Due interventi tratti rispettivamente dal gruppo di discussione free.it.religioni.scientology e alt.religion.scientology, febbraio 2008.
Perché Scientology "funziona" (quando funziona)
Perché Scientology "funziona" (quando funziona)di Giaga, gennaio 2008. Da free.it.religioni.scientologyApprofitto di una mezz'oretta di tempo libero per mettere giù in breve alcune considerazioni su Scientology che mi sono venute in mente qualche tempo fa mentre mi trovavo in un centro yoga e discorrevo di miglioramenti "spirituali" con alcune delle persone che lo frequentano. I fattori scientifici che stanno alla base del parziale funzionamento della tecnologia di Scientology credo siano essenzialmente due: 1) - EFFETTO PLACEBO
L'effetto placebo, per sua stessa definizione, DEVE basarsi sull'inganno: è infatti necessario convincere il "paziente" che gli verrà somministrata una terapia che funziona affinché si attivi. Sull'effetto placebo molto è stato scritto e molti studi sono stati fatti: in ogni caso, al di là delle inevitabili differenze di opinione, è accertato che la suggestione provocata dalla somministrazione di finti farmaci provoca inspiegabilmente la guarigione o miglioramenti sia psicologici che fisici in una certa percentuale di persone. Il fenomeno è talmente importante che viene attivamente studiato nelle università più prestigiose http://lescienze.espresso.repubblica.it/articolo/Imaging_cerebrale_ed_effetto_placebo/1308825. Ecco quindi la necessità (che Hubbard ha intelligentemente sfruttato sin dall'inizio) delle storie di successo, delle vittorie raccontate al gruppo, delle affermazioni roboanti ed estreme riguardo l'infallibilità della Tech, delle sue assicurazioni più estreme sul fatto di non aver mai mentito agli scientologist. Lo scopo di tutte queste cose è semplicemetne quello di convincere le persone che la tecnologia funziona davvero e che i dati di Scientology che impareranno e metteranno in pratica non saranno semplici pilloline di zucchero colorato. Anche gli altri costi dell'auditing e del training contribuiscono a rinforzare questo meccanismo. L'idea che "se una cosa costa molto deve avere grande valore" è difficile da eliminare del tutto, e questo in molte persone attiva um riflesso condizionato secondo il quale dato che la cura è costosa sarà per forza efficace. Mentre l'effetto placebo fa sì che chi si avvicina a Scientology con fiducia possa ottenere alcuni modesti risultati anche solo leggendo qualche bollettino, l'effetto ed esso contrario, detto effetto nocebo fa sì che chi si avvicina a Scientology molto prevenuto difficilmente ne potrà trarre anche il benché minimo giovamento. Questo primo meccanismo psicologico che - secondo me - sta alla base di Scientology è perciò delicatissimo, ed è per questo che gli scientologist sono quasi obbligati ad evitare di confrontarsi con opinioni critiche od ostili. Se uno scientologo viene messo di fronte ad opinioni critiche od ostili, il meccanismo che stava alla base dell'effetto placebo e che gli consentiva di avere "miglioramenti" s'inceppa e la persona smette di avere "guadagni di caso", diventando quello che in Scientology si chiama PTS (ovvero un soggetto che sta subendo l'influenza negativa di un soppressivo). --------- BIOFEEDBACK PILOTATO Il biofeedback è un sistema di rilassamento e terapia che consiste nell'amplificare con un macchinario le reazioni fisiologiche di una persona, con l'obiettivo di consentirgli di imparare a controllarle almeno in parte. Il macchinario amplifica reazioni fisiologiche di cui normalmente gli individui sono inconsapevoli (microsudorazione, battito cardiaco, tensione muscolare, rilassamento psicofisico, ecc...) e permette all'individuo di esercitarsi a controllarlo. Il biofeedback utilizza spesso macchinari del tutto identici all'E-Meter di Scientology, che hanno lo scopo di misurare le variazioni della resistenza cutanea: in questo caso si parla di BioFeedback GSR dal termine inglese Galvanic Skin Response (reazione galvanica della pelle). Questo metodo è molto efficace e viene usato anche in alcune Università degli USA come sistema di rilassamento per gli studenti che devono sostenere esami particolarmente stressanti . Qui potete vedere la pagina della University of Idaho che spiega in breve cosa sia il biofeeedback, quali siani i suoi utilizzi e cosa devono fare gli studenti per prenotare le loro sedute di biofeedback personale. Anche in Italia