«Naturalmente l'uomo
ha una tremenda reazione a quel qualcosa chiamato giustizia o a quello
che lui ridendo chiama giustizia.»
Divertente: prima Hubbard afferma che la
giustizia dell'Uomo non ha un "prodotto finale" [gergo]; dopodiché,
nella frase immediatamente successiva, si contraddice identificando il
"prodotto finale". E notate come parli ancora per generalizzazioni - uno
degli attributi della personalità anti-sociale e dell'anti-Scientologista.
«Che ciò non
migliori la comunità è manifesto. Qua e là porta qualcosa
di buono, ma la statistica del crimine nel mondo sta aumentando molto più
rapidamente della popolazione. Ho recentemente parlato con i capi dei tutori
dell'ordine della migliore polizia mondiale ed erano in uno stato mentale
terribilmente apatico. Volevano soltanto dimettersi e abbandonare tutto.
Poiché non c'è un prodotto finale in quello che fanno.»
Notate che di fatto non identifica
le forze di polizia, ma generalizza. Il semplice fatto che nel suo esempio
"i tutori dell'ordine" possano sentirsi nel modo descritto, non significa
necessariamente che questi siano rappresentativi di ogni forza di
polizia, o anche della maggioranza delle forze di polizia.
«Ancora peggio, i
sistemi di azioni disciplinari usati oggi sulla terra non servono ad altro
che a peggiorare l'individuo.»
La frase "non servono ad altro che a peggiorare"
rappresenta un assoluto, e si può facilmente provare che è
falsa. Se l'affermazione di Hubbard fosse vera, ogni singolo paese della
terra avrebbe un tasso di recidiva del 100%. Anche negli Stati Uniti, che
per loro stessa ammissione hanno un tasso elevato, si sta ancora sotto
il 100% ed era così anche prima dell'avvento di Scientology, di
conseguenza Hubbard si sbaglia. Quod erat demonstrandum.
Se volessi emulare Andrew Milne farei probabilmente
notare che il tasso di recidiva negli Stati Uniti è cresciuto
da quando Hubbard ha dato avvio a Scientology; questo, tuttavia, condurrebbe
ad una fallacia post hoc.
«Ora, se metti in
atto un autentico sistema di Etica in questo campo, vai a stuzzicare molte
delle aberrazioni della gente. REAGISCONO. Ed è un fatto molto interessante
che oggi in Scientology il numero di persone che accetta una giusta legge
etica ed è favorevole ad azioni etiche è di gran lunga superiore
di quello di coloro che vi hanno reagito contro, perché si accorgono
che fa andar bene le cose.»
Notate il gruppo che usa come esempio,
e ricordate il significato che ha ridefinito per "etica": un'ampia porzione
di Scientologisti sostiene leggi e azioni che rendono possibile
applicare la tecnologia di Scientology.
Come argomento a sostegno della versione
Scientology dell'etica, Hubbard sta commettendo una quantità di
errori induttivi; e probabilmente quello che più risalta è
l'esclusione dei non Scientologisti, perché comprendere le opinioni
di questi probabilmente porterebbe ad un risultato del tutto diverso. Inoltre
introduce un linguaggio pregiudiziale: notate che la sua affermazione è
"accettare una giusta legge etica"; ignorando la parola ridefinita, sarebbe
improbabile rinvenire molta gente che dicesse di non essere a favore di
una "giusta legge". Si tratta pertanto di un appello alle motivazioni piuttosto
che un reale sostegno alla sua frase, di conseguenza un altro errore.
«Vedono che ne risulta
una migliore organizzazione, un addestramento migliore, migliore applicazione
tecnica, e una maggiore padronanza generale dei soggetti a cui Scientology
si indirizza, e riduce gli abusi del soggetto al minimo.»
Se volumi su volumi contenenti migliaia
di policy letters [direttive], molte delle quali in sostituzione
o in contraddizione ad altre policy letters rappresentano un esempio
di "migliore organizzazione", non oso pensare cosa potrebbe essere una
cattiva organizzazione!
