergenza durante la crisi». La sentenza non lascia dubbi
sulle responsabilità del Centro.
«Che se Jocelyne Dorfmann ha assunto la decisione di ridurre l'assunzione
di farmaci, poi di interromperla a rischio di compromettere la sua salute, gli imputati
non hanno mai cercato di ostacolarla con la necessità di un esame medico d'ammissione,
che avrebbe probabilmente reso possibile controindicare la cura disintossicante; è
inconcepibile che la vittima possa essere stata accettata senza questo esame e seria
terapia, nonostante avesse dichiarato il suo stato di salute e di epilessia, laddove
gli imputati hanno ammesso di essere a conoscenza che in caso di malattia seria il
trattamento medico non doveva essere interrotto;
«Che se al momento in cui si è verificata la prima crisi gli imputati
non ne avessero colto l'esatta natura, la ripetizione delle crisi e la loro crescente
intensità avrebbe dovuto evocare un'origine diversa da uno stato di mancanza
che, secondo gli esperti medici, non può essere confuso con uno stato epilettico;
«Che non hanno considerato utile chiedere direttamente alla vittima, mentre
era ancora cosciente, se queste dimostrazioni potessero corrispondere alle convulsioni
epilettiche di cui aveva riferito, o di rivolgersi al medico più vicino
[...]»
Inoltre, in questi ultimi anni, sono stati osservati diversi casi di abuso della professione
medica. Si ricorderà, per esempio, l'episodio alquanto significativo del Sig.
Main, a capo di una comunità religiosa denominata "Il Buon Pastore", che, dichiarando
il titolo di vescovo (era stato ordinato tale da ecclesiastici che non obbedivano
più a Roma dopo il Consiglio Vaticano II), affermava di curare o alleviare
i suoi "fedeli" con parole, preghiere, imposizione delle mani, impiego del pendolo
e pratica di esorcismi. Le conclusioni del Tribunale Provinciale di Périgeaux,
nella sua sentenza del 22 giugno 1994 (N. 894), non necessitano commenti: Il Sig.
Main è stato riconosciuto colpevole di abuso della professione medica con sentenza
del 22 giugno 1994.
Sono inoltre state pronunciate sentenze in riferimento alla violazione di diversi
obblighi familiari, in particolare da parte di genitori, seguaci di sette, a riguardo
dei loro figli.
Pertanto, per esempio, la Corte di Appello di Rennes ha giudicato (sentenza del 13
febbraio 1993 - sposi Durand) che il Sig. e la Sig.ra Durand, membri della setta Sahaja
Yoga, hanno «
seriamente compromesso la salute e la sicurezza di loro figlio
Yoann venendo meno alle misure necessarie», come da art. 357.1 codice penale,
inviando il ragazzino di sei anni e mezzo in una scuola di Dharamsala diretta da seguaci
della setta. Le motivazioni della sentenza meritano di essere citate:
«[...] considerando [...] che in base a un banale prospetto
illustrativo che forniva un semplice orientamento generale [...], Domenica
e Josette Durand [...] nell'aprile del 1990 hanno assunto la decisione di iscrivere
[...] il loro figlio Yoann, senza accompagnarlo durante il viaggio, a una scuola
il cui contenuto educativo, in Inglese e Hindi, non era loro realmente noto [...],
che non hanno offerto al bambino alcuna garanzia sull'esito di insegnamento, condizioni
e modi di vita che attendevano il bambino, il cui fascicolo rivela che erano particolari
e in un ambito climatico assai duro [...]; senza assicurarsi, prima della partenza
del bambino, se lo attendevano infrastrutture mediche e organizzazione sanitaria;
senza addirittura informarsi dai medici specializzati più vicini dei rischi
che il bambino avrebbe corso in un'area del mondo colpita da serie malattie epidemiche
generalmente sconosciute in Europa; senza valutare i rischi, per un bambino di sei
anni e mezzo, del sentimento di abbandono, anche di rifiuto laddove il bambino era
a conoscenza della nascita di una stretta relazione con un altro bambino nella vita
domestica, e che questo altro bambino manteneva relazioni particolarmente privilegiate
con i nonni materni, i coniugi Héline;
«[...] che il rapporto stilato da tre esperti che hanno esaminato il
bambino il 5 luglio 1991 ha evidenziato significativa degenerazione psichica collegata
alla separazione brutale e prolungata descritta con precisione dal tribunale, mentre
successivi esami hanno rilevato un chiaro miglioramento nel bambino una volta ritornato
nel suo nucleo familiare, e riprendendo parte alla scuola normale»
A volte i fatti non sono così apertamente biasimevoli. Il giudice allora si
astiene dal condannare direttamente i genitori/seguaci, ma rifiuta loro l'esercizio
della patria potestà o della custodia. È in questa direzione, per esempio,
che ha giudicato il Tribunale Provinciale di Avignone il 25 maggio 1992 (sentenza
N. 673/92):
«Certamente non spetta al Tribunale giungere a conclusioni su pratiche positive
o misfatti della setta [...] dei Testimoni di Geova, ma solo "nell'interesse
dei minori" [...] indicare il parente con cui i bambini hanno la loro abituale
residenza, e decidere sull'esercizio della patria potestà.
«Dopo aver enumerato parte dell'impressionante elenco di interdizioni che i
seguaci di questa setta - a cui Madam non contesta di aver aderito - devono rispettare,
la Sig.ra Audoyer fa giustamente notare, nel rapporto di indagine sociale depositato,
la probabilità che esse blocchino il futuro di bambine come Debora e Flora.
«L'educazione dei bambini non dovrebbe davvero consistere in un indottrinamento
basato su una particolare visione da cataclisma da cui solo i seguaci della setta
verranno salvati, ma al contrario in un risveglio dello spirito, un'apertura verso
tutti i campi della conoscenza e tutte le discipline, così come verso le relazioni
con il prossimo senza discriminazioni di razza, religione e idee.
«Allo stato attuale, al fine di preservare il presente e il futuro di queste
due bambine [...] sembra necessario stabilire la loro residenza abituale con
il padre, che eserciterà la patria potestà [...]»
Le sette, inoltre, nel corso degli anni recenti si sono rese colpevoli spesse volte
di calunnia, diffamazione a mezzo stampa e violazione della sfera privata.
Di conseguenza, nella sentenza del 13 ottobre 1993 (Sig. Abgrall C./Sig.ra Lefévre)
il Tribunale Provinciale di Parigi ha condannato per diffamazione la Sig.ra Lefévre,
direttore della pubblicazione
Etica e Libertà, una delle riviste della
Chiesa di Scientology. Infatti un articolo di questa pubblicazione intitolato "Una
Milizia di Pensiero" e dedicato all'Associazione per la Difesa Individuale e della
Famiglia [ADFI], rivolgeva affermazioni relative al rapimento e sequestro da parte
di membri di quest'associazione, e in particolare dell'internamento in ospedale psichiatrico,
nel 1991, di uno Scientologista di Marsiglia, messo in atto con la complicità
di J. M. Abgrall, psichiatra, laddove le accuse non potevano essere provate.
Allo stesso modo la Corte d'Appello di Douai, con la sentenza del 18 marzo 1982 (N.
302), ha riconosciuto che il Centro Dianetics Hubbard era colpevole di «
calunnia
pubblica, paragonabile a ingiuria», per aver scritto quanto segue in riferimento
all'ADFI:
«... appare vitale, per la libertà di religione e di pensiero, denunciare
e fermare gli intrighi di questo gruppo fascista che spara su tutto quanto si muove
che sia nuovo o diverso...»
Si può inoltre evocare il caso di diffamazione confermato dalla Corte Suprema
d'Appello il 28 Aprile 1987 (A.J.), simile a quello della violazione della sfera privata
da parte dell'associazione
Etica e Libertà, in una decisione resa lo
scorso 15 marzo dal Tribunale Provinciale di Parigi (N. 9).
Diverse decisioni giurisdizionali testimoniano inoltre la pratica assai frequente
dell'evasione fiscale da parte di certe associazioni.
La Suprema Corte d'Appello, per esempio, il 25 giugno 1990 ha confermato (Blanchard
Henri e altri) la decisione della Corte d'Appello di Parigi del 26 gennaio 1988 che
condannava il presidente dell'Associazione per l'Unificazione della Cristianità
Mondiale (AUCM), vale a dire la branca francese della setta di Moon, per evasione
fiscale. La decisione mostra in particolare che l'organizzazione, sotto la copertura
di associazione con fini religiosi, ha conseguito significativi profitti non dichiarati:
«[...] Atteso che Henry Blanchard è tornato di fronte al tribunale
correzionale per aver fraudolentemente trattenuto la AUCM, di cui è Presidente,
dalla costituzione e dal pagamento delle tasse aziendali, e di aver consapevolmente
omesso di passare, o di lasciar passare, i documenti sostitutivi del giornale mastro
e del libro degli inventari, insieme o parte delle scritture;
«Atteso che [...] il giudice ha concluso che la AUCM ha solo l'apparenza
di un'associazione e che esercita, con la messa in vendita di un giornale, un'attività
da cui trae profitto, di cui una parte significativa, priva di ricevuta, è
stata impiegata, via prestanomi, per acquistare mobili e immobili occulti di cui,
per alcuni, l'assegnazione non può essere specificata; [...]»
Altresì condannati per evasione fiscale, tra gli altri, sono stati l'Associazione
per la Coscienza di Krishna (AICK) (cfr. in particolare 19 ottobre 1989, Corte d'Appello
di Bourges, N. 461/89) e la Chiesa di Scientology (in particolare 3 febbraio 1995,
Corte d'Appello di Parigi, N. 7). Anche in questo caso le organizzazioni avevano conseguito
sostanziali profitti commerciali per mezzo di associazioni che non erano tenute a
perseguire questo obiettivo.
Inoltre la Corte d'Appello di Parigi, 2 febbraio 1995, ha stabilito che la Chiesa
di Scientology aveva presentato una passività di 41 milioni di franchi [6.842.900
dollari USA nel 1999 - NdT] che aveva posto in rettifica legale. Il Tribunale Commerciale
di Parigi ha pronunciato, il 30 novembre 1995, la messa in fallimento della Chiesa
di Scientology di Parigi per non aver pagato al fisco e al URSSAF l'ammontare di 48
milioni di franchi [8.011.200 dollari USA nel 1999 - NdT].
Si pongono in evidenza ancora molteplici casi di truffa, frode, abuso di fiducia.
Il Tribunale Provinciale di Draguignan ha pertanto, con decisione del 20 marzo 1995
(N. 882/95), condannato due persone (il Sig. Galiano e la Sig.ra Pison) per truffa,
essendosi rispettivamente presentanti come Cristo e la Vergine. E questo per le seguenti
ragioni:
«Come conseguenza di tutti gli elementi presi in esame, da alcune messinscena
in luoghi di ritrovo pubblici, hanno persuaso persone credule dell'esistenza di una
capacità sovrannaturale che avrebbe permesso loro di sperare in una vita migliore
o in una cura, sfruttando l'alibi della scienza, per la precisione la professione
di psicoanalista per uno, e di dentista per l'altro. Nel cercare di farsi dare o mentre
percepivano somme, hanno commesso il reato di truffa.»
La Suprema Corte d'Appello di Cassazione ha inoltre giudicato, il 15 novembre 1995
(A. Pouteau), che la società a responsabilità limitata
Wide,
di cui Alain Pouteau era manager e che le indagini hanno mostrato essere «
sotto
il comando della Chiesa di Scientology», sfruttava, a fini commerciali,
un centro di formazione, e aveva diffuso pubblicità nella stampa, e circolari
ai municipi, in cui il centro si impegnava a procurare ai candidati, al termine della
formazione, un impiego presso un'azienda seria, «
si è reso colpevole
di frode perché non è stato in grado di garantire un impiego a chi seguiva
i suoi corsi».
Il celebre caso della setta di Fréchou illustra perfettamente, inoltre, l'abuso
di fiducia perpetrato dai leader di sette a danno dei loro seguaci. Difatti questi
si erano impropriamente attribuiti il titolo di prete, il che ha permesso loro di
estorcere significative quantità di regali dai loro fedeli seguaci (cfr. in
particolare 10 maggio 1991, Corte di Appello di Agen, N. 215/91).
Infine la giurisprudenza fornisce rapporti di molteplici violazioni delle leggi sul
lavoro o sulla previdenza sociale.
«
La denuncia di sfruttamento spietato dei seguaci da parte dei leader, disprezzo
di leggi sociali, orari di lavoro, mancanza di remunerazione e assistenza previdenziale
[...]
trova conferma nel fatto che Ecoovie non emette alcun contratto di lavoro,
salario, dichiarazione alla previdenza sociale o al dipartimento tributario relativa
ai seguaci che impiega, limitandosi ad appellarsi al fatto che si tratta di volontari».
È così, per esempio, che il Tribunale Provinciale di Parigi ha descritto
nella sua sentenza del 10 luglio 1985 (N. 263) il modo in cui la setta Ecoovie concepiva
l'applicazione dei regolamenti del lavoro e delle leggi sulla previdenza sociale.
In anni recenti, in conclusione, a scapito delle sette sono stati emessi numerosi
giudizi su svariati fronti, sulla base di fatti materiali innegabili.
Tuttavia alla Commissione è stato fatto notare che questo approccio evidenzia
i pericoli connessi a certi movimenti settari solo in modo incompleto.
2. - Una dannosità che spesso oltrepassa il campo delle illegalità riscontrate dai tribunali
Ovviamente non tutte le azioni biasimevoli commesse dalle sette vengono sottoposte
a giudizio. Ne siamo ben lontani. I giudizi richiedono, difatti, il sussistere di
diverse condizioni spesso difficili da ottenere:
-
È necessario, innanzitutto, che la persona che ha subito un danno ne sia cosciente.
Per i seguaci, tuttavia, la regola che viene loro imposta dal guru è inevitabilmente
buona. È necessario pertanto che il seguace prenda sufficiente distanza dalla
setta, di solito mentre la sta lasciando, al fine di conseguire questa presa di coscienza;
-
A questo punto la parte interessata decide di sporgere denuncia. Tuttavia questo passo
è assai lontano dall'essere automatico: molti preferiscono "girare definitivamente
pagina" su un periodo traumatico della loro vita; altri si affidano prontamente ad
associazioni di difesa, ma non osano dare inizio a procedimenti per mancanza di fiducia
o per timore di rappresaglie;
-
La prova del reato, così come la responsabilità della sua istigazione,
secondo la maggioranza di persone sentite dalla Commissione è difficile da
portare, e questo a causa dell'"originalità" dei reati settari dove le vittime
sono a volte, a causa del loro momentaneo assenso, veri e propri attori;
-
È inoltre necessario che i fatti corrispondano a una incriminazione prevista
e sanzionata dalla legge, il che, per esempio, non è ovvio in casi di manipolazione
mentale;
-
Infine, nel caso intervenga un giudizio, occorre farlo rispettare, cosa che a volte
incontra grandi difficoltà per la molteplicità dei mezzi che certi movimenti
sono in grado di dispiegare: procedure dilazionatorie, pressioni di ogni tipo, auto-dissolvimento
o, molto semplicemente, fuga all'estero.
Le informazioni fornite alla Commissione da Informazioni Generali, così come
le testimonianze che ha ricevuto, conducono a pensare che i pericoli che certi movimenti
settari presentano per l'individuo e per la società siano, in realtà,
al contempo più numerosi, più diffusi e più gravi di quanto la
sola lettura di ordini di tribunale possa suggerire.
L'elenco sotto riportato, suddiviso in dieci categorie, raggruppa i pericoli che il
fenomeno settario presenta per gli individui da un lato, e per la società dall'altro,
come la Commissione ha potuto apprenderli durante l'insieme dei suoi lavori.
a) Pericoli per l'individuo
Il primo di essi è la destabilizzazione mentale. Questa espressione va intesa
come destabilizzare qualcuno allo scopo di assoggettarlo all'influenza di qualcun
altro a mezzo di persuasione, manipolazione e tutti gli altri mezzi materiali.
Secondo Informazioni Generali, i 172 movimenti settari coercitivi elencati ricorrerebbero
a pratiche che possono essere qualificate in questo modo.
La destabilizzazione mentale può assumere forme diverse e, in particolare,
aspetti molto insidiosi, come illustrano i "test della personalità" e l'"auditing"
proposti dalla Chiesa di Scientology. Ecco come un ex seguace di questa associazione
ha descritto alla Commissione la sua esperienza con il test:
«Questo test, composto da circa 200 domande che concernono denaro, famiglia,
lavoro ecc. ecc. ha, secondo me, una base psicologica che tuttavia lascia spazio a
un'analisi - oggi fatta al computer - che gli conferisce un aspetto molto impositivo,
che tende a enfatizzare i difetti sopra ogni altra cosa.