si pratica il biofeedback, naturalmente, a Bologna e a Siena. Sui livelli OT l'analogia tra auditing fatto in solo, dove il soggetto osserva direttamente le reazioni istantanee del Meter ai suoi stessi pensieri, e il biofeedback è evidentissima; ma anche tutto il restante utilizzo dell'E-Meter in Scientology, dai chiarimenti di parole alle sedute di auditing, è biofeedback. La differenza è che nell'utilizzo dell'E-Meter a due, il prechiaro (o studente, se si tratta di un chiarimento di parole) riceve il feedback delle proprie reazioni psicofisiche sul meter per mezzo di ciò che dice o fa l'Auditor (o il chiaritore di parole). L'auditor indica che l'ago è libero = conferma che la tensione psicofisica si è allentata. L'auditor continua ad insistere con le domande = la tensione psicofisica non si è ancora allentata. Ma il biofeedback di Scientology, a differenza di quello "tradizionale", è pilotato dalle domande e dalle reazioni dell'auditor, per cui l'esercizio di rilassamento viene fatto molte volte indirizzandosi di volta in volta verso un' area specifica, e il risultato VARIA a seconda della "bravura" dell'Auditor di sintonizzarsi sulla lunghezza d'onda della persona che si trova di fronte. Se tra Auditor e prechiaro non esiste un buon feeling la seduta difficilmente andrà da qualche parte, perché l'auditor darà i comandi e il prechiaro cercherà risposte, ma la scarsa empatia presente nella situazione non darà luogo a nessun rilassamento e il meccanismo del biofeedback non funzionerà. ------------------------------------------- Combinando insieme effetto placebo e biofeedback si spiegano così quelle sedute di auditing dalle quali il prechiaro esce felice, camminando a "mezzo metro da terra". Tutta la sovrastruttura organizzativa costruita da Hubbard in Scientology ha quindi in essenza tre scopi principali: 1A - Favorire al massimo l'effetto placebo, con una propaganda euforica ed incessante delle meraviglie della Tech, scoraggiando in ogni modo possibile il contatto dei "fedeli" con opinioni negative, per le quali Hubbard ha elaborato metodi di maneggiamento (Etica, corsi e maneggiamenti per PTS). 1B - Impedire al massimo l'effetto nocebo, vietando la pratica di Scientology ai giornalisti o alle persone che vengono solo per curiosare o per vedere che cosa sia. 2 - Rendere possibile la non semplice pratica del biofeedback pilotato a due (che in effetti a volte s'innesca) addestrando in maniera rigidissima gli auditor e i chiaritori di parole. 3 - Mantenere le tariffe molto alte per rinforzare ulteriormente l'effetto placebo, allontanare chi vuole fare Scientology senza metterci quel forte impegno indispensabile a dar luogo al fenomeno e ... rimpinguare le casse del Management. Giaga
Perché si crede a ScientologyDi "Funky Donny", da alt.religion.scientology, febbraio 2005. © Trad. di Alessia Guidi, aprile 2005Come ex scientologist sono stato spesso accusato di stupidità per essere stato così credulone. Di solito non sono per nulla credulone, quindi come può essere successo che sia caduto vittima del culto? Come conciliavo gli aspetti più "eccentrici" di Scientology con il mondo normale che avevo intorno? Ma per me non c'erano incoerenze da conciliare. All'epoca per me aveva tutto molto senso... Ecco qui alcuni modi in cui un culto può condurre a tutto questo. Iniziare con un modello mentale plausibile Di solito il primo contatto con Scientology avviene tramite il libro Dianetics, il quale espone un modello della mente quasi freudiano, sebbene piuttosto rozzo. Il modello usato è semplice, si basa su diverse nozioni fallaci a cui non è difficile credere se si ha qualche affinità o rispetto per Freud (che non è particolarmente "lontano", se abbiamo visto qualche documentario sulla psicologia o c'è mai capitato di andare dall'analista). Si tratta di una forma basilare di psicologia popolare neo-freudiana. Il modello mentale super semplificato a cui le nuove reclute vengono introdotte sostiene diversi fattori chiave: - siamo in grado di registrare tutte le esperienze con tutti i nostri sensi, dal momento del concepimento fino al momento della morte. - l'assistente addestrato riesce ad accedere a tutti i nostri ricordi, buoni o cattivi che siano. - gli episodi che contengono incoscienza e trauma provocano malattie mentale, psicosomatiche e nevrosi. - recuperare completamente tali ricordi sepolti e raccontarli al terapeuta addestrato cancella i traumi