«Di fatto noi siamo
qui solo per aiutare la gente ad aiutare sé stessa a migliorare
le proprie condizioni di vita. Non facciamo nient'altro che questo.»
Bene, vorrei porre una domanda a qualche
ex membro Sea Org, o anche a membri attuali (se hanno il permesso di rispondere):
come erano le vostre condizioni nella Sea Org confrontate a quelle
precedenti all'ingresso in Scientology?
«E quale strumento
complementare che rende possibile tutto questo, il sistema Etico di Scientology
è estremamente efficace.»
Daccordo, ma non ha fornito né ragioni
né prove per dimostrare il perché il sistema Etico di Scientology
sia «estremamente efficace».
Capitolo Due - La Personalità
Anti-Sociale: L'Anti-Scientologista
Il titolo del secondo capitolo sembra sottintendere
che "anti-sociale" e "anti-scientologo" siano la stessa cosa, o almeno
abbiano parecchio in comune. Questa è un'altra cosa da tenere a
mente quando si leggono materiali di Scientology o si conversa con uno
Scientologista.
«Ci sono alcune caratteristiche
e atteggiamenti mentali che fan sì che il 20% di una razza si opponga
violentemente a qualsiasi gruppo o attività costruttivi.
È risaputo che tali
persone hanno tendenze antisociali.»
Queste affermazioni vengono attribuite
ad una autorità anonima; visto che la fonte non è citata,
è impossibile valutare l'attendibilità del dato. Questo errore
persiste in tutto il capitolo, da nessuna parte Hubbard fornisce al lettore
la fonte dell'informazione su cui ha basato le proprie conclusioni.
«Quando la struttura
legale o politica di un paese diventa tale da favorire l'acquisizione di
posti di fiducia da parte di queste personalità, allora tutte le
organizzazioni che nel paese tendono a promuovere la civiltà vengono
soppresse e ne consegue una barbarie fatta di criminalità e restrizioni
economiche.»
A questo punto Hubbard manca di definire
parecchi termini: che cos'è un "posto di fiducia" e che cosa intende
per "organizzazioni che tendono a promuovere la civiltà" e "restrizioni
economiche".
I trend economici non derivano solamente
da una unica fonte. Devono essere presi in considerazione diversi fattori:
usi dei consumatori, relazioni commerciali con paesi stranieri, periodi
di aggressione o dominazione militare e molto altro ancora. Sottintendere
che le "restrizioni economiche" siano causate da personalità anti-sociali
in "posti di fiducia" potrebbe essere considerato sia un errore di "causa
insignificante" (la presunta causa potrebbe contribuire all'effetto, ma
è insignificante quando rapportata ad altri fattori) o di "causa
complessa" (l'effetto è causato da molti fattori, di cui quello
rappresenta solo una parte).
La stessa critica può inoltre essere
applicata all'affermazione che le personalità anti-sociali "in posti
di fiducia" causano "una barbarie fatta di criminalità".
Non mi occuperò di "organizzazioni
che tendono a promuovere la civiltà", visto che non ha definito
il termine; diventerebbe arduo e complesso discuterne in maniera logica.
«I criminali e gli
atti criminali sono perpetrati dalle personalità antisociali. La
condizione dei ricoverati negli istituti pubblici risale normalmente a
contatti con personalità del genere.»
Hubbard non identifica di che tipo di istituti
sta parlando. Oltre ad essere una generalizzazione (che successivamente
afferma essere un segno della personalità antisociale) ancora una
volta non cita la fonte dei suoi dati e rende difficile dare credito alle
sue argomentazioni.
«Perciò nei
campi del governo, delle attività di polizia e dell'igiene mentale,
solo per nominarne alcuni, vediamo che è importante essere capaci
di individuare ed isolare questo tipo di personalità, al fine di
proteggere la società e gli individui dalle distruttive conseguenze
che derivano dal permettere a tali individui di danneggiare liberamente
gli altri.
Visto che costituiscono solo
il 20% della popolazione e visto che solo il 2,5% di questo 20% è
veramente pericoloso, vediamo che, facendo uno sforzo molto modesto, potremmo
migliorare considerevolmente lo stato della società.»