«I difetti vengono pertanto amplificati, mentre le buone qualità vengono
piuttosto sottostimate, il che rende possibile concludere che vi sono cose da fare,
e che il Centro di Dianetica ti propone quelle cose [...] e da lì si
è tentati a proseguire.»
Di conseguenza il processo di destabilizzazione mentale è già iniziato.
Raggiunge un ulteriore livello quando la parte interessata "procede" sul serio e accetta
di dedicarsi all'"auditing" di Dianetics:
«Ho fatto cinque o sei ore di auditing. In queste sessioni conosciute come
Dianetica [...] ti fanno chiudere gli occhi - un po' come dallo psicologo -
e si rivivono i momenti difficili. Personalmente ho parlato del mio primo amore da
adolescente - il che ha implicato un crescendo emotivo, a casa, che mi ha un po' turbato.
«A questo punto il male era davvero stato fatto, perché desideravo andare
avanti...»
La parte interessata andò davvero avanti, il che lo condusse ad uno stato di
alienazione e di estrema dipendenza.
Questa pratica, si evince, è oltremodo insidiosa perché è priva
di basi scientifiche ed è esercitata con il consenso della vittima, in modo
progressivo e all'interno di un ambito perfettamente legale.
Certi procedimenti sono, d'altra parte, assolutamente più brutali. Operano,
per esempio, al fine di indebolire l'individuo imponendogli una disciplina assai rigorosa,
o comprimendo il suo spirito critico con richieste di azioni ripetitive o preghiere
in modo da ottenere la sua completa obbedienza. Le testimonianze raccolte relative
a una giornata tipica di un seguace dell'Associazione Internazionale per la Coscienza
di Krishna, in particolare con le sue undici ore di lavoro e le sei ore di devozione
quotidiane, lo attestano.
Questi processi possono addirittura, a volte, portare i seguaci ad un avanzato stato
di stanchezza patologica.
Si nota inoltre, seppure più raramente, il ricorso a tecniche soporifere che
si spingono fino all'ipnosi profonda, o alla prescrizione di farmaci, permettendo
alla setta di conseguire, per riprendere l'espressione del Colonnello Morin, un autentico
"stupro psicologico" del seguace.
Sulla psiche delle persone a cui vengono applicate queste forme di destabilizzazione
mentale si possono avere serie conseguenze come depressione, comportamento schizofrenico
o grave stato di dipendenza.
Certe sette, inoltre, rivolgono ai loro seguaci richieste finanziarie esorbitanti.
Secondo Informazioni Generali, questo costituirebbe, al giorno d'oggi, il caso di
76 sette.
È particolarmente vero per la Chiesa di Scientology. Questa farebbe pagare,
per certi corsi, oltre 70.000 franchi [11.725 dollari USA nel 1999, NdT]. Parecchie
testimonianze raccolte dalla Commissione evidenziano come questo avrebbe condotto
molti seguaci a serie posizioni debitorie.
Si può anche citare l'Associazione per l'Unificazione della Cristianità
Mondiale, che avrebbe richiesto da 7.000 [$1.173] a 14.000 franchi [$2.345] ad ognuna
delle 72.000 persone che il reverendo Moon ha sposato collettivamente a Seoul lo scorso
agosto.
Lo sfruttamento finanziario sarebbe anche il caso, in particolare, dell'Alleanza della
Rosacroce, Nuova Acropoli, i Cavalieri del Loto d'Oro, la Chiesa Universale del Regno
di Dio, la Grande Loggia e il Movimento Raeliano francese.
Di frequente viene posta in evidenza la rottura del seguace con il suo ambiente di
origine. Questo è ovvio con le sette che praticano la vita comunitaria, ma
esse non sono numerose. È più insidiosa ma altrettanto reale all'interno
di sette i cui seguaci continuano, apparentemente, a svolgere la loro normale vita
familiare e sociale, ma il cui impegno li conduce gradualmente a cessare ogni reale
relazione tra il mondo esterno e il movimento a cui appartengono. Ed è precisamente
questo l'obiettivo che il leader della setta desidera ottenere, offrendo al seguace
l'incentivo per dedicare più tempo possibile alla setta, con i suoi riti e
credenze: porre fine ad ogni contatto con chi potrebbe probabilmente insinuare dubbi
nello spirito del seguace, risvegliare il suo senso critico e, infine, sviarlo dalla
setta.
Secondo le informazioni raccolte dalla Commissione, 57 movimenti spirituali presenterebbero
questo pericolo, in particolare Alleanza Universale, la Chiesa di Scientology, i Testimoni
di Geova, IVI, The Family e il Movimento Umanista.
Nell'illustrare quanto sopra ci limiteremo a sottolineare la testimonianza rilasciata
da un ex Testimone di Geova:
«[...] Se oggi decido di scrivere è per rompere i venti anni di silenzio
mantenuti in perenne angoscia mentale a causa di una setta, che è [...]
la setta dei Testimoni di Geova. Ho vissuto l'inferno.
«La gente vive in autarchia, non partecipa alla vita economica o culturale
del paese. Sono un pericolo perché, molto semplicemente, ti distruggono; vieni
portato via dalla tua famiglia, dagli amici, addirittura dalla società. Vieni
isolato da tutto, esiste solo un comune indottrinamento per tutti i discepoli, e [illeggibile]
se cerchi di essere te stesso. È vietato.»
Le pratiche di certe sette minano l'integrità fisica dei seguaci. Secondo le
informazioni ottenute dalla Commissione, 82 sette rappresenterebbero questo tipo di
pericolo per i loro membri. Può trattarsi di maltrattamenti, aggressione aggravata,
sequestro, omissione di soccorso o abuso della professione medica, ma anche di aggressioni
sessuali.
Sono state presentate diverse denunce contro il guru di Mandarom, Gilber Bourdin,
per stupro, tentato stupro e aggressione sessuale. La parte interessata, inoltre,
è stata posta sotto osservazione, e sotto controllo legale lo scorso giugno.
È risaputo che all'interno della setta dei Bambini di Dio (oggi dissolta) erano
generalmente praticati prostituzione e incesto. Qui di seguito, per esempio, è
come la figlia di David Berg, fondatore del movimento, descrive l'atteggiamento di
suo padre nei suoi confronti in "Shukan Bushun" del 30 luglio 1992:
«Mio padre mi ha fatto per la prima volta pressioni per avere una relazione
sessuale con lui quando avevo otto anni, in Texas. Ho resistito, ma nonostante questo
sono stata stuprata. È stata una cosa a tal punto brutale che sono rimasta
assolutamente sconvolta, e non sono riuscita a parlarne con nessuno.
«[...] Sfortunatamente quando mio padre aveva questi attacchi di desiderio
sessuale non poteva essere controllato, anche se l'oggetto del suo desiderio era sua
figlia.
«[...] Un giorno mio padre ha raccolto insieme i membri della famiglia e
ha annunciato: "L'incesto è una cosa buona. È per questo che Adamo ed
Eva hanno avuto discendenti [...]»
Un'altra seguace ha fornito informazioni relative alla pratica della "pesca amorosa",
che costituiva nel prostituire i bambini «
con l'intenzione di guadagnarsi
più seguaci e ottenere sostegno». Auto-dissoltasi nel 1978, questa
setta sarebbe stata ricreata sotto un altro nome ("The Family"), denominazione a cui
oggigiorno corrisponde effettivamente un'associazione settaria.
Tutti, infine, abbiamo in mente i drammi su vasta scala, tra cui il suicidio collettivo
in Guyana nel 1979, che ha causato 923 vittime, o quello di Waco, nel 1993, che ha
ucciso 88 persone.
In aggiunta, l'intruppamento dei bambini riguarderebbe 28 movimenti.
Oltre alla "Cittadella", le cui azioni sono già state ricordate, sono sette
che praticano l'intruppamento di bambini in forme più o meno insidiose i Testimoni
di Geova, l'Associazione per l'Unificazione della Cristianità Mondiale, la
Comunità di Thébaïde, la Chiesa di Scientology di Parigi, la Chiesa
Cristica di Nuova Gerusalemme, la Federazione Francese per la coscienza di Krishna,
The Family e la Gran Loggia.
Oltre a questi effetti negativi sui singoli individui, le sette possono inoltre rivelarsi
particolarmente dannose alla comunità nel suo insieme.
b) Pericoli per la comunità
Per cominciare, certe sette presentano un messaggio apertamente antisociale. Il fatto
non è stupefacente: i movimenti che raccomandano pratiche contrarie alla legge
e alla morale pubblica devono ben giustificarle; perciò spiegano spesso ai
loro seguaci perché queste leggi e morale pubblica sono cattive, e che solo
i principi della setta meritano di essere seguiti.
Secondo Informazioni Generali, 46 organizzazioni contengono messaggi antisociali,
tra cui rinveniamo i Cavalieri del Loto d'Oro, la Federazione Francese della Coscienza
di Krishna, The Family, il Suicidio delle Rive, il Movimento Raeliano e l'Ordine dell'Immacolato
Cuore di Maria e di San Luigi di Monfort.
Inoltre, parecchie organizzazioni arrecano disturbo alla legalità.
Secondo le indicazioni fornite alla Commissione dal Ministero degli Interni questo
sarebbe il caso di 26 sette, tra cui Testimoni di Geova, Nuova Acropoli, Chiesa di
Scientology, Federazione Francese della Coscienza di Krishna, Suicidio delle Rive
e il Movimento Raeliano francese.
La testimonianza raccolta su Nuova Acropoli, che paragona la setta al movimento neofascista,
è piuttosto eloquente. Eccone un estratto:
«[...] Ma, sfortunatamente, in Nuova Acropoli con il passare degli anni
gli ideali vengono meno. È come dire entrare in una scuola di filosofia con
una facciata onesta, e trovarsi molto rapidamente in una setta con scopi politici,
con un'ideologia di estrema destra e di orientamente neofascista, e se non reagisci
rapidamente rischi di trovarti in uniforme di stile paramilitare (blu marina per le
donne, nera per gli uomini e marrone per gli ufficiali), la fascia al braccio, stendardo
in mano, a cantare canzoni di guerra a cadenza militare per poi abbassare la testa,
inginocchiarti, con il braccio levato in alto, e salutare un'aquila contro uno sfondo
solare.
«[...] Inoltre si tratta di uno dei nemici dichiarati della democrazia,
buona solo per i codardi e i deboli, così sostengono i leader di Nuova Acropoli.
E poi sono ostili ad ogni forma di opposizione, ed è probabile che diventeranno
molto pericolosi. Per loro, il fine giustifica i mezzi [...]»
Certe sette si trovano generalmente sotto processo, come quanto sopra riportato testimonia.
Tuttavia è opportuno specificare che i difficili rapporti con la giustizia
che alcune sette mantengono, possono avere due facce: i procedimenti di cui sono oggetto
a causa del carattere punibile o pregiudizievole delle loro azioni; le azioni che
esse intraprendono nei confronti di persone che, secondo loro, danneggiano la loro
immagine.
A questo proposito la Commissione ha avuto occasione di evidenziare che la maggioranza
delle persone sentite che si sono pubblicamente espresse sugli effetti negativi di
certi movimenti settari, sono stati da essi querelati per diffamazione. La Chiesa
di Scientology, per esempio, è molto avvezza a questo. Di norma, i tribunali
archiviano i casi.
Si rilevano anche diversi episodi di disturbo nell'economia, e secondo l'analisi di
Informazioni Generali queste pratiche sono presenti in 51 organizzazioni. È
il caso dell'Associazione per la Ricerca sullo Sviluppo Olistico dell'Uomo, Associazione
Nuova Acropoli Francia, Athanor, Centro Risorse per l'Informazione e Contatto per
la Prevenzione del Cancro, Chiave per l'Universo, Chiesa di Scientology, Movimento
Raeliano Francese e Soka Gakkai International Francia. Si evince, infatti, come certe
sette possano aver fatto ricorso a lavoro nero o a varie forme di frode e truffa.
Inoltre molte persone hanno ricordato alla Commissione le infiltrazioni o i tentativi
di infiltrazione che le sette avrebbero messo in opera nel cuore dell'autorità
pubblica. Nella stessa direzione, alcuni giornalisti hanno cercato per diversi anni
di dimostrare l'influenza che certe sette possono esercitare - Chiesa di Scientology
in testa - nell'apparato statale.
Per quanto concerne la Commissione, essa non si sente autorizzata, in questo Rapporto,
a rilasciare affermazioni sulle accuse portate alla sua attenzione nel corso dei lavori,
ma di cui non ha i mezzi per accertarne la consistenza. Qualcuno l'ha considerato
ingenuo, e al fine di dirimere la questione ha proposto un faccia-a-faccia con le
astute iniziative di gruppi che possono assai abilmente mettere in atto gli stratagemmi
che permettono loro di conseguire il proprio scopo. Tuttavia, semplicemente, la Commissione
ha ritenuto suo dovere mantenersi cauta e rifiutare di riportare accuse le cui conseguenze
possono risultare di una certa gravità, senza essere almeno in grado di provarle.
Anche così, non ha mancato di allertarsi di fronte a certi elementi che le
sono stati comunicati. Pertanto sensibilizza il personale amministrativo responsabile
sulla necessità, senza cadere nella paranoia, di dar prova di grande vigilanza
per evitare, per lo meno, che a sette e ad organizzazioni che rientrano in questo
ambito vengano assegnati sussidi o contratti, per ignoranza sulla loro vera natura.
Molteplice, vario, complesso, il fenomeno settario presenta innegabili pericoli per
l'individuo e per la società. E questo è ancora più grave poiché
possono assumere forme insidiosissime. Nessuna categoria sociale o professionale ne
è esclusa, e se i giovani sembrano esserne i più colpiti, nelle sette
si trovano persone di tutte le età.
Pertanto oggi sorge una domanda essenziale: questi pericoli hanno avuto la tendenza
ad aumentare negli ultimi dieci anni?
A questa domanda è difficile dare una risposta precisa, perché, allo
stato attuale delle cose, è impossibile valutare con esattezza la loro evoluzione
nel complesso dei movimenti. Tuttavia, le opinioni raccolte dalla Commissione per
conto di diversi osservatori ci portano a pensare che se le pratiche delle sette non
sono oggi più pericolose di ieri, molte più persone ne restino vittima.
A queste condizioni sembra particolarmente significativo conoscere, d'altro canto,
se gli strumenti legali esistenti siano sufficienti per affrontarli, e che cosa la
pubblica autorità può fare per meglio ostacolare queste derive.
III. - NECESSITÀ DI UNA RISPOSTA ADEGUATA AI PERICOLI DELLE SETTE
Quando si tenta di analizzare le cause della difficoltà che le autorità
pubbliche riscontrano nel cercare di fermare le derive settarie, le tre principali
sono: gli strumenti del diritto esistenti non renderebbero possibile ostacolarle;
il sistema legale in vigore è in generale adatto, ma incompleto, di conseguenza
permette di affrontarle solo in parte; infine, forse questo sarebbe adeguato, tuttavia
non viene applicato in modo completo e soddisfacente.
L'analisi degli strumenti legali conduce la Commissione a ritenere che in generale
essi siano adatti ai problemi sollevati dalle sette, e non richiedano una riforma
generale.
Tuttavia va notato, come abbiamo rilevato in precedenza, che è risultato spesso
arduo perseguire organizzazioni con comportamento criminale. La risposta a questi
problemi passa pertanto per un atteggiamento assai pragmatico, basato in primo luogo
su un'ampia prevenzione, una migliore applicazione della legge, e il miglioramento
di alcuni punti del sistema legale esistente.
A. - UN DISPOSITIVO GENERALE EQUILIBRATO CHE NON GIUSTIFICHI UNA RIVOLUZIONE LEGALE
Ogni movimento spirituale, fino al punto in cui esprime convinzioni religiose o, per
lo meno, credenze, è protetto dai principi della libertà di coscienza.
Questa libertà, che viene definita come la prerogativa di agire in accordo
alle indicazioni della propria coscienza, in particolare in materia religiosa, è,
si ricorderà, protetto dall'articolo 10 della Dichiarazione dei Diritti dell'Uomo
e dei Cittadini del 1789, dal 5° paragrafo del preambolo della Costituzione del 1946
così come dall'Articolo 2 della Costituzione del 1958.
