Una donna accusata di avere assassinato il padre e la sorella pare fosse stata costretta a interrompere l'assunzione di psicofarmaci dalla famiglia, seguace delle credenze della Chiesa di Scientology. Di Evelyn Yamine, © Daily Telegraph, 10 luglio 2007 © Traduzione a cura di Simonetta Po, luglio 2007.
Si veda anche: È stato riferito ieri alla Pretura di Bankstown che i genitori avevano chiesto alla ragazza di sospendere l'assunzione di farmaci e le avevano negato l'accesso a trattamenti di salute mentale, pratiche contrarie alle posizioni anti psicofarmaci e anti psichiatriche mantenute dalla controversia chiesa.
La ragazza, 25 anni, ha affrontato ieri in tribunale l'accusa di avere ucciso giovedì scorso a coltellate il padre, 53 anni, e la sorella di 15 nella casa di famiglia di Reversby. È anche accusata di avere aggredito a coltellate la madre di 52 anni.
Ieri in tribunale è stato riferito che entrambi i genitori della ragazza erano scientologist e si opponevano alle cure psichiatriche. Pare che l'anno scorso alla ragazza fosse stata fatta una diagnosi psichiatrica e in seguito fosse stata sottoposta a trattamento farmacologico. A gennaio, però, i genitori le avevano ordinato di sospendere l'assunzione dei farmaci e avevano insistito affinché la figlia assumesse un prodotto, importato dagli USA, che non era «di natura psichiatrica» e perciò ottemperava alle regole della Chiesa di Scientology. Ma si è anche detto che alla donna era stato permesso di tornare agli antidepressivi quando i sintomi si erano manifestati di nuovo.
Il Dott. Mark Cross, lo psichiatra che l'ha visitata al Liverpool Hospital dopo l'arresto, ha riferito alla corte che la donna soffriva di crisi di panico, ansia, depressione, aggressività, stati paranoici e non si sentiva sicura.
«A causa delle loro convinzioni scientologiche, i genitori avevano rifiutato di farle proseguire le cure presso il centro di igiene mentale (del Bankstown Hospital)» ha scritto il Dott. Cross nella perizia presentata ieri alla corte. «[La ragazza] ha riferito che i genitori non volevano che assumesse i farmaci prescritti, che prendeva nel 2006. Ha descritto il progressivo peggioramento dei suoi sintomi nelle ultime tre settimane, culminati nel recente permesso di riprendere il trattamento anti-psicotico in quanto la aiutava a dormire».
La ragazza, le cui generalità non sono state rese note, pare abbia detto al Dott. Cross che il giorno degli omicidi aveva avuto un litigio con la madre e quando giovedì 5 luglio era tornata a casa era «ancora arrabbiata e sconvolta».
«Ha descritto pesanti istinti suicidi oltre che quanto non può che essere definita come una crisi di fede». Tra le 15,40 e le 15,50 la ragazza ha pugnalato il padre e la sorella, deceduti a seguito delle ferite riportate. Poi ha aggredito la madre, che coperta di sangue è corsa dai vicini in cerca di aiuto.
La polizia ha poi trovato la ragazza che, in stato confusionale, vagava in una strada vicina e che avrebbe dichiarato: «Che cosa ho fatto? Ho appena massacrato la mia famiglia... mi sono arrabbiata e ho accoltellato mio padre, mia madre e mia sorella». In seguito è stata sottoposta a intervento chirurgico per le ferite ai polsi che si era auto inflitta, e ieri è apparsa in tribunale con i polsi bendati. È stato riferito alla corte che, mentre veniva medicata al Liverpool Hospital, era in stato di forte agitazione ed aveva cominciato a inveire contro il personale che cercava di trattenerla. «Voglio un coltello» pare abbia gridato, «Voglio uccidere ancora. Ancora, ancora... voglio uccidere ancora» prima di urlare all'infermiera «muori puttana, muori».
Ieri sera la madre versava ancora in condizioni gravi ma stabili.
È stato riferito alla corte che la donna era tornata a vivere in famiglia dopo il fallimento di una relazione sentimentale ed altri stress, tra cui l'uscita dalla Chiesa di Scientology per rivolgersi ad una chiesa evangelica. La ragazza, che ieri in tribunale era circondata e sostenuta da una ventina tra parenti e amici, non è ancora stata interrogata dalla polizia a causa del suo stato mentale.
Il magistrato Anthony Spence ha ordinato ai Servizi di Correzione di affidarla alla custodia di una struttura psichiatrica per accertamenti e cure. «Ho letto i fatti (riferiti dalla polizia) che mostrano una serie di circostanze preoccupanti, e in questo caso sembrano presenti profonde turbe mentali, per dire il meno» ha riferito il Sig. Spence.
La donna è stata accusata di due omicidi e di un tentato omicidio. Ieri non ha richiesto patteggiamenti né cauzione. È stata riassegnata alla custodia e apparirà domani davanti al Tribunale di Burnwood.
Un portavoce della famiglia, che non vuole essere identificato, ha detto che desideravano solo ciò che era meglio per la congiunta. «Noi tutti vogliamo il meglio per la nostra parente, e riteniamo che lo abbia avuto» ha riferito l'uomo, concludendo «Questo è tutto ciò che al momento la famiglia ha da dire, e desidereremmo essere lasciati in pace».