In precedenza ha affermato che questo 20%
si oppone violentemente ai gruppi e alle attività di miglioramento,
ora dice che solo il 2,5% di loro è "veramente pericoloso". Mi chiedo:
che tipo di violenza non considera pericolosa?
«Degli esempi celebri,
addirittura eminenti, di tale personalità sono, naturalmente, Napoleone
e Hitler. Dillinger, Pretty Boy Floyd, Christie ed altri famosi
criminali sono degli esempi ben noti di personalità antisociale.
Ma con una tale lista di personaggi storici, non badiamo agli esempi meno
eminenti e non ci accorgiamo che tali personalità sono comuni nella
vita di tutti i giorni, molto spesso inosservate.»
Tralasciando il fatto di quanto siano comuni
nella vita di tutti i giorni, se queste personalità passassero realmente
«inosservate» a maggior ragione è impossibile provare
la sua affermazione.
«Quando risaliamo
alla causa di un'attività in fallimento, inevitabilmente scopriremo
da qualche parte, nelle sue file, la personalità antisociale seriamente
in azione.
Nelle famiglie che stanno
andando a pezzi, di solito troviamo che l'una o l'altra delle persone coinvolte
ha tale personalità.
Quando la vita è diventata
dura e sta rivelandosi un fallimento, un esame accurato dell'area da parte
di un osservatore competente individuerà una o più di tali
personalità in azione.»
Ancora una volta tutte queste affermazioni
possono essere sia errori di causa insignificante che complessa, e possono
a loro volta essere errori post hoc - per esempio il successo o
il fallimento di un'attività dipende da molti fattori. Anche se
all'interno dell'attività fosse individuata una personalità
antisociale, non ne consegue necessariamente che siano state le sue azioni
ad aver direttamente contribuito al suo fallimento.
«Visto che l'ottanta
percento di noi sta cercando di andare avanti e che solo il venti percento
sta cercando di impedircelo, le nostre vite sarebbero molto più
facili da vivere se fossimo ben informati sulle esatte manifestazioni di
tali personalità. Così le potremmo individuare risparmiandoci
molti fallimenti e molti infarti.»
Ancora una volta Hubbard manca di identificare
la fonte delle sue statistiche, e continua a parlare per generalizzazioni.
Le generalizzazioni non sono necessariamente indesiderabili, nella misura
in cui si capisca che possono esistere certe eccezioni alla regola; dico
questo perché Hubbard fa precise affermazioni su chi parla facendo
impiego di generalizzazioni.
«È importante
allora esaminare ed elencare gli attributi della personalità antisociale.
È veramente opportuno che le persone oneste si informino meglio
su questo soggetto, vista l'influenza che tali personalità hanno
sulla vita quotidiana di così tante persone.»
Quando leggete gli scritti di Hubbard ricordate
di tenere a mente questi attributi - o quelli di Andrew Milne, Cory Brennan
e altri [si tratta di Scientologisti che frequentavano il forum alt.religion.scientology
- n.d.t.]. Sarete sorpresi da quante di queste caratteristiche vengano
rivelate.
ATTRIBUTI
La personalità antisociale
ha i seguenti attributi:
1. Quando parla si serve
solo di grosse generalità. "Si dice che..."; "Tutti pensano che...";
"Tutti sanno che..." e tali espressioni vengono usate di continuo, specialmente
nel diffondere dicerie. Quando le viene chiesto: "Chi è tutti...?",
di solito salta fuori che si tratta di un'unica fonte e che in base a questa
fonte la personalità antisociale ha inventato ciò che spaccia
per la generale opinione dell'intera società.
Confrontatelo con il primo capitolo (Lo
Scopo dell'Etica) in cui Hubbard fa molti riferimenti a tutta l'umanità
(l'Uomo), a "loro" e a molti assoluti onnicomprensivi.
Questo per loro è
naturale, giacché per loro l'intera società è una
grande generalità ostile, in particolare nei confronti dell'antisociale.
