La giornalista Paulette Cooper, autrice del libro Lo Scandalo Scientology del 1972 (prima grande inchiesta giornalistica sul movimento dianetico), racconta le molestie subite dagli agenti dell'organizzazione di L. Ron Hubbard.
© Di Paulette Cooper, 1982.
Nell'estate del 1968 un ex fidanzato che era diventato Scientologist dopo la fine del nostro rapporto, cercò di coinvolgere anche me. Feci un corso di un weekend, e decisi di fare ulteriori indagini. All'epoca mi ero ormai affermata come scrittrice avventurosa, essendo riuscita con successo a viaggiare clandestinamente su un transatlantico. Ma non avevo idea di ciò su cui stavo per mettere le mani. La maggior parte delle persone aveva paura a parlare, alcune mi raccontarono di minacce di morte, molestie ecc. e il materiale scritto era completamente scomparso dalle biblioteche. Riuscii finalmente a trovare alcune informazioni contenute in verbali e documenti del Governo [A], e pubblicai il mio primo articolo su Scientology nel dicembre del 1969, in Inghilterra. Lo stesso mese ricevetti la mia prima minaccia di morte. Nel 1969-1970, mentre stavo lavorando a The Scandal of Scientology, ero consapevole che in seguito avrei avuto problemi con loro [1]. Scientology si offrì, a patto di rinunciare al libro, di commissionarmene da scrivere un altro che mi avrebbe consentito di fare un sacco di soldi - vale a dire cercò di comprarmi. Tuttavia sapevo bene che tutte le cose che avevo scritto erano veritiere - e lo sono ancora - e che vi era un disperato bisogno di renderle pubbliche. Ritenevo anche che si trattasse di una organizzazione pseudo-nazista, e continuavo a pensare che se in Germania, negli anni '30, più gente avesse parlato apertamente, i miei genitori e milioni di altri non sarebbero morti. Ma a dispetto di questo apparente coraggio, già nel 1970 e 1971 cominciavo ad avere paura, ed ero in ansia perché avevo subito le prime molestie (pedinamenti, telefonate, spie di Scientology, affermazioni calunniose, quattro cause futili ecc.) Quando nel 1972 trovai i resti di una microspia collegata al telefono, li denunciai a New York - pensando ingenuamente che questo li avrebbe indotti a lasciarmi in pace. Probabilmente dopo l'uscita del libro mi sarei dedicata ad altre cose (anche perché tutti e quattro i libri pubblicati con il mio nome uscirono in quel periodo nel giro di un anno o due), ma cominciai a ricevere telefonate e lettere da gente che aveva disperatamente bisogno di aiuto, persone che erano state completamente distrutte da questa setta, ex membri e i loro familiari, e anche da parte di critici. Cercai di aiutarli - non c'era nessun altro eccetto Nan Mc Clean in Canada, che sarebbe in seguito diventata la mia migliore amica e confidente, ma lei non parlò pubblicamente fino al 1973. Lavorai anche con la stampa e varie agenzie per aiutarli a raccogliere informazioni su Scientology. Fu nell'estate del 1972 - alcuni mesi dopo che averli denunciati - che decisero per la prima volta di incastrarmi (questo l'ho appreso anni dopo dai loro stessi documenti, sequestrati dall'FBI nel 1977, che sarebbero poi divenuti noti come "Documenti Washington"). Il loro obiettivo era distruggere la mia credibilità cercando di farmi internare (speravano di riuscirci inducendomi alla pazzia o, più tardi nel 1976, mandando in pubblico qualcuno che facendosi passare per me si comportasse come una malata di mente) o mettere in prigione, il che naturalmente avrebbe inficiato la mia credibilità e limitato il mio campo d'azione. Nell'estate del 1972 mi ammalai in maniera grave e fui operata di tumore fibroide. Trascorsi la convalescenza a casa dei miei genitori, e mi lamentavo continuamente del dolore causato dall'operazione. In quel periodo mi distrasse in parte l'arrivo di L. Ron Hubbard junior, conosciuto come Nibs, il figlio del fondatore di Scientology. Nibs si era ribellato al padre, e aveva testimoniato in tribunale contro Scientology. Feci da ghostwriter alla sua denuncia di 50 pagine (denominata "1 1/10 di 1%"). [B]
[1] Forse mi aspettavo un anno duro, ma non si verificò niente di insopportabile o di più intenso. Non mi rendevo davvero conto di ciò che avevo davanti - e nemmeno loro! [A] Si tratta dell'Inchiesta Australiana, o "Rapporto Anderson". Ottenni la prima copia distribuita negli Stati Uniti. [B] Sfortunatamente Nibs non ha mai pagato la mia parte di lavoro, e questo è stato l'inizio del mio eterno amore nei suoi confronti. Mi pare che il lavoro che feci per lui sia stato tradotto in tedesco, e pubblicato nell'introduzione del libro di Bob Kaufman Inside Scientology ["Dentro Scientology". La maggior parte di esso, o forse per intero, è apparso in successive varianti rielaborate da Nibs, relative ai primi anni trascorsi con suo padre.
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