aberrativi, che vengono poi archiviati nuovamente come ricordi normali. Perciò, secondo Dianetics, è possibile ricordare completamente le esperienze traumatiche, raccontarle e quindi rientrare in possesso della capacità di elaborazione mentale persa a causa delle "unità di attenzione" sprecate nelle nostre aberrazioni. Dopo tutto, Einstein non aveva forse detto che usiamo solo il 10% delle nostre capacità mentali? (Sì, ma se stava facendo un'affermazione scientifica, dove sono le prove?!) Quanto ai concetti centrali di Dianetics, qualche lettura sullo stato della ricerca psicologica più avanzata, combinato a un giudizio schietto sulla pratica dianetica, ci porterebbe facilmente al disinganno sui precetti di cui sopra. Essi si basano su falsità, come qualsiasi intervento di "memoria recuperata". Tuttavia chi è disinformato si trova facilmente d'accordo con i concetti centrali di Dianetics visto che non sembrano del tutto campati in aria. "Dimostrare" che funziona Hubbard, per impastare il suo modello mentale e trasformarlo in ferrea convinzione, ti avverte che dopo la "cancellazione" di un episodio negativo proverai una sensazione di "liberazione". E infatti dopo una seduta di un paio d'ore di domande ripetitive potreste sentirvi proprio bene. Forse a un certo punto del tedio ripetitivo di una seduta di Dianetics avvertirete un senso tangibile di euforia, che è sufficiente a dimostrare che il metodo funziona. Alcuni lo sperimentano come una sorta di esplosione mentale, peli ritti, viso arrossato, l'euforia può continuare per un paio di giorni. Per quanto mi riguarda, nei primi tempi di Scientology sperimentai quel tipo di euforia e identifico con precisione quel momento come il mio punto di non ritorno. Credo si tratti di un fenomeno chiamato euforia ipnotica. Forse è la stessa sensazione di sentirsi "rinati" quando si ascolta David Koresh per cinque ore di fila, o la sensazione di raggiungere l'illuminazione dopo una "intensa" meditazione ripetitiva del culto di Rajneesh, che ti intorpidisce la mente; chiedersi "chi sono" per due giorni di fila avrà probabilmente qualche effetto psicologico. Credo che se spingi la tua mente a fare cose strane poi essa reagisca in modo strano. Molti mercanti di culti o di imbrogli new age sfruttano questa proprietà della mente per provare che i loro imbrogli funzionano. In realtà sembra essere soltanto una reazione normale del cervello. È interessante che in alcune persone quell'euforia possa essere riprodotta facendo loro fissare un muro per due ore. Forse il cervello ha un disperato bisogno di stimoli, e alla fine esplode. E quando sperimenti in prima persona quel tipo di esplosione le tue facoltà critiche passano in secondo piano - dopo tutto Hubbard sa bene come farti sentire come se avessi appena segnato un gol. Hubbard diceva che ti saresti sentito liberato, che avresti provato una straordinaria sensazione di benessere, e adesso ti senti proprio così. Il prodotto è stato consegnato con chiarezza. Quindi perché non dovresti crederci? (Inutile dire che è molto più costoso che segnare un gol...) Aumentare l'irrealtà su scala gradiente Adesso che nella mente dell'individuo è stato dimostrato il concetto è venuto il momento di alzare la posta. I culti presentano la loro cosmologia a strati. Le organizzazioni di riforma del pensiero operano su un gradiente basso, presentando gradualmente gli aspetti più sconclusionati con il procedere verso nozioni sempre più irreali. Ogni nuovo gradino diventa credibile sulla base del precedente. Gli scientologist affrontano le nuove reclute per gradi. L'inclinazione si fa più ripida con concetti come il seguente: se durante la terapia non "migliori" deve esistere un episodio "precedente simile". Ma qui incontriamo il primo problema: che cosa succede quando sei regredito fino al momento del concepimento e l'episodio non si cancella? Dobbiamo credere che stiamo ricordando un momento precedente il concepimento? Questa domanda sembra non avere la minima importanza per il terapeuta Scientology, che non esista ad accettare come veritiero il precedente simile che gli proponi. Ti fa di nuovo con sicurezza la domanda: "C'è un episodio precedente simile?". Qualsiasi cosa tu dica viene accettato e trattato come se si trattasse di un episodio reale. Nella tua mente vedi un'immagine, sei invitato a farlo, e il terapeuta dà per scontato che si tratti di un episodio reale. Se protesti ti verrà