E infatti lo sta facendo anche qui, proprio
mentre sta parlando di chi lo fa. Non ha fornito specifiche, sta tracciando
vagamente una intera classe di persone "antisociali" col medesimo pennello
delle sue generalizzazioni.
Esiste dell'altra ironia in questa frase,
considerata una dichiarazione di Hubbard del 1982: «Molte volte dal
1950 interessi travestiti che pretendevano di governare il mondo (per i
loro stessi appetiti e profitti) hanno montato attacchi su larga scala.
Con una stampa asservita e agenzie governative servili le forze del male
hanno lanciato le loro bugie e cercato, con ogni mezzo perverso, di controllare
e distruggere Scientology.» (Aides Indulged His Every Eccentricity
And Egotism, by Joel Sappell and Robert W. Welkos, Los Angeles Times,
1990).
«2. Tale persona si
occupa principalmente di cattive notizie, osservazioni critiche od ostili,
invalidazioni e soppressioni in genere.»
Confrontatelo con quello che postano i
"maneggiatori" di alt.religion.scientology. Andrew Milne cerca di
affermare che le sentenze nei casi che coinvolgono Scientology sono brutte
notizie per i critici. Quasi tutti i "maneggiatori" (Come Andy, Vera Wallace,
Cory Brennan, Woody - solo per citarne alcuni) hanno postato interventi
critici ed ostili, e hanno cercato di invalidare gli altri postando materiale
D.A. [Dead Agenting - diffamazione] che li riguardava [L'autore
fa riferimento a quanto accade abbastanza regolarmente su alt.religion.scientology,
il forum dove si discutono i problemi legati a Scientology. Il forum è
frequentato con regolarità da incaricati dell'organizzazione, i
quali cambiano spesso nome. All'epoca in cui questo testo è stato
scritto i più conosciuti erano quelli citati dall'autore - n.d.t.].
«Una volta, tali persone
venivano chiamate con nomi come "pettegoli" o "forieri di cattive
notizie" oppure "seminatori di zizzania".»
Per quanto ne so questi termini sono ancora
in uso, ma sto divagando...
«È degno di
nota il fatto che tale persona non trasmette mai buone notizie od osservazioni
elogiative.»
Notate che questo assoluto significa praticamente
che non esiste persona antisociale: se la persona antisociale non trasmette
mai buone notizie o osservazioni elogiative quando una persona lo fa è
un chiaro indicatore che non possiede una "personalità antisociale".
«Quando la persona
antisociale trasmette un messaggio o delle notizie, modifica in peggio
la comunicazione. Le buone notizie vengono fermate e solamente quelle cattive
vengono fatte proseguire, spesso arricchite.
Tale persona afferma anche
di trasmettere "cattive notizie" che in realtà sono frutto di invenzione.»
Pensate ad Andrew Milne che altera le sentenze
dei tribunali quando le posta su alt.religion.scientology, e al
concetto di Hubbard di "verità accettabile". Pensate alle affermazioni
di Cory Brennan sui campi di morte psichiatrici su cui a tutt'oggi non
è mai stata in grado di fornire prove valide.
«Una caratteristica
e una delle cose pietose riguardo una personalità antisociale, è
che non risponde al trattamento, alla correzione o alla psicoterapia.»
Questa parte confonde: Hubbard sta forse
riconoscendo la psicoterapia come un campo della scienza che può
produrre risultati validi?
A parte questo, notate quanti Scientologisti
(come Michael Lomker, per fare un esempio recente) sostengono che la psicoterapia
a loro non ha fatto per niente bene.
«Intorno a tale personalità
troviamo compagni o amici intimiditi o malati che, anche quando non portati
effettivamente alla pazzia, conducono comunque una vita incerta, piena
di fallimenti ed insuccessi.»
Di nuovo una affermazione di un "fatto"
privo del sostegno di prove o dell'indicazione della fonte da cui questa
conclusione è stata tratta.
«Tali persone creano
guai agli altri.
Quando le persone intimamente
associate alla personalità antisociale vengono trattate o educate,
i miglioramenti che ne ricavano non sono stabili, anzi prontamente ricadono,
oppure perdono i benefici della conoscenza ricevuta, proprio perché
sono sotto l'influenza soppressiva dell'altra persona.»