Questa libertà è ugualmente sancita, in modo ancor più preciso,
da diverse Convenzioni Internazionali di cui la Francia fa parte. Per esempio l'Articolo
9 della Convenzione Europea per la Protezione dei Diritti Umani e delle Libertà
Fondamentali, ratificata in Francia nel 1973, e l'Articolo 18 del patto internazionale
relativo a legislazione civile e politica del 1966, entrato in vigore in Francia nel
1981. In aggiunta, ogni movimento spirituale gode del diritto di incontrarsi, garantito
dalla legge del 30 giugno 1981, così come del diritto di associazione, previsto
dall'Articolo 2 della legge del 1 luglio 1901 relativa al contratto di associazione.
Tuttavia queste tre libertà possono essere esercitate solamente entro determinati
limiti.
Al primo posto rinveniamo il rispetto per l'ordine e la legalità, vale a dire,
in senso lato, per pace, sicurezza, salute e moralità pubblica. Perciò
l'Articolo 3 della legge del 1 luglio 1901 prima citata stabilisce che «
qualsiasi
associazione fondata per una causa, o in previsione di un proposito illecito, contrario
alla legge e contrario alla morale, o il cui scopo sia attaccare l'integrità
del territorio nazionale e la forma repubblicana del Governo, non ha valore e non
viene riconosciuta». Pertanto nella sua seduta del 14 maggio 1982 (Associazione
Internazionale per la Coscienza di Krishna), il Consiglio di Stato ha stimato che
le sole restrizioni verosimilmente applicabili all'esercizio del culto di Krishna
potevano essere tracciate in rispetto alla pace pubblica, e in rispetto alla necessità
di garantire regole in materia di igiene e di sicurezza in locali atti a ricevere
il pubblico.
Al secondo posto viene il rispetto per la libertà e i diritti del prossimo,
poiché, come l'Articolo 4 della dichiarazione dei Diritti dell'Uomo e del Cittadino
del 1789 afferma: «
la libertà consiste nel fare tutto ciò che
non danneggia gli altri». Pertanto, per esempio, questa rappresenta una
replica al Ministro dell'Interno a due domande scritte poste dal Sig. Alain Vivien,
che persegue con un'azione di carattere penale per una infrazione alla legge N. 78-17
del 6 gennaio 1978, relativa a elaborazione dati, schedature e libertà, la
setta che, a mezzo di indagini o sondaggi relativi all'uso di tranquillanti, invia
ai suoi seguaci o non-seguaci questionari contenenti richiesta di informazioni relative
a identità, residenza, professione e numero di telefono della persona che risponde,
e delle personalità conosciute nei seguenti ambiti: politica mondiale, media,
arti, legge e finanze (Rep. quest. écrites min. int. n. 8465 et 8467 : JOAN
[Q] 10 aprile 1989, p. 1691).
Infine viene il rispetto per il principio di laicità, su cui poggia la separazione
tra Stato e Chiesa, stabilito dalla legge del 9 dicembre 1905, come sulla neutralità
dello Stato nei confronti del culto. L'Articolo 9 di questa legge puntualizza che:
«
La Repubblica non riconosce, non finanzia e non sovvenziona alcun culto».
Basato su un equilibrio tra, da un lato, libertà di coscienza, di incontro
e di associazione e, dall'altro, sul rispetto per la legge e per l'ordine, i diritti
e le libertà del prossimo e la laicità della Repubblica, il regime di
culto permette pertanto, nell'assicurare l'espressione di tutte le credenze, di affrontare
i pericoli delle sette.
1. - Regolamenti che, garantendo la libertà di religione, rendono possibile reprimere gli abusi dei movimenti settari
Se il movimento spirituale dispone dei mezzi legali per esistere e svilupparsi, la
legge prevede un significativo arsenale che rende possibile sanzionare gli abusi che
potrebbero essere perpetrati sotto la copertura dell'esercizio della libertà
religiosa.
a) I movimenti spirituali dispongono di diverse opzioni legali attraverso le quali esprimersi
Questi movimenti possono, in primo luogo, organizzarsi come associazioni non-registrate.
Le associazioni non-registrate hanno l'autorizzazione, in base all'articolo 4 della
legge del 1 luglio 1901, di raccogliere contributi. È consentito loro inoltre
istituire fondi per far fronte alle spese dell'associazione, aprire un conto corrente
postale e firmare contratti di lavoro. Non sono oggetto di specifici controlli amministrativi.
Il fatto di non essere registrate impedisce loro, d'altra parte, di godere di personalità
giuridica. Ne consegue che non possono possedere o acquisire eredità immobiliari,
e neppure costituirsi parte in procedimenti legali.
È assai difficile discernere quanti movimenti settari scelgano questo stato,
che non implica alcuna forma di pubblicazione, ma con probabilità sono piuttosto
pochi.
L'opzione legale che appare più spesso usata dalle sette è quella di
associazione registrata, prevista dalla legge del 1 luglio 1901. Per beneficiare di
questo stato è sufficiente, in conformità all'articolo 5 della suddetta
legge:
-
Inoltrare dichiarazione alla prefettura della regione, o alla sotto-prefettura del
distretto in cui l'associazione ha registrato la sua sede legale, menzionando «il
titolo e l'oggetto dell'associazione, la sede della sua impresa, e nome, professione,
residenza e nazionalità della persona che, a titolo non specificato, è
incaricata della sua amministrazione o della sua direzione»
-
Allegare due copie dello statuto;
-
Rendere pubblica l'associazione, entro un mese, con una inserzione nell'"Albo Ufficiale"
di un estratto contenente data della dichiarazione, titolo e oggetto dell'associazione,
e le indicazioni relative alla sua sede registrata.
Munite di personalità legale, queste associazioni possono in particolare, oltre
all'esercizio dei diritti riconosciuti alle organizzazioni non registrate:
-
Acquisire, possedere e gestire i contributi dei loro membri, i locali destinati alla
loro amministrazione e all'incontro dei loro affiliati e gli edifici strettamente
necessari al raggiungimento degli obiettivi che si propongono;
-
Possedere mobili e immobili ed essere titolari di diritto di locazione relativi a
edifici residenziali;
-
Percepire doni materiali, liberalità dalle imprese di fornitura pubblica e
sussidi pubblici da Stato, regioni, dipartimenti, comuni o imprese pubbliche;
-
Riscuotere remunerazioni per i servizi resi;
-
Costituirsi parte in procedimenti legali.
Dall'altra parte, possono essere soggette a controlli del fisco (articolo 1989 del
codice generale delle imposte) e dell'ispettorato del lavoro (articolo 143.5 del codice
sul lavoro), possibilità che ci dispiace non vengano impiegate maggiormente.
Inoltre non possono - ad eccezione di quelle riconosciute di pubblica utilità
e per quelle i cui scopi sono esclusivamente di assistenza, beneficenza, ricerca medica
o scientifica - ricevere donazioni o lasciti.
Ottenibile con assoluta facilità, lo status di associazione registrata offre
molti diritti, mentre impone poche restrizioni. La maggioranza delle sette lo adotta.
Un numero assai minore di movimenti religiosi gode dello status di associazione religiosa.
Questa modalità viene definita dalla legge del 6 dicembre 1905 relativa alla
separazione tra Stato e Chiesa.
La creazione di "associazioni religiose" è soggetta, oltre alle condizioni
previste per le associazioni registrate, ad altri obblighi particolari. Queste associazioni
devono avere come unico scopo l'esercizio della preghiera, essere composte da almeno
sette persone in parrocchie con una popolazione inferiore ai 1.000 abitanti, o quindici
persone da 1.000 a 20.000 abitanti, e 25 appartenenti in parrocchie con oltre 20.000
abitanti.
Beneficiano di tutti i diritti garantiti alle associazioni registrate, eccetto quello
di ricevere contributi da Stato, regioni e comuni, a causa del principio della separazione
tra Stato e Chiesa.
Possono in aggiunta percepire, oltre alle elemosine, alle collette per la preghiera
e alle donazioni per cerimonie e servizi religiosi, legati testamentari (articolo
19, sub-paragrafo 4 della legge del 9 dicembre 1905). Tuttavia questa possibilità
è soggetta a una autorizzazione concessa da ordinanza prefettizia, quando il
valore del legato è uguale o inferiore ai 5 milioni di franchi [1,6 miliardi
di lire nel 1999], e con sentenza del Consiglio di Stato qualora si ecceda questa
somma.
Inoltre, in base agli articoli 200 e 238 (a) del codice fiscale generale, i loro beneficiari
possono dedurre dalle tasse sul reddito, o dai redditi societari, entro un certo limite,
una percentuale dei legati concessi.
Infine è consigliabile osservare che, secondo l'articolo 24 della legge del
9 dicembre 1905, l'edificio assegnato all'esercizio del culto è esentato dalle
tasse sul suolo di pertinenza statale, regionale e comunale, e che i ministri di culto
sono soggetti, in applicazione dell'articolo L. 721.1 del codice per la sicurezza
sociale, a un regime speciale di sicurezza sociale.
Infine queste associazioni sono oggetto di controllo finanziario da parte dell'Amministrazione
di Registrazione, e da parte dell'Ispettorato Generale delle Finanze.
Fino ad ora a poche sette è stato riconosciuto questo status.
Alcune si dichiarano "associazioni religiose", includendo questa espressione nel loro
statuto. È il caso, per esempio, della "Associazione religiosa dei Testimoni
di Geova" e della setta di Mandarom, che nel 1991 ha assunto il nome di "associazione
religiosa del tempio piramidale dell'unità delle religioni". Questo non significa,
tuttavia, che siano state riconosciute come tali dall'amministrazione. Inoltre non
beneficiano di questo statuto.
È la giurisprudenza amministrativa che ha specificato i contorni del concetto
di associazione religiosa, offrendone una definizione restrittiva.
La sua concezione di oggetto religioso è pertanto sfociata nel rifiutare questo
stato alla Unione degli Atei (EC,
Union of Atheists, 17/06/1988), laddove la
Commissione Europea sui Diritti Umani ha considerato che questa associazione potrebbe,
per analogia degli opposti, essere riconosciuta come religiosa. Il Consiglio di Stato
tuttavia ha giudicato che la pubblicazione e vendita di libri religiosi (EC, Association
Brotherhood of the Servants of the New World, 21/01/1983) o un'attività educativa,
sociale e culturale, costituiva il prolungamento di una attività religiosa
(EC, 20/10/1990, Association of the Armenian Apostolic Church of Paris), e non potevano
essere considerate attività religiose.
Il Consiglio di Stato ha anche rifiutato di riconoscere lo status di associazione
religiosa ai Testimoni di Geova, in una seduta dell'Assemblea del 1 febbraio 1985
(EC, 1/02/1985,
Christian Association of the Witnesses of Jehovah), considerando
che questa associazione non aveva una attività conforme alla legalità
e all'interesse nazionale.
L'assenza di una motivazione precisa per quest'ultima decisione ha portato ad alcune
critiche da parte della dottrina, in particolare del Prof. Jacques Robert, che ha
valutato che si dovrebbe condurre l'amministrazione e il Pubblico Ministero a prendere
nota della nullità della summenzionata associazione da parte della Corte di
Grande Instance, in accordo con le condizioni degli articoli 3 e 7 della legge
del 1 luglio 1901, che tale restrizione alla libertà di culto conduce alla
ricostituzione del culto riconosciuto, situazione a cui la legge del 9 dicembre 1905
intendeva precisamente porre termine.
È sempre in accordo con questi criteri giurisprudenziali che l'amministrazione
concede lo stato di associazione religiosa. Tenendo conto della moltiplicazione delle
associazioni che si presentano nella forma di nuovo movimento religioso, e che con
probabilità richiederanno di beneficiare dello stato di "associazione religiosa",
non è assodato che queste amministrazioni dispongano da sole dei mezzi atti
a deliberare con piena cognizione di causa su tali richieste.
Certi movimenti religiosi svolgono le loro attività nell'ambito di congregazioni.
In Francia esistono attualmente circa 500 congregazioni, di cui la metà riconosciute
fin dal 1970. Quasi tutte riguardano la Chiesa Cattolica, ma tra di esse si contano
4 congregazioni ortodosse, sei buddiste e 1 protestante.
I loro statuti legali sono organizzati secondo il Titolo III della legge del 1 luglio
1901. Questo testo prevede che siano riconosciute con decreto e con assenso del Consiglio
di Stato, e concede loro gli stessi vantaggi attribuiti alle associazioni religiose.
Tuttavia la legge non fornisce una definizione di congregazione, e la giurisprudenza
è estremamente carente su questo punto.
In ogni caso, secondo l'Ufficio dei Culti del Ministero dell'Interno, un numero esiguo
di sette ha richiesto di beneficiare di questo status. In questa direzione, è
stata recentemente formulata una richiesta da parte di Mandarom de Castellane (Cavalieri
del Loto d'Oro), ma è stata rifiutata.
Altre sette ricorrono inoltre, direttamente o indirettamente, allo status di società.
È il caso, per esempio, della Chiesa di Scientology, che diffonde le sue dottrine
attraverso molteplici società di formazione e servizi. A questo punto si applicherà
la giurisprudenza comune alla forma legale della società.
Infine è opportuno citare l'esistenza di svariate modalità speciali.
Si tratta di particolarità legali specifiche di certe regioni, la cui esistenza
è dovuta a ragioni storiche.
È in particolare il caso del sistema dei culti dell'Alsazia-Mosella, fondato
su uno statuto di concordato. È caratterizzato principalmente dal mantenimento
della distinzione tra culti riconosciuti e non riconosciuti, la gestione dei culti
riconosciuti da parte di fondazioni di proprietà pubblica, la remunerazione
dei ministri, determinati obblighi finanziari, particolari vantaggi fiscali, e un
controllo più stretto da parte dell'amministrazione. Questo è anche
il caso del sistema di missioni religiose nei territori d'oltremare e di Saint-Pierre-et-Miquelon,
così come del sistema denominazionale regionale in Guyana.
Se pertanto i movimenti spirituali beneficiano di numerose opzioni legali attraverso
le quali esprimersi, la legge rende tuttavia possibile reprimere gli abusi.
b) Un significativo arsenale legale rende possibile penalizzare le "derive" settarie
Per convincersi è sufficiente esaminare, per ogni genere di pericolo settario
identificato dallo studio di Informazioni Generali, i mezzi legali a disposizione
delle vittime e delle autorità. Per ovvie ragioni la repressione di pratiche
di destabilizzazione mentale è particolarmente delicata. Essendo questo il
caso, si possono utilizzare un certo numero di disposizioni per arrivare allo scopo.
In particolare citiamo:
-
Articolo 31 della legge del 9 dicembre 1905 relativa alla separazione tra Stato e
Chiesa, che punisce «con la pena delle multe previste per la violazione della
5° classe, e con la detenzione da 10 giorni a un mese, o una sola di queste sanzioni,
coloro i quali, in via di fatto, praticando violenza o minacce contro l'individuo,
facendogli temere di perdere il lavoro, o di danneggiare la sua persona, famiglia
o patrimonio, avrà determinato di esercitare o astenersi dall'esercitare un
culto, di essere parte o di cessare di essere parte di una associazione religiosa,
di contribuire o astenersi dal contribuire alle spese del culto»
-
Pene previste contro le telefonate moleste, o aggressioni sonore reiterate per disturbare
la quiete altrui (Articolo 222.16 del nuovo codice penale);
-
Pene che reprimono l'oltraggio alla morale, le offese contro la pubblica decenza e
la molestia sessuale (Articolo 283 e seguenti, e articolo 330 e seguenti del codice
penale, art. 227.23 e seguenti, 222.32, 222.33 e 227.25 e seguenti del nuovo codice
penale);
-
Condizioni penali relative al traffico di droga (Articolo 222.34 e seguenti del nuovo
codice penale), nell'ipotesi che una setta inciti i suoi seguaci al consumo di droghe;
-
Pene relative all'esercizio illegale della medicina (Articolo L-372 e seguenti del
codice di salute pubblica);
Ma la Commissione fa notare - con dispiacere - che raramente è stato fatto
ricorso a queste sanzioni nell'ambito della lotta alle derive settarie.