Ieri la Chiesa di Scientology è stata definita "terrapiattista" mentre cercava di difendere le sue controverse posizioni sulla salute mentale.
Una perizia psichiatrica presentata lunedì alla Pretura di Bankstown ha rivelato che alla venticinquenne accusata di avere ucciso la sorella e il padre, e di avere gravemente ferito la madre, era stato negato l'accesso ai farmaci a causa delle convinzioni scientologiche della famiglia.
Cyrus Brooks, vice presidente della Chiesa di Scientology australiana, ha definito «una falsa pista» il collegamento tra organizzazione e omicidi. «La donna era in realtà sotto psicofarmaci, lo era al momento dell'incidente. Era anche in cura da uno psichiatra... da gennaio» ha riferito a ABC Radio. «I documenti mostrano che stava assumendo psicofarmaci, per cui sostenere che abbia qualcosa a che fare con noi è incredibilmente diffamatorio e ingiusto».
Chris Tennant, psichiatra della Sydney University, ha telefonato alla ABC poco dopo aver ascoltato le dichiarazioni di Brooks, dicendo che era «molto triste sentire alla radio un terrapiattista».
«È davvero una tragedia dover ascoltare le farneticazioni messe in giro da questo gruppo» ha aggiunto. «La cosa triste è che a questa ragazza può pure essere stato prescritto un trattamento psichiatrico, ma vivere in una famiglia che mantiene un atteggiamento Scientology tutto dà meno che la garanzia che le cure vengano seguite».
Anche Ian Hickley, direttore esecutivo del Brain and Mind Institute, ha discusso sul fatto che la psichiatria moderna ha una storia di aiuto e assistenza ai pazienti sofferenti di malattie mentali. «In un certo senso qualsiasi chiesa si mantiene fedele alle sue convinzioni spirituali» ha dichiarato. «Ma la gente dice questo genere di cose come se non avessero conseguenza alcuna. Non v'è alcun dubbio che la diffusione di cure contro depressione e psicosi abbia salvato un alto numero di vite umane».
Il Professor Hickey si è appellato alle famiglie di chi necessita di trattamento mentale affinché non diano retta alle opinioni degli scientologist. «Dobbiamo condannare senza appello chi gioca sull'ignoranza, la paura, il pregiudizio e chi continua a promuovere la stigma tradizionalmente associata a chi soffre di disturbi mentali» ha aggiunto. «La Chiesa di Scientology arriverà ad essere vista come qualcosa che appartiene al secolo scorso e che ha cercato di portare le sue credenze religiose, in modo del tutto inadeguato, nel mondo della scienza - è ciò rappresenta un grosso rischio per chi li prende alla lettera» ha concluso.
Come parte di una campagna organizzata tesa a reprimere l'uso di psicofarmaci, gli scientologist hanno bombardato i deputati del New South Wales di lettere che li esortavano a non rendere più disponibili tali farmaci. Ma non una delle oltre 120 lettere ottenute dal Daily Telegrafh identifica l'autore come scientologist, nonostante molte di esse provengano dagli stessi uffici dell'inner - west.
L'iniziativa ha sollevato serie preoccupazioni in merito a gruppi o sette religiose che, senza identificarsi, fanno azioni di lobbying su governi e politici per modificare la legislazione corrente. La pratica ha avuto particolare risonanza dopo la rivelazione che una ragazza avrebbe ucciso il padre e la sorella, e ferito gravemente la madre, dopo che i genitori le avevano negato l'accesso agli psicofarmaci.
Numerose lettere, recanti mittenti diversi, provenivano dallo stesso indirizzo di Five Docks, elencato su diversi siti Web come la "Inner West Mission" della Chiesa di Scientology.
La Australian Medical Association ha riferito che se quelle persone stavano scrivendo per conto di una organizzazione religiosa o come conseguenza delle loro credenze religiose, avrebbero dovuto dichiararlo.
Paul Lynch, Ministro della Salute Mentale, ha riferito che le rimostranze degli scientologist non dovrebbero superare in rilevanza le prove e le opinioni degli esperti.
Paul Lynch, Ministro della Salute Mentale del New South Wales, ha dichiarato che ai gruppi di frangia non deve essere concesso di dettar legge sulla politica statale in merito alla salute mentale.
Gli scientologist hanno scritto numerose lettere ai parlamentari criticando l'uso di psicofarmaci per i malati di mente. Scientology rifiuta l'uso della psichiatria e degli psicofarmaci per il trattamento della malattia mentale.
All'inizio di questa settimana è stato riferito in tribunale che a una donna accusata di avere accoltellato a morte il padre e la sorella era stato negato l'aiuto psichiatrico a causa delle convinzioni scientologiche dei genitori.
Il Sig. Lynch ha riferito che la posizione del governo sull'argomento è chiara. «Il nostro sistema sanitario dispone di alcuni dei migliori esperti mondiali di salute mentale» ha dichiarato. «Nel Nuovo Galles del Sud abbiamo finanziamenti record per questo settore, e non c'è modo che gruppi di frangia arrivino a determinare il modo in cui la nostra politica al riguardo viene fissata, o come vengono amministrati i nostri servizi».
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