Altre generalizzazioni, ancora assenza
delle fonti. Mi piacerebbe sapere in che modo qualcuno associato a una
personalità antisociale «perde i benefici della conoscenza
ricevuta.»
«Quando tali compagni
ricevono dei trattamenti fisici, di solito non guariscono nel tempo previsto,
anzi peggiorano e hanno convalescenze travagliate.»
Affermazione molto interessante, questa
che la mera associazione a un particolare tipo di persona possa influenzare
negativamente il processo di recupero. Sfortunatamente non vengono forniti
né esempi né fonti sulle quali queste asserzioni sono basate.
«È del tutto
inutile trattare o aiutare o addestrare tali persone fino a che rimangono
sotto l'influenza della connessione antisociale.
La maggior parte dei pazzi
lo è proprio a causa di tali connessioni antisociali e non guarisce
facilmente per la stessa ragione.
Ingiustamente, la personalità
antisociale di rado si viene a trovare in manicomio. Vi si trovano solo
i suoi "amici" e familiari.»
Se la personalità antisociale è
raramente istituzionalizzata, ma lo sono i suoi associati, non dovrebbero
esserci impedimenti alla guarigione visto che gli associati sono stati
isolati dall'ambiente dove esiste una "connessione antisociale".
«La personalità
antisociale generalmente sceglie il bersaglio sbagliato.
Se la gomma è a terra
perché si è guidato sopra dei chiodi, imprecherà contro
un compagno di viaggio o contro una fonte che non ha provocato l'inconveniente.
Se il volume della radio del vicino è troppo alto, prenderà
a calci il gatto.
Se A è l'ovvia causa,
la personalità antisociale inevitabilmente darà la colpa
a B, C o D.»
Affermazione particolarmente ironica alla
luce della credenze progressivamente aggiunte in Scientology: una volta
che si è cominciato l'auditing "della traccia intera", la responsabilità
delle proprie azioni viene attribuita alle "vite passate"; una volta raggiunto
il livello OT III, si possono incolpare i Body Thetans [spiriti
invisibili, immateriali - n.d.t.] dei propri problemi.
Inoltre mi è stato detto (ma devo
ammettere di non aver visto degli esempi) che Hubbard ha ri-emesso materiali
che erano stati ricontrollati per correggere errori, e che questi errori
sono stati descritti come causati da persone soppressive che avevano alterato
i materiali prima che venissero distribuiti.
«7. L'antisociale
non è in grado di portare a termine un ciclo di azione. Si circonda
di progetti incompleti.»
Sfortunatamente Hubbard non è stato
abbastanza gentile da spiegarci perché succede questo, o che rilevanza
possa avere.
«8. Molte persone
antisociali confesseranno liberamente i crimini più allarmanti quando
costrette, ma non avranno il minimo senso di responsabilità nei
confronti di quei crimini.»
Notate la contraddizione: confesseranno
liberamente i crimini più allarmanti quando costretti a farlo.
Inoltre se i "crimini allarmanti" che la persona è costretta a confessare
non fossero effettivamente stati commessi da quella persona, a fatica ci
si potrebbe aspettare che la persona si senta responsabile per essi. Notate
inoltre che Hubbard non si spinge al punto di affermare che le persone
antisociali hanno di fatto commesso quei "crimini più allarmanti."
«Le loro azioni hanno
poco o nulla a che fare con la loro volontà. Le cose "sono semplicemente
successe".
Non hanno alcun senso della
corretta causalità e perciò, in particolare, non sono in
grado di provare alcun senso di rimorso o vergogna.»
Se fosse così, allora una persona
che prova rimorso o vergogna per le proprie azioni, o che accetta la responsabilità
delle proprie azioni, dovrebbe per forza non essere anti-sociale.
«9. La personalità
antisociale sostiene solo i gruppi distruttivi e si infuria contro ed attacca
qualunque gruppo costruttivo o di miglioramento.»
Questo paragrafo naturalmente richiede
la definizione dei termini "distruttivo", "costruttivo" e "miglioramento".