assicurato che non ha importanza che sia o meno reale, viene trattato come reale perché farlo ti porta beneficio. È interessante che dopo aver iniziato la "terapia" l'idea di che cosa sia veramente la memoria inizia a mescolarsi con la nozione di immaginazione. La linea che separa le due cose si fa gradualmente più confusa. Alla fine si arriva ad accettare che l'immagine che si presenta alla nostra mente sia qualcosa che si è effettivamente visto in precedenza. E ben presto arrivi a pensare che se riesci a richiamare qualcosa alla mente, allora quella cosa è un ricordo. Ti fai una "immagine mentale" e il terapeuta la "percorre" come se si trattasse di un episodio. A lui non interessa la sua veridicità storica, gli interessa soltanto percorrere l'episodio. In un ambiente così acritico viene percorsa qualsiasi cosa fornisci, e tutto viene preso e trattato come un episodio reale. A volte ai nuovi viene detto che non importa se si stanno richiamando alla memoria ricordi "reali", ti dicono solo che se chiami alla mente le vite precedenti ti sentirai meglio, indipendentemente da. Così finisci per assecondarli, per andare a precedenti simili, per trovare immagini mentali - hai scoperto episodi di vita precedente da cancellare - e ben presto ti si rizzano i peli e "funziona", si riparte da capo come ti dimostra l'euforia che stai sperimentando. E ora nella tua mente le vite precedenti sono realtà. Secondo Hubbard il paziente "sta sempre meglio", indipendentemente dal credere o meno alle vite precedenti, e se tali episodi sono o meno reali. Mi colpisce però che se fai una seduta molto ripetitiva per un tempo sufficientemente lungo a un certo punto sperimenterai una botta di euforia. Una reazione fisiologica così forte è sufficiente a convincerti che "stai migliorando" (o che stai avendo "guadagni di caso", come dicono gli scientologist) ed è certamente sufficiente per dimostrare soggettivamente di avere già vissuto altre vite. Non deve sorprendere che Scientology sia estremamente prodiga di "prove" testimoniali, ma veramente sfuggente sulle prove oggettive. Così ti trovi ben presto a "percorrere la traccia intera", vale a dire a "ricordare" le vite precedenti. Poiché ci è già stato "dimostrato" che tali episodi sono reali - in caso contrario non proveremmo sollievo - allora dobbiamo aver vissuto prima di questa vita e non si può non arrivare alla conclusione che se il corpo di carne muore, l'anima è eterna. In realtà grazie a questa astuzia, mescolata a una mancanza di comprensione su cosa sia la metodologia scientifica, gli scientologist credono di essere gli unici ad avere la prova scientifica dell'esistenza dell'anima e delle vite precedenti. Questo è il concetto di "Thetan" di cui mi hai chiesto, Loki. "Thetan" è solo un'altra parola per definire lo spirito o il centro di coscienza. Tutte le religioni possiedono un concetto di Thetan, solo che lo chiamano in modo diverso. Non c'è nulla di particolare. Allo stesso modo in cui chi segue una qualsiasi religione pensa di avere un'anima, così fanno anche gli scientologist. È meno strano che nel cristianesimo, perché nel cristianesimo non c'è "prova". Per gli scientologist non solo esiste una "prova", ma essa è duplicabile seduta dopo seduta. Puntellate da "prove" di questo tipo e isolate dalla ridefinizione dei concetti di memoria, le convinzioni si fanno più bizzarre; in session però esse vengono "dimostrate giuste" ogni volta, perché gli scientologist non prendono in considerazione nessun'altra ipotesi, ad esempio che cosa succede al cervello quando è pieno di serotonina. Per quanto li riguarda, Scientology "funziona". Io stesso ho "ricordato" di essere stato ucciso dai nazisti in Cecoslovacchia nel 1938 (sono nato nel 1965), e ho ricordato quando venivo tenuto prigioniero su un'astronave di schiavi, atterrata sulla Terra 150.000 anni fa per cacciare rinoceronti pelosi. All'epoca per me era sufficiente. Ora per spiegare tali "episodi" riesco a pensare a ipotesi diverse, ad esempio che si trattasse della mia immaginazione. Ma devo sottolineare che dopo aver ricordato in session di essere stato ucciso dai nazisti mi sentivo come se avessi vinto un milione di dollari. E questa è l'unica "prova" di cui hanno bisogno gli scientologist. Ma questa sensazione che tende ad affievolirsi ti rende dipendente, e vuoi tornare in session. Scientology viene ridicolizzata per le sue assurdità fantascientifiche. A volte