Cassazione annulla la condanna
La Repubblica, 9 Ottobre
1997.
MILANO - Ci sarà un nuovo
processo per i trentatré aderenti alla Chiesa di Scientology. La
sesta sezione penale della Cassazione ieri ha infatti annullato con rinvio
la sentenza di condanna emessa dalla Corte di Appello di Milano nei confronti
degli adepti. Dopo circa due ore di Camera di consiglio i giudici della
Suprema corte hanno deciso per l'annullamento della sentenza ed il rinvio
ad altra sezione della Corte d'appello di Milano. Si tratta, in particolare,
del verdetto con il quale era stata tra l'altro negata la natura religiosa
dell'associazione.
"È una grande vittoria - ha comunicato
Fabio Amicarelli di Scientology - per la religione per Scientology e per
ogni altra religione anche minore in Italia."
Secondo Amicarelli è stata, infatti,
così rispettata la "libertà di religione costituzionalmente
garantita" e "per la seconda volta la Cassazione ha fatto giustizia".
Il pg Oscar Pedrangolo che aveva chiesto
la conferma delle condanne, nella requisitoria aveva cercato di prendere
le distanze dalla questione religiosa: "Non è certo la Cassazione
la sede giusta per stabilire se Scientology è o no una religione
o un'impresa commerciale. I giudici devono invece stabilire se i reati
commessi da alcuni degli adepti sono frutto di iniziative individuali o
se invece sono il risultato di un dettato proveniente dall'associazione.
I difensori di Scientology, tra cui gli
avvocati Spazzali e Biondi, invece avevano ricordato come la Cassazione,
annullando la precedente sentenza d'appello del '95, avesse fissato dei
parametri per stabilire la natura religiosa dell'associazione.
La Corte d'appello, il 17 Gennaio di quest'anno,
aveva condannato 33 adepti di Scientology
ribaltando la maxi assoluzione di primo
grado e aveva inflitto loro pene tra i nove mesi e i due anni per associazione
a delinquere.
Scientology, condanna nulla
I seguaci: riconosciuta la nostra natura
religiosa
Corriere della Sera,
9 Ottobre 1997.
ROMA - La Cassazione ha annullato
con rinvio la sentenza di condanna emessa dalla Corte di Cassazione di
Milano nei confronti di 33 adepti di Scientology. Si tratta della sentenza
con la quale era stata negata la natura religiosa dell'associazione. "È'
una grande vittoria ha detto Fabio Amicarelli di Scientology - per la religione,
per Scientology e per ogni altra religione anche minore in Italia", in
questo modo, "è stata rispettata la libertà di religione
costituzionalmente garantita" e "per la seconda volta, la Cassazione ha
fatto giustizia".
Come è noto la "Chiesa di Scientology"
è stata fondata da Ron Hubbard, scrittore di fantascienza, nato
nel 1911 nel Nebraska e morto il 21 Gennaio 1986 nel suo ranch vicino Los
Angeles. Nel 1951 Hubbard pubblicò "Dianetica: la moderna scienza
della salute mentale" che divenne subito un bestseller.
Le sue teorie, promettono la liberazione
dalle angosce e dalle malattie psicosomatiche.
Le scuole di Dianetica si diffusero in
Usa e nel mondo e si trasformarono in "Chiesa di Scientology ", che Hubbard
definiva una "filosofia religiosa applicata" Nel 1971, la Chiesa di Hubbard
ottenne da un giudice federale lo status di religione avente diritto alla
protezione riconosciuta dalla Costituzione Usa. In Italia, il primo centro
venne aperto a Milano nella seconda metà degli anni '70. Altri centri
sorsero poi a Roma e in altre città.
Tornando alla decisione di ieri, la Cassazione
ha annullato la sentenza dei giudici della Corte di appello di Milano che,
nel Dicembre del '96, avevano negata la natura religiosa di Scientology
e condannato per associazione per delinquere 33 rappresentanti dell'associazione.
La questione sulla natura religiosa o meno
di Scientology era stata sollecitata dalla stessa Cassazione che, nel 95,
aveva annullato con rinvio una precedente sentenza di condanna della Corte
di appello di Milano, sostenendo che erroneamente era stato ritenuto "superfluo"
l'accertamento sulla natura di Scientology.
A difendere i rappresentanti dell'associazione
ieri a Roma c'erano, tra gli altri, anche Alfredo Biondi, ex ministro di
Grazia e Giustizia e l'avvocato Giuliano Spazzali, quest'ultimo nelle memorie
presentate ieri ai giudici dì Cassazione, si era soffermato sulla
natura religiosa di Scientology sostenendo che, per negarla, la sentenza
si inerpicava "con fatica su una salita ardua e colma di ostacoli".