Se si assume che Scientology sia un gruppo costruttivo e di miglioramento,
allora chiunque critichi Scientology diventa, per definizione, antisociale.
«10. Questo tipo di
personalità approva soltanto azioni distruttive e combatte contro
azioni o attività costruttive o utili.»
Stesse obiezioni del paragrafo precedente:
Hubbard non definisce i termini che usa, e basa le sue argomentazioni sulla
ambiguità intrinseca. Queste affermazioni dipendono anche dall'uso
di linguaggio pregiudiziale per accettazione (naturalmente nessuna persona
sana di mente combatterebbe contro azioni o attività costruttive
o utili).
«L'artista in particolare
è una calamita per le persone con personalità antisociale,
le quali vedono nella sua arte qualcosa che va distrutto e celatamente,
"presentandosi come amici", cominciano a tormentare.»
Di nuovo nessun esempio. Giudicando da
questo potrei dedurre che Hubbard considera ogni critica costruttiva come
esempio di personalità antisociale al lavoro.
«11. Aiutare gli altri
è un'attività che fa quasi impazzire la personalità
antisociale. Invece le attività che distruggono in nome dell'aiuto
vengono da lei premurosamente sostenute.»
Di nuovo linguaggio pregiudiziale e termini
indefiniti: le opinioni su che cosa sia di fatto "l'aiuto" differiscono
grandemente, in modo particolare tra gli Scientologisti e i loro critici.
12. La personalità
antisociale ha un pessimo senso della proprietà e pensa che il concetto
che qualcuno possieda qualcosa sia un trucco costruito ad arte per imbrogliare
la gente. Per lei non vi è nulla che sia veramente posseduto.
Questo "attributo" proviene direttamente
dalla leggendaria avversione di Hubbard per i comunisti?
«LA RAGIONE DI
BASE
La ragione di base del comportamento
della personalità antisociale sta nel terrore nascosto nei confronti
degli altri.
Per tale persona ogni altro
essere è un nemico; un nemico da distruggere, apertamente o di nascosto.»
Leggete la policy letter di Hubbard
del 2 Dicembre 1969, "confidenziale", intitolata Intelligence Actions
/ Covert Intelligence / Data collection [Azioni di Spionaggio / Spionaggio
Coperto / Raccolta di dati - vedi qui] che delinea
una quantità di strategie per combattere la guerra contro i "nemici
di Scientology".
«Ha la fissazione
che la sopravvivenza stessa dipenda dal "reprimere gli altri" o dal "tenere
la gente ignorante".»
Da notare che il pubblico non-Scientologista
è mantenuto nell'ignoranza sulle vere credenze di Scientology.
«Se qualcuno promettesse
di rendere gli altri più forti o più intelligenti, la personalità
antisociale soffrirebbe di un'estrema angoscia di pericolo personale.
Essi pensano che se si trovano
in così gravi difficoltà con la gente debole o stupida attorno
a loro, perirebbero se qualcuno dovesse diventare forte o intelligente.»
Questo sembra avere diretta rilevanza con
le risposte standard che rilasciano ogni volta che qualcuno comincia a
rivelare la verità sulla Chiesa di Scientology.
«Una tale persona
non si fida di nessuno fino al punto di provare terrore. Questo atteggiamento
è generalmente nascosto e non reso noto.
Quando tale personalità
impazzisce, il mondo si riempie di Marziani o di agenti dell'FBI ed
ogni persona che incontra è veramente un Marziano o un agente dell'FBI.»
Cito da un pezzo intitolato Che Cosa
Comperano le Vostre Donazioni, di L. Ron Hubbard, stampato in una pubblicazione
di Scientology, Informazioni sulle Tasse e sulle Vostre Donazioni:
«Fin dal 1950 i gruppi
di cosiddetta "igiene mentale" hanno lottato per screditare e sminuire
il potere di Dianetics e Scientology.
Per 19 anni, usando il loro
potere sulla stampa, fantocci e burattini nel governo, questi gruppi di
facciata psichiatrici hanno condotto una continua operazione coperta contro
di noi.»
