Mi
spiace tornare sugli stessi argomenti di sempre, ma gli ultimi interventi
apparsi sul ng mi portano a dover rifare le solite precisazioni del caso.
In più occasioni, i membri del CICAP
non hanno mancato di denunciare il presunto carattere antiscientifico degli
interventi che li riguardano sostenendo che chi è contro di loro
è di conseguenza contro la scienza, ecc., ecc.
Chiaramente questa puntualizzazione è
stata rivolta verso aree culturali che loro ritengono newagiane o giù
di lì.
Senza togliere nulla ai meriti o ai demeriti
della New Age, si vuole ribadire, per l'ennesima volta e sicuramente non
mancheranno altre occasioni vista la pervicacia del loro paradigma di dinsinformazione,
che non siamo affatto contro la scienza e che fare ricerca in certi campi
non significa necessariamente ricadere in una qualsiasi identificazione
di parte.
La scienza è un nostro punto di
riferimento ben preciso che ci consente di attuare la ricerca in molti
campi per soddisfare la nostra curiosità di gente comune di fronte
ai fenomeni della vita.
Critichiamo, invece, chi si nasconde dietro
alla scienza per dare autorevolezza alle proprie convinzioni confessionali
che nulla hanno a che fare, se non nell'uso del lessico, con la scienza
stessa. Noi riteniamo che la scienza sia ben altra cosa dall'usar e la
scienza per i propri scopi.
Riteniamo che la scienza appartenga ad
una modalità essenziale di rapporto con l'esistenza che può consentire
all'uomo un rapporto pragmatico con la natura e se c'è anche con
quanto trascende la dimensione ordinaria dell'uomo.
La scienza è una modalità
umana di sviluppo e di gestione della conoscenza che non ha connotati morali
se non quelli che possiedono i ricercatori che operano al di fuori del
concetto di scienza.
Se proprio vogliamo dare un risvolto morale
alla scienza possiamo dire che essa rappresenta lo strumento attraverso
il quale l'uomo può aspirare di poter sconfiggere la superstizione
e l'ignoranza per poter portare l'umanità al suo progresso e alla
maturità dei singoli individui.
La scienza non può essere intesa
solo come un conservatorismo delle idee fine a se stesso e giustificarsi
in questa presa di posizione in nome della difesa della purezza della stessa
scienza.
Questa non è scienza. È usare la
parola scienza per i propri interessi di parte, per dar loro peso e credito.
Un qualsiasi ente, che proclami di fare
scienza in nome della purezza della scienza e applichi attività
censorie sulle idee del prossimo, non farebbe altro che comportarsi come
una qualsiasi delle tante religioni di questo pianeta: una verità,
i suoi dogmi, una santa organizzazione senza macchia, dei sommi sacerdoti,
dei maestri che guidano le masse ignoranti verso la luce... e così
via. E come le religioni userebbe la violenza di una qualsiaisi santa inquisizione.
Negli USA ci sono fondamentalismi mascherati
dalla parola scienza che sono addirittura giunti a negare il principio
dell'evoluzione in nome del creazionismo. Un creazionismo che si sottrae
ad ogni verifica razionale ma che si vuole imporre attraverso il meccanismo
della autorevolezza vantata dai luminari mediatici del caso.
E come può essere scienza quando
una verità confessionale è spacciata da laureati convertiti
alla religione di turno con il sottofondo del "lei non sa chi sono io?".
E come può essere scienza quando
questi movimenti non fanno altro che fare del business usando le loro attività
per sponsorizzare i propri capi nella vendita di gadget di ogni genere?
È questa pantomima della scienza che noi
critichiamo e che denunceremo sempre.
La scienza lasciamola fare a chi fa scienza.
A coloro che lavorano nel campo della ricerca per assicurare il futuro
dell'umanità. A quanti senza troppa pubblicità e senza fustigazioni
fanno il loro lavoro con modestia e sincerità.
A quanti fanno realmente scienza...
Altrimenti non si farà altro che
confondere le idee a persone oneste che possono cadere nell'equivoco di
fare scienza e invece finire per essere intruppati e poi trovarsi in qualche
gruppo che in realtà si occupa di tutt'altro che fare scienza.
Giancarlo