La chiesa di Scientology si è accordata per un debito fiscale risalente a diversi
anni fa con la Svezia. Secondo l'accordo, la chiesa pagherà 630.000 corone
(circa 144 milioni di lire) entro il 30 Aprile per arretrati relativi al periodo 1986-1989.
Le autorità hanno rinunciato ad altre 660.000 corone (circa 150 milioni) in
onorari e interessi.
La chiesa, che in Svezia ha cominciato le sue attività 30 anni fa, ha accettato
l'accordo con le autorità fiscali di Stoccolma dopo che una corte d'appello
aveva stabilito che queste avevano il diritto di imporre le tasse per il periodo in
esame.
Una questione chiave era costituita dalle pratiche contabili della chiesa, ha spiegato
l'avvocato di Scientology Lars Engstrand, che ora sono conformi agli standard statali.
«Abbiamo ottenuto una vittoria tremenda. Stavamo combattendo da 20 anni»,
ha dichiarato Tarja Vulto, portavoce della chiesa.
[1]
Tuttavia il funzionario Johansson delle autorità fiscali martedì ha
affermato che la chiesa viene ufficialmente considerata una associazione no-profit
a scopo religioso fin dagli anni '80. Le autorità valutano ogni anno le attività
del gruppo per determinare se per quell'anno devono o meno essere tassate, aggiungendo
che la chiesa di Scientology, negli anni '90, non ha avuto reddito tassabile.
Note
[1] Francamente, non ci sembra affatto una "vittoria tremenda",
come rivendicato dalla multinazionale. In sintesi, la questione è piuttosto
semplice: 1) Scientology in Svezia viene riconosciuta di rito come associazione religiosa
no-profit, salvo il pagamento di penali per infrazioni ai regolamenti in vigore, nel
caso commetta delle irregolarità in materia fiscale; 2) anni fa, le autorità
competenti in materia hanno riscontrato delle violazioni e oggi, a seguito di una
disputa protrattasi nel tempo, a conti fatti impongono all'organizzazione di restituire
la somma di 630.000 corone. Il testo della decisione (23 Novembre 1999) è accessibile
a
questo indirizzo.