Oltre a queste pene tradizionali, il nuovo codice penale in applicazione dal marzo
1994 comprende una nuova incriminazione che probabilmente costituisce un mezzo legale
addizionale per ostacolare le pratiche di alcuni movimenti settari. Si tratta dell'articolo
313-4, il quale afferma: «
l'abuso fraudolento di uno stato d'ignoranza o
di una situazione di debolezza, sia che si tratti di un minore che di una persona
particolarmente vulnerabile a causa di età, malattia, deficienza fisica o psichica,
o in stato di gravidanza, siano essi apparenti o noti all'autore o meno, al fine di
obbligare il minore o la persona vulnerabile ad un'azione o una astensione che potrebbe
risultare per lei seriamente pregiudiziale, è punibile con tre anni di detenzione
e con una multa di 2.500.000 franchi». Interamente nuovo - come gli articoli
225-13 e 225-14 che saranno citati in seguito quando esamineremo i mezzi per combattere
le truffe e l'abuso di fiducia - questo articolo, senza essere specifico per le sette,
sembra rivelarsi di particolare interesse al fine di reprimere casi di destabilizzazione
mentale perpetrati da sette distruttive che in precedenza passavano per le maglie
della rete della legge penale. La Commissione può solo esprimere il desiderio
che i giudici facciano uso dell'art. 313-4 ogni qualvolta sia possibile, allo scopo
di sanzionare atti biasimevoli commessi dalle sette.
Infine, ma non si tratta di repressione, il codice civile comprende sanzioni relative
alla protezione di maggiorenni che possono essere applicati in alcuni casi di profonda
destabilizzazione. Pertanto la legge protegge «
la persona maggiorenne le
cui facoltà mentali deteriorate le rendano impossibile provvedere ai propri
interessi», o la persona che «
per la sua prodigalità, intemperanza
o pigrizia sia esposta a cadere nella necessità o comprometta l'esecuzione
dei suoi obblighi familiari» (Articolo 489 del codice civile). Avviene così
anche «
quando le facoltà mentali siano deteriorate da malattia, infermità
o da attenuanti dovute all'età» (Articolo 490 del codice civile).
Può quindi essere applicata una modalità di salvaguardia della giustizia
(Articolo 491 e seguenti), di controllo (Articolo 492 e seguenti) o di curatela (Articolo
508 e seguenti).
Per contrastare il vuoto [legale] sollevato delle esorbitanti richieste finanziarie
di certe sette, si potrebbero citare:
-
Articoli del codice penale e del nuovo codice penale che puniscono furto (Articolo
379 e seguenti del codice penale, e 311.1 e seguenti del nuovo codice penale), truffa
(Articolo 405 del codice penale e 313.1 del nuovo codice penale) e abuso di fiducia
(Articolo 406 e seguenti del codice penale, e 314.1 e seguenti del nuovo codice penale)
;
-
Sanzioni esistenti relative a pubblicità falsa o ingannevole (legge N. 73.1193
del 27 dicembre 1973, articolo 44; legge N. 78.23 del 10 gennaio 1978, articolo 30);
-
Regolamenti sulla richiesta di elemosina sulla pubblica via (circolare del 21 luglio
1987, relativa all'invocazione della pubblica generosità);
-
Articoli 225.13 («ottenere da una persona, abusando della sua vulnerabilità
o della sua situazione di dipendenza, servizi non remunerati, o per una remunerazione
chiaramente non proporzionata alla rilevanza del lavoro svolto, è punibile
con due anni di detenzione e una multa di 500.000 franchi» [160 milioni
di lire nel 1999]) e 225.14 («sottoporre una persona, abusando della sua
situazione di dipendenza, a condizioni di lavoro e alloggio incompatibili con la dignità
umana è punibile con due anni di detenzione e una multa di 500.000 franchi»)
del nuovo codice penale, che rende possibile sanzionare forme dirette o indirette
di manifesto sfruttamento finanziario. Si può solo sperare che queste nuove
sanzioni vengano frequentemente applicate per contrastare efficacemente lo sfruttamento
finanziario dei seguaci delle sette.
Diversi mezzi rendono possibile far fronte all'isolamento sociale:
-
Gli obblighi imposti dal codice civile ai coniugi (Articolo 212 e seguenti del codice
civile). Citiamo in particolare l'articolo 215, che specifica che «i coniugi
sono vicendevolmente tenuti alla comunità della vita» e che «la
residenza della famiglia è stabilita nel luogo scelto di comune accordo»,
come nell'articolo 220.1, che prevede che «se uno dei coniugi trascura seriamente
i suoi compiti e mette in pericolo gli interessi della famiglia, il giudice per gli
affari della famiglia può prescrivere tutte le misure urgenti che questi interessi
richiedono»;
-
Gli obblighi genitoriali stabiliti dallo stesso codice e le pene prescritte da questo
codice ogni qualvolta gli obblighi non vengano rispettati: confisca (articolo 378
e seguenti), perdita o privazione condizionale della patria potestà (Articolo
373 e seguenti);
-
L'articolo 371.4 del codice civile, stabilisce che: «il padre e la madre
non possono, eccetto che per seri motivi, ostacolare la relazione personale del figlio
con i nonni», e che in considerazione della situazione eccezionale, il giudice
per gli affari familiari può garantire il diritto alla corrispondenza o alla
visita di alcune altre persone, genitori o meno;
-
Pene relative all'abbandono di minore, abbandono della famiglia, attacco all'esercizio
della patria potestà o messa in pericolo di minore (articoli 227.1 e seguenti
del nuovo codice penale).
Diverse clausole rendono possibile punire gli attacchi all'integrità fisica:
-
Allontanamenti e sequestri (Articolo 341 e seguenti e 354 e seguenti del codice penale;
articolo 224.1 e seguenti del nuovo codice penale);
-
Aggressione aggravata (Articolo 309 e seguenti e 354 e seguenti del codice penale;
art. 224.1 e seguenti del nuovo codice penale);
-
Tortura (Articolo 303 del codice penale; art. 222.1 e seguenti del nuovo codice penale);
-
Omissione di soccorso (Articolo 63 del codice penale; art. 222.7 e seguenti del nuovo
codice penale);
-
Omicidio (Art. 296 e seguenti del codice penale; art. 221.1 e seguenti del nuovo codice
penale);
-
Stupro (Articolo 332 e seguenti del codice penale; art. 222.23 e seguenti del nuovo
codice penale);
-
Prostituzione e induzione alla prostituzione (Articolo 334 e seguenti del codice penale;
art. 225.5 e seguenti del nuovo codice penale);
-
Contribuire alla delinquenza e corruzione di minori (Articolo 334.2 del codice penale;
art. 227.22 del nuovo codice penale);
-
Pericoli che minacciano salute, sicurezza o moralità di un minore non emancipato,
o le condizioni della sua educazione (Articolo 375 e seguenti del codice penale che
consentono alla giustizia di ordinare misure di benessere educativo).
-
Il problema dell'intruppamento di un bambino, oltre alle clausole sopra citate, rende
possibile contrastare l'isolamento sociale attraverso l'applicazione dei regolamenti
relativi all'istruzione obbligatoria, (legge del 28 marzo 1882, ordinanza N. 59.45
del 6 gennaio 1959 e decreto N. 66.104 del 18 febbraio 1966 sull'istruzione obbligatoria,
e decreto N. 59.39 del 2 gennaio 1959 sulla scolarità e sulle pene per deviazione
di minori - art. 354 e seguenti del codice penale, e art. 227.7 e seguenti del nuovo
codice penale).
I principi di libertà di pensiero e di espressione impediscono naturalmente
alle sette che sviluppano una tendenza antisociale di preoccuparsi, dal momento che
verranno punite solamente per azioni di diffamazione o ingiurie indirizzate a istituzioni
pubbliche o loro rappresentanti (articolo 30 e seguenti della legge del 29 luglio
1881 sulla libertà di stampa; 1° articolo della legge dell'11 giugno 1887 relativa
a diffamazione e ingiurie a mezzo corrispondenza privata o telegrafica);
In relazione a turbative dell'ordine sociale, il sistema è allo stesso tempo
preventivo e repressivo. Per quanto concerne le misure preventive, quasi tutte le
norme rendono possibile garantire sicurezza, tranquillità, salute e morale
pubbliche. Si possono citare, per esempio, gli adempimenti richiesti per luoghi atti
a ricevere il pubblico (Articolo R 123-1 e seguenti del codice di costruzione e dimora),
nell'istituzione privata dell'insegnamento (legge del 15 marzo 1850 sull'insegnamento,
legge del 30 ottobre 1886 sull'organizzazione dell'istruzione primaria, legge N. 59-1557
del 31 dicembre 1959 sui rapporti tra Stato e istituzioni educative private, decreto
N. 60-389 del 22 aprile 1960 relativo al contratto di associazione tra educazione
pubblica statale impartita da istituzione educativa privata) o la regolamentazione
della pubblicità a favore di materiali o procedure terapeutiche (Articolo L
551 e seguenti e R 5055 e seguenti del codice di salute pubblica). A questo proposito
si noti che, in relazione alle sette, la stima della turbativa dell'ordine pubblico
non sempre appare rilevante se confrontata al modo in cui viene gestito all'estero,
il che è testimoniato dal fatto che recentemente il reverendo Moon ha potuto
tenere una conferenza nel nostro paese, laddove questa autorizzazione gli è
stata rifiutata in diversi paesi europei.
A proposito di misure repressive si possono ricordare, tra gli altri, oltre al principio
generale dell'art. 3 della legge del 1 luglio 1901 sopra menzionato, l'articolo 7
della stessa legge, che stabilisce gli strumenti di scioglimento di un'associazione
fondata per causa o scopo illecito, contrario alla legge, alla morale o i cui scopi
siano in conflitto con l'integrità del territorio nazionale e con la forma
repubblicana del governo; il paragrafo V regola le forme di culto o le clausole che
permettono lo scioglimento di gruppi di combattimento e milizie private (legge del
10 gennaio 1936 relativa a gruppi di combattimento e milizie private, Articolo 1°).
A proposito di battaglie legali, è opportuno discernere, come abbiamo rilevato,
due casi:
-
I procedimenti di cui sono oggetto alcune sette a causa del carattere punibile o pregiudizievole
delle loro azioni che, nel rappresentare un pericolo, siano esse stesse autorizzate;
-
Le azioni portate avanti in relazione a persone che, a detta loro, hanno macchiato
la loro immagine, contro cui possono essere sollevate, secondo i casi, i reati di
diffamazione o ingiuria (Articolo 30 e seguenti della legge del 29 luglio 1881 sulla
libertà di stampa), attacchi alla personalità, attacchi alla vita privata
(Articolo 226-1 e seguenti del nuovo codice penale), attacchi alla segretezza (art.
226-13 e seguenti dello stesso codice), denuncia calunniosa (Art. 226-16 e seguenti
stesso codice) o quelli relativi alla confidenzialità della corrispondenza
(Art. 225-15 stesso codice) o all'inviolabilità della residenza (Art. 2, Art.
226-4 e seguenti stesso codice), oltre all'articolo 700 del nuovo codice di procedura
civile (giudizio di costi o spese occorse non incluse/comprese nei costi).
La turbativa in campo economico può essere controllata in particolare dalla
Direzione Generale delle Imposte e dalla Direzione Generale delle Dogane, per violazioni
ai regolamenti sulle imposte sul reddito; dall'Ispettorato del Lavoro, per infrazioni
al decreto sui giusti standard di lavoro; dai vari servizi della sicurezza sociale,
per il mancato rispetto del codice di sicurezza sociale. Come citato in precedenza,
la Commissione è tuttavia dispiaciuta per l'esiguo numero di controlli operati,
per mancanza di mezzi e/o a causa di una insufficiente sensibilizzazione dei servizi
interessati ai problemi sollevati dalle sette.
La legge francese pertanto offre, come si può osservare, molteplici strumenti
- molto più numerosi di quelli contenuti nell'elenco riportato, che è
incompleto - per evitare i diversi pericoli presentati da certi movimenti settari.
Tuttavia è giocoforza rilevare che le clausole sopra esposte vengono raramente
applicate per reprimere le azioni biasimevoli commesse da alcune sette. Il problema
non è pertanto di riformare un sistema che la Commissione considera globalmente
adatto alla lotta contro le derive settarie, quanto farlo valere con la necessaria
determinazione.
2. - Una riforma radicale non appare auspicabile
Un certo numero di persone impegnate a vario titolo contro i pericoli presentati dal
fenomeno settario ritiene che l'attuale sistema legale debba essere profondamente
riformato. Le riflessioni svolte in questo campo assumono due direzioni differenti:
la prima considera necessario elaborare uno status legale specifico per le sette,
la seconda è favorevole al riconoscimento delle sette come religioni a pieno
titolo. Pur considerando interessanti queste proposte, la Commissione è giunta
alla conclusione che non sarebbe utile né opportuno sconvolgere il nostro sistema
legale.
a) Inopportunità di uno status specifico per le sette
La creazione di uno status legale specifico per le sette, al fine di rispondere agli
specifici pericoli che presentano, in prima istanza potrebbe apparire un'idea attraente.
Di fatto diverse riserve si oppongono a tale scelta.
Per prima cosa, è vero che il fenomeno settario ha caratteristiche intrinseche:
separazione dalle religioni tradizionali, presenza frequente di un guru o di forti
vincoli spesso imposti ai seguaci, come alcuni hanno testimoniato. Da qui è
derivata l'idea che un chiaro ambito legale corrisponderebbe a questo singolare fenomeno.
Inoltre rappresenta un fenomeno, come abbiamo visto, che tende a svilupparsi e le
cui forme mutano. Potrebbe pertanto giustificare un adattamento della legge. In terzo
luogo, presenta molteplici e significativi pericoli che giustificano un'azione di
maggiore portata da parte delle autorità pubbliche, che generalmente passa
per la promulgazione di nuove disposizioni legali.
Alcuni specialisti considerano inoltre che il nostro arsenale legale non sia perfettamente
adatto ai problemi che le sette sollevano. Così, per esempio, il Colonnello
Morin sviluppa la tesi, esposta in particolare in
Sectarus, secondo cui la
legge francese non rende possibile reprimere lo "stupro della psiche", un vuoto che
la sua tesi deplora.
Vediamo come anche l'UNADFI, nel numero 36 (quarto trimestre del 1992) della sua rivista
Bulles, dedicata a sette e diritto, considera la questione:
«Di conseguenza, senza ignorare la difficoltà e addirittura la sua
apparente impossibilità, legiferare sulla materia è realmente da escludere?
Allo stesso modo in cui un imputato può essere assolto dall'accusa di diffamazione
se adduce prove sulla veridicità dei fatti ritenuti diffamanti, non sarebbe
possibile riconoscere che un'accusa di "manipolazione" potrebbe essere inventata,
a condizione di riportare prova della veridicità dei fatti manipolativi?
«Con questa intenzione, non sarebbe inevitabilmente necessario ricorrere alla
perizia psichiatrica (oggi alcuni psichiatri sono ancora inconsapevoli del processo
di manipolazione mentale praticato dalle sette). Sembra sia possibile addurre prova
della manipolazione sperimentata in una setta, cominciando da criteri esaminati in
episodi precisi, perfettamente dimostrabili, del tutto convincenti, considerato che
non si tratta di casi individuali o isolati, ma collettivi e ripetuti. Questi fatti
renderebbero possibile provare che i seguaci hanno perso, in relazione alle perverse
pratiche della setta, il loro spirito critico e la loro libera volontà e a
volte sono divenuti incondizionatamente fanatici, pronti a credere, dire e fare qualsiasi
cosa, non importa cosa [...]»
E cita l'esistenza in Italia del reato di "plagio" [oggi abrogato - NdT], vale a dire
una fattispecie intesa a condannare qualsiasi pressione esercitata su una persona
a mezzo di fascinazione personale che si basi su superiorità sociale o culturale.
Altri specialisti insistono infine sul fatto che non solo l'attuale sistema non permette
di contrastare efficacemente i pericoli delle sette, ma che, in aggiunta, considera
i vari movimenti spirituali in modo diseguale. Su questo punto il Prof. Joel Benoit
d'Onorio fa notare in aggiunta, in
La Semaine Juridique (No 20, 1988):
«L'esame di diversi testi può portare alla luce un certo precedente
per le istituzioni cattoliche nella comunità nazionale: la legge e il decreto
del 1901, in seguito la legge del 1921 sulla congregazione religiosa, il memorandum
con Saint-Siége sulla consultazione governativa preliminare in relazione alla
nomina dei vescovi, lo scambio di lettere diplomatiche del 1923 sulle associazioni
diocesane sostitute, per i cattolici, con associazioni religiose del 1905 rifiutate
da Roma, l'accordo legale del 1801 per i tre dipartimenti dell'Alsazia-Mosella, così
come va tenuta presente la giurisprudenza di certi elementi di diritto canonico che
compongono una tipologia legale speciale. In verità non si ricava nulla, che
dipenda da una legge o addirittura da una Costituzione, un esperimento storico di
diversi secoli: la Francia è una nazione laica di tradizioni cattoliche. È
diventata, in un certo senso, "catto-laica".
