Di Charles Stafford, © St. Petersburg Times Inchiesta in 14 puntate pubblicata nel dicembre 1979, vincitrice del Premio Pulitzer 1980 quale migliore Reportage Nazionale. Si ringrazia Ron Newman per aver archiviato questo importante documento. © Traduzione di Simonetta Po, 1999. Il libro scritto, corretto e pubblicato dal U.S. Ministerial Conference of Scientology Ministers [1] si intitola: The American Inquisition - U.S. Government Agency Harassment, Religious Persecution and Abuse of Power [2]. Questa è la sua introduzione: «Fin dalla nascita del movimento religioso di Scientology, oltre un quarto di secolo fa, le agenzie del governo assieme agli interessi di parte e nascosti di gruppi di pressione hanno cercato, sia con mezzi palesi che con operazioni coperte, di sopprimere le pratiche spirituali e l'espansione della Chiesa.La Chiesa di Scientology aveva pubblicato questo libro prima che nove dei suoi membri, tra cui alcuni dirigenti di più alto rango, venissero imputati e condannati per azioni che comprendevano aver collocato microspie in uffici governativi e furto di documenti del governo. Ma la sua introduzione è un riassunto conciso della razionalizzazione che Scientology dà per la creazione del Guardian Office, da cui dipendenvano i nove membri condannati, e che gestiva un sistema di spionaggio intercontinentale. Si potrebbe riassumere ancora più brevemente in questo modo: occhio per occhio, dente per dente. Il giorno della condanna dei nove scientologisti il Rev. Kenneth Whitman, presidente della Chiesa di Scientology della California - la chiesa centrale - emise questa dichiarazione: «Vorrei parlare di quattro elementi chiave:Quando vennero resi pubblici i documenti che avevano costituito le basi per il rinvio a giudizio degli scientologisti, documenti che l'FBI aveva sequestrato negli uffici della chiesa, il Rev. Whitman mise di nuovo l'accento sul fatto che le operazioni di spionaggio erano azioni isolate: «La pubblicazione di ulteriori documenti degli imputati o dei membri dell'Information Bureau del Guardian Office non vi dirà nulla sulla reale opera della Chiesa di Scientology, o sui crimini delle agenzie governative che la chiesa combatte da 25 anni».Dennis McKenna, portavoce delle pubbliche relazioni, dichiarò ad un giornalista del Times che se da una parte la chiesa non giustifica la violazione della legge, dall'altra si dovrebbe capire la frustrazione dei nove imputati, frustrazione causata dalla vendetta del governo contro la chiesa, e in corso da lungo tempo. McKenna offrì un altro opuscolo, il "Dossier Disease" [malattia da dossier] per spiegare questa frustrazione. L'opuscolo affermava che nel corso degli anni '60 la chiesa «aveva iniziato un programma per risalire alla fonte delle difficoltà che aveva avuto con le diverse agenzie, non solo negli Stati Uniti, ma anche in altre nazioni». Aveva usato il Freedom of Information Act, promulgato nel 1967, per ottenere dalle diverse agenzie governative le copie di migliaia di pagine documentarie su Scientology: «Il Guardian Office aveva dato inizio ad un programma di "Correzione dei Falsi Rapporti" per localizzare e maneggiare la fonte dei falsi rapporti sulla Chiesa di Scientology diffusi nei due decenni precedenti». L'obiettivo di questo programma, recitava l'opuscolo, era localizzare i falsi rapporti su Scientology contenuti negli archivi del governo, e farli correggere. Il Rev. Hugh Wilhere, altro portavoce della chiesa, disse che nel corso dello svolgimento di questo programma il Guardian Office aveva scoperto che i falsi rapporti su Scientology venivano diffusi da agenzie di intelligence, in particolare dall'Interpol. Come conseguenza il Guardian Office aveva intrapreso una massiccia indagine sull'Interpol, scoprendo che l'agenzia di scambio di informazioni sul crimine organizzato «aveva mentito al Congresso sul suo passato nazista: infatti fino al 1972 il presidente dell'Interpol era stato un ex funzionario delle SS (Paul Dickopf, SS 337259); l'Interpol è una organizzazione privata non governativa che però ha accesso agli archivi degli organi statunitensi preposti al rispetto della legge; l'Interpol scambia informazioni con i paesi comunisti, mettendo pertanto a rischio la sicurezza delle agenzie statunitensi responsabili delle informazioni». Wilhere dichiarò inoltre che gran parte delle informazioni ottenute con mezzi illegali mostravano chiaramente le malefatte dei funzionari del governo, e le molestie inflitte a Scientology e ad altri gruppi o singoli individui. Citò mezza dozzina di casi. Questa, in sostanza, è la spiegazione che la chiesa ha dato per le azioni del Guardian Office che hanno portato alla condanna dei nove scientologisti. Ma esistono alcuni punti oscuri. Tanto per citarne alcuni: - La spiegazione è cambiata sostanzialmente via via che nuovi documenti venivano resi pubblici. Nel maggio del 1978 il portavoce della chiesa Arthur J. Maren aveva detto che la chiesa si era impegnata nella «azione di riforma... una funzione legittima e tradizionale della chiesa». I rapporti e i documenti sequestrati, successivamente resi pubblici, contraddicono le negazione della chiesa di aver architettato un atto di pirateria della strada per compromettere il sindaco di Clearwater. Maren ha anche negato che la chiesa consideri tutti come nemici: «come chiesa che crede che l'uomo sia fondamentalmente buono e si dedichi all'aiuto del prossimo, non abbiamo nemici». I documenti resi pubblici dopo il processo hanno dimostrato che la realtà è ben diversa. - La spiegazione secondo cui le azioni illegali erano state compiute da un piccolo gruppo di singoli individui di una divisione isolata della chiesa. Tuttavia l'illegalità porta direttamente ai vertici della sua organizzazione. Uno di quegli imputati e condannati era Mary Sue Hubbard, moglie del fondatore L. Ron Hubbard. I documenti della chiesa dimostrano una stretta relazione operativa tra il Guardian Office e il dipartimento legale della chiesa. E il fatto più schiacciante è che il Guardian Office operava sulla base dei precetti e delle direttive scritte dal fondatore Hubbard, presentate nelle pubblicazioni della chiesa. Hubbard, infatti, venne elencato dal Grand Jury come un co-cospiratore non rinviato a giudizio. Anche l'interpretazione della chiesa sul significato di alcuni documenti del governo ottenuti illegalmente dai Guardiani scopre il fianco a numerose domande. Prendiamo ad esempio il Rapporto Defeo, «in cui», secondo la chiesa, «membri della Drug Enforcement Administration complottarono per assassinare un leader straniero a Panama». In realtà il rapporto venne emesso a seguito di un'inchiesta sulle accuse di truffa e cattiva condotta all'interno della Drug Enforcement Administration (DEA). Il documento che la chiesa dice essere il Rapporto Defeo non afferma assolutamente l'esistenza di un complotto per assassinare qualcuno, ma solo che «sono corse voci su una presunta discussione relativa all'assassinio» di un funzionario panamense, discussione a cui assistettero rappresentanti della DEA. Alla fine il problema inerente le spiegazioni della chiesa porta sempre alla definizione di verità secondo Hubbard: «La verità è ciò che è vero per te». Note:
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