Vedete anche le sue affermazioni sulla
"persecuzione" dell'IRS e della Flotta d'Invasione.
«Ma la maggior parte
di tali persone non mostra degli evidenti segni di pazzia. Sembrano essere
piuttosto razionali. Possono essere molto convincenti.
Comunque la lista di cui
sopra è composta di cose che tale personalità non può
riconoscere in se stessa.»
Mi chiedo se Hubbard abbia mai notato che
egli in prima persona mostrava molti dei suddetti "attributi".
«Ciò è
talmente vero che se hai pensato di esserti riconosciuto in una delle caratteristiche
elencate sopra, più che certamente non sei antisociale. L'autocritica
è un lusso che l'antisociale non si può permettere. Loro
devono aver ragione perché, dal loro punto di vista, sono in continuo
pericolo.»
Prestate attenzione a come non dica "quasi
certamente" ma "più che certamente" (suppongo questo significhi
che una persona circondata da tanti progetti non completati come sono io,
e che ne è consapevole, non abbia alcunché di cui preoccuparsi...)
«Se tu provassi loro
che hanno torto, potresti addirittura farli ammalare seriamente.»
Questo sarebbe un esperimento interessante;
notate tuttavia che Hubbard dica che potreste far ammalare la persona,
non che la fareste senz'altro ammalare. A differenza di altre affermazioni
di Hubbard (come l'"esperimento" della vongola suggerito in Storia dell'Uomo),
si mantiene aperta una via di fuga nel caso qualcuno dovesse cercare di
dimostrare quanto questa affermazione sia assolutamente assurda.
«Solo la persona sana
ed equilibrata cerca di correggere la sua condotta.»
Di nuovo usa un linguaggio pregiudiziale
in modo da indurre il lettore all'accordo.
«SOLLIEVO
Se tu eliminassi dal tuo
passato, grazie ad un'appropriata Ricerca e Scoperta8, le persone
antisociali che hai conosciuto e se poi disconnettessi, potresti provare
un grande sollievo.
Similmente, se la società
riconoscesse questo tipo di personalità in quanto essere malato,
così come ora isola la gente col vaiolo, si potrebbero verificare
riprese economiche e sociali.»
(8. un procedimento che individua
la persona o gruppo che sta sopprimendo o ha soppresso il clear.)
Di nuovo in questa frase impiega il condizionale
("potrebbe", "potrebbero"), per mettersi al riparo dalla possibilità
che si provi che ha torto.
«Non è facile
che le cose migliorino di molto fino a che viene permesso al venti percento
della popolazione di dominare e danneggiare le vite e l'iniziativa del
rimanente ottanta percento.»
Ancora una volta non fornisce fonti o esempi
per le sue statistiche, ma semplicemente chiede al lettore di accettare
le sue cifre.
«Visto che la regola
della maggioranza è il sistema politico di moda, il buon senso della
maggioranza dovrebbe esprimersi nella nostra vita di tutti i giorni senza
l'interferenza e la distruzione dei socialmente malati.
Il brutto è che essi
non permetteranno di essere aiutati e non risponderanno al trattamento
se venissero fatti dei tentativi di aiutarli.»
Di nuovo Hubbard evita di definire che
cosa intenda per "aiuto", e nemmeno fornisce, in nessuna parte del libro,
suggerimenti su come si potrebbe aiutare una di queste personalità
antisociali.
«La comprensione di
tali personalità e la capacità di riconoscerle potrebbe risultare
in un cambiamento fondamentale nella società e nelle nostre vite.»
"Potrebbe"; quindi anche non potrebbe.
Hubbard non si disturba a dirci che tipo di cambiamento potrebbe risultare
da questa "comprensione e capacità", e nemmeno ci fornisce un ragionamento
a sostegno di questa affermazione.
Nota
L'analisi di Jeff Lee risale alla fine
del 1995 e si ferma qui. Evidentemente, come lui stesso afferma, è
una persona a cui piacciono i progetti incompiuti.
Gli ho domandato se avesse intenzione di
proseguire. Mi ha risposto: ... sì forse... un giorno...
Martini