«Allo stesso modo, ma a un livello inferiore, considerando la loro rappresentatività
sociologica, gli altri culti riconosciuti nel passato (protestanti ed ebrei) hanno
altresì beneficiato di un trattamento particolare da parte delle autorità
pubbliche che hanno imparato a conoscerle nel corso di circa due secoli, e questo
non è il caso dei nuovi movimenti religiosi, anche di quelli inoffensivi
[...]»
Da qui è derivata l'idea che sarebbe auspicabile elaborare uno status legale
specifico per i nuovi movimenti religiosi, che possa assicurare che si conformino
alle leggi della Repubblica e che permetta di riconoscerli meglio. Secondo alcuni
potrebbe assumere la forma di un accordo legale o una convenzione. Pertanto, per esempio,
Philippe Gast scrive in
Les Petites affiches (No 90, 28/07/1995): «
In
un momento in cui l'attualità dipinge come delirante questa o quell'altra setta,
o riporta gli abusi di questa o quell'altra religione, si dovrebbe valutare la necessaria
individuazione di criteri che rendano possibile distinguere tra movimenti religiosi,
sette "buone" e sette "cattive". Per farlo è necessario, inizialmente, basarsi
su alcune riflessioni concettuali, prima di cercare di elaborare soluzioni positive
che riuscirebbero a introdurre un cartello di movimenti spirituali autentici».
Alla fine del suo lavoro, tuttavia, la Commissione non ha ritenuto auspicabile raccomandare
l'individuazione di uno status legale specifico per le sette. Una iniziativa di questo
genere solleverebbe in primo luogo un problema di definizione. Si è appurato
quanto sia realmente arduo definire il concetto di setta, e i limiti che i diversi
possibili approcci hanno presentato. Tuttavia lo sviluppo di uno status legale specifico
per le sette richiederebbe necessariamente una scelta in favore di alcune di esse,
cosa che non mancherebbe di inficiare ogni possibile disputa. Supponiamo, per esempio,
che venga mantenuto il significato più ampio, quello che considera sette tutti
i nuovi movimenti spirituali, a differenza delle religioni tradizionali: come giustificare,
allora, il fatto che questi movimenti, i quali possono a volte mostrare le stesse
caratteristiche [delle religioni tradizionali], vengono assoggettati a regimi differenti?
Come spiegare l'applicazione della stessa legge specifica a fenomeni tanto diversi
come le tendenze spirituali pacifiche e le sette pericolose? Se, al contrario, si
opta per una definizione restrittiva, secondo la quale le sette corrispondono a tutti
i movimenti spirituali che presentano pericoli per l'individuo e la comunità,
sorge il problema di saper definire i criteri di pericolo. Tuttavia il carattere multiforme,
sottile e variabile del fenomeno rende evidente che si tratta, quanto meno, di un'iniziativa
pericolosa.
In secondo luogo, questa scelta non appare del tutto compatibile con diversi dei nostri
principi repubblicani. Nei fatti porterebbe a un diverso trattamento dei movimenti
spirituali, il che non solo andrebbe a detrimento del principio di uguaglianza, ma
anche a quello della neutralità dello Stato in relazione al culto. Inoltre,
considerando che lo scopo sarebbe in particolare quello di prevenire derive settarie,
risulterebbe possibile un restringimento delle attività delle sette a cui sarebbe
assai difficile giungere senza inficiare la libertà di religione, di riunione
o di associazione.
Terzo, le argomentazioni portate a sostegno di questa proposta non appaiono rilevanti.
Come si è visto la legge francese non manca certo di risorse per contrastare
i pericoli presentati dalle sette; in breve, migliorare l'attuale situazione richiede
un minore adattamento delle disposizioni esistenti e maggiore applicazione efficace
delle stesse.
In relazione alla questione secondo cui la legge positiva sostantiva non rende possibile
combattere certe forme di manipolazione mentale, quelle che alcuni descrivono come
"stupro della psiche", è corretto osservare che le sanzioni previste dal nuovo
codice penale contro truffa, esercizio abusivo della professione medica, abuso della
debolezza o abuso della vulnerabilità costituiscono buoni mezzi di difesa contro
questo tipo di pratica. Inoltre appare, di fatto, difficile spingersi oltre nella
repressione dei metodi di persuasione, perché si corre il rischio di intaccare
il principio della libertà di espressione.
Infine, se tutte le credenze spirituali e religiose non vengono assoggettate alle
stesse modalità, esse non sono neppure nella medesima situazione, e questo
perché alcune presentano pericoli e altre no. È tuttavia accertato che
alcune differenze sono tali solo per motivi storici: è in particolare il caso
della legislazione speciale in vigore nell'Alsazia-Mosella.
L'idea di dar vita ad uno status legale speciale e specifico per le sette è
stata inoltre rifiutata, nel complesso, dalle pubbliche autorità e dagli specialisti.
Pertanto la Commissione Nazionale Consultiva sui Diritti Umani ha dichiarato, nella
sua opinione del 10 dicembre 1993, che «
ritiene che la libertà di
coscienza garantita dalla Dichiarazione dei Diritti dell'Uomo e del Cittadino (1789),
dalla Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, dalla Convenzione Europea sui Diritti
Umani (art. 9) rende inopportuna l'adozione di una legislazione specifica in relazione
al fenomeno conosciuto come sette, legislazione che rischierebbe di inficiare una
libertà fondamentale».
Allo stesso modo, Alain Vivien ha dichiarato in una intervista concessa al
Figaro
del 29 aprile 1992: «
Non si dovrebbe creare una legislazione particolare,
perché si correrebbe il rischio di rendere martiri le sette. L'arsenale a nostra
disposizione è del tutto sufficiente, basta applicarlo!».
Infine, nel corso dei suoi lavori la Commissione non ha inteso sostenere l'idea di
una legislazione specifica per le sette: le rare persone che potevano essere favorevoli
si sono trovate del tutto d'accordo che, nei fatti, qualsiasi iniziativa in questo
senso sarebbe risultata quanto meno inadatta.
b) I rischi nel riconoscere le sette come religioni a tutto campo
Alcuni ritengono che sarebbe opportuno, senza dar vita a modalità specifiche,
riconoscere i nuovi movimenti religiosi come religioni a tutto campo.
Questa idea è stata difesa, in particolare durante un convegno dei Testimoni
di Geova organizzato il 26 novembre 1993 con l'Assemblea Nazionale, dal Centro di
Formazione e Studi Legali. La ragione principale chiamata a supporto di questa tesi
è che, sebbene siano religioni, questi movimenti non beneficiano dello stesso
status delle religioni tradizionali.
È vero, come si è visto, che lo status di associazione religiosa e di
congregazione viene generalmente rifiutato ai movimenti comunemente definiti sette.
Inoltre si può sostenere che concedere loro il beneficio di questo status,
permetterebbe all'autorità pubblica di controllarle meglio. Tuttavia, questa
idea non sembra aver riscosso successo.
Nei fatti non si comprende come sarebbe possibile riconoscere come religioni a tutto
campo alcuni movimenti che, come un certo numero di sette, non lavorano per un fine
esclusivamente religioso, o presentano pratiche contrarie all'ordine pubblico e ai
diritti e libertà del cittadino. Da questo punto di vista, l'equilibrio su
cui si basa la legge del 9 dicembre 1905 tra libertà di coscienza e di associazione
da un lato, e rispetto dell'ordine pubblico dall'altro, non lascia spazio alla questione.
Sapendo questo, è del tutto naturale che movimenti il cui oggetto è
esclusivamente religioso e che si conformano alle leggi della Repubblica vengano riconosciuti,
su loro richiesta, con lo status di associazione o congregazione religiosa. Tuttavia,
a norma di legge, sta all'amministrazione, anche al giudice amministrativo, in caso
di disputa, esaminare se queste condizioni siano effettivamente esistenti.
Non è pertanto necessario procedere a una radicale riforma degli status legali
esistenti per risolvere i problemi sollevati dalle sette; nei fatti si tratta piuttosto,
mantenendo questi [status], di immaginare mezzi pratici per affrontarli.
B. - PER UNA RISPOSTA PRAGMATICA AL FENOMENO DELLE SETTE
Pertanto la Commissione è, da un lato, fermamente convinta dell'impossibilità,
sia legale che fattuale, di spingersi nella direzione di una legislazione specifica
intesa a ostacolare gli intrighi delle sette che possono essere considerate pericolose,
oltre ai rischi inclusi nell'inerzia quando il concetto di libertà di coscienza
è spinto all'estremo. Di conseguenza alla Commissione sembra che la sola risposta
adatta al fenomeno delle sette non possa essere, per ragioni allo stesso tempo di
principio e di fattibilità, che pragmatica e diversificata, in modo da tenere
conto, per quanto possibile, di una realtà complessa.
Diversi interlocutori della Commissione hanno spiegato di aver assunto, alcuni di
loro da molti anni, misure per contrastare i pericoli che certe sette prospettano
all'individuo e alla società. Tutti, inclusi quelli che sarebbero assolutamente
favorevoli a una specifica legislazione anti-sette ma convengono che non sarebbe la
giusta soluzione, adottano sistemi paragonabili basati su realismo e pragmatismo,
anche se non conferiscono necessariamente priorità alle medesime misure, che
riflettono solo la diversità di orizzonti da cui provengono.
Questo tipo di approccio porta oggi la Commissione a valutare che il sistema più
probabile per combattere con efficacia i pericoli che certe sette prospettano all'individuo
e alla società debba articolarsi intorno a tre assi principali: miglioramento
della conoscenza delle sette, e diffusione di questa conoscenza; applicazione più
severa delle leggi esistenti; rafforzamento di alcuni punti della legislazione esistente.
Inoltre è consigliabile aiutare gli ex seguaci in modo più efficace,
considerato che a volte vengono spogliati completamente, sia in senso materiale che
psicologico, e ai quali attualmente non viene offerta alcuna forma di assistenza corrispondente
ai loro bisogni.
1. - Conoscere e far conoscere meglio
Per contrastare le derive settarie in modo efficace ed equo è necessario disporre,
prima di tutto, di una buona conoscenza del fenomeno. Senza averlo bene inquadrato
è infatti probabile che non se ne comprenderanno appieno i pericoli che si
possono presentare, e di conseguenza applicare una cura inadeguata. In aggiunta è
altresì necessario che l'informazione raccolta sia soggetta a una adeguata
diffusione, basata su una politica di prevenzione che resta, e la Commissione ne è
convinta, il mezzo migliore per lottare contro lo sviluppo del fenomeno settario.
Questa azione di diffusione di informazione relativa ai movimenti settari e alle loro
pratiche deve essere diretta a tutti i servizi amministrativi interessati e all'opinione
pubblica, in particolare ai giovani.
a) Conoscere meglio
Si è costretti a riconoscere che oggigiorno non si possiede una conoscenza
dettagliata del fenomeno settario. Perciò si è considerato, per esempio,
quanto è stato arduo misurare la sua rilevanza quantitativa - vale a dire il
numero di seguaci o raggruppamenti - e apprezzare la sua progressione in modo preciso.
La Commissione ritiene conveniente colmare questo vuoto creando un osservatorio di
studio sulle sette, che sarà in grado di giocare il suo ruolo in maniera completa
solo se, al contempo, il dispositivo di informazione e analisi operante all'interno
di ogni ministero verrà migliorato.
1) Creare un osservatorio interministeriale collegato al Primo Ministro
Oggi in Francia non esiste una struttura provvista di mezzi sufficienti per seguire
con precisione la globalità del fenomeno settario. In effetti il Ministero
dell'Interno, grazie a quaranta agenti delle Informazioni Generali distribuiti su
tutto il territorio, raccoglie informazioni interessanti su istituzione, manovalanza
e intrighi delle sette. Ma non c'è dubbio che l'informazione è solo
parziale. I servizi di polizia non hanno davvero i mezzi, e non fa neppure parte della
loro missione, per dedicarsi all'analisi degli aspetti sociologici, psicologici, medici
e legali del fenomeno.
Inoltre l'Istituto di Studi per l'Alta Sicurezza Interna (IHESI) ha istituito nel
1992 un gruppo di lavoro sulle sette. Tuttavia questo gruppo non ha un'esistenza ufficiale.
In aggiunta non dispone di mezzi sufficienti per assicurare il monitoraggio continuo
delle attività settarie.
Anche il Ministero per gli Affari Sociali ha istituito una missione di studio. Dal
1992 un funzionario della Gestione della Funzione Pubblica ha l'incarico di seguire,
tra le altre cose, la questione delle sette. Inoltre, nel 1993 il ministero ha approvato
una convenzione di ricerca con l'Associazione per la Ricerca Interdisciplinare su
Educazione e Salute (ARIES). La convenzione sancisce che nel 1996 l'ARIES fornirà
al ministero un rapporto di studio sulle sette. Detto questo, anche questo dispositivo
è assai limitato in termini di mezzi.
Infine non può essere trascurato il ruolo significativo giocato dalle associazioni
per la difesa delle vittime delle sette - L'Unione Nazionale delle Associazioni per
la Difesa dell'Individuo e la Famiglia (UNADFI) e il Centro di Risorse, Educazione
ed Azione Contro la Manipolazione Mentale (CCMM) - nella raccolta e pubblicazione
di informazioni sui movimenti settari.
In relazione alla progressione del fenomeno settario e ai pericoli che certi movimenti
presentano, appare necessaria un'organizzazione fornita di personalità amministrativa
e legale separata, e di mezzi specifici. Una struttura di questo tipo è auspicata
da molto tempo.
Già nel 1982 il rapporto Ravail aveva suggerito la creazione di una commissione
interministeriale. Nel 1983, nel suo rapporto al Primo Ministro, il Sig. Alain Vivien
suggeriva: «
che un funzionario di alto livello fosse designato a fianco del
Primo Ministro per seguire la globalità del problema delle sette, per coordinare
le riflessioni e, se necessario, mobilitare i dipartimenti governativi interessati...
Attraverso l'iniziativa di un funzionario di alto livello, la commissione interministeriale
suggerita dal rapporto Ravail potrebbe riunirsi quando necessario senza rappresentare
obbligatoriamente una amministrazione eccessiva, la cui rigidità presenterebbe
senza dubbio diversi svantaggi».
La Commissione Consultiva Nazionale sui Diritti Umani, nella sua opinione del 10 dicembre
1993 relativa al fenomeno conosciuto come sette, proponeva «
l'istituzione
di una struttura di coordinamento interministeriale intesa a fornire periodicamente
un rapporto sull'evoluzione del fenomeno delle sette, e al coordinamento dell'applicazione
di misure legislative e legali rilevanti; la creazione di un centro pubblico di informazione
su questi gruppi, che raccolga e diffonda tutte le informazioni, e che assicuri assistenza
legale alle vittime».
Questa idea, inoltre, è stata difesa nell'ambito della Commissione per le Questioni
Legali e i Diritti Umani del Consiglio d'Europa. Pertanto Sir John Hunt, nel suo rapporto
del 1991 su sette e nuovi movimenti religiosi, ha affermato che «
dovrebbero
essere create organizzazioni indipendenti per raccogliere e diffondere informazioni
concrete e obiettive su natura e attività delle sette». Diverse persone
ascoltate dalla Commissione di Inchiesta hanno suggerito la creazione di un osservatorio
interministeriale.
Questa organizzazione dovrebbe assolvere tre compiti principali:
-
Studiare e seguire il fenomeno, in particolare in connessione ai servizi amministrativi
interessati (Ministero degli Interni, Affari Sociali, Giustizia, Finanze, Pubblica
Istruzione, Esteri...) con un approccio interdisciplinare: sociologico, economico,
amministrativo, oltre che legale e medico.
-
Informare il Primo Ministro e, con la sua autorizzazione, i servizi amministrativi
interessati dei risultati delle sue osservazioni e studi, in particolare sui problemi
correnti.
-
Rivolgere proposte al Primo Ministro tese a migliorare i mezzi di lotta contro i pericoli
delle sette, che potrebbero diventare l'oggetto di un rapporto annuale da rendere
pubblico.