mi diverto anche io, ma perché per esempio la società considera più rispettabili gli spiritualisti? Qualcuno ritiene che pensare di essere una specie di Bridey Murphey sia più credibile che pensare di essere stato Gesù. Spesso per alcuni è più facile credere di essere stati un contadino del 1153 che uno Zorg di Nettuno. In effetti una volta uno spiritualista mi ha deriso perché gli avevo rivelato di credere che potremmo aver vissuto in corpi di altri pianeti, prima che la Terra diventasse casa nostra. E la cosa mi aveva divertito: che differenza c'è tra l'essere stato ucciso dai nazisti 27 anni prima della mia nascita, e pensare di essere un animale del pianeta Thrak? Operativamente non ce n'è. Se l'evidenza è l'arbitro della verità, non c'è bisogno di alcun salto logico. Una cosa è stupida quanto l'altra. Ma è curioso che se da una parte ciòsottolinea l'uguale assurdità delle credenze prive di evidenza, è però un fondamento che isola lo scientologist. Comunque sia, piano piano, un gradino alla volta, i pari di Tom Cruise, John Travolta e Kirstie Alley sono stati indotti a credere che 75 milioni di anni fa il malvagio Governatore Spaziale Xenu spazzò via tutto questo settore della galassia, e noi con esso; poi ci inculcò gli spiriti di alieni spaziali morti, e ora per esorcizzarli dobbiamo pagare una fortuna. Naturalmente a prima vista è assurdo, ma non lo scopri fino a quando non avrai percorso il piano inclinato che ti conduce all'assurdità. Quando il gradiente è dolce a sufficienza non riesci a notare subito la progressione verso l'assurdità. Se guardi la lancetta dell'orologio riesci a vederla muovere? Sono fuggito dal culto il giorno in cui mi sono accorto che anche se non avevo visto la lancetta spostarsi dal mezzogiorno, adesso erano le 6 del pomeriggio! Detta in parole più semplici, mi sono svegliato e ho paragonato l'allora con l'adesso. Ho distinto l'ortodossia acquisita con la realtà osservabile. Non è stato difficile, una volta resomi conto che le affermazioni su ciò che Scientology potrebbe fare non combaciavano per nulla con le abilità osservabili negli scientologist. Conti salati Quando arrivi a credere di essere una vittima di Xenu hai ormai già speso decine di migliaia di dollari - forse centinaia di migliaia. Tom Cruise ammetterebbe forse di aver speso una fortuna per nulla, salvo essere uno zimbello? Fare in modo che la gente si separi dal proprio denaro è un metodo molto potente per assicurare fedeltà - a nessuno piace essere considerato un credulone, ma essere un credulone che ha speso così tanti soldi è ancora più difficile da digerire. Piuttosto che ammettere di essere un babbeo razionalizzerai anche le credenze più assurde. Per capovolgere le parole di Orwell, il modo migliore per gestire un culto è assicurarsi di far pagare un milione di dollari. Consolidare il sistema di credenze con la "riprova sociale" I cultisti sfruttano la fallacia della popolarità. Tutti voi conoscete il proverbio che dice che diecimila mosche che volano intorno a uno stronzo non si possono sbagliare. Se noi riusciamo ad assicurarci che alcune di quelle mosche siano veramente brave e credibili in altri campi, la loro influenza terrà legati gli altri. Vi aspettereste che credenze così bizzarre siano sposate dagli appassionati di madre natura, da chi abbraccia gli alberi e dai Wicca, ma no: ho conosciuto un fotografo di grande successo, un insegnante di fisica e anche Lord McNair, un pari del regno. Uno dei miei migliori amici in Scientology era un pilota di linea; difficile essere più eterogenei di così. In Scientology il mio twin migliore è stato un robusto eroe del Vigili del Fuoco di Londra. Il tizio che avevo vicino in classe era un milionario che s'era fatto da sé. Io sono solo uno scemo programmatore di Londra, quindi chi sono io per negare i pari grado di tali luminari? Quelle persone erano sane di mente e avevano successo. Hubbard conosceva benissimo il valore della "riprova sociale". Istruì gli scientologist a reclutare gli influenti. Istituì addirittura i cosiddetti "Celebrity Centres", fatti apposta per reclutare i cosiddetti "opinion leader". Questi sono solo alcuni dei livelli su cui Hubbard costruisce credulità e minimizza la contraddizione di credere a sciocchezze. È fatto con tanta astuzia che gli scientologist sono convinti che a essere stupido e illuso sia il resto del mondo. |
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