Questa organizzazione dovrebbe essere fornita di uno statuto che le permetta di adempiere
al meglio possibile alla sua missione. Senza entrare nel dettaglio, sembra auspicabile
che presenti le seguenti caratteristiche principali:
-
Costituire un servizio interministeriale collegato direttamente al Primo Ministro
come sono, ad esempio, la Commissione sulla Semplificazione delle Formalità
(COSIFORM), l'Istituto per la Prevenzione dei Rischi Tecnologici, e il Comitato Centrale
di Indagine su Costi e Spese della Pubblica Amministrazione. Collegarla a un ministero
particolare non avrebbe giustificazione, essendo il fenomeno che tocca collegabile
a diversi ministeri.
-
Essere un osservatorio, poiché non agirebbe per assolvere a un compito di gestione
o esecuzione, come un servizio amministrativo tradizionale, né per ricoprire
una propria capacità decisionale.
-
Essere composto da persone credibili, per loro competenze diversificate, al fine di
assicurare il necessario approccio interdisciplinare al fenomeno. I membri di questa
authority, nominati dal Primo Ministro, dovrebbero perciò includere, oltre
ai rappresentanti di tutti i servizi amministrativi interessati, specialisti di discipline
varie come sociologi, avvocati e in particolare medici. Sarebbe forse preferibile,
per garantire a questi membri una perfetta indipendenza e per proteggerli da ogni
rischio di pressione, che i loro nomi non fossero resi pubblici.
-
Disporre di mezzi propri. Per svolgere la sua missione, l'osservatorio dovrebbe possedere
risorse finanziarie specifiche, anche se indubbiamente vi sarebbe interesse, all'inizio,
a mantenere una struttura leggera fornita dei mezzi legali atti al conseguimento della
propria missione. Sarebbe pertanto necessario conferirle la capacità di ottenere
da qualsiasi persona la trasmissione di documenti, assoggettati alla segretezza professionale,
segretezza che concerne la difesa nazionale, la sicurezza dello Stato e della politica
estera, e del rispetto della vita privata.
Prendendo in considerazione l'importanza del lavoro già svolto all'interno
del gruppo istituito presso l'Istituto per gli Studi sull'Alta Sicurezza Nazionale,
costituirebbe indubbiamente un buon metodo impiegare sulla materia, nell'ambito del
nuovo osservatorio come sopra definito, la competenza che si è dimostrata affidabile.
2) Migliorare, in ogni ministero interessato, il dispositivo di studio delle sette
Incontestabilmente, negli ultimi anni, la conoscenza sui movimenti settari dei ministeri
interessati è migliorata. L'istituzione da parte della Gestione Centrale delle
Informazioni Generali di una rete di agenti - i "corrispondenti delle sette" - incaricati
di seguire localmente il fenomeno, la realizzazione nel 1994 di una guida ai movimenti
settari e l'attuale progetto di database interni lo attesta. Allo stesso modo lo testimonia
la missione di studio creata dalla Gestione della Funzione Pubblica nel 1992.
Tuttavia i mezzi possono essere ulteriormente migliorati. Difatti le minute dell'incontro
interministeriale del 9 aprile 1991 riportano che «
i servizi talvolta ignorano
la natura settaria di determinate associazioni». Evidentemente pertanto
non vi sono incaricati particolari che seguano il problema delle sette nei ministeri
della Pubblica Istruzione, Giustizia, e neppure agli Esteri. A queste condizioni,
sarebbe utile se ogni ministero interessato si impegnasse in una riflessione sui mezzi
per migliorare la sua conoscenza delle sette, e su come affrontare meglio i problemi
che sollevano.
Sarebbe inoltre opportuno che, in ciascuno di essi, fosse designata una persona incaricata
di seguire codeste questioni, che lavori in collegamento con l'osservatorio interministeriale,
la cui creazione è stata sopra raccomandata, allo scopo di evitare, come talvolta
si verifica, che due servizi svolgano lo stesso lavoro.
Infine sarebbe auspicabile che i ministeri interessati, a mezzo di una circolare o
di istruzioni, attirassero l'attenzione dei loro servizi sui problemi sollevati dalle
sette e indicassero loro i principi che dovrebbero guidare le azioni di risposta [ai
problemi].
b) Far conoscere meglio
La maggioranza delle persone sentite dalla Commissione si è trovata d'accordo
su almeno un punto. La prevenzione è certamente la modalità di azione
che deve essere favorita nella lotta allo sviluppo delle sette. L'informazione, in
particolare rivolta ai giovani, sembra pertanto costituire un collegamento essenziale
per i servizi da attuare. Effettivamente i media e le associazioni per la difesa delle
vittime svolgono già alcune azioni in questa direzione. Di conseguenza, oltre
alle pubblicazioni che già producono, UNADFI e CCMM organizzano regolarmente
convegni o briefing presso varie istituzioni come scuole, università, club
e ospedali. Nel 1993 il CCMM ha addirittura prodotto, con l'assistenza dell'associazione
"Io, Tu, Lui/Lei", un film della durata di trenta minuti intitolato
Le sette...
trappole!, che presenta quattro scene di vita quotidiana in cui potrebbe avvenire
il reclutamento. L'UNADFI progetta di realizzare presto un cortometraggio sull'argomento,
inteso ad essere impiegato come supporto per gli incontri che organizza.
Tuttavia l'intervento di queste associazioni è, per sua natura, specifico e
localizzato. Inoltre il loro messaggio può sempre rischiare di essere parziale.
Tra l'altro un membro di una di queste organizzazioni ha dichiarato alla Commissione:
«
le associazioni non hanno sempre i mezzi per indagare. Non dico che siano
sospette o settarie, ma mancano di mezzi, a volte di distacco. Non sono l'ideale.
Non ci si può sostituire agli accusatori, giocare agli inquisitori. Riceviamo
segnalazioni; a volte impieghiamo sei mesi o un anno per recuperare informazioni.
È un compito estremamente complicato».
I media, da parte loro, si sono molto interessati alla questione delle sette negli
ultimi anni, in modo particolare a seguito del dramma di Waco nel Texas nell'aprile
del 1993, della morte di 58 membri del Tempio Solare in Svizzera nell'ottobre del
1994, e dell'attacco perpetrato dalla setta Aum a Tokyo il marzo scorso. Il problema
è che l'informazione è intermittente e incentrata principalmente sugli
aspetti folcloristici o sensazionalistici. Come uno specialista in materia sentito
dalla Commissione ha dichiarato: «[i giornalisti]
amano la sensazione. Manteniamo
con loro ottimi rapporti, ma sono piuttosto deluso. Ogni volta che vengono uccise
trenta persone vengo intervistato alla TV, ma poi cala il silenzio fino alla volta
successiva. Quando vengo informato di un accadimento, dico a me stesso: "dovrò
fare cinque trasmissioni TV, poi tre interventi alla radio, poi...", in seguito tutto
tace per i successivi sei mesi o un anno [...]».
Lo Stato medesimo dovrebbe pertanto assumersi maggiormente l'incarico della diffusione
dell'informazione sui pericoli che le sette possono presentare, con campagne televisive
rivolte alla maggioranza del pubblico, e attraverso la Pubblica Istruzione, avendo
come destinatari bambini e adolescenti. Questa campagna informativa dovrebbe essere
accompagnata da una migliore formazione dei professionisti, in modo particolare dei
funzionari pubblici interessati al problema.
1) Informare i giovani attraverso la Pubblica Istruzione
Al momento non è stato istituito alcuno strumento informativo per gli studenti
nell'ambito della Pubblica Istruzione. Tutte le fonti confermano che il reclutamento
è particolarmente forte tra i giovani, perché essi possono presentare
certe fragilità, il loro giudizio non è definitivamente formato, e perché
sono inclini ad essere attratti dagli ideali che certe sette sostengono di offrire.
La necessità di uno sforzo informativo nella loro direzione è stata
sottolineata da molti degli interlocutori della Commissione. Tuttavia, all'interno
della Pubblica Istruzione attualmente nulla è stato fatto in questa direzione.
Sarebbe pertanto desiderabile che lo studio del fenomeno settario venisse aggiunto
ai programmi degli studi sociali.
Inoltre, sarebbe necessario organizzare ogni anno un briefing in tutti gli istituti
scolastici, dalle scuole elementari fino alle superiori, allo scopo di sensibilizzare
i giovani su questo argomento. Tuttavia, è essenziale che questa informazione
sia del tutto obiettiva. La difficoltà dell'impresa deriva dal bisogno di dispensare
informazioni che non possano essere tacciate di parzialità, considerato che
l'obiettività in questo campo è un concetto particolarmente delicato
da definire e applicare. Per conseguire i migliori risultati, queste sedute informative
dovrebbero essere organizzate sotto l'autorità di diversi insegnanti, che riceverebbero
una formazione particolare allo scopo. La creazione di un supporto video realizzato
sotto il controllo della Pubblica Istruzione costituirebbe un apprezzabile supporto
didattico.
2) Organizzare una campagna informativa per il pubblico generico, in particolare attraverso
le stazioni televisive
Oltre ai giovani, si raccomanda di informare l'intera opinione pubblica sui pericoli
che certe sette possono rappresentare. Infatti è importante che i genitori
siano informati, perché sensibilizzarli su questi problemi può influire
sull'educazione che trasmettono ai loro figli. In aggiunta, anche gli adulti possono,
in gran numero, lasciarsi intrappolare in prima persona. Questa informazione diretta
al pubblico generale si dimostra necessaria anche per evitare che i pubblici funzionari
e i privati vengano spinti, in buona fede, ad appoggiare associazioni dannose, poiché
sono all'oscuro delle loro attività. Si è visto, difatti, che molte
sette hanno cercato di "infiltrarsi" nelle maggiori cariche dello Stato per attrarre
comunità locali, o per negoziare convenzioni con compagnie nazionali o private.
Solo l'informazione su larga scala riuscirà a ridurre la loro influenza.
La Commissione propone pertanto che il governo organizzi una vasta campagna informativa,
in particolare televisiva - che si basi essenzialmente sulle stazioni pubbliche -
ma che faccia anche ricorso ad altri strumenti mediatici. Questa campagna potrebbe
essere organizzata dal Comitato Francese di Educazione alla Salute, considerato che
questa istituzione organizza anche campagne contro l'AIDS e la tossicodipendenza.
3) Estendere e migliorare la formazione di persone che, nell'ambito delle loro attività
professionali, in particolare i pubblici funzionari, si trovino a confrontarsi con
i problemi sollevati dalle sette
Alla Commissione di Inchiesta, nel corso dei suoi lavori, è parso necessario
che le persone che a qualsiasi titolo sono toccate dai problemi settari nella loro
attività professionale, in particolare funzionari pubblici, ricevano una formazione
ad hoc in questo campo. Infatti non si dovrebbe dimenticare quanto il fenomeno sia
allo stesso tempo vasto, complesso e clandestino. Poiché, come sostengono diversi
specialisti del settore, «
le sette avanzano spesso sotto copertura».
Le persone interessate sono principalmente gli ufficiali di polizia e i gendarmi,
magistrati, insegnanti, assistenti sociali, ma anche medici ed avvocati. Di conseguenza
sembra opportuno prevedere, sia nella formazione iniziale che in quella continuativa
destinata ai dipendenti pubblici, ma anche per chi lavora nei settori privati interessati,
programmi o almeno campagne pubblicitarie - sotto forma per esempio di convegni -
sui problemi sollevati dalle sette e sui mezzi a cui possono ricorrere per porvi rimedio.
Di recente la Direzione Centrale di Informazioni Generali (DCRG) ha aperto la strada.
Per tre anni, capi della polizia in tirocinio, ispettori in tirocinio e funzionari
successivamente assegnati a Informazioni Generali hanno ricevuto formazione in materia
di sette. Inoltre il DCRG organizza una volta all'anno uno o due giorni di formazione
per gli agenti incaricati di seguire le sette. Sembra essenziale, a questo proposito,
che l'addestramento specifico venga destinato anche a chi studia alla Scuola Nazionale
di Magistratura, alle scuole per capi della polizia e agli ispettori di polizia, ai
poliziotti e alle gendarmerie. È importante in aggiunta che ne benefici chi
studia per diventare professore e chi si prepara per la professione medica e legale.
2. - Applicare meglio le leggi esistenti
Non è necessario descrivere in dettaglio l'arsenale legale che ci permette
di lottare contro i pericoli delle sette, che abbiamo visto essere diversificato e
sufficiente a coprire tutti gli intrighi dei movimenti settari che presentano un carattere
dannoso per l'individuo e/o la società. Tuttavia il lavoro intrapreso dalla
Commissione ha portato rapidamente all'impressione - che è divenuta certezza
al termine delle sue riflessioni - che le possibilità offerte dalle condizioni
esistenti non siano sempre impiegate fino in fondo - non come sarebbe necessario.
Diversi interlocutori della Commissione hanno pertanto affermato che esiste una significativa
sproporzione tra il numero di illegalità commesse dalle sette e il numero di
denunce e giudizi. Altri sono rimasti stupefatti di fronte all'esiguo numero di scioglimenti
amministrativi o legali pronunciati in relazione al numero di associazioni coercitive
esistenti.
La Commissione è pertanto convinta che lo sviluppo delle sette potrebbe effettivamente
essere rallentato da una migliore applicazione della legge. Ciò presuppone
una maggiore sensibilizzazione dei professionisti interessati ai pericoli del fenomeno
settario, e la necessità di mobilitare tutti i mezzi esistenti al fine di contrastarli.
Mentre siamo assolutamente consapevoli che un'evoluzione di questo tipo di mentalità
non sarà immediata, la Commissione è convinta che si tratta di uno degli
elementi - per non dire l'elemento essenziale - nei dispositivi di lotta contro il
fenomeno settario. Questa presa di coscienza sarà naturalmente sostenuta dalle
azioni generali di informazione discusse in precedenza. Ma in certi campi sarà
necessario integrarla in maniera molto diretta, in relazione agli intrighi dei movimenti
settari, con istruzioni precise dello Stato ai suoi agenti, che dovranno dare prova
di giusta attenzione. Un passo di questo tipo, secondo la Commissione, dovrà
investire le Procure.
1) Disposizioni generali del Ministero della Giustizia ai magistrati delle procure,
nel chiedere loro di esaminare le denunce presentate dalle vittime delle sette con
maggiore attenzione, e di cogliere l'occasione, ogni qual volta sia necessario, di
occuparsi dei casi che giungono alla loro attenzione.
In molti casi, alla Commissione è stato riferito che un pubblico ministero
avrebbe rifiutato di aprire una istruttoria o di continuare un procedimento sebbene,
secondo chi ha fatto rapporto circa questa inerzia, il caso sarebbe stato del tutto
giustificato.
È consigliabile specificare, a questo proposito, che, secondo il Ministero
della Giustizia, delle 60 denunce relative a sette indirizzate alle procure generali
delle Corti di Appello tra il 1990 e il 1995, solo 27 procedimenti sono giunti a conclusione.
Si riferivano in particolare a casi di truffa, minacce, profanazione di tombe, omicidio
non premeditato, sottrazione di minore, sequestro di persona, abbandono di minori,
violenza, offese, abuso della professione medica, violenza e vie di fatto. Di questi,
16 casi non hanno avuto luogo a procedere, 7 sono stati archiviati e 3 hanno sortito
condanne.
La Commissione, a questo riguardo, non intende esprimere un'opinione sull'operato
della giustizia, a maggior ragione perché non possiede gli elementi per apprezzare
in modo preciso le situazioni in questione. Tuttavia, non può trascurare del
tutto queste denunce, alcune delle quali sembrano evidentemente rilevanti. Anche andando
oltre la loro natura più o meno corrispondente ai fatti, il fatto stesso che
venga suggerita una tale ipotesi è in sé deplorevole, perché
è probabile che scoraggi le vittime delle sette dal rivolgersi ai tribunali.
A queste condizioni sarebbe auspicabile che il Ministro della Giustizia desse particolari
istruzioni ai magistrati delle procure al fine di attrarre la loro attenzione sulla
portata del fenomeno settario, sulle sue forme, i suoi pericoli, il bisogno di contrastarli
in modo più efficace, e sui mezzi legali esistenti allo scopo. Sarebbe opportuno
esaminare con maggiore attenzione le denunce presentate dalle vittime delle sette
e, se necessario, attivarsi per occuparsi dei casi che giungono alla loro attenzione.
2) Disposizioni generali da parte del Ministero dell'Interno ai dipartimenti di polizia,
e da parte del Ministero della Difesa ai servizi di gendarmeria, nel raccomandare
loro di praticare maggiore vigilanza in relazione alle derive settarie.
Al fine di procedere contro le azioni commesse dalle sette e, se necessario, mantenerle
sotto sorveglianza, è necessario che possano essere rilevate dai dipartimenti
di polizia e di gendarmeria, e che il Pubblico Ministero ne afferri il significato.
Questo è il motivo per cui i ministri della Difesa e dell'Interno dovrebbero
attirare l'attenzione dei loro servizi, fra quelli interessati al fenomeno settario,
sulla vigilanza che devono mostrare al riguardo, oltre alle misure che è necessario
assumere in caso di infrazioni, per la protezione delle vittime e per la designazione
del Pubblico Ministero.
3) Chiedere all'amministrazione di essere più rigorosa nelle sue missioni di
supervisione e controllo in relazione alle sette che presentano pericoli o non rispettano
la legge.
Non è ammissibile che amministrazioni e imprese pubbliche possano, come già
è accaduto, firmare contratti di fornitura o servizio con organizzazioni collegate
a sette pericolose, o concedano loro autorizzazioni. E neppure è tollerabile
che certe associazioni possano contravvenire, in piena impunità, alle regole
della tassazione sul reddito, alle leggi sul lavoro e a quelle sulla sicurezza sociale.
È pertanto necessario che i ministri, ciascuno nel suo campo di competenza,
chiedano ai loro servizi di manifestare maggiore rigore quando stipulano contratti
con organizzazioni esterne, nel concedere autorizzazioni, o sono impegnate in missioni
di controllo. A questo livello, le amministrazioni dovrebbero avere accesso a informazioni
che potrebbero essere loro consegnate, su richiesta, dall'osservatorio interministeriale,
la cui creazione è stata in precedenza raccomandata.
4) Invitare i pubblici ufficiali ad essere più prudenti nel concedere sussidi
a determinate associazioni
Alcune sette pericolose, come abbiamo visto, hanno beneficiato di sussidi pubblici.
Ovviamente il numero di casi è limitato. Sarebbe auspicabile comunque che i
pubblici ufficiali esaminassero in maniera più rigorosa la destinazione dei
sussidi che concedono alle associazioni; e, se necessario, in collaborazione con l'osservatorio
interministeriale sulle sette. Il Primo Ministro dovrebbe sollecitare l'attenzione
del governo su questo punto, e il Ministro dell'Interno fare altrettanto con tutte
le autorità locali.
5) Decretare lo scioglimento delle associazioni responsabili quando necessario
Diverse associazioni settarie, come abbiamo visto, violano la legge e costituiscono
un reale pericolo per gli individui e la società. Di conseguenza, non si può
che restare meravigliati dal numero esiguo di quelle che vengono sciolte. Delle circa
sessanta associazioni settarie coercitive dichiarate a Parigi, nessuna è stata
assoggettata a scioglimento legale o amministrativo. Sarebbe pertanto auspicabile
che le esistenti procedure di smantellamento venissero applicate sistematicamente,
quando si riscontrano le condizioni previste dalla legge. È il caso, in particolare,
della procedura legale.
Questo chiaramente con costituirebbe una soluzione radicale. È stato infatti
notato che le sette perseguite o minacciate di scioglimento manifestano una stupefacente
capacità di auto-sciogliersi per poi ricostituirsi in forma associativa diversa.
Così l'Associazione dei Pionieri New Age fu dissolta nel gennaio del 1981,
ma i suoi responsabili si trovano ora nella Chiesa dell'Unificazione, nell'Associazione
per l'Unificazione del Cristianesimo Mondiale e nella Crociata Internazionale per
un Mondo Unito. Allo stesso modo, le persone responsabili dell'Associazione Dianetic
dissolta nel 1982, continuano la loro attività all'interno dell'Associazione
per la Difesa degli Scientologisti Francesi, e i responsabili della Meditazione Trascendentale
Parigi Est si rinvengono nella Federazione Francese di Meditazione.
Resta il fatto che lo scioglimento rapido e sistematico potrebbe causare un forte
effetto di dissuasione. Si può ritenere che, in parallelo, se gli incaricati
vengono intimati legalmente, o addirittura condannati, la ricreazione di queste associazioni
sarà resa più difficile. In ogni caso è importante che i dipartimenti
di polizia cerchino di identificare associazioni che sono di fatto identiche a quelle
che avrebbero dovuto essere sciolte, e che verifichino con particolare attenzione
che siano conformi alla legge.
6) Assicurarsi che i destinatari di determinati sussidi che sono membri di una setta
non trasferiscano tutto o in parte l'ammontare di questi servizi alla setta a cui
appartengono
Secondo le informazioni fornite alla Commissione, sembra che i membri di alcune sette,
destinatari di sussidi per reddito minimo, trasferiscano completamente o in parte
l'ammontare di questi sussidi alla setta a cui appartengono. Questa pratica costituisce
ovviamente una deviazione all'oggetto del RMI [
Revenu Minimum d'Insertion].
La Commissione è assolutamente consapevole della difficoltà, per i servizi
preposti, di individuare l'esistenza di tali fatti; in ogni caso questo genere di
deviazione è assolutamente irrilevante in relazione alla grande maggioranza
di persone che beneficiano di questo servizio in conformità alla legge. Sarebbe
auspicabile, quando si evince che un membro trasferisce alla setta tutto o in parte
l'ammontare RMI, rammentargli i suoi obblighi e, se necessario, sospendere il servizio
di sussidio finché gli obblighi non vengano rispettati. La stessa vigilanza
deve essere estesa all'attribuzione di altri sussidi che abbiano una destinazione
precisa, per esempio quelli relativi alla scuola.
7) Incentivare la cooperazione internazionale, in particolare quella comunitaria
Oggi appare essenziale un rafforzamento della cooperazione internazionale. Difatti
molte delle sette pericolose, come abbiamo visto, hanno dimensioni internazionali.
Potrebbero pertanto venire facilmente smantellate se i diversi paesi riuscissero ad
istituire un'azione comune. Inoltre le sette perseguite in Francia deliberano spesso
di trasferire all'estero le loro attività. Come scrive un gruppo di specialisti
in un rapporto confidenziale sottoposto alla Commissione: «
... l'abuso della
professione medica [e] la non conformità ai regolamenti elementari contenuti
nel patto francese per gli standard del giusto lavoro li obbligano a cercare pascoli
più ricchi che garantiscano loro esenzione fiscale, o li mettano in grado di
evadere il versamento dei contributi obbligatori per la sicurezza sociale».
E per concludere: «
Un approccio nazionale non è sufficiente, è
essenziale un'efficace azione internazionale coordinata, al fine di una corretta comprensione
del problema».
Questa cooperazione è, come vedremo, necessaria anche per aiutare meglio gli
espatriati francesi che hanno difficoltà con le sette. Se questa cooperazione
non è di facile attuazione su scala internazionale, dovrebbe almeno essere
presente all'interno dell'Unione Europea. Tuttavia, sembra non esservi, in questo
campo, un'azione particolare.
È opportuno ricordare, a questo riguardo, la creazione a Parigi nel 1994 della
Federazione Europea dei Centri per l'Informazione e la Ricerca sul Settarismo (FECRIS),
il cui obiettivo è, secondo il suo statuto, «
ricercare e informare
su pratiche ed effetti del settarismo distruttivo su individui, famiglia e iniziative
democratiche; aiutare le vittime; rappresentarle dinanzi alle autorità civili
e a quelle responsabili moralmente per attirare la loro attenzione e assisterle nelle
loro azioni». In ogni caso questa associazione è troppo recente perché
si riesca ad abbozzare conclusioni sul suo operato. Ad ogni modo, si tratta di una
iniziativa del tutto privata, e non di un'azione congiunta degli Stati Membri dell'Unione
Europea. Sarebbe pertanto auspicabile rinvenire una cooperazione inter-governativa
che potrebbe, inizialmente, comprendere almeno i Quindici. Inizialmente sarebbe basata
sullo scambio di informazioni e sullo sviluppo di proposte. Questo processo potrebbe
portare ad accordi internazionali su un certo numero di punti chiave.
Per di più rappresenta il modo in cui il Sig. De Puig ha concepito le collaborazione
nella sua relazione su sette e nuovi movimenti religiosi redatta nell'ambito del Consiglio
d'Europa: «
Nel campo della cooperazione internazionale, molto può
essere fatto per aumentare l'efficacia del controllo sulle sette, al fine di ottenere
e diffondere informazioni. Sarebbe pertanto auspicabile siglare gli accordi internazionali
necessari a questo scopo». Per essere efficaci, questi accordi dovrebbero
concernere: lo studio del fenomeno e lo scambio di libera informazione, in particolare
la formazione di un database; il coordinamento di dispositivi di controllo, prendendo
in considerazione la disparità dei sistemi legali; il reperimento di persone
ricercate dalla giustizia o dall'amministrazione; il reperimento di persone scomparse.
3. - Migliorare il sistema legale
Se l'arsenale legale che rende possibile la lotta ai pericoli posti dalle sette agli
individui e alla società sembra nell'insieme adatto, può tuttavia essere
completato o modificato su alcuni punti al fine di rendere più efficace la
risposta contro le derive settarie.
1) Intraprendere uno studio sugli effetti dissuasivi delle sanzioni imposte alle sette,
e sulla opportunità di renderle più severe
Secondo diversi pareri raccolti dalla Commissione, pene e risarcimento danni inflitti
alle sette non sarebbero sufficientemente dissuasivi. Per esempio, una persona che
si è espressa di fronte alla Commissione, e che aveva in corso diverse cause
contro le sette, ha sostenuto di aver calcolato che l'ammontare dei danni subiti direttamente,
e che non ha recuperato, raggiungeva circa i 120.000 franchi [38,5 milioni di lire
nel 1999 - NdT]. È difficile giungere a priori a conclusioni sull'effetto dissuasivo
delle sanzioni inflitte alle sette, e sull'opportunità di renderle più
severe.
Nonostante il lavoro intrapreso, la Commissione non si ritiene in grado di giungere
a una conclusione sul fatto che le sanzioni inflitte siano o meno dissuasive e, ancor
meno, sull'opportunità di renderle più severe. Non è meno incline
a pensare che la questione merita di essere sollevata. Pertanto la Commissione ritiene
che sarebbe interessante se l'osservatorio, la cui creazione è stata raccomandata,
conducesse un accurato studio sulla materia, che sarebbe seguito, qualora fosse necessario,
da proposte.
2) Riesaminare le modalità del [reato di] diffamazione
Alcune sette, come è risaputo, di norma diffamano. Tuttavia non sempre possono
essere perseguite, e men che meno condannate. Infatti, come ha notato la Commissione,
certe sette trovano il mezzo per eludere la legge che regola questo reato. L'articolo
65 della legge del 29 luglio 1881 sulla libertà di stampa stabilisce, come
si ricorderà, che «
le azioni pubbliche e civili risultanti da reati,
offese e infrazioni previste dalla presente legge sono prescritte dopo tre mesi completi,
contando a partire dal giorno in cui sono state commesse o dal giorno dell'ultima
azione, o della sua continuazione, in cui sono state commesse». Ma queste
sette talvolta pubblicano riviste, per le quali soddisfano l'obbligo di registrazione
di copyright legale, che contengono articoli diffamanti ma che non vengono distribuite
se non a un pubblico ristretto; attendono poi tre mesi per diffonderle, e con questo
ritardo evitano la querela.
Alla Commissione sembra auspicabile porre fine a questo stato di cose. Una prima possibilità
potrebbe consistere nell'allungare il suddetto termine da tre a sei mesi. Tuttavia
questa soluzione presenterebbe diversi svantaggi. Per prima cosa non risolverebbe
in modo definitivo il problema: le organizzazioni in questione aspetterebbero sei
mesi prima di diffondere le proprie riviste. In ogni caso, distribuire una rivista
sei mesi dopo la data di pubblicazione riportata costituirebbe indubbiamente motivo
di imbarazzo. L'ostacolo più serio è piuttosto rappresentato dalle difficoltà
pratiche e politiche che la modifica della legge del 1881 sulla stampa solleverebbe.
Sarebbe davvero opportuno toccare una legislazione importante, che ha instaurato un
certo equilibrio, e a cui la stampa è molto legata? Non ci sembra opportuno.
Una seconda soluzione consisterebbe nel fare in modo che la data in cui è stata
commessa la diffamazione sia definita come quella che decorre dalla prima distribuzione
al pubblico - intendendo il pubblico generale in opposizione a un circolo ristretto,
eccetto le riviste che vocazionalmente vengono diffuse in questo modo - della pubblicazione
che contiene la diffamazione. In ogni caso è in questo senso che sembra evolversi
la giurisprudenza. Infatti è stato giudicato che il raggiungimento delle formalità
di registrazione dei copyright non stabilisce alcuna presunzione che la pubblicazione
sia avvenuta in quella data, e deve essere considerato soltanto un elemento di valutazione
(Cass. Crim. 1 luglio 1953, Bull crim. No 228); che, inoltre, il momento iniziale
della decorrenza limitativa di tre mesi non è costituita dalla data di copertina
sul numero di una rivista settimanale, bensì da quella della sua effettiva
pubblicazione risultante dalla sua messa in vendita, indipendentemente dalla data
fittizia stampata sulla copertina per scopi puramente commerciali (Parigi, 28 gennaio
1977, D. 1978.IR80).
Ad ogni modo resta ancora da stabilire che questa distribuzione effettiva sia realmente
destinata al pubblico. La Commissione è propensa a ritenere che la soluzione
migliore consista senza dubbio nel lasciare che la giurisprudenza conduca a questa
precisazione.
3) Rafforzare la protezione dei testimoni esperti presso i tribunali
Senza dubbio i testimoni esperti presso i tribunali non sono protetti a sufficienza.
L'articolo 434.8 del nuovo codice penale stabilisce che «
qualsiasi minaccia
o azione intimidatoria rivolta contro un magistrato, un testimone giurato o altra
persona che sieda in una formazione giurisdizionale, un arbitro, interprete, esperto
o avvocato di parte, allo scopo di influenzare il suo comportamento nell'esecuzione
dei suoi doveri è punita con tre anni di reclusione e una multa di 300.000
franchi [96 milioni di lire - NdT]». Inoltre l'articolo 222.12 dello stesso
codice stabilisce che la violenza contro, tra gli altri, «
un magistrato,
testimone, avvocato, nell'esercizio o all'epoca dell'esercizio della sua funzione
o della sua missione, che coinvolga una inabilità totale al servizio per più
di otto giorni è punita con tre anni di reclusione e una multa di 300.000 franchi».
Tuttavia non è chiaro se l'articolo 222.12 si applica agli esperti legali.
Anche se fosse il caso, questo articolo presenta due limiti fondamentali: è
necessario riscontrare una violenza che conduca a una inabilità superiore agli
otto giorni; questa violenza deve avvenire nell'esercizio, o nel momento delle funzioni.
Il che significa, nel caso di violenza grave che non causi inabilità o che
avvenga - qualsiasi sia la sua gravità - quando le funzioni sono definitivamente
concluse, ad esempio per vendetta, che l'esperto non beneficia di particolare protezione.
E neppure l'art. 434.8 copre possibili misure di ritorsione contro l'esperto, dopo
il parere o la causa.
Secondo le informazioni raccolte dalla Commissione, l'assenza di sufficiente protezione
per gli esperti porterebbe ad almeno queste tre conseguenze negative:
-
Gli esperti in questione rinunciano semplicemente a giungere a conclusioni su faccende
che probabilmente attirerebbero loro questo genere di problema;
-
Continuano a svolgere queste funzioni, ma rischiano di subirne le conseguenze, cosa
su cui non è certo se riusciranno a ottenere riparazione poiché non
è sempre facile, in questo genere di situazione, identificare il reo e provare
la sua colpevolezza;
-
Infine non si può escludere la possibilità che possano annacquare le
loro relazioni, o auto-censurarsi, il che costituirebbe un serio ostacolo al buon
funzionamento della giustizia.
Pertanto la Commissione considera opportuno rafforzare la protezione legale di cui
beneficiano gli esperti, per porli quanto più possibile al sicuro da qualsiasi
pressione o forma di ritorsione. In questo senso potrebbero essere impiegate, per
cominciare, le clausole che attualmente proteggono i magistrati. In particolare gli
art. 222 e 223 (disprezzo alla corte), 227 (tentativo di pressioni), 228 (violenza
e vie di fatto), 306 (minacce), 310 e 311 (aggressione aggravata) e 434 (distruzione,
degradazione e danno) del codice penale.
4) Consentire alle associazioni per la difesa delle vittime di costituirsi parte civile
Attualmente nessuna clausola permette alle associazioni per la difesa delle vittime
delle sette di costituirsi parte civile in cause che le riguardano. Ovviamente talvolta
queste associazioni riescono ad essere parte civile quando la causa glielo consente,
secondo determinate condizioni esistenti. L'art. 2.2 del codice di procedura penale,
per esempio, sancisce che «
qualsiasi associazione regolarmente dichiarata
da almeno cinque anni [...]
il cui oggetto statutario contempli la lotta contro
la violenza sessuale [...]
può esercitare il diritto riconosciuto dal
[...]». Pertanto le associazioni per la difesa delle vittime possono "scivolare"
in disposizioni il cui scopo principale non corrisponde al loro specifico oggetto,
e costituirsi parte civile solamente per casi autorizzati in maniera diretta. In aggiunta
due associazioni hanno fatto sapere alla Commissione che è stato loro rifiutato
diverse volte di costituirsi parte civile in casi relativi a vittime di sette.
In ogni caso potrebbe essere utile garantire loro questo diritto in maniera automatica.
Per tre ragioni principali:
-
Queste associazioni potrebbero affiancarsi meglio alle vittime e aiutarle nell'intraprendere
passi verso la giustizia, in particolare quelle più fragili;
-
Potrebbero operare da supplenti nel caso in cui, per ragioni diverse, in particolare
per il timore che i responsabili della setta ispirano loro, non osino agire in proprio;
-
Attraverso i loro interventi potrebbero arricchire con informazioni magistrati e dibattiti
legali.
Si può conseguire la possibilità, per queste associazioni, di presentarsi
come parte civile in casi relativi alle vittime di sette accludendo una clausola specifica
all'elenco di associazioni citate nell'art. 2.1 del codice di procedura penale, o
prevedere all'art. 3 del codice della famiglia che le associazioni in difesa della
famiglia beneficino di questo diritto, così come l'Unione Nazionale e l'Unione
Regionale delle Associazioni Familiari.
5) Prevedere la trasmissione alla Prefettura del bilancio annuale, e delle minute
delle riunioni generali per quelle associazioni il cui bilancio supera i 500.000 franchi
[160 milioni di lire nel 1999 - NdT]
Come si è appurato, alcune sette non solo sfruttano finanziariamente i propri
seguaci, ma ricorrono a mezzi fraudolenti come, per esempio, la dissimulazione di
certe risorse, l'impiego di compagnie o associazioni di facciata e la continuazione
di attività lucrative nell'ambito delle associazioni registrate. Sarebbe pertanto
auspicabile assoggettare queste sette ad obblighi di trasparenza in materia finanziaria.
Tuttavia, considerato che sarebbe difficile, per le ragioni già citate, selezionare
le sette, questi obblighi dovrebbero essere imposti a tutte le associazioni, a partire
da un certo livello di bilancio.
Alla Commissione appare ragionevole richiedere che tutte le associazioni con un bilancio
annuale uguale o superiore ai 500.000 franchi debbano trasmettere alla prefettura
del loro comune, ogni anno, copia del bilancio e delle minute della riunione generale.
La scelta di una soglia di 500.000 franchi sembra costituire un buon equilibrio tra
l'interesse alla trasparenza finanziaria e il desiderio di non sovraccaricare le prefetture.
Questa misura interesserebbe infatti circa 16.900 associazioni su un totale stimato
di 187.600, vale a dire il 9%.
I servizi fiscali potrebbero in seguito, su loro iniziativa o su richiesta del Prefetto,
esercitare un controllo su questi documenti.
6) Istituire un Alto Consiglio per i culti costituito da rappresentanti di autorità
religiose, scientifiche e amministrative, incaricato di decidere su richieste in merito
al riconoscimento come associazione religiosa, e relative all'ottenimento dello status
di congregazione
Diverse organizzazioni oggi comunemente considerate sette chiedono il diritto di beneficiare
dello status di associazione religiosa previsto dalla legge del 9 dicembre 1905.
Sorge pertanto il problema di conoscere se l'esistente dispositivo legale è
adatto ad affrontare questo tipo di richiesta. Si intende bene il pericolo rappresentato
dal concedere questo status ai movimenti pseudo-religiosi, movimenti che si presentano
in forma religiosa solamente per adescare meglio le persone ma che, nei fatti, perseguono
obiettivi diversi come arricchirsi, acquistare potere o altri interessi personali
non specificati. La Commissione è stata più volte allertata in questo
senso. Uno degli specialisti che ha sentito, fra l'altro uno dei più moderati,
ha dichiarato: «
Su cosa proliferano le sette? Sul silenzio, sui loro angoli
nascosti; sul linguaggio, che è un linguaggio religioso. È necessario
cominciare a rifiutare le loro richieste, vale a dire lo status di religione, che
costituisce la trappola delle trappole. La soluzione è costituire un migliore
controllo. Ma quel piccolo controllo in più può essere ottenuto con
altri mezzi! Ciò che conta è il prestigio che verrebbe loro garantito
da uno status denominazionale. E questa sarebbe un'autentica catastrofe».
D'altra parte non c'è niente di più ordinario del fatto che autentici
movimenti religiosi che desiderino essere riconosciuti come associazione religiosa
conformino il loro sistema al fine di poterne beneficiare.
Pertanto è opportuno che l'Ufficio per i Culti del Ministero dell'Interno possa
concedere direttamente questo status su richiesta dell'organizzazione interessata,
e dopo aver esaminato il suo caso.
Attualmente lo status di associazione religiosa è in effetti riconosciuto indirettamente
dall'Ufficio per i Culti del Ministero dell'Interno, o dalla Prefettura, al momento
della richiesta finalizzata a fare in modo che l'associazione benefici delle liberalità
previste dall'art. 19, sottoparagrafo 4 della legge del 9 dicembre 1905, o dagli articoli
200 e 238 (a) del codice fiscale generale, che consente ai benefattori di richiedere
deduzioni fiscali.
Alla Commissione appare di gran lunga preferibile che il riconoscimento di questo
status sia fatto oggetto di una procedura specifica, su richiesta delle organizzazioni
interessate. Spetterà naturalmente all'Ufficio dei Culti garantire lo status
di associazione religiosa. Tuttavia, considerando l'attuale difficoltà che
spesso si incontra nell'appurare la natura religiosa dell'associazione, in particolare
quando questa opera in direzione di molteplici fini, la Commissione ritiene che sarebbe
necessario che l'Ufficio per i Culti decidesse con l'aiuto di un consiglio di persone
qualificate al giudizio. E per questo motivo propone di creare un Alto Consiglio per
i Culti, che sarebbe composto di circa trenta persone nominate dal Primo Ministro.
Un terzo del consiglio andrebbe costituito da rappresentanti di varie religioni riconosciute,
un terzo da persone che attestino una innegabile competenza nel campo delle religioni,
e un terzo da rappresentanti di diverse amministrazioni interessate (Ufficio dei Culti
e Ufficio delle Libertà Pubbliche del Ministero dell'Interno, Direzione Centrale
di Informazioni Generali, Direzione della Funzione Sociale, Ministero della Pubblica
Istruzione ecc.). Il parere di questo consiglio risulterebbe essenziale all'Ufficio
dei Culti.
Sarebbe di conseguenza auspicabile emendare lievemente la legge del 9 dicembre 1905,
specificando che lo status di associazione religiosa venga riconosciuto dal Ministero
dell'Interno con l'assenso dell'Alto Consiglio per i Culti, secondo i metodi sopra
definiti.
Considerato che lo stesso problema può porsi per le richieste relative all'ottenimento
dello status di congregazione, si propone, al fine di assicurare un parallelismo di
procedura, che il riconoscimento legale di questo status venga concesso non per decreto
e con l'assenso del Consiglio di Stato, come oggi previsto dall'art. 13 della legge
del 1 luglio 1901 relativo al contratto di associazione, ma per decreto e con l'assenso
dell'Alto Consiglio per i Culti.
4. - Aiutare gli ex membri
È sicuramente importante prevenire i pericoli che le sette pongono, e contrastarli
in maniera efficace. Ma è altresì necessario sostenere gli ex seguaci,
alcuni dei quali hanno vissuto, a volte per molti anni, quasi completamente tagliati
fuori dalla società, sia sotto isolamento fisico o solamente psicologico. Dopo
aver lasciato la setta incontrano generalmente grosse difficoltà a reintegrarsi
nella società. Al contempo non sanno a chi rivolgersi per chiedere aiuto. La
Commissione crede che sarebbe necessario che essi possano disporre di un interlocutore
privilegiato all'interno dell'amministrazione. Inoltre, si dovrebbe prestare maggiore
attenzione alla situazione degli ex seguaci all'estero.
1) Designare in ogni dipartimento un incaricato all'assistenza degli ex seguaci
La Commissione propone che venga nominato in ogni dipartimento - dal Prefetto o dal
presidente del Consiglio Generale - un incaricato all'assistenza degli ex seguaci.
Le persone che hanno appena lasciato una setta potrebbero così facilmente ottenere
informazioni sui pubblici servizi, dati di cui generalmente non dispongono. La scelta
dell'autorità incaricata della nomina non modifica fondamentalmente la risposta
da dare al problema. È opportuno che questa persona, il cui impiego potrebbe
non essere necessariamente a tempo pieno, abbia una buona conoscenza del fenomeno
settario e della pubblica amministrazione. L'incaricato avrebbe il compito di studiare
l'evoluzione dei movimenti settari nel suo dipartimento, così come i problemi
sollevati dalle vittime, accoglierle e dirigerle ai servizi amministrativi e alle
associazioni che possano risolvere le loro difficoltà. Renderebbe conto dei
suoi studi e delle sue attività all'autorità di nomina, oltre che all'osservatorio
sulle sette la cui creazione è stata altresì proposta. Ci si potrebbe
rivolgere a questa organizzazione per ottenere informazioni e consulti.
2) Sostenere con maggiore efficacia i seguaci espatriati che lo desiderino
Secondo diverse fonti, il numero di francesi che vivono all'estero e appartengono
a una setta è alquanto significativo, sebbene manchino i mezzi per quantificarlo,
anche in misura approssimativa. Ma è un fatto accertato che diverse sette hanno
dimensioni internazionali e non esitano, come per esempio Moon o la Chiesa di Scientology,
a inviare all'estero seguaci reclutati in Francia. Inoltre non si può dimenticare
che certe organizzazioni perseguite dalla giustizia o dall'amministrazione hanno abbandonato
il territorio nazionale.
Tuttavia queste persone si trovano spesso in situazioni ancora più precarie
di quelle dei seguaci residenti sul territorio francese, non avendo familiarità
con l'ambiente e trovandosi isolati da famiglia e vecchi amici. I servizi diplomatici
e consolari forniscono oggi un aiuto sostanziale al fine di reperire persone scomparse
e rimpatriarle.
La Gestione dei Francesi all'Estero presso il Ministero degli Esteri cerca ogni anno
di rispondere a diverse centinaia di richieste di informazione di famiglie a proposito
di persone scomparse. Tuttavia i servizi diplomatici e consolari spesso contano fortemente,
per ottenere risposta, sulla buona volontà ed efficacia delle autorità
locali. Inoltre, anche quando la persona scomparsa viene ritrovata, se non desidera
che il suo indirizzo venga rivelato il Ministero degli Esteri è obbligato a
conformarsi a questa richiesta, in osservanza al principio del rispetto della privacy.
Oltre la metà delle persone ritrovate esprimono questo desiderio.
Inoltre il ministero detiene una linea di credito di circa 5 milioni di franchi [1,614
miliardi di lire nel 1999 - NdT] per assicurare ai poveri rimpatri medici o di emergenza.
Il ministero chiede alle famiglie di finanziare altre forme di rimpatrio.
Due misure potrebbero verosimilmente migliorare l'azione dell'autorità pubblica
in questo settore. Per prima cosa, sarebbe opportuno, nell'ambito di un rafforzamento
della cooperazione internazionale citato in precedenza, che la Francia ottenesse dal
maggior numero di paesi la garanzia di collaborazione per questo tipo di problemi.
Di certo nessun paese trarrebbe beneficio nel vedere una organizzazione illegale o
pericolosa svilupparsi sul proprio territorio. In secondo luogo, i nostri servizi
diplomatici e consolari potrebbero, nello stesso ambito, aumentare i loro contatti
e collegamenti con le autorità locali, per ricevere sostengo nel reperimento
delle persone scomparse.
CONCLUSIONI
Difficile da definire, e neppure facile da misurare, impossibile da afferrare nel
suo insieme, il fenomeno settario non costituisce per questo una realtà meno
tangibile nel mondo contemporaneo: espressione di molteplici movimenti spirituali
distinti dalle religioni tradizionali, e caratterizzati da pratiche e credenze specifiche,
è difatti strettamente collegato ai maggiori problemi sollevati dall'attuale
società, in ciò che causa il declino delle religioni tradizionali, il
cambiamento delle strutture familiari, la messa in discussione dei valori morali,
la crisi politica, economica e sociale. In un certo qual modo ne è addirittura
il riflesso.
Se la sua diversità e complessità impedisce di rendere conto con precisione
della sua evoluzione quantitativa e qualitativa, la ricerca svolta mostra che si è
sviluppato, nell'ultimo decennio, sia in Francia che all'estero. Sia come numero di
organizzazioni che di seguaci e di simpatizzanti. Al contempo presenta forme più
variate, applica tecniche più sofisticate, e dispone di crescenti risorse finanziarie.
I seguaci, il cui numero è in aumento, spesso si abbandonano totalmente, fino
a smarrire parte della loro identità. Ed è a questo punto che il rischio
di deriva diviene serio, quando l'impegno e la conseguente fiducia totale spingono
il seguace a troncare i legami familiari, o a devolvere tutto il proprio denaro. L'intervento
dell'autorità pubblica è essenziale, quando l'impegno conduce a dipendenza
psicologica, che i leader sfruttano per il proprio tornaconto.
Le decisioni giudiziarie rese in anni recenti ben dimostrano che numerose sette sono
responsabili di reati che spaziano dall'inganno e frode ai maltrattamenti, dall'aggressione
aggravata al sequestro. Inoltre, le informazioni fornite alla Commissione e le testimonianze
da essa ricevute non lasciano dubbi sul fatto che quanto portato alla luce dalla giustizia
costituisce soltanto uno sguardo parziale sui pericoli prospettati dalle sette, che
nei fatti sono più numerosi, vasti e seri.
Ovviamente lo Stato non può permettere che nel suo seno si sviluppi ciò
che, dopo attenta riflessione, è parte di un autentico flagello. Restare passivi
sarebbe realmente irresponsabile non solo verso chi ne è rimasto o può
restarne toccato, ma pericoloso per i principi democratici su cui si basa la nostra
Repubblica.
La Commissione ritiene pertanto essenziale reagire. Chiarito questo, sembra che il
miglior modo per contrastare lo sviluppo delle sette pericolose non debba essere di
carattere eccezionale, sotto forma di una legislazione anti-sette. La portata del
nostro arsenale legale non rende necessaria una legislazione specifica, che potrebbe
un giorno essere utilizzata in uno spirito di limitazione della libertà di
pensiero. La cosa essenziale, pertanto, è di fare un uso corretto e completo
delle disposizioni esistenti, considerato che la loro applicazione sistematica e rigorosa
ha reso possibile lottare efficacemente contro le derive settarie.
A questo scopo è necessario, in primo luogo, conoscere meglio - e pertanto
istituire un osservatorio ad hoc - e, in modo particolare, far conoscere meglio il
fenomeno e i pericoli che possono sorgere. Inoltre è necessario restare uniti,
in modo che le istituzioni incaricate di applicare la legge in questo campo vengano
sensibilizzate. Appaiono inoltre auspicabili alcuni aggiustamenti alla legislazione
esistente, per prendere meglio in considerazione l'evoluzione delle associazioni settarie.
Infine è importante che gli ex seguaci possano ricevere aiuto al fine di reintegrarsi
nella società. Tutte misure che, secondo la Commissione, dovrebbero essere
assunte il prima possibile. In Francia non ci sentiamo minacciati da tragedie del
tipo di Waco, e da un attentato come quello compiuto dalla setta Aum la primavera
scorsa nella metropolitana di Tokyo. Ma i germi di drammi di questo tipo sono presenti
sul nostro territorio, e la prevenzione è essenziale.
Venuti a conoscenza di questo, è necessario mantenersi lucidi: le misure suggerite
qui non saranno probabilmente sufficienti, da sole, a far scomparire questi pericoli.
Riflesso delle difficoltà del mondo attuale, sintomo di un malessere sociale
profondo, immagine di una crisi morale e civile, il fenomeno settario richiede una
risposta globale che tocca i più importanti problemi del mondo contemporaneo.
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